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SITUAZIONE ITALIANA: Fonti rinnovabili non molto sfruttabili: sia l'eolico che l'energia solare, nonostante siano un campo

in cui buono che si progredisca, non riescono a soddisfare la costante richiesta di energia ed hanno un costo elevato L'idroelettrico, di cui fortunatamente l'Italia un buon sfruttatore, ormai bloccato, in quanto mancano i bacini da poter sfruttare Il nostro paese si basa in gran parte sull'energia termo-elettrica, la quale si ottiene tramite combustione di gas e combustibili fossili, i quali per oltre ad essere fortemente limitati, provocano un enorme inquinamento Altre energie alternative, sono sicuramente da sfruttare ma possono solo limare la richiesta, in quanto nessuna adeguatamente efficiente Nucleare di importazione, e questo ci viene a costare notevolmente, rendendo il prezzo dell'energia ulteriormente elevato

LE FONTI RINNOVABILI CONTRIBUISCONO PER CIRCA IL 12,3% AL FABBISOGNO ENERGETICO MONDIALE, PER IL 5,7% AL FABBISOGNO ENERGETICO EUROPEO E PER IL 15,7% (10,4% IDROELETTRICO, 1,7% GEOTERMICO, 1,3% EOLICO 0,1% SOLARE E 2,2% BIOMASSE E RIFIUTI) AL FABBISOGNO ENERGETICO ITALIANO. LA RIMANENTE PARTE VIENE SODDISFATTA CON I COMBUSTIBILI FOSSILI (CIRCA 80%), CON LENERGIA NUCLEARE (6,2%) E CON ALTRE FONTI.

Oggi infatti gli impianti vengono realizzati in 4 anni, (addirittura la Westinghouse assicura un periodo di 36 mesi dal primo getto di calcestruzzo allavvio commerciale dellimpianto). Inoltre limpiego di codici di calcolo sempre pi efficienti e lesperienza operativa hanno dimostrato la possibilit di estendere la vita degli impianti a 60 anni. Lo studio di nuovi tipi di combustibile potrebbe portare il burnup a 60 000 MWd/t, mentre i rendimenti dei nuovi impianti si attestano al 37% (EPR), ed i costi di impianto possono scendere a 1 000 /kW per ordini multipli. Si otterrebbe cos un costo pi realistico dellordine di 1,90 eurocents/kWh (tale valutazione riguarda i reattori ad acqua). Comunque bisogna tener conto del fatto che sono in avanzata fase di progettazione i reattori a gas ad alta temperatura (che fanno parte della IV Generazione), che, con il loro rendimento vicino al 50%, i minori costi nominali dimpianto, i pi elevati burnup (fino a 800 000 MWd/t),potrebbero diminuire drasticamente persino questo valore.

COSTI
il costo nominale della centrale il suo tempo di realizzazione il tasso di interesse la durata della vita operativa prevista i fattori di disponibilit e carico i costi per lo smantellamento (comprese la custodia in sicurezza delle scorie) ed il recupero del sito Pi svariati costi diretti e indiretti che ognuna di queste categorie citate ingloba

28,33% costo del ciclo di combustibile (di cui circa il 6% dovuto allacquisto delluranio vero e proprio) 16,67% costo di esercizio e manutenzione 1,67% costo dello smantellamento e recupero del sito 53,33% costo di investimento

Nonostante tutto, tuttora il costo di aggira sui 3/kWh, e c' da considerare che le prossime Inoltre una triplicazione del prezzo delluranio porterebbe il costo del kWh nucleare da un costo di 3,0 a 3,48 eurocents/kWh, pari appena ad un aumento del 16%!

Luranio viene oggi estratto da giacimenti molto concentrati a 20 $/kg. Le riserve cos accertate ammontano a 4,4 milioni di tonnellate; ma pagandolo 170 $/kg si hanno a disposizione 145 milioni di tonnellate. A 1 000 $/kg si potrebbe estrarre uranio dallacqua del mare (dove ci sono 20 miliardi di tonnellate di uranio), anche in questo ipotetico caso il prezzo resterebbe paragonabile a quello delle fonti fossili. Inoltre, viste le basse quantit da utilizzare, a parte il fatto di doverlo trasportare in sicurezza, il trasporto economico.

I costi per il nucleare, sono in diminuzione, visto che in gran parte sono rappresentati dal costo dell'impianto, e quindi hanno un grosso margine di miglioramento ed efficienza tramite la scoperta di nuove tecniche e materiali. Nel caso dei gas o del petrolio, il costo maggiore per quanto riguarda il combustibile, e visto il costante aumento di reperibilit di quest'ultimo, il costo dell'energia da esso ricavato ha una costante crescita

Il Nucleare indispensabile per la medicina nucleare:


Solo cinque centrali al mondo hanno la tecnologia per produrre isotopi indispensabili in farmaceutica e medicina nucleare. Tutte e cinque queste centrali sono molto vecchie, messe in funzione tra il 1957 e il '65. Sono da poco state chiuse, Chalk River (Canada) e Petten (Olanda), da sole garantivano l'80% del fabbisogno mondiale di radionuclidi farmaceutici. Il Canada ha avviato ben due progetti di ricerca per sostituire Chalk River nella produzione di questi isotopi, entrambi falliti. Come conseguenza, in tutto il mondo gli esami radiografici, come le importanti scintigrafie ossee, diminuiranno sempre di pi, fino ad essere praticamente bloccati per mancanza di molibdeno-99 che viene estratto dall'uranio. Gi in Italia la situazione critica, e ora molte persone non possono verificare presenze di tumori tramite questi esami.

Molti paesi soddisfano quasi completamente il loro fabbisogno energetico tramite il nucleare.

La scelta di Obama

puntare su metano, carbone pulito, e nuove vie ad un nucleare sicuro Annuncio di Febbraio 2010 di Obama, il quale da via al progetto di realizzazione di due nuove centrali, mostrando come sia necessario affiancare il nucleare agli sforzi per le energie rinnovabili. Gli impianti saranno ultimati tra il 2016 e il 2017. I due reattori dovrebbero generare energia per 1,4 milioni di persone e creare 3 mila nuovi posti di lavoro di cui 850 permanenti Riduzione dell'inquinamento E giunto il momento di costruire una nuova generazione di centrali nucleari sicure e pulite per la creazione di nuovi posti di lavoro e per una maggiore efficienza energetica.

Possibili cause di incidenti in centrali nucleari:


Fusione del nocciolo Incendio della grafite

All'interno di un reattore nucleare a fissione il materiale fissile (uranio, plutonio ecc) viene bombardato dai neutroni prodotti dalla reazione a catena: tuttavia non si ha mai una fissione totale di tutto il "combustibile", anzi la quantit di atomi effettivamente coinvolta nella reazione a catena molto bassa. In questo processo si generano quindi due principali categorie di atomi: 1) una quota di atomi "trasmutati" che hanno "catturato" uno o pi neutroni senza "spezzarsi" e si sono dunque "appesantiti" (si tratta di elementi facenti parte del gruppo degli attinidi). 2)una parte di cosiddetti prodotti di fissione cio di atomi che sono stati effettivamente "spezzati" dalla fissione e sono pertanto molto pi "leggeri" dei nuclei di partenza (cesio, stronzio ecc); in parte sono allo stato gassoso. Entrambe queste categorie, accumulandosi, tendono ad impedire il corretto svolgersi della reazione a catena e pertanto periodicamente il "combustibile" deve essere estratto dai reattori ed eventualmente riprocessato cio "ripulito". Complessivamente questo "combustibile esausto" (o "spento") costituisce le "scorie radioattive". Il combustibile esaurito pu essere riprocessato per separarne le componenti, con particolare interesse per il plutonio. Il riprocessamento pu essere effettuato a scopo civile o militare, in quest'ultimo caso a scopo di ottenere materiale per la costruzione di armi atomiche. Molto spesso per recuperarlo, troppo costoso/pericoloso (alcuni paesi come gli USA hanno deciso di non ritrattare il combustibile esausto): pertanto con "scorie" si pu intendere sia il combustibile scaricato dai reattori, sia lo scarto inutilizzabile dei processi di ritrattamento. Nei due casi i volumi da smaltire (cos come i rischi) sono molto differenti.

Fattori negativi delle scorie: Per produrre 1000 MW di energia elettrica da nucleare si producono 3 m3 di scorie vetrificate annue. Per produrre 1000 MW di energia elettrica da petrolio si producono 15 milioni di tonnellate annue di CO2 Certe scorie vengono utilizzate per sterilizzare molti medicinali, e potrebbero essere utilizzate per sterilizzare il cibo, fattore importantissimo in vista di intossicazioni alimentari, che causerebbero innumerevoli mori. Mentre per l'aumento di CO2, e della temperatura climatica, sembra che

SICUREZZA:
Avvengono spesso degli incidenti nelle centrali, (ad esempio nel 2009 ne sono avvenuti circa una quarantina), ma sono quasi sempre dei piccoli intoppi, piccole fuoriuscite che causano solamente dei danni economici alle strutture (che possono rimanere anche per grossi periodi in riparazione) Esempio di reazione naturale, che non produce danni quella di Osklo, in quanto si visto come le scorie senza alcuna protezione sono rimaste innocue e circoscritte per tantissimo tempo

ecoage.it Enciclopedia wikipedia Franco Battaglia - Energia nucleare... Si per favore! http://www.world-nuclear.org/

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