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ni d Africa

un progetto di

Mani d Africa
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RAPPORTO DEL PROGETTO aggiornato al 13 marzo 2012

ni d Africa
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i piedi possono portarci lontano... ma con ci che siamo capaci di realizzare con le MANI, possiamo arrivare ovunque
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Mani d Africa

TULIME cooperazione di comunit


Siamo nati come una associazione piccola e leggera e ha scelto di rimanere tale. Abbiamo capovolto lidea comune della cooperazione allo sviluppo che si adegua ai finanziamenti e alle politiche dallalto, e abbiamo scelto di dettare noi una nostra politica che scaturisce dai bisogni delle comunit con le quali operiamo in Italia e allestero. Abbiamo iniziato 10 anni fa in un villaggio sullaltopiano di Iringa in Tanzania, Pomerini. Abbiamo attivato piccoli progetti con fondi molto limitati. Questo ha consentito di instaurare una relazione virtuosa tra la comunit dei soci (italiani )di Tulime e la comunit africana. Non sono mai stati proposti grandi progetti che necessitavano di grandi risorse economiche anche perch, nelletica dellassociazione, la priorit la sostenibilit e il rispetto delle tradizioni locali. Fino ad ora Tulime ha ricevuto finanziamenti dalla Regione Sicilia (con budget sempre limitati), ma soprattutto andata avanti con laiuto di sostenitori privati, che hanno creduto in questa nuova filosofia della cooperazione di comunit e hanno sostenuto i piccoli e grandi progetti che sono nati dalle richieste dirette dei villaggi con cui cooperiamo. Al momento lesperienza si allargata in Tanzania a 9 villaggi e abbiamo iniziato un progetto in Nepal e, a breve, lanceremo un progetto pilota in Uganda. Lavoriamo con le comunit laddove scegliamo di lavorare e laddove il caso ci porta ad instaurare una relazione personale tra le comunit.

Mani dAfrica
Mani dAfrica un progetto che nasce nel 2011 dalla sollecitazione di un nostro socio. In realt era gi partito nel 2006 con la creazione di una falegnameria, di una sartoria e con lattivazione di progetti a favore dellapicoltura e dellartigianato dellintreccio. Il progetto Mani dAfrica ha iniziato a concretizzarsi nel giugno 2011 con linvio di due tecnici italiani a Pomerini: Roberta Pelliccetti (una giovane stilista e artigiana romana) e Luana Fidani (incaricata di attivare la parte manageriale del progetto). Da questo viaggio sono scaturite esperienze importanti: nata una piccola cooperativa di donne intrecciatrici, sono state definite alcune linee di produzione per quanto riguarda la sartoria, la falegnameria e gli apicultori, sono state studiate le filiere per renderle sostenibili (anche dal punto di vista ambientale) ed eque (dal punto di vita del la qualit delle condizioni di avoro).

Al momento, con Mani dAfrica siamo riusciti a: - regolarizzare con un compenso mensile il responsabile locale del progetto (Novetha Mahanga) - incrementare la produzione della sartoria con nuovi modelli; - invogliare le piccole imprese gi create da Tulime (tra le quali anche la falegnameria) ad innovare la produzione e a perfezionare il loro fare artigianato - unire persone per lavorare separatamente (il valore insito nellartigianato che permette ad ognuno di produrre per intero il proprio oggetto) ma nello stesso luogo, al fine di mantenere lidentit di ognuno ma favorendo lo scambio; - acquistare una grossa fornitura di materiale sartoriale; - creare, grazie alla stilista modelli sartoriali innovativi; - creare un punto vendita a Pomerini che vende ai turisti e ai locali i prodotti del progetto con prezzi differenziati (minori per i locali); - in programma il ritorno della stilista (nel maggio 2012) per lavorare nuovamente insieme alla sartoria su nuovi modelli estivi e su una linea casa - in programma un piccolo compenso per la stilista, decisione in linea con lo spirito di Tulime che coltiva sogni per le sue comunit e il lavoro di una stilista; - In coordinamento con il gruppo di lavoro sullapicoltura, (formato da due apicultori italiani inviati con Tulime in Tanzania per due anni consecutivi), si cercato di invogliare ed incrementare la produzione di cera, per la realizzazione di candele e di crema emolliente.

I primi risultati ottenuti

I prossimi passi
1. Potenziamento dello shop/caffetteria a Pomerini: 2. Apertura di un punto vendita a Iringa, la citt pi vicina al villaggio di Pomerini 3. Approfondire lo studio, con esperti del settore del commercio equo e solidale, delle materie prime e della filiera 4. Approfondire le questioni relative alle procedure di export/impor e valutazione dei circuiti quali quello dellequo e solidale 5. Formazione degli artigiani africani sulla filiera dellequo e solidale 6. Formazione, attraverso altri artigiani, di altre persone specializzate in Tanzania per la creazione di nuovi prodotti (bijotteria in metallo, bijotteria in tessuto, giochi in legno)

forse non stringerai mai le nostre mani, ma porterai con te un po di noi e dei nostri sogni mescolati con colori diversi

www.tulime.org

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