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LA MEMBRANA PLASMATICA

delimita lambiente organizzato (cellula) dallambiente extracellulare determina la concentrazione dei soluti e quindi i gradienti osmotici che permettono la genesi del potenziale elettrico trans-membrana permette il trasferimento delle informazioni tramite i recettori di superficie permette la comunicazione con lesterno il doppio strato fosfolipidico (scoperto da Robertson) ha uno spessore di circa 6-7nm un film sottile costituito da molecole lipidiche e proteiche legate tramite interazioni non covalenti struttura dinamica fluida, si ingrandisce o modifica a seconda delle esigenze la componente fosfolipidica svolge la funzione di barriera e permette la selezione delle sostanze che possono transitare allinterno della cellula in quanto rende la membrana semipermeabile

Il doppio strato lipidico met della massa della membrana costituita da molecole fosfolipidiche (definite anfipatiche poich presentano una testa idrofila e una coda idrofoba)
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le catene carboniose idrofobe dei fosfolipidi di membrana (solitamente sono acidi grassi) differiscono in lunghezza e possono essere sature o meno, ci influisce sulla stabilit della stessa: se le code sono sature, membrana pi stabile e cristallizzabile. i lipidi sono sintetizzati nel REL e successivamente vengono aggiunte catene saccaridiche nel Golgi. Le varie componenti glicosidiche vanno a far parte del glicocalice la fluidit del doppio strato condizionata da 1.temperatura di transizione(per le code insature pi bassa rispetto a quelle sature) 2.proteine di membrana 3.colesterolo 4.insaturazione degli acidi grassi 5.lunghezza delle catene aciliche ogni membrana ha una specifica temperatura di transizione di fase alla quale si verifica il passaggio da stato cristallino a stato liquido-cristallino le code idrofobe non possono stare a contatto con lacqua: una sola catena di lipidi forma le micelle, se le catene sono due si formano le membrane a doppio strato il doppio strato fosfolipidico di molte membrane cellulari contiene anche colesterolo (il 50% della membrana nelle cellule eucariotiche) e glicolipidi (5% dei lipidi di membrana) il colesterolo conferisce rigidit e impermeabilit alla membrana, aumenta leffetto barriera di permeabilit del doppio strato fosfolipidico, impedisce alle catene alifatiche dei fosfolipidi di unirsi e cristallizzare; lassenza di colesterolo sia nelle membrane batteriche che nei mitocondri avvalora la teoria endosimbiontica. la forma chiusa della membrana termodinamicamente favorita rispetto ad uneventuale forma stesa; la forma chiusa proibisce dunque la formazione di bordi liberi i fosfolipidi si possono muovere, scambiandosi di posto o ruotando su s stessi, solitamente tra lipidi dello stesso strato

viene chiamato flip flop uno scambio tra fosfolipidi appartenenti a due strati differenti, avviene molto raramente, catalizzato dalla flippasi (la quale permette di scambiare i lipidi in modo selettivo) la nuova membrana ha origine nel REL, qui si creano i fosfolipidi, posti su di un unico strato, la scramblasi catalizza il giramento di alcuni fosfolipidi ponendoli sul secondo strato al fine di non contravvenire alla legge della proibizione dei bordi liberi sullo strato esterno della membrana vi sono glicofosfolipidi proiettati verso lambiente extracellulare (non si collocano sul versante citosolico tranne la fosfatidil serina- perch hanno una funzione di protezione; li possiamo trovare dentro solo delimitanti organuli che contengono enzimi digestivi, come i lisosomi), prodotti dallapparato del golgi; i quattro principali: 1.fosfatidil-etanolamina 2.fosfatidil-serina (si colloca sul versante citosolico, qualora sia nel versante extracellulare innesca lapoptosi perch richiama i macrofagi 3.fosfatidilcolina 4)sfingomielina 5.inositol-fosfolipidi (sono alla base della segnalazione cellulare) questi vari tipi di fosfolipidi differenti servono perch ciascuna proteina necessita gruppi di testa di fosfolipidi specifici per poter funzionare. Nel caso della presenza di una proteina voluminosa, creazione di zone di concentrazione di fosfolipidi a catena lunga (ricchi di sfingolipidi e colesterolo) chiamati microdomini o zattere lipidiche: essendo spesse ospitano meglio certe proteine di membrana nel versante citosolico cariche nette negative (eccetto gangliosidi peculiari delle cellule nervose che portano una carica negativa sul versante extracellulare), ad esempio fosfatidilserina nel globulo rosso il glicocalice linsieme di catene glucidiche, proteine e gag (glicosaminoglicani) il quale assorbe acqua (membrana pi
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scivolosa: questa caratteristica aiuta per esempio le cellule mobili come i leucociti nella migrazione trans-endoteliale ed evita agli eritrociti di aderire tra di loro o alle pareti dei vasi), e rende pi difficile laggancio di sostanze esterne. Il glicocalice aiuta a proteggere la superficie cellulare dal danneggiamento per cause chimiche e meccaniche, permette ladesione cellulare (ma non la garantisce), fondamentale nel riconoscimento, sede di reazioni enzimatiche che necessitano di ambiente glicosalato. I glicocalici sono numerosi negli eritrociti e nella mucosa gastrica per proteggere le cellule da agenti corrosivi

Proteine di membrana attraversano il doppio strato lipidico funzioni enzimatiche: catalizzano reazioni associate alla membrana (es: sintesi di ATP) trasporto di molecole specifiche recettori che rilevano e traducono segnali chimici allinterno della cellula
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collegamenti strutturali di connessione tra il citoscheletro e la matrice cellulare o una cellula adiacente svolgono la maggior parte delle funzioni specifiche delle membrane una tipica membrana plasmatica ha composizione intermedia di proteine (50%) a livello di massa si stima che circa il 30% delle proteine che sono codificate nel genoma di una cellula animale siano proteine di membrana costituiscono il 75% delle membrane interne dei mitocondri poich le molecole lipidiche sono pi piccole rispetto alle proteine si hanno circa 50 molecole lipidiche per 1 molecola proteica vari tipi di proteine trans-membrana: 1.monopasso (attraversano una sola volta la membrana) 2.multipasso (attraversano pi volte la membrana) 3. botte (conformazione particolarmente stabile di foglietti che genera un canale acquoso)

possono formare canali o fungere da carrier o forzano il passaggio di molecole che altrimenti non attraverserebbero la cellula comunica con lesterno grazie a proteine con dominio extracellulare la distribuzione asimmetrica di proteine di membrana essenziale per il funzionamento dellepitelio proteine associate: attraversano un solo strato
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proteine periferiche: si legano ad alcuni elementi della membrana

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