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STATI GENERALI DELLA PRECARIETA LETTERA APERTA AL GOVERNO SUL MERCATO DEL LAVORO Caro Mario Monti e Ministri

Tutti, A marzo regalerete la riforma del mercato del lavoro mentre avete rimandato al 2013 il riordino del sistema iniquo e arretrato degli ammortizzatori sociali. Il pacco Monti-Fornero un passaggio fondamentale nelle politiche di flessibilizzazione realizzate negli ultimi due decenni. I progetti alla base della riforma provengono tutti e tre dal Partito Democratico - Ichino, Damiano, Nerozzi alias Boeri e sono un esempio di "ingegneria normativa" che porter a 47 il numero di tipologie contrattuali utilizzate nella giungla della precariet. Tutto cambia perch niente cambi, soprattutto per i precari. Attualmente l'indennit di disoccupazione copre il 25% dei licenziati, la cassa integrazione - in particolare quella in deroga - crea sperequazione, clientelismo e riguarda solo una parte dei lavori. L'articolo 18 tutela (per modo di dire) solo il 60% della forza lavoro e sommando finte partite iva e parasubordinazioni la percentuale scende. E' la concezione stessa dei diritti e delle tutele ad essere parziale e minoritaria, quindi perdente. Serve invece un'idea ampia e convincente per unificare generazioni e lavori. I tavoli di negoziazione tra governo e sindacati non prendono affatto in considerazione la condizione di milioni di precari e precarie che quotidianamente producono ricchezza. Nelle mani precarie c invece la possibilit di capovolgere lordine dei problemi e delle priorit: non pi garantiti contro precari, giovani contro meno giovani, nord contro sud, lavoro contro non lavoro, italiani contro migranti. Non gi profitti garantiti alle grandi lobby ma accesso al reddito di base incondizionato, ai servizi fondamentali e ai beni comuni. Gli Stati Generali della Precariet vogliono rovesciare il triste destino di questo marzo per trasformarlo nel mese dell'attivazione e della cospirazione precaria. Dal Primo Marzo giorno dello sciopero migrante fino al 10 marzo gli Stati Generali della Precariet apriranno in diverse citt spazi di connessione, presa di parola e attivazione tra chi non si rassegna alla vita precaria, ma invece rivendica reddito di base incondizionato contro il ricatto della precariet. Nelle ultime settimane il Vostro governo ha portato avanti unincredibile offensiva mediatica a colpi di insulti e mortificanti luoghi comuni (sfigato se sei precario monotono se hai il posto fisso) per giustificare una riforma che, come gi avvenuto per quella previdenziale, asseconda le direttive dellortodossia monetarista di un Unione Europea che ha tradito chi la sognava come modello di coesione e solidariet sociale, di diritti e libert. E lennesima riforma che non parte dalle esigenze di chi nel mercato del lavoro si muove o di chi ne rimane fuori, tanto vero che sulla mancanza di fondi per i cosiddetti ammortizzatori sociali Voi, e ancor di pi i sindacati, avete messo una pietra tombale. Gli Stati Generali della Precariet, non possono che portare il punto di vista precario di chi non rappresentato nei tavoli di consultazione, tra una politica che li mortifica e un sindacato che non li conosce. Precari e precarie non hanno scelto la loro condizione, ma sono il motore delleconomia e le prime vittime della sua crisi. Garantire un reddito di base incondizionato, in grado di sostituire gli attuali distorti ammortizzatori sociali, non necessita di cifre iperboliche ma del tutto possibile, come si dimostra nel n. 1 dei Quaderni di San Precario http://quaderni.sanprecario.info/media/San_Precario_Quaderno_1.pdf. Un reddito di base incondizionato che venisse finanziato dalla fiscalit generale - ovvero dalla tassazione delle ricchezze - permetterebbe di diminuire quella parte del costo del lavoro rappresentata dai contributi sociali migliorando le retribuzioni (tra le pi basse dEuropa), le opportunit e laccesso al lavoro stesso liberando la precariet dal ricatto come nessuna delle proposte sul tavolo governo-parti sociali. Il problema non di sostenibilit economica bens di volont politica. Prendere le risorse necessarie dalla fiscalit generale rimette al centro la questione delle scelte politiche. Pochi esempi: dallintroduzione di una tassa patrimoniale sui patrimoni superiori ai 500.000 euro e dalla tassazione delle rendite finanziarie si possono stimare incassi pari a 10,5 miliardi di Euro, il giusto ripristino della progressivit delle imposte in un paese dove la forbice tra ricchi e poveri si va allargando a dismisura porterebbe a reperire ulteriori 1,2 miliardi. Una razionalizzazione della spesa pubblica, solo nel campo della spesa militare (vedi i 15 miliardi per gli F35) e delle grandi opere del trasporto (vedi la TorinoLione), potrebbe consentire un risparmio di quasi 6 miliardi. E per finire lanciamo un marzo di cospirazione precaria a cominciare dal Primo marzo all'insegna dello sciopero migrante, perch i migranti molti ormai di seconda generazione sono quasi un decimo della popolazione italiana e rappresentano una percentuale ancora maggiore della popolazione attiva. La loro condizione di cittadini a tempo determinato sotto ricatto perenne per il permesso di soggiorno, oltre che essere umanamente bestiale e indegna, si ripercuote su tutto l'insieme dei lavoratori creando un dumping salariale pazzesco. Bisogna abolire la Bossi-Fini, che di fatto una legge sul lavoro; la Turco-Napolitano e il reato di clandestinit. E tempo di garantire ai migranti cittadinanza e pieni diritti. Per continuare dal 2 al 10 con la settimana di attivazione contro la giungla della precariet per il reddito di base incondizionato. Si arriva poi al 17 e 18 a Napoli per nostro quarto appuntamento degli Stati Generali della Precariet. Spazio di connessione e cooperazione tra reti che intervengono nella precariet, nei luoghi di lavoro, nei territori, nei dibattiti, nelle assemblee, al di l di sindacati e partiti e sviluppando proprio per questo un forte punto di vista precario che non nasce dall'analisi della condizione precaria, ma dall'azione e dal protagonismo dentro il meccanismo della precarizzazione e che porter, tra le altre, alla costruzione dello sciopero precario. La ricchezza che il mondo precario esprime un tesoro da difendere dalle grinfie di un futuro di fallimento e da un immediato presente di austerity, da un lavoro sempre pi squalificato, sottopagato, demansionato e inaccessibile. Il miglior antidoto alla tecno-burocrazia del Vostro governo senza cuore e senza anima sono le intelligenze indipendenti che si liberano nella cospirazione precaria. Voi potete continuare a far finta che non esistiamo e Vi assumerete questa responsabilit. Gli Stati Generali della Precariet si assumono quella di riprendersi il futuro. Cordialmente Stati Generali della Precariet Ufficio Stampa: Paola Gasparoli 333 5446280 - infoweb www.sciperoprecario.org www.precaria.org

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