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La creazione del modello geometrico

Prof. Maurizio Muzzupappa

La Creazione del modello geometrico


1. INTRODUZIONE Nei sistemi di modellazione la descrizione di un oggetto limitata alle sole caratteristiche geometriche. Alcuni sistemi adottano forme di rappresentazione basate sul disegno 2D e si limitano a riprodurre le funzionalit di un tecnigrafo tradizionale: l'oggetto viene rappresentato bidimensionalmente con modalit analoghe a quelle adottate in un documento cartaceo. Altri sistemi riproducono pi fedelmente le caratteristiche spaziali e dimensionali dell'oggetto reale o meglio di una sua descrizione matematica. Le rappresentazioni spaziali possono limitarsi alla semplice descrizione degli spigoli, oppure comprendere una descrizione delle superfici che delimitano l'oggetto oppure descrivere completamente i volumi in termini di regioni dello spazio R3 occupate dall'oggetto.

Classificazione dei Sistemi di modellazione


in riferimento alle modalit di creazione del modello geometrico

Modellatori per linee (CAD bidimensionali) Modellatori Wire-Frame (CAD tridimensionali) Modellatori per Superfici Modellatori Solidi Modellatori Feature Based Ciascuna di queste rappresentazioni presenta vantaggi e svantaggi; in generale si pu affermare che pi completa una rappresentazione, maggiore la dimensione dei corrispondenti modelli su elaboratore e pi complessi sono i programmi di gestione. Tuttavia pi complete sono le rappresentazioni utilizzate, pi aderenti alla realt sono i corrispondenti modelli e dunque utilizzabili per molteplici attivit. I
2. I MODELLATORI PER LINEE

I sistemi CAD per il disegno bidimensionale, o sistemi per il drafting, offrono un insieme di comandi che, bench presentati all'utente con meccanismi di interfaccia e nomi che variano fortemente da un sistema all'altro, sono riconducibili ad un gruppo comune di funzionalit. Le principali funzionalit sono sostanzialmente offerte dai comandi di produzione e modifica di disegni, di strutturazione, di gestione delle parti ricorrenti, di interrogazione del disegno, di automatizzazione di attivit ripetitive, di personalizzazione dell'ambiente e di gestione informatizzata degli archivi. Nel seguito verranno analizzate alcune di queste funzionalit; va inoltre ricordato che molte di queste sono in realt funzioni offerte anche dai sistemi CAD che operano in tre dimensioni, perci quanto detto nei paragrafi successivi valido anche per i sistemi pi evoluti utilizzati in CG.

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Modellatori per linee


Le principali funzionalit sono

produzione e modifica di disegni, strutturazione, gestione delle parti ricorrenti, interrogazione del disegno, automatizzazione di attivit ripetitive, personalizzazione dell'ambiente gestione informatizzata degli archivi.

2.1. LE PRIMITIVE GRAFICHE 2D

I sistemi per il disegno 2D offrono, ovviamente, sia degli strumenti per il disegno di elementi grafici elementari che strumenti pi potenti che consentono al disegnatore di realizzare con rapidit elementi grafici pi complessi. Tutti i modellatori 2D forniscono allutente la possibilit di realizzare primitive grafiche elementari quali: il segmento, larco, la circonferenza, etc.

Le primitive grafiche 2D
I sistemi per il disegno 2D offrono sia degli strumenti per il disegno di elementi grafici elementari che strumenti pi potenti che consentono al disegnatore di realizzare con rapidit elementi grafici pi complessi. Un segmento sempre definito da una coppia di punti; tutti i sistemi per il disegno automatico permettono ai loro utenti di tracciare segmenti di linee rette definendone i vertici. Quando si utilizza un mouse, con la selezione del primo punto si fissa la posizione del primo vertice e, a partire da questo, si stende una sorta di "linea elastica" che da quel punto segue la posizione del cursore finch un secondo vertice non viene indicato. Archi di vario tipo possono essere specificati definendo un numero sufficiente di punti o valori che ne definiscano la forma tra i due estremi. I sistemi di disegno automatico permettono normalmente di definire gli archi tramite i due vertici e il centro, i vertici pi un punto sulla circonferenza, i vertici e l'angolo interno, un solo vertice pi il centro e l'angolo, e cos via. Ognuna di queste tecniche pu venire impiegata alternativamente in contesti operativi diversi. Un sistema per il disegno automatico non ha alcuna difficolt a gestire archi di raggio anche notevole, un elemento grafico particolarmente problematico nel disegno tradizionale. Dato che una qualsiasi linea retta pu rappresentare il raggio di una circonferenza, queste vengono generalmente espresse con una variante della tecnica della linea elastica. Inoltre, dato che ogni arco esprime una circonferenza completa, ognuno dei metodi impiegati per la definizione degli archi pu essere leggermente modificato per le circonferenze.

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La modellazione di un ellisse molto simile a quella di una circonferenza; la differenza risiede nel fatto che devono essere definiti entrambi gli assi principali (anche in questo caso ottenibili con una variante della tecnica della linea elastica). La maggior parte dei sistemi per il disegno automatico permette la rappresentazione di linee irregolari come sequenze concatenate di brevi segmenti di linea. Nel caso pi semplice, i punti su una curva arbitraria sono collegati da linee rette al fine di produrre un'approssimazione; la corrispondente tecnica di input consiste nello specificare i punti in sequenza. In generale, i segmenti possono essere prodotti da una qualsiasi delle diverse categorie di linee di cui il sistema dispone. Una simile sequenza, chiamata polilinea, utile per disegnare oggetti complessi o traiettorie che rappresentano singole entit, come un confine o una curva di livello in una mappa. Anche se entit grafiche pi complesse possono essere in realt realizzate utilizzando primitive elementari, spesso i sistemi CAD offrono comandi di alto livello per la rapida realizzazione di strutture grafiche pi complesse come poligoni regolari di n lati inscritti o circoscritti ad un cerchio, rette perpendicolari, parallele o bisettrici, raccordi, quote, ecc. Alcuni sistemi sono anche in grado di offrire strumenti per la creazione di curve a forma libera. Queste curve possono essere costruite mediante la definizione di una serie di punti. Questi punti, noti come punti di controllo, possono giacere o meno sulla curva stessa. Nel primo caso si parler di curve interpolanti , nel secondo caso si parler di curve approssimanti.

Le primitive grafiche 2D

Rhinoceros 3.0 Autocad 2000

Le primitive grafiche 2D

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2.2. LE MODALIT DI INSERIMENTO DEI DATI

Loperazione fondamentale che un sistema grafico deve permettere la definizione di un punto all'interno del sistema di coordinate. La tecnica pi precisa ma anche pi complessa per ottenere questo risultato di inserire i valori numerici tramite la tastiera. Un metodo molto meno preciso, ma decisamente pi veloce e quello di posizionare il cursore e fare clic con il mouse. Queste diverse tecniche (grafiche e numeriche) hanno i loro pro e contro che le rendono pi o meno adatte a seconda dei casi; per questo motivo la maggior parte dei sistemi CAD permettono di passare agevolmente da una modalit di lavoro allaltra.

Modalit di inserimento dati


Mediante tastiera

(x4, y4)

(x3, y3)

(x1, y1)

(x2, y2)

Modalit di inserimento dati


Mediante tastiera

Per agevolare luso del mouse nella creazione di una geometria, generalmente tali sistemi consentono la definizione di una griglia (in particolare consentono di definire la spaziatura lungo x ed y) e di sfruttare questa struttura per guidare automaticamente la posizione del cursore in alcuni punti specifici. Questa tecnica (detta snapping) particolarmente indicata quando si utilizzano dispositivi di input come il mouse o la tavoletta grafica, poich permette all'utente di indicare i punti velocemente senza perdere il livello di precisione desiderato. Unaltra tecnica di aiuto per disegno prevede l'impiego di strumenti per la selezione di punti notevoli. In quasi tutti i sistemi CAD si ritrovano funzioni per la selezione del centro di una circonferenza, dell'estremo di un segmento/arco, del punto medio di un segmento/arco, ecc.. -4-

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Modalit di inserimento dati


Mediante MOUSE

Aiuti per il disegno:


GRID e SNAP

Modalit di inserimento dati


Mediante MOUSE

Aiuti per il disegno:


Object SNAP

Modalit di inserimento dati


Le diverse tecniche (grafiche e numeriche) hanno i loro pro e contro che le rendono pi o meno adatte a seconda dei casi; per questo motivo la maggior parte dei sistemi CAD permettono di passare agevolmente da una modalit di lavoro allaltra. Loperazione fondamentale che un sistema grafico deve permettere la definizione di un punto all'interno del sistema di coordinate.

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2.3. LA STRUTTURAZIONE DEL DISEGNO: I LAYER

I sistemi CAD non si limitano alla sola automatizzazione delle attivit tradizionali del disegno ma offrono anche funzionalit di strutturazione del disegno realizzabili solamente con l'ausilio di strumenti informatici. Il disegno, pertanto, cessa di essere un insieme uniforme di entit grafiche per divenire una struttura anche complessa di aggregazioni di entit arricchite di attributi relativi a materiali, note di lavorazione, costi, ecc. Queste funzionalit non sono imposte all'utente, ma gli vengono proposte come funzionalit supplementari che possono essere utilizzate in funzione delle proprie esigenze. Il principale strumento di strutturazione del disegno prevede limpiego dei cosiddetti layer. E possibile creare e denominare un layer, scegliere di lavorare su pi layer, trasferire riferimenti e forme da un layer allaltro, selezionare, modificare, visualizzare o stampare uno o pi layer. In altre parole il disegno viene trattato come un database grafico dal quale, potranno essere estratti diverse categorie di liste. Abbiamo due tipi di livelli, quelli di primo piano e quelli di fondo. I livelli di primo piano devono essere considerati i livelli attivi, mentre, per i livelli di sfondo vengono considerati livelli di riferimento.

La strutturazione del disegno: i layer

Il disegno al computer cessa di essere un insieme uniforme di entit grafiche e diviene una struttura complessa di aggregazioni di entit arricchite di attributi relativi a materiali, note di lavorazione, costi, ecc.

Un tipico esempio dell'ingegneria civile colloca su layer distinti: pianta dell'edificio, rete idrica, rete elettrica, rete idraulica, ecc. Ciascuno strato o livello (layer) raggruppa entit affini ma non necessariamente appartenenti allo stesso componente.

La strutturazione del disegno: i layer

LAYER 1

LAYER 2

LAYER 3

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2.4. VARIAZIONI PARAMETRICHE

La parametrizzazione di forme standard un utile strumento fornito dai modellatori che consente di aumentarne le potenzialit. Le variazioni parametriche permettono allutente di definire i diversi valori dei parametri base dai quali generare automaticamente le istanze corrispondenti. Ci viene ottenuto considerando alcune delle informazioni in ingresso nella struttura dati come variabili piuttosto che come costanti. Per produrre istanze diverse o modificare una forma parametrizzata bisogna specificare i valori per i parametri, digitandoli sulla tastiera, muovendo il cursore o manipolando direttamente un punto della forma stessa. Il sistema calcola i valori delle variabili dipendenti, e visualizza listanza corrispondente.

Variazioni parametriche
La parametrizzazione di forme standard un utile strumento che permette allutente, mediante la definizione di alcuni parametri base, di generare automaticamente istanze di un oggetto.
6 38 2 f 15 M8 8 42

vite UNI 6107

2.5. POTENZIALIT E LIMITI DI UN SISTEMA 2D

Tutti i modelli sono astrazioni della complessit della realt: definiscono alcune propriet e relazioni degli oggetti reali con completezza e accuratezza ma inevitabilmente ne distorcono o escludono del tutto altre. Un modello adatto a un determinato scopo rappresenta adeguatamente solo le propriet e le relazioni rilevanti in quello specifico contesto, ma allo stesso tempo raggiunge risultati di economia e chiarezza escludendo tutto ci che non direttamente pertinente. Un modello 2D consistente in un insieme di linee bidimensionali un tipo di rappresentazione particolarmente astratto, e ci allo stesso tempo la sua forza e la sua debolezza. Poich la struttura dati di un sistema grafico bidimensionale rappresenta superfici e solidi solo per mezzo delle linee dei loro spigoli, e buona parte di queste ultime solo per mezzo dei loro vertici e dato che rappresenta gli oggetti tridimensionali solo tramite proiezioni bidimensionali, pu essere in determinati contesti uno strumento molto vantaggioso. E relativamente rapido e semplice da costruire (rispetto alle pi complete rappresentazioni tridimensionali, che analizzeremo pi avanti), economico in termini della memoria che impegna, facile da manipolare. Dato che le coordinate sono registrate con estrema precisione permette un'accurata definizione delle dimensioni, delle forme e del loro posizionamento in pianta o prospetto. Altri vantaggi risiedono nella possibilit di automatizzare tutte le attivit ripetitive, tipiche del disegno 2D (tipo la campitura), oltre alla possibilit di una gestione delle informazioni in formato elettronico. In parole povere un sistema CAD 2D offre allutente, rispetto al disegno tradizionale al tecnigrafo, gli stessi vantaggi che un word processor pu offrire rispetto ad una macchina da scrivere.

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Automatizzazione delle attivit ripetitive attivit

Personalizzazione dellambiente

Lo svantaggio principale di una rappresentazione cos economica e astratta che l'osservatore deve "immaginarsi" molte delle informazioni, interpretando le forme geometriche come proiezioni bidimensionali di oggetti tridimensionali, e le linee come confini di solidi e di superfici. Sono possibili incomprensioni, ci sono buone probabilit che possano emergere ambiguit e incoerenze, e che queste possano venir verificate troppo tardi per evitare conseguenze negative. Infine, un sistema per il disegno tecnico non generalmente i grado di fornire una descrizione geometrica completa e coerente, necessaria per le procedure di analisi e sintesi.

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Potenzialit e limiti di un sistema 2D


Un modello 2D consistente in un insieme di linee bidimensionali un tipo di rappresentazione particolarmente astratto, e ci allo stesso tempo la sua forza e la sua debolezza. Lo svantaggio principale di una rappresentazione cos economica e astratta che l'osservatore deve "immaginarsi" molte delle informazioni, interpretando le forme geometriche come proiezioni bidimensionali di oggetti tridimensionali, e le linee come confini di solidi e di superfici.

3. MODELLAZIONE 3D WIRE-FRAME

I modellatori wire-frame, a filo di ferro, sono stati sono i primi modellatori ad essere sviluppati in ordine di tempo. La rappresentazione a filo di ferro descrive loggetto solamente attraverso i suoi spigoli e i suoi i vertici e assume laspetto di un oggetto costituito da fili (da qui il nome). I modellatori che lavorano solamente con il modello a fili, in realt non utilizzano e mantengono in memoria informazioni riguardanti la rappresentazione matematica delle superfici, ma possono essere in grado di produrre immagini tridimensionali del modello stesso.

Modellatori 3D wire-frame
La rappresentazione a filo di ferro descrive loggetto solamente attraverso i suoi spigoli e i suoi i vertici e assume laspetto di un oggetto costituito da fili

La modellazione wire-frame viene definita anche modellazione per spigoli perch consiste nel rappresentare un oggetto fisico attraverso i suoi spigoli utilizzando entit geometriche elementari identiche a quelle utilizzate per i sistemi 2D quali punti, segmenti e curve collocati nello spazio. Rispetto ad un sistema bidimensionale in cui un punto era individuato da due coordinate, in un sistema wire-frame ogni punto ha tre coordinate corrispondenti alla posizione rispetto agli assi X,Y,Z. Le informazioni ricavate dal modello sono soltanto quelle relative alle entit geometriche elementari, come le coordinate dei vari punti. Non vengono in pratica visualizzate le facce che permettono la visualizzazione con linee nascoste dei modelli. Infatti il limite di questo tipo di rappresentazione nella possibile ambiguit nella visualizzazione degli oggetti. -9-

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3.1. I PIANI DI COSTRUZIONE

Le tecniche che permettono di definire la posizione di punti e linee in un sistema di coordinate cartesiane tri-dimensionali sono una semplice estensione, di quelle impiegate nei sistemi bidimensionali. I punti possono essere definiti inserendo i valori numerici di (X,Y,Z) tramite tastiera o agganciando punti preesistenti. Oppure, come pi spesso avviene, vengono riadattati il mouse o la tavoletta grafica per definire i punti nello spazio tridimensionale. La tecnica pi diffusa per fare questo si basa sull'idea di piano di costruzione. Immaginate una vasta lastra di vetro posizionata arbitrariamente nello spazio: con le normali tecniche di disegno bidimensionale su una simile superficie possiamo indicare e disegnare punti e linee. In un secondo momento, inserendo lastre addizionali in posizioni diverse, potremo lavorare con linee e punti che si trovano in altri piani. Se il numero dei piani di costruzione a nostra disposizione sufficiente, potremo costruire un insieme tridimensionale di linee che specifichino la geometria del modello 3D. I sistemi di modellazione geometrica tri-dimensionale mettono generalmente a disposizione vari strumenti per definire un piano di costruzione: tra questi, ad esempio, la definizione di tre punti giacenti su un piano o la selezione di un piano gi esistente. Tramite questi comandi, dunque possibile far coincidere un piano di costruzione con qualsiasi superficie presente nella geometria. Una volta definito un piano di costruzione potremo assegnargli un nome e memorizzarlo per usi futuri. Quando avremo definito un numero sufficiente di piani di costruzione potremo manipolare agevolmente il modello tri-dimensionale muovendoci da un piano all'altro. Anche se non fondamentale, di norma preferibile organizzare l'interfaccia grafica cosicch il piano di costruzione attivo coincida con il piano di visualizzazione dello schermo.

Modellatori 3D wire-frame
Le tecniche che permettono di definire la posizione di punti e linee in un sistema di coordinate cartesiane tridimensionali sono una semplice estensione, di quelle impiegate nei sistemi bidimensionali.

I PIANI DI COSTRUZIONE

I piani di costruzione

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4. LA MODELLAZIONE SOLIDA
Le prestazioni di modellazione dei sistemi CAD hanno subito nella loro breve storia una significativa evoluzione: dai primi sistemi di disegno esclusivamente bidimensionale, definiti propriamente tecnigrafi elettronici, si giunti a sistemi con prestazioni sempre pi evolute soprattutto nella generazione di solidi e funzioni tridimensionali. La differenza fondamentale tra sistemi CAd (disegno) e sistemi CAD (progetto) risiede nel fatto che mentre i primi gestiscono solo una rappresentazione grafica bidimensionale del modello, i secondi invece lavorano su modelli basati essenzialmente sulla geometria tridimensionale, in cui la rappresentazione grafica bidimensionale rappresenta un aspetto minore, una funzionalit secondaria, accessoria. In sostanza i CAd permettono allutente di agire sulla rappresentazione grafica 2D delloggetto secondo le normali convenzioni del disegno tecnico. Le consuete operazioni di disegno effettuate sul comune tecnigrafo sono riportate, sotto altra veste e con potenzialit maggiori, nel sistema CAd. Il risultato finale pur sempre un disegno tecnico, anche se di qualit maggiore: chi legge i disegni deve avere labilit e la capacit di interpretare i disegni, ricostruendo nella propria mente loggetto tridimensionale a partire da viste, sezioni, particolari, informazioni anche dettagliate ma pur sempre di tipo esclusivamente bidimensionali.

La Modellazione solida

2D

3D

Nei modellatori solidi il progettista sviluppa un modello completamente e totalmente tridimensionale delloggetto, piuttosto che una sua rappresentazione bidimensionale. Il sistema fornisce poi gli strumenti che permettono la generazione automatica o interattiva di viste ortogonali, sezioni, viste prospettiche, particolari e dettagli delloggetto in esame; un modello tridimensionale, inoltre, risulta di pi facile e immediata comprensione.

4.1. LE PRIMITIVE 3D
Analogamente a come avviene con i sistemi grafici bidimensionali per le primitive cerchio e arco di circonferenza, i sistemi di modellazione solida prevedono generalmente un insieme di solidi elementari, le primitive 3D che consentono di modellare molti oggetti in modo semplice ed efficace. In tutti i sistemi di modellazione solida perci possibile utilizzare questi strumenti mediante una serie di comandi che differiscono essenzialmente per il nome e le diverse modalit di istanziazione. Le primitive 3D che possibile definire sono il Parallelepipedo, la Sfera, il Cono, il Cilindro, il Tubo, il Toro, la Piramide, il Prisma, etc. . Le primitive vengono di solito fornite con un set di parametri che ne definiscono le caratteristiche principali come la posizione nello spazio e le dimensioni. - 11 -

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La Modellazione solida

I sistemi di modellazione solida prevedono generalmente un insieme di solidi elementari, le primitive 3D, che consentono di modellare molti oggetti in modo semplice ed efficace

4.2. GLI OPERATORI BOOLEANI


Dato che le linee, le superfici e i solidi possono essere considerati insiemi di punti, possiamo definire delle operazioni di unione, intersezione e sottrazione ad essi applicabili. In figura 3.8, mostrato leffetto della loro applicazione a due semplici primitive solide. Possono venire implementati nei sistemi di modellazione per linee, per superfici e per solidi, ma sono particolarmente utili in questi ultimi poich rappresentano una maniera elegante e potente di costruire volumi complessi a partire da volumi semplici. Tali operazioni rappresentano di fatto il ponte necessario tra la semplicit estrema di un vocabolario di solidi chiusi elementari e la complessit di molti oggetti solidi tri-dimensionali reali. Dalla combinazione tra queste operazioni con specifiche costruzioni geometriche derivano direttamente alcune interessanti strategie di modellazione. La pi ovvia forse di posizionare i solidi in modo che le loro facce siano complanari ed eseguire quindi operazioni di unione per ottenere solidi complessi a partire da solidi semplici. Questa tecnica assimilabile a quella di incollare blocchetti di legno o assemblare pietre appositamente tagliate. Quando eseguiamo l'operazione di sottrazione, un elemento diventa l'utensile di taglio dellaltro, similmente come la punta di un trapano un utensile per sottrarre un solido cilindrico da un blocco di materia. In generale la sottrazione pu essere impiegata efficacemente per modellare componenti costruttivi prodotti da operazioni di rimozione di materiale quali trapanature, segature, scavi e fresature. La sottrazione pu anche essere impiegata per ricavare spazi interni. Posizionate ad esempio un parallelepipedo nello spazio, collocate al suo interno un parallelepipedo pi piccolo e sottraete: otterrete una stanza. Ci che resta del parallelepipedo originale diviene il guscio della parete. Per ottenere la cavit di una cupola potete sottrarre tra loro due semisfere concentriche di dimensione leggermente diversa. Utilizzando loperazione di intersezione, il solido prodotto la parte di sovrapposizione dei due solidi. In altri termini, la regione dello spazio occupata sia dal primo solido che dal secondo.

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La Modellazione solida

B A

Gli Operatori Booleani

AUB

A?B

A-B

La Modellazione solida

5. LA MODELLAZIONE DI CURVE E SUPERFICI


La modellazione di curve e superfici riveste, nei sistemi CAD, unimportanza rilevante, sia nellambito della modellazione solida che in quello della modellazione di superfici. Nel primo caso (modellazione solida) molte tecniche di creazione dei solidi si basano proprio sulla definizione di Curve e Superfici. , per, soprattutto per quanto concerne il problema della modellazione di superfici aperte nel quale la modellazione geometrica di curve e superfici riveste un ruolo fondamentale. In molti settori industriali, come ad esempio quello aeronautico, navale, automobilistico, ma anche in settori come la Computer Grafica applicata alla cinematografia o ai videogiochi, esistono esigenze precise per modellare, modificare e rappresentare, con strumenti automatici, superfici non necessariamente chiuse. Per questo tipo di modellazione sono necessari strumenti ad hoc, in grado, cio, di rappresentare elementi che sono fondamentalmente superfici nello spazio caratterizzate da uno spessore costante.

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Modellatori per superfici


Trattare modelli che fanno riferimento a modelli matematici derivati da problemi di simulazione fluidodinanica o tecnologica (stampi ecc.); Esigenze puramente estetiche (design industriale).
In questo contesto le tecniche di modellazione solida non sono adatte allo scopo, e per questo motivo sono stati studiati strumenti specifici in grado di soddisfare queste esigenze. I sistemi di modellazione tridimensionale utilizzano potenti strumenti per la creazione di curve e superfici pi o meno complesse. Questi strumenti sono costituiti principalmente da sei tipi di operazioni indicate comunemente come estrusione, rivoluzione, sweeping, blending, skinning e tweaking.

Modellatori per superfici


I sistemi di modellazione 3D utilizzano potenti strumenti per la creazione di curve e superfici pi o meno complesse. Questi strumenti sono costituiti principalmente da sei tipi di operazioni indicate comunemente come estrusione, rivoluzione, sweeping, blending, skinning e tweaking.

5.1. MODELLAZIONE MEDIANTE PROFILO E TRAIETTORIA


Quando un poligono chiuso viene traslato lungo un asse, i suoi vertici zero-dimensionali "trascinano" linee spigoli mono-dimensionali, i suoi spigoli mono-dimensionali "trascinano" superfici bidimensionali e la sua superficie bidimensionale "trascina" un volume tri-dimensionale. I solidi possono anche venir costruiti con gerarchie di operazioni di questo tipo: un punto viene trascinato per generare una linea retta, questa viene trascinata per generare un quadrato, che viene a sua volta trascinato per generare un cubo.

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Modellazione mediante profilo e traiettoria profilo

Sweeping

traiettoria

Questa tecnica, utilizzata nei modellatori solidi, viene denominata sweeping. Per creare una superficie attraverso unoperazione di sweeping necessario definire una curva costituente la forma da traslare (profilo) ed una curva fungente da traiettoria per la traslazione stessa. Se si volesse realizzare un solido, al posto di un profilo iniziale necessario definire una sezione iniziale da far traslare lungo la traiettoria. Loperazione di estrusione unoperazione di sweeping semplificata, in quanto permette di creare delle superfici a partire da una curva (o creare un solido a partire da una superficie), definendo semplicemente il profilo iniziale ed uno spessore in una particolare direzione. La traiettoria lungo la quale avviene lestrusione, infatti, sempre rettilinea.

Modellazione mediante profilo e traiettoria

Estrusione

Loperazione di tornitura (o rivoluzione) crea superfici a partire da una curva mediante una rotazione di questa intorno ad un asse. Questo tipo di operazione risulta ottimale per creare tutta una serie di oggetti di uso quotidiano che hanno una forma assialsimmetrica come bicchieri, vasi, calici, piatti, lampade, ecc. Loperazione di tornitura ancora un caso particolare di sweeping nel quale la traiettoria una circonferenza.

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Modellazione mediante profilo e traiettoria

Rivoluzione

Simili operazioni hanno un preciso parallelo in determinati processi di fabbricazione, e sono dunque particolarmente adatte per la modellazione di componenti costruttivi fisici: elementi estrusi, planari e arrotolati come sezioni d'acciaio e modanature in legno possono essere modellati tramite sweeping traslazionale, elementi torniti come il vasellame possono essere modellati tramite sweeping rotazionale, elementi piegati possono venir modellati tramite sweeping lungo tracciati curvi. Loperazione di sweeping permette di creare superfici o solidi piuttosto complessi potendo disporre spesso di due o pi curve per definire diverse traiettorie da far seguire al profilo (o sezione ) iniziale. In questi casi loperazione di sweeping detta birail .
Modellazione mediante profilo e traiettoria 1 rail profilo

Sweeping bibirail
2 rail

5.3. MODELLAZIONE MEDIANTE PI PROFILI

Questo tipo di operazione, denominata loft o blend, viene utilizzata per creare una superficie a partire da due o pi curve che ne definiscono il profilo in sezioni particolari. Molta attenzione deve essere data al numero di punti/vertici che costituiscono i diversi profili da connettere. Molti sistemi di modellazione, infatti, impongono che le diverse sezioni abbiano lo stesso numero di punti.

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Modellazione mediante pi profili

Blend Loft

5.4. MODELLAZIONE MEDIANTE PATCH

La modellazione mediante patch viene utilizzata soprattutto per creare superfici molto complesse di tipo organico. La superficie globale viene costruita come insieme di tante piccole superfici (patch) ottenute a partire da una rete di curve precedentemente modellate. Ogni patch definita dalle sue curve di confine. La continuit tra le patch garantita dalla condivisione delle suddette curve. Il modello viene costruito cos una faccia dopo laltra finch non viene completata lintera superficie di confine.

Modellazione mediante patch


Skinning

6. MODELLAZIONE MEDIANTE MODIFICA

Un diverso modo di modellare prende spunto dalla metafora dello scultore. Questa tecnica permette di modificare la forma di un solido selezionando e spostando un vertice, un punto di controllo, uno spigolo o una faccia. Questa operazione deve per essere controllata con estrema cautela (dall'utente come dal software), poich pu convertire inavvertitamente facce planari in facce non planati e trasformare solidi chiusi in oggetti autointersecanti. Generalmente questa tecnica utilizzata per modelli da utilizzare nei settori ludici (videogiochi o cinema). - 17 -

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Modellazione mediante modifica


Tweaking

7. MODELLAZIONE 3D MEDIANTE SEZIONE E TRAIETTORIA

Per espandere le potenzialit della modellazione solida, i sistemi CAD hanno esteso le funzionalit dei modellatori per superfici. Il concetto di base molto semplice: se una curva che trasla o ruota lungo una traiettoria forma una superficie, una superficie che a sua volta, trasla o ruota lungo un profilo genera un solido. In questo modo un parallelepipedo pu essere modellato come estrusione di una sezione (area) rettangolare, un cilindro lestrusione di una sezione circolare lungo la sua normale ma anche la rivoluzione attorno ad un lato di una sezione rettangolare etc. Oggi i moderni modellatori solidi offrono sia la possibilit di modellare mediante primitive solide che mediante strumenti tipo sweep, rivoluzione, blend, etc.

La Modellazione solida

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La Modellazione solida

8. MODELLAZIONE FEATURE BASED

Lintroduzione della modellazione per feature ha contribuito notevolmente alla riduzione del tempo di generazione e modifica delle parti. Queste vere e proprie regole di costruzione offrono allutente lopportunit di eseguire sul solido vere e proprie sequenze di comandi raggruppate in una sorta di macro funzioni la cui applicazione risulta facilitata da sequenze guidate. In altre parole, lesecuzione di un foro con un modellatore solido comportava la creazione di un cilindro che veniva successivamente posizionato e orientato nello spazio 3D e quindi sottratto al modello attraverso unoperazione booleana. Questo comportava una serie di operazioni sui solidi che con le features si riduce semplicemente alla compilazione dei dati caratteristici del foro a mezzo di una tabella e le modalit di applicazione e della feature-foro. Il sistema eseguir il foro sul modello secondo le caratteristiche richieste dalloperatore. Oltre alla generazione di fori, le features normalmente presenti in un sistema CAD comprendono: generazione di cave, protuberanze, raccordi, smussi, ecc. Alcuni sistemi permettono la generazione di proprie regole di costruzione e la memorizzazione delle stesse in una sorta di libreria; queste, alloccorrenza, vengono utilizzate a piacere su altri modelli selezionandole da una libreria. Modellare un pezzo per "features" significa utilizzare un criterio operativo di livello mediamente superiore rispetto a quelle dei sistemi CAD pi "tradizionali". Loperazione di modellazione mediante features, infatti, non pi riconducibile ad una sequenza di operazioni geometriche (primitive solide ed operatori booleani), ma ogni passo di modellazione, in questo caso, assimilabile ad una specifica lavorazione meccanica da eseguire sul pezzo.

La Modellazione feature based

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Generalmente le modalit di creazione di una feature si basano sulla creazione di una sezione (generatore di profili o sketch) e successiva creazione del volume mediante una traiettoria (estrusione, sweep, ecc.). In base al tipo di feature prescelta il volume generato sar sottratto o aggiunto al pezzo in lavorazione.

La Modellazione feature based


FEATURE = caratteristica di forma Relazione tra una figura geometrica ed il suo significato ingegneristico

La Modellazione feature based


Fasi della costruzione di un solido parametrico: Schizzo del profilo Aggiunta di vincoli dimensionali Variazione del profilo Creazione del solido

I sistemi feature based di ultima generazione dispongono delle cosiddette cognitive feature in grado di modificare i propri attributi in relazione alle modifiche dimensionali del pezzo. Il classico esempio quello di un raccordo che pu essere una feature che sottrae materiale o lo aggiunge in base alla posizione relativa tra le superfici.

La Modellazione feature based


R R

D1 D2 D2 D1

Cognitive features

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