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INFEZIONI IN DIALISI
Trasmissione per via ematica Trasmissione orizzontale - ambientale
da paziente a paziente da paziente a operatore da operatore a paziente
TRASMISSIONE AMBIENTALE
Mancato o scorretto utilizzo delle Precauzioni Universali Mancata personalizzazione ed uso insufficiente degli strumenti monouso (es: flaconi multidose, strumenti e presidi contaminati) Insufficiente o scorretta sanatizzazione delle superfici e dei locali
TRASMISSIONE VERTICALE
La membrana dialitica se integra mantiene separato il compartimento sangue da quello del dialisato Il cut-off dei pori delle membrane dialitiche (1-7 nm) minore delle dimensioni delle particelle virali (diametro 3060 nm) Il passaggio di particelle virali stato dimostrato in presenza di microfratture sulla membrana (es: difetti di assemblaggio, microfratture,ecc.)
HBV - caratteristiche
alta trasmissibilit per via cutanea o mucosa (contatto con sangue infetto o altre secrezioni organiche, attraverso punture o microlesioni presenti sulla cute o sulle mucose orali o genitali) presenza in diversi liquidi biologici (sangue, sudore, liquido seminale, secrezioni vaginali, saliva e lacrime)
INFEZIONE DA HBV
Frequenti epidemie di EPATITE B negli anni 7080 che coinvolgevano sia pazienti che operatori (Prevalenza 10-30%)
Dal 76 all 87 nei pazienti la prevalenza dellHBsAg scesa dal 7,8 all1,7% anno; lincidenza dal 3% allo 0,2% e negli operatori dal 2,6 allo 0,1%
Precauzioni Standard Raccomandazioni specifiche Ricerca periodica HBsAg ed HBsAb pazienti - operatori Isolamento e macchine dedicate per i pazienti HBsAg
CDC Nov.1977
La campagna di vaccinazione anti epatite B non sembra aver mutato lo scenario della diffusione dellinfezione da HBV in dialisi
La vaccinazione senzaltro efficace nel personale determina negli emodializzati, una protezione parziale e poco duratura nel tempo a causa del frequente stato di immunodepressione
Kohler H. Kidney Int 1984 Stevens C.E. N Engl J Med 1984
PAZIENTE-PAZIENTE ORIZZONTALE
Uso comune di strumenti, oggetti,flaconi multidose o veicolazione di sangue attraverso le mani del personale Attraverso punture accidentali o contaminazioni delle congiuntive . Tasso di sieroconversione del 3,7% < a quello per il virus B (15-36%) e > a quello per lHIV (0.2%) Ippolito Arch Intern Med 1993
Quando non vengono rispettate le misure di asepsi e le procedure di sterilizzazione
Lombardi Giorn Ital Inf Osped 1995
PAZIENTE-OPERATORE
NOSOCOMIALE VERTICALE
EXTRANOSOCOMIALE
INFEZIONE DA HCV
INFEZIONE DA HCV
INFEZIONE DA HCV
Prevenzione primaria: riduzione e/o eliminazione dei rischi di trasmissione dellinfezione Prevenzione secondaria: presa in carico dei soggetti a rischio di infezione e dei pazienti infetti
Fattori di rischio
oltre il 90% dei soggetti anti-HCV positivo)
Rischi occupazionali
Abitudini sessuali Emotrasfusioni
1985 2000 rischio > 50% 0,001%/Unit trasfusa
HIV e Dialisi
LHIV si trova nel sangue a basse concentrazioni (1- 10.000 particelle/ml) rispetto all HCV ( 100.000 /ml) e allHBV (fino ad 1 miliardo /ml) La resistenza a temperatura ambiente di circa 12 ore, bassa rispetto a quella del virus dellepatite B, che pu sopravvivere fino a 7 anni. I comuni disinfettanti sono efficaci ad inattivare il virus Non sono descritte in letteratura n trasmissioni nosocomiali, n sieroconversioni
HIV e Dialisi
La sopravvivenza dei pazienti HIV positivi aumentata, ed maggiore il numero di pazienti che possono necessitare di trattamento sostitutivo La prevalenza dellinfezione HIV in dialisi varia nelle diverse aree geografiche: Europa 0.12%- 0.5%, Italia 0.2% in progressivo aumento (Lazio e Lombardia regioni a > prevalenza), USA 1-2%
Lo stato di sieropositivit non controindica linserimento in un programma di dialisi peritoneale (DP). Il numero di peritoniti e la sopravvivenza in DP risultano sovrapponibili a quelle dei soggetti sieronegativi. Tebben Kidney Int 1993
Parvovirus B19 Buona risposta al trattamento con EPO con dosi maggiorate ( Hct 5.6% 0.7% in HIV+; 6.7% 0.64% in HIV- a 2 mesi di trattamento). Emotrasfusioni da evitare per lincremento dellattivazione dell HIV. Aumentata replicazione dellHIV1 da stress ossidativo ed alti livelli di ferro. I chelanti del ferro riducono lespressione dellantigene p24 su macrofagi, monociti e linfociti periferici
Mokrzycki JASN 2000
Vaccinazione precoce per S. Pneumoniae; Virus dellinfluenza, epatite A e B con attenta sorveglianza del titolo anticorpale e della conta CD4
Tutti i pazienti devono essere considerati come potenzialmente infettanti, indipendentemente dalle loro caratteristiche anamnestiche, cliniche o sierologiche Lapplicazione delle misure comportamentali di prevenzione di fondamentale importanza al fine di:
evitare il diffondersi delle infezioni nel paziente abbattere lincidenza di infezioni nei confronti delloperatore e quindi gli infortuni sul lavoro.
Lavaggio antisettico in relazione alla sostanza utilizzata, alla durata del lavaggio ed al tempo di contatto della sostanza antisettica utilizzata
l'uso di un agente antisettico (clorexidina, povidone iodio es: Hibiscrub, Brunoil Hplus) va considerato solo dopo il lavaggio con sapone e nei casi in cui ci sia stato significativo contatto o contaminazione con liquidi o materiali di derivazione biologica
contaminazione mucosa
immediato ed abbondante risciacquo del sacco congiuntivale e del cavo orale con acqua
ISOLAMENTO ??
INFEZIONE DA HBV
Prevista area contumaciale
INFEZIONE DA HCV
Area contumaciale ??
Non esiste un test per lHCV che permetta di distinguere con sicurezza i pazienti contagiosi da quelli non contagiosi Lisolamento dovrebbe prevedere una differenziazione HCV- HBVin almeno 4 categorie di pazienti (HBV+ e HCV-, HBV - e HCV+, HBV e HCV+, oltre che HCV e HBV -)
HBV - HCV +
HBV + HCV -
HBV+ HCV+
Esistendo molteplici genotipi HCV, dovrebbero esser previste ulteriori suddivisioni in categorie genotipiche
Transaminasi
Lisolamento pu comportare una pericolosa caduta di attenzione al di fuori dellarea isolata Esistono dati che dimostrano che possibile prevenire questa infezione attraverso una rigorosa applicazione delle Precauzioni Universali
HDV
HGVAb??
Le Precauzioni Standard e quelle specifiche sono sufficienti a prevenire la trasmissione HIV tra i pazienti ! I pazienti HIV + non devono essere isolati, ne dializzare su macchine dedicate !
CDC MMWR 2001