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Massimo relativo Data una funzione f(x) , definita in un intervallo I , il punto x0 di I si dice massimo relativo se esiste un intorno I (x0) tale che f(x0) maggiore o uguale del valore della funzione per ogni x dell'intorno I (x0) . F(x0) si dice massimo relativo della funzione in I. Minimo relativo Data una funzione f(x) , definita in un intervallo I , il punto x0 di I si dice minimo relativo se esiste un intorno I (x0) tale che f(x0) minore o uguale del valore della funzione per ogni x dell'intorno I (x0) . F(x0) si dice minimo relativo della funzione in I
La derivata di una funzione in un punto c rappresenta il coefficiente angolare della retta tangente al grafico della funzione nel suo punto di ascissa c.
La derivata della somma algebrica di due o piu' funzioni derivabili uguale alla somma delle funzioni delle derivate delle singole funzioni:
La derivata del prodotto di due funzioni derivabili uguale alla somma della derivata della prima funzione moltiplicata per la seconda non derivata e della derivata della seconda funzione moltiplicata per la prima non derivata:
f(x) . g'(x) .
La derivata della potenza n-esima di una funzione derivabile uguale al prodotto dell'esponente n per la funzione elevata n-1 , per la derivata prima della funzione stessa :
D [f(x)^n ]= n .
[f(x) ] ^n-1
. f'(x).
La derivata della prima funzione per la seconda non derivata meno la prima funzione tale e quale per la derivata della seconda, il tutto fratto la seconda funzione al quadrato, in simboli se f(x) y = -------g(x) allora f '(x) g(x) - f(x) g'(x) D f(x) = --------------------------------- . [g(x)]2
Punto di discontinuit di seconda specie Un punto x0 si dice punto di discontinuit di seconda specie per la funzione f(x) quando per uno dei due limiti , destro o sinistro, di f(x) infinito oppure non esiste. Punto di discontinuit di terza specie Un punto x0 si dice di discontinuit di terza specie per la funzione f(x) quando :
x-->x0 almeno
esiste ed finito il limite di f(x) per x-->x0 ossia lim f(x) = l x-->x0
Teorema dei valori intermedi Se f una funzione continua in un intervallo chiuso e limitato a,b , allora essa assume, almeno una volta , tutti i valori compresi tra il massimo e il minimo Teorema di esistenza degli zeri Se f una funzione continua in un intervallo a ,b e negli estremi di tale intervallo assume valori di segno opposto. allora esiste un punto c interno all'intervallo in cui f si annulla.
GEOMETRIA ANALITICA IL PIANO CARTESIANO Per piano cartesiano si intende il piano diviso in quattro parti dai due assi, ciascuna di queste parti detta QUADRANTE. I quadranti sono ordinati convenzionalmente in senso antiorario a partire da quello delimitato dai semiassi positivi. Il piano cartesiano, ed costituito da:
l'asse delle ascisse costituisce la retta orizzontale, (asse delle x); l'asse delle ordinate costituisce la retta verticale, (asse delle y); l'origine, cio il punto nel quale le due rette si incontrano.
Il piano cartesiano viene suddiviso in quattro regioni denominate quadranti, indicate mediante numeri romani progressivi in senso antiorario:
I quadrante: comprende i punti aventi ascissa ed ordinata positive; II quadrante: comprende i punti aventi ascissa negativa ed ordinata positiva; III quadrante: simmetrico al primo rispetto all'origine; IV quadrante: simmetrico al secondo rispetto all'origine.