IL PROGETTO DEL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI TRAPANI, MIMMO TURANO, PREVEDE LA RIDUZIONE DELLA PARTECIPAZIONE PUBBLICA: DAL 49% SI PASSEREBBE AL 30. E I PRIVATI SONO PRONTI: IN PALIO C UNA CONCESSIONE TRENTENNALE
Ma chi sono i privati dentro lAirgest? Il 38%, come detto, della Infrastrutture Sicilia srl, a sua volta controllata dalla Cia, Compagnia Immobiliare Azionaria, societ quotata in borsa, della quale uno dei maggiori azionisti (11%) Paolo Panerai, giornalista, fondatore e direttore di Capital e de ll Mondo. Ma dentro la Infrastrutture Sicilia Srl c anche Euroairports, adesso controllata appunto da Eurnekian. L8% dellAirgest , in ne, del gruppo Cesare Dessena Quercioli. Salvatore Ombra, imprenditore (la sua azienda, Ausonia, leader nella produzione di gruppi elettrogeni) guidava lAirgest dal 2007. Fu scelto per quella che ora unambitissima poltrona da Antonio DAl, allora presidente della Provincia. Il rapporto di ducia venne a mancare presto. Ombra infatti prese una strada tutta sua, fuori dalle logiche di spartizione politica che avevano fatto dellaeroporto di Trapani una grande cattedrale nel deserto. Nel 2006 il Vincenzo Florio movimentava ogni anno appena 300.000 passeggeri, per lo pi diretti a Pantelleria, o negli unici due collegamenti con Roma e Milano foraggiati dallUnione Europea tramite i nanziamenti previsti per la cosiddetta continuit territoriale. Nel dicembre di quellanno il ministero dei Trasporti aveva pronto il decreto di chiusura dellaeroporto: costoso, inef ciente, inutile. Cera pure (e c ancora) una sorta di totem, a rappresentare tutti gli sprechi che Birgi aveva rappresentato
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DIETRO LE DIMISSIONI DI OMBRA: ECCO I POTENZIALI INVESTITORI E LE CORDATE PER UNO SCALO IN CIMA ALLE CLASSIFICHE MONDIALI PER AUMENTO DEL TRAFFICO
di Giacomo Di Girolamo
Le dimissioni di Ombra e gli occhi dei privati Il presidente dellAirgest, Salvatore Ombra, si dimesso. Airgest la societ mista che gestisce lo scalo aeroportuale. La Provincia di Trapani detiene il 49% delle azioni. Il 49% dellaeroporto dei privati. A fare lago della bilancia, con una sorta di golden share del 2%, la Camera di Commercio di Trapani. Perch Ombra se ne va? Inutile perdersi in giri di parole. Dietro le quinte c un tentativo ben preciso: dare sempre pi peso ai privati nella gestione dellaeroporto di Birgi. E poi, magari, venderlo. In pole position c il gruppo armeno-argentino del discusso imprenditore Eduardo Eurnekian. Il suo gruppo gestisce quasi tutti gli scali aeroportuali argentini e un buon gruppo di scali esteri. Ha acquisito quote azionarie anche
nellaeroporto di Crotone, ed interessato a Comiso, Falconara e Genova. Entra in Airgest grazie al gruppo Miro Radici Finance, che detiene il 48,6 per cento di Infrastrutture Sicilia, che a sua volta controlla il 38% dellAirgest. Eurnekian balzato agli onori della cronaca nel nostro Paese perch socio di Volare, la seconda compagnia aerea italiana privata, che fece bancarotta nel 2005. Il suo uomo in Airgest Vittorio Fanti, ex manager di Alitalia ed ex dirigente della societ di gestione dellaeroporto di Catania. Il risultato pi importante conseguito da Ombra, infatti, in questi anni stata la concessione trentennale dello scalo da parte dellEnac, lEnte Nazionale dellAviazione Civile. Ed questo che fa gola ai privati. Perch ci signi ca, in buona sostanza, avere le mani libere, essere padroni, e fare ci che si vuole.
vete presente la vicenda del gioiellino Parmalat? Un giorno prima che scoppiasse il crac pi eclatante nella storia nanziaria italiana nessuno sospettava nulla. Perch la bolla quando arriva arriva. Il gioiellino tra le grandi infrastutture in Sicilia oggi laeroporto Vincenzo Florio di Trapani. Una struttura che, come ricorda lormai ex presidente,
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Salvatore Ombra, rischia grosso, pu implodere. Deve cambiare il modello di gestione, la politica deve fare pi di un passo indietro. C il rischio che dopo aver investito tanto il territorio perda la sua principale infrastruttura. A favore di chi? Dei privati naturalmente, che sono l, pronti ad appro ttare, come gi successo per Alitalia: il risanamento a carico del pubblico, e il gioiellino regalato ai privati.
Un anno dopo, laeroporto di Trapani di nuovo in guerra. E se nel 2011 furono i rumorosi caccia della Nato a portare alla chiusura dellaeroporto Vincenzo Florio, paralizzando leconomia turistica dellintera provincia di Trapani, oggi la guerra unaltra. Silenziosa. Efferata. Una guerra di potere, per il controllo di quella che ormai - per numeri, traf co, importanza strategica - una delle principali infrastrutture della Sicilia.
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8%
2%
Provincia Regionale Societ Infrastrutture Sicilia S.r.l.
COMPAGINE SOCIALE
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IN POLE POSITION PER RILEVARE QUOTE IMPORTANTI DELLAEROPORTO C IL GRUPPO CHE FA CAPO ALLIMPRENDITORE ARMENO-ARGENTINO EDUARDO EURNEKIAN, CHE ATTRAVERSO MIRO RADICI FINANCE CONTROLLA GI IL 39% DELLO SCALO
in quegli anni: il Palavetro, una struttura di acciaio e vetro, alta 8 metri e grande 2.300 metri quadrati, voluta dallallora presidente della Provincia Giulia Adamo (nel 1995), costata un milione di euro, e oggi abbandonata allingresso dellaeroporto dopo essere stata utilizzata per ospitare alcune manifestazioni sportive. Smontarla coster altri 500.000 euro. Nel 2012, Ombra lascia un aeroporto che ha visto passare in un anno 1.800.000 passeggeri. Prima dello stop per lo sfratto dellaerostazione da parte degli aerei Nato impegnati nella missione in Libia, il Vincenzo Florio contava su circa 40 rotte quotidiane, per tutta Italia e lEuropa, ed era il pri-
mo aeroporto al mondo per aumento in percentuale di traf co. Ed ora sta ritornando su quei livelli. Un segreto chiamato Ryanair Il segreto di questo successo sta in una parola: Ryanair. La compagnia low-cost per eccellenza stata testardemente cercata da Ombra e alla ne gli uomini di Michael O Leary hanno scelto Birgi come propria base, piazzando quattro aeromobili ed investendo sulle rotte. Non gratis, naturalmente. E questo stato uno dei motivi di scontro - fortissimo - tra il management dellaeroporto e la classe politica trapanese. Quanto d la Provincia di Trapani a Ryanair ogni anno ancora oggi un mistero. Di certo non d un contributo diretto ( vietato dallUnione Europea perch con gura una violazione delle regole sulla libera concorrenza). Ryanair chiede in media un milione di euro lanno per ogni aereo basato - cio ogni velivolo che fa base proprio nellaeroporto. Si tratta di quattro milioni di euro lanno, e non a caso la Provincia acquista
LIMPRENDITORE EDUARDO EURNEKIAN. NELLA PAGINA A FIANCO PAOLO ANGIUS
spazi pubblicitari nel sito di Ryanair, nella rivista di bordo e negli altri spazi commerciali dellaereo. Secondo alcuni un affare: grazie a Ryanair, Trapani dal punto di vista turistico decollata davvero. Levidenza si avuta quando, il 21 marzo 2011, stato chiuso laeroporto civile per volere della Nato (che a anco ha il suo aeroporto militare) in seguito alla missione in Libia. Tutti i voli sono stati cancellati o dirottati su Palermo. Per la prima volta unintera sonnacchiosa comunit si svegliata dal torpore: centinaia di operatori sono scesi in piazza, altri hanno occupato simbolicamente laeroporto, sono nati coordinamenti e gruppi in ogni citt. E dopo un mese laeroporto, seppure parzialmente, stato riaperto (la piena funzionalit tor-
nata poco prima di Natale, in seguito alla ne delle ostilit). La Regione dal canto suo ha stanziato 2 milioni per ripagare la comunit trapanese dei danni subti. Soldi gi in cassa alla Provincia. Ma ancora si aspettano i 10 milioni di euro promessi dal governo Berlusconi a ristoro dei danni. Il senatore Antonio DAl dichiara: Il nuovo sottosegretario alla
Presidenza del Consiglio, Antonio Catrical, ha confermato limpegno del nuovo governo. I soldi arriveranno presto. Ma sono in molti ad essere scettici. I guai dello scalo: politica e buchi Ma non tutto rosa sui cieli di Birgi. Salvatore Ombra - dicevamo - ha avuIL MAGAZINE CHE GUARDA DENTRO LA CRONACA - S
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MA LA POLITICA HA DOVUTO SPESSO COPRIRE I BUCHI DELLAIRGEST: IN AUTUNNO LA PROVINCIA HA INVESTITO ALTRI DUE MILIONI E MEZZO. PER NON PARLARE DELLA PUBBLICIT SUL SITO RYANAIR, UNA CONDIZIONE DELLA COMPAGNIA LOW-COST PER MANTENERE I PROPRI AEREI A TRAPANI
LEX PRESIDENTE DELLAIRGEST SALVATORE OMBRA CON IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO E IL SINDACO DI TRAPANI MIMMO FAZIO
to sempre grandi dif colt con i suoi referenti politici, prima il Pdl di Antonio DAl e poi la tumultuosa Udc di Giulia Adamo e Mimmo Turano. Con questultimo, attuale Presidente della Provincia, i rapporti sono stati via via pi tesi no alle dimissioni di qualche giorno fa. Non c pi entusiasmo ha scritto Ombra nella sua lettera di dimissioni - qualcosa cambiato, cambiato il clima ed venuta meno la ducia. Altro problema quello dei conti. Perch Airgest va bene in termini di ef cienza, ma la Provincia sempre dovuta intervenire con continui aumenti di capitale e per coprire i passivi del bilancio. Lultimo intervento, 2 milioni e mezzo, risale ad ottobre, ed stato approvato non senza polemiche dal consiglio provinciale. Un esborso dovuto
in seguito allottenimento della concessione trentennale da parte dellEnac. Attualmente Airgest ha debiti per dieci milioni di euro. Ma non dobbiamo dimenticare - commenta Ombra - che si lavorato per aumentare il valore dellinfrastruttura, che adesso notevole. Gli investimenti pubblici sono stati di circa 18 milioni di euro, ed hanno compreso gli interventi pi diversi, come per esempio la ristrutturazione completa dellaerostazione, con lapertura del primo piano, la creazione dellarea commerciale e dei parcheggi. La Provincia per lAirgest si dissanguata. Il presidente Turano lo ricorda sempre: Solo dal 2008 al 2011 abbiamo fatto investimenti per oltre cinque milioni di euro per ripianare le perdite e puntare sullo sviluppo. I piani di Turano Ora Turano pronto al passo indietro. A fare della Provincia non pi il socio di maggioranza dellAirgest
ma un socio minoritario, riducendo sensibilmente la quota pubblica, che dovrebbe scendere al 30%. In questo modo - spiega Giuseppe Ortisi, consigliere provinciale di opposizione - c il rischio che, una volta ottenuta la concessione totale, laeroporto salga davvero di valore, abbia nuovi introiti, ma che tutto sia appannaggio dei privati. Per Turano non si pu parlare di disimpegno: tempo di pensare ad un impegno diverso, che vada oltre la semplice partecipazione azionaria dice . Possiamo risparmiare in azioni ed investire sul territorio, ed anche rivedere il nostro rapporto con Ryanair. Anche Ombra non vede male una pi diretta partecipazione dei privati. E allora perch si dimesso? Perch la politica ha reclamato i suoi spazi, perch in tanti hanno interesse a gestire quello che potrebbe essere in Sicilia uno degli affari pi importanti degli ultimi anni. Non un caso che uno dei nomi che si fanno per la successione ad Ombra quello dellattuale assessore provinciale al Turismo, Cettina Spataro, fedelissima di Antonio DAl. Oppure Salvatore Castiglione, commercialista, attuale consulente dellAirgest, altro uomo di ducia della classe politica trapanese: pupillo di Bartolo Pellegrino, stato anche vicesindaco di Trapani. La sensazione che per il gioiellino si rompa. E chiss che il conto alla rovescia non sia gi cominciato.
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