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Ho cercato di scrivere un libro per tutti, soprattutto giovani. Ho pensato che scrivere parolacce non andasse bene, per fanno parte del linguaggio comune dei

ragazzi. Ho eliminato tutte le parolacce sostituendole con Bip.

Buona lettura Enrico

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CAPITOLO PRIMO Fumo o non fumo?

Sono appena passate le 15:30 come ogni giorno, esco di casa per andare al nostro luogo di ritrovo la piazzetta. Un leggero vento mi soffia sul viso. Mi guardo intorno, ignaro di ci che la giornata mi riservava. Due tiri a pallone? Un giro in motorino? No, niente di tutto questo.

Mentre giro langolo, proprio allaltezza del panettiere, alzo lo sguardo verso la piazzetta ed eccoli l. Tutti presenti. Oggi c anche Marco, un amico di Luca.

Eccomi qui... dico appoggiandomi al motorino di Simone. Subito Franco risponde: chi se ne frega e scoppia in una grassa risata. Queste battute sono classiche del suo repertorio.
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Stupe____________________________________________ Bene dice Luca balzando sul suo motorino, andiamo tutti in pineta. In un batter docchio siamo a bordo dei motorini. Io salgo con Antonella, Luca con Marco e Franco con Simone. Partiamo spediti. La pineta a due chilometri dal centro del paese. un posto isolato, dove puoi urlare e fare tutto il baccano che vuoi. una pineta grande circa 1 km quadrato, tutta pianeggiante con i pini ad alto fusto. Puoi camminare nella pineta e vedere a 360 ci che ti sta intorno. il luogo ideale per fare qualcosa dinvisibile ad occhi indiscreti. Di tanto in tanto trovi delle coppie di fidanzati che si appartano. Mentre Antonella ci racconta quanto bipputa la sua prof dinglese, Marco e Luca appoggiano una serie di oggetti sulla sella del motorino. Mi sembrano due chirurgi che si preparano ad un intervento, mentre Antonella continua nel suo discorso, li osservo con attenzione.

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Un accendino, un pacchetto di sigarette e un pacchetto di cartine. Poi c qualcosa che Marco tiene nelle mani, sembra un sassolino avvolto in carta stagnola. Luca estrae una sigaretta dal pacchetto. Con un rapido gesto la rompe e mette sul palmo della mano sinistra il tabacco contenuto nella sigaretta. Ecco che ora apre quel piccolo pacchetto di carta stagnola e prende in mano il contenuto. come un piccolo pezzo di terra, qualcosa di molto simile ad un dado di quelli usati in cucina per fare il brodo. un pezzo di hashish e Marco lo sta riscaldando con la fiamma dellaccendino. Una volta riscaldato, lo mischia al tabacco. Un attimo pi tardi, Marco prende una cartina ed un pezzo di cartoncino che Luca, nel frattempo, ha arrotolato. Riponendo il tabacco con lhashish da un lato della cartina ed il cartone arrotolato dallaltro avvolge il tutto creando una strana sigaretta a forma conica. uno spinello, una canna. Lo accendo io dice Luca. Si mette in bocca la canna e laccende come una comune sigaretta.
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Stupe____________________________________________ Sono sempre l ad osservare ci che succede. Non penso, osservo soltanto. Non mi chiedo se ci che sta accadendo giusto o sbagliato, se fa bene o male. Sono soltanto curioso nellosservare qualcosa di nuovo. Dallespressione di Luca sicuramente una cosa piacevole. Ha uno sguardo di sollievo ogni volta che aspira. Ad un certo punto interviene Franco che sino ad ora rimasto a parlare con Antonella: Ehi, fate fare un tiro anche a me... Marco, che ha appena finito di aspirare, dice : Se proprio vuoi fuma, per dato che non hai mai fumato, sarebbe meglio che lasci perdere non niente di speciale. Sai, pu diventare un vizio ed io non voglio essere uno che va in giro a far prendere questo vizio agli altri. Insomma fai come ti pare per ricordati che ti ho sconsigliato di farlo. Girandosi verso me, Antonella e Simone questo vale anche per voi.

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Franco prende in mano la canna e fa due tiri. La passa ad Antonella ed anche lei fa lo stesso. Antonella ridendo si gira verso di me e porge la canna. Cosa faccio? Se non fumo cosa penseranno di me Se poi sto male? Se lo scoprono i miei genitori? Come faccio a dire di no? Lo stanno facendo tutti non sar una cosa grave... Quindi, posso farlo anchio... Sto quasi sollevando la mano per prenderla quando Marco, mentre ride e saltella, vede la canna fumante: la prende e fuma. Guardo Antonella in viso e capisco che non si accorta che non sono stato io a prendere la canna dalla sua mano. Fantastico! Un colpo di fortuna incredibile. Nessuno sa che non ho fumato! Infatti, poco dopo, la canna finisce e faccio un profondo respiro di sollievo. Qualcosa cambiato. Ridono spesso, anche per cose banali. Li vedo molto allegri e spensierati. Osservo attentamente Antonella e mi sembra di vederla felice
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Stupe____________________________________________ come non mai. Com possibile? Le droghe fanno male!... perch nessuno sta male?... Li osservo per diversi minuti, aspettando che da un momento allaltro qualcuno abbia qualche dolore, dei capogiri o comunque qualche reazione negativa. Niente! Anzi, mi rendo conto di essere lunico della comitiva che non si sta divertendo. Pi li osservo e pi ci penso. Ho quasi limpressione di essere ad una festa, mentre tutti ballano, parlano e ridono, io resto seduto nellangolo pi buio, come se sbirciassi dal buco della serratura con una gran voglia di divertirmi come loro, ma con il timore di non esserne allaltezza e di fare brutte figure. Passano altri 10 minuti, mi sento sempre pi estraneo. Ad un certo punto, ecco la scintilla che fa scoppiare un vero e proprio incendio. Sono seduto con le gambe incrociate e sto escogitando come evitare i compiti di matematica. Marco si avvicina a Luca, a voce alta dice: ...dai che ce ne fumiamo unaltra. Questa frase
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inaspettata mi fa scattare in piedi come una molla e, anche se Marco non sta parlando a me, rispondo: SI. Mi avvicino a Marco e Luca. Questa volta assisto pi attento alla preparazione della canna. Osservo tutti i passaggi con forte interesse. Ora cambiato tutto sono io stesso ad aver deciso di provare.

Questa volta accende Marco. Siamo tutti in cerchio. Luca alla sua destra. Poi ci sono io, Franco, Anto e Simone. Marco passa la canna a Luca ed inizio a prepararmi mentalmente. Luca fa due tiri e me la porge. Questa volta non ho alcun pensiero e nessuna esitazione. La prendo, la porto alla bocca ed aspiro profondamente. Sento questa grossa quantit di fumo entrarmi in bocca ed arrivare sino ai polmoni. Per un attimo sto quasi per scoppiare a tossire, ma riesco a trattenermi. Lascio uscire il fumo e faccio subito un secondo tiro. Poi passo la canna a Franco.

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Stupe____________________________________________ fatta! Passano pochi secondi ed inizio a sentirmi un poco pi leggero, come se la mia mente sganciasse tutti i problemi e mi proiettasse in una nuova dimensione, pi leggera e vaga, dove pi facile realizzare i propri sogni e desideri. Insomma, sto bene... Inizio a ridere e mi sento pi felice. Trascorro unora a ridere e scherzare come non mai. Mi sento spensierato e niente mi disturba, nemmeno il pensiero dei compiti. Anzi, non ci penso proprio ai compiti. Mi sembra il primo giorno delle vacanze estive...

Alle 17:30 circa ritorniamo alla piazzetta. Quattro chiacchiere e poi torno a casa.

Le giornate passano. In compagnia ci si vede sempre meno, un po per i compiti da fare, un po per il brutto tempo ed anche per il fatto che si avvicina linverno e le giornate sono sempre pi fredde. Non penso pi a quella

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canna. stata unesperienza come molte altre. Il fatto di aver provato una volta non mi obbliga a farlo di nuovo.

Trascorrono i mesi ed a scuola conosco un sacco di nuovi compagni. Non sono molto attratto da chi studia troppo e prende buoni voti, anzi. Inizia a piacermi la musica rock e le ragazze. Osservo con attenzione quei compagni che hanno gli stessi miei interessi. Guarda caso sono quelli pi ribelli che si vestono in modo stravagante. Vedo che si divertono e noto che molti di loro fumano canne.

Siamo ai primi di febbraio.

Sono da poco passate le

15:00 ed esco di casa. Scarpe da tennis, jeans, giaccone ed un cappellino di lana color verde che mi copre le orecchie. C un pallido sole, ma fa comunque un gran freddo. Arrivo in piazzetta e trovo Franco. Mi racconta come ha picchiato un ragazzo della terza superiore

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Stupe____________________________________________ perch faceva il gradasso. Secondo me era Franco che stava facendo il gradasso, come al solito. Ad un certo momento arriva Luca, a tavoletta sul suo motorino. Sto bipputo blocca la ruota dietro e fa una frenata che si sente a un chilometro di distanza. Ehi ragazzi, ho un po di fumo (gergo usato per definire lhashish). Seguitemi! Non ce lo facciamo dire due volte e in un attimo siamo in viaggio. Destinazione finale: la pineta. Una volta arrivati, Luca prepara la canna e poi la fumiamo. Questa volta faccio ben sei tiri e subito dopo scatta questa sensazione di benessere. Ci divertiamo. Anche le cose pi stupide mi divertono. Giochiamo circa unora ad un gioco apparentemente banale, cercare delle parole che separandole prendono un altro significato: c-rino; manda-rino; -li-cottero; lo sa-lame che morta-della. Ogni volta che qualcuno di noi ne trova una ridiamo a crepapelle.

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Trovo divertente fumare canne ed ora sono sempre pi convinto che non facciano male o comunque facciano pi bene che male.

Trascorre un altro mese. Scuola, casa e piazzetta. Non succede niente di particolare. Non studio molto e spesso discuto con i miei genitori a causa del cattivo rendimento scolastico. Molto pi spesso litighiamo a causa degli orari. Voglio rientrare tardi il sabato sera e restare fuori a cena con gli amici, per una pizza oppure un panino. A volte sembriamo dei nemici che vivono sotto lo stesso tetto. Tutto ci che voglio io loro non lo vogliono e tutto ci che loro vogliono io lo rifiuto tassativamente. Una specie dincompatibilit di carattere.

Siamo alla met di Marzo. Uno di quei giorni che staresti volentieri a letto sino alle cinque del pomeriggio. Sto per uscire di casa per recarmi a scuola.
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Stupe____________________________________________ Fuori piove ed il primo ombrello che mi capita per le mani quello di mio padre. Lo prendo ed esco da casa di corsa per raggiungere in tempo lautobus.

Pi tardi sono in aula ed appoggio lombrello sul davanzale della finestra. A dire il vero non si poteva portare ombrelle in classe ma non potevo abbandonare quello di mio padre con il pericolo di non ritrovarlo pi. Sul davanzale della finestra non lo avrebbe toccato nessuno. Siamo al primo piano!

La mattinata inizia con unora di geografia. Sono quasi le 9:30 ed io sono ancora un po addormentato. Sto assistendo alla lezione con il capo appoggiato ad un lato, sul banco, ignaro che a breve succeder qualcosa che mi sveglier di colpo. Toc! Toc! Si spalanca la porta ed entra in classe niente meno che il Dirigente Scolastico in persona. Ha unaria

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piuttosto seria, anzi, molto arrabbiato. arrabbiato proprio con me! ed io nemmeno lo immagino... Dice: CHI STATO? Io mi guardo in giro sicuro che, di qualsiasi cosa si tratti posso stare tranquillo. Quando succedono cose simili e tu sei sicuro di essere innocente le vivi con una certa tranquillit. Poi aggiunge : Chi ha rotto il vetro della classe di sotto? La persona che ha lanciato lombrello rompendo il vetro della classe di sotto ha rischiato di mandare un ragazzo allospedale. stato come ricevere un improvviso getto dacqua gelido in faccia. In una frazione di secondo tutto diventa chiaro e capisco perfettamente ci che accaduto. Si tratta dellombrello di mio padre che cadendo dal davanzale, ha rotto il vetro della classe sottostante. Cambio cinque volte il colore del viso in pochi istanti. Mi sento come un camaleonte che cercando di mimetizzarsi con i colori del suo ambiente, sbaglia tinta e si rende sempre pi evidente. Brevi secondi mi
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Stupe____________________________________________ sembrano giorni interi. Me ne sto li guardando i miei compagni cercando di imitare laspetto di uno che ignaro della situazione si domanda: Chi mai sar stato? Il preside dice: Bene, dato che sicuramente stato qualcuno di questa classe, se non si fa avanti nessuno prendo dei provvedimenti per tutti. Non so come, ma trovo la forza di alzarmi in piedi e dico: sono stato io. Il preside, senza farmi sentire peggio di come gi mi sento, mi chiede di seguirlo nel suo ufficio. Dopo aver spiegato i fatti, anche lui si rende conto che non si trattava di una bravata, ma di uno spiacevole imprevisto. Non vengo punito, ma devo ripagare le spese di riparazione. Torno in classe con il morale sotto i piedi. Non faccio in tempo a raggiungere il mio banco ed ecco la ciliegina sulla torta: Enrico, vieni alla lavagna dice la prof. di matematica. Eccomi l in piedi di fronte alla prof. e

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penso: perch mi sono alzato dal letto questa mattina? Se mi butto per terra fingendo di svenire? Mi d unespressione da risolvere e la sbaglio completamente. Mi fa altre due domande e non rispondo a nessuna! una delle interrogazioni pi brevi dellintero anno. Risultato : Enrico, 4. posto. Torna al

Qualche ora pi tardi sto ritornando a casa con lombrello di mio padre. Ho un grosso problema, devo spiegare ai miei genitori cos successo. So che la cosa migliore spiegare esattamente tutto, ma stento a trovare il coraggio perch sicuramente verr sgridato. Non so cosa fare ed alla fine trovo la soluzione pi semplice: metto lombrello al suo posto e non dico niente a nessuno. Mentre mangio non ho il coraggio di guardare mia madre negli occhi. Per me gli avvenimenti di questa giornata rappresentano un grosso problema. Mio padre
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Stupe____________________________________________ si arrabbier molto per il vetro rotto ed io mi sento triste. Sono anche arrabbiato con me stesso. In fondo ho portato lombrello in classe solo per evitare che qualcuno lo rubasse. Esco di casa e cammino verso la piazzetta con lo sguardo basso ed ancora pensieroso nel tentativo di trovare unidea che mi risolva questo problema. C solo Simone che cerca di accendere il motorino. Con unaria da vittima mi guarda e dice: Sono andati in pineta a fumare, io invece non riesco ad accendere questo bippardo. Fra me e me penso: ... il solito bippato, capitano sempre a lui. Non dico niente ed inizio a smontare la candela. Dopo averla pulita accuratamente, il motore parte al primo colpo. Qualche minuto pi tardi siamo in pineta, giusti giusti per fumare. La compagnia oggi al completo, compreso Marco che ha appena preparato ben due canne. Mentre fumo sento i miei problemi affievolirsi sempre pi e la mia tristezza trasformarsi magicamente in
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allegria. Inizio a ridere e scherzare con i ragazzi, mi sento ancora pi allegro del solito. Per circa due ore mi dimentico completamente delle disavventure e dei miei problemi. unemozione molto piacevole... In quel momento come se leffetto dellhashish avesse rinchiuso tutti i miei problemi in una scatola, come se non ci fossero mai stati. fantastico. Esattamente ci che volevo.

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Stupe____________________________________________ CAPITOLO SECONDO Fortunatamente fumo...

Lindomani, dopo pranzo, racconto a mia madre che mi occorrono 10,00 . Dopo aver ottenuto i soldi corro sotto casa di Luca, lo trovo sulluscio. Mi guarda e resta l in piedi, in attesa che gli giustifichi la mia presenza. Dico: Ho 10,00 possiamo acquistare dellhashish da fumare oggi? Lui fa un sorriso e risponde: Sto andando a prenderlo. Dammi i soldi. Gli do il denaro e parte con il motorino. Oggi non manca nessuno in piazzetta. Sono passati venti minuti da quando mi sono incontrato con Luca. Mentre Franco sta raccontando una delle sue bravate, si sente in lontananza il rombo del motorino di Luca. Franco interrompe bruscamente il suo racconto e dice: Andiamo. Prima ancora che Luca abbia il tempo di arrivare in piazzetta siamo gi tutti a bordo dei motorini per andare in pineta.
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Poche settimane pi tardi arriviamo a fumare canne tutti i giorni. Non ci bastano pi una o due canne ma ne fumiamo 5 o 6. In questo periodo i miei problemi si moltiplicano. Rubo soldi ai miei genitori e racconto loro un sacco di bugie. Riesco a nascondere anche il cattivo rendimento a scuola e tutto ci diventa un fardello insostenibile. Quando non fumo canne non mi sento molto bene. Quando le fumo mi ritiro in questo finto stato di benessere e mi sento come vorrei essere.

Se una persona ti chiedesse: quali sono le cose che reputi pi importanti nella tua vita? Se fra le varie risposte che dai c il fatto di sentirti felice, divertirti ed essere sereno ed allegro, beh, questo il motivo per cui continuo a fumare hashish. lunico sistema che conosco per sentirmi sereno ed allegro.

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Stupe____________________________________________ A scuola non ci voglio pi andare, ma continuo a farlo. Non ho il coraggio di affrontare questo discorso in famiglia. C una ragazza che mi piace molto, ma temo un suo rifiuto e non riesco ad affrontare la situazione e dichiararmi. Continue discussioni in famiglia: perch non mi taglio i capelli, perch mi vesto troppo stravagante, perch esco sempre di casa, ecc. Insomma..., sfido chiunque ad essere felice se va a scuola, ma non gli piace; se in famiglia continua ad affrontare discussioni; se vive un amore represso; se continua a fare cose che nasconde a chi gli sta vicino eccetera... Gli unici momenti in cui mi sento estroverso e felice quando fumo hashish.

Fumare la cosa pi importante. Qualsiasi adulto potrebbe dire: Quali grossi problemi potrebbe avere un adolescente? Il punto da stabilire cosa una persona considera essere un problema. Per me,
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potrebbe essere un problema attraversare la strada e prendere lautobus. Per te, potrebbe essere un problema dire ti amo a qualcuno. Per un altro, potrebbe essere un problema riuscire a pagare gli stipendi a 200 operai oppure... Lhashish ora tutto: lamico pi caro. Mi permette di essere ci che voglio essere. Non conosco un sistema migliore per sentirmi me stesso.

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Stupe____________________________________________ CAPITOLO TERZO 2X2=6

Finisce anche il secondo anno scolastico. Una pagella da record: un 4 1/2 in inglese, non classificato in religione e ginnastica e tutto il resto 4. Anche i miei genitori si convincono: meglio andare a lavorare. Non posso pi iscrivermi per il terzo anno consecutivo alla stessa classe, nella stessa scuola. Trovo subito un lavoro come metalmeccanico, presso la ditta di un conoscente di mio padre.

Da diversi mesi io e Luca abbiamo iniziato ad acquistare piccole quantit di hashish, circa 50 grammi per volta. In questo modo riusciamo ad averlo ad un prezzo interessate e poi lo rivendiamo a piccoli pezzi. Il nostro intento non quello di guadagnare denaro, vogliamo pagarci lhashish che fumiamo. Fare altrimenti costerebbe un sacco di soldi. Ora fumo sempre, dal
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mattino alla sera. Non mi accontento pi di una canna normale. La preparo con dosi extra di hashish oppure uso il cilum: una specie di pipa a forma conica che permette di fumare una quantit maggiore di hashish.

A questo punto voglio spiegarti bene alcuni concetti fondamentali che permettono di comprendere meglio le droghe ed i loro effetti.

Ogni organismo vivente organizzato per difendersi da eventuali attacchi. Le malattie, ad esempio. Quando prendi una malattia, il tuo corpo reagisce e cerca in tutti i modi di sconfiggerla. Se hai visto quei cartoni animati sul corpo umano, quelli che spiegano le varie funzioni del corpo, mostrano molto bene come funziona questo meccanismo fisico. In questi cartoni vengono raffigurati degli omini bianchi come fossero poliziotti che difendono il corpo da veleni, virus o batteri. Questi sono le tue guardie del
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Stupe____________________________________________ corpo. Quando avvertono la presenza di qualcosa che potrebbe danneggiarti, entrano in azione. Localizzano il nemico e cercano di annientarlo in tutti i modi. Anche se non hai visto questi cartoni animati, non importa, lunica cosa che ti basta sapere che qualcosa nel corpo agisce per tenerlo pulito e lontano da eventuali aggressori o nemici. Le droghe non sono altro che veleni. Se le guardie del corpo sono pi forti e pi numerose del veleno, lo distruggono. Al contrario, se il veleno pi forte vince lui. Se vince lui, il corpo muore. Ora, a seconda delle quantit di veleno assunte si possono verificare tre distinte reazioni: Ad un primo stadio: eccitazione, iperattivit, stimolo. Al secondo stadio: sonnolenza, intontimento. Allultimo stadio: si muore, per una dose eccessiva di veleno (overdose). Questo vale per tutti i veleni. Prendi una persona che beve del vino. Un pranzo di Natale o capodanno, ad
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esempio. Allinizio del pranzo, dopo che la persona ha bevuto due bicchieri di vino, solitamente inizia a ridere e a scherzare ed comunque pi su di giri del solito. Prova a pensare a quando finito il pranzo e la persona ha ormai bevuto una bottiglia e pi di vino. sempre arzilla? oppure la troviamo sdraiata sul divano che russa? Se prima era arzilla, con due o tre bicchieri, perch aumentando la quantit di vino si addormenta? semplice da capire. Torniamo ai nostri omini che difendono il corpo e paragoniamoli ad un esercito che viene attaccato dal nemico. In questo caso il nemico lalcol. Prima che lesercito sia attaccato, i soldati sono l tranquilli, non fanno niente in particolare. Poi lalcol entra in azione. I soldati lo attaccano, si fanno forti e baldi. Sono tanti contro pochi, quindi sono euforici e pieni di energia. Questo esattamente come si sente una persona che ha assunto una piccola quantit di veleno: pi su di giri ed energica.
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Stupe____________________________________________ Bevendo pi alcol, i nostri soldati non saranno pi cos arzilli. una guerra molto pi dura da vincere. Ora bisogna combattere contro tanti nemici, ma non possono perdere. in gioco la vita. A questo punto la persona stessa investe pi energie possibili per sconfiggere il nemico e la persona che ha assunto alcool percepisce un calo di forze ed energie. Quindi inizia a sentirsi debole, stordita e stanca.

Bene, ora ti faccio alcune domande. Secondo te, se i nostri soldati iniziano ad essere attaccati tutti i giorni, come si comporteranno? Si addestreranno, recluteranno nuovi soldati, acquisteranno nuove armi sempre pi sofisticate ecc. Questo esattamente ci che avviene nel tuo corpo, se inizi a prendere veleni tutti i giorni. Gli omini che abitano nel tuo corpo e lo difendono, aumentano di numero e diventano pi aggressivi nei confronti di quel tipo di veleno.
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Quindi, se ora i tuoi soldati sono pi agguerriti, pi armati e sempre pi numerosi e tu continui ad assumere le stesse quantit di veleno, questo veleno sar sconfitto pi velocemente..? Se prima ti dava degli effetti e tu continui a mantenere le stesse dosi avrai sempre gli stessi effetti..? Se vuoi continuare ad avere degli effetti, cosa devi fare..?

Si. Hai capito bene! Chiunque usi un veleno non pu continuare a prendere sempre le stesse dosi, a meno di accettare il fatto che a breve quella sostanza non dar pi gli effetti tanto desiderati.

Che il veleno si chiami hashish, cocaina, eroina, alcol, psicofarmaco, ecstasy, pasticche varie o altro, segue sempre queste leggi. Se voi mantenere gli stessi effetti, devi aumentare la dose.

DRIIINNNNN!!!
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Fine della lezione di biologia! Spero di non averti annoiato, ma di essere riuscito nellintento di spiegarti qualcosa di nuovo.

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CAPITOLO QUARTO Pesantemente leggere

Non ho ancora compiuto 17 anni. Sono conosciuto e rispettato nellambiente dei fumatori. Con Luca siamo soci inseparabili. Condividiamo tutto. Vendiamo discrete quantit di hashish tutti i giorni ed i soldi non ci mancano. Spesso partiamo per fare un fine settimana al mare o in montagna. Mancano due giorni a Pasqua e come ogni anno ricorre lapertura di una discoteca riminese che fa musica afro dance. A noi piace molto e decidiamo di partire. Sono quasi le 22:00 ed abbiamo gi fumato circa tre canne e tre cilum, con laggiunta di due birre medie. Nessuno dei due in condizioni di guidare. Siamo fuori dal bar e decidiamo di partire con una sola moto. Scegliamo quella di Luca. stata revisionata da un meccanico proprio la scorsa settimana e ci d maggiori garanzie.
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Stupe____________________________________________ Il bagaglio non molto: due sacchi a pelo e pochi cambi dabbigliamento. Prevediamo di stare in giro soltanto tre giorni. Decidiamo di portare 25 grammi di hashish; pi che sufficienti per fumare in continuazione tre giorni. Si parte. Dopo 5 km chiamo Luca: Fermati che diamo unocchiata alla cartina. Ci fermiamo. Prima di vedere la cartina ci fumiamo una canna risponde Luca ed inizia a prepararla. Mentre fumiamo consultiamo la cartina stradale. Si riparte. Percorriamo circa venti chilometri e ci troviamo a Milano. Luca, che sta guidando sin dalla partenza, accosta ad un marciapiede: Rico, non capisco, non dovevamo venire a Milano, ma qui non capisco bene, fino ad un certo punto vedevo un sacco di cartelli stradali che indicavano le direzioni e poi basta. Ci siamo persi. Io sono mezzo rimbambito. Seduto sul sedile posteriore non mi sono reso conto della strada percorsa. Rispondo: facciamoci prima unaltra canna e poi vediamo cosa fare. Luca senza

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indugiare mette la moto sul cavalletto, si siede sul marciapiede ed inizio a preparare lennesima canna. Dopo un quarto dora siamo di nuovo in viaggio. Questa volta, anche se Luca continua a guidare, lo aiuto a trovare la strada corretta. In teoria, essendo in due, dovremmo orientarci meglio, ma siamo completamente fusi. Ad un certo punto ci fermiamo ad un incrocio e discutiamo. Secondo Luca siamo gi passati di l tre volte e secondo me solo due. La discussione si affievolisce quando inizio a preparare unaltra canna. Insomma, dopo aver fumato altre tre canne ed aver bevuto due bottiglie di birra a testa troviamo la via Emilia. Sono ormai le 02:00 e siamo in viaggio da quattro ore. Siamo arrivati solo a Rivolta dAdda! Incredibile avremmo potuto coprire questa distanza in circa trenta minuti. Invece, continuando a sbagliare strada... Decidiamo di dormire e cerchiamo un posto riparato dato che siamo in aprile e non fa molto caldo. Per un
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Stupe____________________________________________ paio di chilometri mi guardo intorno. una zona boschiva e non vedo alcun posto dove poterci coricare. Sono stanco e tutto stordito. Passato il ponte sul fiume Adda, dico a Luca di entrare in paese. Ci fermiamo di fronte ad un campo di calcio, c un viale alberato. Luca entra con la moto nel campo di calcio e va diritto verso la porta. Sono troppo fuso anche solo per domandargli che diavolo sta facendo. Si ferma davanti alla porta e due minuti pi tardi siamo gi nel sacco a pelo che dormiamo.

Al risveglio mi trovo dentro la porta del campo di calcio, proprio di fronte al parco di Rivolta. Certo che per decidere di ripararsi sotto la rete di un campo di calcio bisogna essere bippati del tutto. Infatti, siamo bagnati fradici a causa della brina. Cosa credi che facciamo ora? Ci fumiamo subito due canne, una a testa, giusto per rincarare subito le dosi. Ci cambiamo e ci asciughiamo. Poi subito in marcia, per
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Rimini. Fortunatamente la via Emilia tutta dritta, altrimenti a Rimini rischiamo di non arrivarci mai. Ti risparmio i particolari di tutto il viaggio. Praticamente siamo completamente fusi per tre giorni. Nel viaggio di ritorno abbiamo dormito a Reggio Emilia in un parcheggio a meno di due metri dal ciglio della strada. Tra noi e le auto che sfrecciano sulla via Emilia c solo la moto di Luca. La cosa incredibile che per noi tutto normale. Fumo veramente tanto ed esagero anche con lalcool.

La settimana successiva, il venerd sera, si parte per Buglio il Monte, una localit del lecchese dove i genitori di Antonella hanno una piccola residenza montana. Sono circa le 9:30 quando mi sveglio, gli altri dormono ancora. Prendo un coccio di terracotta che avevo preparato sul comodino e ripongo due pacchetti di sigarette. Una ad una le rompo, lasciando solo il tabacco. La carta ed i filtri li appoggio sul comodino.
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Stupe____________________________________________ Poi impasto circa 5 grammi di hashish con il tabacco contenuto. Preparo la prima canna, laccendo e sveglio Luca. Mi guarda con gli occhi assonnati e senza emettere alcun suono impugna la canna e fuma. Poco dopo arriva Franco e quindi facciamo una seconda canna. Non passano cinque minuti che si sveglia Anto, e vai con due cilum. Unora pi tardi non siamo ancora scesi dal letto, ma ci siamo gi fumati gran parte del contenuto del coccio. Mi alzo e non riesco neppure a scendere le scale tanto sono fuso. Con me c Andrea. Scendiamo le scale a ginocchioni camminando allindietro. Ogni due gradini ci fermiamo a ridere. Passo tutta la giornata in cucina a giocare a carte, fumare e bere. un locale di circa sei metri per quattro. Un piccolo fornello a gas, un caminetto, una credenza ed un piccolo divano. Al centro del locale un tavolo. Sono seduto al tavolo e gioco a carte con Luca, Bruno e Lucia. Ad un cero punto arriva una ragazza che conosce Bruno. Abita a Buglio ed la prima volta che la vedo.
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Biondina, cicciottella, con un viso simpatico. A prima vista sembra una di quelle ragazze tutta casa e chiesa, anche per come si veste. Una gonna larga a fiori, scarpe da tennis ed una magliettina bianca. Si siede ed inizia a parlare con Bruno. Nel frattempo entra Sballo con un cilum in mano: Hei! chi lo accende..? E quella collegiale con la faccia pulita risponde, senza esitare Io. Lo prende e lo fuma come chi gi pratico.

Circa venti minuti pi tardi sono seduto sul divano e mi ritrovo la biondina seduta sulle ginocchia che ride e scherza. Istintivamente, provo a baciarla e lei contraccambia. Mi alzo, la prendo per mano e la porto nella camera da letto. L faccio lamore per la prima volta.

Uno pensa a questo momento come una cosa bella, nella sua fantasia lo prepara nei minimi particolari. Sogna di farlo con una persona alla quale vuole un sacco di bene.
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Stupe____________________________________________ Beh! Bippatissima giornata... Ho sprecato questo momento magico. tutto esattamente lopposto di ci che mi ero immaginato.

Ho appena finito e sono l che la guardo. Non so neppure come si chiama e non le voglio bene... Si, carina, ma non provo affetto. Non la conosco. Qui capisco una cosa fondamentale: fare lamore con una persona alla quale non vuoi bene non cos piacevole come potrebbe sembrare. Anzi mi fa proprio ribrezzo. Manca la magia. Quello sguardo e quellenergia che riesce a trasmetterti soltanto chi veramente ti ama e che contraccambi solo a chi veramente ami.

Mi alzo ed esco dalla stanza. Sono deluso e non dico niente a nessuno. Riprendo a fumare. La ragazza sconosciuta scende in cucina qualche minuto pi tardi e saluta. Ci scambiamo un sorriso e poi se ne va dicendo che si fatto tardi e deve rientrare a casa. Il fine
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settimana trascorre senza altri eventi particolari: carte, canne, birra e vino.

Luned mattina sono di nuovo al lavoro e riprendo la routine quotidiana. Una canna la mattina, prima di iniziare a lavorare. Una seconda intorno alle 10:00. Nellintervallo di pranzo ci si ritrova in pineta e qui non si contano le canne ed i cilum. Nel pomeriggio, altre due canne sul posto di lavoro e la sera si esagera: canne, cilum, vino o birra.

Quando parli con qualcuno che fuma canne tutti i giorni e gli chiedi perch fuma cos tanto, la prima cosa che ti dice che, comunque, lui smette quando vuole e che le canne non creano unastinenza. Questa una gran bugia! Basta guardarli una domenica o un giorno qualunque in cui si ritrovano e non hanno una canna da fumare. Pensi che qualcuno dica: Bene! Stasera tutti al cinema
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Stupe____________________________________________ senza fumare! oppure: Andiamo a ballare senza fumare! Nessuno si sogna di dire niente di simile. Si tutti quanti seri. Si parte subito alla ricerca dellhashish. Si va in giro a cercarlo e, fino a quando non si fuma, nessuno ride o scherza. Questa non astinenza? Certo non si manifesta con dolori fisici, ma con depressione mentale e spirituale. Solitamente, chi fuma cos tanto dice di sentirsi veramente bene solo quando fuma. Si sente se stesso solo sotto leffetto di hashish. Grazie! Quando non fuma in un forte stato di depressione! Solitamente se ne infischia del fatto di essere depresso, tanto fuma quasi sempre e si sente sempre su di giri. Tra i ragazzi che fumano le canne circola linformazione che le sigarette fanno peggio delle canne. Proviamo a ragionare un attimo. Come si prepara una canna?

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Prendiamo il tabacco contenuto in una sigaretta. Lo mischiamo con lhashish e poi ricostruiamo la sigaretta. Per, questa volta non mettiamo il filtro ma lo sostituiamo con un cartoncino arrotolato. Ad esempio mezzo biglietto dellautobus. Quindi, come fumare senza filtro, questo perch chi fuma la canna vuole fare arrivare pi fumo possibile nei polmoni. Non vuole che parte del THC si fermi in un filtro. Quindi sorge una domanda: La sigaretta te la fumi comunque o no? Com possibile che faccia meno male della sigaretta? Anche se non aggiungi lhashish ti stai comunque fumando una sigaretta, per giunta senza filtro! Chi usa una droga deve giustificarsi con la sua coscienza e verso gli altri. Non pu pensare di usare qualcosa che lo sta uccidendo e che gli sta provocando un cancro. Chi fuma si convince che la canna fa meno male della sigaretta. Chi beve pensa che un bicchiere di vino a
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Stupe____________________________________________ tavola fa sangue. La verit che lalcool brucia le vitamine! Chi usa cocaina ti dice che lui non un drogato: i drogati usano eroina. Chi usa eroina ti dice che lui non un drogato perch smette quando vuole mentre i drogati sono quelli che non riescono a smettere. Tutte bipplonate! Ognuno di loro sta cercando di sentirsi meglio con la propria coscienza MENTENDO SPUDORATAMENTE A SE STESSO!

Torniamo ai consumatori di cannabis. Perch i giovani che fumano canne sono convinti che useranno soltanto droghe leggere e invece, con il passare degli anni, molti di loro cambiano idea e si buttano nel mondo delle droghe pesanti?

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CAPITOLO QUINTO Eroina? No grazie!

la met di settembre. Un sabato sera come gli altri. Si va a ballare in una discoteca in provincia di Bergamo. il locale che frequento maggiormente. Conosco diverse compagnie e rifornisco di hashish alcuni ragazzi. Se vado a Bergamo ci troviamo allesterno di questa discoteca e se vengono loro da me ci sincontra in posti diversi ogni volta. Acquistano decine di grammi per volta, quindi bisogna essere prudenti e prendere tutte le precauzioni necessarie. Sono sullauto di Pier, proprio vicino allentrata del locale, gli ho appena consegnato settanta grammi di hashish e stiamo fumando una canna, offerta da me visto che sono la parte venditrice. Sto per iniziare a fumare e vedo entrare nel locale cinque ragazzi di mia conoscenza. Sono Paolo, Piero, Joe, Uggi e Frank. Sino a circa sei mesi fa venivano ad
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Stupe____________________________________________ acquistare lhashish ed eravamo buoni amici ma da allora non ci frequentiamo pi. Li ho letteralmente cancellati dallelenco degli amici. Usano eroina. Chi fuma canne non si considera un tossicodipendente, ma una persona normalissima. Crede che cocainomani ed eroinomani siano i veri tossicodipendenti. Ritengo che chi usi certe sostanze sia un fallito. Sono convinto di non essere schiavo dellhashish (non vero, ma quello che penso) mentre chi succube di una sostanza un gran bippato. Non voglio averci a che fare, cercano sempre di fregarti del denaro e non rispettano pi lamicizia. Ho finito di fumare e sto entrando nel locale. Noto subito Joe che parla con due ragazze. Entro a ballare e vedo anche Uggi. scatenato in pista con una ragazza di Pontida, una mia vecchia conoscenza. Mi guardo in giro e vedo anche gli altri tre. Se ne vanno in giro ognuno per i fatti suoi e parlano liberamente con chiunque. La cosa strana che sono sicuro che in quel locale non
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conoscono molte persone, non lo frequentano abitualmente. Per, se non li conoscessi, direi che sono i padroni del locale. Mi soffermo a guardarli. Sono molto incuriosito soprattutto da Uggi. Lo conosco bene, abbiamo fatto tre anni di scuole medie insieme. In terza eravamo compagni di banco. Uggi molto timido. sempre stato molto timido. Cosa gli successo? mai possibile che una sola dose di eroina modifichi il carattere di una persona trasformando un uccellino in un leone? Vado al bar e mincontro con Luca e cinque ragazze di Bottanuco. Siamo l a ridere e a scherzare. Mentre beviamo una tequila arriva proprio Uggi: Ciao Rico! un po che non ci vediamo. Ma cosa fai non mi presenti le tue amiche..? E si presenta da solo. Incredibile, sei mesi prima non avrebbe mai avuto il coraggio di parlare in questo modo. Dice due battute e dallespressione che si legge sugli occhi delle ragazze risulta essere simpatico. Non certo a me ed a Luca. Conosciamo il motivo dei suoi atteggiamenti estroversi.
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Stupe____________________________________________ Non ci aggrada la sua presenza. Faccio per allontanarmi e Uggi mi prende sotto braccio: devo chiederti un favore. Io non rispondo e lo osservo con aria scocciata. Lui continua indifferente: Questo pomeriggio mi hanno rubato il portafoglio con dentro 200,00 . Domattina devo restituire dei soldi ad una persona, se non gli rendo il denaro mi spezza un braccio. Mi presti anche solo 50,00 entro una settimana te li restituisco. Sai non so proprio a chi chiederli e tu sei sempre stato un amico. Per un attimo mi convinco che devo aiutarlo, ma poi pensandoci meglio: Ma come sei messo Uggi...?! Se era una cosa cos importante, prima di tutto oggi non ti facevi (espressione gergale che significa: iniettarsi delleroina) e poi non spendevi altro denaro per venire a ballare! Uggi, senza dire niente si allontana e sparisce in mezzo alla folla.

Nei giorni seguenti continuo a pensare alleffetto di onnipotenza che leroina aveva causato a quei cinque.
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Rispolvero un vecchio libro, la storia di un giornalista francese che entra nel tunnel della droga sino ad arrivare alleroina e poi scrive questo libro autobiografico dove descrive nei dettagli gli effetti delle varie droghe. Vado a cercare il capitolo dove parla delleroina e lo leggo con molta attenzione. proprio cos come mi aspettavo. Si ottiene un marcato ed improvviso cambio della personalit e da una sensazione di forza ed onnipotenza. La parola eroina deriva proprio da eroe, per le reazioni che crea. Non che ora voglio provarla, ma comunque sono incuriosito.

Passano altre due settimane ed una sera trovo al bar Uggi. Prima di quel giorno ero io che lo schivavo e non volevo avere a che fare con lui. Ora lo fermo: Uggi. Ci sono delle cose che non capisco. Cosa provi esattamente con leroina? Subito risponde con uno sguardo serio: Rico non fare questa bippata. Noi abbiamo sbagliato, ma tu non fare il bippardo errore di
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Stupe____________________________________________ provare. Questa roba ti frega e ti tira dentro come un vortice. Rico tu sei un tipo in gamba. Giurami che non lo farai. Logicamente rispondo: Ma per chi mi hai preso...?! Non ho nessuna intenzione di provarla. Non capisco cosa succede quando la prendi. Sono sempre stato una persona di parola ed Uggi mi crede: Beh! prima di tutto puoi sniffarla con il naso ed iniettartela nelle vene con una siringa. Con la siringa entra subito in circolazione e da un effetto chiamato FLASH, una botta che ti butta fuori in una frazione di secondo. Invece sniffandola con il naso fa comunque un forte effetto, ma non hai questo flash. Per una dose, se la prima volta, bisogna stare molto attenti perch si rischia di lasciarci le penne. Basta un decimo di un grammo, ma poi bisogna subito aumentare le dosi e si arriva ad un quarto di grammo. Noi, dopo pochi mesi, ci iniettiamo dosi tre volte superiori di quanta ne prendevamo allinizio. Sono interessatissimo alle sue parole e lo ringrazio.
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Inizio ad interessarmi anche ad altre droghe. Minformo sugli effetti dei trip, lLSD e la cocaina. Logicamente chiedo a chi ne fa uso o so che ne ha usato per un po di tempo. Mi procuro altri libri e leggo, leggo e leggo. Molti testi ti presentano queste droghe in modo da farle sembrare una cosa positiva. Ti invogliano veramente a provarci. Alcuni narrano le gesta di divi del rock degli anni 60. Li presentano come dei veri e propri dei sulla terra che fanno un uso sfrenato di ogni tipo di droga. Da uno di questi libri prendo una frase: Volevo provare i confini della realt ero curioso di vedere cosa sarebbe successo. Questa frase mi piace. Fra me e me dico: S. Voglio provare i confini della realt. Pu sembrare una cosa banale e sciocca, ma proprio cos. Questa frase stata attribuita al mio cantante rock preferito.

Da oggi cambio idea sulle droghe pesanti. Non voglio certo diventare tossicodipendente. Voglio solo provarle una volta per capirne gli effetti e poi smettere subito.
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Stupe____________________________________________ Penso di essere una persona in gamba, che non si fa fregare come chi si fa prendere la mano e ne diventa schiavo.

Decido di provare un trip (chiamato anche acido o cartone) e ne parlo a Luca. Figurati se lui non insiste per provarne uno con me. Bene. Ormai abbiamo deciso. Con le conoscenze che abbiamo non impieghiamo molto a procurarcene due.

I trip sono dei pezzetti di carta con stampato sopra un piccolo disegno. Linchiostro utilizzato per stampare quel disegno contiene del veleno molto potente oppure proprio il pezzetto di carta ad essere imbevuto di veleno. Solitamente contengono dellLSD (Acido Lisergico). I Trip ti fanno fare un vero e proprio viaggio nella fantasia. Vedi e senti cose che non esistono. Tutti i veleni agiscono sulla mente, ma sostanze allucinogene quali lAcido Lisergico, aggrediscono la
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mente in modo pi violento causando degli effetti alle soglie della fantascienza. Le anfetamine e lecstasy possono causare distorsioni delle percezioni mentre lLSD causa vere e proprie allucinazioni. Perch causano allucinazioni? Il meccanismo questo: Se ti guardi intorno vedi un sacco di cose. Vedi dove ti trovi. Percepisci la posizione del tuo corpo. Vedi delle distanze fra gli oggetti. In uno stato normale riesci a creare nella tua mente una registrazione, una copia fedele al mondo che ti circonda. Utilizzando la fantasia e limmaginazione, puoi chiudere gli occhi e pensare di essere altrove. Puoi crearti un mondo virtuale tutto tuo. Puoi immaginarti di essere ai Caraibi a prendere il sole, ad esempio. Ti capita mai di andare a dormire e prima di addormentarti fantastichi un po con la fantasia? Molte persone lo fanno.
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Stupe____________________________________________ La maggior parte delle volte in cui fantastichi con la fantasia tendi a pensare a cose piacevoli o spiacevoli?

Bene, allora vediamo che: - una persona pu inventarsi un mondo virtuale, con la fantasia. - la maggior parte delle volte in cui si fantastica in questo mondo virtuale, si pensano cose piacevoli.

In momenti di dolore fisico o di stress, la nostra capacit di percepire il mondo vero che ci circonda si affievolisce. Perch? Potremmo dire che la nostra mente, per aiutarci a sopportare questo momento, affievolisce la capacit di percepire il mondo vero. In questo modo si sopporta meglio la situazione spiacevole e si percepisce meno un dolore fisico o uno stress. Ad esempio, se prendi una botta in testa, nei minuti successivi ti senti tutto stordito, come appannato. Una persona ti parla e non capisci bene quello che dice.
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Oppure, una persona vittima di un incidente stradale e cade in stato di shock. Dovrebbe sentire un dolore terribile ed invece la sua mente, per aiutarla a sopportare meglio questa situazione, inibisce la sua capacit di percepire il mondo vero (incluso il suo corpo) e quindi inibisce il dolore. Questa persona non cosciente. Straparla, non si ricorda di aver fatto un incidente. Dovrebbe sentire un dolore atroce, invece non lo percepisce affatto.

Con le droghe avviene la stessa cosa. Un veleno sta aggredendo il tuo corpo. La mente avverte questo come un momento di grave stress. Per aiutarti a sopportare questa situazione indebolisce la capacit percettiva. Automaticamente, sei portato a sopperire alla carenza di percezione del mondo vero creando un mondo finto o parzialmente finto, attraverso la tua fantasia ed immaginazione.

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Stupe____________________________________________ Abbiamo detto che quando una persona crea qualcosa con la fantasia ha la tendenza a pensare a cose piacevoli. Quindi, se una persona si sente triste ed usa una sostanza tossica, come si sentir subito dopo? Meglio! Se una persona prova un dolore fisico e prende una sostanza tossica..? Sentir sempre meno quel dolore.

Se prendi un veleno molto violento, come lLSD, ti butta in uno stato di totale occlusione di percezione dellambiente reale e quindi totale creazione di fantasia ed immaginazione. Quello che timmagini lo vivi come vero. Lo senti e lo vedi anche se esiste solo nella tua mente. Lhashish non cos violento ed abbiamo una parziale attenuazione di percezione reale e parziale creazione immaginaria. Ecco perch ci si sente cos bene quando si usano delle droghe.

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Un mese pi tardi provo della cocaina, ma non mi piace molto. Voglio sentirmi stordito e viaggiare, ma con la cocaina leffetto contrario: mi sento totalmente presente ed attivo. Non quello che cerco. Ogni veleno ha delle caratteristiche che lo differenziano da altri veleni. Una persona, di solito, si fissa su quel tipo di veleno che causa leffetto maggiormente desiderato o che laiuta a risolvere ci che desidera risolvere.

Sono trascorse alcune settimane ed un sabato pomeriggio sono in piazzetta. Sono appena arrivato e non c ancora nessuno. Ad un certo punto sbuca alla mia destra Tiziana. Una splendida ragazza che non conosco molto bene. Tiziana una solitaria, cambia spesso compagnia ed maggiore di me di cinque anni. La conosco solo di vista ma quel giorno si siede e mi chiede se ho dellhashish da vendere. Le vendo un pezzo di hashish. Non so se per la sua bellezza o solo per farmi notare, ma le d dellhashish per un valore
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Stupe____________________________________________ superiore al denaro che ha. Poi preparo una canna e fumiamo. Comincia a parlare di eroina e capisco che la usa. Ad un certo punto dice: Guarda che io la sniffo. Non me la inietto con le siringhe. Con una siringa veramente da tossico e fa molto pi male. Come un bippone abbocco allidea che sniffare eroina faccia meno male che iniettarsela. solo la giustificazione che Tiziana usa per prendere eroina e sentirsi in pace con la sua coscienza. comunque la stessa sostanza tossica. Cosa cambia se la prendi in un modo o nellaltro? Certo, con una siringa pi facile prendere delle malattie, ma non che leroina faccia meno male, se sniffata.

Decido di provare leroina. Penso: Se Uggi e gli altri la usano da diversi mesi con le siringhe e non capitato niente, cosa potr succedermi se la sniffo e la provo una volta sola? I drogati sono quelli che usano le siringhe non quelli che sniffano! Queste sono tutte bugie che racconto a me stesso per convincermi che non sto per
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fare una cosa tanto grave. Lo voglio fare una sola volta e vedere se mi avvicino ai confini della realt.

Beh! La provo e mi piace un sacco.

Anche qui, proprio come con i trip, pianifico di sniffarla una volta la settimana: solo il venerd sera. Dopo due settimane ho cambiato nuovamente idea e con me anche Luca. La sniffiamo i fine settimana, quindi venerd, sabato e domenica. Arriva presto lassuefazione e gli effetti non sono pi quelli di prima. Dovendo comprare eroina inizio a frequentare sempre pi eroinomani e la maggior parte di loro usa siringhe. Spesso vedo ragazzi che si iniettano una dose ed acquisto familiarit con la siringa. A breve decido di provare con la siringa. Non lo dico a Luca perch temo una sua reazione. Esco un sabato sera con la combriccola di Uggi. Ora sanno che uso eroina, quindi, accettano che ne faccia uso
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Stupe____________________________________________ insieme a loro. Quella sera inizia in modo rocambolesco e finisce ancora peggio. Abbiamo preso le dosi e decidiamo di metterci in viaggio per poi iniettarci il tutto allautogrill, sulla Milano - Bergamo. Infatti siamo diretti nella stessa discoteca dove li avevo visti sotto effetto di eroina. Allultimo momento Joe non vuole venire a ballare. lunico ad avere la patente e senza di lui non si va lontano. Pensi che questo particolare ci fermi? Macch... Paolo lancia unidea che in qualsiasi altro ambiente verrebbe bocciata istantaneamente come pura follia: Mio padre a casa, a questora dorme. Se facciamo piano e spingiamo lauto fuori dal garage sino a cento metri dalla casa, anche se non ho la patente, so guidare ed andiamo a ballare. Pensi che qualcuno si opponga? Nessuno... Partiamo decisi e facciamo esattamente cos. Circa quarantacinque minuti pi tardi siamo allautogrill. Ci chiudiamo nel bagno. Osservo la

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preparazione del tutto: Frank tiene in mano un cucchiaio da cucina. Uggi versa leroina nel cucchiaio. una polvere marroncina. Poi aggiunge dellacqua ed alcune gocce di limone. Con un accendino scalda il tutto sino ad ottenere che si sciolga. Uggi, strappando un pezzo del filtro di una sigaretta ne fa una piccola pallina bianca che mette nel liquido. Ora appoggia lago di una siringa sopra la pallina bianca che funge da filtro. Tira lo stantuffo e riempie la prima siringa. F la stessa operazione con unaltra siringa. Poi calcola la quantit di liquido contenuto e lo divide in cinque dosi. Quattro pi grosse per loro ed una pi leggera per me. Uggi prende la mia siringa, mi guarda negli occhi e dice: Fai ancora in tempo a ripensarci. Non gli

rispondo a parole, lo guardo negli occhi mentre alzo la manica della camicia porgendogli il braccio. Mi inietta la dose e subito un gran caldo mi sale nelle ossa. Mi sento forte e grande. esattamente il tipo di sballo che piace a me e quella sera sono un leone in discoteca.
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Stupe____________________________________________ Parlo con un sacco di ragazze e sono completamente disinibito. Sono proprio a mio agio, qualsiasi cosa dica o faccia. Sono nel locale e vedo in pista una splendida ragazza che non avevo mai notato prima. Sta ballando in compagnia di altre ragazze. Non ci penso due volte e mi lancio in pista. Mi bastano pochi secondi per presentarmi e strapparle un sorriso. Mentre le sussurro allorecchio una frase dolce, qualcuno mi prende violentemente per un braccio e mi trascina fuori dalla pista. Uggi. Capisco subito che successo qualcosa di grave, troppo agitato. Hanno arrestato Paolo e Piero esclama guardandomi con unaria spaventata. Usciamo dal locale e mi spiega che hanno cercato di rubare un giubbotto di pelle da unauto parcheggiata allesterno del locale. Proprio mentre frantumavano il vetro dellauto sono sbucati due polizzioti in borghese e li hanno ammanettati. Torniamo nel locale con il morale a terra. Nonostante tutto ballo e mi diverto. Con le
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amicizie che ho non fatico a trovare un passaggio per tornare a casa. Soltanto la mattina seguente mi rendo veramente conto di quanto successo. Penso al padre di Paolo che viene avvisato dai carabinieri di quanto successo. Quindi, pensa di prendere lauto per recarsi alla caserma ma trova il garage vuoto. Ho limpressione che Paolo non abbia chiuso occhio quella notte e sapendo quanto suo padre tiene a quellauto... Non avendo precedenti penali, ricevono un processo per direttissima. Sono incriminati per rapina con scasso e scarcerati il giorno seguente. Dovrei capire subito in che razza di guaio mi sto cacciando, invece pianifico quando e come prender la mia prossima dose. Contemporaneamente ed inconsapevolmente pianifico la mia totale rovina.

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Stupe____________________________________________ CAPITOLO SESTO Precipitevolissimevolmente

Negli ultimi mesi, a volte penso a come sarebbe stata la mia vita senza droghe e non nego che lidea sta iniziando ad allettarmi. In queste due settimane mi sono iniettato una media di tre dosi di eroina al giorno. Il mio corpo si sta abituando a ricevere tre dosi di eroina ogni ventiquattro ore e mi servono 75,00 al giorno. Sino ad oggi mi sono arrangiato. Qualche bugia ai genitori per farmi dare dei soldi. Con Luca continuo a spacciare hashish. Ho un lavoro che mi permette di arrotondare. Mi servono 2.250,00 al mese, solo per leroina. Ho bisogno di procurarmi pi soldi.

un marted sera e sono le 20:30. Sono a Besana Brianza in un parcheggio. Sto aspettando un ragazzo che deve vendermi delle dosi. Con me ci sono Luca ed Edo.
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Edo ha trentanni ed usa eroina da quando ne aveva diciotto. Porta sempre camice a maniche lunghe: il suo braccio sinistro porta cicatrici evidenti, per il continuo uso dellago.

Arriva lo spacciatore ed appena consegna le dosi Luca ed io saliamo in auto. Mentre sto per partire, Edo si avvicina e dice: Ragazzi posso venire con voi? Sono a piedi. Ci facciamo e poi mi lasciate da qualche parte. Non voglio provocare una discussione che mi farebbe solo perdere del tempo e gli rispondo: sali! Percorro circa un chilometro e mi fermo nella prima strada di campagna che incontro. Un minuto per preparare le siringhe e ci iniettiamo la dose.

Mentre lo riaccompagno, Edo ci fa una proposta: Non so come vi procurate il denaro, ma so che potremmo guadagnarne un po insieme. Luca ed io ci guardiamo negli occhi e dai nostri sguardi non difficile intuire che
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Stupe____________________________________________ non ci dispiace. Edo continua: Rubo, ma sono a piedi. Ho bisogno soltanto di qualcuno che mi porti in giro con lauto. Mi lasciate dove vi dico. Io rubo, ritorno e andiamo insieme a rivendere la refurtiva. Poi dividiamo tutto in parti uguali. La mia risposta istantanea: No grazie. Non rubo niente a nessuno io. Ci stiamo avvicinando al centro di Besana e Luca domanda ad Edo: Cosa rubi esattamente? E lui risponde: Autoradio, scippo e svaligio appartamenti. Sono io che rubo e rischio. Chi mi porta in giro non rischia. Deve solo aspettarmi in auto ed accompagnarmi in giro. Ti faccio un esempio. La tua auto ha la targa posizionata sul portellone posteriore. Se noi siamo fermi con il portellone posteriore aperto io posso scippare la borsetta ad una signora, entro in auto dal portellone stesso e partiamo con il portellone aperto cos che lo chiudo soltanto quando siamo sicuri che nessuno ci possa prendere la targa.
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Con Luca ci guardiamo negli occhi. Sono appena arrivato al luogo di partenza ma, invece di chiedere ad Edo di scendere spengo il motore, mi giro verso di lui e chiedo: Come ruberesti un autoradio? E lui risponde: Semplice. La ceramica delle candele delle auto e dei motorini un materiale molto duro. Se ne lanci un pezzo su un cristallo, lo frantuma in mille pezzi facendo pochissimo rumore. Molti nascondono lautoradio sotto il sedile dellauto e se guardi bene riesci ad intravederla, cos non rischi di rompere il vetro senza trovare unautoradio. Dopo un breve silenzio Edo mi dice: Parti. Portami al

benzinaio pi vicino. Senza esitazione parto e lo porto al primo benzinaio, a poche centinaia di metri. Edo scende, va vicino ad un bidone dei rifiuti, lo apre, guarda dentro e poi lo richiude. Si avvicina ad un altro lo apre, lo butta per terra e lo ribalta facendo uscire tutto il contenuto. Trova quattro candele, le prende e le mette in tasca. Poi torna in auto.
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Stupe____________________________________________ Partiamo. Edo mi dice di andare verso Carate Brianza. Luca ed io stiamo seguendo le sue indicazioni come due reclute al primo giorno. Edo mi chiede di fermarmi in un parcheggio. Scende e dice: Scendete anche voi e cos facciamo. Prende una pietra nella mano destra e con la sinistra impugna una candela. Appoggia la candela su di una seconda pietra e dice: Ora romper la ceramica. Guardate esattamente dove vanno i pezzi. mi occorrono i pezzi pi grossi e spesso schizzano a qualche metro di distanza. Sbam!!! Eccolo! Esclama Luca. E con un balzo prende il primo pezzo. Edo ripete loperazione con le atre tre candele. Ora ha in mano circa sei pezzi di ceramica. Torniamo sullauto e riprendiamo la nostra gita verso Carate Brianza. Edo vuole essere portato in un parcheggio nel centro del paese. Una volta raggiunto il posto scende. Sono circa le nove e mezza ed il sole ormai tramontato. Nel parcheggio non c nessuno, ma pieno di auto. L vicino c una sala cinematografica e sicuramente molte delle auto sono di persone che si
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trovano tranquillamente sedute a mangiare pop corn e bere Coca-Cola, mentre guardano un film.

Sono molto teso ed anche Luca ha uno sguardo piuttosto spaventato. Seguo Edo che gira tra le auto e mi domando come pu, al buio, intravedere unautoradio che si trova sotto al sedile di unauto. Ad un certo punto mi rispondo da solo. Vedo un piccolo fascio di luce che appare proprio allaltezza del vetro posteriore di unauto. Ecco come fa: ha una pila.

Ad un tratto sento un colpo sordo come quando gonfi e fai scoppiare un sacchetto di carta. Circa 30 secondi pi tardi eccolo di ritorno. Sale in auto ed in preda alla paura parto istantaneamente. Mi sento come se avessi ucciso qualcuno e la polizia di tutto il mondo mi stesse dando la caccia. Mentre mi allontano Edo allunga unautoradio verso la leva delle marce, in modo tale che

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Stupe____________________________________________ potessimo vederlo e dice: Eccolo qui. Semplice no? Con questo ci facciamo almeno 100,00 .

In quegli anni non si usano le autoradio con codici di sicurezza, tesserine estraibili o frontalini. C una plancia in metallo e tutta lautoradio estraibile. Quindi, una volta estratta lautoradio, puoi portarla con t. Ma molto ingombrante ed allora la lasci spesso sotto il sedile o nel baule. Questo fa s che i furti di autoradio siano vantaggiosi, per il ladro. Oggi, il furto di autoradio unattivit ormai estinta. Fortunatamente.

Mi avvicino alla periferia di Lissone. Ad un certo punto Edo mi dice: FERMATI! Ed io eseguo prontamente. Scende ed apre il portellone posteriore dellauto. Gira langolo e sparisce per circa trenta secondi. Ad un certo punto sento una donna urlare e capisco cosa sta succedendo. Edo ha intravisto una signora che camminava nella via a fianco e lha scippata della
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borsetta. Accendo subito il motore ed ecco Edo che arriva di corsa, con un balzo salta nel baule dellauto. Non c nessuno in giro e mentre viaggiamo chiude il baule posteriore. Nella borsetta ci sono 90 . Il portafoglio con i documenti lo lasciamo in una cassetta della posta poco distante in modo tale che la signora lo ritrovi.

Poco pi tardi andiamo a casa di un ricettatore che conosce Edo. Non solo ritira lautoradio, ma ci vende direttamente leroina.

Quella sera mi mostro felice del bottino, ma dentro di me sono triste. Pi tardi, dopo essermi coricato non riesco a togliermi dalla testa lidea che ho contribuito a derubare delle persone. Mi immagino lo sguardo dei proprietari dellauto e lo sgomento della signora scippata. Non riesco a chiudere occhio. Mi giro e mi

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Stupe____________________________________________ rigiro nel letto, ma quelle immagini non riesco ad allontanarle. Per la prima volta mi sento sporco...

La sera successiva esco da casa senza soldi. circa unora che penso a come procurarmi la dose. Come esco di casa intravedo Edo seduto sul marciapiede a circa 50 metri da casa mia. Come mi vede si alza in piedi ed agita le mani per attirare la mia attenzione. Mi fermo vicino a lui e sale in auto. Andiamo a lavorare? (Lavorare il gergo che usa, al posto di rubare). Ed io: Mi devo trovare con Luca. Lui ribatte: Luca vende un po di hashish e si compra leroina. Se andiamo a lavorare in tre dobbiamo dividere in tre. Se andiamo in due, dividiamo in due. Eccomi qui che sto vendendo il mio pi caro amico. Senza pensarci due volte: OK. Dove andiamo?

Da oggi sono ufficialmente un ladro. Chi lo avrebbe mai detto. Io che non facevo del male ad una mosca. Quel
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bravo ragazzo di provincia sempre pronto ad aiutare anche un perfetto sconosciuto. E tutti i miei ideali di pace? Dove saranno finiti...

Per sei mesi faccio coppia fissa con Edo. Rubo in continuazione. In seguito arriviamo anche a rapinare coppiette di fidanzati che si appartano in zone isolate o di campagna. Cerco sempre di causare meno danni possibili alle mie vittime. Ad esempio non getto mai via i documenti. Faccio in modo che possano ritrovarli intatti. Inoltre, quando rapino una coppia, per evitare inseguimenti, mi faccio consegnare le chiavi dellauto spiegando esattamente dove le avrebbero ritrovate. Ad esempio, dico loro di tornare sulla strada principale, di prendere la destra e cercare le chiavi sotto il terzo lampione. In questo modo devono percorrere qualche centinaio di metri a piedi per recuperare le chiavi ed ho tutto il tempo per dileguarmi.

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Stupe____________________________________________ il periodo peggiore della mia vita. Mi drogo sei-sette volte al giorno con dosi massicce. E tutte le sere mi ritrovo a fare i conti con la mia coscienza. Mi vergogno di ci che faccio per procurarmi le dosi.

Arriva linverno e sono conciato. Inizio ad avvertire i sintomi della crisi di astinenza dodici ore dopo che mi sono iniettato lultima dose. Se mi inietto una dose alle 22:00, significa che entro le 10:00 del mattino devo iniettarmi unulteriore dose altrimenti sto male.

Inizio ad andare a rubare da solo.

Spesso parto per fare dei fine settimana ad Arezzo. Non per fare una vacanza, ma per spacciare. Il ricettatore amico di Edo ora anche amico mio. Mi faccio dare a credito leroina e vado ad Arezzo perch l costa molto di pi e in un paio di giorni posso guadagnare un po di soldi.
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Solo saltuariamente ho dei brevi momenti di lucidit. Pochi minuti dove mi rendo veramente conto di come stanno le cose. Non voglio rubare, ma lo faccio. Vorrei smettere di drogarmi, ma lo faccio. Come posso fermare tutto questo? Pi di una volta penso di costituirmi. Lidea di presentarmi ai carabinieri e confessare i miei crimini mi alletta. Lo vedo come un metodo sicuro per smettere. Se fossi chiuso in una cella... Penso anche che basterebbe qualche settimana lontano dalle droghe per dare una svolta decisiva. Alla fine questi brevi momenti passano e si riprende la routine quotidiana. Faccio tutto questo mentre continuo ad abitare in casa con i miei genitori. Anche se sospettano qualcosa, non mi faccio mai trovare con le mani nel sacco e loro non sanno di avere un figlio drogato... sino ad oggi. Ma poi...

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Stupe____________________________________________ CAPITOLO SETTIMO Smetto quando voglio

I miei genitori sono persone stupende. Mio padre un gran lavoratore che ha dedicato tutta la vita alla famiglia. innamorato pazzo di quella dolcissima donna che mia mamma. Lei una persona speciale e sensibile. Non mi ha mai fatto mancare niente.

Quando c un tossico in famiglia, ognuno tende a vedere le sue colpe. Se avessi fatto questo, se avessi fatto quello. In realt, i genitori di colpe ne hanno ben poche. chi fa uso di droghe che sbaglia! Ho visto ragazzi di ottima famiglia rovinarsi completamente e anche ragazzi, figli di criminali, condurre una vita pi che dignitosa. Quindi...

Sino ad oggi riesco a mantenere un lavoro, anche se spesso resto a casa in malattia, mi presento in ritardo o
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chiedo permessi di ogni tipo. Il titolare un conoscente dei miei genitori. Da tempo mi tiene docchio. Ha capito che mi drogo. Le mie giornate sono uguali: - Sveglia alle 7:20 - Esco da casa alle 7:40 - Mi fermo per strada e mi inietto una dose. A volte preparo la siringa a casa e mi inietto la dose mentre sono fermo al semaforo. - Inizio a lavorare alle 8:00 - Mi inietto la seconda dose alle 10:00 - Alle 12:00 pausa pranzo. Se ho ancora un paio di dosi per arrivare sino alle 19:00 vado a lavorare alle 13:30, altrimenti mi procuro il denaro e le dosi e vado a lavorare in ritardo. - Alle 17:30 finisco di lavorare e vado a casa. - Alle 19:00 esco per andare a rubare e mi procuro tutto ci che mi serve per la sera ed il mattino seguente. Arrivo a spendere 150 al giorno, solo per leroina.
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Stupe____________________________________________ La cosa che fa quasi ridere che non penso di essere un drogato. Anzi, mi classifico uno che usa droghe per libera scelta. Mi sono convinto che i drogati sono quelli che non riescono a smettere. Pazzesco! Io penso di poter smettere quando voglio. Devo soltanto far passare la crisi di astinenza... Allo stesso tempo, quei brevi momenti in cui mi rendo conto di come sono ridotto, solitamente la sera prima di addormentarmi, scoppio a piangere e mi dispero. Poi mi risveglio il mattino seguente e la vitaccia di tutti i giorni riprende.

Una mattina, mentre sono al lavoro, vado in bagno per iniettarmi una dose. un giorno come un altro. Apro il mio armadietto e prendo la siringa. Preparo la dose, ma quando inizio ad infilare lago nella vena, stenta a forare la pelle. Lago usurato. Lho usato decine di volte. Mentre mi muovo, la siringa mi scivola dalle mani e cade per terra. Bipputo di un ago, si rovinato del tutto. Esco e vado nel magazzino, prendo della carta vetrata
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sottile e ritorno in bagno. Sfregando lago sulla carta vetrata affilo di nuovo la punta. Non solo non mi preoccupa il fatto che la siringa sia caduta a terra, per giunta in un bagno sporco, la sto affilando con della carta vetrata per poi infilarmela in una vena senza preoccuparmi minimamente di qualsiasi norma digiene. Mi inietto la dose. Appena finisco getto la siringa nel water e tiro lacqua. Esco e proprio sulla porta incrocio il mio titolare che entra nel bagno. Un minuto pi tardi, mentre sono sul mio posto di lavoro, sento qualcuno che urla a squarciagola e riconosco il timbro di voce del mio titolare. solito urlare, ogni volta che qualcuno combina qualcosa che comporta una perdita di tempo o un danno alle attrezzature. Beh! Io sono certo di non essere lobiettivo delle sue urla. Poi sono l, bello stordito dalla dose che mi sono appena iniettato. Le urla sono sempre pi forti. Guardo in direzione di tutto quel baccano e lo vedo

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Stupe____________________________________________ venire verso di me. Ha in mano una pinza e fra le ganasce della pinza c la mia siringa. l, di fronte a me, che urla come un pazzo. Non so cosa dire. Lo guardo, mi tolgo la tuta da lavoro e me ne vado. Mentre esco sento le sue urla attenuarsi. Non tanto perch sta urlando meno, ma perch la distanza tra di noi sempre maggiore. Due giorni pi tardi, esattamente la domenica mattina, viene a casa e spiega la situazione ai miei genitori. Non so se odiarlo o abbracciarlo e ringraziarlo. Da un lato lo odio, non voglio dare questo dispiacere ai miei. Dallaltro sono felice, mi sono tolto un peso enorme. I miei genitori non si arrabbiano, anzi, dopo essersi consultati con Anna decidono di parlarmi e vedere insieme a me cosa fare per risolvere questo problema. Penso che anche per loro sia stato un gran dispiacere, ma forse anche un sollievo. Se lo aspettavano, almeno mia madre. Ora, finalmente, ne hanno la certezza.

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Questa la mia occasione per svuotare il sacco, confessare tutto e ripartire da zero. Ed quello che faccio. Sono convinto che riesco a smettere da solo ed i miei genitori mi credono.

Devo fare i conti con tutte le bugie che mi racconto. La prima che posso smettere quando voglio. La seconda che solo una questione di astinenza e dolori fisici, quindi basta star lontano dalleroina per cinque giorni e tutto passa. Vado nella mia camera ben determinato a smettere. Arriva la domenica sera ed inizio a sentirmi strano. Sbadiglio e mi fanno male i reni. Non dormo tutta notte ed i dolori crescono. La crisi di astinenza delleroina dura quattro-cinque giorni e si manifesta con una serie di sintomi. Durante la crisi di astinenza di eroina i nervi si irrigidiscono. Questa reazione influenza e compromette il normale
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Stupe____________________________________________ funzionamento di vari organi. Il risultato di tutto ci sono: dolori atroci in tutto il corpo, febbre, tremore e vomito. Arrivo al luned mattina. Sto malissimo, mi accorgo che mia madre soffre nel vedermi in questo stato e nei rari momenti che trova il coraggio di entrare in camera, cerco di fingere di star meglio. Anche Anna viene a trovarmi. Sono cos deciso a smettere che non penso minimamente ad uscire per procurarmi una dose. I dolori sono sempre pi forti. Arriva il marted mattina e non dormo da due notti. Sono stremato. Tremo in continuazione ed i dolori sono terribili. Riesco a tener duro sino al marted notte. circa luna di notte quando scoppio. Scendo dal letto e non mi reggo in piedi. Striscio tremante sino alla camera dei miei genitori, sveglio mio padre e lo supplico di portarmi allospedale. Due minuti pi tardi sono in auto. Stiamo andando allospedale di Carate Brianza.

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Con questa ti faccio dormire qualche ora dice il medico. Mi inietta una dose di morfina. La morfina un derivato delloppio, esattamente come leroina e quindi come se mi desse una dose di eroina. Mi addormento! Al mio risveglio gi mercoled mattina, sono nel mio letto e non avverto dolori particolari mi sento stordito e confuso come se fossi stato investito da un camion. Penso subito a mio padre. Portare un figlio in ospedale in piena crisi di astinenza e riportarselo a casa per poi prenderlo in braccio e metterlo a letto. Quale umiliante dolore prova un padre in queste situazioni.

Arrivano le 12:30 ed inizio ad avvertire di nuovo i sintomi dellastinenza. Poche ore pi tardi sono di nuovo in preda ai miei dolori e tremori, per non cos terrificanti come quelli del marted notte. Riesco a sopportare ancora due notti di dolori ed arrivo al

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Stupe____________________________________________ venerd. quasi passato tutto. Mi sento solo terribilmente stanco. Sono felice, finalmente ho finito e sono tornato ad essere il Rico che ero una volta. Sono certo che non mi drogher pi!

La domenica decido di uscire a fare quattro passi. Forte della decisione di non drogarmi pi, mi avvio verso la piazzetta. Non faccio in tempo ad arrivare l ed ho gi cambiato idea. Mi procuro dei soldi, compro una dose e me la inietto. Dopo averlo fatto mi rendo conto che qualcosa non va secondo i miei piani. Dov finita tutta la mia forza di volont?

Mi sto accorgendo che la crisi di astinenza fisica, anche se pensavo fosse lo scoglio principale, in realt non niente. Ora devo fare i conti con lastinenza mentale.

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Prova ad abituare un bimbo di sei anni a mangiare un panino con la cioccolata tutti i giorni alle 14:00. Fallo per un mese e poi digli che la cioccolata non c e che non la manger pi. Vedi cosa succede! Oppure, hai mai provato a smettere di fumare sigarette o hai mai visto qualcuno che ha smesso? Beh, possiamo dire che se moltiplichi la voglia di cioccolata per tre puoi avere lastinenza mentale della sigaretta. Se la moltiplichi ancora per tre hai lastinenza da canne. Se la moltiplichi ancora per 10 hai lastinenza mentale da cocaina, eroina, psicofarmaci o alcool.

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Stupe____________________________________________ CAPITOLO OTTAVO Tuo cugino?

La mia vita peggiora di giorno in giorno. I miei genitori cercano sempre di aiutarmi, ma vedendo che tutte le mie promesse ed i buoni propositi risultano vani, non sanno pi che fare. Sono disperati. Non sanno se iniziare ad usare le maniere forti, se cacciarmi di casa o cosaltro fare. Io esco di casa e mi perdo nei miei viaggi mentre loro sono li che si struggono ventiquattro ore su ventiquattro. Fortunatamente, mia sorella li assiste e li consiglia.

Esagero. Una sera, in auto, mi fermo in un parcheggio per iniettarmi una dose. Dopo essermela iniettata vado in coma. Sono solo e nessuno mi vede. Circa unora pi tardi riprendo i sensi e mi rendo conto di ci che successo. Non mi preoccupo minimamente della mia

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salute. Resto l circa trenta minuti prima di recuperare un po le forze e poi me ne vado. Due giorni dopo vado a comprare delleroina con Franco ed un suo amico che conosco solo di vista. Andiamo in campagna, in un posto isolato e l ci fermiamo per drogarci. Mi inietto la prima dose e non sono soddisfatto. Ho altre quattro dosi. Ne preparo due in un unica siringa e me le inietto. Sento un forte capogiro e poi...

Due ore dopo apro gli occhi e vedo tutto offuscato. Sono totalmente stordito. Vedo la punta di un campanile. La cosa strana che il campanile al contrario. La punta verso il basso e non capisco. Vedo il cielo verde e la terra azzurra. Non ho le forze per pensare e chiedermi il perch di questa visione. Dopo qualche minuto mi rendo conto di essere sdraiato in un campo e di avere la testa storta. Sforzandomi raddrizzo il capo e capisco il perch del campanile rovesciato. Cerco di muovermi ma non ho
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Stupe____________________________________________ le forze. Posso solo restare sdraiato. Cosa ci faccio qui? Perch?

Passano altri minuti e gradualmente inizio a ricordare che mi trovavo in auto con Franco. Inizio a muovere le mani e mi metto seduto. Ora ricordo tutto! Cerco le due dosi che avevo in tasca e non ci sono pi. Quei due bipponi. Mi hanno lasciato qui per rubarmi le dosi. Non hanno neppure fatto una telefonata anonima allospedale per mandarmi unambulanza. Dopo circa unora mi alzo in piedi e devo aspettare ancora un po di tempo prima di recuperare le forze e riuscire a camminare. Gradualmente mi riprendo e raggiungo casa. Sono in bagno e mi guardo allo specchio. Mi vedo magro, con i denti pieni di carie. Mi guardo il petto e vedo tutte le ossa del torace con pochissima carne sopra. Sono molto pallido, con gli occhi gialli. Mi spavento terribilmente. Ho ventuno anni e peso cinquantuno
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chilogrammi. Per la prima volta mi sto rendendo conto del mio reale stato fisico. Le decisioni di smettere degli ultimi mesi prendono di nuovo forma.

Ora ho capito: O smetto o crepo!

Passa una settimana e finalmente accade qualcosa di decisivo. Sono le 8:30 della domenica mattina. Sento squillare il campanello di casa. Sento mio padre parlare con qualcuno. Io resto nel mio letto. Nonostante i propositi di smettere della sera prima, inizio a pianificare come procurarmi del denaro. Circa mezzora pi tardi qualcuno bussa alla porta della mia camera ed entrano tre persone. La prima la conosco. Si tratta di Bob, un ragazzo di un paese vicino. Usava eroina ma da circa un anno non lo vedo. Un tipo strano che non ho mai frequentato molto. Noto subito che ingrassato o meglio ora normale, bello colorito. Mi saluta e mi presenta gli altri due: Frank e Patrizio.
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Stupe____________________________________________ Sono nel letto e li osservo perplesso. Mi dice di essere stato in un centro di riabilitazione e che venuto a trovarmi per farmi entrare nel centro. Mi spiegano come funziona questo nuovo metodo di recupero. Mi spiegano che si tratta di un metodo educativo che ti porta gradualmente a sviluppare le tua abilit sino al punto di farti recuperare la capacit di affrontare la vita con successo. Mi fanno capire che se uso droghe perch, a monte, avevo dei problemi. La vera riabilitazione la si ottiene quando la persona riconosce questi problemi e sviluppa una capacit personale nellaffrontarli e risolverli. Non ho alcun dubbio. Giusto il tempo di preparare i bagagli e mezzora pi tardi sono in auto con i tre. Durante il viaggio fingo di dormire, ma in realt penso. Mi passano per la testa tante cose. So che la mia ultima possibilit. Non posso tornare indietro e non posso fallire. Per stento a trovare le forze per affrontare

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questa nuova crisi di astinenza. Questi futuri mesi sicuramente non saranno una passeggiata... Affronto lastinenza e la supero. Durante la riabilitazione recupero gradualmente la voglia di vivere. Man mano che passano i giorni mi sento sempre meglio. Recupero la voglia di aiutare il prossimo. Lamore, laffetto verso la famiglia. Alla fine del programma di riabilitazione mi sento veramente rinato, sia fisicamente e sia mentalmente. Decido di fermarmi al centro per aiutare altri ragazzi ad affrontare con successo il loro programma di riabilitazione. Occupo la mansione di responsabile delle relazioni pubbliche e spesso mi capita di andare nelle scuole per insegnare ai ragazzi cosa sono le droghe. unattivit terribilmente remunerativa, dal punto di vista morale, per la gioia che ti pervade quando vedi gli sguardi dei ragazzi che comprendono effettivamente cosa sono le droghe. Una sensazione unica. Vai a

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Stupe____________________________________________ dormire la sera con una forte sensazione di benessere e ricchezza danimo.

Lavoro qualche anno per il centro poi torno a casa e mi ricreo una vita. Presso il centro di riabilitazione ho conosciuto Emanuela. Ci vogliamo bene e decidiamo di crearci un futuro insieme. Ci sposiamo ed abbiamo tre figli: Alice, Fabio e Andrea.

Anche se non lavoro pi nel centro, spesso tengo delle conferenze di prevenzione nelle scuole.

una mattina del mese di novembre. Piove e con la mia auto sto andando presso la scuola elementare di un comune alla periferia di Milano.

Arrivo con qualche minuto di anticipo ed entro in classe. I ragazzi si avvicinano ed incuriositi mi chiedono Sei un nuovo insegnante? Rispondo alle loro domande.
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Mentre mi preparo per la lezione osservo due ragazzi, sono l di fronte a me e si prendono in giro. Vuoi un po di droga? dice il biondino allaltro. Li osservo sorridendo. Ad un certo punto il ragazzino moro dice a quello biondo: Tu che abiti vicino a mio cugino... Quello proprio strano. Il secondo risponde con un atteggiamento serio: Tuo cugino un drogato. Me lo ha detto la mia mamma. e scappa via. Guardo negli occhi il ragazzino moro e vedo che non rimasto minimamente impressionato dalla risposta del compagno. l tranquillo come se quel biondino gli avesse detto che suo cugino un parrucchiere o un idraulico. Semplicemente non sa cosa sia un drogato. Il ragazzo torna a giocare con i suoi compagni ed io sono ancora l che lo osservo e penso al mio passato. Mi rivedo in quel ragazzino. Mi domando come sar il suo futuro.

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Stupe____________________________________________ Inizier anche lui a domandarsi perch cos tanti ragazzi fumano canne e perch questi si divertono quando lo fanno? Andr a chiedere delle informazioni sulle droghe e le chieder a quelli che fumano le canne pensando che questi gli daranno delle risposte veritiere? Avr delle risposte del tipo: Non fanno male... Le canne non creano una dipendenza... Fanno meno male delle sigarette... Far lerrore di credere a queste falsit? Vorr provare? Sentendosi pi sollevato, leggero e stimolato, gli piacer? Penser di farlo di tanto in tanto e di smettere quando vorr? Verr risucchiato in questo vortice che ti fa sentire bene, ma con una sensazione dettata da uno stato di fantasia ed illusione. Una sorta di ipnosi anestetica che non ti permette di capire che ti stai auto distruggendo?
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Arriver ad usare altre droghe, rubare, auto degradarsi, sino al pi totale fallimento?

Tutto questo mi passa per la mente in pochi secondi. Come un flash.

A quel punto mi porgo una domanda: Se qualcuno, quando ero molto giovane e non usavo ancora nessuna droga, fosse venuto da me e mi avesse spiegato bene cosa sono le droghe, le avrei usate? Senza esitare mi rispondo: NO! Non lo avrei fatto. Capisco per la prima volta che quando avevo deciso di fumare e quando avevo deciso di continuare a farlo pensavo di fare la cosa pi giusta per me e per il mio futuro. In fondo, chiunque cerca sempre di decidere la cosa pi giusta. Ma se possiedi un bagaglio dinformazioni scorrette o incomplete il rischio di prendere la strada sbagliata pensando sia quella giusta elevatissimo.
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Driiiiiinnnnnn. Il suono acuto della campanella mi riporta in quellaula, tra gli schiamazzi dei ragazzi che rientrano in classe.

Sono l, di fronte a questi bambini e nei loro sguardi rivedo i miei primi anni di scuola. Vedo Luca, Franco, Antonella e Simone.

Antonella morta per overdose. Luca si trasferito in Inghilterra. Franco si droga ancora e Simone alcolizzato. Eppure, quando eravamo alle elementari, eravamo cos puliti, belli e spensierati, felici di vivere.

Vuoi sapere come finisce questo libro?

Questo racconto non finisce. Finir un giorno se riusciremo a fermare questa guerra atroce che corrode la felicit di chi usa droghe e quella dei suoi familiari.
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Facciamo continuare insieme questo racconto.

La fine di questo libro, puoi scriverla tu. Il mondo pieno di ragazzi come Rico, c un Rico proprio vicino a te. Usa questo libro per aiutarlo a capire cos la droga...

In bocca al lupo! Se ti va, puoi scrivermi. Ti risponder molto volentieri. Mi farebbe piacere conoscere le tue impressioni su questo libro. Se lo stai usando con i tuoi amici, parenti o familiari per aiutarli a capire meglio cosa sono le droghe. Oppure possiamo organizzare delle lezioni di prevenzione nella tua scuola, oratorio, centro sportivo o biblioteca.

Email : rico@enricocomi.com

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NOTA

Questo PDF una versione ridotta dello STUPEFATTO versione cartacea (circa il 55%). Nella versione cartacea Rico racconta anche dellesperienza con lLSD, lamore con Silvana ed altri aneddoti della sua vita. Acquistare una copia cartacea significa aiutare Rico a finanziare attivit di prevenzione alle dipendenze. Stupefatto non lo trovi in edicola ma solo su www.enricocomi.com

Su facebook trovi (da poco) anche il guppo denominato STUPEFATTO.

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