Sei sulla pagina 1di 3

Ultima Crisi Economica

La crisi economica del 2008-2011, originatasi negli Stati Uniti con la crisi dei subprime, ha avuto luogo dai primi mesi del 2008 in tutto il mondo. Tra i principali fattori della crisi figurano gli alti prezzi delle materie prime, una crisi alimentare mondiale, un'elevata inflazione globale, la minaccia di una recessione in tutto il mondo, cos come una crisi creditizia ed una conseguente crisi di fiducia dei mercati borsistici. La crisi in Europa A causa delle banche il fenomeno si espanso velocemente in diversi paesi europei, e le borse del vecchio continente hanno accumulato molteplici perdite nel corso dell'anno. Alcuni paesi hanno sofferto gravi effetti: la Danimarca entrata in recessione (sei mesi consecutivi di crescita economica negativa) nel primo trimestre del 2008. Nel secondo trimestre del 2008, l'insieme delle economie dell'eurozona si contratto dello 0,2%,[11] Ancor peggio l'Islanda, la cui fragile economia stata messa in crisi dal fallimento quasi contemporaneo delle tre maggiori banche del paese e da una massiccia svalutazione della corona islandese. Le banche e, soprattutto, le istituzioni finanziarie che hanno investito sui mutui subprime, sono le societ che maggiormente risentono della crisi. Nel Regno Unito e nei Paesi Bassi si provveduto ad una parziale nazionalizzazione degli istituti in crisi, mentre la banca franco-belga Fortis, stata salvata dal fallimento grazie all'intervento massiccio dei governi francese, belga e lussemburghese. In Italia tale garanzia stata per elevata a 140.000 euro. Sono alcuni decenni che il nostro Paese sta attraversando un periodo economico difficile, principalmente a causa dellingente debito pubblico accumulato a partire dagli anni settanta-ottanta. Naturalmente, a causa della recente crisi economica mondiale, la situazione si aggravata. Precariet, disoccupazione, licenziamenti, famiglie in difficolt sono ormai unesperienza quotidiana per milioni di italiani. Secondo le teorie delleconomista tedesco Joseph Schumpeter leconomia procede per crisi, che vedono morire le imprese meno competitive ed obsolete e trionfare le aziende competitive e innovative (concetto di distruzione creatrice). Il benessere raggiunto ha impigrito gli italiani, li ha viziati e riempiti di pretese. E necessario ritrovare lo spirito che nel dopoguerra ci ha condotto alla Ricostruzione e al boom economico, ritrovare la tenacia e la voglia di lavorare duramente. Bisogna valorizzare i giovani, le nuove idee, le nuove tecnologie, tagliare privilegi a politici e professionisti. La nostra classe dirigente deve liberarsi del politicamente corretto, ormai ridotto a deprimente ipocrisia in tutte le questioni nazionali di maggior rilievo. Soltanto attraverso una distruzione creatrice di tale portata lItalia riuscir a risollevarsi e dare inizio a una nuova ripresa economica e sociale.

Manovra anticrisi 2011 L ultima manovra (manovra di ferragosto ) dovrebbe portare nelle casse dellerario circa 45 miliardi di euro, ma ancora non basta. Per tentare di arginare la caduta verticale delle piazze finanziarie si tenta allora di percorrere altre strade e si formulano nuove ipotesi. Scudo fiscale 2011 Dopo le proposte riguardo un aggravio di tassazione da parte dei contribuenti che avevano beneficiato negli anni scorsi dello scudo fiscale per poter fare rientrare capitale esteri, allipotesi di un nuovo condono che riguardi sempre capitali posseduti in conto correnti esteri, adesso vi sono nuove iniziative che potrebbero consentire un risparmio di costi o comunque entrate consistenti per l erario. Riordino tribunali Al coro si aggiunto il neo ministro della giustizia Nitto Palma, che raccogliendo l appello lanciato poco tempo fa dal Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, ha messo in mostra i risparmi che si potrebbero generare grazie ad un riordino effettivo di Tribunali, sedi staccate ed uffici del giudice di pace. Una riorganizzazione che seguirebbe quella riguardante i magistrati e che mai nessun ha voluto solo abbozzare, a causa di interessi locali, politici e corporativi. Secondo i vertici della direzione generale dellorganizzazione giudiziaria il risparmio sarebbe davvero consistente e si aggirerebbe tra i 70 e gli 80 miliardi di euro (per quanto riguarda solo una stima delle spese vive) e farebbe recuperare circa 4000 persone che potrebbero facilmente essere destinate in uffici pi produttivi. Il riordino dovr essere effettuato attraverso delega del governo , che avr sei mesi tempo mettere a punto tutti i dettagli della manovra. Vi la concreta possibilit che alla fine venga inserita nell attuale manovra la delega per operare, ma ci dipende anche dalla volont politica e dal superamento delle varie lobby. Sprechi statali Le cifre in campo sono significative: si va dalla sezione del tribunale di Roma, forse la pi grande al mondo, a quella di Mistretta, per un totale di 1590 uffici giudiziaria, 165 tribunali, e ben 3.000 edifici la cui gestione spetta al ministero della giustizia e per i quali solo di utenze (luce, acqua, gas, ecc.) vengono spesi qualcosa come 280 milioni di euro per ogni anno. Davvero troppi anche perch i tagli operati hanno fatto scendere il personale da circa 57.000 unit a meno di 44.000, ed alcuni uffici sono quasi del tutto disabitati (circa 63 tribunale contano in organico meno di 15 giudici ). Ed allora si inizia a tagliare gli uffici del giudice di Pace non circondariali , dove non vi ne tribunale n procura sono ben 861 su 847). Quindi razionalizzare le sedi distaccate e tentare di accorpare i tribunali minori ed infine accorpare le procure della repubblica pi piccole ( almeno 107 sono sotto le 10 unit di personale). Pertanto il piano c e consente anche di risparmiare molto ( 70 80 miliardi di euro) ma ora occorre la volont politica per attuarlo. Vendita immobili stato -Altro punto che ha visto la luce nelle ultime ore quello che prevede un piano di dismissioni straordinarie degli immobili da attuare immediatamente, sul piatto andrebbero dalle caserme agli uffici della pubblica amministrazione. Il patrimonio immobiliare statale, che insieme a quello posseduto dagli enti locali si aggira intorno ai 500 miliardi di euro, potrebbe essere una via immediata per recuperare la cifra monstre di 200

miliardi di euro. Dai calcoli dei tecnici del ministero del Tesoro infatti, potrebbe essere girato circa il 40 per cento dell intero patrimonio immobiliare alla societ Fintecna, che fornirebbe liquidit immediata, per poi rivendere in autonomia gli immobili. La parte del leone la farebbero le caserme, che sarebbero circa un migliaio e per la maggior parte costituite da zone edificabili ubicate in centri cittadini. Inoltre anche diversi immobili adibiti ad uffici pubblici potrebbero essere messi in vendita, in virt della cura dimagrante che il pubblico impiego sta subendo e quindi con la diminuzione della forza lavora statale verrebbe meno anche la necessit di avere uffici di propriet. Italia Futura Montezemolo Interessanti anche le proposte che fanno capo all organizzazione Italia futura di cui leader Luca Cordero di Montezemolo. In questo caso sulla carta vi l eliminazione di tutte le provincie al di sotto del milione di abitanti oltre ad una patrimoniale permanente dello 0,5 per cento per tutti i patrimoni che superano i dieci milioni di euro. Visti i numeri la tassa potrebbe addirittura sostituire per il periodo 2013 e 2014 il contributo di solidariet ed andare a finanziare in modo permanente progetti nel campo dellistruzione e della valorizzazione dei beni culturali. Inoltre la tassa raccoglie larghi consensi anche perch non si andrebbe a penalizzare i redditi , come nel caso del contributo di solidariet, ma il patrimonio che potrebbe anche nascondere sacche di evasione fiscale ( i beni posseduti possono non essere in linea con quanto denunciato al fisco). Riforma pensioni 2011- Infine sebbene venga richiesta a gran voce una riforma delle pensioni in modo da allinearsi al resto degli stati europei ed in modo da fare cassa, sembra che il veto al riguardo della Lega penalizzi ogni azione riformatrice. Al riguardo infatti Bossi non ha annunciato nessuna apertura al dialogo.

Potrebbero piacerti anche