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IL PARTITO DEL NORD

LEGA NORD
N18 Politiche 08 SpecialePolitiche 2008

La voce della nostra gente

Editoriale di

Maurizio Conte
Il programma con cui la Lega si propone di governare il Paese, assieme al PDL, per i prossimi cinque anni avr per pilastri il Federalismo, la diminuzione della pressione fiscale, il rilancio delle infrastrutture, il sostegno alle famiglie, il miglioramento della sanit, della scuola, della giustizia, la garanzia della sicurezza e soprattutto la lotta allimmigrazione clandestina per far tornare le citt quelle che ora non sono pi, grazie alle politiche buoniste della sinistra. Grazie a questo programma la gente comune pu sperare di cambiare il suo modo di vivere rispetto ad oggi. Fa ridere Veltroni che continua a descrivere un Paese in salute, in pieno rilancio, dove i problemi delle famiglie che non riescono ad arrivare a fine mese sembrano non esistere. Invece di andare in giro cercando di convincere il Paese sul fatto che ci sar un nuovo boom economico modella anni 60, Veltroni spieghi invece perch con il suo Governo (non solo quello di Prodi), si raggiunto, come denunciato dall Istat, il record della pressione fiscale, il record dellaumento dei prodotti alimentari e il record nel calo dei consumi. Stia attento Veltroni, perch lincavolatura della gente tale che non siamo di fronte al possibile boom degli anni 60, ma al rischio dei bum dellanno 68

Bossi: VINCEREMO SENZA SPADA E VEDREMO LA NOSTRA LIBERT


La Padania verr. Sappia Roma e sappia lItalia che milioni di uomini e giovani sono pronti a combattere fino ala fine per la libert della propria terra. Umberto Bossi in forma e la campagna elettorale lo galvanizza e lo trova in forma. Noi vinceremo le elezioni e cambieremo la Costituzione in senso federalista. E soprattutto avvisa Roma, nemici e alleati: nella prossima legislatura il Segretario della Lega Nord non ha intenzione di perdere tempo. Innanzitutto, entro il 15 giugno andr approvato il federalismo fiscale, altrimenti andremo sul Po. E poi il Nord dovr avere la sua libert. E lavr, in modo democratico oppure con la lotta di liberazione, questa volta non permetteremo che ci fermino in modo antidemocratico. vero, dice il numero uno del Carroccio, ora non useremo la spada ma a Roma non dormano sonni troppo tranquilli: Noi siamo pericolosi , come tutti i popoli a cui si nega la libert. I veneti e i lombardi non sono nati per la schiavit. Con i piemontesi siamo inarrestabili e imbattibili. Vinceremo le elezioni, dopo di ch cambieremo la Costituzione in senso federalista. Il centralismo romano cercher in tutti i modi di impedire la fine del regime, come fece anni fa quando allapertura delle prime sezioni leghiste mand i carabinieri. Alle elezioni andiamo per vincere. Occorre un grande risultato elettorale. Noi partiamo avvantaggiati, Prodi e Veltroni al Nord di voti non ne prendono. Dobbiamo uscire con un grande risultato, altrimenti le parole rimangnono solo parole. Assieme vedremo la libert della nostra terra, sar un grande giorno, un grande regalo che faremo ai nostri figli. Ora tocca ai cittadini, nellurna elettorale, dare alla Lega la forza, i numeri e i parlamentari per cambiare il Paese. E avere la Padania finalmente libera.
(la Padania, 03-03-08)

MAURIZIO CONTE
Consigliere Regionale Segr. Prov. Lega Nord

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ELEZIONI POLITICHE 2008

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SICUREZZA E LEGALIT
1) attribuire ai Sindaci il potere di adottare ordinanze urgenti in materia sanitaria, di decoro urbano, accattonaggio, prostituzione e sicurezza dei cittadini; 2) regolamentare le ronde volontarie come nuove figure ausiliarie di supporto alle forze di polizia locale, nel controllo del territorio; 3) legare la residenza anagrafica alla salubrit dellalloggio, alla reale dimostrazione di un lavoro e di un reddito minimo proveniente da fonti lecite; 4) ampliare i delitti punibili penalmente e perseguibili dufficio e istituire la banca dati delle impronte digitali o del Dna; 5) estendere le funzioni di Pubblica Sicurezza e Polizia Giudiziaria conferiti ai Sindaci e alla Polizia Locale; 6) equiparare la Polizia Locale alla Polizia di Stato, ai Carabinieri e alla Guardia di Finanza attribuendole funzioni di mantenimento dellordine pubblico; 7) attribuire al Sindaco e alla Polizia Locale la possibilit di accedere alle informazioni ed ai dati conservati negli archivi SDI (Sistema di Indagine).

FEDERALISMO FISCALE
REGIME SPECIALE TRANSITORIO 1) introduzione di un regime speciale transitorio di 10 anni nei quali le regioni padane dovranno avere a disposizione il 90% del proprio gettito fiscale per la realizzazione di infrastrutture e opere pubbliche, con lobbligo di trasferire allo Stato centrale il rimanente 10%. REGIME DEFINITIVO 1) le singole Regioni hanno diritto di affrancarsi dallo Stato centrale per l ottenimento dellautonomia fiscale, mediante lo scambio fra il gettito di imposte da gestire autonomamente con parti di debito pubblico. Per lo Stato centrale il minor onere per interessi passivi compensa la perdita di gettito delle imposte trasferite alle regioni, al netto degli attuali trasferimenti; 2) lo scambio cos come sopra definito avviene per il tramite del Senato delle Regioni che cura i rapporti fra ogni singola Regione che decida di affrancarsi e la Repubblica; 3) ogni Regione pu autonomamente decidere per quale quota di imposte affrancarsi con un limite massimo del 90% del proprio gettito territoriale. Conseguentemente viene modificata la suddivisione delle imposte o delle aliquote di pi imposte fra Stato e Regioni; 4) le Regioni hanno autonomia legislativa, impositiva, di aliquota e di accertamento sulle imposte o compartecipazioni di imposte, salvo quanto riservato allo Stato centrale; 5) la riscossione delle imposte avviene da parte delle Regioni, con conseguente inversione degli attuali flussi finanziari. E soppressa la tesoreria unica; 6) ad imposte vigenti, allo Stato centrale sono attribuiti: il 50% delle imposte dirette (Irpef ed Ires), il 50% dellIva, le accise su tabacco, alcolici e sugli olii minerali, limposta di bollo, le imposte sui capitali e le assicurazioni, i dazi doganali. Di competenza delle Regioni sono: il 50% delle imposte dirette (Irpef ed Ires), il 50% dellIva, limposta di successione e donazione, le imposte sugli immobili, le tasse sui giochi, la tassa di circolazione, limposta di registro, limposta sugli spettacoli, lIrap; 8) allinterno del proprio territorio le Regioni fissano le imposte di competenza provinciale e comunale; 9) lo Stato centrale stabilisce i principi generali per armonizzare le imposte ai vari livelli istituzionali in termini di assoggettamento, periodo di calcolo delle imposte, procedure e disposizioni penali. Sono escluse dallarmonizzazione le aliquote, le tariffe, le deduzioni e le esenzioni di imposta; 10) con esclusione delle imposte sul reddito, sono vietate le doppie imposizioni; 11) la perequazione pu essere verticale, cio fra lo Stato centrale e le Regioni per ridurre le differenze di ricchezza o pu essere orizzontale fra le singole Regioni; 12) lassegnazione dei fondi perequativi per lerogazione di servizi costituzionalmente garantiti, deve essere effettuata sulla base di costi standard. E vietato il riferimento ai costi storici; 14) sancita limmutabilit della classifica della ricchezza delle Regioni anche dopo la perequazione; 15) nella perequazione si tiene conto del gettito teorico a parit di pressione fiscale, delleconomia sommersa e del costo della vita.

INFRASTRUTTURE
1) esigere il completamento delle infrastrutture indispensabili per leconomia del Nord prevedendo adeguati investimenti; 2) attuare la regionalizzazione della rete autostradale; 3) programmare e potenziare i trasporti ferroviari, fluviali e marittimi al fine di ridurre il movimento su gomma delle merci; 4) sostenere il sistema aeroportuale padano; 5) realizzare al pi presto le opere fondamentali per far muovere la Padania, dalla TAV alle Pedemontane Lombarda e Veneta, dagli assi stradali e ferroviari dei valichi del Sempione, del Gottardo e del Brennero alle grandi arterie di collegamento.

EUROREGIONI FEDERATE
1) istituzione del Senato Federale della Repubblica nel quale i senatori saranno eletti da ogni Consiglio regionale e dal Consiglio delle autonomie locali tra i componenti del Consiglio dei Comuni, delle Province e delle Citt Metropolitane; 2) soppressione delle Prefetture, simbolo dello Stato centralista; 3) suddivisione del territorio della Repubblica Italiana in 3 grandi unit regionali omogenee e affini dal punto di vista economico, sociale e culturale, definite euroregioni con una sovranit esclusiva intesa come autonomia e autogoverno, in termini di potere legislativo, amministrativo, giudiziario.

IMMIGRAZIONE
1) ampliare i poteri dei Sindaci affinch lazione di contrasto allimmigrazione clandestina; 2) riconoscere il potere di espulsione dei clandestini al Sindaco; 3) rendere pi rigorosi i requisiti di ingresso per i cittadini extracomunitari; 4) garantire la certezza della pena facendo scontare agli stranieri le condanne nei loro Paesi dorigine; 5) uso della lingua italiana nelle moschee: 6) consentire i ricongiungimenti familiari solo in seguito allesito di un test del DNA che accerti leffettivo vincolo di parentela dei soggetti richiedenti; 7) non concedere il diritto di voto ai cittadini extracomunitari per le elezioni amministrative e politiche; 8) consentire lacquisizione della cittadinanza solo a chi risiede ininterrottamente in Italia da almeno dieci anni, abbia anche superato un esame di conoscenza delle nostre lingue, culture e tradizioni e che si integrato nella comunit; 9) vietare la celebrazione di matrimoni in assenza del permesso di soggiorno; 10) vincolare allesito di un referendum della popolazione locale la possibilit di costruire o ampliare moschee ed analoghi centri di aggregazione; 11) richiedere che nel Trattato sullUnione europea sia inserito un richiamo esplicito alle comuni radici cristiane dellEuropa, in quanto fattore di coesione e unit, anche spirituale, del continente; 12) utilizzare le forze armate anche per presidiare i confini italiani al fine di contrastare lingresso di clandestini; 13) aumentare il numero dei CPT. 14) prevedere sanzioni nei confronti dei paesi che non rispettano gli accordi bilaterali.

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ELEZIONI POLITICHE 2008

I NOMI AD EFFETTO NON CANCELLANO I DISASTRI DI PRODI


Un imprenditore di qua, un operaio di l e il gioco fatto. Sarebbe una strategia vincente del candidato premier del Partito Democratico, che continua a sfornare candidature a sorpresa, manco fossero i numeri dell Enalotto! Ma per favore, un po, di seriet. Il segretario del Pd propone nomi ad effetto, ma anche i pi inesperti di politica capiscono che si tratta soltanto di un tentativo disperato per risalire la china. Verrebbe da chiedere a Veltroni del perch, invece di continuare a gettare nella mischia personaggi vari, utili solo come specchietti per le allodole, non eserciti veramente il suo ruolo facendo dimettere immediatamente lartefice del disastro di Napoli? Stiamo rimontando, continua ad affermare Veltroni nei suoi comizi, ma evidente che si tratta pi di una pia speranza che non di un dato cona chiedere voti, sostenendo fra laltro di rappresentare il nuovo in politica, quando poi non riesce nemmeno a liberarsi dei responsabili dellimmondizia per le strade delle citt campane. Il fatto che Bassolino sta al Pd, almeno quanto Prodi sta a Veltroni. Tra questi tre personaggi c, infatti, un legame indissolubile. Non si spiegherebbe, altrimenti, come il Professore, che certo tutto pu rappresentare fuorch il nuovo, sia il presidente ad honorem del Partito democratico. Chi pensa che con Veltroni a Palazzo Chigi, ci si possa sbarazzare per sempre di Romano Prodi, commette un errore enorme.
(la Padania, 04-03-08)

La scarsa seriet del Partito Democratico

creto. La verit che alla pessima reputazione del Governo Prodi, del quale il partito dellex Sindaco di Roma il principale azionista, si aggiunta adesso anche quella di Antonio Bassolino. Di sicuro per Veltroni non deve essere facile andare in giro

CIP Liga Veneta Lega Nord Padania / Segreteria Provinciale di PadovaVia Mont n.49Scala A35018PD

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