Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
Il telerilevamento: cos?
Il telerilevamento la scienza (o larte) di ottenere informazioni riguardanti un oggetto, unarea o un fenomeno utilizzando dati acquisiti da un sistema che non in diretto contatto con la cosa osservata.
Cos denito, il telerilevamento diventa un campo vastissimo
A Pavia tradizionalmente ci si occupa di telerilevamento per losservazione della terra (EO = Earth Observation)
Quindi in questo corso il telerilevamento sar trattato in questo senso: come linsieme degli strumenti e dei metodi per osservare, senza contatto, lambiente terrestre
La radiazione elettromagnetica
Il telerilevamento sfrutta (generalmente) la possibilit di rilevare la radiazione elettromagnetica emessa o riessa da un oggetto.
La radiazione elettromagnetica (di cui la luce un esempio) unonda che si propaga nel vuoto o nei materiali, con una velocit prossima a 3105 km al secondo.
Tale onda costituita da un campo di forza elettrica e magnetica (elettromagnetica) oscillante (= i cui valori cambiano nel tempo).
Il tutto descritto da una serie di equazioni matematiche, dette Equazioni di Maxwell.
La radiazione elettromagnetica
Cos la radiazione EM
La denizione di una radiazione EM piuttosto complessa, tanto pi se si considera la duplice natura onda-particella.
Ai nostri scopi pu essere denita semplicemente come una coppia costituita da:
un campo elettrico (E) orientato perpendicolarmente alla direzione di propagazione, che varia sinusoidalmente lungo la direzione di propagazione;
un campo magnetico (M) orientato perpendicolarmente alla direzione di propagazione e perpendicolarmente al campo elettrico, che varia sinusoidalmente lungo la direzione di propagazione, in fase con il campo elettrico.
Radiazione EM
In alcuni casi i fenomeni coinvolti nel telerilevamento possono essere pi facilmente spiegati se si utilizza il modello corpuscolare della radiazione elettromagnetica
In questo caso la radiazione EM si considera costituita da particelle dette fotoni
Ricordiamo che la velocit di propagazione dellonda elettromagnetica (o dei fotoni ) di 299.792.458 m/s nel vuoto, e si indica con c
Frequenza (): numero di onde complete che passano per un punto nellunit di tempo Periodo (T): tempo necessario affinch unonda completa passi per un punto
E = hf , h = 6,625 1034 J s
La lunghezza donda
La lunghezza donda importantissima perch determina linterazione tra radiazione e corpi colpiti. La comprensione di questo fenomeno fondamentale nel telerilevamento
Lo spettro elettromagnetico
Linsieme di tutte le possibili lunghezze donda costituisce lo spettro elettromagnetico, del quale di solito si considerano sottoinsiemi limitati a seconda dellapplicazione.
La parte di spettro elettromagnetico pi comunemente utilizzata per il telerilevamento divisa in pi parti:
Ultravioletto o UV: < 0,4 m
Visibile o VIS: 0,4 m < < 0,7 m
Infrarosso o IR: > 0,7 m e no a qualche unit di m
Microonde o MW: dalle frazioni di mm a salire
Radiazione elettromagnetica
Terminologia
continua
Quando lemissione di energia elettromagnetica non omogenea sulla supercie conviene denire la
Densit di usso radiante: usso radiante emesso od assorbito per unit di supercie. Si misura ovviamente in Watt al metro quadro (W/m2), essendo una densit di potenza
Notare:
Quando il usso radiante incidente, si usa denominare la densit di usso radiante con il termine irradianza
Quando il usso uscente si usa invece il termine emittanza
Dal punto di vista sico sono grandezze equivalenti
E gli angoli?
La densit di usso radiante emessa da una unit di supercie, vista attraverso un angolo solido unitario si chiama radianza !
d 2W d 2W L( , ) = = dAapp d cos dA d
L la radianza (watt m-2 sr-1) W il usso radiante (watt) A l angolo formato dalla normale alla supercie e dalla direzione della radianza L (rad) l area della supercie emettente (metri quadri) l angolo solido (sr)
dW I= d
dove W il usso radiante, langolo solido sulla quale esso misurato
Riettanza
Il rapporto, adimensionale, tra:
la emittanza (o densit di usso radiante uscente) e
la irradianza (o densit di usso radiante incidente)
prende il nome di riettanza Importante: gli strumenti per telerilevamento misurano la radianza incidente, lelaborazione successiva cerca di ricavarne la riettanza del bersaglio (e non sempre facile!)
La legge di Planck
Se si considera un corpo nero (assorbe tutta la radiazione incidente), possibile calcolare la sua emittanza spettrale tramite la cos detta
Legge di Planck :
2hc 2 1 M ( ,T ) = 5 hc kT e 1
M = emittanza spettrale [W m-3] = lunghezza donda [m] T = temperatura [K] h = 6,626068 10-34 [m2 kg s-1]
Allaumentare della temperatura, aumenta la potenza totale emessa mentre diminuisce la lunghezza donda relativa al picco di massima emittanza.
M tot = T
= costante di Stefan-Boltzmann (5,67 10-8 W m-2 K-4) T = temperatura in K ATTENZIONE: vale per il corpo nero!
hc picco = 4,965 kT
= lunghezza donda [m] T = temperatura [K] h = 6,626068 10-34 m2 kg s-1
Curve dellemittanza spettrale di due corpi neri con temperature simili a quelle del Sole e della Terra
Diversi infrarossi
Linfrarosso vicino (NIR) si comporta come la radiazione visibile, viene riflesso dalla superficie terrestre e pu essere rilevato da speciali pellicole fotografiche. Viene chiamato anche infrarosso riflesso. Linfrarosso medio e termico viene emesso anche dalla superficie terrestre e per questo viene detto anche infrarosso emesso.
Sulla superficie terrestre arriva solo una parte dellenergia emessa dal Sole; latmosfera svolge una funzione di filtratura
Dalloggetto al sensore
Cosa succede alla radiazione riessa dalloggetto mentre viaggia dalloggetto al sensore?
Subisce quattro fenomeni:
Diffusione Assorbimento Trasmissione Riflessione Lentit di tali fenomeni dipende generalmente da !
Diffusione atmosferica
La presenza di particelle e di disomogeneit nellatmosfera fa s che i raggi di luce che lattraversano vengano diffusi.
A seconda delle caratteristiche delle disomogeneit la diffusione pu anche essere selettiva rispetto alla lunghezza donda
Ai ni del telerilevamento, leffetto della diffusione atmosferica principalmente una riduzione del contrasto (perdita dinformazione) ed una ltrazione indesiderata della radiazione utilizzata per il rilevamento.
Diffusione di Raileigh:
Dovuta alle particelle pi piccole (dim. << )
Selettiva in frequenza (pi diffusione per pi piccole)
Responsabile del colore del cielo e del tramonto
Riduce il contrasto prevalentemente sulla banda del blu
Assorbimento
Nel caso in cui il la radiazione venga assorbita (ed eventualmente riemessa ad unaltra lunghezza donda), si parla di assorbimento.
Dal punto di vista pratico la diffusione atmosferica pu essere vista come assorbimento, perch il risultato che produce una diminuzione della radiazione trasmessa in direzione del bersaglio e, poi, del sensore.
Assorbimento atmosferico
Riessione
Quando una parte della radiazione incidente viene rimandata nello stesso lato dellinterfaccia dal quale proveniva, si parla di riessione.
La radiazione che riemerge ha caratteristiche dipendenti da quelle delloggetto con la quale ha interagito.
Trasmissione
La radiazione che non diffusa, n riessa n assorbita trasmessa.
Si noti che spesso materiali trasparenti ad una frequenza sono opachi ad altre (lacqua non trasparente allinfrarosso, ad esempio).
Bilancio di energie
Lenergia della radiazione incidente su di una determinata supercie pu solo essere assorbita, riessa o trasmessa:
Ri = Ra + Rr + Rt
I rapporti tra ciascuna delle tre componenti e lenergia incidente si deniscono assorbanza, riettanza () e trasmittanza rispettivamente
Analoga denizione si d per le potenze istantanee, dividendo tutti i termini per dt
Si tratta ovviamente di grandezze adimensionali (numeri)
Catena di propagazione
Quindi, la radiazione:
emessa dalla sorgente;
Attraversa latmosfera dove viene in parte assorbita (anche per diffusione), in parte trasmessa;
La parte trasmessa colpisce loggetto da osservare e viene in parte assorbita, in parte trasmessa ed in parte riessa. Qui avviene la raccolta dinformazione: infatti la modalit di interazione dipende dalle caratteristiche delloggetto.
La parte riessa riattraversa latmosfera dove, di nuovo, viene in parte assorbita ed in parte trasmessa;
La parte trasmessa raggiunge il sensore convogliando a destinazione linformazione raccolta.
La riessione
La riessione sul bersaglio (oggetto osservato) quindi un fenomeno molto importante perch qui che avviene sicamente la raccolta di informazioni sulloggetto stesso
Esistono diversi tipi di riessione possibili
Nel determinare il tipo o i tipi di riessione che avranno luogo rilevante non solo il materiale, ma anche la rugosit superciale dello stesso
I materiali reali sono ovviamente una combinazione dei due casi esposti sopra e solitamente presentano altre anisotropie aggiuntive
Riettore liscio
Il riettore liscio si comporta come uno specchio: i raggi che riemergono sono coplanari con quelli incidenti, hanno lo stesso angolo rispetto alla normale ma verso opposto
un tipo di riessione che rende difcile il rilevamento a distanza perch a parit di coefciente di riessione si hanno radianze molto diverse allo strumento a seconda di dove si trova la direzione di osservazione rispetto alla direzione di illuminazione
Tipico esempio nellosservazione della terra: acque calme
Riettore lambertiano
Una sorgente si dice Lambertiana se presenta unintensit radiante direttamente proporzionale al coseno dellangolo dal quale vista; questo signica che la radianza misurata osservando la supercie indipendente dallangolo di vista
In Osservazione della Terra questo modello descrive in maniera soddisfacente molte specie di copertura del suolo. Perci uno dei pi utilizzati quando si elaborano dati telerilevati.
Riettore Lambertiano
In generale:
I= dW d dW cos d
L=
dAapparente
dW = = dA cos dA d
dW cos d
Le curve di riettanza
La riessione, essendo dovuta a interazioni microscopiche tra londa incidente ed il materiale illuminato, in generale avverr con modalit diverse a seconda della lunghezza dellonda stessa.
La riettanza, quindi, dipender dalla lunghezza donda della radiazione incidente.
Avendo a disposizione un numero sufciente di rilevazioni, possibile tracciare landamento della riettanza in funzione della lunghezza donda, ottenendo cos le curve di riettanza. Generalmente nel telerilevamento ci si limita allintervallo 0,4 2,5 m.
Conclusione
Le curve di riettanza sono caratteristiche di ogni materiale e possono permetterne lidenticazione attraverso il telerilevamento (classicazione).
Purtroppo, in generale non immediato risalire alla curva di riettanza dal dato telerilevato, a causa dei numerosi fattori di disturbo