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FRANCIA

07/02/12 17.04

Materiali di legislazione comparata

L'acquisizione della cittadinanza

XIV Legislatura N. 87 - ottobre 2003

SERVIZIO BIBLIOTECA
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L'acquisizione della cittadinanza

XIV Legislatura N. 87 - ottobre 2003

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I dossier del Servizio Biblioteca sono destinati alle esigenze di documentazione interna degli organi parlamentari e dei parlamentari. La Camera dei deputati declina ogni responsabilit per la loro eventuale utilizzazione o riproduzione per fini non consentiti dalla legge.

Il dossier stato curato da Luana Alverone (Consigliere di Biblioteca, Tel. 4212), Leonardo Marinucci (Consigliere di Biblioteca, Tel. 9942), Paolo Massa (Consigliere di Biblioteca, Tel. 3765), Roberto D'Orazio (Documentarista di Biblioteca, Tel. 3338) e Fabrizio Megale (Documentarista di Biblioteca, Tel. 3419).

Indice

Schede di sintesi Francia Germania Regno Unito Spagna p. p. p. p. 1 7 11 13

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Normativa La cittadinanza (nationalit) francese disciplinata dal Codice civile, artt. 17 a 33-2; dalla legge n. 93-933 del 22 luglio 1993 e dai suoi decreti applicativi, n. 93-1362 del 30 dicembre 1993 e n. 98-720 del 20 agosto 1998; infine dalla legge 98-170 del 16 marzo 1998. Unaltra fonte del diritto della cittadinanza costituita dalla Convenzione del Consiglio dEuropa, del 6 maggio 1963, sulla riduzione dei casi di nazionalit plurima, di cui sono firmatari Austria, Belgio, Danimarca, Francia, Germania, Italia, Lussemburgo, Norvegia, Olanda e Svezia. In Francia la cittadinanza pu essere acquisita in tre modi diversi. Il primo comprende sia lacquisizione per filiazione (jus sanguinis) che quella per nascita (jus soli). Il secondo modo di acquisizione rappresentato dal matrimonio con cittadino o cittadina francese. Il terzo si produce in seguito ad una decisione delle autorit francesi (naturalizzazione). Peraltro, la nationalit una condizione necessaria ma non sufficiente per acquisire la citoyennet. Per esercitare questultima occorre anche godere dei diritti civili e politici. Ad esempio, un minore seppur di nazionalit francese diventa cittadino solo a 18 anni, quando acquisisce la pienezza dei suoi diritti civili e politici.

Filiazione o nascita Per quanto riguarda lacquisizione per filiazione, francese il figlio, legittimo o naturale, di una coppia in cui almeno uno dei due genitori sia francese (art. 18 c.c.). Analogamente, francese per filiazione anche il minore oggetto di adozione piena da parte di un francese. La cittadinanza non spetta invece al minore che sia oggetto di unadozione semplice. Egli ha tuttavia facolt, sino al momento della maggiore et, di reclamare la cittadinanza francese con dichiarazione, semprech risieda in Francia alla data di questultima. Per quanto riguarda lacquisizione per nascita, francese il figlio, legittimo o naturale, nato in Francia quando almeno uno dei due genitori vi sia nato, qualunque sia la sua cittadinanza (art. 18-3 c.c.). Inoltre, per effetto della citata legge del 16 marzo 1998, ogni bambino nato in Francia da genitori stranieri aquisisce automaticamente la cittadinanza francese al momento della maggiore et se, a quella data, ha la propria residenza in Francia o vi ha avuto la propria residenza abituale durante un periodo, continuo o discontinuo, di almeno 5 anni, dallet di 11 anni in poi (art. 27-1 c.c.). Lacquisizione automatica pu essere anticipata a 16 anni dallo stesso interessato, con dichiarazione sottoscritta dinanzi lautorit competente, o pu essere reclamata per lui dai suoi genitori a partire da 13 anni e previo il suo consenso, nel qual caso il requisito della residenza abituale per 5 anni decorre dallet di 8 anni.

Matrimonio La cittadinanza francese aperta, con dichiarazione da sottoscrivere dinanzi allautorit competente, a qualunque straniero o apolide che contragga matrimonio con un cittadino o una cittadina francese, dopo il termine di 1 anno dal matrimonio, a condizione che alla data della dichiarazione la comunione di vita non sia cessata fra gli sposi e che il coniuge francese abbia conservato la propria nazionalit (art. 21-2 c.c.).
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Il termine di 1 anno tuttavia soppresso quando un bambino nasce prima o dopo il matrimonio e la sua filiazione accertata a favore dei due coniugi. La dichiarazione viene registrata, dopo un controllo di ammissibilit, presso il Ministero delloccupazione e della solidariet. La cittadinanza francese non concessa al coniuge straniero qualora sia stato condannato ad una pena detentiva superiore o uguale a 6 mesi senza condizionale, o sia stato oggetto di un decreto di espulsione o di una interdizione dal territorio, o si trovi in una situazione irregolare, o sia stato condannato per atti di terrorismo.

Naturalizzazione La naturalizzazione per decisione dellautorit pubblica pu essere concessa solo allo straniero maggiorenne che dimostri la propria residenza abituale in Francia nei 5 anni precedenti la sua domanda, salvo che egli non abbia compiuto e ultimato due anni di studi in un istituto di istruzione universitaria francese, nel qual caso il criterio della residenza viene ridotto a 2 anni. Inoltre, per essere naturalizzato occorre avere la residenza in Francia al momento della firma del decreto. Con residenza si intende una residenza fissa, che presenti cio un carattere stabile e permanente e che coincida con il centro degli interessi materiali e dei legami familiari del richiedente. I figli minori del naturalizzato diventano francesi insieme a lui, a condizione di risiedere insieme al naturalizzato e di essere menzionati nel decreto. Pu essere naturalizzato, prescindendo dal criterio della residenza, il coniuge o il figlio di una persona che abbia acquisito la cittadinanza; gli incorporati nelle forze armate francesi; chi abbia lo status di rifugiato concessogli dallUfficio francese di protezione dei rifugiati e degli apolidi (OFPRA). La cittadinanza per naturalizzazione non pu tuttavia essere concessa a chi sia stato condannato ad una pena detentiva superiore o uguale a 6 mesi senza condizionale, o sia stato oggetto di un decreto di espulsione o di una interdizione dal territorio, o si trovi in una situazione irregolare, o sia stato condannato per atti di terrorismo. Infine, sia lacquisizione mediante dichiarazione (matrimonio) che quella mediante decreto (naturalizzazione) richiedono, in forme diverse, una conoscenza sufficiente della lingua francese da parte dellinteressato. Secondo lart. 21-4 del Codice civile, infatti, il Governo pu opporsi entro un anno, con decreto, previo parere del Consiglio di Stato, allacquisto della cittadinanza francese da parte del coniuge straniero per difetto di assimilazione (allinterno del quale rientra anche il requisito linguistico) o per indegnit, questi due essendo gli unici motivi di opposizione ammessi dalla legge. Tale norma generale poi integrata dallart. 15 del decreto 93-1362, come modificato dal decreto 98-720, gi citati, in base al quale lautorit prefettizia o quella consolare, ad un determinato stadio del procedimento, procede ad una indagine che consenta di valutare se il caso di opporsi allacquisizione della nazionalit per difetto di assimilazione o per indegnit. I decreti di opposizione emanati dal Governo ai sensi di questa norma sono, attualmente, circa un centinaio lanno, l80% dei quali circa viene motivato con un difetto di assimilazione linguistica. Per quanto riguarda invece lacquisizione per naturalizzazione, si applica lart. 21-24 del Codice civile, il quale recita: Nessuno pu essere naturalizzato se non dimostra la sua assimilazione alla comunit francese, in particolare attraverso una conoscenza sufficiente, secondo la sua condizione, della lingua francese. Tale norma generale poi integrata dallart. 43 del decreto 93-1362, come modificato dal decreto 98-720, gi citati, in base al quale in coincidenza con la domanda linteressato deve presentarsi di persona di fronte ad un funzionario designato nominativamente dallautorit prefettizia oppure da quella consolare. Dopo un colloquio individuale, il funzionario redige un processo verbale nel quale accerta il grado di assimilazione del richiedente
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agli usi e costumi della Francia nonch la sua conoscenza della lingua francese. Infine, con circolare della Direzione della popolazione e delle migrazioni del Ministero degli affari sociali, sono state uniformate le modalit di svolgimento del colloquio nella sua parte linguistica, mediante lintroduzione di una griglia di valutazione, che consente al funzionario prefettizio o consolare di accertare la capacit del richiedente di comunicare in francese. Circa il 20% delle domande di naturalizzazione sono respinte a motivo di un difetto di assimilazione linguistica. Possono essere ripresentate dopo aver migliorato la conoscenza del francese, anche attraverso appositi corsi di formazione finanziati dallo Stato. Va precisato che la conoscenza sufficiente della lingua francese costituisce solo uno degli elementi da considerare per accertare lassimilazione dello straniero alla comunit francese. Gli elementi sia linguistici che non linguistici della nozione di difetto di assimilazione sono stati sviluppati dalla giurisprudenza del Consiglio di Stato, con riferimento ai citati artt. 21-4 e 21-24 del Codice civile.

Effetto collettivo dellacquisizione A condizione che il suo nome sia menzionato nel decreto di naturalizzazione o nella dichiarazione di acquisizione, il figlio minore, legittimo o naturale, o il bambino oggetto di adozione piena, diventa francese di pieno diritto se uno dei due genitori ha acquisito la cittadinanza francese, semprech egli abbia la stessa residenza abituale del genitore in questione. In caso di separazione o divorzio dei genitori, il bambino acquisisce la cittadinanza francese se risiede abitualmente o alternativamente con il genitore che diventa francese (art. 22-1 c.c.).

Doppia cittadinanza Il possesso di una o pi altre nazionalit non ha, in linea di principio, alcuna incidenza sulla cittadinanza francese. La legge non richiede infatti che uno straniero diventato francese rinunci alla sua cittadinanza di origine o che un francese diventato straniero rinunci alla cittadinanza francese, salvo che fra gli Stati firmatari della Convenzione del Consiglio dEuropa, del 6 maggio 1963, sulla riduzione dei casi di nazionalit plurima (infra). Questa convenzione prevede infatti la perdita automatica della cittadinanza precedente. La Francia non stabilisce distinzioni fra coloro che hanno una doppia cittadinanza (non importa se straniero divenuto francese o francese divenuto straniero) e tutti gli altri francesi per quanto riguarda i diritti e i doveri legati alla cittadinanza. Tuttavia, un francese che possegga la doppia cittadinanza non pu far valere la propria cittadinanza francese dinanzi alle autorit dellaltro Stato di cui possiede la cittadinanza, quando risieda nel suo territorio.

Perdita della cittadinanza Casi di rinuncia alla cittadinanza francese sono previsti dal Codice civile, in presenza di talune
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condizioni, a favore dei figli nati allestero da un solo genitore francese o nati in Francia da un solo genitore nato in Francia. Qualsiasi maggiorenne residente abitualmente allestero, che abbia acquisito volontariamente una cittadinanza straniera, pu, in presenza di talune condizioni, perdere la cittadinanza francese con dichiarazione sottoscritta davanti allautorit competente. Come gi detto, si perde automaticamente la cittadinanza francese se si chiede quella di un paese firmatario della Convenzione del Consiglio dEuropa del 6 maggio 1963. In caso di matrimonio con uno straniero, il coniuge francese pu rinunciare alla cittadinanza francese con dichiarazione, a condizione che abbia acquisito la cittadinanza del coniuge e che la residenza abituale della coppia sia stata fissata allestero. Infine, le persone che non soddisfino le condizioni relative alla perdita della cittadinanza francese per dichiarazione possono essere autorizzate, con decreto, a perdere la qualit di cittadino francese, a condizione che posseggano una cittadinanza straniera.

GERMANIA

Riferimenti normativi Legge fondamentale federale del 1949 (Grundgesetz, GG), artt. 16 e a116 Legge federale sulla cittadinanza (Staatsangehrigkeitsgesetz, StAG) del 22 luglio 1913, nel testo vigente aggiornato all'ultima modifica del 15 luglio 1999, entrata in vigore il 1 gennaio 2000. (BGBl., Teil I, S. 1618) Legge sugli stranieri (Auslndergesetz, AuslG) del 9 luglio 1990 (BGBl., Teil I, S. 1354)

Principi generali La legge fondamentale federale del 1949, allarticolo 16.1, si limita a sancire il principio di irrevocabilit della cittadinanza tedesca, specificando che la perdita della nazionalit pu avvenire soltanto per legge e, contro la volont dellinteressato, soltanto per impedire che diventi apolide. Tra le disposizioni transitorie e finali della Grundgesetz vi poi lart. 116 che reca la definizione di tedesco, inteso come colui che possiede la cittadinanza tedesca o colui che stato accolto, come rifugiato o espulso di nazionalit tedesca o come suo coniuge o discendente, nel territorio del Reich tedesco secondo lo status del 31 dicembre 1937. A coloro che sono stati privati della cittadinanza tedesca tra il 30 gennaio 1933 (presa del potere da parte dei nazisti) e l8 maggio 1945 (resa della Germania e fine della seconda guerra mondiale), per motivi politici, razziali o religiosi, devessere nuovamente concessa la cittadinanza sulla base di una richiesta di naturalizzazione. La stessa possibilit offerta anche ai discendenti. Non sono invece considerati privi di cittadinanza coloro che dopo la fine della guerra hanno preso la residenza in Germania e non hanno manifestato
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una volont contraria. La disciplina legislativa federale sulla cittadinanza contenuta principalmente nella Staatsangehrigkeitsgesetz, la cui riforma del 15 luglio 1999 ha posto a fondamento del diritto di cittadinanza il principio del luogo di nascita (ius soli o Geburtsortsprinzip) in sostituzione del principio di filiazione (ius sanguinis o Abstammungsprinzip). In particolare, l'articolo 3 della legge prevede che la cittadinanza tedesca possa essere acquisita per nascita, per adozione e per naturalizzazione.

La cittadinanza per nascita e per adozione Dal 1 gennaio 2000, data di entrata in vigore della legge di riforma, acquisiscono automaticamente la cittadinanza tedesca non solo i figli di cittadini tedeschi, ma anche i figli di stranieri che nascono in Germania, purch almeno uno dei genitori risieda stabilmente nel paese da almeno otto anni e sia in possesso di regolare autorizzazione al soggiorno (Aufenthaltsberechtigung) o di permesso di soggiorno (Aufenthaltserlaubnis) illimitato da almeno tre anni. Nella maggior parte dei casi i minori che divengono cittadini tedeschi per nascita acquisiscono contemporaneamente anche la nazionalit dei genitori stranieri in base al principio di filiazione. Dopo la maggiore et essi hanno cinque anni di tempo per decidere se mantenere la cittadinanza tedesca o scegliere invece quella del paese dorigine dei genitori. Nel caso in cui optino per quella straniera oppure non facciano nessuna dichiarazione ufficiale entro i termini stabiliti, essi perdono automaticamente quella tedesca. Viceversa, se il minore vuole mantenere la cittadinanza tedesca, deve dimostrare, in linea di massima ed entro gli stessi termini, di aver perso quella straniera. I minori nati prima del 1 luglio 1993 da padre tedesco e madre straniera possono acquisire la cittadinanza tedesca mediante una dichiarazione, da effettuarsi entro il compimento del ventitreesimo anno di et, se il riconoscimento o laccertamento della paternit sono validi per la legge tedesca e se il minore stesso residente in Germania da tre anni. inoltre previsto che il diritto di cittadinanza, acquisito da un minore in virt delladozione da parte di un cittadino tedesco, si estenda anche ai suoi discendenti.

La cittadinanza per naturalizzazione Per tutti coloro che non sono tedeschi per diritto di nascita, ma che vogliono diventarlo perch stabilitisi permanentemente in Germania, la naturalizzazione (Einbrgerung) rappresenta la via principale per poter acquisire la cittadinanza tedesca. La naturalizzazione non avviene in modo automatico, ma presuppone unapposita richiesta da parte dellinteressato. Nella fattispecie della naturalizzazione rientrano i minori che non hanno potuto usufruire dei benefici introdotti dalla nuova legge, i coniugi di cittadini tedeschi e gli stranieri residenti stabilmente e regolarmente in Germania. Per i figli di genitori stranieri che, alla data di entrata in vigore della riforma, non avevano ancora compiuto dieci anni e che rispondevano ai requisiti stabiliti dalla nuova normativa stata prevista una disciplina transitoria, in virt della quale stato loro riconosciuto un diritto preferenziale alla naturalizzazione sulla base di una richiesta presentata dal loro legale rappresentante entro il 31 dicembre 2000. Ad essi si applicano inoltre le medesime disposizioni, relative allopzione della cittadinanza, previste per i minori che usufruiscono dei benefici della legge attuale.
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La naturalizzazione di un cittadino straniero regolata dal 85 della Legge sugli stranieri (Auslndergesetz). Le domande di naturalizzazione possono essere presentate alle competenti autorit locali dopo il compimento del sedicesimo anno di et. I requisiti che a norma di legge il richiedente deve possedere prevedono: otto anni di regolare residenza in Germania (prima della riforma della legge sulla cittadinanza il periodo di soggiorno richiesto era di quindici anni);

regolare permesso o diritto di soggiorno; conoscenza della costituzione tedesca e giuramento di fedelt alla stessa; rispetto e osservanza dellordinamento libero e democratico stabilito dalla costituzione tedesca; capacit di assicurare il mantenimento proprio e dei familiari a carico senza far ricorso a sussidi sociali (Sozialhilfe) o allindennit di disoccupazione (Arbeitslosenhilfe);

assenza di condanne penali per reati gravi; dimostrazione di una sufficiente conoscenza della lingua tedesca. In base alla legge anche richiesta una tassa di naturalizzazione di 255 euro. Per i figli che non sono economicamente indipendenti limporto di 51 euro. Al formulario predisposto dalle autorit locali per la richiesta di naturalizzazione vanno allegati: una foto formato tessera; il passaporto con il permesso di soggiorno; il certificato di nascita; il certificato di matrimonio se richiesta anche la naturalizzazione del coniuge; un documento che attesti il guadagno (Verdienstbescheinigung) ed eventualmente un certificato del datore di lavoro; un certificato dellistituto (legalmente riconosciuto) che attesti le competenze linguistiche se si frequentato un corso di tedesco. La conoscenza della lingua tedesca di fatto una delle condizioni fondamentali per poter ottenere la cittadinanza ( 86 dellAuslndergesetz) e potersi integrare nel tessuto sociale e politico del paese. La legge lascia ampio spazio alla discrezionalit dei Lnder e dei comuni per accertare e verificare le competenze linguistiche del richiedente. Il livello richiesto non molto alto. In genere non previsto un esame scritto, ma soltanto un colloquio in cui il richiedente deve dimostrare di saper parlare e comprendere il tedesco utilizzato nella vita di tutti i giorni, leggere un semplice testo, per esempio un articolo di giornale, riassumendone brevemente i contenuti. Sono inoltre previsti colloqui particolari per gli analfabeti. Le disposizioni di cui al 8 della Staatsangehrigkeitsgesetz relative alla naturalizzazione degli stranieri si applicano anche nel caso di matrimonio con cittadini tedeschi, fattispecie regolata dal successivo 9 che rinvia al 87 dellAuslndergesetz per quanto concerne la disciplina della perdita o rinuncia alla cittadinanza dorigine o la possibilit di mantenere una doppia cittadinanza. Il periodo di soggiorno richiesto per presentare la richiesta di naturalizzazione in questo caso ridotto da otto a tre anni, mentre la durata del matrimonio deve essere di almeno due anni.

La doppia cittadinanza Nella normativa vigente resta valido il principio generale per cui non ammessa la doppia cittadinanza (Mehrstaatigkeit). Coloro che intendono acquisire la cittadinanza tedesca attraverso la naturalizzazione devono quindi rinunciare a quella dorigine. Inoltre, per evitare che tale principio venga eluso, la riforma del diritto di cittadinanza ha previsto espressamente labrogazione del 25 della vecchia legge sulla cittadinanza secondo cui la richiesta di acquisizione di una cittadinanza straniera presentata nel territorio nazionale non comportava automaticamente la perdita di quella tedesca.
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Esistono per delle circostanze, previste dal 87 dellAuslndergesetz, che rappresentano uneccezione alla regola generale, giustificate dal fatto che talora non sia possibile o sia particolarmente difficile rinunciare ad una cittadinanza, come ad esempio nel caso di persone molto anziane, di profughi e rifugiati politici, o quando si debbano versare tasse particolarmente elevate oppure si subiscano gravi pregiudizi di natura economica o patrimoniale. Il regime delle eccezioni si applica anche ai coniugi stranieri di cittadini tedeschi e ai cittadini degli Stati membri dellUnione europea che a loro volta ammettono la doppia cittadinanza a condizione di reciprocit.

REGNO UNITO

La cittadinanza britannica disciplinata dal British Nationality Act del 1981, entrato in vigore il 1 gennaio 1983; alcune modifiche sono state introdotte con il British Overseas Territories Act del 2002. L'istituto della cittadinanza si articola, secondo le richiamate disposizioni legislative, in forme diverse in base a tre distinti ambiti territoriali: di guisa che contemplata non solamente la cittadinanza britannica propriamente detta - relativa al Regno Unito, alle Channel Islands e all'Isola di Man -, ma anche la cittadinanza dei Territori dipendenti (British Dependent Territories Citizenship) e quella dei Territori d'oltremare[1], per le persone che non abbiano rapporti con il Regno Unito e con i Territori dipendenti (British Overseas Citizenship). Nel secondo e nel terzo caso, norme di dettaglio o speciali sono dettate per quanto concerne l'acquisto o il mantenimento della cittadinanza da parte delle persone residenti in determinati Stati o Territori. Nel sistema vigente dal 1983, la persona nata (o adottata) nel Regno Unito acquista la relativa cittadinanza (attraverso l'apposita "registration") se uno dei genitori sia gi cittadino britannico al momento della nascita; oppure se uno dei genitori, non cittadino britannico, si sia stabilito nel Regno Unito ("settled"), vi risieda cio a tempo indeterminato e senza soggiacere ai limiti temporali previsti dalla legislazione in materia di immigrazione (dettata dallo Immigration Act del 1971 e dalle successive modifiche) e connessi, di norma, al conseguimento di un permesso di lavoro ( il caso, ad esempio, delle persone provenienti da Stati membri dell'Unione europea o inclusi nell'Area Economica Europea che, a determinate condizioni, si stabiliscono nel Regno Unito). Qualora al momento della nascita i genitori non siano cittadini britannici n siano stabiliti nel Regno Unito, la persona nata nel territorio nazionale avr titolo a richiedere il riconoscimento della cittadinanza nei casi seguenti: (a) se uno dei genitori successivamente divenga cittadino britannico o si stabilisca nel Regno Unito, dovendo per il figlio farne espressa richiesta entro il limite dei 18 anni di et; (b) se il richiedente abbia vissuto nel Regno Unito per i 10 anni successivi alla nascita non assentandosi per pi di 90 giorni; in tal caso non vi sono previsti limiti di tempo per richiedere la cittadinanza; (c) qualora la persona abbia la cittadinanza britannica dei Territori d'oltremare, e abbia per almeno 5 anni legalmente risieduto nel Regno Unito senza assentarsi per pi di 450 giorni durante il quinquennio o per pi di 90 negli ultimi 12 mesi. In mancanza dei previsti requisiti, la concessione della cittadinanza britannica alla persona nata sul suolo nazionale di competenza discrezionale del Ministro dell'Interno (Home Secretary). La legge regola, inoltre, i casi di acquisto della cittadinanza britannica da parte della persona non nata sul suolo nazionale. Oltre alle norme specifiche previste per casi particolari (concernenti le persone nate nei Territori individuati dalle disposizioni del 2002 - a tale scopo denominati "qualifying territories" - e da genitori di cui almeno uno sia cittadino britannico oppure stabilito nel Regno Unito), la disciplina contempla la naturalizzazione degli stranieri ("naturalization"), se provenienti da Stati appartenenti al Commonwealth e se in possesso della cittadinanza irlandese. In tali casi sono richieste la maggiore et, la residenza almeno
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quinquennale nel Regno Unito, le certificazioni relative alla buone condizioni fisiche e mentali, la sufficiente conoscenza della lingua inglese oppure gaelica o scozzese, la sussistenza di stretti rapporti con il Regno Unito. E' previsto altres che il coniuge di un cittadino britannico possa conseguire la cittadinanza dopo aver vissuto legalmente e in modo continuativo per almeno un triennio nel Regno Unito, purch in posesso dei suindicati requisiti prescritti per la naturalizzazione. E' ammesso il possesso, da parte di colui che ottenga la cittadinanza britannica, di altre nazionalit qualora ci sia consentito dallo Stato di origine.

SPAGNA

Riferimenti normativi Costituzione spagnola del 27 dicembre 1978, art. 11 Codice civile, artt. 17-28 (modificati, da ultimo, con la legge 36/2002, dell'8 ottobre 2002) Legge 32/2002, del 5 luglio 2002, di modifica della legge 17/1999, sull'accesso degli stranieri alla condizione di militare di professione

La cittadinanza d'origine La Costituzione spagnola del 1978, all'articolo 11, rinvia ad una legge attuativa per quanto concerne le modalit di acquisizione, conservazione e perdita della cittadinanza (nacionalidad), limitandosi a porre il principio generale del divieto della privazione della cittadinanza nei confronti degli spagnoli d'origine. Un'ulteriore disposizione riguarda la possibilit di sottoscrivere trattati internazionali sulla "doppia cittadinanza" (doble nacionalidad) con i paesi ispano-americani o con altri paesi che abbiano mantenuto particolari legami con la Spagna, sulla base del principio di reciprocit. La normativa specifica sul diritto di cittadinanza attualmente contenuta nel codice civile, all'interno del Libro primo "Delle persone", nel Titolo I "Degli spagnoli e degli stranieri" (artt. 17-28). In particolare, sono spagnoli d'origine: i nati da padre o madre spagnoli; i nati in Spagna da genitori stranieri, se almeno uno di essi nato in Spagna, ad eccezione dei figli di funzionari diplomatici o consolari accreditati in Spagna; i nati in Spagna da genitori stranieri, se entrambi non possiedono alcuna cittadinanza o la legislazione dei loro paesi d'origine non assegna al figlio la cittadinanza; i nati in Spagna la cui filiazione non risulti accertata. In tal caso si considerano nati nel territorio nazionale i minori di et il cui primo luogo conosciuto di soggiorno sia la Spagna.

Nel caso in cui la filiazione o la nascita in Spagna siano accertati dopo il compimento del
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diciottesimo anno di et, l'interessato non acquista automaticamente la cittadinanza spagnola d'origine, ma ha due anni di tempo per optare in tal senso. Nella circostanza opposta, cio laddove si scopra successivamente la mancanza di uno dei requisiti fondamentali per il possesso della cittadinanza spagnola d'origine, se l'interessato, fatta salva la sua buona fede, stato considerato cittadino spagnolo per almeno dieci anni ininterrotti, con iscrizione regolare presso i registri dello stato civile, mantiene la cittadinanza. E' infine cittadino d'origine lo straniero, minore di diciotto anni, che viene adottato da uno spagnolo.

La cittadinanza mediante opzione In aggiunta ai casi di possesso della cittadinanza d'origine, possibile, come gi precedentemente accennato (accertamento della nascita o filiazione in Spagna dopo il compimento del diciottesimo anno di et), optare per la cittadinanza spagnola; tale possibilit prevista, infatti, anche per gli adottati nella maggiore et, purch esercitino tale opzione entro i due anni dall'adozione. Il codice civile individua inoltre altre due categorie che possono esercitare il diritto d'opzione: le persone che siano, o siano state, soggette alla patria potest di uno spagnolo; coloro il cui padre o madre, nato in Spagna, abbia avuto in passato la cittadinanza spagnola.[2]

La dichiarazione di opzione va fatta dall'interessato, se maggiorenne e con piena capacit giuridica; per i minorenni, purch maggiori di quattordici anni, richiesta l'assistenza di un rappresentante legale. Per i minori di quattordici anni, infine, possibile soltanto la richiesta inoltrata da un rappresentante legale dell'optante, autorizzata dall'ufficiale dello stato civile del domicilio del richiedente, ascoltato il parere del Pubblico Ministero e nell'interesse del soggetto. In caso di dichiarazione effettuata direttamente dall'interessato in possesso della maggiore et, previsto, anche per chi stato soggetto alla patria potest di un cittadino, il termine di due anni per far valere l'opzione, mentre tale termine non si applica nel caso di chi ha avuto un genitore nato in Spagna e che era stato, in passato, cittadino spagnolo. Trascorso il termine di due anni comunque ancora possibile ottenere la cittadinanza, ma attraverso la "acquisizione" della stessa e previo il requisito della "residenza legale".

L'acquisizione della cittadinanza La cittadinanza spagnola pu anche essere acquisita con due modalit: in primo luogo attraverso il rilascio di un "certificato di cittadinanza" (carta de naturaleza) mediante "Real Decreto", emanato a discrezione dell'autorit competente, ma soltanto nei casi in cui il richiedente si trovi in "circostanze eccezionali"; in secondo luogo, nella maniera pi frequente, l'ottenimento della cittadinanza avviene con il requisito della "residenza in Spagna", su concessione del Ministro della Giustizia. In entrambi i casi la domanda va inoltrata con gli stessi criteri gi elencati per l'opzione a favore della cittadinanza spagnola, a seconda dell'et del richiedente. Il requisito fondamentale, per la richiesta in base alla residenza, appunto quello della "residenza legale e continuata" in Spagna per un periodo di 10 anni, come regola generale.
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Per tale criterio di base sono tuttavia previste alcune eccezioni favorevoli: per coloro che sono stati riconosciuti come rifugiati politici: 5 anni di residenza; per i cittadini d'origine dei paesi ispano-americani, per quelli di Andorra, Filippine, Guinea Equatoriale, Portogallo e per i sefarditi: 2 anni di residenza; per coloro che sono sposati con un cittadino spagnolo da almeno un anno e non sono separati legalmente o di fatto: 1 anno di residenza; per coloro che sono, o sono stati, soggetti legalmente alla tutela, la custodia o l'affidamento di un cittadino o di un ente spagnolo per due anni consecutivi: 1 anno di residenza;

per coloro che sono nati in Spagna: 1 anno di residenza;

per i vedovi o le vedove di uno spagnolo o di una spagnola, se alla morte del coniuge non vi era separazione legale o di fatto: 1 anno di residenza; per i nati fuori dalla Spagna, ma con un genitore o un nonno che ha avuto, in passato, la cittadinanza spagnola: 1 anno di residenza; per coloro che non hanno fatto valere, in passato, il diritto di opzione per la cittadinanza spagnola: 1 anno di residenza. La domanda, rivolta al Ministro della Giustizia, va presentata presso l'ufficio dello stato civile dove si trova il domicilio del richiedente, corredata dai diversi certificati richiesti per le differenti fattispecie sopra elencate e, in ogni caso, da un certificato della Direzione Generale di Polizia che attesti la durata della residenza legale e continuata in Spagna. L'interessato dovr inoltre attestare "buona condotta civica e sufficiente grado di integrazione nella societ spagnola". A tale proposito sono richiesti, oltre ai certificati concernenti i precedenti penali, in Spagna e nel paese di provenienza, anche un certificato che attesti l'iscrizione ai tutti i ruoli anagrafici e tributari (certificado de empadronamiento); lo straniero dovr inoltre dimostrare quali sono i suoi mezzi di sostentamento in Spagna. Il Ministro della Giustizia pu respingere la richiesta di cittadinanza con decisione motivata, per ragioni di ordine pubblico o interesse nazionale. Tale atto impugnabile in via amministrativa. La concessione della cittadinanza, sia mediante opzione che a seguito di rilascio del "certificato di cittadinanza" o per acquisizione con residenza in Spagna, decade automaticamente dopo 180 giorni se la persona interessata, nel caso sia maggiore di 14 anni ed in pieno possesso della capacit giuridica ad agire, non compie i seguenti atti: dichiara o promette fedelt al Re ed obbedienza alla Costituzione e alle leggi; dichiara di rinunciare alla sua cittadinanza di origine, ad eccezione di coloro che provengono dai paesi ispano-americani e da Andorra, Filippine, Guinea Equatoriale e Portogallo, in base alla possibilit della "doppia cittadinanza", prevista all'articolo 11 della Costituzione;

registra l'acquisizione della cittadinanza spagnola presso l'ufficio dello stato civile. Un caso particolare, non menzionato nel codice civile, quello dello straniero militare di professione. A seguito dell'avvio del processo di professionalizzazione delle Forze Armate spagnole, avvenuto mediante l'approvazione della legge 17/1999, stata successivamente introdotta nelle file dei militari di carriera, attraverso la legge di modifica 32/2002, la figura dello "straniero legato alle Forze Armate con la condizione di militare di professione di truppa e di marina a carattere temporaneo".
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Lo straniero quindi, purch non impedito dalle leggi del suo paese dorigine o da convenzioni internazionali, accede alla condizione di militare professionale a carattere temporaneo, firmando un "accordo" (compromiso) della durata complessiva di tre anni, comprensivi del periodo necessario alladdestramento. Stipulando tale accordo lo straniero acquista i requisiti legati al possesso della residenza legale in Spagna e per coloro i quali richiedano, nel corso del triennio, lacquisizione della nazionalit spagnola, la legge prevede la possibilit che la ferma possa essere prolungata fino alla fine del processo di acquisizione della cittadinanza stessa. Al contrario, per quanti pongano fine all'accordo prima della scadenza naturale o comunque cessino dallo status di militare professionale temporaneo, senza avere presentato richiesta di cittadinanza, viene restaurata la condizione ordinaria dello straniero.

La perdita e la riacquisizione della cittadinanza In base al codice civile perdono la cittadinanza spagnola coloro che, divenuti indipendenti dalla loro famiglia di origine (emancipados), decidano di risiedere abitualmente all'estero, di acquisire volontariamente un'altra cittadinanza o di utilizzare esclusivamente una cittadinanza straniera, che avevano prima della loro emancipazione. La perdita della cittadinanza spagnola avviene dopo tre anni, calcolati a partire dall'acquisizione della nuova cittadinanza o dall'emancipazione. Gli interessati potranno tuttavia evitare di perdere la cittadinanza spagnola se, entro il tempo indicato, dichiarano di volerla conservare innanzi all'ufficiale dello stato civile.[3] L'acquisizione della cittadinanza di uno dei paesi ispano-americani o di Andorra, Filippine, Guinea Equatoriale e Portogallo non comporta automaticamente la perdita della cittadinanza spagnola, vista la possibilit della doppia cittadinanza. In ogni caso perdono la cittadinanza spagnola coloro che rinunciano espressamente ad essa, ne mantengono un'altra e risiedono abitualmente all'estero. Coloro che sono nati e risiedono all'estero, ma sono cittadini spagnoli in quanto figli di padre o madre spagnola, seppure nati all'estero a loro volta, laddove le leggi del paese gli attribuiscano la cittadinanza dello stesso, perderanno in ogni caso la cittadinanza spagnola, a meno che non dichiarino espressamente di volerla conservare innanzi all'ufficiale dello stato civile, entro tre anni a partire dalla maggiore et o dall'emancipazione.[4] Per gli spagnoli che non sono cittadini d'origine, ma per acquisizione, la perdita della cittadinanza avviene nei seguenti casi: quando, per un periodo di tre anni, utilizzano esclusivamente la cittadinanza alla quale avevano dichiarato di rinunciare per acquisire la spagnola; quando entrano volontariamente al servizio di Forze Armate straniere o rivestono cariche politiche in uno Stato straniero, contro il divieto espresso dal Governo spagnolo.

La sentenza definitiva che afferma che l'interessato incorso nei reati di falsit, occultazione o frode, con riferimento all'acquisizione della cittadinanza spagnola, produce la nullit dell'atto stesso di acquisizione, anche se non deriveranno da ci effetti pregiudiziali per le terze persone eventualmente coinvolte, purch sia accertata la loro buona fede. L'azione penale di annullamento pu essere avviata sia d'ufficio, dal Pubblico Ministero, sia a seguito di denuncia personale, entro un periodo massimo di quindici anni. Coloro che abbiano perso la cittadinanza spagnola potranno comunque recuperarla, se in possesso dei seguenti requisiti e con la procedura indicata:
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1. avere la residenza legale in Spagna. Tale requisito non richiesto agli emigranti o ai loro figli. Negli altri casi possibile, in circostanze eccezionali, ottenere la deroga rilasciata dal Ministro della Giustizia; 2. dichiarare, innanzi all'ufficiale dello stato civile, di voler recuperare la cittadinanza spagnola;

3. iscrivere il recupero della cittadinanza nel registro dello stato civile. Per i casi sopra menzionati di annullamento dell'atto di acquisizione della cittadinanza spagnola, per falsit, occultazione o frode, al fine di ottenere il recupero o l'acquisizione della cittadinanza richiesta anche un'apposita abilitazione, rilasciata discrezionalmente dal Governo spagnolo.

[1] Ai fini dell'applicazione della disciplina in tema di cittadinanza, i British Overseas Territories comprendono Anguilla, Bermuda, il Territorio Antartico britannico, il Territorio britannico dell'Oceano indiano, le Isole Cayman, le Isole Falkland e Dipendenze, Gibilterra, Hong Kong (non pi dal 1 luglio del 1997), Montserrat, Pitcairn, Henderson, Ducie e le Isole Oeno, S. Christopher e Nevis (fino al 19 settembre 1983), S. Elena e Dipendenze, le Aree Sovrane della Base Aerea di Akrotiri e Dhekelia (queste ultime escluse dal novero dei "qualifying territories"), le Isole Turks e Caicos, e le Isole Vergini. [2] Si tratta di una delle novit introdotte con la legge 36/2002, di modifica del codice civile. La finalit dichiarata della legge quella di "facilitare la conservazione e la trasmissione della cittadinanza spagnola", in ottemperanza a quanto previsto nell'articolo 42 della Costituzione spagnola, che impegna lo Stato nella salvaguardia dei diritti economici e sociali dei lavoratori spagnoli all'estero e nel favorire il loro rientro in patria. [3] Tale possibilit stata inserita con la legge 36/2002, al fine di consentire agli interessati di non perdere la cittadinanza spagnola in maniera, per cos dire, automatica, cio solo in conseguenza del trascorrere di un periodo di tempo determinato. [4] Anche tale disposizione stata introdotta con la legge 36/2002, sempre con l'intento di evitare la perdita della cittadinanza in modo automatico.

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