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LA SAGGEZZA SORRIDENTE Storia, attualit e grandezza della psicosintesi di Roberto Assaggioli C' un tempo in cui, dopo secoli o decennisonnolenti,

l'evoluzione umana si risveglia peraccelerare lungo quella direttrice che ciallontana dall'animale e ci porta a Dio.E la sensazione, forte e condivisa, cheproprio nello scorcio di questo fine millenniosi stia affrontando una nuova, grande tappa diquesta evoluzione che spingeprepotentemente a compiere altri passi sulsentiero irto e lungo della crescita interiore.Una crescita che coinvolge in prima analisi lacoscienza in un percorso che produce nuovaconsapevolezza e tenta nuove risposte aquell'eterna domanda del chi siamo e doveandiamo. In definitiva una nuova sfida almistero del tempo e dello spazio.Qualcuno, da tempo convinto dei segnali delCielo o dello Zodiaco, la preannunciadelimitandone addirittura i confini temporali.Spesso se ne parla come della Nuova Era, altre volte come dell'Et dell'Acquario.Certamente fra le persone sensibili, o per meglio dire fra coloro che difendono e credononella sensibilit, dato che sensibili lo siamo tutti, cresce forte il desiderio che un bisogno - di cambiare veste all'esistenza, abbandonando la critica inconcludente perguardarsi piuttosto dentro alla ricerca di quei valori e di quelle motivazioni che possonodare un senso all'esistenza e riempire le nostre giornate di fiducia, di gioia e di speranza.Di certo in giro un fiorire di corsi, seminari, conferenze, terapie e trasmissioni che soloparzialmente riescono a soddisfare la domanda. Ma se molto di quello che succede fruttodella ricerca ed ha basi tanto solide quanto serie da poter dare un contributo significativo aquesto diffuso desiderio, che per semplificare potremmo definire di qualit (della vita,delle relazioni, del pensiero, dell'istruzione, ecc.), altro spesso frutto diun'improvvisazione e di una superficialit che difficilmente potranno offrire alle domandequalche risposta.Nella prima categoria si colloca, senza paura di sbagliare e, mi si permetta il giudizio ed ilgiro di parole, prima delle prime, la psicosintesi di Roberto Assagioli.Corrente psicologica ed esistenziale la psicosintesi nasce nei primi anni del secolo aimargini della psicanalisi di Freud, di cui Assagioli fu il primo rappresentante in Italia, perproporre la formazione e lo sviluppo globale dell'uomo. Una tecnica che si sviluppa non solo come terapia ma anche e soprattutto come strumento educativo nell'ambientefamiliare e scolastico, puntando decisamente allo sviluppo ed all'arricchimento dellapersonalit e dei rapporti interiori ed interpersonali. LA FORMAZIONE Uomo di grandi intuizioni, conosciuto ed apprezzato - come spesso avviene piall'estero che in Italia, Roberto Assagioli fu principalmente un maestro di vita.Nato a Venezia nel 1888 da famiglia ebrea, dopo gli studi liceali si trasfer con la madre edil padre adottivo a Firenze per frequentare l'Istituto di Studi Superiori, all'epoca universitfra le pi prestigiose, dove si iscrive presso la facolt di Medicina e dirige i suoi interessi alcorso di studi in psichiatria.A quel tempo, era il 1904, la psicologia non si era ancora staccata dalla religione e dallafilosofia, ma in citt la facolt di Lettere possedeva un laboratorio sperimentale ed unMuseo Psicologico presso cui Assagioli si mise a collaborare succedendo nel 1906 all'amicoGiovanni Papini nella carica di bibliotecario.Dopo la

formazione di stampo classico e scientifico della giovinezza veneziana i primianni a Firenze rappresentarono per Roberto un'apertura a nuovi grandi interessi, come lafilosofia orientale ed indiana, la teosofia, l'esoterismo.Risalgono a quell'epoca delle esperienze in sedute medianiche e la frequentazione dellaBiblioteca Occultista successivamente rinominata Biblioteca Filosofica.Inoltre viaggia. Sostenuto dalla famiglia trascorre lunghi periodi a Roma e poi all'estero, aGinevra, a Zurigo, a Vienna, dove incontra Freud e soprattutto Gustav Jung con cui loaccomuna l'interesse per il mondo dell'occulto e la riscoperta del pensiero dell'Oriente buddista ed induista.In un primo tempo si impegna in prima persona a diffondere in Italia la psicanalisi da cuiresta affascinato ma mai completamente convinto.A Sigmund Freud (1856 - 1939) Assagioli riconoscer sempre il grande merito di aver perprimo indagato e definito l'inconscio ed i processi psichici che lo governano, ma prestocapisce anche che non solo il profondo inferiore a condizionare la personalit e che esistenell'uomo una tendenza pi importante e significativa a guardare in alto, una forzaspirituale che lo spinge ad evolversi e ad essere felice.Di Freud non accetter la valenza esagerata data alla sessualit, frutto secondo lui diun'indagine troppo sbilanciata verso soggetti in preda alla nevrosi, opponendosifermamente al concetto di rimozione a cui preferisce quello di sublimazione. Un percorsoche disegna con Jung, di cui condivide una visione pi incentrata sull'anima,convincendosi che molte turbe sono la diretta conseguenza di un mancato appagamentodei suoi bisogni se non addirittura della sue complete repressione. LA LAUREA Sar questa la strada che lo far grande e che oggi, nel pieno della ricerca di valori chepossano dare un senso all'esistenza, rende cosi attuale Assagioli.Ma deve passare ancora qualche anno, trascorso come unico membro italianodell'Associazione Psicoanalitica Internazionale di Zurigo, presieduta fino al 1914 da Jung,prima del definitivo distacco e della nascita della psicosintesi.Nel frattempo si laurea con una tesi che gi nel titolo - La Psicoanalisi - contiene le novitdi una disciplina destinata ad affermarsi e divenire nuovo laboratorio d'indagine dellefacolt mentali, anche se annota subito che in Italia le teorie di Freud non riscuotonol'interesse riscontrato oltralpe.Verso il precursore tedesco Assagioli nutrir comunque sempre grande stima,riconoscendogli quella grande intuizione che lo port per primo ad indagare nei livellipsichici del profondo.A Roma, dove si trasferisce nel 1926 con la seconda moglie Nella ed il figlio Mario nato nel1923, i tempi e l'ambiente sono finalmente quelli giusti: nasce la biopsicosintesi. Con essaRoberto Assagioli vuole rinnovare l'uomo dirigendo la ricerca non pi solo al passato ed alprofondo inferiore ma anche e soprattutto ai livelli superiori dell'inconscio, quello chechiamer il Se transpersonale, e al futuro.Quello che per Aurobindo lo yoga, per Maslow il selfactualization e per Carl Rogers ilself-concept, per Assagioli diviene la psicosintesi, una "psicologia dell'alto", in cui oggettodell'indagine l'uomo e tutti i suoi livelli esperienziali, del corpo alle emozioni, dallamente all'anima. Ecco perch si parla di biopsicosintesi, un termine in cui per brevit econsuetudine il prefisso viene omesso.La nuova disciplina umanistica si impone rapidamente grazie alla fortunatacollaborazione giornalistica con la diffusissima e prestigiosa rivista inglese Hibbert Journal, tanto che all'estero si cominciano ad organizzare gruppi di lavoro ed a Romapiovono gli apprezzamenti.Gli articoli sono inseriti nel libro "Principi e metodi della psicosintesi terapeutica",pubblicato inizialmente in inglese dalla Psychosynthesis Research di New York ed oggitradotto a cura delle

edizioni Astrolabio.Dopo alterne vicende, fra le quali un mese di internamento nel carcere di Regina Coeliaccusato di pacifismo, Assagioli, terminata la seconda grande guerra, ritorna con lafamiglia a Firenze, dove riprende rapidamente la normale attivit di studio, il lavoro dipsicoterapeuta e psichiatra ed un intenso impegno nell'organizzazione di frequentatissimeconferenze a cui la gente partecipa sempre pi numerosa, stazionando spesso in piedi eperfino nell'atrio esterno della sala o sulle scale.Del resto nella citt toscana il maestro era molto conosciuto ed apprezzato sin dai tempidell'universit, anni in cui la sua opera, tutta tesa a coniugare l'Occidente con l'Oriente,risultava per la verit pi difficile da inquadrare, ostacolo che cadde certamente,aiutandolo ad accentuare la sue fama, dopo la formulazione della psicosintesi, il cui unicolimite, come lo stesso Assagioli disse, di non avere limiti.Ma nessuna illusione, la vita per lui non fu mai facile. Nel 1951, dopo anni segnati dalla tubercolosi, perde il figlio Mario e nel 1973 perde anche la moglie Nella e resta solo.Eppure la gioia, la serenit, la fiducia ed il sorriso continuano a pervadere il suo mondo, ilsuo studio, il suo viso.Piero Ferrucci, che, a Firenze, del 1969 al 1974, ha trascorso con Assagioli gli anni pisignificativi della sue formazione e che oggi ne perpetua gli insegnamenti presso il CentroStudi di Psicosintesi che dirige, ama citare spesso le parole del maestro: "La vita ungioco. La vita magica."Che Ferrucci rappresenti oggi, a 24 anni dalla morte del fondatore, uno degli esponentipi amati e carismatici della psicosintesi moderna un fatto di cui ciascuno pu prendereconsapevolezza frequentando i corsi del suo Centro Studi, ma la cosa che certamenterimane pi impressa conoscendolo ed ascoltandolo il volto ed il ricordo che lui dipingedi Assagioli. Un ritratto che solo chi ha trovato la saggezza e amato profondamente la vitaed il genere umano pu suggerire ad un allievo. L'ALBERO Roberto Assagioli con grande sua semplicit allarga le braccia all'uomo della Nuova Eraed al suo nuovo bisogno di spiritualit. Con la sua straordinaria capacita di sottolinearel'importanza di cose tanto fondamentali e cos quotidiane da passare inosservate, lapsicosintesi la voglia di aiutare l'uomo a divenire artefice del proprio destino rimanendocome gli alberi - un modello a lui molto caro - fortemente radicati nel terreno ma ancheslanciati verso il cielo,"Di solito nella vita ci si lascia vivere, mentre vivere un'arte e dovrebbe essere la pigrande delle belle arti" diceva sempre, convinto com'era della necessit di una formazionepermanente che non abbandonasse il fanciullo alla soglia della maturit ma loaccompagnasse per mano sulla strada di una crescita senza confini."La morte mi appare soprattutto come una vacanza. Ci sono molte ipotesi sulla morte el'idea della reincarnazione mi sembra molto sensata. E con questo mi metto in compagniacon milioni di orienta1i.Delle parole che Assagioli pronunciava senza cambiare tono o intensit di voce, con gliocchi pieni come sempre di luce e le labbra pronte ad un sorriso.Il sorriso di una saggezza che dall'inconscio buio e profondo della psicoanalisi di Freud gliha permesso di partire verso esperienze delle vette, per restituire all'uomo-animale la suaanima.La psicologia spirituale radica le sue basi nella Bibbia, il pi grande libro, anzi, la pigrande raccolta di libri che sia mai stata scritta sulla storia dell'uomo. In essa il temacentrale quello del rapporto fra Dio ed un popolo che nell'Antico Testamento ha smarritola strada e che nei Vangeli e nel Cristo ritrova la luce della salvezza. Un popolo la

cuigenealogia quella di Abramo, di No e degli altri patriarchi discendenti di Adamo,creato, come narra la Genesi a immagine e somiglianza del Padre. questo l'assioma che ispira la nuova corrente spirituale della psicologia umanistica e chediventa sfida: recuperare nell'uomo il suo elemento divino, la sua luce, la sua forza, il suo Amore.In questo contesto potremmo dire che la Psicosintesi di Roberto Assagioli rappresenta unponte tra la psicologia dell'inconscio e l'esperienza transpersonale, tra il profondo inferioreed il profondo superiore, tra l'animale di Freud e l'Uomo della Nuova Era. soprattutto lascienza delle relazioni coscienti attraverso cui migliorare le relazioni con se stessi, con glialtri, con il mondo e con l'Universo. Un'esperienza dove l'Io deve ridursi e la coscienzaespandersi. IL CENTRO D'AMORE Concepita come terapia per l'uomo sano insegna a camminare nella vita, facendo delladisidentificazione - matrice di stampo profondamente orientale - la base per riuscire asollevarsi dai ruoli in cui spesso ci confina la vita e la nostra personalit, per vivere leesperienze delle vette, le uniche capaci di alzarci sopra gli inganni della societ deiconsumi e farci sentire semplicemente noi stessi: un centro di pura coscienza ed Amore.Ma attenzione: la Psicosintesi spirituale, ma anche concreta. Ci aiuta a lavorareintensamente sul quotidiano, a capire chi siamo e dove andiamo, a non dimenticare il bios,ovvero il corpo, i suoi movimenti ed atteggiamenti.Obiettivi ambiziosi, ma anche esigenze di tutti i giorni che nessun percorso di analisi esintesi dell'uomo pu permettersi di ignorare. Il grande merito di Roberto Assagioli statoproprio quello di aver per primo intrapreso questo percorso con metodi semplici, osereidire quasi spontanei, in cui gli strumenti sono tutti gi dentro l'Uomo e nella suastraordinaria realt energetica. Quello che serve perseguire lo sviluppo delle potenzialitdell'individuo e, allo stesso tempo, per evitare la dissociazione e la frammentazione dellapsiche, la possibilit di rendere armoniche le mille sfumature della personalit. Alcontrario di quello che superficialmente percepiamo non siamo infatti, citando Assagioli,"unificati. Ne abbiamo spesso l'illusione, perch non abbiamo vari corpi, varie membra, eperch una mano non picchia l'altra, ma nel nostro interno avviene metaforicamenteproprio cos: varie personalit e sub personalit si azzuffano fra loro continuamente:impulsi, desideri, principi, aspirazioni,ideali in continuo tumulto". LE SUBPERSONALIT Quello che siamo una moltitudine in perenne movimento, che ci distrae ed astrae spessodalle nostre vocazioni, dalle attitudini, da quello per cui siamo al mondo; che ci trascina inspirali vorticose in cui domina la confusione.Il primo stadio della terapia psicosintetica dunque la conoscenza di s; innanzitutto lapresa di confidenza con i propri processi psichici e la capacit di muoversi con facilit efiducia all'interno della nostra realt soggettiva.Non semplicisticamente un lavoro di analisi ma un'esperienza esplorativa profonda che ciporta vicino alla parte pi intima di noi, quella che spesso siamo stati costretti anascondere e soffocare per problemi di relazione o sopravvivenza. Si tratta di una primafase difficile, nel cui labirinto bisogna stare attenti a non perdersi; ne escono spesso, come

vere e proprie rivelazioni, molti aspetti di cui non eravamo coscienti: ruoli (come quellodell'impiegato, del malato, dello scontento, del figlio o della madre) ed abitudini in cuitendiamo ad identificarci totalmente, con il risultato di perdere di vista gli innumerevolialtri aspetti della personalit e di farci passivamente dominare da quelle che Assagiolidefinisce le nostre subpersonalit.Un processo inconscio che con la complicit del tempo nasce e si sviluppa in noi a partireda una fase indefinita della crescita e che spesso ci toglie ogni capacit di reazione, ognicapacit di muovere quell'immenso potenziale di energia che pu in ogni istantetrasformare la vita e renderci artefici del nostro destino. LA VOLONT Ecco perch questo nuovo conoscerci rappresenta, soprattutto quando si muove verso lapiena coscienza del proprio centro, un passo in avanti molto importante, anche se da solonon sempre sufficiente a garantire la trasformazione."Conoscersi, dominarsi, trasformarsi" era il motto ricorrente nelle conferenze e negliinsegnamenti di Assagioli, che conosceva perfettamente le incredibili resistenze chenormalmente nell'individuo intervengono di fronte alla terza fase.Per questo, e qui sta una delle rivelazioni pi straordinarie della Psicosintesi, necessariomuovere la volont.Un atteggiamento guardato con grande sospetto dalla psicanalisi (spesso addiritturaritenuta un pupazzo agli ordini dell'inconscio) ed invece ridefinito e rivalutato dallaPsicosintesi, che di questo atteggiamento fa una qualit superiore, non pi artificiale esenza sostanza, non pi piena di sforzo e repressione, ma autonoma e soprattutto capacedi rendere l'uomo incline a decidere, ad essere causa, ad incidere sulla propria realtanzich a soggiacere passivamente alle pressioni che gli arrivano dal mondo.Una rivelazione attraverso cui Assagioli, noto soprattutto per la sua grande dote diconcentrarsi su cose talmente semplici da passare ai pi inosservate fino a rivelarle in tuttala loro grandezza, giunge a dimostrare come l'assenza di volont si trasformi spesso inpatologia, lasciando l'uomo solo, depresso e sballottato fra mille situazioni non sue.Ma, intendiamoci, la qualit di cui si parla non la volont che impone il dovere. invecela volont buona, quella che ci permette di muovere l'apatia, la stasi o anche solol'assopimento verso gli oggetti e le situazioni del desiderio; la volont in cui il "posso" edil "voglio" si sostituiscono al "devo".Come svilupparla? Semplicemente usandola. Ad esempio facendo ancora per qualcheminuto quello che stiamo facendo, alzandosi dal letto o rimanendovi pi del previsto,scegliendo in ogni momento il fare o il non fare, l'azione e la sua direzione, divenendopienamente protagonisti di una parte significativa del nostro destino. una lezione che vale la pena ascoltare, una presa di coscienza in grado da sola ditrasformare veramente la qualit della vita. Scoprirete che tutto questo rende pi forti e fasentire pi liberi. Personalmente riservo per questo eterna gratitudine a Roberto Assagioli. LA GIOIA Divenire autonomi ed indipendenti mettendo al centro e valorizzando i due poli dellapersona, la sua individualit e la sua universalit, un percorso che porta oltre la felicitper arrivare alla gioia, ovvero al contatto con il S transpersonale. Dei momenti in cui cisentiamo perfettamente uniti e proviamo una comprensione ed un amore profondo per larealt della vita. Dei momenti che producono sintesi, che armonizzano le energie e donanoun senso di grande benessere. La gioia l'espressione dell'Anima, la meta sublime chesta dentro noi stessi: il contatto con la scintilla di Dio.Dei momenti quasi sempre

ignorati dalle varie correnti della psicologia tradizionale, su cuila Psicosintesi si sofferma per studiarne le manifestazioni, i collegamenti e gli influssi suivari aspetti della personalit, per favorirne l'esercizio cosciente e l'integrazione nellaquotidianit. LE VISUALIZZAZIONI Fra le tecniche pi innovative e sorprendenti della Psicosintesi il ruolo primario spettasenz'altro alla visualizzazione ed alla meditazione. Attenzione, un meditare anche quitutto occidentale e diretto non, come avviene talvolta in Oriente ad uscire dal corpo, ma aconoscere e trasformare. Assagioli parla di meditazione riflessiva e di meditazione creativacome esercizi con cui scandagliare le subpersonalit e le situazioni di blocco, non solo percapirle ed accettarne i bisogni, ma anche e soprattutto per contrapporvi le qualit ed ivalori perduti o mai sviluppati.Con le visualizzazioni, con le loro immagini, la loro immediatezza, i colori, i profumi, isuoni, i disegni che evocano, si entra in un mondo spesso tutto nuovo e sconosciuto,eppure profondamente nostro. Un piano di comunicazione straordinario per semplicit econtenuti, un viaggio in quella nostra dimensione sottile che registra ed elabora incontinuazione le situazioni della vita, i ricordi, le sensazioni, i desideri.La tecnica, su cui ci soffermeremo in altri capitoli di questo lavoro, essenziale e perquesto risulta alla portata di tutti, con l'unica prerogativa di accettare le regole di quelloche deve essere affrontato semplicemente come un gioco. Un gioco in cui i protagonistisiamo noi e quelle immagini che, se evocate con il giusto atteggiamento (ovvero nessunatteggiamento), scoprirete riempire i vostri occhi come il buio riempie il cielo di stelle.In tutta l'opera di Assagioli le regole prime sono osservare ed accettare, senza giudicare,senza crearsi aspettative. su queste basi che, con l'aiuto di tecniche come levisualizzazioni, si compie il primo grande passo del conoscersi. Tutte le subpersonalit,tutti i bisogni, dominano le nostre qualit (la creativit, il gioco, la felicita, l'amore, ladisponibilit) fintanto che non le riconosciamo e ne prendiamo consapevolezza. Hannomolte cose da dirci, da esprimerci, e l'unico modo per vincerle, per trasformarle, ascoltarle attentamente. Scacciarle o combatterle direttamente non serve, uscirebbero dallaporta per rientrare a nostra insaputa dalla finestra.Giungere alla trasformazione invece un lavoro di grande pazienza e disponibilit versose stessi; il grande obiettivo di tutta la Biopsicosintesi: migliorare l'uomo per migliorare ilmondo.

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