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16 URBINO E MONTEFELTRO

MERCOLED 1 FEBBRAIO 2012

I dipendenti comunali vanno... sul pallone


URBINO

Esperimenti sulla postura del Dipartimento di Scienze Biomolecolari dellUniversit


UNA SWISS BALL al posto della sedia. E questo il progetto sperimentale che, in base ad un accordo siglato tra lUniversit degli Studi di Urbino (Dipartimento di Scienze Biomolecolari) e il Comune di Urbino (Dirigente del personale), alterner negli uffici di sedici impiegati comunali labituale seduta ad pallone propriocettivo. Il programma, denominato Lombalgia da postura scorretta, luso della seduta dinamica e i suoi effetti su soggetti con un lavoro sedentario in sintonia con le disposizioni dettate in materia di salute e sicurezza nei luoghi di lavoro e sar oggetto di una tesi da parte di una studentessa dellUniversit. LA PROFESSORESSA Anna Rita Calavalle, ricercatrice della sezione di Scienze Motorie ne ha inquadrato le finalit: Il ruolo negativo di un lavoro sedentario sulla corretta postura e di conseguenza sulla buona salute della colonna vertebrale ha spiegato da tempo riconosciuto a livello scientifico. Diversi studi hanno infatti dimostrato che esiste una correlazione tra il tempo trascorso in posizione seduta e la lombalgia: quanto pi aumentano le ore in questa posizione tanto pi aumenta lincidenza della lombalgia. Scopo finale del progetto, affiancato tra laltro da seminari volsi e in termini di efficacia e di efficienza. Il periodo di applicazione investir un arco di cinque settimane continuative (dal 23 gennaio al 25 febbraio 2012 e per cinque giorni a settimana). LA SCELTA di coinvolgere gli impiegati del Comune di Urbino non stata un caso dato che proprio la loro categoria rappresenta una tipologia utile allo scopo della ricerca con una media di sei/ sette ore al giorno passate alla scrivania o davanti allo schermo di un computer. Le prime sedute sono gi cominciate con intervalli sul pallone di due o tre minuti, che andranno progressivamente ad aumentare in base alle risposte fisiologiche riscontrate. E COSA NOTA agli esperti infatti che la seduta dinamica inizialmente pu portare ad alcuni dolori muscolari. In ogni caso si cercher di arrivare ad un massimo di venti minuti al giorno, finch non saranno superate le sintomatologie dovute alladattamento fisico. e. m.

LOTTA AL MAL DI SCHIENA Il problema sempre pi diffuso tra chi lavora molte ore al computer
ti a capire com incrementare il benessere fisico con lutilizzo di semplici accorgimenti, dunque quello di innalzare la qualit della vita nei luoghi di lavoro. Secondo lassessore alle politiche sociali e al personale Maria Cara Muci in questo modo si mira a promuovere e mantenere il pi alto grado di benessere fisico nonch psicologico e sociale dei lavoratori investigando sullimpatto che ci pu avere sullo stato di salute dellintera organizzazione e dei servizi re-

UNIVERSITA LEX LEADER DEL MOVIMENTO STUDENTESCO E PREOCCUPATO PER COME E CAMBIATO LO STUDIO UNIVERSITARIO

Ragazzi, tornate nelle librerie. E... non vendete gli appunti


URBINO

LE LIBRERIE urbinati risentono della crisi. Ma non solo colpa del mercato. Lera digitale ha moltiplicato la digitalizzazione dei testi, in pi gli studenti vendono gli appunti. Mauro Murgia, sociologo, gi leader del Movimento Studentesco del 77 ad Urbino, ci scrive per fare alcune riflessioni. Ed un appello ai ragazzi di oggi: Tornate nelle librerie. Perch? Aiuta a crescere.
di MAURO MURGIA

e riuscivano spesso, e purtroppo non sempre, ad impedire che alcuni docenti lucrassero con le proprie dispense, ciclostilate e vendute dai bidelli, come aggiunta ai testi fondamentali. QUESTA situazione di equilibrio non durata a lungo. Venuto meno il minimo controllo e partecipazione studentesca, si verificata una situazione incontrollabile sui costi degli esami. Cerano casi limite, come quelli di dover acquistare un testo per studiare un solo capitolo. Oggi siamo arrivato ad una aberrazione del mercato librario universitario, con la proliferazione della fotocopia o della scansione del te-

sto e la ridistribuzione, ignorando i diritti dautore,umiliando i docenti che con sacrificio hanno pubblicato a proprie spese. Questo un mercato folle ed irrazionale che impoverisce non i docenti, ma gli studenti stessi. Una povert che si fonda sulla mancanza di contatto con la libreria, che genera curiosit intellettuale. Si ha una povert legata alla mancanza di basi fisiche e visive del proprio percorso di studio. La fotoco-

pia e la scansione al computer, straordinari strumenti per altri utilizzi, sono diventati la strada pi breve e rapida nella rinuncia allacquisto. Non si comprano i testi, ma si fotocopiano.Poi si rivendono le fotocopie e i testi scansionati. Capisco che sia un affare per chi si presta e pratica questa versione commerciale, mami rifiuto di pensare che possa essere la soluzione al costo degli esami. Si tratta di una scelta talmente pericolosa, di cui possiamo gi vedere al-

cuni risultati. Gli studenti prendono appunti alle lezioni e poi, invece di fare come una volta,cio confrontarli con altri, parlare eccetera, li rivendono. SI, RIVENDONO gli appunti ed, incredibilmente, qualcuno compra. Ne fanno fede gli stessi librai che si sono sentiti richiedere la proposta di acquisto. Oppure,studenti che chiedono di affittare per il giorno degli esami i libri da far vedere ai prof. e poi riportarli la sera. C solo una strada da percorrere per ovviare alla barbarie culturale che avanza. LUniversit deve dare un forte segnale attraverso lintero corpo docente, con una riflessione e un ripensamento sul costo degli esami. Un segnale che vada incontro alle esigenze degli studenti pi deboli e non degli opportunisti, che riesca a fare da mediatore tra qualit e crisi del settore librario. Fatto ci si potr tornare a fare gli esami con tranquillit, senza che i docenti debbano firmare i propri libri, spingendo i ragazzi a tornare nelle librerie, per indurli a conservare i loro testi senza il bisogno di venderli o fotocopiarli.

LA STORIA dellUniversit di Urbino e della citt ha molte facce, perfettamente incastonate su un unico corpo ed indissolubilmente legate. Una di queste facce, viene rappresentata dalle librerie cittadine e dalla loro storia. Lo sviluppo e crescita delle librerie risale agli anni 70 - 80, quando il bisogno di leggere diventava voglia e piacere e non solo necessit per gli esami. Il bisogno di cultura travalicava lacquisto dei testi obbligatori. Studenti e docenti acquistavano al di l delle richieste dei vademecum e gli esami si arricchivano di conoscenze maggiori. LA QUESTIONE del costo degli esami, per lacquisto dei testi, veniva affrontata con la richiesta di un controllo di queste spese per andare incontro alle esigenze della fascia pi povera degli studenti. Gli studenti controllavano

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