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Bozza 3.2.

2012

Prima Persona - Gruppo di politica internazionale La presente bozza di documento riflette il dibattito intervenuto in seno al Gruppo nella riunione del 13 gennaio 2012 e nel successivo carteggio fra i componenti. Le posizioni non sono riportate per esteso per ovvia necessit di sintesi. E pertanto ulteriori apporti possono essere considerati per completare il quadro delle opinioni. 1) Il tema Europa nellagenda politica nazionale Le recenti vicende interne e internazionali mostrano unEuropa ancora capace di esercitare pressione sui governi nazionali, unEuropa dotata ancora di un certo peso a livello internazionale. Purtroppo lEuropa non solo questo; essa per molti unentit ancora poco concreta, nebulosa, verso la quale si nota una crescente disaffezione popolare. Come si potrebbe avvicinare allora il popolo allEuropa? La politica interna e la politica estera sono le due facce della stessa medaglia, due momenti di una medesima attivit, un binomio indissolubile. Se consideriamo il legame tra le due politiche, non possiamo fare altro che guardarle come un quadro dinsieme, in cui luna non pu esistere senza laltra. La direzione verso la quale dobbiamo dirigerci, e lo strumento per la formazione di un legame profondo tra il popolo e il resto del mondo che vogliamo qui proporre, quello di una maggiore presenza della politica europea nella politica italiana. La chiave giusta affinch la politica europea sia conosciuta dal popolo, e abbia la stessa importanza e lo stesso peso di quella interna, fare del tema Europa un punto centrale dellagenda politica nazionale. A cominciare dalle elezioni politiche nazionali del 2013. Se vogliamo che lEuropa non sia soltanto un coacervo di tecnocrati che discutono del nostro destino nei quartieri di Bruxelles, se vogliamo avere un

contatto pi profondo con chi a volte sembra essere cos distante dalla nostra quotidianit, allora bisogna fare di pi: invitare i nostri partiti a misurarsi con aspetti di tipo internazionale ed europeo, dare slancio alla politica estera attraverso i loro programmi, permettere al cittadino italiano di entrare in contatto con lEuropa sentendosi a tutti gli effetti cittadino europeo, consapevole dei diritti e dei doveri che scaturiscono da questa espressione. Lantica funzione dei partiti politici nazionali va rimodulata nella prospettiva pi ampia di contatto anche tra LEuropa e il cittadino. Che si parli di un vero e proprio cambiamento o solo di un nuovo approccio, la presenza forte di una politica europea nella politica interna non pu essere apprezzata fino in fondo se non si mettono in luce le ragioni profonde che spingono verso essa, se non prendiamo innanzitutto coscienza delle possibili ripercussioni interne qualora si perdesse di vista la visione dinsieme. Preoccupa la debolezza della proiezione internazionale dItalia, che colpisce anche i soggetti istituzionali come il Ministero degli Esteri e quello che resta dellICE. Il settore della comunicazione resta vitale per i nostri contatti cogli italiani allestero e con quanti allestero sono italofoni e sinteressano al nostro Paese. Il taglio di Rai International ci taglia fuori da quel mondo, ed grave. 2) Europeismo come sinonimo di progressismo Altro aspetto sul quale conveniamo la necessit di rilevare lequazione europeismo = progressismo, ambedue intesi nel senso di promozione di diritti civili e sociali. I nuovi traghettatori non riescono a portare lEuropa fuori da acque torbide e tempestose, le politiche europee perdono giorno dopo giorno il loro slancio a causa soprattutto degli interessi di parte e degli egoismi nazionali. Cresce la distanza tra noi e gli ideali dei Padri fondatori. E importante non solo procedere ad un maggior coinvolgimento del cittadino nella vita europea, ma anche accorciare questa vistosa distanza ripartendo e rivalutando le origini della storia dEuropa. Ci riconosciamo nelle parole di Adenauer: Quando credono che tu sia alla fine, devi ricominciare dal principio. Bisogna ridare credibilit al progetto europeo e ai principi su cui si fonda:

solidariet, libert, unit dei diversi. Bisogna declinare gli antichi valori in chiave moderna perch lEuropa sia un corpo vivo.
3)

Un multilateralismo difficile

Ridare vita al progetto europeo significa anche riattivare lEuropa nellazione esterna, specie nei riguardi dei vicini a sud e est. Mediterraneo meridionale, Balcani, Russia, Caucaso: ecco le nuove frontiere esterne della grande Europa che lEuropa deve proteggere non richiudendosi a fortezza ma aprendosi alle loro suggestioni. Il Mediterraneo meridionale della Primavera araba, o della Rivoluzione come la chiamano in Egitto, pone nuove sfide. Fa cadere lo stereotipo delle masse arabe acquiescenti verso regimi autocratici e immutabili. Il multilateralismo euro mediterraneo meno praticabile in questa situazione. Occorre trovare un nuovo approccio alla questione mediterranea che consideri anche la questione mediorientale. Il nuovo approccio deve basarsi sulla cooperazione e soprattutto sullintelligenza dei nuovi fenomeni e delle nuove figure politiche e sociali. Sarebbe riduttivo trovare le ragioni delle difficolt nellinterminabile confronto tra Israele e Palestina, dal momento che anche alcuni conflitti tra gli stessi Paesi arabi, come Marocco e Algeria, rendono vana la speranza di realizzare un forte regionalismo inteso come un unico blocco meridionale capace di interloquire con lEuropa. Il vento della globalizzazione e del cambiamento soffia ormai forte sul Nord Africa e su parte del Medio Oriente costringendo lEuropa a misurarsi con nuovi e alquanto rivoluzionari scenari. LUnione hanno condiviso la necessit di appoggiare questo cambiamento di grande spessore e di stimolare tutto ci che di positivo sarebbe scaturito dalla primavera araba. Ed proprio considerando la rivoluzione politica in atto in alcuni Paesi che lEuropa ha deciso di riformulare e ridare slancio alla politica euro-mediterranea nella speranza di raggiungere i seguenti obiettivi: institution building, legame di cooperazione con la popolazione e sviluppo economico sostenibile. LEuropa pu e deve trovare la chiave giusta per svolgere un ruolo esemplare in una zona che le sta a cuore, il Mediterraneo e, considerando la complessit

delle situazioni che stanno emergendo nonch la chiusura geopolitica ed economica di determinate leadership africane, non pu fare altro che adottare una strategia basata su un maggior criterio di differenziazione tra partners, e preferire ancora una volta un reale bilateralismo alla chimera del multilateralismo. Il vecchio continente non pu permettersi di pensare al Nord Africa in chiave di affari, ma deve pensare alle possibili conseguenze di avere come vicini dei paesi politicamente instabili, sullonda delle rivoluzioni e in una zona effervescente quale il bacino Mediterraneo. 4) Turchia: dentro o fuori dallEuropa? A 24 anni dalla sua domanda di adesione alla Comunit Economica Europea, la Turchia non riesce ancora a realizzare il suo sogno europeo. Non siamo pi nel 1987 e gli scenari sono diversi, eppure la Turchia resta il ponte tra lEuropa e LAsia, tra loccidentalismo e lislamismo, nonch a giocare un ruolo oggi pi che fondamentale sulla scena internazionale. I problemi che la Turchia deve affrontare per poter entrare nel mondo europeo sono come sempre di natura politica: Paese sviluppato dal punto di vista economico e con un PIL continuamente in rialzo non riesce ancora a rientrare in quelli che sono i criteri politici europei. Rimangono le riserve di alcuni stati membri riguardo a problemi turchi: libert di espressione, diritti delle donne, riconoscimento dei diritti umani, questione del genocidio degli armeni e occupazione della parte settentrionale dellisola di Cipro. Di modo che ladesione della Turchia in Europa sembra non essere pi una priorit. Sicuramente la Turchia ha bisogno dEuropa soprattutto per laccesso ai mercati e agli scambi commerciali ma pure lEuropa ad avere bisogno della Turchia. Sostiene il Ministro delle finanze Mehmet imek: La Turchia pu aiutare l'Europa a diventare un leader mondiale. Paese a medio reddito oggi, la Turchia potr diventare nel giro di pochi anni un Paese ricco e guardare da una posizione privilegiata lEuropa che ormai alle prese con una dura crisi ecnomica di cui non sembra conoscere via di uscita.

Lallontanamento della Turchia dallEuropa deve essere letto anche alla luce di alcuni importanti eventi internazionali come lassalto delle forze speciali israeliane nei confronti della nave turca Mavi Marmara, che se da un lato ha visto lEuropa criticare lazione di Israele senza intaccare le loro relazioni, dallaltro ha messo in discussione sempre di pi il tradizionale filo-occidentalismo kemalista della Turchia. La Turchia ha scelto la pista ottomana in politica estera?
5)

Allargamento ai Balcani occidentali e rapporti con la Russia

Il processo di allargamento dellUE entrato in una nuova fase che guarda in maniera preponderante verso i Balcani. Nel 2013 la Croazia sar il ventottesimo stato membro. Ma perch i Balcani risultano essere una zona cos ambita e di vitale interesse per il processo di allargamento dellUnione europea? Al di l di quelle che potrebbero essere le pi o meno cospicue relazioni economiche e commerciali tra lEuropa e questa regione, la stabilit dei Balcani essenziale per la sicurezza europea. La prospettiva di adesione allUE, e tutto ci che essa comporta a livello di rifome democratiche, amministrative, giudiziarie ed economiche, importante per una stabilizzazione della regione e pi in generale per il futuro di tutta lUnione. Per quanto riguarda invece la rilevanza dellUnione europea per i Balcani, basti menzionare la loro politica estera interamente protesa al rafforzamento delle relazioni con lEuropa in vista di una futura adesione. Lex Repubblica iugoslava di Macedonia potrebbe essere la prossima candidata allUnione dopo la Croazia. In effetti, pur riconsocendo il clima di instabilit politica nel quale si trova a causa delle rivendicazioni autonomiste e nonostante anche la disputa diplomatica con la Grecia, la Commissione ha di recente raccomandato al Consiglio di aprire i negoziati daccesso. Possiamo concludere che se mai ci saranno dei benefici a cui andranno incontro tali Paesi, essi non saranno degli attraenti short terms benefits come risorse ecnonomiche e fondi immediati, ma si tratta piuttosto di benefici di tipo indiretto, supporto europeo alla stabilit politica e alla democrazia che attraverso

un processo, seppur lungo ma importante, porter alla costituzione di istituzioni idonee allo sviluppo di tali regioni. La via balcanica porta a Mosca. Il rapporto con la Russia va rilanciato perch sia allaltezza del partenariato strategico che lUnione ha sancito da anni. LItalia nella posizione giusta, geografica e politica, per interloquire intensamente con Balcani e Russia. Le nostre imprese sono presenti in forza nellarea. Le conseguenze per lo sviluppo sono positive. Dobbiamo incoraggiarle a incrementare la loro presenza. Dobbiamo affermare il principio che il futuro russo europeo, nelle forme che esso prender sul piano del diritto internazionale. Conclusioni. PP dovrebbe preparare una strategia dattacco lungo alcune piste fondamentali: a) europeizzare i programmi dei partiti italiani in vista delle elezioni 2013 perch lEuropa non sia un tema residuale o peggio ostico, ma permei la vicenda politica nazionale in tutti i suoi aspetti; b) ricollocare lItalia nellalveo della grande tradizione mediterranea proponendo un approccio diverso al Mediterraneo meridionale affinch gli impulsi della Primavera araba siano valorizzati; c) valorizzare il ruolo dellItalia come interlocutore privilegiato di Balcani occidentali e Russia; d) riannodare i rapporti con le collettivit italiane e italofone allestero; e) rilanciare lidea di un Europeismo progressista e democratico sia nei rapporti interni fra gli stati membri ed i cittadini sia nei rapporti UE col resto del mondo. Queste le possibili parole dordine del nuovo europeismo: apertura, partecipazione, modello sociale, cooperazione.

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