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ProCivibus Protezione Civile Partecipata www.procivibus.

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Indice generale
ProCivibus.Executive Summary.......................................................................................................3 Appendice A. Rassegna Stampa......................................................................................................7 Appendice B. Home Page di ProCivibus. .......................................................................................9 Appendice C. L'indagine Ecosistema Rischio 2010........................................................................10

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ProCivibus.Executive Summary
Obiettivo ProCivibus [www.procivibus.it] intende attivare un processo partecipativo a livello locale a supporto della pianificazione d'emergenza, finalizzato a coinvolgere, via Internet, tutti i cittadini nella costruzione della banca dati di supporto alla redazione del Piano di Protezione Civile che,di fatto, ogni Comune italiano tenuto a redigere per Legge. Tale banca dati sar anche un indispensabile strumento operativo di supporto sia per lattivit di prevenzione che per quella di gestione di un evento disastroso. Obiettivo del progetto pertanto quello di costruire, attraverso un largo coinvolgimento dei cittadini, mediato dalle tecnologie collaborative del Web 2.0, una banca dati di supporto alla pianificazione comunale di emergenza, senza precedenti per dimensione e grado di aggiornamento. Soggetto Attuatore ProCivibus una iniziativa di cittadinanza attiva, in tema di protezione civile, promossa da GIEOLab (Geographic Information, E-participation & Opengov Laboratory). GIEOLab [http://www.gieolab.com/] una Associazione di Promozione Sociale, con sede a Lecce, che opera per creare le condizioni culturali ed organizzative necessarie sia per garantire il diritto di ogni cittadino alla partecipazione attiva alla vita del nostro Paese sia per diffondere la cultura dell'Open Government e degli Open Data in Italia. Contesto di riferimento Previsione, prevenzione e pianificazione sono le attivit che le strutture del Servizio nazionale di Protezione Civile devono svolgere in tempo di pace per preparare la gestione dellemergenza. Gli strumenti giuridici dei soggetti titolari, ai diversi livelli, della funzione di protezione civile sono i Piani di Protezione Civile. Attualmente, ai sensi delle disposizioni legislative generali (legge 225/92 e D.Lgs. Bassanini 112/98), ed anche ai sensi della legislazione speciale vigente per le singole materie (rischio idrogeologico, rischio incendi, ecc.), ogni comune italiano , di fatto, tenuto a redigere un Piano Comunale di Protezione Civile. Sintesi del bisogno Come emerge dall'indagine Ecosistema Rischio 2010 [Appendice C. L'indagine Ecosistema Rischio 2010], condotta da Legambiente e Dipartimento Nazionale della Protezione Civile, nonostante le numerose prescrizioni normative vigenti, solo un ristretto numero di Comuni italiani si dotato di un Piano di Protezione Civile efficace. Dalla stessa indagine emerge che, spesso, questo importante documento non viene aggiornato e, nel tempo, perde la sua valenza. Questa situazione si determinata, in parte, per scarsa conoscenza della norma e per disattenzione politica di alcuni Amministratori locali, ma anche e soprattutto per la oggettiva difficolt e costo dell'attivit di raccolta e aggiornamento dei dati di base necessari alla redazione del Piano di Protezione Civile. In questo contesto, emerge dunque con chiarezza la necessit di dare un nuovo impulso alla pianificazione e la necessit di sperimentare nuovi strumenti operativi in grado di rendere sostenibile sia il primo impianto che laggiornamento continuo ed indispensabile delle banche dati essenziali per la protezione civile.

Destinatari
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Essendo una iniziativa fondata sul paradigma del crowdsourcing1, ProCivibus prevede un naturale ed importante coinvolgimento di: Cittadini attivi, motivati ad aumentare la sicurezza propria e della propria famiglia ed Operatori della Protezione Civile motivati, per vocazione, ad estendere la propria attivit finalizzata alla tutela della popolazione e del territorio.

Altri naturali destinatari dell'iniziativa sono, ovviamente, gli Enti che, ai diversi livelli istituzionali, hanno competenze in materia di Protezione Civile. In particolare, l'iniziativa si rivolge a : Comuni che, in passato, hanno fatto poco o niente in tema di Protezione Civile e vedono, in ProCivibus, un'occasione per attivarsi e costruire la propria banca dati di supporto alla pianificazione dellemergenza; Comuni che, in passato, hanno gi fatto molto per la difesa dei cittadini, e vedono, in ProCivibus, un'occasione per creare un largo coinvolgimento della popolazione finalizzato ad integrare e/o aggiornare le informazioni utili per la pianificazione a propria disposizione; Province che, secondo il dettato della Legge 225/922, partecipano all'organizzazione ed all'attuazione del Servizio Nazionale della Protezione Civile, assicurando lo svolgimento dei compiti relativi alla rilevazione, alla raccolta ed alla elaborazione dei dati interessanti la Protezione Civile, alla predisposizione di programmi provinciali di previsione e prevenzione e alla loro realizzazione, in armonia con i programmi nazionali e regionali; Regioni, che, secondo il dettato della Legge 225/92 e nel rispetto delle competenze ad esse affidate in materia di organizzazione dell'esercizio delle funzioni amministrative a livello locale, favoriscono nei modi e con le forme ritenuti opportuni, l'organizzazione di strutture comunali di protezione civile.

Idea centrale ProCivibus [www.procivibus.it], un servizio on-line [Appendice B. Home Page di ProCivibus. ] che consente ai cittadini tutti ed, in particolare, ai volontari della Protezione Civile di fornire, alle Amministrazioni Locali, le informazioni di cui dispongono, utili ai fini della pianificazione di emergenza. Il servizio consente ai Cittadini linserimento di schede informative relative a edifici rilevanti vulnerabili (scuole, edifici privati, alberghi,monasteri, chiese, musei, pinacoteche, biblioteche, industrie che trattano sostanze pericolose, ecc.); servizi di pubblica utilit (stabilimenti ospedalieri, pronto soccorso, guardia medica, 118, mass-media, discariche, ecc.); risorse disponibili in emergenza (risorse umane e strumentali, ditte specializzate, magazzini di materiali, mezzi e generi alimentari,ecc.);

Il termine crowdsourcing (da crowd, gente comune, e outsourcing, esternalizzare una parte delle proprie attivit) un neologismo che definisce un modello operativo nel quale unazienda o unistituzione richiede lo sviluppo di un progetto, di un servizio o di un prodotto ad un insieme distribuito di persone non gi organizzate in un team. Questo processo avviene attraverso degli strumenti web o comunque dei portali su Internet. Legge 24 febbraio 1992, n. 225 (in Suppl. ordinario alla Gazz. Uff., 17 marzo, n. 64 ). Istituzione del Servizio nazionale della protezione civile.
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strutture operative della Protezione Civile (associazioni di volontariato, strutture operative di ricerca e soccorso Forze Armate, Forze di Polizia, Vigili del Fuoco, Croce Rossa- , strutture tecnico-scientifiche, enti pubblici, ecc.); segnalazioni di pericolo.

Tutte le informazioni gestite dal ProCivibus, georeferenziate su una mappa, sono state indicate dal Dipartimento della Protezione Civile come dati indispensabili alla redazione del Piano di Protezione Civile comunale. Per questo, ProCivibus, rende disponibili agli Enti le informazioni fornite dai Cittadini, sia attraverso file di interscambio in formato standard (.csv, .xls, .pdf) , sia attraverso meccanismi di cooperazione applicativa (Web Service). Gli Enti possono cos integrare questi dati nei propri sistemi informativi territoriali e sovrapporli alle cartografie di criticit allo scopo di delineare gli scenari di rischio rispetto ai quali pianificare gli interventi di Protezione Civile. Affinch gli Enti possano disporre di un set di informazioni affidabili, ProCivibus integra un processo di validazione del dato, basato su ruoli, in grado di filtrare il rumore generato da utenti che decidano, dolosamente, di inserire informazioni false o da utenti che inseriscano, innocentemente, informazioni incomplete o errate.

Figura 1: ProCivibus. Processo di validazione dei dati basato su ruoli

Carattere innovativo ProCivibus ha un carattere assolutamente innovativo in quanto sposta l'onere delle attivit di censimento ed aggiornamento dei dati rilevanti per la pianificazione di emergenza dagli Enti, individuati dalla Legge come responsabili della pianificazione, ai Cittadini. Linnovativit di ProCivibus, in tema di protezione civile, dunque filosofica e sostanziale: filosofica perch crea una sorta di rivoluzione copernicana nel rapporto cittadino-istituzione: il cittadino diventa non solo un elemento attivo ma il principale attore e motore dell'iniziativa. Sostanziale perch solo grazie al contributo dei cittadini (ed in particolar modo dei volontari della Protezione Civile) il sistema in grado di raccogliere e gestire in maniera efficace ed efficiente una
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grande mole di informazioni che altrimenti richiederebbero elevati costi di produzione e manutenzione a carico dell'Ente. Pubblicazioni Una commissione scientifica composta da personalit di primo piano nel settore del disaster management e della Protezione Civile (Prof. Luigi Pellizzoni - Universit di Trieste, Prof. Fedele Ruggeri - Universit di Pisa, Prof. David Alexander - Universit di Firenze, Arch.Francesco Santoianni - Regione Campania) ha selezionato "ProCivibus: la protezione civile partecipata nel Web2.0" tra i 5 lavori pi meritevoli sottomessi nell'ambito della Call for Papers promossa dalla Fondazione Volontariato e Partecipazione dal titolo "Protezione civile e partecipazione. Quale modello per una gestione sostenibile delle emergenze socio-ambientali?". Il lavoro in parola attualmente in fase di pubblicazione nella collana Working Paper Series /FVeP, a cura della Fondazione Volontariato e Partecipazione di Lucca. ProCivibus e i Media ProCivibus, nei suoi pochi mesi di vita on-line stato gi ripreso da diverse testate [Appendice A. Rassegna Stampa]. In particolare, ProCivibus, stato segnalato sul n. 3 del magazine Protezione Civile organo di comunicazione ufficiale del Dipartimento Nazionale della Protezione Civile. Inoltre ProCivibus stato identificato da Labsus [www.labsus.org] come una iniziativa a forte valenza sussidiaria, ovvero come una iniziativa coerente con lart. 118 della Costituzione Italiana il quale riconosce che i cittadini sono in grado di attivarsi autonomamente nellinteresse generale e dispone che le Istituzioni debbano sostenerne gli sforzi in tal senso. Infine, ProCivibus stato uno dei 6 finalisti del Kublai Award 2011, il premio nazionale per la creativit e l'innovazione sociale promosso ogni anno del Ministero per lo Sviluppo Economico. ProCivibus e i Social Network ProCivibus, anche attraverso i suoi canali Facebook [www.facebook.com/procivibus.it] e Twitter [twitter.com/procivibus], si propone come un contributo innovativo alla diffusione della cultura della prevenzione nel nostro Paese. ProCivibus opera, dunque, affinch tutti i cittadini possano riconoscersi come un anello importante del sistema nazionale di Protezione Civile.

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Appendice A. Rassegna Stampa


ProCivibus, nei suoi pochi mesi di vita on-line stato gi ripreso da diverse testate. Ecco alcuni contributi dedicati dai media al progetto.

Protezione Civile Magazine - Organo di Comunicazione Ufficiale del Dipartimento della Protezione Civile ProCivibus, un progetto di protezione civile partecipata

Labsus.org La prevenzione parte dal web

ilgiornaledellaprotezionecivile.it La Protezione Civile? E' partecipata su ProCivibus

ORENT.it Progetto ProCivibus: un database per la cittadinanza attiva e la pianificazione demergenza

egovnews.it ProCivibus, quando la protezione civile partecipata

Nuovo Quotidiano di Puglia Un progetto Made in Lecce in lizza al Kublai Award

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Oltre ad aver ricevuto numerose recensioni dedicate, ProCivibus viene ormai citato, da pi parti, come una delle pi significative esperienze oggi in Italia in tema di civic media e wiki sussidiariet. Qui trovate alcuni interessanti contributi.

The Blog TV Apps4italy: linnovazione Open

Labsus.org La wiki-sussidiariet

Il Blog di Luca De Biase Mit-MediaLab: Citizen and professional media in Italy

FF3300 Fuel for your mind Italia Media at Mit-MediaLab

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Appendice B. Home Page di ProCivibus.

Figura 2: ProCivibus. Home Page [http://www.procivibus.it]

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Appendice C. L'indagine Ecosistema Rischio 2010


Nel 2001 Lorenzo Alessandrini, sulla rivista ufficiale di informazione del Dipartimento della Protezione Civile, scriveva: Per molti anni, purtroppo, molti amministratori hanno immaginato la protezione civile - comunale e non - allopera soltanto durante la fase parossistica degli eventi, cio in pieno e conclamato disastro. La protezione civile - ecco il concetto definitivo e vincente- invece un servizio indispensabile da organizzare a cura degli Enti Locali e da erogare giornalmente allutenza, cio ai cittadini contribuenti, senza soluzione di continuit, in modo omogeneo e diffuso sul territorio comunale e senza condizionamenti di tipo sociale, economico o sindacale. [Omissis] E purtroppo un fatto assodato che ad oggi, nonostante i grandi progressi registrati negli ultimi anni, e seguiti soprattutto allavvento dellelezione diretta dei sindaci, molti Enti Locali restano ancora collocati in posizione di retroguardia nel settore della protezione civile, e dunque in condizione di fortissima inadempienza nei confronti dei propri doveri istituzionali. Ci avviene in genere sia per motivi di scarsa conoscenza della norma che per prassi consolidata di disattenzione politica. [Omissis] Trascorsi 10 anni, l'indagine Ecosistema Rischio 2010, condotta da Legambiente e Dipartimento di Protezione Civile, evidenzia che, nel nostro Paese, in tema di Protezione Civile c' ancora molta strada da fare. Infatti, tra le 5581 amministrazioni comunali considerate a pi alto rischio idrogeologico dal Ministero dellAmbiente solo il 37% (2.053) ha risposto al questionario di Ecosistema Rischio 2010. Di queste, il 76% si dotato di un Piano di Emergenza, ma soltanto il 51% lo ha aggiornato negli ultimi due anni, fatto estremamente importante giacch disporre di piani vecchi pu costituire un grave limite in caso di necessit. Infine, soltanto in un Comune su cinque sono state organizzate iniziative dedicate allinformazione dei cittadini e alle esercitazioni che rappresentano uno strumento fondamentale per testare lefficienza del sistema locale di protezione civile.

Grafico 1: Comuni Italiani a Rischio Idrogeologico

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Grafico 2: Comuni che hanno fornito informazioni sulla loro attivit di pianificazione di emergenza, rispondendo al questionario Ecosistema Rischio 2010 di Legambiente

Grafico 3: Comuni che hanno redatto/aggiornato il Piano di Protezione Civile ed hanno svolto attivit di informazione alla Popolazione, come risulta dall'indagine Ecosistema Rischio 2010 di Legambiente

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