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Contributi alle scuole: se teniamo alla verit, diciamola tutta!

Alcune precisazioni in merito allarticolo Come ti riduco la scuola apparso su Nota Democratica Novembre 2011 Sicuramente positivo che qualche cittadino si sia soffermato ad esaminare il nuovo Piano per il Diritto allo Studio (approvato il 14 luglio scorso, nonostante lassenza trasversale di 1/3 dei consiglieri!!!), peccato per che la lettura si sia limitata a poche righe di pagina 14: un semplice sguardo alle 33 pagine del documento avrebbe indotto ben altre conclusioni. Non mi riferisco alle conclusioni, integralmente condivisibili, circa lincapacit cronica delle istituzioni di salvaguardare i primati educativi raggiunti dalla scuola pubblica italiana dalla sua nascita fino a giorni nostri, scuola che da sempre ha lobbiettivo di una formazione integrale delluomo e del suo senso civico. I tagli, come sappiamo, hanno ingiustamente colpito risorse talvolta vitali per salvaguardare la qualit dei piani dellofferta formativa di tutti gli istituti, statali e paritari che siano. Mi preme per sottolineare ulteriori aspetti cercando di evitare inutili politicizzazioni destinate a rivelare sempre verit menomate: i soggetti cui rivolto il sistema scuola, i nostri figli e il loro futuro, non meritano giochi di parole! Innanzitutto le scuole cui stata riconosciuta la parit sono inserite nel sistema pubblico di istruzione e non sono private: hanno gli stessi doveri delle scuole statali, ma non sempre gli stessi diritti (si vedano gli orari e le retribuzioni del personale docente). Il contributo comunale alle scuole statali (paragrafo 4 del PDS), viene erogato per consentire lacquisto di materiali e attrezzature didattiche, mentre, nel caso delle scuole paritarie il criterio profondamente diverso. Il PDS (sempre a pag. 14) ribadisce che la scuola dellinfanzia privata svolge unimportante funzione di carattere educativo e sociale, senza scopo di lucro [fra laltro n.d.a.], sul territorio comunale. La finalit per cui il comune eroga tale contributo garantire lopportunit a tutti i bambini dai 3 anni in su di frequentare la scuola dellinfanzia: quanto costerebbe al comune costruire e far funzionare una scuola per i 228 bambini che attualmente frequentano le scuole paritarie? Il totale complessivo degli stanziamenti previsti dal PDS per le scuole paritarie di 180.000 euro, ma quanto viene stanziato per le statali? Oltre ai 90.000 euro del gi citato contributo, aggiungendo refezione scolastica, trasporto scolastico, attivit integrative dellorario scolastico, assistenza mensa, libri di testo, acquisto di arredi e materiale igienico-sanitario e progetti specifici, lesborso preventivato dal comune (escludendo naturalmente i servizi educativi per la formazione adulti) di Euro 2.165.740. Ma non tutto Dal PEG 2011 (Piano Esecutivo di Gestione) apprendiamo che le casse comunali destineranno alle scuole statali ulteriori fondi: per pagamento bollette e manutenzioni ( 876.000), quota stipendi ( 272.000), beni di consumo e utensileria ( 61.000), interessi su mutui ( 63.000), spese in conto capitale ( 240.000) un totale di Euro 1.512.000!

Quindi, per dirla tutta (la verit), per un alunno delle paritarie il comune paga ben 790 euro a testa (ma non deve preoccuparsi pi di nulla!), mentre per un alunno delle statali 1.561 euro (con la consapevolezza e la preoccupazione [mi auguro] che i posti scuola sono scarsi, le aule piccole, alcuni ambienti inadeguati, le manutenzione continue, i mezzi limitati, ecc.!!!). Avere a cuore il sistema scuola significa capire che non occorre fare una guerra tra poveri o spostare col bilancino qualche euro di qua o di l. Le scuole paritarie (non stiamo parlando di istituti privati che sfornano diplomati ignoranti) devono costituire un ulteriore vanto per listruzione italiana in cui salvaguardata, grazie al principio di sussidiariet, la libert dei genitori, che possono cos scegliere una scuola alleata ai loro sforzi educativi. Emanuele Mancini

P.S.: Potete consultare il PDS 2011-2012 e il P.E.G. 2011 effettuando una ricerca con Google: il nuovo sito del Comune non ha, ad oggi, indicizzato tali documenti nella sezione Albo pretorio (in violazione dellArt. 32, comma 1, della Legge del 18/06/2009 N. 69); in alternativa possibile ritrovare il PDS 2011-2012 come terzultimo allegato al bando dell11/08/2011 rintracciabile a pag. 2 della sezione relativa ai Bandi scaduti sotto Procedura aperta per l'affidamento dei Servizi Integrativi Scolastici anno 2011/2012.

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