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Crepuscolari fu l'aggettivo con cui il critico G . A. Borgese defin un gruppo di poeti che operarono all'incirca nel primo ventennio del nostro secolo e che interpretarono in modo particolare la sensibilit e i temi del Decadentismo italiano. . Il crepuscolo il momento della giornata che segue il tramonto, l'ora in cui si diffonde una luce tenue e morente: i poeti crepuscolari derivano il loro nome dal gusto per la penombra e dall'amore per gli aspetti pi grigi, meno appariscenti e meno solari dell'esistenza. Essi cantano le piccole cose di ogni giorno, gli oggetti e gli ambienti pi banali, le abitudini, gli affetti e l'intimit di una vita senza grandi ideali; rifiutano l'impegno nella realt sociale, sognano il ritorno all'infanzia e aspirano ad un'esistenza semplice, confortata dai valori della tradizione; manca in loro lo slancio e la passione; considerano con ironia anche il loro sogno di una felicit quieta, quasi modesta. Fra i crepuscolari il poeta che ha acquistato pi fama GUIDO GOZZANO; accanto a lui si ricordano SERGIO CORAZZINI e, per quanto riguarda le loro prime opere, CORRADO G o v o NI e MARINO MORETTI. IL FUTURISMO
mano gli ideali della forza, del moto, della vitalit, del dinamismo e dello slancio; si spronano i letterati a comporre opere nuove, ispirate all'ottimismo e ad una gioia di vivere aggressiva e prepotente; si auspica una letteratura rivoluzionaria, liberata da tutte le regole, anche quelle della grammatica, dell'ortografia e della punteggiatura. I futuristi sperimentano nuove forme di scrittura per dar vita ad una poesia tutta movimento e libert; negano la sintassi tradizionale, modificano le parole, le dispongono sulla pagina in modo da suggerire l'immagine che descrivono. La loro necessit di liberarsi del passato, e il loro desiderio di incendiare musei e biblioteche che lo proteggono, vengono proclamati con enfasi e violenza: dall'esaltazione del movimento e dello slancio vitale si passa all'esaltazione euforica della guerra, vista come espressione ammirabile di uomini forti e virili. I futuristi sostengono la necessit dell'intervento nella 1 guerra mondiale, poi aderiscono all'impresa di Fiume e ai primi sviluppi del fascismo.
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Nei primi anni del '900, opposta a quella dei crepuscolari fu la voce dei futuristi: mentre i primi si ripiegavano su se stessi e con linguaggio prosastico e dimesso invocavano un ritorno ai buoni sentimenti del passato, i secondi reagivano alla caduta di ideali della loro epoca proponendo una fiducia fermissima nel futuro. Fondatore del movimento futurista Filippo Tommaso Marinetti che a Parigi, nel febbraio del 1909, pubblica il primo Manifesto futurista: in esso si proclama la fede nel futuro e nella civilt delle m a c c h i n e ; si affer412