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Valerio Marini L'IMPERATRICE

Personaggi
Matilde Gregorio/Invitato 1/Giovanni lEremita/Ancella 1 Enrico/Invitato 2/Arduino Della Palude/Ancella 2 Guelfo/Abate Alberico di S. Benedetto/Ancella 3 Goffredo il Gobbo/Invitato 3/Eriberto, vescovo di Reggio/Ancella 4 Beatrice Bonifacio/Invitato 4/Ancella 5 Goffredo il Barbuto/Invitato 5/Ugo di Cluny/Ancella 6 Tranne Matilde e Beatrice, il resto dei personaggi sono multipli. Con personaggio multiplo si intende un personaggio principale al quale sono affiancati altri personaggi: di conseguenza, uno stesso attore interpreter anche i personaggi assegnati al suo ruolo principale. Ad esempio, lattore chiamato a interpretare GREGORIO interpreter anche lInvitato 1, Giovanni l'Eremita Nota sulla disposizione scenica I personaggi avranno una disposizione scenica come nella seguente figura. e lAncella 1.

1 2 3 4 5 6 7 8

Matilde Gregorio Enrico Guelfo Goffredo il Gobbo Beatrice Bonifacio Goffredo il Barbuto

Buio. Un coro di monaci intona un Introito, disturbato di tanto in tanto dal fastidioso ronzio di zanzare. Luce improvvisa su Matilde. Matilde: (destandosi di soprassalto, tuoi! ancora (si guarda fra attorno. queste qui, urlando) Ride A Pietro! Soccorri i Eh eh eh, Pater noster

amaramente) quanti

mura

saranno giunti? Ho perso il conto... Padre... perch mi hai abbandonata? Io, che ho dedicato la mia intera vita a te... Un rumore di zanzare copre a tratti il canto dei monaci. Matilde: (agitando le braccia attorno a s, con poca forza) Via... Via... un Maledette... avreste (ride Dammi la Tutti osato forza contro darmi di questo addosso? il mio Non corpo credo che inabile... Ve ne approfittate ora, che sono inferma, ma tempo proprio... aiutami... amaramente. Sospira) affrontare San Giacomo, tempo

ancora mi rimane... Vergine santa, prega per la salvezza dei miei cari gi defunti... Prega per mia madre, santa donna a te sempre devota... Prega per la mia unica figliola morta prematura... fa che la sua innocenza le procuri un immediato posto in paradiso fra gli angeli dellAltissimo... Bonifacio, anima Prega invero per la salvezza in di mio padre sua discutibile tutta la

esistenza, ma in fin di vita pio, devoto a te e a tuo Figlio... Prega anche per lanima del mio patrigno, che tanta forza e sostegno ha dato a me e a mia madre rimasta sola al mondo... Infine, Santissima, prega per papa Gregorio VII, santo fra i santi, mia guida, mio astro in terra finch vivo, ed ora mio astro in cielo... Amen (si guarda attorno con aria annoiata) E anche oggi i parenti li ho pregati e stanno in pace... Com' la situazione 3

fuori? qua il

(si

sporge

verso

destra)

Di

qua

maiali un

che

scorrazzano nel bosco... (si sporge verso sinistra) Di fiume tranquillo... (si sporge le bene, verso lenzuola s, neanche i e ci pirata Dieci... tutti... una la un all'orizzonte... venti... (mette una mano che monaci) sono tira

quaran...

cinquanta... con bel

sotto agita Un

fuori e

campanella colazione,

violenza) fagiano

Portatemi arrosto

presto!

melograno... Lo so che non dovrei mangiare carne, ma che importa? Non posso muovermi, ormai non ho pi niente, l'unica cosa che vorrei fare celebrare messa ma non mi consentito in quanto donna, almeno soddisfate il mio appetito... anzi, nell'attesa portatemi un po' di vino speziato... Luce su Bonifacio. Bonifacio: Tieni, Matilde, bevi... Matilde: Ma, padre, non dovrei... sono ancora una fanciulla... Bonifacio: Una fanciulla che va a cavallo, a caccia e che destreggia spada, arco e frecce ha tutto il diritto di bere un sorso di vino... Luce su Beatrice. Beatrice: Matilde! Che stai facendo? Bonifacio: Suvvia, Beatrice, lascia che si ristori un poco... Matilde: Appena un sorso, madre... Beatrice: E va bene, ma un sorso solo, Mantova? Buio su Beatrice e Bonifacio. e sbrigati: la mattinata fitta di lezioni... E tu, Bonifacio, non dovevi essere a

Matilde: Mantova...

Mantova...

Ho impiegato

ventiquattro anni a

piegarti ai miei voleri, ma alla fine ce l'ho fatta... Volevate ribellarvi un'altra volta... questa vostra mana di indipendenza... credevate forse che mi sarei lasciata intimidire? Eh eh eh... mi sar pur rinchiusa in una sorta di convento... Luce su Gregorio e Beatrice. Gregorio: (a Beatrice) Chiudete vostra figlia a chiave... esca, che non parli ad alcuno, ma Che non

soprattutto

controllate giorno e notte che non scappi... La sua un'et delicata, e non vogliamo che in preda alla paura compia azioni irreparabili per lei e per noi tutti... Cosa ne sarebbe del papato e dei Canossa? Buio su Gregorio e Beatrice. Matilde: ... ma non ho mai rinunciato alla mia scorta personale... Tenete bene a mente che sono sempre pronta alla battaglia... Luce su Bonifacio. Bonifacio: Presto, Matilde, all'attacco! Luce su Goffredo il Barbuto. Buio su Bonifacio. Goffredo il Barbuto: Sferra un colpo mortale a quel normanno! Luce su Beatrice. Buio su Goffredo il Barbuto. Beatrice: Attenta a non cadere da cavallo! Sei l'unica rimasta dei miei figli! 5

Buio su Beatrice. Il coro di monaci intona un Kyrie. Rumori di insetti. Matilde: (come scacciando degli insetti) Via... via... maledetti

insetti... Lasciatemi agonizzare in pace... volate nella nebbia... spero che l'umidit vi riduca in una poltiglia innocua, buona solo per concimare il terreno... Conviene forse che limiti i pensieri violenti, non ho voglia di confessarmi pi di quanto gi non faccia... la frequenza della confessione cos alta che sono costretta a inventarmi dei peccati per poter poi confessare di aver mentito al prossimo mio... Avessi almeno il mio diavolo nella bottiglia... mi divertirei ad agitarla e a ricattarlo, come quando ero bambina... Potessi andare a Roma un'altra volta, l'ultima... Luce su Enrico. Enrico: Sono stanco di errare sar Roma! Buio su Enrico. Il coro di monaci intona un Gloria. Matilde: Ah, cugino, chiss cosa diresti se sapessi che sono di tuo di citt in citt come un chierico

vagante. L'impero ha bisogno di una capitale, e questa

diventata Regina bandita da sempre

d'Italia, oltretutto citt... Voi dei

per mano

figlio... una bella rivincita, se ripenso a quando mi hai molte mie imperatori... siete della mia stati invidiosi possedimenti

famiglia: avete esiliato me e mia madre impedendoci di unirci al mio patrigno... forse avete persino assassinato mio padre... 6

Luce su Beatrice. Beatrice: Ecco cos'era di cavalli... Buio su Beatrice. Matilde: Madre mia... alla fine ce l'ho fatta, hai visto? Anch'io quella notte insonne, e quello scalpitare

esclusa dal mondo per contemplare Iddio... L'avremmo fatto con piacere tanto, tanto tempo fa... Ma quante cose ci saremmo perse? Luce su Beatrice. Beatrice: E io che volevo farmi monaca! Se quel sant'uomo non mi

avesse scritto... Luce su Gregorio. Gregorio: Il convento non per voi... Buio su Gregorio e Beatrice. Matilde: (agitata) Padre! Padre, dove siete? Luce su Bonifacio. Bonifacio: (come ridestandosi) Eh? Cosa? Allarme! Allarme! la strada che il buon Dio ha scelto

Matilde! Figlia mia... Luce su Beatrice.

Beatrice: Non

te,

cretino!

Il

santo

padre,

nostra

figlia,

invocava! Luce su Goffredo il Barbuto che ride divertito. Bonifacio si volta verso di lui. Bonifacio: Come osi, tu, sfottermi? Vieni qui, ch ormai son

sveglio e ho voglia di cavar le viscere a qualcuno! Goffredo il Barbuto e Bonifacio si battono lun laltro, gemendo e agitandosi in maniera grottesca come due pupi siciliani. Buio su di loro. Matilde: Ah, madre mia... almeno voi foste felice e fortunata con

entrambi... sposa di due grandi generali... Se solo mio cugino non avesse posto resistenza alle mie suppliche... avremmo potuto governare il mondo. Luce su Gregorio e Enrico. Gregorio: Perch non ci alleiamo, io e te, caro Enrico? Buio su Gregorio. Enrico: (a Matilde) Allearmi? Io? ha fatto con limpero! Luce su Bonifacio. Bonifacio: Non ho mai fatto ci, alla stanchezza, io! Son Bonifacio, e non cedo n per lasciare il campo di Con te? Mai! Ho un esercito di

valorosi uomini! Non ceder anchio al Papa come tuo padre

chiedo scusa! (buio su Enrico) Solo una volta, in preda stavo battaglia, ma Corrado venne e disse: Che cosa fai, 8

fratello, cedi? prima di rituffarsi nella lotta... Era a Coviolo, presso Reggio... Sul mio cavallo, di nuovo, al galoppo... Ora la lancia tesa, ad infilzar nemici... ora la spada agitando a penetrar corazze, a mozzar braccia, e colli... a squartar ventri umani e equini... Avanti! Sciogliete i cani! No, non una caccia, guerra... Occhio alle spalle! Tieni, muori... Dio, che esaltazione... Mai visto stillar tanto sangue... M presa voglia di stuprar donzella... Ehi, tu, soldato! Attento! il Vergine santa, quanto terreno rossastro, mio (a imbevuto... Vinta anche questa, a quanta terra ammonta mio...? Corrado! Tu s, Corrado! che eri Corrado, un fratello amatissimo... granduomo...

Matilde) Non come te, Matilde! Stai distruggendo quello che io, Bonifacio, e prima di me Tedaldo, padre mio, e prima ancora Atto e, primo fra tutto, Sigifredo, abbiam creato con fatica! Luce su Gregorio. Buio su Bonifacio. Matilde: (a Gregorio) Vi invier al pi presto del denaro,

Padre... Duecento libbre dargento, per cominciare... Gregorio: E poi, figliola mia? Matilde: Il mio esercito voi pronto a difendervi migliore in qualunque di istante desideriate, nella tradizione

famiglia... Gregorio: E che cosaltro, ancora? Matilde: Costruir monasteri... Chiese! Gregorio: Quante? Matilde: Cento chiese costruir, in tutto il mio regno, e sarete voi a decidere chi metterci al comando! E poi vi seguir, ovunque voi vogliate! Per, Padre, vi prego... esaudite, almeno una volta, il mio desiderio... Gregorio: Al momento opportuno, Matildina... 9

Buio su Gregorio. Matilde irrompe in un pianto tanto disperato quanto grottesco. Matilde: Quando? Quando? Tutta una vita ho atteso come la statua

di una santa, ed eccomi qui, coi piedi nella fossa a parlar coi vermi! Luce su Goffredo il Gobbo. Goffredo il Gobbo: (ridendo Matilde: Che cosa vuoi? di scherno) Ancora tu, questa e insana rozza

voglia di convento, moglie? Non mi parlare, volgare bestia... Goffredo il Gobbo: Vuoi il paradiso? Vieni qui da me: diventa la mia martire... Matilde: Mi bastato il tormento sola, senza madre, che ho di provato nel figlia, tuo regno: con te che orfana

disprezzavo, fra gente che mi odiava... Buio su Goffredo il Gobbo. Voce 1: Vattene, maledetta... Voce 2: Tu hai il demonio... Voce 3: Quello che tocchi diventa carbone... Voce 4: Tu porti morte e disgrazia... Voce 5: Torna a Canossa... Voce 6: Va a seminare pianto altrove... Voce 1: Sia maledetto il giorno in cui giungesti in Orval... Voce 2: Maledetto il giorno in cui nascesti... Voce 3: Saresti dovuta essere morta ancora in fasce... Voce 4: Chiusa in un sacco e affogata... Voce 5: Affogata, s, come si fa coi gatti... Voce 6: Maledetto il latte di tua madre... 10

Tutte le voci: Maledetto il sangue di tuo padre... Luce su Goffredo il Gobbo. Matilde: Maledetto il giorno che ci ha uniti in nozze... Buio su Goffredo il Gobbo. Luce su Gregorio. Gregorio: Matilde, giunta l'ora che vi sposiate... Luce su Beatrice. Beatrice: Un bel banchetto, s! Gregorio: Un giovane gagliardo, vittorioso, fiero abile di spada e di danari! Luce su Goffredo il Barbuto. Goffredo il Barbuto: (a Beatrice) Mio figlio, d'animo e d'aspetto, amante sar della cara, quel che fa leale, tavola pronto e alla

per lei. giovane e robusto ma prestante battaglia, s, ma gioviale, alla

poco incline alla musica e alle arti, questo sicuramente legato consorte... Buio su Goffredo il Barbuto, Beatrice e Gregorio. Luce su Goffredo il Gobbo. Buio su Goffredo il Gobbo. Luce su Beatrice. Matilde: Vorrei sciogliere le nozze, appoggio... Beatrice: Sciogliere le nozze? Sei impazzita? Matilde: Vi assicuro, madre, egli un orrore! 11 Sar pur giovane madre, mi occorre il vostro

d'et, ma l'aspetto e il cuore ha di un vegliardo... Pi che robusto un grasso, dei egli sta e quella ad trovi, gobba un a orrenda lo fa e poi sembrare scoreggia oppure in satiro boschi, si satanasso! tavola, vile, letto e

attaccabrighe,

sempre

ingozzarsi,

rutta nel

ovunque

chiesa...

rozzo,

puzzolente,

unto,

parteggia per l'impero e ha in odio il Santo Padre... L'unica mia fortuna che beve notte e d, e di me poco si cura... Fatemi venire con voi, ve ne prego! Beatrice: Qui? A Frassinoro? No no no no, concesso, non esiste! Matilde: Ma anch'io voglio la pace dei conventi! Beatrice: Eh eh, le donne come noi se la devono conquistare, e Dio sa se io me la sono meritata... Ben due mariti! Matilde: Ma almeno voi foste felice e fortunata con entrambi! Beatrice: Hai ragione, cara, non mi posso lamentare. Tuo padre e il tuo patrigno erano due belve indiavolate... non mi hanno mai fatta annoiare, in casa e fuori... Luce su Bonifacio. Bonifacio: All'arme! All'arme! Mille soldati, presto! Luce su Goffredo il Barbuto. Goffredo il Barbuto: Enrico maledetto! Voglio uccidervi! Buio su Bonifacio e Goffredo il barbuto. Matilde: E io che sognavo un menestrello... Luce su Gregorio. il tuo posto l, con tuo marito... Abbandonare il talamo nuziale... Non ti

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Matilde: Padre! Padre santo... padre mio... Gregorio: Cosa vi turba, figlia mia prediletta? Matilde: Ho molto peccato, col pensiero, intendo... sogno delitti che dovrei aborrire... Luce su Goffredo il Gobbo. Goffredo il Gobbo: Ah... pi... ah... finalmente... carni come l'ora Dio, vedo si di non ce dei la facevo campi male a di in

maledette non

guaste

battaglia... guerra...

mangia tornare

casa:

festegger con cento giorni di banchetto e vino a fiumi... alla faccia della dissenteria che mi attanaglia... crampi al uh... ventre! uh... (ha che un scarica... sussulto) che C'

qualcuno... lo sento... fiuto il sangue oltre la merda... cagare di notte nel bosco, a poche ore da una battaglia... niente di pi rischioso... no... non c' nessuno... (si da rilassa) orsi ci o si da Lo potrebbe ritrovar seduti sopra un rovo, oppure attaccati cinghiali... all'improvviso Un bel cinghiale... magari!

ucciderei con un morso in testa e mangerei il suo fegato ancora crudo... Chi l? Chi c'? Niente... solo il vento... Meglio sbrigarsi, per, a tornare il al campo... altro che un cinghiali... rischio un'imboscata,

assassinio... andiamo via, pria che mi ritrovi una spada conficcata tra le chiappe... Buio su Goffredo il Gobbo. Gregorio: Comunicatevi con frequenza e confessatevi, pi volte al

giorno... Desistete dal peccare, affidatevi totalmente 13

alla Madre di Nostro Signore... Sar pi comprensiva e sapr darvi pi conforto della vostra stessa madre terrena... Buio su Beatrice. Buio su Gregorio. Matilde: (piangendo come una bambina) Sognavo un menestrello! Un

cavaliere errante! E non uno zotico villano! (piange) Luce su Bonifacio. Bonifacio: Che cosa c', Matilde? Perch piangi? Luce su Beatrice. Beatrice: Smettila subito, non si addice alla tua educazione! Matilde: Piango perch da grande vorrei dir messa ma il prete dice che a me non permesso... (piange) Beatrice: Dir messa... Dir messa! Che idea! Bonifacio: Suvvia, Beatrice. L'abbiamo allevata come un maschio, giusto? Allora normale che abbia desideri che non appartengono al suo sesso! Non ci pensare, figlia mia, mi inventer qualcosa... Parler col Santo Padre e vedr se ci pu aiutare... Portate un melograno a mia figlia! Buio su Bonifacio e Beatrice. Il coro di monaci intona un Graduale. Matilde: Un melograno, Quante volte presto, vi ho subito! che Il mio non cestino vuoto! mai mancare

detto

devono

melograni al mio capezzale? Quanti dispiaceri mi date... avete deciso di farmi morire? Vi siete messi d'accordo con le citt ribelli, coi 14 nobili locali... preti,

aristocratici e borghesi, tutti contro di me... eh eh eh... s, cos... Io lo so, lo so: non aspettate altro che io muoia per potervi dare alla pazza gioia, finalmente... Gi vedo le citt preda dei pi sordidi banchetti... Esplode una musica profana. La scena si illumina interamente. Matilde, seduta sul trono, indossa ora un sontuoso e provocante abito nuziale. Ad esclusione di Guelfo e Beatrice, gli altri personaggi attorno a lei sono ora gli invitati del banchetto di nozze. Beatrice in atteggiamento ammiccante e licenzioso tra l'Invitato 4 e l'Invitato 5 che la circuiscono con pizzichi, carezze, baci e abbracci, gettano a mentre terra gli gli altri scarti bevono, di ridono, preda urlano, mangiano e e di cibo, dell'ebbrezza

barbari entusiasmi. Beatrice: (ridendo ubriaca) Dov'? Dov' la capra d'oro? Matilde: (a Guelfo) E vieni qui, Guelfo mio! Beatrice: Matilde, avanti! Mostraci la capra d'oro di cui tanto si vocifera nei borghi! Invitato 3: Avanti Guelfo! Non fate il pingue! Invitato 1: Siamo esausti! Peggio di una guerra... Invitato 4: Fossero tutte cos le guerre... Beatrice ride come una scema. Invitato 5: Sarebbero una benedizione! Beatrice: Non si assisteva a Invitato 1: Sono quasi quattro maiali... Invitato 2: Se siete stanco date a me il vostro cibo... 15 un'abbondanza simile dai tempi delle mesi che ci ingozziamo peggio dei nozze di Adelaide e Ottone I!

L'Invitato 1 gli lancia una coscia di pollo. Invitato 2: (mangiando, a Guelfo) Su, Guelfo, su! Non vorrete mica che vostra moglie vi tradisca proprio il giorno delle nozze! Matilde: (guardando ora l'Invitato 1 ora l'Invitato 2) Non credete che non ne sia capace, eh! Beatrice ride sonoramente in maniera sciocca e ubriaca. Invitato 4: Lo crediamo, contessa... Invitato 5: ... e comprendiamo! Matilde: Quasi vent'anni... Beatrice: Vent'anni? Oh, povera cara... Invitato 4: Spero vi ricordiate... Matilde: Per mia fortuna godo di ottima memoria! Beatrice: Vent'anni senza un uomo... che supplizio! Invitato 3: Solo monaci, preti, abati... Invitato 1: Dovete Matilde: Gi... per ringraziar non vostro cugino! di tutti Con la sua guerra, soldati al mio se non altro, vi ha tenuta molto occupata... parlar quei servizio! Risata generale. Invitato 4: Ah, povero Guelfo! Non vorrei essere nei vostri panni! Risata generale. Invitato 3: Io invece lo vorrei, fuor d'ogni dubbio! Risata generale.

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Matilde: Per piacere, Guelfo, difenditi! all'altezza!

O penser che non ne sei

Invitato 1: E chi pu essere alla vostra altezza? Beatrice: (ridendo) Basta, basta! Cos lo intimorite! Invitato 1: (a Guelfo) Dite, Guelfo, non sarete mica un accidioso, vero? Invitato 3: (all'Invitato impotente... Matilde: La vostra tutta invidia... (scende dal trono e si muove verso l'Invitato 2 e l'Invitato 3) perch vorreste essere al suo posto... (arrivata presso di loro, si volta verso Guelfo) Guelfo... Tutti: (come cantando) Guelfo! (ridono) Matilde: Allora... ti decidi? mi rifiuti... Invitato 4: Vi conviene muovervi, novello sposo! Matilde: ... sto per perdere la pazienza, pi delle mie azioni... Invitato 1: Lo fareste veramente? Matilde: (con amarezza) Purtroppo non si puote... Beatrice: (ridendo) E perch non potreste? Invitato 4: Non era usanza che una donna andasse in guerra... Invitato 5: ... eppure voi vi armaste e combatteste... Invitato 4: ... pi e pi volte... Matilde: ... e cosa me ne faccio, io, di un uomo solo, quando appena un esercito basterebbe a soddisfarmi? Invitato 1: Non siete gi abbastanza chiacchierata per la vostra condotta fuori dalla norma? Matilde: Non ho scelto io questa mia vita... mi stato imposto di far da uomo quando volevo andarmene in convento... Finora ho con assunto solo le incombenze l'ora del di mio esser, contro i voglia, maschio... (guardando l'Invitato 2 e l'Invitato 3 malizia) giunta coglierne anche benefici... I re merovingi avevano pi mogli, e perch io 17 e potrei non rispondere Son gi due giorni che mi concedo e 2) Pi che accidioso io dico che

non potrei desiderar di avere pi mariti? Invitato 1: Ma voi non siete approverebbe... Matilde: Il papa... Parla bene, lui, con la sua corte di maschi! Sono due secoli che la mia famiglia lo sostiene, con armi, scorte e donazioni, io per prima mi sono sempre schierata ragazzino al che a suo non fianco, ha mai Dopo e come ripagata donna n la mia dedizione? (indica Guelfo con disprezzo) Affibbiandomi un toccato il sembra avevo intenzionato farlo! Gobbo lercio una donna merovingia, e il papa non

finalmente rinunciato alle passioni, ero tutta spada e chiesa, tra il sangue e l'acqua santa, ma il papa No!, dice Sposatevi con Guelfo, unite la Baviera alla Toscana cos saremo pi a forti!... il e Guelfo) Vedo sale, questo fiore e mi s'accende nuovamente fuoco, inaspettato, cresce...

(avvicinandosi

aumenta...

(arriva davanti a Guelfo) Guelfo esita. Invitato 2: Fatela vostra, Guelfo... Invitato 3: Presto... Matilde: Tutto disposto contro i malefici... Invitato 4: Non esitate ancora... Invitato 1: Pensate a vostro padre e all'alleanza... Invitato 5: Ne va del vostro onore... Matilde: prendimi qui... Beatrice: Accontentatela, su! Matilde: ... davanti a tutti, come in un rito pagano... Guelfo l'afferra, fa per baciarla, poi la scansa da s. Guelfo: No... no... non ci riesco...

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Silenzio generale. Matilde si avvicina, lo guarda, sputa sulla mano destra, gli da' due sonori schiaffi e lo afferra per il collo. Matilde: (spingendolo fuori scena) Vattene via, mostro schifoso, e non osare pi avvicinarti a me... avresti potuto avere tutto: terre, castelli, servi, questo corpo voglioso, ma sei pi vile di un verme, pi viscido di un'alga, pi molle del fango delle paludi che circondano questo mio castello... meriteresti di essere impalato con un ferro arroventato mentre gemi in un fiume di fuoco... Vattene via, pederasta, impotente... femminuccia! (lancia Guelfo fuori scena, poi si volta e guarda gli invitati) Beh? Che cos' questo silenzio? o non la mia prima notte di nozze? Riesplode la musica profana. Tutti riprendono a mangiare. Matilde si dirige verso il trono e si siede. Matilde: Forza, venite qui, miei sposi! (ride) L'Invitato 2 e l'Invitato 3 si precipitano ai suoi piedi. La luce si affievolisce fino a illuminare solo il volto estatico di Matilde. Matilde: (estatica) Oh Dio... Dio... Dio! Vorrei servirti, s,

direttamente, senza intermediari! Io, tua sposa e tua sacerdotessa... una vestale! Dietro l'altare, s, mi vedo dietro l'altare ad impartir benedizioni, ad innalzare l'ostia e il calice e ad essere la prima della messa a mangiare il corpo e il sangue di tuo figlio... oh Dio, Dio, rinuncerei ai miei castelli per una minuscola chiesa di montagna tutta mia, per celebrarti giorno e notte, 19

circondata da uno stuolo di fanciulle animate dal mio stesso amor per te... Oh Dio... Dio... Luce su Goffredo il Gobbo. Goffredo il Gobbo: (interrompendola) ... Dio, sempre Dio, moglie

mia, sempre appresso a Dio, e che diavolo! E che Dio, poi! Potessi mettere le mani su questo Dio che salva solo una parte delle sue creature: lo farei a pezzi e gli sputerei in faccia... Matilde: Ah! San Vittore, ti prego sana mio marito, voi, mie amate ossa del soldato Longino... Goffredo il Gobbo: Brava! Matilde: Santi, s, Continua a le cui e venerare spoglie difesero quei tuoi pseudoi a miei suon antenati d'armi! chiuse santi di famiglia... santi, ritrovarono, Goffredo il Gobbo: E traslarono tu quelle vetro quel che e prego anche

Adorabili reliquie... quattro ossa hai mi il puzzolenti di sotto Per coraggio chiamarle anche

reliquie e venerarle come tali e come sante? riguarda potrebbero essere appartenute a qualche farabutto... Matilde: Ora mi spiego la tua deformit... Goffredo il Gobbo: S? Spiega anche a me... Matilde: Non sai che il disprezzo delle reliquie dei santi provoca deformazioni Goffredo: Ah ah ah! fisiche, sordit, malattie? V Se si non sia addirittura follia e morte... un vero peccato che Costantino limitato a distruggere le reliquie d'Oriente: ci avrebbe liberato di un bel po' di cadaveri... Buio su Goffredo il Gobbo. Il coro di monaci intona un Alleluia. 20

Matilde: Dove sono le mie reliquie? Dove sono? Le voglio qui, ora! Portatemele... Dico a voi, abate! Voglio vederle tutte assieme, qui, belle... poche! Presto, devo Beh? Tutto qui? Non bastano, son acquistarne altre, rubarle...

fabbricarle... pi reliquie pi fedeli, pi fedeli pi sudditi... Abate, segna: ancora caldo, eh, mi voglio due teste di Giovanni i capelli di Maria Battista, un otre di sangue di Nostro Signore... che sia raccomando!, Maddalena, lunghi e rossi come i miei... voglio riempire le sale dei miei castelli, le mie chiese! Voglio far invidia al re di Francia e all'imperatore di Bisanzio... tirate fuori la mia armatura e lucidatela, presto! Devono vedermi brillare dal come barbaro stella che giunge Gi ad le annunciar mani scappi dal da a liberazione toccare Roma, il oppressore...

sepolcro di Cristo, maledetti mori... Non ti azzardare a Papa, Ora dannato che imperatore... Roberto Ah, il vero? giunto Guiscardo

mantener la sua promessa, finalmente! Vieni qui, voglio tranciar io stessa la tua testa e mostrarla vittoriosa ai sudditi devoti... Che fai? Mi mandi sotto quattro miseri soldati? E sia! Vi piaciuto il mio lambrusco... si vede dalle vostre facce addormentate... Ah, via un braccio, e qui via una gamba, a te una ferita mortale nel petto, e a voi due un occhio accecato per ciascuno, da una freccia... Ah ah ah, meglio di un'amazzone, e ho entrambi i seni intatti... Chi vedo l? Eccoli i miei vassalli traditori... Arduino, va' e falli prigionieri: che non sia torto loro neanche un baffo... voglio pensarci io personalmente Maledetti a fargliela pagare, a loro e alla loro stirpe femminile, dovessi sparger sangue nei conventi... nobili locali... infidi... vigliacchi... assassinare l'uomo che vi ha dato lustro e gloria, con frecce avvelenate... 21

Luce su Bonifacio. Bonifacio: Mantova! Mantova! Far di te il centro del mio regno, e voi, signori, mi assisterete nella sua amministrazione e nella sua difesa: aumenteranno i vostri averi e i vostri territori. N l'impero n il Papa avranno da pretendere, saremo noi ad aver le redini e condurremo il carro alla vittoria, la nostra! Trasformer questi borghi per, non rurali da una voi in mi citt attendo n fortificate obbedienza meno e un e ricche, In vi le di protegger dalle prepotenze dell'Impero. cambio,

fedelt... tentativo

lamentele saranno valutate e accolte, com' giusto, ma rivolta, tanto imboscata, saranno tollerati alla mia corte... Ed ora via, si vada a caccia! Sciogliete i cani! Tirate le frecce! Buio graduale su Bonifacio. Luce su Beatrice. Beatrice: No, no, no! Ecco cosera quella notte insonne, quel

gemere e scalpitare e urlare dei cavalli nelle stalle! Ah, marito mio, sposo... amante... Lasciare me, donna, sola, a capo di cotanti territori, ad amministrar simili ricchezze! Mi occorre un uomo, una guida! No... no... basta, lascer tutto, s... s... (sprezzante) Ma s! Ma che vadano in malora i boschi e le paludi, che crepino le genti, gli imperatori e i papi... (dolce) Matilda! Bambina, mia, gli per figlia uomini il e mondo cara... i loro come lasciamo deliri e tutto, partiamo: tra abbandoniamo vagabonderemo

santi

irlandesi,

monti e deserti... Lasciamo la ricchezza, gli ori, le belle vesti: spogliamoci di tutto, chiediamo perdono per 22

i nostri peccati... Matilde: Anchio, madre, ho commesso peccati? Beatrice: Tutti commettiamo peccati, figlia mia, solo per il fatto di il nascere mondo, pecchiamo... visiteremo su una lesser chiese nate e senza donne, poi, ci ci peccato doppio... ma non temere: espieremo in giro per monasteri... nocchiero e imbarcheremo zattera

abbandoneremo alla corrente e alle tempeste... sar il Buon Dio a guidarci in terra Santa... Buio su Beatrice. Luce su Gregorio. Matilde: In Terra Santa, del Santo Padre? Con voi? Oh, sul che monte gioia che mi Tabor, farmi

fate! Potr lavare i piedi dei poveri davanti la chiesa Sepolcro, digiunare ribattezzare nel Giordano? Buio su Gregorio. Luce su Beatrice. Beatrice: Andremo scalze, figlia mia, come Nostro Signore, e

pregheremo nellorto del Getsemani... Buio su Beatrice. Luce su Gregorio. Matilde: Potr baciare il masso rotolante della Resurrezione? Buio su Gregorio. Luce su Beatrice. Beatrice: Ci flagelleremo pubblicamente, lungo la strada che porta al Calvario! Buio su Beatrice. Luce su Gregorio.

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Matilde: Oh, come sono contenta, Padre! Voi, mia madre ed io, come una vera famiglia in Cristo! Gregorio: Tua madre rester qui. A te sola dato accompagnarmi in questimpresa. Buio su Gregorio. Luce su Beatrice. Beatrice: (dimenandosi come moro! Luce su Gregorio. Gregorio: No! Buio su Gregorio. Beatrice: Gregorio maledetto... Buio su Beatrice. Il coro di monaci intona un Credo. Matilde: Zitti! Zitti! Qualcuno faccia tacere quei maiali! grugniti insistenti mi disturbano... E voi, I loro monaci, una bambina viziata) Anchio voglio

venire in Terra Santa! Anchio voglio estirpare il male

continuate a cantare! Vi pago apposta! Perch siete solo quarantanove? Ho pagato per averne cinquanta e esigo che siate in cinquanta! tutta una vita che vi allatto con amore e dedizione: ho fondato chiese e monasteri, ho dato soldi, armi e uomini, ho combattuto perch qualcuno potesse fare quella vita contemplativa a me negata... ed cos che mi ringraziate? Ma io vi ridurr in cenere come ho fatto con le vergini di Guastalla, vi trucider come ho fatto coi nobili ribelli, loro padri... Vi taglier le orecchie e il naso, s, cos che avrete i 24

visi

piatti

come

volti

delle

icone

di

Bisanzio...

realizzer il sogno di mio padre... A proposito, com' che faceva? Ah s, ora ricordo... Ih ih ih ih (ridendo come una bambina mette una mano sotto le lenzuola, la ritira fuori e lancia nella direzione dov'erano i monaci una manciata di monete d'oro) Niente... continuano a pregare... Uffa, che noia! Non ce la faccio pi! Un tempo non avrei sognato altro, ma oggi, dopo tutto quello che ho passato... questa vita mi fa desiderar la morte... eh, ma manca poco, eh s... ma sempre troppo il tempo che mi resta... (urlo lancinante di dolore) Ah! Abate! Abate! Scrivete al Papa, ditegli che mi riservi un posto sulla nave! contro Anch'io i voglio andare un in Terra nemico Santa da e lottare mori! Voglio combattere,

(piangendo) o almeno un'anima da convertire... Luce su Enrico. Matilde: Se non per me, fallo almeno per Agnese! Giorno e notte

quella santa donna di tua madre si strugge e si addolora davanti al crocifisso, nella speranza che tu ponga fine a questa tua ostinata brama di dominio... Io stessa prego tutti i giorni perch tu ti redima e... Enrico: (ride sonoramente, mia e te, metti in dando che te... interrompendola) usi di le mezzo per mia Dio, i Vedo stesse madre, come che se io che tecniche misera la la di cosa pensi per di mi o con donna convertirmi, Gregorio: superstiziosa agisca non come cugina, timorata

interessasse...

scontato

soddisfi Lamore

desideri mi

tutti

lillusione un giorno di veder realizzati i tuoi... Ma io sono come filiale totalmente estraneo... Se mio padre non fosse gi morto probabilmente lo avrei ucciso io stesso con queste mani per usurpargli il trono... Quanto a mia madre, gli unici ricordi che ci 25

legano sono i calci che le infliggevo nel ventre e i dolori che le ho procurato nel venire al mondo... Matilde: Mi fai orrore... Dio dovrebbe fulminarti in questo istante per le parole che hai appena pronunciato... Enrico: Quanta gente dovrebbe esser fulminata... e invece continua a commettere i suoi crimini, agendo indisturbata... o se gi morta ha avuto degna sepoltura in terra consacrata... Matilde: Ciascuno pensi alla salvezza dellanima sua... Enrico: Eh no, cugina! troppo comodo sparar sentenze nella convinzione di essere nel giusto! Matilde: Chi con Dio e lo difende a spada tratta si trova sempre sulla retta via! Enrico: Ma tu non sei con Dio... Tu sei solo una serva del Papa... Anzich abitano dispensare disperati le le tue tue ricchezze paludi, fra i poveri ad che continui elargire

denari alla corte di Roma e a finanziare la sua espansione, alimentando un potere che va ben oltre la cura pastorale delle anime smarrite... Luce su Gregorio. Gregorio: Non ascoltarlo, Matilde! Hai idea di quello che succede

nelle parrocchie e nelle abbazie? A Farfa sono mesi che non si celebra una messa, neanche la domenica, e sai perch? drammi, ai Perch quei anzich assistere nominati non la gente nei suoi se ne con sant'uomini di citt, dall'Impero si

vanno in giro per i boschi a cacciar cinghiali assieme mercanti quando dilettano qualche orgia in sagrestia... Luce su Beatrice. Beatrice: Matilde! Ricorda: noi siamo state chiamate da Dio a

proteggere il suo delegato in terra... 26

Buio su Beatrice. Gregorio: Sai quanti preti vivono in concubinato con le loro

perpetue? Sai quanti usurai indossano labito talare? Buio su Gregorio. Enrico: Dammi il tuo appoggio: conquisteremo Roma! errare di citt in citt come un Sono stanco di vagante:

chierico

l'Impero ha bisogno di una capitale... e poi bisogna porre fine agli scandali che si consumano nelle sagrestie... Matilde: (ridendo sarcastica) Ah ah ah! e dei tuoi avete avi? dato (seria) ai Cugino, che credi non veramente quante i che non sappia che la situazione cos grave a causa tua Credi sappia chiese nobili per controllare meglio

vostri averi? Enrico: (urlando isterico) disintegri!!! Matilde: Non vero... Enrico: S s! anzi... anche tuo padre vendeva o comprava chiese, proprio come me... Luce su Beatrice. Beatrice: Non vero, una bugia! Non ascoltarlo, Matilde... chiese... Enrico: Certo! Se ne appropriava con la forza! Beatrice: ... gli venivano date in concessione dal Santo Padre per i servigi resi... Enrico: E quali erano questi servigi? Buio su Enrico, Beatrice e Matilde. 27 Tuo padre era un santuomo... Lui non vendeva n comprava Non possiamo lasciare Con calma che lImpero si ritrovata) E (silenzio.

comunque... anche tuo padre era fra questi...

Luce su Bonifacio. Bonifacio: (come parlando a qualcuno) Potete stare tranquillo,

santit... Nessuno oser attentare alla vostra vita... gi pronto un esercito di uomini, capitanato da me, Bonifacio imperatore di Canossa! Ora che grazie la a Corrado di III abbiamo acquisito marca Tuscia,

possiamo offrirvi una scorta che vi difender da ogni pericolo durante i vostri viaggi in Alemagna! Neppure una zanzara oser avvicinarsi a voi e ai vostri vescovi! Rumore di zanzara, sempre pi forte e fastidioso. Buio graduale su Bonifacio. Luce graduale su Matilde, accompagnato da un coro di monaci che intona il Sanctus. Matilde: (agitando le mani attorno a Maledette! approfittate Siete di come me, che i s, sono con fatica) di immobile e Maledette! Ve ne non posso

pirati

fiume!

difendermi come un tempo! aver sterminato di le

Ah, ma posso sempre impartire Come ho fatto con le di

ordini! Una mia parola e diverr famosa anche per questo: zanzare... (ride vergini Guastalla... cinicamente. Gemito

dolore improvviso) Ah! Ah... Non resisto... io... avvezza alla vita pi spartana fin da bimba... al freddo, al vento gelido... io, che a sette anni gi dormivo sulla pietra dura... che sono stata educata alla battaglia... non riesco... (urla di dolore) Un medico, presto!... Tagliatemi le gambe... Che importa ormai? Ora che tutto sta per finire... No! non voglio cedere! Sono figlia di Beatrice, sposa di due grandi generali! (luce su Bonifacio e Goffredo il Barbuto che si battono in maniera grottesca come due pupi siciliani) Quante pene ha patito? Quante morti ha sopportato? 28 Due mariti, due figli...

(buio su Bonifacio e Goffredo il Barbuto) E io non riesco a sopportare due gambe doloranti? Io, che ho chiuso il diavolo in di una bottiglia? con (risata di quelle scherno) Eh vostre spuntarmi no! (alle sue gambe) Non vincerete voi, ma io... io! Credete spaventarmi tutte se piaghe vermi incancrenite? Neanche dovessero

addosso mi lascerei intimidire, ma li addomesticherei a portarmi il massimo rispetto e lobbedienza suprema! Luce su Gregorio e Beatrice. Gregorio/Beatrice: Matilde! Obbedisci! Matilde: Uffa, madre... Devo proprio? Beatrice: (con voce stanca) Un ripasso non pu farti male... Forza, ripeti prima in italiano, poi in latino, quindi in francese e infine anche in tedesco... Matilde: (con voce annoiata) La Chiesa Dio... Gregorio: Quale Chiesa? Matilde: Quella... romana? Beatrice: Perch esiti? Gregorio: (a Beatrice) Suvvia, Beatrice, non siamo troppo severi con lei... (a Matilde) Vai avanti... Matilde: Solo il romano pontefice universale... Egli solo pu deporre i vescovi, gli assenti e gli imperatori... A lui solo consentito riconciliare o trasferire i vescovi, nonch ordinare chierici quando e ovunque voglia... Gregorio: Benissimo, cara... continua... Matilde: Solo il Papa pu promulgare nuove leggi, fare un'abbazia, dividere un episcopato pievi povere... Beatrice: I libri... i libri! Matilde: Nessun capitolo e nessun libro pu essere considerato canonico senza la sua autorizzazione... da una canonica ricco e unire stata fondata solo da

29

Risata di Enrico. Luce graduale su Enrico che legge sghignazzando da una pergamena. Matilde: Una sua sentenza non pu essere modificata da nessun

altro fuorch da lui... Risata di Enrico. Buio graduale su Gregorio e Beatrice. Matilde/Enrico: (seria la prima, ridendo chi il non secondo) concorda Non con la

considerato

cattolico

Chiesa Romana... (Enrico ride) Enrico: (ridendo) E chi vuol esserlo considerato? (leggendo dalla pergamena) Non si deve rimanere insieme e nella stessa casa con gli scomunicati... (a Matilde) Scappa, cugina, presto! (ride. Riprende a leggere) Il Papa non pu essere giudicato da alcuno! Certo, come no... Oh, questa bellissima! (leggendo) Il suo nome unico al mondo, e solo il suo sia ricordato in chiesa! (ride) E senti queste altre Papa! mai due: (ride) in (legge) Non ci solo lui pu non a usare pu le insegne scritto a imperiali, e tutti i principi bacino solo i piedi del credo, (ride averlo veramente! (leggendo) La Chiesa Romana non ha mai errato e errer eterno! crepapelle. Riprende leggere) Il romano pontefice, se stato ordinato secondo i canoni, reso indubitabilmente santo per i meriti di san Pietro (ridendo a crepapelle accartoccia la pergamena e la getta addosso a Matilde) Suvvia, cugina! Perch devi sottoporti a simili torture? Vuoi veramente dire messa? Allora smettila di dare retta al Papa e dammi il tuo appoggio: ti nominer vescova di Mantova! Buio su Enrico. Il coro di monaci intona un Benedictus.

30

Matilde: (piangendo) (piange)

Mantova! citt

Mantova! natale, tu

Tu sei la mia disgrazia! citt di morte di mio

Tu,

padre... Fosti spogliata di chiese e di reliquie, io ti ridiedi tutto, fino all'ultimo marmo... Mantova, Mantova, sempre pronta a ribellarti ai miei voleri, a schierarti con l'Impero pur di farmi dispiacere... Fosti presa per fame e io ti liberai da Enrico l'oppressore, ma tu no!, volevi essere sola, indipendente, libera! Continuavi a opporti a me, che ti ho amata come un uomo ama una donna! Mantova, tu, la citt prediletta dei Canossa, per poco capitale dei nostri territori, a un passo dal prestigio ti condannasti all'incertezza, uccidendo chi voleva farti pari a Roma! Ah, ma io te le la faccio pagare... io scendo da questo letto, monto a cavallo e vengo a darti fuoco con le mie stesse mani! (tira fuori la campanella e agitandola) Abate! Abate! Padre! Dove siete? Luce su Gregorio. Gregorio: Matildina, che succede? Luce su Beatrice. Beatrice: Padre, io e mia figlia vorremmo chiuderci in convento... vorremmo sapere cosa ne pensate... Gregorio: Il convento non la strada che il Buon Dio ha scelto per voi... Non siete nate per appartenere a quella razza creata solo per la contemplazione delle opere e della grandezza dellOnnipotente. La vostra una via ben diversa: voi siete chiamate a combattere e a lottare al mio fianco, affinch la magnificenza della Parola di Dio e i suoi comandamenti si diffondano e vengano assorbiti dalla gente come laria che quotidianamente respiriamo. Non commettete lerrore 31 che tanti vostri pari hanno

commesso: molti nobili, credendo di far giusto, hanno abbandonato i compiti del loro rango per rinchiudersi nella cella di un monastero. Anzich impugnare le spade hanno voltato le spalle alla violenza per ripararsi nei chiostri chi li e contemplare chi Ebrei nel ci e silenzio la purezza i del Creato. Tutto questo potr sembrarvi edificante... Ma difender, gli della mi mura Voi difender i Mori per quando soldati fra le e per dellImpero, caste violare? irromperanno comunque

Chiesa direte:

depredare,

uccidere santi

saranno

martirio... (ride. Improvvisamente serio) No! Dio non salva chi non rispetta i suoi ordini! Tutti siamo nati per pregarlo ma ad alcuni affidato anche il compito di proteggere i suoi fedeli, con tutti i mezzi disponibili, se necessario anche con le armi! E a chi si sottrae a questo compito non sar data leterna beatitudine, ma leterna dannazione... Buio su Matilde e Beatrice. Luce su Enrico. Enrico: Le hai incantate Gregorio: Se per questo bene Enrico: Io? Ah! ad sconfitto... Ho un esercito di valorosi uomini, pronti a seguirmi a a morire, mentre tu hai un governo di pie donne e una schiera di uomini in gonnella! Gregorio: vero, tempo... i nobili di non c' oggi non pi sono pi quelli di di un voglia, ahim, clima ben bene con le tue promesse eterne... Faresti sei gi ormai,

ho convinto anche tua madre... praticamente,

arrenderti:

battagliero, di conquista: tutti vogliono rinunciare al loro ruolo e al loro mondo per chiudersi in abbazie e conventi, a contemplare... Tutti santi eremiti! Nessuno che abbia voglia di diventare martire cristiano, o meglio ancora un bel santo guerriero! 32

Enrico: Ah ah ah... ma la colpa solo vostra! Per troppo,

troppo

tempo avete promesso il paradiso e la vita ultraterrena, ed ora ne pagate il dazio: se tutto vano e degno di morire, non c' pi nessuno che sia disposto a battersi per la vostra esistenza su questa nostra terra... Gregorio: Perch non ci alleiamo io e te, caro Enrico? Enrico: Allearmi, Gregorio: Ma io io, con te? sono solo fare Mai! Le mie antiche origini me lo di Cristo in terra! tuoi te, con Il mio mosso nostri proibiscono, il mio sangue umano e divino al tempo stesso! l'emissario un favore io sarebbe potremmo nei e riguardi, tutti i

unicamente dal mio spirito cristiano... E poi pensa cosa insieme, eserciti e alleanze: potremmo spingerci fino in Terra Santa, rivendicare il sepolcro di Cristo, trucidare gli infedeli! Ricreare l'impero dei Romani, insieme barbari e cristiani! Enrico: E di Matilde cosa ne faremmo? Gregorio: La chiuderemmo in convento... con te al mio fianco sarebbe quello il suo posto nel mondo... Buio su Gregorio e Enrico. Luce su Matilde. Il coro di monaci intona un Agnus Dei. Matilde: Maledetti! Vigliacchi! Traditori! Ribellarvi a me, dopo

tutto quello che ho fatto! Vivevate in capanne di paglia e merda in mezzo al fango, mangiavate radici e qualche passero! Chi ha bonificato le paludi? Chi ha reso i vostri campi incolti finalmente produttivi? Ho deviato i corsi dei fiumi per farvi avere l'acqua, vi ho difeso dagli attacchi dell'impero con case in pietra e mura difensive, e voi cosa fate? Vi ribellate a me, volete l'indipendenza, creare tanti piccoli staterelli destinati a morire perch animati da forze disgreganti... ingrati... ingrati... ma io lo so cosa volete, eh eh!, lo 33

so il perch di tutte queste sommosse e ribellioni! Non sono le mie terre e le mie chiese a farvi gola... no... Io lo so... la mia capra d'oro che volete... venite pure a prenderla, se ne avete il coraggio... Il mio fedele esercito di vermi gi pronto per sconfiggervi... Credete forse che siano le mia gambe a far di me una guerriera? Eh eh eh... No... la mia mente fina a far s che vinca tutte le battaglie! La scena si illumina per intero. Matilde, seduta sul suo trono, indossa un'armatura. Beatrice e Bonifacio restano al loro posto, mentre gli altri si dispongono davanti a Matilde, come per un consesso: Arduino e Alberico a sinistra, Eriberto e Ugo di Cluny a destra. Staccato dal gruppo, a sinistra, Giovanni l'Eremita. Matilde: Miei fedeli alleati, decisione, esercito e ha alla vi ho qui riuniti per prendere una svelta. le L'imperatore fortezze del ha conquistato e ha

ormai da tempo i miei possedimenti a nord del Po. Il suo assalito Samoggia conquistato il Monte Morello e il Monte Alfredo. Anche Monteveglio sotto assedio. Noi, ovviamente, messi in allarme abbiamo inviato tempestivamente armi e soldati a contrastar dell'impero l'attacco. di A nulla la sono nostra valsi i tentativi volevano conquistar fortezza:

isolarla e prenderla per fame, come con Mantova, ma la resistenza cos forte che Clemente III, l'antipapa, giunto ad appoggiare Enrico con la sua scorta armata. L'imperatore riconcili mi ha inviato un suo e messaggio: che sia si dice a non pronto a levar l'assedio; in cambio vuol per ch'io mi con Clemente III, sul pronta Io riconoscerne l'autorit soglio pontificio.

intendo cedere a questo suo ricatto. Tuttavia, pria di decidere, vorrei da voi un parere, un'opinione... 34

Bonifacio: Ecco il consiglio, figlia: uccidi! Arduino della Palude: Sapete bene, sempre alla contessa, quant'io sia pronto In questo caso, battaglia...

tuttavia, consiglierei prudenza... Bonifacio: Eh? Che cosa? Arrendersi? Mai! Matilde: Perch? Cosa vi preoccupa? Arduino: Ormai son quattro mesi che Monteveglio sotto assedio... Le nostre forze militari sono minori rispetto a quelle di vostro cugino, e non so per quanto tempo potremmo ancora resistere... Bonifacio: Vile! Traditore! Alla prigione, alla gogna, alla tortura! Matilde: E voi Eriberto? Cosa ne pensate? Eriberto: I cittadini sono stanchi di tutte queste guerre... Ugo di Cluny: (interrompendolo) soldati con Eppure hanno i mezzi e a dimostrato di voler loro disposizione, arieti e resistere a tutti i costi, combattendo al fianco dei tutti con rispondendo pietre fuoco alle

catapulte dell'esercito germanico... Eriberto: Non parlo solo dei montevegliesi. territori della pianura... Beatrice: Eriberto! Chiesa! Alberico: Per non parlare del rischio che i vostri vassalli, come gi accaduto di recente, si alleino con l'imperatore pur di non perdere i loro privilegi... Ricordate quel che accaduto alla Sorbara! Matilde: E voi ricordate cos' accaduto ai traditori e alle loro figlie, all'indomani della mia vittoria... Beatrice: Brava, Matilde! Non cedere... Arduino: In questo caso non abbiamo la certezza della vittoria... Matilde: Non c' mai certezza della vittoria... E poi non si tratta di vincere o di perdere. il valore a consacrare 35 Anche voi? Mi meraviglio! Siete un uomo di Il terrore che Enrico conquisti altre citt si diffuso come un'epidemia nei

un risultato, qualunque esso sia! Bonifacio: Che discorso! suo zio... Matilde: Mi sembra comunque di capire che alla pace che aspirate... E sia: la tratter col re... ma voglio che sappiate che non sono d'accordo e che non penso sia la giusta decisione... Giovanni l'Eremita: E infatti non lo ! Bonifacio: Chi quel prode? Chi ha parlato? Beatrice: Giovanni, l'eremita! Dio sia lodato! Matilde: Sono Giovanni: E lieta allora che abbiate accettato alla pace, il mio invito... e i vostri consigli sono per me molto preziosi... rinunciate resistete... Combattete! Beatrice: Finalmente una parola degna di un sant'uomo! Giovanni: L'esercito di Enrico ormai tutta Europa... E poi, se fiaccato da mesi e mesi di anche le armi verranno a battaglie e addiaccio, la vostra fama ormai diffusa in mancare, sar Iddio con la sua Grazia a giungervi in soccorso e a illuminarvi... Matilde: Avete ragione... Non possiamo darla vinta all'imperatore, gi mi ha sottratto Luca, Pisa, Mantova! Cedere ora vorrebbe dire cedere per sempre. Resisteremo a oltranza, anche a costo di morir di fame... Ne va del nostro essere cristiani... Beatrice: (piangendo commossa) sarebbe fiero! Matilde: Arduino, date l'ordine confonderemo Alberico: di ferrare parte i cavalli al contrario... citt... Ugo, una dell'esercito sui vini delle Se ti sentisse Gregorio... Come (commuovendosi) Degna di suo padre e di

imperiale: faremo creder loro che abbiamo abbandonato la posso contare vostre abbazie? Ci serviranno per addormentare gli altri soldati, come gi abbiamo fatto alla Sorbara... La nebbia e la nostra conoscenza del territorio faranno il resto... 36

Andate e fatemi sapere quando tutto sar pronto, ma fate presto! Arduino, Alberico, Eriberto e Ugo si inchinano, poi escono.

Giovanni, in disparte, contempla il vuoto davanti a s. Matilde: (guardando Giovanni) dall'alto... Suono di fiamma alta che divampa. Matilde: (urlando) Pietro! Soccorri i tuoi! Buio. Luce su Enrico. Enrico: quasi fatta... fatta! Presto con quella legna, forza! Per te, Gregorio... Proteggici

E passatemi ancora un sorso di lambrusco! (afferra un otre lanciatagli dall'ombra, beve, si asciuga la bocca con il braccio) tua Vino della Una fortuna... torre, (bacia l'otre, poi la e lancia fuori scena) Vedrai, cugina, la mia vendetta alla superbia... mobile, gremita d'armi soldati... pronta la mia macchina da guerra? Riempitela di uomini e accostatela alle mura! L alla Cucherla, s! Non si ode niente... che siano tutti morti dal terrore? Dov' l'otre di vino? Ubriaconi, date a me! (afferra l'otre, beve, la lancia fuori scena) Tieni, figlio mio, bevi... sei pronto per l'assalto della vittoria? Bene... Ehi voi, di catapulta! Pronti a lanciare! Voi con l'ariete, pronti a sfondare l'accesso alla fortezza! Buio. Suono di incendio fragoroso. Luce su Enrico.

37

Enrico: Che succede?

Cos'

quest'urlo?

Ah,

Matilde

maledetta,

m'hai ingannata! Non era di terrore, quel silenzio... era il silenzio della preda che vuol rendersi invisibile! Dio diavolo Attento che alle esercito, tue che impeto! Cos' Ehi quel ch la voi, l dentro! Voi, va di a Sgozzate quante pi donne e bambini vi concesso! Figlio! spalle! gi! fumo? catapulta, presto, Scendete macchina

fuoco! Saltate prima che le fiamme vi divorino e fondino la carne e le armature! Che disastro... Dov' quel vino? (afferra l'otre) Ah, vino maledetto... (beve un sorso e lo getta fuori scena) Come si fa? Son troppi, e molto pi agguerriti! vengo in Dov' soccorso! mio La figlio? fiamma Eccolo, alta, valoroso... attenti! Pu combatte... si difende... attento, sono in tanti! Figlio, crollare... crolla! A valle, presto, a valle! Buio. Rumore di edificio in legno divorato dalle fiamme che crolla in un fragore. Buio. Suono di vento. Luce su Enrico. Enrico: Maledette nebbia... Ho maledetta tutto: in cugina... ehi voi! Chi i

siete? Spero che non siano miei avversari... fatta, s... disfatta... il perso l'impero... battaglia... l'onore... m' soldati... figlio morto rimasto

appena un po' di vino... ah, mi par che qui si giri intorno in tondo maledette terre dei Canossa, regno di zanzare, di paludi, e nebbia... Hai tu idea di dove stiamo andando? Di qua si va in Toscana, se non sbaglio... dall'altra parte, allora, a nord, verso Verona... Cugina maledetta... Spera che io un giorno non ti acchiappi... strapper a morsi i tuoi capelli rossi e ne far una frusta con cui picchiar moglie e cavalli...

38

Buio su Enrico. Luce su Matilde. Matilde: S! S! S! Finalmente sconfitto, per sempre! Adesso il Santo Padre sar costretto ad esaudire il mio desiderio, non pu tirarsi indietro! Luce su Gregorio. Matilde: Padre! Ho preparato tutto: una tunica bianca, bianca per i miei capelli, per lasciare una fascia che cadano

ordinati dietro la mia schiena in modo tale che il loro colore acceso non turbi troppo i fedeli... un calice di legno, appena tempestato di rubini e perle... il vino quello dell'abbazia di Cluny, il migliore! E l'ostensorio, padre, dovreste vederlo, che ostensorio! In avorio, intarsiato, bianco su bianco! Ah, dimenticavo le tovaglie dell'altare: vi ho fatto ricamare gli episodi della Passione, e in terra ho dato ordine di disporre i pi bei tessuti provenienti da Bisanzio... manca solo un vostro cenno... Gregorio: Suvvia, Matilde, non essere cos impaziente... Matilde: Ma attendo questo momento da quando sono fanciulla! stato questo a spingermi a far quello che fatto! Gregorio: Mi meraviglio di voi! timorato amor di Dio! Matilde: Suvvia, Padre! Con tutta la carit che ho fatto nutrite alla ricerca fasce per della soddisfazione capelli e tovaglie ancora dubbi sulla mia fede? Gregorio: La carit pensare messa... Matilde: Lo so, ma vi prego, fate un'eccezione: una volta sola, non chiedo di pi... 39 a non va mai tuniche, personale! Dovreste macerare il vostro corpo, anzich ricamate... E poi non consentito ad una donna dire Vi facevo animata da un sincero e

Gregorio: E

sia...

ma

prima

un'ultima

incombenza...

Dovete

provvedere attivamente a promuovere la nostra spedizione in Terra Santa... Matilde: In Terra Santa, del Getsemani! Gregorio: Volete essere santa? Matilde: Pi di ogni altra cosa! Gregorio: Allora vi auguro di morire in battaglia... tempo dei martiri e dei santi nell'era dei santi guerrieri! Matilde: Sar ben felice di perire in guerra... proprio per questo mi preme che soddisfiate il mio desiderio... Gregorio: (non ascoltandola) Presto, Matilde, finanziate l'impresa! Occorrono soldati, armi e navi! Matilde: S, Padre, ma... Gregorio: (interrompendola) agire prima che profezia! Matilde: Quale profezia? Luce su Enrico. Enrico: (ridendo delirante) Ah, ormai arrivato... Gregorio... il Matilde... mondo Ih ih ih finito, Non dobbiamo perdere tempo, Enrico si organizzi e dobbiamo la realizzi Non pi il Siamo anacoreti... Padre? Oh, che gioia che mi date! Ho sempre sognato di morire all'ombra di un ulivo nell'orto

ih... siete finiti... (ride) il momento della dissoluzione (ride) vostro distrutto... (ride) frammentato da regni e staterelli in lotta fra di loro... (ride) tutti contro tutti, ih ih ih ih... (sospira) Sta per arrivare il mio momento... s... ha ragione Benzone d'Alba: sar io l'ultimo imperatore... ih ih ih ih... Condurr il mio esercito a Gerusalemme, (ride) deporr le insegne imperiali nella chiesa del Santo Sepolcro (ride) e sar incoronato da Colui che vivr per sempre e la cui tomba briller nella Gloria! Ih ih ih 40

ih... Allora assister al Giudizio finale e... Buio improvviso su Enrico. Gregorio: Voi non volete che il mondo finisca, vero? Matilde: Immagino di no... Gregorio: Allora Santa? Matilde: Sarebbe pi di quanto ho sempre sognato... Gregorio: E allora non beata, esitate o a farvi da la ancora parte le santa!, per et il bene vi non se comune! diranno Raggiungerete felicit, future rimandate questa vostra fantasia sacerdotale... non volete essere la prima donna a dire messa in Terra

meglio

solo

smetterete di combattere sino all'estremo l'Anticristo e le eresie che lo sostengono... Santa, Matilde, a tal punto tomba, che i il vostro corpo si manterr intatto il nella loro vostri capelli rossi conserveranno

colore e un profumo di rose vi contraddistinguer nel giorno del Giudizio... E tutto questo solo per poche navi... Buio su Gregorio. Il coro di monaci intona un Ite Missa Est. Matilde: Ecco, le vedo, vele spiegate, s, profilarsi all'orizzonte con le loro del vento del Mediterraneo, ad

gonfie

annunciare al mondo la mia elezione a santa in cielo! Ma cosa sono quelle creature orrende con pi teste? Un colpo di spada... via, mostri partoriti dai Giudei e dai Mori! Lasciate spazio a noi cristiani... Perch questa palude puzzolente? dagli elmi E a perch testa questo gracchiare cos di che cornacchie mi avevano umana? Non

descritto il paradiso... Oh, ecco una luce, un bagliore lontano... ma prima devo attraversare questa selva fitta 41

di rami e rovi mescolati ad ossa di arti umani... Dovrei desistere, forse... ma possibile che non riesca e non sia degna, con tutta la gente che ho ammazzato? No, Dio deve accogliermi, non pu lasciarmi fuori come io stessa ho fatto con Enrico imperatore... Ah ah ah! Via, tagliamo questi arabeschi scheletrici, disboschiamo questa macchia antropomorfa... Verso la luce senza curarmi di nulla... verso le sante mie sorelle... Ecco, le vedo, s!, pi mi avvicino e pi le distinguo... le vedo issarsi, esili corpi su steli di giglio e tralci di vite, senza gambe, vergini, col velo in testa e una tunica bianca decorata ad oro e argento... che canto... che suoni... che sibili... simili a quelli di serpenti... Ah! ah... sulle mie gambe, che schifo... via, via! Ma s, portate pure via con voi questi miei arnesi enormi e putrefatti, strappatemeli dal busto e divorateli! Ecco il mio pegno al demonio! Che me ne faccio? Vedo gi pronto un ramo di melograno pronto ad accogliere il mio corpo... vi vedo, s, vi vedo mentre vi nutrite l'un la l'altra coppa col col pane vino sottile dell'Eucarestia, passarvi

speziato... Ah, questo il mio regno, s... finalmente sia fatta la mia volont! Eccomi, sorelle, arrivo!!! Rombo di tuono. Buio. Luce bianca, accecante, fortissima. Rombi di tuono, insistenti, per tutta la durata della scena. Il trono Matilde vuoto. L'Ancella 3 e l'Ancella 6 sono colte nell'atto di disporre al suolo delle stoffe rosse e dorate, l'Ancella 2 mentre purifica l'ambiente con una coppa di incenso fumante. Entra l'Ancella 1, seguita dall'Ancella 4. Ancella 1: Cento chiese, vi dico, cento chiese! Ancella 4 Tu scherzi! 42

Ancella 1: Ve lo giuro! Le ho viste! Ancella 6: E sono tutte cos belle? Ancella 1: Anche di pi! Mosaici dorati, marmi, sete! della luce! Ancella 3: Oh! Santa donna! Ancella 2: Se non fosse proibito la chiederei in moglie... Ancella 4: Io invece la vorrei come marito... Ridono in coro. Ancella 3: Non poteva farci dono pi bello! Ancella 2: Intendi questa chiesa? Ancella 3: No! L'averci rapite facendo credere al mondo intero di nel d che si schierarono con averci uccise per vendetta! Ancella 6: Benedetti i nostri padri l'Impero! Ancella 1/2/3/4: Sssh! Zitta! Sei matta? Vuoi farci uccidere? Ancella 6: Che cosa ho voi come me? Ancella 4: Vuoi farci rispedire tutte quante all'altro mondo! Ancella 1: Lo sai come si arrabbia quando ripensa ai tradimenti! Ancella 6: Ma vero... Se i nostri padri non l'avessero tradita, a quest'ora noi saremo a far da serve a chiss quale zotico villano... Ancella 2: E Ancella 3: Se pensare me che da bimba detto disprezzavo cos tanto le monache... l'avessero che la vita tra donne cos bella... dalla culla, anzich il latte, avrei chiesto il velo! Ridono tutte. Entra l'Ancella 5. Tra le mani, alzate trionfalmente, stringe una 43 detto di sbagliato? Non la pensate anche E centinaia di candele che fanno risaltare il bianco della pietra e

testa rinsecchita. Ancella 5: Guardate, sorelle! Ammirate l'ultimo acquisto! (si

muove tra le altre mettendo sotto i loro occhi la testa rinsecchita) Ancella 6: Che orrore! Che cos'? Ancella 5: (quasi indignata e offesa) Battista! Ancelle (in coro): Oh! Meraviglia! Ancella 1: (prendendo la testa) Giovanni... Ancella 4: Tre? Addirittura? Ancella 2: S, due del Battista e una del sant'uomo l'Eremita... Ancella 5: Ma quando arriva la Grancontessa? Ancella 4: L'abbiamo aiutata a vestirsi, po' da sola... Ancella 6: Chiss come dev'essere eccitata! Ancella 5: Se tutte lei! Ancella 1: Ma presto, Potrebbe sorelle, entrare da dobbiamo un finire l'allestimento! e non momento all'altro, noi non stiamo pi nella pelle, figuriamoci ha chiesto di restare un E con questa siamo a tre teste di la testa di Giovanni, il

vogliamo che debba attendere ancora... (alle Ancelle 3 e 4) Voi due, andate a prendere la tavola di legno per l'altare... (le Ancelle 3 e 4 escono. All'Ancella 5) Tu vai a prendere la tovaglia di lino, quella ricamata... (l'Ancella 5 esce. All'Ancella 6) e tu vai a prendere il leggio e la Bibbia! (l'Ancella 6 esce. All'Ancella 2) Noi due prenderemo tutto il resto... Escono l'Ancella 1 e l'Ancella 2. Entrano l'Ancella 3 e l'Ancella 4, recando una grossa tavola di legno. Ancella 3: Ma vero che ha una capra parte? 44 d'oro nascosta da qualche

Sistemano la tavola appoggiandola ai braccioli del trono. Ancella 4: A quanto pare s, dicono che sia nascosta in una stanza segreta in uno dei suoi castelli... Dicono anche che si nutra solo di melograni, non mangia nient'altro! Entra l'Ancella 5, ridendo. In mano ha una tovaglia ricamata. Ancella 3: Beh? Cos' che ti diverte? Entra l'Ancella 6 con un leggio e una grossa Bibbia aperta posata sopra. Ancella 5: Ripenso a quella volta in cui accompagnammo la Contessa nel Gargano! Sistemano la tovaglia sull'altare. Ancella 4: Madre santa! Che avventura! Ancella 5: E che ingegno! cavalli imperiale! Ancella 6: Perch? Cos'era successo? Ancelle 3/4/5: Vergine santa! Dimentichi tutto! Come fai a non ricordare neanche questo? Ancella 3: Fu una vendetta eclatante! Ancella 4: I nobiluomini che volevano sedurci... Ancella 5: ... e che la le Contessa acque di ha un affogato lago in massa, nelle convogliando stanze! Ancella 6: Ah s s! Ora ricordo! stato quando ha perso l'anello! Ancelle 3/4: Ma no! No! (ridono ed escono) 45 direttamente al Degna dei Romani! contrario per Altro che ferrare i l'esercito depistare

Ancella 5: (prendendo l'Ancella 6 sotto braccio e dirigendosi verso l'uscita) Quello successo ad Orval! (escono) Entra l'Ancella 2 con un vassoio pieno di calici, ampolle con acqua e vino, e un catino. Dopo di lei, trascinando una pesante cassa di legno, entra l'Ancella 1. Ancella 2: (mentre dispone ampolle e calici sull'altare) Ma vero che una volta ha chiuso il diavolo in una bottiglia? Ancella 1: Pare di s, nerastro... Ancella 2: Vuoi dire che successo quand'era ancora una bambina? Ancella 1: S! Dicono che il diavolo fosse venuto per tentare suo padre e che lei, accortasi della sua presenza, l'avesse chiuso in una fialetta... Ancella 2: E per quanto tempo stato prigioniero? Ancella 1: Uh! Anni, e l'ha liberato ad una condizione: e le altre che sue rendesse inespugnabile Canossa i pi vecchi se la ricordano correre con un'ampolla appesa al collo, piena di un liquido denso e

fortezze... Ancella 2: Anni con il diavolo appeso al collo... Ora mi spiego la sua mente fina e il suo coraggio... Ancella 1: Io dico che era cos anche prima. Entrano le Ancelle 3 e 6. Ancella 6: Le reliquie! Le reliquie! Dove sono le reliquie? Ancella 1: (indicando la cassa di legno) Sono qui dentro... Ancella 3: Che dite, sorelle, l'apriamo? Ancella 1: No! Non si pu! Sapete bene che non permesso contemplarle senza il suo consenso! Entrano le Ancelle 4 e 5.

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Ancella 4: Com' bella,

sembra che il tempo non l'abbia sfiorata!

Che capelli, che portamento! Non vista, e entra una Matilde. fascia Indossa i una tunica che bianca li fa finemente ricadere

decorata

tra

capelli

ordinatamente dietro la schiena. Ancella 5: E quella pelle! Ancella 6: Ma come fa ad averla tanto liscia e immacolata? Matilde: (vagamente civettuola) Prendo l'ostia ogni d, a pranzo e a cena... Le Ancelle si voltano verso di lei e le si raccolgono attorno, inginocchiandosi e quasi facendo a gara per baciarle le mani. Ancelle: Contessa! Qui! Tra noi! Finalmente! Che gioia! Siete

bellissima! Quest'abito talare vi sta d'incanto! Matilde: Grazie, mie care, grazie... Finalmente il gran giorno arrivato... (si guarda attorno) Noto con piacere che tutto pronto per la cerimonia... Ancella 4: S... mancano solo i fedeli... Matilde: Arriveranno... vedrete che prima o poi arriveranno... vino stato speziato? Ancella 2: Con la cannella, il miele e il melograno, voi... Matilde: E le reliquie? Ancella 1: Aspettavamo voi per la loro esposizione... Ancella 6: Possiamo toccarle anche noi, contessa? Ancella 3: S, per piacere, lasciatele disporre anche a noi! Matilde: Va bene, va bene, ciascuna ne ricever un pezzo... Portatemi la cassa! Rombo di tuono. ove L'Ancella nel 1 trascina si 47 la cassa fino ai piedi come piace a Il

dell'altare,

frattempo

spostata

Matilde.

Matilde

estrae una chiave dal suo petto, si china sulla cassa, la apre e tira fuori una mascella. Matilde: Chi vuole i denti di San Vittore? Ancelle: Dateli a me! A me! Matilde d la mascella all'Ancella 4. Rombo di tuono. Matilde estrae una corona di spine secche. Matilde: La Sacra Corona! Ancelle: La voglio io! A me, per favore! Matilde la porge all'Ancella 3 che l'afferra invasata. Rombo di tuono. Ancella 6: Uffa... volevo io la Sacra Corona! Matilde: (estraendo ancora due teschi Ti rinsecchiti vanno bene con le pochi due capelli del attaccati) teste

Battista? (li consegna all'Ancella 6) Ancella 4: (all'Ancella 3) La solita fortunata... Ancella 3: Oh s, e ce la saremmo scambiate come Avremmo i dovuto che rifiutare e aspettare: ne avremmo avuta una a testa... fiori cogliamo nel giardino... Matilde: C' il braccio destro di sant'Apollonio! Ancella 5: Lo Matilde: Toh! prendo io! (afferra il braccio come un'ossessa. (le d Rombo di tuono) Prendi anche i capelli di Maria Maddalena! una ciocca di lunghi capelli rossi mezzi rovinati) Ancelle: Oh! Come sono rossi! Proprio come i vostri! Matilde: Su! Chi non ha avuto la sua reliquia venga qui! (l'Ancella 1 e l'Ancella 2 si avvicinano. Estrae delle ossa e le porge all'Ancella 2) Per te le ossa del soldato Longino... (estrae una sacchetta di cuoio e la d all'Ancella 1) ... e per te il sangue del Golgota... 48

Espressioni di stupore delle Ancelle. Rombo di tuono. Ancella 4: E per voi, Contessa? Non rimasto niente? Matilde: Mi accontenter della testa di Giovanni l'Eremita... (estrae una testa dalle fattezze umane ancora intatte) Lode a te, sant'uomo... (bacia la testa sulle labbra, poi si chiana sulla cassa) E poi l'oggetto a me pi caro: (estraendo un melograno rinsecchito e mangiucchiato) un melograno morso dalla Vergine! Rombo di tuono. Ancella 6: Il vostro un tesoro che farebbe invidia a Roma! Rombo di tuono potente. Matilde: Adesso disponetele nello spazio a piacer vostro... Le

avete tenute in mano abbastanza... Le Ancelle, obbedendo immediatamente, dispongono le reliquie nello spazio. Una volta posizionata la sua reliquia, l'Ancella 1 prende la cassa, la trascina fuori scena e rientra. Matilde dispone la testa sotto l'altare e il melograno su quella che era la spalliera del suo trono. Matilde: Bene, mie ancelle, tutto pronto... Con un cenno, Matilde chiama a s l'Ancella 1 e l'Ancella 2, che si dispongono rispettivamente alla sua destra e alla sua sinistra davanti l'altare. Matilde: In nomine Matris... 49

Ancella 3: (terrorizzata) Signora! No! Matilde: E perch no? Ancella 4: Non si fa! Ancella 5: Matilde: E blasfemia! perch mai mor del dovrei invocare il Padre? il mio la Figlio? Madre! Non Fu lui lei meritato trionfo, Non era assente chiamare non se che a lo si Ancella 6: tradizione che si invochi il Padre, lo sapete! quando voglio no!... che

testimone merita...

bens

pianse,

strapp i capelli, che lacer le vesti preda del pi terrificante strazio che una donna possa mai provare... e non fu lei ad adagiarlo nel sepolcro? Non temete, mie ancelle! Vogliono punirmi per la mia rivoluzione... Credete che bastino quattro fulmini a farmi desistere, me, che ho sconfitto eserciti ben pi temibili di quattro gocce d'acqua? Rombi di tuono fortissimi. Le ancelle fanno gesti di terrore, scappano, si riparano a vicenda. Matilde: Non temete! fatto! Le ancelle si rassicurano, e tornano ai loro posti. Matilde alza le mani in segno di benedizione. Matilde: In nomine Matris et Filii et Spiritu Sanctu... Ancelle: Amen... Rombi di tuono, vento, rumore di terremoto. Buio. Fine Ci sono io che vi proteggo, come ho sempre

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