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di Marcello Cappellazzi 2^G 2003/2004

1.Cosa il petrolio? Il petrolio una sostanza organica, generalmente dorigine animale o vegetale, che ha iniziato il suo ciclo di trasformazione da cellule complesse, formate da complessi idrocarburi polimeri, in monomeri semplici. Questo avviene poich i sedimenti organici depositati sui fondali marini pi di 500 milioni danni fa con il tempo sono stati coperti da fanghi e argille che con il tempo si sono trasformate in rocce pesanti come argillite, calcarea e arenaria. che hanno aumentato notevolmente la pressione, e con lei il calore, che ha favorito cos lo scioglimento dei polimeri. Sotto la superficie terrestre, a 3-4 chilometri di profondit, il materiale organico si trova sottoposto a temperature di 65-150 iniziando cos lo scioglimento delle proteine, grassi e carboidrati presenti nei depositi, che diventano prima kerosene poi idrocarburi liquidi, ma, a causa della mancanza di ossigeno, tale processo avviene molto lentamente, e non si ossida completamente, rimanendo utilizzabile. Una parte del composto viene trasportato dallacqua attraverso le fessure nella crosta terrestre sotto forma di goccioline e di queste una piccolissima parte riesce a trovare una trappola petrolifera, ovvero uno strato di terreno impermeabile che blocca la migrazione degli idrocarburi. In media un millesimo del petrolio sottomarino soggetto alla migrazione e di questo un millesimo trova sul suo percorso una trappola. Tutto il resto viene disperso. Si calcola che sotto la superficie terrestre ci siano pi di tre milioni di tonnellate di petrolio, ma la continua sovrapposizione di materiale ha reso pressoch irraggiungibile questa fonte denergia.

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2.Come si estrae e si lavora il petrolio grezzo? Il primo pozzo petrolifero della storia fu scavato nel 1859 in Pennsylva-nia. Dopo il 1930 iniziata la costruzione dei primi impianti nel Golfo Persico. Da allora il petrolio viene considerato la migliore fonte di energia, per il basso costo e la facilit di lavorazione. Infatti, per raffinare il petrolio basta sottoporto ad un processo chiamato cracking che non altro che una distillazione frazionaria messa in atto nelle torri di frazionamento. Qui viene riscaldato il petrolio, che forma dei gas di diversa densit. I pi leggeri si spostano verso lalto, mentre i pi pesanti precipitano verso il basso. Grazie a dei piatti di raccolta i gas prodotti vengono convogliati e separati dal resto del composto. I prodotti sono: carburanti, combustibili per lindustria, materie prime per le industrie chimiche e bitume per la rete stradale. Per quanto riguarda lestrazione viene utilizzato soprattutto il metodo dellacqua. Viene pompata nel sottosuolo dellacqua. Il petrolio non idrosolubile e per la sua bassa densit galleggia. Viene quindi aspirato e preparato per la raffinazione. 3. Come viene utilizzato il petrolio? Nel 1930 il carbone era il combustibile pi usato, mentre il petrolio forniva solo il 16 % dellenergia mondiale. Negli anni 60 il petrolio era salito al 39%, mentre il carbone era sceso al di sotto del 50%. Negli anni 70 il petrolio era gi la fonte denergia pi diffusa. Dagli anni 70, quando si considerava il petrolio come una risorsa quasi illimitata e molto conveniente, ad oggi, molto cambiato: bench molti ritengano che la sua produzione aumenter fino al 2020-2030 circa e che nel frattempo ne saranno scoperte nuove riserve, la scarsit di petrolio, dovuta al crescente ritmo della domanda e di un uso sempre meno contenuto, un fatto oggi sempre pi diffusamente accettatoil prezzo del petrolio in continuo aumento e aumenta la consapevolezza che lo sfruttamento dei giacimenti non potr continuare allinfinito. La nostra dipendenza da esso non ci d possibilit di reagire. Il consumo di petrolio sempre maggiore, perch sono sempre maggiori le applicazioni che ne richiedono lutilizzo.

4. Attualit del petrolio Oggi il petrolio una delle tematiche pi discusse, da diversi punti di vista. Dal punto di vista politico, il petrolio simboleggia il potere. Chi ne possiede ha a disposizione un grande potenziale economico. Per questo chi non ne possiede sul proprio territorio, si spinge verso luoghi dove abbonda utilizzando vie belliche o diplomazie di sfruttamento. Per quanto riguarda il punto di vista economico esistono alcuni argomenti di forte discussione come lo spreco di metano. Infatti durante lestrazione di petrolio con la parte liquida, viene estratta anche una parte di gas naturali come appunto il metano. Il metano un

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materiale altamente esplosivo, quindi, per evitare catastrofi naturali, viene bruciato prima di essere immesso nellatmosfera. Questa soluzione molto conveniente ha un rovescio: i gas naturali potrebbero essere una fonte energetica suppletiva al petrolio. Questo spreco risulta evidente nella fotografia a fianco: la luce prodotta dagli impianti destrazione raggiunge la luminosit di citt come Roma e Il Cairo. Un altro grande problema che, secondo nuove stime, il petrolio disponibile si sta velocemente esaurendo. Questo fenomeno potrebbe avere forti futuri riscontri economici, come il progressivo aumento del suo prezzo, del suo valore e, quindi, il desiderio di averne. Legata a questo problema in atto una ricerca scientifica sulle nuove fonti energetiche. Le soluzioni che vengono esposte sono molteplici e differenti: LE CELLE A COMBUSTIONE: le celle a combustione sono dei nuovi ritrovati energetici che utilizzano idrogeno e ossigeno, dando cos origine ad elettricit. Lidrogeno per deve essere estratto da acqua o da idrocarburi semplici, utilizzando lenergia prodotta da fonti alternative come eolica, solare, termica o idroelettrica. Si prevede un futuro florido per le celle a combustione, ma per favorirne lo sviluppo dovremo aspettare che le centrali alternative siano soggette a costi minori.

PETROLIO RICAVATO DAL LETAME: secondo degli esperimenti fatti in laboratorio, stato provato che in 20 minuti si pu creare da materiale celluloso una buona quantit di petrolio. Da una tonnellata di letame si ricavano 20 barili di petrolio, sottoponendo il materiale a temperature di circa 716F e una pressione di 2000-5000 libbre per pollice quadro. UTILIZZARE IL PETROLIO SOTTOMARINO: in Scozia stata applicata la tecnica degli impulsi allestrazione di petrolio. Consiste nel praticare nel fondale marino dei fori di 25-50 cm utilizzando grandi quantit di energia elettrica che frantumano la roccia.

BENZINA SINTETICA: questo tipo di tecnica utilizza il metano come fonte supplementare al petrolio. Il metano presente sulla Terra di circa 4,6 miliardi di miliardi di metri cubi, ma lestrazione di tale gas richiede infrastrutture costose e con grave impatto ambientale. Si quindi pensato di liquefare il gas per poterlo trasportare comodamente. La quantit di questo liquido sarebbe di milleduecento miliardi di litri, una quantit di benzina sintetica che potrebbe soddisfare la richiesta mondiale energetica per i prossimi 29 anni. ----------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------BIBLIOGRAFIA http://ticino.com/usr/arcas/formazione_petrolio.htm#formaz3 http://www.newton.rcs.it/ http://utenti.lycos.it/infochimica/fondoschermo/PETROLIO2.JPG http://www.borsafutures.com/pic/immagini/piattaforma3.jpg http://lists.peacelink.it/lavoro/msg00322.html http://www.technologyreview.rai.it/technologyreview/articoli/n2art15.html http://www.unifi.it/unifi/surfchem/solid/bardi/energia/fin_petrol_intro.pdf http://www2.polito.it/sedi/ivrea/Informazioni_studenti/Corsi/Moduli/Materiale/06ahm/LEZIONE%2014.pdf

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