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Dipartimento Politiche Previdenziali, Fisco, Prezzi e Tariffe, Rapporti con gli Enti e i CIV

Alle FNP-CISL Regionali Alle FNP-CISL Territoriali Al Coordinamento Donne FNP-CISL Ai Responsabili Regionali e Territoriali del R.T. Sicurezza (ex Vigili del Fuco, Polizia Penitenziaria e Corpo Forestale dello Stato) AllUfficio Legale FNP-CISL - Loro Sedi Roma, 11 gennaio 2012 Circolare n. 7/MS-CMon Oggetto: Sentenza Consiglio di Stato

Come si ricorder, questo Dipartimento aveva suggerito di procedere sul piano giudiziario per ottenere il riconoscimento, ai fini del calcolo dellindennit di buonuscita, del compenso per lavoro straordinario obbligatorio fisso e continuativo, prestato fino al 2 luglio 1994. Purtroppo una recente sentenza del Consiglio di Stato del 31marzo 2011, nonostante limpegno assunto dallufficio legale, ha dato esito negativo, consolidando il principio per cui lelenco delle voci da includere nella base contributiva ai fini dellindennit di buonuscita (art. 38 d.P.R. n. 1032/73) ha carattere tassativo e non prevede linserimento del compenso per lavoro straordinario, anche se continuativo. Alla luce di questa nuova realt opportuno evitare ogni ulteriore iniziativa, tenuto conto che il Consiglio di Stato ha condannato il ricorrente alle spese di giudizio. Cordiali saluti. Mario Menditto (Segretario Nazionale)

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FEDERAZIONE NAZIONALE PENSIONATI

Dipartimento: Organizzativo, Tesserativo e Proselitistico,Informatico

Alle segreterie FNP-CISL Regionali Alle segreterie FNP-CISL Territoriali Loro Sedi Roma, 16 gennaio 2012 Circ. n. 13 /LC/FA

Oggetto : Convenzione Cisl - Trenitalia 2011- Carta dArgento Vi informiamo che stata rinnovata la Convenzione Cisl - Trenitalia per lacquisto agevolato del 25% della Carta dArgento. Sar possibile acquistarla presso le biglietterie abilitate delle Ferrovie dello Stato previa presentazione della tessera sindacale e della credenziale in allegato . Vi comunichiamo che i termini dellaccordo e la modulistica sono scaricabili direttamente dal sito Internet www.pensionati.cisl.it oppure dal sito www.anteasnazionale.it. Per ulteriori informazioni potete far riferimento al Dip. Org.vo Nazionale. Cordiali saluti.

Il Segretario Nazionale Loreno Coli

N 2 allegati

00185 Roma Via Castelfidardo 47 Telefono 06/448811 Fax 4440552 E-mail: posta@fnp.cisl.it

ACCORDO TRENITALIA/ETSI-CISL Accordo 2012

Il/la Signoriscritto alla CISL per lanno 2012, con riferimento allAccordo TRENITALIA ETSI-CISL 2012 ha titolo allacquisto della Carta dArgento dall1 gennaio 2012 al 31 dicembre 2012, con lo sconto del 25%

Parte riservata al punto vendita

Rilasciata Carta dArgento n Timbro Trenitalia E firma delladdetto Data. ____________________________________________________________________

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Alle FNP-CISL Regionali Alle FNP-CISL Territoriali Al Coordinamento Donne FNP-CISL Ai RR.TT. Reg.li e Terr.li FNP-CISL AllUfficio Legale FNP-CISL - Loro Sedi -

Roma, 17 gennaio 2012 Circolare n. 14/CM/pt Oggetto: Aumento accisa sull'energia elettrica a seguito abolizione addizionale comunale e provinciale all'accisa sull'energia elettrica nelle regioni a statuto ordinario Le disposizioni concernenti il Federalismo municipale e provinciale hanno stabilito che, a decorrere dall'anno 2012, le addizionali provinciali e comunali all'accisa sull'energia elettrica cessano di essere applicate nelle Regioni a statuto ordinario. Nello specifico: Soppressione Addizionale comunale all'accisa sull'energia elettrica Per quanto riguarda i comuni delle regioni a statuto ordinario, lart. 2, comma 6, del D.Lgs. n. 23 del 2011, stabilisce che, a decorrere dall'anno 2012, l'addizionale comunale cessa di essere applicata nelle regioni a statuto ordinario ed corrispondentemente aumentata, nei predetti territori, l'accisa erariale in modo tale da assicurare la neutralit finanziaria del citato provvedimento ai fini del rispetto dei saldi di finanza pubblica. Soppressione Addizionale provinciale all'accisa sull'energia elettrica Per quanto riguarda le province ubicate nei territori delle regioni a statuto ordinario, il D.Lgs. n. 68 del 2011, stabilisce, all'art. 18, commi 5 e 6, che a partire dall'anno 2012 l'addizionale provinciale soppressa e il relativo gettito spetta allo Stato. Alla provincia competente per territorio , poi, devoluto un gettito non inferiore a quello della soppressa addizionale provinciale attribuita nell'anno di entrata in vigore del D.Lgs. n. 68 del 2011.

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Modifiche alle aliquote di accise Gli stessi provvedimenti stabiliscono che, con decreto del Ministro dell'economia e delle finanze, sia contestualmente rideterminato l'importo dell'accisa sull'energia elettrica in modo da assicurare l'equivalenza del gettito e la neutralit finanziaria dei provvedimenti. A tal fine, con due Decreti emanati il 30 dicembre 2011 (G.U. n. 304 del 31 dicembre 2011), il Ministero dellEconomia e delle Finanze ha determinato laumento dell'accisa erariale sull'energia elettrica. Nello specifico: Per quanto attiene all'aumento dell'aliquota dell'accisa sull'energia elettrica prevista dall'art. 2, comma 6, del D.Lgs. n. 23 del 2011 (finalizzata a compensare la disapplicazione, nelle sole regioni a statuto ordinario, dell'addizionale comunale al medesimo tributo), nel decreto del 30 dicembre 2011, adottato ai sensi dell'art. 2, comma 6, del D.Lgs. n. 23 del 2011, si ritenuto di dover procedere ad un incremento uniforme dell'aliquota di accisa sull'energia elettrica impiegata nelle abitazioni per l'intero territorio nazionale; la previsione di aliquote di accisa differenziate per i consumi di energia elettrica effettuati nelle regioni a statuto ordinario e per quelli effettuati nelle regioni a statuto speciale, risulterebbe, infatti, non conforme con il diritto comunitario in materia di accisa e, in particolare, con quanto stabilito nella direttiva 2003/96/CE che ristruttura il quadro comunitario per la tassazione indiretta dei prodotti energetici e dell'elettricit. Alla luce di ci, il citato decreto prevede una nuova aliquota dell'accisa sull'energia elettrica impiegata nelle abitazioni uguale per tutto il territorio nazionale pari a euro 0,0227 per ogni kWh di energia utilizzata. La problematica sopracitata non si pone per l'altro decreto del 30 dicembre 2011, adottato ai sensi dell'art. 18, comma 5, del D.Lgs. n. 68 del 2011, poich tale disposizione gi prevede un aumento uniforme dell'aliquota di accisa sull'energia elettrica, in modo da assicurare l'equivalenza del gettito. In tal senso quest'ultimo decreto ministeriale stabilisce una sola aliquota di accisa sull'energia elettrica impiegata per qualsiasi uso in locali e luoghi diversi dalle abitazioni pari a euro 0,0121 per ogni kWh di energia utilizzata. Cordiali saluti. Mario Menditto (Segretario Nazionale)

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Alle FNP-CISL Regionali Alle FNP-CISL Territoriali Al Coordinamento Donne FNP-CISL Ai RR.TT. Reg.li e Terr.li FNP-CISL: - Stato - Enti Locali - Scuola - Forze Armate e Polizia - Sicurezza AllUfficio Legale FNP-CISL e, p.c. Alla Presidenza INAS-CISL Nazionale - Loro Sedi Roma, 17 gennaio 2012 Circolare n. 15/MC/pt Oggetto: Pensione di privilegio Per coloro che richiedono la pensione privilegiata, qualora la stessa sia originata dalla medesima patologia che ha dato luogo al riconoscimento della causa di servizio, ai fini dellattribuzione dellequo indennizzo o altra prestazione correlata, il parere del Comitato di Verifica costituisce accertamento definitivo. Lo stabilisce la Determinazione Presidenziale n. 389 del 2011 con la quale stato modificato il regolamento del Comitato Tecnico per le Pensioni Privilegiate, semplificandone di fatto le procedure. Le sedi dellINPDAP, pertanto, sulla base di una recente nota emessa dalla Direzione, dovranno accogliere la domanda di pensione privilegiata purch nel parere risulti linabilit assoluta o permanente a qualsiasi proficuo lavoro o mansioni, nonch la patologia contenuta nella tab. A allegata al D.p.r. 915/78. In ogni modo ricordiamo che, ai fini operativi, sempre necessario rapportarsi con le strutture INAS locali. Con loccasione ricordiamo che lart. 6 della l. n. 214/2011, di conversione del D.L. n. 201/2011(Manovra Monti) ha abrogato gli istituti della pensione privilegiata, dellequo indennizzo, dellaccertamento della dipendenza dellinfermit da causa di servizio e del rimborso delle spese di degenza per causa di servizio. Tuttavia, la previgente normativa continua ad applicarsi al personale appartenente alle Forze Armate (Esercito, Marina ed Aeronautica), allArma dei Carabinieri, alle Forze di Polizia ad ordinamento civile (Polizia di Stato, Corpo forestale dello Stato e Polizia Penitenziaria) e militare(Guardia di Finanza), al Corpo nazionale dei vigili del Fuoco ed al personale adibito al soccorso pubblico.
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Sono, inoltre, fatti salvi i procedimenti che, alla data del 6 Dicembre 2011(data di entrata in vigore della Legge Monti), erano ancora in corso, quelli per i quali non era ancora scaduto il termine di presentazione della domanda, nonch quelli instaurabili dufficio per eventi occorsi prima dellentrata in vigore della nuova normativa. Pertanto, per il personale civile pubblico sar applicata la tutela Inail per gli infortuni e le malattie professionali, con la medesima disciplina prevista nel settore privato. In ogni modo, visto la peculiarit della materia e le rilevanti novit apportate dalle predette modifiche normative, sar nostra cura tornare sullargomento. Cordiali saluti. Mario Menditto (Segretario Nazionale)

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Alle FNP-CISL Regionali Alle FNP-CISL Territoriali Al Coordinamento Donne FNP-CISL Ai RR.TT. Reg.li e Terr.li FNP-CISL Ferrovieri AllUfficio Legale FNP-CISL - Loro Sedi -

Roma, 17 gennaio 2012 Circolare n. 16/MS/pt Oggetto: Ferrovieri voci accessorie retribuzione in quota pensione ante 96

Come si ricorder, il provvedimento che, nel 1996, ha soppresso il Fondo di previdenza per gli addetti ai pubblici servizi di trasporto, indicava alcuni adempimenti che le aziende erano tenute ad eseguire per segnalare allINPS le voci accessorie della retribuzione. Tutto ci per valutare la loro pensionabilit o meno ai fini del calcolo della quota di pensione relativa alle anzianit maturate fino al 31 dicembre 1995. Tali adempimenti sono ora stati semplificati dalla legge 70/11 ed illustrati dallINPS, con circolare n. 2 del 3 gennaio 2012. Con riferimento alla Legge 889/71, riteniamo opportuno ricordare che le caratteristiche delle competenze accessorie utili ai fini del calcolo devono essere: 1. corrisposte con continuit; 2. determinate in misura fissa; 3. disciplinate da specifici accordi. Le competenze accessorie da includere sono quelle effettivamente percepite negli ultimi 12 mesi di servizio, fino ad un massimo del 40% di quelle complessivamente percepite negli ultimi 36 mesi di servizio. Cordiali saluti. Mario Menditto (Segretario Nazionale)

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Dipartimento Politiche socio-sanitarie, Famiglia, Economia Sociale

Alle Fnp - Cisl Regionali Alle Fnp Cisl Territoriali Loro Sedi

Roma 16 gennaio 2012 Circolare n.11/PL/cs Oggetto: Anno europeo dellinvecchiamento attivo e della solidariet tra le generazioni

LUnione Europea, come noto, ha proclamato il 2012 Anno europeo dellinvecchiamento attivo e della solidariet tra le generazioni. Il tema dellinvecchiamento attivo da tempo presente nellagenda delle politiche comunitarie, in particolare nelle riflessioni sul modello sociale europeo. Tale attenzione nasce chiaramente dalla necessit di affrontare un rapido invecchiamento della popolazione europea, accompagnato da una riduzione del tasso di natalit. Invecchiamento attivo un concetto spesso abusato o usato impropriamente nei pi svariati ambiti. LUnione Europea, nella definizione di tale concetto, si concentra fondamentalmente sui seguenti aspetti: - offrire alle persone pi anziane la possibilit di partecipare pienamente alla vita sociale; - promuovere opportunit di lavoro per le persone meno giovani; - consentire alle persone anziane di dare un valido contributo attraverso il volontariato (specie in ambito familiare); - permettere alle persone della terza et di vivere in modo autonomo grazie a strutture che tengano conto delle loro esigenze (alloggi, infrastrutture, sistemi informatici e trasporti). Coerentemente con questa definizione, la sfida lanciata dallUE quella di migliorare le possibilit di invecchiare restando attivi e di condurre una vita autonoma, intervenendo in settori quali il lavoro, lassistenza sanitaria, i servizi sociali, listruzione per gli adulti, il volontariato, gli alloggi, i servizi informativi o i trasporti. In maniera pi specifica, lanno europeo si propone tre obiettivi fondamentali: Sensibilizzare l'opinione pubblica in merito all'utile contributo degli anziani alla societ e all'economia, attraverso la promozione dell'invecchiamento attivo; Promuovere il dibattito e potenziare l'apprendimento reciproco tra i paesi dell'UE, al fine di promuovere buone pratiche e sostenere la cooperazione; Fornire un quadro favorevole all'impegno ed agire concretamente affinch gli Stati membri e le parti in causa possano elaborare politiche attraverso attivit specifiche e impegnarsi in merito ad obiettivi specifici.

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Per garantire un regolare svolgimento delle attivit promosse nellambito dellanno europeo, ciascuno Stato membro designer un coordinatore nazionale. In Italia il coordinamento nazionale fa capo alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Dipartimento per le politiche della famiglia (Anno europeo dell'invecchiamento attivo, Via della Mercede 9, 00187 Roma; e-mail: 2012invecchiamentoattivo@governo.it). Lanno europeo 2012 pu rappresentare unoccasione importante per le parti sociali di realizzare iniziative e attivit di vario tipo legate alla tematica dellinvecchiamento attivo, che possono riguardare il mondo del lavoro, la partecipazione ad attivit sociali, listruzione per gli adulti, il volontariato, l'autonomia delle persone, il mantenimento di condizioni di buona salute, dibattiti pubblici per sensibilizzare lopinione pubblica. Alcuni Paesi europei hanno gi avviato alcune interessanti iniziative, a questo proposito riportiamo alcuni esempi tra i pi significativi. In Irlanda stato avviato il Programma di Apprendimento Logon, con lobiettivo di superare il digital divide, il divario generato dalla mancata conoscenza degli strumenti informatici, che pu determinare lesclusione delle persone anziane da molti aspetti della vita moderna. Usando i principi del metodo dinsegnamento individuale, le scuole coinvolte nel progetto hanno formato circa 2.000 senior e hanno visto la partecipazione dello stesso numero di studenti. Gli anziani possono avvicinarsi alla tecnologia con fiducia e sviluppare le capacit di fare indagini sulle proprie condizioni di salute, accedere ai servizi telematici della pubblica amministrazione, mantenere i contatti con familiari e amici. In Gran Bretagna la municipalit di Dorset ha avviato il Partenariato per le persone anziane, nuovi approcci per la prevenzione e linclusione, progetto che vede la partecipazione, oltre che del servizio sanitario pubblico, anche del terzo settore e della popolazione anziana. Liniziativa si propone di costruire comunit di sostegno per consentire agli anziani di continuare a vivere nelle proprie case per tutto il tempo che desiderano, sviluppando servizi adeguati ed efficaci ed attivit a livello locale. In Danimarca il progetto Flex-seniority - una scorciatoia per linvecchiamento attivo si propone di migliorare le buone pratiche aziendali relative ai lavoratori anziani ed incoraggiarli a rimanere pi a lungo nel posto di lavoro. Nelle aziende pubbliche e private si organizzano workshop per dirigenti e corsi pre-pensionamento per i lavoratori anziani. Si applica un nuovo approccio definito Flex-Seniority, concetto che concilia i bisogni degli anziani con la flessibilit, riconoscendo allo stesso tempo il valore delle esperienze degli anziani. Con lobiettivo di fornire consulenza sui modelli di flessibilit e su condizioni di lavoro adeguate allet, nato il progetto tedesco Gestione dellinvecchiamento a livello aziendale. In circa 300 aziende chimiche sono state introdotte una serie di soluzioni innovative per meglio affrontare le sfide dellinvecchiamento. Tra gli strumenti utilizzati un kit che permette alle aziende di fare le proprie analisi demografiche; programmi che permettono di armonizzare la vita lavorativa e familiare; formazione per i dirigenti su temi legati allinvecchiamento della forza lavoro; lintroduzione di standard che adeguino i contratti collettivi allinvecchiamento della popolazione.

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Informazioni pi approfondite sullanno europeo 2012, sulle varie iniziative a livello nazionale nonch sul finanziamento delle attivit da proporre, sono disponibili nella pagina dedicata dellUE: http://ec.europa.eu/social/ey2012main.jsp?catId=971&langId=it Anche la FNP, insieme allANTEAS, si sta impegnando attivamente per programmare iniziative e attivit nellambito di questo importante appuntamento europeo e nel prossimo futuro avremo cura di informarvi dettagliatamente. Cordiali saluti

Il Segretario Nazionale Attilio Rimoldi

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Dipartimento Politiche socio-sanitarie, Famiglia, Economia Sociale

Alle Fnp - Cisl Regionali Alle Fnp Cisl Territoriali Loro Sedi Roma 16 gennaio 2012 Circolare: 12/AD/cs Oggetto: Decreto Salva Italia, disposizioni in materia socio-sanitaria.

Il 27 dicembre u.s. stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale la Legge di conversione n. 214/11, modificativa del decreto legge del 6 dicembre n. 201. Tra le novit pi importanti in materia socio sanitaria si annoverano: Liberalizzazione vendita dei Farmaci fascia C: allart.32 prevista la liberalizzazione della vendita dei farmaci di fascia C, ossia quelli senza obbligo di prescrizione medica e non rimborsati dal servizio sanitario nazionale (c.d. S.O.P e O.T.C.). A tal fine il legislatore ha previsto che, entro 120 giorni dallentrata in vigore della presente legge, il Ministero della Salute, sentita l'Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA), predisponga un elenco dei farmaci di fascia C, periodicamente aggiornato, dove saranno compresi i farmaci per i quali permane l'obbligo della ricetta e che, quindi, potranno essere venduti solo nelle farmacie. Inoltre viene previsto che questa liberalizzazione non potr avvenire nei Comuni con una popolazione inferiore ai 12.500 abitanti. Viene data, inoltre, la possibilit di applicare sconti sia sui farmaci di fascia C, che entreranno in libera vendita nelle parafarmacie e nei corner della grande distribuzione, sia su quelli con ricetta, che restano vendibili solo in farmacia, purch gli sconti siano esposti in modo leggibile e chiaro. Infine, con decreto del Ministero della Salute saranno fissati, entro 60 giorni, i requisiti strutturali, tecnologici e organizzativi degli esercizi commerciali (parafarmacie e corner) abilitati alla vendita dei nuovi medicinali liberalizzati. E inoltre obbligatorio delimitare gli appositi spazi per la vendita di tali farmaci, al fine di non renderli liberamente accessibili al pubblico.

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Modifica dellISEE: viene proposta una revisione dei criteri di determinazione e dei campi di applicazione dell'indicatore della situazione economica equivalente (ISEE) che permetta una differenziazione dellindicatore per le diverse tipologie di prestazioni. La legge dispone che questa modifica sar a costo zero per la finanza pubblica e dovr, anzi, produrre dei risparmi, che saranno assegnati al Ministero delle Politiche Sociali per finanziare interventi in favore delle famiglie numerose, donne e giovani. Per raggiungere tale obiettivo, il legislatore ha introdotto una ridefinizione dellISEE, che prevede una rideterminazione del reddito disponibile includendovi le somme percepite, anche se esenti da imposizione fiscale, e che tenga conto delle quote di patrimonio e di reddito dei diversi componenti della famiglia. Inoltre, per venire incontro alle difficolt di molte famiglie, la legge stabilisce che saranno previste nel computo dellISEE dei carichi famigliari per le famiglie con pi di due figli e con disabili a carico. Tuttavia, a partire dal primo gennaio 2013, lISEE potr essere applicato alle agevolazioni fiscali e alla concessione delle provvidenze assistenziali (quindi anche alle pensioni di invalidit civile e alle pensioni sociali). Ci porter molti anziani e disabili ad aumentare il proprio valore di ISEE che, se superer la soglia che il Governo determiner in un apposito decreto, non permetter loro pi di accedere ad alcuni benefici fiscali, ai servizi sociali agevolati e alle prestazioni assistenziali.

IVA - Delega fiscale e assistenziale: stato previsto un aumento dellIva di due punti percentuali, dall1 ottobre 2012, e di un ulteriore mezzo punto, dall1 gennaio 2014 (totale iva 23,5%), per evitare tagli alle detrazioni fiscali e al fine di alimentare la clausola di salvaguardia prevista dalla legge delega per la riforma fiscale e assistenziale (che pari a 13.119 milioni di euro per lanno 2013 e a 16.400 milioni di euro annui a decorrere dallanno 2014).

Aumento Addizionale Irpef per finanziamento sistema sanitario: stato introdotto laumento, a decorrere dal 2011, dellaliquota base delladdizionale regionale dellIRPEF, che passa dallo 0,9% all1,23 %. Tale incremento viene destinato alla copertura del fabbisogno sanitario nazionale di parte corrente e determina un gettito di 2.085 milioni di euro cui corrisponde una riduzione di pari importo della compartecipazione IVA destinata al finanziamento del fabbisogno sanitario.

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A decorrere dal 2012 le Regioni a statuto speciale e le Province autonome di Trento e Bolzano assicurano un contributo alla finanza pubblica pari a 860 milioni di euro in base a quanto stabilito dalla Legge 42/2009 per cui concorrono al conseguimento degli obiettivi di perequazione e di solidariet e allesercizio dei diritti e doveri da essi derivanti, nonch al patto di stabilit interno e allassolvimento degli obblighi posti dallordinamento comunitario. Con le stesse procedure la Regione Valle DAosta e Friuli Venezia Giulia e le Province autonome di Trento e Bolzano assicurano un concorso per 60 milioni di euro da parte dei Comuni ricadenti nel proprio territorio. Per le Regioni Friuli-Venezia Giulia, Valle dAosta e per le Province autonome di Trento e di Bolzano provvedono alla finanza degli enti locali del proprio territorio con risorse del proprio bilancio. Ci non avviene nel caso della regione Sardegna e della Regione siciliana, dove la finanza degli enti locali a carico dello Stato.

Considerazioni conclusive: la liberalizzazione della vendita dei farmaci di classe C, approvata dalla legge 214/11, nel suo complesso positiva in quanto, nel medio lungo periodo, alimenter il mercato del lavoro e la concorrenza nel settore della distribuzione farmaceutica, a tutto vantaggio dei cittadini, in qualit di lavoratori e di consumatori finali. Tuttavia, il possibile risparmio delle famiglie sullacquisto dei farmaci sar sicuramente riassorbito dallincremento certo delladdizionale regionale destinata proprio al finanziamento della spesa sanitaria nazionale. Sulladdizionale regionale, infatti, la normativa lascia ampia discrezionalit alle Regioni che possono liberamente decidere di aumentarne la percentuale di un ulteriore 0.50%. Se poi si in presenza un elevato debito sanitario questa percentuale pu salire di un altro 0.30 %. Cos se nella maggior parte delle Regioni laddizionale regionale IRPEF 2012 si attester all1,23 %, nel Lazio e in Sicilia questo valore raggiunger l'1,73 % (1,23 %+0,50%), mentre in Molise, Campania e Calabria toccher addirittura il 2,03% (1,23%+0,50%+0,30%), alimentando sempre pi una forte disomogeneit territoriale. Per quanto attiene laccesso alle prestazioni sociali, preoccupa linclusione delle provvidenze assistenziali nel calcolo del ISEE. Rimaniamo, comunque, in attesa di verificarne lapplicabilit e le possibili ricadute sulle famiglie e sui pensionati quando verranno approvati i decreti attuativi che ne definiranno i contorni qualitativi e quantitativi e le diverse applicazioni.

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In generale le scelte portate avanti dal Governo sembrano avvalorare la tesi che lattuale manovra Salva Italia, nella sua fase iniziale, rivolta principalmente ad un riequilibrio del bilancio, e non a garantire equit sociale e crescita economica. Laumento delle addizionali regionali e comunali, la trasformazione dellICI in IMU con lallagamento del plafond patrimoniale, il rincaro delle tariffe dei servizi energetici, laumento delle accise sui carburanti, sul gioco, sui tabacchi e sulliva, avranno, nellinsieme, un effetto depauperante per la popolazione, soprattutto per i ceti medio-bassi, costituti da pensionati, giovani coppie e persone sole. Siamo certi che le sole liberalizzazioni non saranno sufficienti a rilanciare leconomia del Paese, se non saranno supportate da scelte politiche ed economiche coraggiose volte a sostenere in primis i redditi delle famiglie e dei pensionati. Infatti, solo una radicale revisione dellattuale sistema fiscale che passi attraverso la riduzione del costo del lavoro dei salari medio-bassi, laumento delle detrazioni per carichi familiari e la rivalutazione delle pensioni, potr rilanciare i consumi e leconomia nazionale.

Rimaniamo in attesa dellapprovazione dei decreti attuativi per esprimere al meglio un parere pi completo ed esaustivo sulle azioni portate avanti dallattuale Governo Monti.

Cordiali saluti

Il Segretario Nazionale Attilio Rimoldi

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Segreteria Generale
Unione Sindacale Regionale C A M P A N I A

Alle Segreterie UST CISL della Campania Alle Segreterie FSR CISL della Campania Agli Enti ed Associazioni CISL della Campania Loro sedi

Prot.08-12 LL/ds Napoli, 10 gennaio 2012

Oggetto: Tavolo Sanit

Carissimi/e, in attuazione dellintesa con la Presidenza della Giunta Regionale del 20 dicembre u.s. si svolta ieri la riunione del Tavolo Sanit presieduta dai due Sub-Commissari alla Sanit, Mario Morlacco e Achille Coppola. La discussione si apre con una serie di risposte immediate alle nostre sollecitazioni. stata presentata, infatti, la calendarizzazione degli incontri con il Tavolo Regionale, per un monitoraggio costante della Sanit campana. Gli incontri previsti si terranno: Il 6 febbraio p.v. Il 5 marzo p.v. Il 2 aprile p.v. Il 7 maggio p.v. Il 4 giugno p.v. Inoltre il 6 febbraio previsto anche un Tavolo nazionale per analizzare la situazione dei precari.

80133 Napoli Via Medina, 5 Telefono 081 5529800 pbx Fax 081 5519174 www.cislcampania.it e-mail: usr.campania@cisl.it

Aderente alla CES e alla CISL Internazionale

Segreteria Generale
Unione Sindacale Regionale C A M P A N I A

Particolare attenzione stata dedicata alla denuncia della Cisl della Campania in rapporto le incongruenze nella gestione del processo di riforma del Sistema Sanitario Regionale e in particolar modo dellattuazione del riassetto della Rete Ospedaliera, in assenza del rafforzamento della rete territoriale dellassistenza, cos come previsto dal Decreto n. 49/2010. Abbiamo ancora una volta sottolineato: a. le difficolt strutturali in cui versano i vari presidi ospedalieri in Campania e di come non sia pi rinviabile unazione immediata, mirata non solo allammodernamento delle infrastrutture, ma anche e soprattutto alla pianificazione degli organici funzionali e alla qualificazione dellofferta dei servizi; b. solo attraverso una corretta politica della gestione delle professionalit coerente con il fabbisogno territoriale pu garantire i Livelli Essenziali di Assistenza, evitando il ricorso al lavoro straordinario a cui costretto il personale ospedaliero per far fronte alle emergenze, con evidenti e contunui sprechi di risorse.

Prima di entrare nel merito delle nostre richieste, di seguito lo svolgimento della riunione.

Il Dott. Coppola ha presentato la Relazione sullo stato di attuazione del decreto 49/2010 di Riassetto della Rete Ospedaliera (in allegato) che stata inviata al Tavolo Tecnico per la verifica degli adempimenti Regionali con il Comitato permanente per la verifica dei Livelli Essenziali di Assistenza, organismo ministeriale che avr il compito di esprimere il proprio parere a riguardo.

Diverse perplessit sono state espresse a riguardo dalla Cisl della Campania, soprattutto in merito alla dismissione dei presidi ospedalieri minori in assenza di una concreta alternativa che permetta di far fronte alla domanda di assistenza della collettivit campana.

fondamentale, come pi volte ribadito dalla nostra Organizzazione Sindacale, rafforzare la rete di assistenza domiciliare per concretizzare un processo di de-ospedalizzazione, che riduca sia il congestionamento in cui versano attualmente le varie strutture sul territorio (e quindi il tempo di attesa per ricevere assistenza e/o prestazioni) sia la mobilit passiva dei pazienti fuori regione.
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Si registrano, infatti, le gravissime carenze presenti soprattutto sul piano territoriale che si concretizzano in ben 9.000 posti letto in meno rispetto alle reali necessit regionali, almeno utleriori 15.000 che non si assicureranno neanche attraverso le dismissioni di vecchie strutture n attraverso la chiusura dei Pronto Soccorso.

A fronte della notizia del riconoscimento di 1,3 mld da parte dal Governo Nazionale (piano operativo) per gli investimenti, di cui 80 mln a carico della Regione, la Cisl della Campania esprime forti preoccupazioni poich la Regione Campania ha deciso di concentrare circa i 2/3 di tali risorse per il completamento delle 3 grandi strutture ospedaliere rimaste incompiute - lOspedale del Mare, - il Policlinico di Caserta e - lOspedale del Sele mentre solo una piccola parte (il restante 1/3) andr per la messa in sicurezza delle strutture territoriali minori. Il bisogno urgente delladeguamento delle strutture obsolete e della rete emergenziale resta, per la Cisl della Campania, lobiettivo principale senza il quale non possibile garantire la necessaria assistenza ai cittadini campani. Il Sub Commissario Coppola ha inoltre informato i presenti che si ancora in attesa del parere ministeriale sulle Linee Guida sugli Atti Aziendali, di cui - ancora una volta - la Cisl della Campania ha chiesto di conoscerne i contenuti, visto che si tratta di un testo diverso da quello concordato con le Organizzazioni Sindacali di Categoria. Richiesta che stata accolta e che verr soddisfatta allatto della restituzione del documento da parte del Ministero e sulla quale auspichiamo un confronto territoriale.

NEL MERITO La Cisl della Campania ha assunto una posizione durissima, ricordando alla struttura commissariale le responsabilit civili e penali che possono derivare dalle inadempienze e dai provvedimenti assunti dalle Direzioni delle singole strutture territoriali e ospedaliere.
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Le maggiori difficolt, infatti, si riscontrano sul piano territoriale dove lesigenza di un confronto con le Categorie e con i livelli Orizzontali impedisce di raggiungere obiettivi fissati dal Tavolo Regionale. Per questi motivi abbiamo chiesto ed ottenuto che si avvii entro il 16 gennaio p.v. un confronto a tappeto con le singole strutture territoriali. La struttura commissariale ha accolto la nostra richiesta e ha concordato limmediato avvio di un confronto, in sede regionale, con le Direzioni Generali tutte le AA.SS.LL.

La prima riunione si terr gioved 12 gennaio p.v. con il Commissario Straordinario della ASL Napoli 1 e con i Direttori Amministrativi e Sanitari per discutere e analizzare i punti di criticit presenti sul territorio napoletano e in particolare: Riassetto della rete emergenziale e incremento dellassistenza domiciliare; Monitoraggio delle liste di attesa, per conoscere lattuale livello di soddisfacimento della domanda di assistenza; Verifica delle attivit ambulatoriali, delle prestazioni in intramoenia e censimento dei beni e servizi delle singole Aziende Pianificazione degli organici funzionali Avvio di un processo che porti alla certificazione dei crediti vantati dalle aziende nei confronti della Regione: piano dei pagamenti.

Vi terremo aggiornati sui prossimi sviluppi.

Certi di averVi fatto cosa gradita, porgiamo fraterni saluti.

Il Segretario Generale ( Lina Lucci )

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Il Responsabile della Segreteria Tecnica del Presidente


U 2/2012

Regione Campania

Sen.Raffaele Calabr Sub Commissari ad Acta Dott.Achille Coppola - Dott.Mario Morlacco Commissario ASL Na 1 Sub Commissario Sanitario e amministrativo ASL Na 1 - OO.SS. Segreterie Regionali Confederali Campania CGIL,CISL,UIL,UGL - Confindustria Campania Coordinamento Pmi e Cooperazione Loro sedi Oggetto: Tavolo Sanit Incontro con le direzioni strategiche Cos come concordato nel confronto con le Parti sociali -Tavolo Sanit del 9-1 -2012 , il giorno 12 gennaio 2012 alle ore 9,30 presso la Sala riunione della Struttura Commissariale sita all' isola C3 Centro Direzionale, piano 13 , convocato il Tavolo di cui all'oggetto ,con il seguente ordine del giorno: ASL Napoli 1 rete dell'emergenza,liste di attesa ,piano pagamenti Pregiati saluti. Napoli l 10/1/2012 Il Responsabile della Segreteria

Tecnica del Presidente Dott. Antonino Di Trapani

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