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TURCHIA
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DUEMILA
TURCHIA
REPUBBLICA DI TURCHIA
Capo di stato: Abdullah Gl Capo del governo: Recep Tayyip Erdoan Pena di morte: abolizionista per tutti i reati Popolazione: 75,7 milioni Aspettativa di vita: 72,2 anni Mortalit infantile sotto i 5 anni (m/f): 36/27 Alfabetizzazione adulti: 88,7% Modifiche costituzionali e revisioni della legge antiterrorismo hanno rappresentato un passo avanti nella difesa dei diritti umani, ma non sono riuscite a ottenere il cambiamento fondamentale richiesto. Sono proseguiti procedimenti penali che hanno violato il diritto alla libert di espressione. I meccanismi indipendenti per i diritti umani proposti non sono stati avviati. Sono continuate le segnalazioni di tortura e altri maltrattamenti, mentre le indagini penali e i procedimenti nei confronti di agenti delle forze di polizia e di sicurezza sono rimasti inefficaci. Sono stati celebrati numerosi processi iniqui sulla base della legge antiterrorismo. Attentati dinamitardi hanno provocato la morte di civili. I diritti degli obiettori di coscienza, delle persone lesbiche, gay, bisessuali e transgender (Lgbt) e dei rifugiati e richiedenti asilo hanno continuato a non essere garantiti dalla legge. I progressi nella prevenzione della violenza contro le donne sono stati minimi.
CONTESTO
Modifiche costituzionali sono state approvate dal parlamento a maggio e successivamente confermate a settembre da un referendum con una percentuale favorevole di quasi il 60 per cento. Tra gli emendamenti cerano la modifica della composizione della Corte costituzionale e del potente Consiglio superiore della magistratura, lautorizzazione a giudicare gli ufficiali militari nei tribunali civili, listituzione del difensore civico e misure positive per combattere la discriminazione. Il Partito dei lavoratori del Kurdistan (Partya Karkern Kurdstan Pkk) ha rinnovato la dichiarazione di cessate il fuoco durante tutto lanno, ma sono comunque continuati gli scontri con le forze armate turche. A novembre, sono stati segnalati colloqui avvenuti tra lo stato e Abdullah calan, leader del Pkk in carcere. A ottobre, iniziato il processo a 152 attivisti e funzionari eletti a Diyarbakr, accusati di appartenenza allUnione delle comunit del Kurdistan (Koma CivaknKurdistan Kck), legata al Pkk. Centoquattro degli imputati erano in detenzione preprocessuale. stata espressa la preoccupazione che molte delle prove a loro carico si basavano sulla
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loro partecipazione a riunioni e manifestazioni e sulla pubblicazione di comunicati stampa. proseguita lazione penale contro Ergenekon, una presunta rete ultranazionalista collegata a istituzioni statali. Le indagini per far luce sul legame tra i sospettati e le passate violazioni dei diritti umani sono andate avanti con lentezza. Non ci sono stati progressi nelleliminazione degli ostacoli giuridici che impediscono alle donne di indossare il velo nelle universit, sebbene lapplicazione del divieto si sia attenuata nel corso dellanno. A maggio, il Consiglio dei diritti umani delle Nazioni Unite ha esaminato la situazione della Turchia secondo lEsame periodico universale. Il governo si impegnato a rispettare molte delle raccomandazioni ma da sottolineare il fatto che abbia respinto quelle che chiedevano un maggior riconoscimento dei diritti delle minoranze e la modifica o labolizione degli articoli del codice penale che limitano la libert di espressione.
LIBERT DI ESPRESSIONE
Il dibattito pubblico su temi in precedenza vietati stato pi aperto. Tuttavia, ci sono state incriminazioni ai sensi di vari articoli del codice penale per aver criticato le forze armate, aver parlato della situazione di armeni e curdi e dei procedimenti penali in corso. Inoltre, le norme antiterrorismo, che prevedono pene detentive pi lunghe e ordini di custodia preventiva, sono state usate per soffocare la legittima libert di espressione. Attivisti politici curdi, giornalisti e difensori dei diritti umani sono stati fra i pi perseguitati. Hanno continuato a essere imposte restrizioni arbitrarie, attraverso il blocco dellaccesso a siti web e gli ordini di chiusura temporanea per i giornali. Le persone che esprimevano apertamente la loro opinione hanno subito continue minacce. Ad aprile, il giornalista Veysi Sarszen stato giudicato colpevole di propaganda per unorganizzazione illegale, secondo lart. 7/2 della legge antiterrorismo e condannato a 15 mesi di carcere per un articolo pubblicato sul quotidiano Gndem. A ne anno, la sua era una delle quattro condanne ai sensi della legge antiterrorismo pendenti presso la Corte suprema dappello. I giornalisti di Taraf hanno continuato a subire minacce e intimidazioni a causa degli articoli pubblicati sul quotidiano. A novembre, il ministero della Giustizia ha consentito lavvio di unindagine secondo larticolo 301 del codice penale (denigrazione della nazione turca), nei confronti di Rasim Ozan Ktahyal, per una serie di articoli in cui criticava le forze armate. Nello stesso mese, sul sito web HPG online, presumibilmente controllato dal Pkk, sono apparse minacce contro Orhan Mirolu che, a sua volta, era sotto processo ai sensi dellart. 216 del codice penale per aver causato inimicizia e odio tra la popolazione, in seguito alla pubblicazione di un suo articolo nel 2009 sulla situazione dei cittadini turchi di origine curda.
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A novembre, la polizia ha effettuato arresti durante unoperazione contro lUnione delle brigate di vendetta turche, un gruppo clandestino che in precedenza aveva rivendicato minacce e atti di violenza contro noti difensori dei diritti umani e altre persone. A settembre, nel caso Dink vs Turchia, la Corte europea dei diritti umani ha stabilito che le autorit avevano omesso di adottare misure adeguate per proteggere la vita del giornalista e difensore dei diritti umani Hrant Dink. Non avevano agito dopo aver ricevuto informazioni che avrebbero potuto impedire il suo omicidio nel gennaio 2007 n avevano condotto indagini efcaci dopo luccisione, In particolare la Corte ha rilevato lincapacit delle autorit di valutare il ruolo dei servizi di sicurezza. La Corte ha inoltre concluso che la Turchia aveva violato il diritto di Hrant Dink alla libert di espressione, in relazione alle cause intentate nei suoi confronti in base allart. 301 del codice penale.
IMPUNIT
Le indagini su presunte violazioni dei diritti umani da parte di funzionari statali hanno continuato a essere viziate e i casi penali, quando sono stati aperti, sono stati sistematicamente lunghi e inefficaci. Lo smarrimento delle prove da parte di funzionari statali e le controaccuse nei confronti di coloro che denunciavano violazioni dei diritti umani, hanno contribuito a perpetuare limpunit. Non sono stati istituiti i meccanismi indipendenti per i diritti umani proposti dal governo. Per esempio, la societ civile non stata efficacemente consultata sul progetto di legge di creazione dellIstituzione per i diritti umani (un organismo proposto per tutelare i diritti umani e prevenire le violazioni), che
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non ha assicurato le necessarie garanzie di indipendenza. Non ci sono stati progressi nellincriminazione per omicidio volontario di un agente di polizia in seguito al decesso in custodia del richiedente asilo nigeriano Festus Okey, avvenuto nel 2007. A causa di unindagine inadeguata, il processo rimasto bloccato per le controversie sullidentit della vittima. A novembre, il presidente del tribunale ha respinto la richiesta di costituzione di parte civile di membri della Rete di solidariet per i migranti e ha emesso una denuncia penale per diffamazione nei loro confronti, per aver presentato tale richiesta. A giugno, il giudice inquirente nel caso del decesso in custodia di Resul lin, morto nellottobre 2009 nella provincia sudorientale di rnak, ha stabilito che nessun funzionario doveva essere incriminato a livello penale. Il giudice ha basato la sua decisione sul referto di unautopsia ufciale secondo la quale Resul lin era morto per un attacco di cuore, nonostante il referto avesse indicato anche la presenza di gravi lesioni alla testa e in altre parti del corpo. A luglio, il tribunale amministrativo locale ha respinto un ricorso contro la decisione di chiusura del caso.
CONDIZIONI CARCERARIE
Non sono cessate le segnalazioni di maltrattamenti nelle carceri, soprattutto da parte di detenuti in custodia preprocessuale, subito dopo il trasferimento. Ha continuato a essere negato laccesso effettivo alle cure mediche e limposizione di limitazioni arbitrarie applicate al diritto dei detenuti di stare con altri prigionieri. A luglio, Abdullah Akay, malato di leucemia, morto in carcere dopo che le sue richieste di scarcerazione per motivi di salute erano state respinte. Queste erano avvalorate da certicati medici che affermavano che, se fosse rimasto in carcere, non avrebbe potuto essere curato in modo efcace. A luglio, il Comitato europeo per la prevenzione della tortura ha pubblicato un rapporto sulla visita effettuata a gennaio nel carcere di massima sicurezza dellisola di mral, in cui era detenuto il leader del Pkk, Abdullah calan. Il rapporto ha rilevato un miglioramento su alcuni aspetti del regime carcerario, in particolare il trasferimento di cinque detenuti, che ha posto ne al suo decennale isolamento. Un altro rapporto del Comitato sulla visita a luoghi di detenzione effettuata nel 2009 non stato reso pubblico in attesa dellautorizzazione del governo.
PROCESSI INIQUI
Sono continuati i processi iniqui celebrati ai sensi della legislazione antiterrorismo. In questi casi, stata applicata in modo sistematico una carcerazione preprocessuale eccessiva, senza lesame di misure alternative da parte delle autorit giudiziarie e gli avvocati non hanno avuto alcun meccanismo efficace per contestare nella pratica la legittimit della detenzione. A luglio, importanti modifiche legislative hanno posto fine al perseguimento dei minori
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secondo le norme antiterrorismo solo per aver preso parte a manifestazioni. Tuttavia, gli emendamenti hanno permesso lincriminazione degli adulti secondo leggi inique e non hanno affrontato la definizione vaga ed eccessivamente ampia dei reati di terrorismo. Ad agosto, Erdoan Akhanl stato trattenuto in custodia in attesa del processo sulla base delle leggi antiterrorismo. Laccusa si basava soprattutto su una dichiarazione di un testimone, che in seguito ha ritrattato, denunciando che gli era stata estorta sotto tortura. Le richieste della difesa per il rilascio di Erdoan Akhanl sono state respinte dalla corte per la gravit delle prove a suo carico. A dicembre, stato rilasciato in attesa dellesito del processo.
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servizio militare. Gli obiettori di coscienza sono stati ripetutamente perseguiti per il loro rifiuto di prestare il servizio militare, mentre coloro che hanno espresso pubblicamente il sostegno di questo diritto sono stati sottoposti a incriminazioni e condanne di rilevanza penale. A giugno, lobiettore di coscienza Enver Aydemir stato rilasciato dopo sei mesi di custodia militare. Varie accuse derivanti dal suo riuto di prestare il servizio militare sono rimaste pendenti dinanzi alla Corte suprema militare dappello. Nello stesso mese, il difensore dei diritti umani Halil Savda e altri tre attivisti sono stati condannati ai sensi dellart. 318 del codice penale per aver allontanato lopinione pubblica dallistituzione del servizio militare, in seguito alla loro partecipazione a una manifestazione pubblica a sostegno di Enver Aydemir. Il caso rimasto pendente presso la Corte suprema dappello. A ne anno era ancora in corso anche un procedimento avviato per i presunti maltrattamenti subiti da Enver Aydemir durante la custodia militare. Ad agosto, lobiettore di coscienza nan Sver stato arrestato per essersi riutato di prestare il servizio militare. stato rilasciato a dicembre ma rimasto in carcere a causa di precedenti condanne. Alla ne dellanno il suo processo per violazione del congedo era ancora in corso.
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riferito, le avevano molestate e aggredite ad Ankara, dopo aver fermato la loro automobile. Gli agenti di polizia hanno sporto una controdenuncia sostenendo che le attiviste avevano opposto resistenza allarresto. stata aperta unindagine penale ma tutte sono state assolte alla prima udienza del processo. Gli agenti non sono stati incriminati.
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