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6- La misura della Produttivit

La Produttivit consiste nella misura del livello di output per unit di input
Si distingue fra: Produttivit parziale (P), ovvero per un solo fattore produttivo (scarpe per kg di cuoio, pentole per ora lavorata, raccolto per ettaro di terreno ecc.) Produttivit Totale dei Fattori (TFP), ovvero una misura della produttivit che coinvolge tutti i fattori produttivi. un concetto pi complesso e pi difficile a misurare

Produttivit = output/input Produttivit parziale e Produttivit Totale dei Fattori coincidono quando trattiamo processi produttivi con un solo input e un solo output

Esempio
Lazienda Alfa produce scarpe utilizzando operai. La produttivit dunque data da:

Nel corso degli anni il numero di operai impiegati e di scarpe prodotte ha conosciuto la progressione riportata in tabella

La produttivit (rapporto fra numero di scarpe e numero di operai) aumentata dunque nei tre anni, come si vede dal grafico qui sotto

La produttivit dunque misura il rapporto fra loutput prodotto e linput necessario per produrlo. Nellesempio precedente, la produttivit 30 per il primo anno, 40 per il secondo e 50 per il terzo. Se anzich considerare i tempi 1,2 e 3 considero le aziende 1,2 e 3, posso dire che la produttivit della prima 30, della seconda 40 e la terza 50.

Lanalisi della produttivit interessante soprattutto in unottica di confronto. In particolare, siamo interessati a due tipi di confronti:
Confronti nel tempo misura della crescita della produttivit: - tra due periodi consecutivi - confronti multiperiodali Confronti tra aziende misura dei divari di produttivit: - tra due aziende - tra pi aziende (confronti multilaterali)

Misurare la crescita (o il divario) della produttivit di un azienda (fra pi aziende) nel caso di un solo input e un solo output: semplice!
sufficiente effettuare il rapporto fra la variazione relativa delloutput e la variazione relativa dellinput, ovvero, da un differente punto di vista, il rapporto fra la produttivit del tempo t e la produttivit del tempo s:

Se considero la prima uguaglianza, ovvero:

Si osserva che sia al numeratore che al denominatore abbiamo due numeri indici semplici.
Un numero indice un numero che misura la variazione relativa di un dato fenomeno in circostanze diverse. Ad esempio gli indici di prezzo esprimono l'andamento nel tempo del livello dei prezzi in una data area geografica, oppure le parit dei poteri d'acquisto (PPA), ovvero numeri indici che consentono di confrontare i livelli dei prezzi in localit diverse in un dato momento.

Ad esempio,

Misura la variazione relativa delloutput fra il tempo s e il tempo t (o fra lazienda s e lazienda t). Prendendo i dati visti in precedenza, fra il tempo 1 e il tempo 2 abbiamo

Ovvero loutput fra il tempo (lazienda) s e il tempo (lazienda) t aumenta del 67%. Analogamente posso misurare le variazioni relative degli input. In definitiva quindi possiamo calcolare la crescita (i divari) della produttivit fra tempi (processi produttivi) differenti.

Ma cosa succede quando abbiamo pi input e/o pi output?


Supponiamo di considerare il seguente caso:

Possiamo seguire due strade: 1. Misurare le produttivit parziali. La misura della crescita (divario) delle produttivit parziali ricalca quanto visto in precedenza nel caso di 1 input e 1 output, replicabile per ciascuna combinazione output-input. Ad esempio posso misurare come si evolve la produttivit delle scarpe dellinput operai, trovando in sostanza lo stesso risultato visto in precedenza. Misurare la produttivit totale dei fattori. A tal fine devo aggregare gli indici delle quantit degli output (ottenendo un indice complessivo) e gli indici delle quantit degli input ovvero:

2.

Riprendendo lesempio della tabella, se voglio conoscere la variazione di produttivit fra i tempi (le aziende) 1 e 2 devo calcolare:

Devo dunque trovare un modo di aggregare le variazioni relative di output e le variazioni relative di input, per avere un (unico) indice di variazione media degli output e un (unico) indice di variazione media degli intput. Devo fare due tipi di scelta: 1. tipo di media: aritmetica, geometrica, ecc.) 2. tipo di ponderazione: nessuna (media semplice)? Quale? Per quanto riguarda il tipo di media, quelle pi frequentemente usate per aggregare i numeri indici sono la media aritmetica e la media geometrica. Riguardo il secondo tipo di scelta senzaltro da preferire lutilizzo di una media ponderata, in quanto verosimilmente non tutti gli input hanno lo stesso peso (la stessa importanza) ed altrettanto si pu dire per gli output. Ma quale peso utilizzare? Ovvero, ponendo linterrogativo in altri termini cos che meglio misura limportanza di un output (fra tutti gli output)o di un input (fra tutti gli input)? Proviamo a pensarci su D: nella produzione di scarpe pi importante il cuoio oppure il filo? R: il cuoio perch se ne usa di pi! una risposta naturale, che per contiene uninsidia: 10 tonnellate di cuoio sono 10000000 di grammi e 23 km di filo sono 2300000 centimetri! il solito discorso che ci portiamo dietro dalle elementari) che non si possono sommare le pere con le carote! Allora proviamo a dare una risposta differente: R2: il cuoio perch per acquistare il cuoio spendo 7 volte di pi che per lacquisto di filo!

Adesso ci siamo! Uso il valore di acquisto di ciascun input come peso. Analogamente, per gli output uso il valore delle vendite di ciascun prodotto: se il fatturato derivante dalle scarpe il doppio del fatturato derivante dalla vendita delle borse il peso dellindice di variazione delloutput scarpe deve essere il doppio del peso dellaltro (quello delle borse). Bene. Se decidiamo di usare come pesi il valore degli acquisti per gli output ed il valore delle vendite per gli input, allora dobbiamo conoscere i prezzi di vendita degli output e di acquisto degli input riferiti alle unit di misura adoperate per misurare le quantit fisiche (di input e di output). Dovr pertanto avere le informazioni anche sui prezzi, oltre che sulle quantit. Ad esempio:

Riassumendo dunque, per lindice complessivo degli output ovvero per il numeratore di TFPst, avr che ciascun indice i-esimo di quantit di output (fra il tempo s e il tempo t) viene pesato dal valore di vendita. Il peso quindi

pi yi

I valori infatti sono prezzi per quantit. Tutto bene, ma Quale prezzo delli-esimo output? Quello del tempo s o del tempo t? Sono possibili (in teoria) 4 soluzioni :

1. 2. 3. 4.

pis yis (pesi Laspeyres) pit yis (pesi Paasche) pis yit pit yit

Le stesse identiche considerazioni valgono per laggregazione degli indici di variazione (delle quantit) degli input. Aggregando mediante una media aritmetica ponderata ed usando come sistema di ponderazione i pesi 1 e 3, otteniamo, rispettivamente, lindice sintetico di Laspeyres e quello di Paasche. In conclusione, avremo con il sistema di pesi Laspeyres:

e con il sistema di pesi Paasche:

La media geometrica dellindice di Laspeyres e di Paasche fornisce il numero indice di Fisher. Ne consegue che anche la m.g. delle variazioni di produttivit di L. e P. calcola la variazione di produttivit di fisher ovvero:

Linterpretazione economica degli indici di Laspeyres e Paasche.


Le formule degli indici complessi di Laspeyres e Paasche danno luogo a un rapporto fra valori. Per entrambi gli indici abbiamo infatti, sia al numeratore che al denominatore, delle somme di prodotti fra prezzi e quantit (somme di valori appunto). Al denominatore dellindice di L. Abbiamo il valore effettivo delle quantit del tempo s (tempobase), mentre al numeratore il valore (ipotetico) delle quantit del tempo t valutate ai prezzi del tempo s. Viceversa per lindice di P. abbiamo al numeratore il valore effettivo delle quantit al tempo t, mentre al numeratore il valore delle quantit del tempo s (tempo base) valutate ai prezzi del tempo t. Ad esempio se:

Vorrebbe dire che il valore delloutput venduto al tempo t superiore del 21% al valore delloutput del tempo s se li valuto (entrambi) ai prezzi del tempo s. Invece, se ho che:

Significa che loutput venduto al tempo t vale il 18% in pi delloutput venduto al tempo s se anche questultimo viene valutato ai prezzi del tempo t. Analoghe considerazioni si possono fare per gli input. Quale preferire? Lindice di Laspeyers o lindice di Paasche? Lindice di L. segna un punto a suo favore sul piano del risparmio di informazioni necessarie per produrlo. Supponendo di voler misurare la crescita della TFP nellarco di 5 anni, con lindice di L. avremo bisogno di conoscere i prezzi solo per lanno base, mentre per lindice di P. necessario conoscere i prezzi di tutti e 5 gli anni. Ma perch necessario lindice di Fisher?

La propriet di reversibilit delle basi


Se lindice di Laspeyres fra il tempo s e il tempo t sono pari a 2 significa che il valore delloutput fra il tempo s e il tempo t raddoppiato. Se eseguo il confronto al contrario (dal tempo t al tempo s) mi aspetterei di ottenere 0,5. Ovvero che il valore delloutput dimezzi passando dal tempo t al tempo s. Ovvero: lindice di Laspeyres non gode della propriet

di reversibilit della base. Calcoliamo infatti lindice di L. fra il tempo 1 e il tempo 2 usando i dati della tabella vista sopra:

Ebbene: i due numeri non sono luno il reciproco dellaltro. Se effettuiamo lo stesso ragionamento per lindice di Paasche arriviamo alla stessa conclusione: nemmeno lindice di Paasche gode della propriet di reversibilit della base. Se osserviamo che: lindice di Laspeyres a basi invertite il reciproco dellindice di Paasche e viceversa, capiamo perch la loro media geometrica, ovvero lindice di Fisher, gode della propriet di reversibilit della base. Sempre restando allesempio di indici di output abbiamo che:

E dunque:

Ma anche lindice di Fisher non gode dellimportante propriet della circolarit, ovvero:

Questo vuol dire, ad esempio, che se dal tempo 1 al tempo 2 il valore delloutput raddoppia e dal tempo 2 al tempo 3 triplica, non misuriamo un aumento di 6 volte fra il tempo 1 e il tempo3.

Un indice transitivo, lindice EKS


Per trasformare lindice di Fisher in un indice transitivo si usa in genere il metodo EKS (Elteto, Koves, Szulc), ottenendo, se i periodi sono n:

Ovvero la media geometrica di tutti i possibili prodotti di coppie di indici di Fisher che vanno da s a t passando per qualsiasi j. Si pu dimostrare che tale media geometrica quella che minimizza la somma dei quadrati delle deviazioni dalle varie coppie di indici di Fisher. Ad esempio per avere lindice EKS fra il tempo 2 e il tempo 4, se i periodi sono 5, devo fare la media geometrica dei 5 prodotti di coppie di indici di Fisher seguenti:

Dei 5 prodotti indicati qui sopra ce ne sono due coincidenti (il secondo e il quarto).

Un diverso approccio al calcolo della crescita della TFP: gli indici di Malmquist
Nelle ultime pagine ci siamo dilungati in questioni tecniche, ma ricordiamo come stiamo calcolando la crescita della TFP far i tempi t e s:

Ovvero lindice di crescita della TFP deriva dal rapporto fra lindice di crescita degli output e lindice di crescita degli input. Tale approccio viene anche detto approccio Hicks-Moorsteen Esiste tuttavia un diverso approccio che utilizza le funzioni di distanza (relativa) dalla frontiere. Tali distanze (che in precedenza abbiamo definito misure di input-efficienza e output-

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efficienza) possono essere calcolate rispetto alloutput di frontiera (output oriented) oppure rispetto allinput di frontiera (input-oriented). Ma andiamo per ordine. Supponiamo di voler misurare la variazione di TFP di un azienda fra il tempo s e il tempo t. secondo lapproccio della distanza di Malmquist (o, pi semplicemente approccio di Malmquist), siamo interessati a verificare come variata la distanza dalla frontiera. Ma quale frontiera? Quella rappresentante la tecnologia del tempo s o del tempo t? Ma quale distanza? Quella output-oriented o input-oriented? Se facciamo riferimento alla distanza output-oriented, abbiamo due possibili misure della variazione della TFP:

Ovvero i rapporti tra le distanze (relativa) dalla frontiera del tempo t o dalla frontiera del tempo s. Lindice di output di Malmquist dato dalla media geometrica dei due. Analogamente, lindice di input di Malmquist dato dalla media geometrica di:

Dunque:

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Secondo questi indici dunque, la variazione di produttivit si risolve nella variazione della distanza dalla frontiera. Esiste una interessante scomposizione degli indici di produttivit di MAlmquist: prendiamo ad esempio lindice di output:

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