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INCONTRI DI ORIENTAMENTO ALLA PREPARAZIONE DELLESAME DI STATO PER LABILITAZIONE ALLA PROFESSIONE DI INGEGNERE

La professione dellIngegnere nella pubblica amministrazione


Universita degli Studi di Udine gioved 29 aprile 2010

Ing. Stefano Fantuz Direttore Struttura Operativa Tecnologie ed Investimenti A.S.S. n.6 Friuli Occidentale - Pordenone

Ordine degli Ingegneri della Provincia di Pordenone

Attivit dellingegnere nellambito della Pubblica Amministrazione in Italia

Amministrazioni regionali Amministrazioni provinciali Amministrazioni comunali

Ministeri

Agenzia del Territorio, Difesa, Infrastrutture e Territorio, Comunicazioni ecc

Aziende Sanitarie ed Ospedaliere

Competenze professionali e responsabilit


Gestione tecnica di beni immobili
attivit manutentiva ordinaria attivit manutentiva straordinaria
con personale interno a contratto con ditte esterne lavori in economia cottimo fiduciario gara/appalto

attivit DI RISTRUTTURAZIONE E MESSA A NORMA di edifici esistenti attivit DI NUOVA EDIFICAZIONE

Competenze professionali e responsabilit


Gestione patrimoniale ed amministrativa di immobili acquisizioni dismissioni contratti di locazione e comodato convenzioni con privati ed altre pubbliche amministrazioni contratti utenze

Competenze professionali e responsabilit


Programmazione attivit tecnica e gestione di budget di risorsa Raccolta delle esigenze manifestate dai responsabili di tutte le attivit proprie dellente nellambito del quale si opera Valutazione secondo priorit e secondo le risorse che saranno messe a disposizione Definizione degli interventi programmati Definizione della tempistica Programmi complessivi di intervento concordati con gli operatori dellamministrazione

Principali ruoli ricoperti dallingegnere che opera nella pubblica Amministrazione


La responsabilit tecnico-amministrativa nella realizzazione di unopera pubblica dalla programmazione, gara di appalto, gestione dei lavori, collaudo, fino alla rendicontazione finale: IL RESPONSABILE UNICO DEL PROCEDIMENTO (RUP) La sicurezza nel settore edilizio e nei cantieri per la realizzazione di opere strutturali e di impianti elettrici e meccanici: IL RESPONSABILE DEI LAVORI ED IL COORDINATORE Prevenzione, sicurezza e valutazione del rischio per ogni tipo di lavoro e per ogni attivit produttiva in generale: IL RESPONSABILE DELLA PREVENZIONE E PROTEZIONE

Responsabile Unico del Procedimento RUP

Ogni intervento richiesto allUfficio Tecnico dellAmministrazione, esclusi quelli di semplice manutenzione ordinaria, richiede la nomina di un responsabile unico del procedimento (RUP)

RIFERIMENTI NORMATIVI
3

2
Legge Nazionale D.Lgs. N.163/2006 Codice degli appalti - (sostituisce la Legge 109/94Merloni) e recenti modificazioni

1
Direttive Comunit Europea

Legge Regionale n.14/2002, Regolamento Attuazione e Capitolato Speciale di Appalto e modificazioni

Responsabile Unico del Procedimento RUP

Per interventi edili-impiantistici di grande rilevanza il RUP chiamato ad una attivit simile a quella del vecchio ingegnere capo. Il legislatore ha ritenuto opportuno individuare comunque un responsabile tecnico-amministrativo al fine di garantire che:
lopera venga realizzata secondo la regola dellarte lopera venga realizzata entro i tempi contrattuali previsti lopera venga realizzata con i finanziamenti messi a disposizione lopera venga realizzata in modo assolutamente legittimo secondo le normative vigenti in materia di lavori pubblici e di utilizzo delle risorse della pubblica amministrazione (efficienza ed efficacia dellazione amministrativa, trasparenza delle procedure, pariopportunit della concorrenza, economicit e congruit degli importi, appropriato utilizzo delle risorse in funzione delle esigenze manifestate di norma secondo priorit).

Le circostanze favorevoli
Nel caso si verifichino queste favorevoli circostanze:
redatto dallUfficio tecnico dellAmministrazione computo metrico estimativo completo e con prezzi di mercato elaborati grafici dettagliati soluzioni progettuali e modalit realizzative adeguate cronoprogramma e tempistica realizzativa realistica

ottimo progetto
redatto da professionista esterno incaricato

impresa che manifesta grande capacit realizzativa direzione lavori adeguata opera che viene ultimata entro i tempi contrattualmente previsti opera che viene ultimata con i finanziamenti previsti dal quadro economico di progetto

Con queste circostanze favorevoli

Nessuno si accorge chi IL RESPONSABILE UNICO DEL PROCEDIMENTO!

Gli elementi di criticit


Nel caso sorgano elementi di criticit nella realizzazione dellopera riconducibili a:
riserve iscritte dallImpresa nel registro di contabilit progetto che richiede integrazioni perizie di variante e/o modifiche ultimazione dellopera non secondo i tempi applicazione penale previsti accertamento in cantiere di presenza illegittima di lavoratori risorse finanziate insufficienti realizzazione di opere non secondo le regole dellarte e in difformit contrattuale

criticit

Tutti vanno dal RESPONSABILE UNICO DEL PROCEDIMENTO cercando di manifestare il proprio non coinvolgimento o non responsabilit in relazione alla criticit emersa!

criticit

Avviene che:
il progettista e direttore dei lavori sostiene la non presenza di carenze progettuali e la buona direzione lavori dellopera la direzione amministrativa della pubblica amministrazione conferma la non disponibilit di ulteriori risorse per realizzare lopera lImpresa sostiene di aver operato secondo progetto e capitolato speciale dappalto e che non pu essere ritenuta responsabile della situazione e pertanto non inadempiente nella realizzazione dellopera ovviamente il tutto non pu essere ricondotto ad inadempienze da parte della Pubblica Amministrazione e per finire lAmministratore (Sindaco, Assessore, Presidente dellEnte ecc.) dice: fate quello che volete ma il giorno XY io devo inaugurare lopera

criticit

A questo punto il povero ingegnere, capo dellUfficio Tecnico dellAmministrazione, e il Responsabile Unico del Procedimento devono derimere il contenzioso e trovare una soluzione per ultimare lopera.

criticit Gli elementi di criticit

Modalit risolutive:

Proposta motivata di accordo bonario con proposta del RUP o valutazione di un collegio arbitrale per grandi contenziosi

Accordo transattivo e risoluzione concordata

Rescissione unilaterale in danno e ricorso alla Magistratura Ordinaria

LA SICUREZZA NEI CANTIERI E NEL LAVORO


(Responsabilit civili, penali, amministrative e patrimoniali)

- Appalto lavori e cantieri mobili - Attivit lavorativa tecnica in genere

Cosa valutare?
PROCEDURE

PREVENZIONE

MESSA A NORMA

QUALITA

SICUREZZA

RISCHI

Normativa italiana per la prevenzione e la sicurezza nei cantieri (D.Lgs. n. 626/94) (D.Lgs. n. 494/96)
ora riuniti nel

Testo Unico D.Lgs 81/08

Attuazione della direttiva 92/57 CEE concernente le prescrizioni minime di sicurezza e di salute da attuare nei cantieri temporanei o mobili con aggiornamento del D.Lgs. N. 528/99 e recenti integrazioni e modificazioni

COMMITTENTE: il soggetto per conto del quale l'intera opera viene realizzata RESPONSABILE DEI LAVORI: il soggetto incaricato dal committente per la progettazione o per l'esecuzione o per il controllo dell'esecuzione dell'opera COORDINATORE PER LA PROGETTAZIONE E LESECUZIONE DEI LAVORI: il soggetto che deve redigere lelaborato progettuale piano di sicurezza e coordinamento (PSC) con individuazione, analisi e valutazione dei rischi, e poi verifica in fase di esecuzione che limpresa rispetti il piano operativo di sicurezza (POS) redatto dallImpresa stessa prima dei lavori e piano dei rischi interferenziali (D.Lgs. 81/08)

Contenuto del (PSC) Piano di Sicurezza e di Coordinamento


- Il piano contiene lindividuazione, lanalisi e la valutazione dei rischi e le conseguenti procedure esecutive, gli apprestamenti e le attrezzature atte a garantire, per tutta la durata dei lavori, il rispetto delle norme per la prevenzione degli infortuni e la tutela della salute dei lavoratori nonch la stima dei relativi costi -Il piano contiene altres le misure di prevenzione dei rischi risultanti dalleventuale presenza simultanea o successiva delle varie imprese, ovvero dei lavoratori autonomi - E redatto anche al fine di prevedere, ove necessario, lutilizzazione di impianti comuni quali infrastrutture, mezzi logistici e di protezione collettiva - Il piano costituito da una relazione tecnica e prescrizioni operative correlate alla complessit dellopera da realizzare ed alle eventuali fasi critiche del processo di costruzione

Contenuto del (POS) Piano Operativo di Sicurezza


- La descrizione dellattivit di cantiere, delle modalit organizzative e
dei turni di lavoro - Lelenco dei ponteggi, dei ponti su ruote a torre e di altre opere provvisionali di notevole importanza, delle macchine e degli impianti utilizzati - Lelenco delle sostanze e preparati pericolosi utilizzati nel cantiere con le relative schede di sicurezza - Lesito del rapporto di valutazione del rumore - Lindividuazione delle misure preventive e protettive, integrative rispetto a quelle contenute nel PSC quando previsto, adottate in relazione ai rischi connessi alle proprie lavorazioni in cantiere - Lelenco dei dispositivi di protezione individuale forniti ai lavoratori occupati in cantiere - La documentazione in merito allinformazione ed alla formazione fornite ai lavoratori occupati in cantiere - Le procedure complementari e di dettaglio, richieste dal PSC quando previsto

Rapporti tra committente, appaltatore e altre figure legate ai cantieri


COMMITTENTE (Ente Pubblico)

contratto

APPALTATORE (Impresario)

Responsabile dei lavori


Coordinatore per la progettazione (progettista)

POS
cantiere
CAPO CANTIERE PREPOSTO OPERAI

Coordinatore per lesecuzione (direttore lavori)

PSC

Lavori comportanti rischi particolari


rischi di seppellimento o di sprofondamento a profondit superiore a m. 1,5 o di caduta dallalto da altezza sup. a m. 2. sostanze chimiche o biologiche che presentano rischi particolari per la salute o comportano sorveglianza sanitaria (per esempio amianto) radiazioni ionizzanti che esigono la designazione di zone controllate o sorvegliate prossimit di linee elettriche aeree a conduttori rischi di annegamento lavori in pozzi, sterri, sotterranei e gallerie lavori subacquei con respiratori lavori in cassone ad aria compressa lavori comportanti limpiego di esplosivi lavori di montaggio o smontaggio di elementi prefabbricati pesanti

Normativa italiana per il miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori sul luogo di lavoro IL D.Lgs.n. 626/94 ora Testo Unico D.Lgs 81/08 IL D. LGS. 626/94 RECEPISCE LE DIRETTIVE EUROPEE 89/391/CEE, 89/654/CEE, 89/655/CEE, 89/656/CEE, 90/269/CEE, 90/270/CEE, 90/394/CEE, 90/679/CEE

QUESTA NORMA ITALIANA ISTITUISCE IL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE DAI RISCHI (S.P.P.) 3 sono le principali nuove figure di questo Servizio: - Il Responsabile del S.P.P. - Il Medico competente in materia di S.P.P. - I Rappresentanti dei Lavoratori in materia di Prevenzione, Protezione e sicurezza del lavoro del S.P.P.

FINALIT E COMPITI PRINCIPALI DEL SERVIZIO DI PREVENZIONE E PROTEZIONE DAI RISCHI


il S.P.P.. linsieme delle persone, sistemi, mezzi esterni o interni allazienda finalizzati allattivit di prevenzione e protezione dai rischi professionali. Il compito principale consiste nellelaborazione di un documento chiamato Valutazione dei Rischi contenente: - una relazione analitica e circostanziata sulla valutazione dei rischi; - lindividuazione delle misure di prevenzione e di protezione e dei dispositivi di protezione individuale necessari per i singoli lavoratori secondo le specifiche attivit lavorative; - il programma delle misure ritenute opportune per garantire il miglioramento nel tempo dei livelli di sicurezza;

La valutazione del rischio


E uno strumento operativo basato sullanalisi sistematica dei pericoli presenti in azienda e delle loro possibili ricadute sul personale esposto e che consente al Datore di lavoro di definire i provvedimenti necessari a gestire la sicurezza

IL SISTEMA AZIENDALE DI GESTIONE DELLA SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO


VALUTAZIONE DEL RISCHIO

CONOSCENZA

INFORMAZIONE FORMAZIONE

SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA

ELIMINAZIONE O RIDUZIONE DEI RISCHI

PROCEDURE DI LAVORO

ORGANIZZAZIONE

STRUTTURE ORGANIZZATIVE INTERVENTI DI ADEGUAMENTO

RISCHI DEI LAVORATORI CLASSIFICAZIONE E DEFINIZIONE DEI RISCHI

I rischi lavorativi presenti negli ambienti di lavoro, in conseguenza dello svolgimento delle attivit lavorative, possono essere divisi in tre grandi categorie: Rischi di natura infortunistica Rischi di natura igienico-ambientale Rischi di tipo trasversale

Rischi per la sicurezza Rischi di natura infortunistica


Dovuti a: Strutture Macchine Impianti elettrici Sostanze pericolose Incendio-Esplosioni

Rischi per la salute Rischi di natura igienico-ambientale


Dovuti a: Agenti chimici Agenti fisici Agenti biologici

Rischi per la sicurezza e la salute Rischi di tipo trasversale


Dovuti a: Organizzazione del lavoro Fattori psicologici Fattori ergonomici Condizioni di lavoro difficili

Rischi per la sicurezza di natura infortunistica pi importanti:


1. Rischi da carenze strutturali dellambiente di lavoro 2. Rischi da carenze di sicurezza su Macchine e Apparecchiature 3. Rischi da manipolazione di sostanze pericolose 4. Rischi da carenze di Sicurezza Elettrica 5. Rischi da incendio e/o esplosione

Importantissima linformazione e la formazione del personale


Il personale deve essere portato a conoscenza in merito a: Procedure operative Segnaletica di sicurezza Piani di lavoro Piani di emergenza Piani di evacuazione Pronto soccorso

Alcuni esempi di interventi tecnici in un ospedale a seguito valutazione rischi


Revisione ed adeguamento degli impianti sale operatorie e ambulatori: impianto elettrico (illuminazione ed energie, vitale e preferenziale) impianto antincendio (rilevazione ed abbattimento, aspirazione fumi) impianto di ventilazione e/o condizionamento (sterilit e filtraggio) impianto di trasporto dei gas medicinali (affidabilit) Revisione e procedure di sicurezza (disinfezione e sterilizzazione) Installazione di attrezzature di sicurezza (cappe, glove-box per la lavorazione e la manipolazione di materiali tossici e/o infetti, apparecchiature filtranti) Uso delle apparecchiature di sicurezza (pipette, siringhe, ecc.) Dispositivi protezione (guanti, occhiali, maschere, grembiuli, ecc.) Manutenzione preventiva ed aggiornamento tecnologico impianti

VALUTAZIONE DEI RISCHI INTERFERENZIALI


nei Contratti di Appalto e dOpera Legge n.123/2007

Altra attivit da svolgere: Redigere il DUVRI!


(Documento Unico Valutazione Rischi Interferenziali o di Interferenza o Interferenti)

IN CASO DI LAVORI AFFIDATI A TERZI (Art.7 D.Lgs.626/94)


1. Il datore di lavoro (committente), in caso di affidamento dei lavori ad imprese appaltatrici o a lavoratori autonomi allinterno della propria azienda, o di una singola unit produttiva della stessa, nonch nellambito dellintero ciclo produttivo dellazienda medesima DEVE: a) verificare, anche attraverso liscrizione alla CCIAA lidoneit
tecnico-professionale delle imprese appaltatrici o dei lavoratori autonomi in relazione ai lavori da affidare in appalto o contratto dopera

b) Fornire agli stessi soggetti dettagliate informazioni sui rischi


specifici esistenti nellambiente in cui sono destinati ad operare e sulle misure di prevenzione e di emergenza adottate in relazione alla propria attivit.

IN CASO DI LAVORI IN APPALTO (Art.7 D.Lgs.626/94) 2. I datori di lavoro (Committente ed Appaltatore) devono:
a) Cooperare allattuazione delle misure di prevenzione e protezione dai
rischi sul lavoro incidenti sullattivit oggetto dellappalto;

b) Coordinare gli interventi di protezione e prevenzione dai rischi cui


sono esposti i lavoratori, informandosi reciprocamente anche al fine di eliminare i rischi dovuti alle interferenze tra i lavori delle diverse imprese coinvolte nellesecuzione dellopera complessiva

IN CASO DI LAVORI IN APPALTO (Art.7 D.Lgs.626/94)

3. Il datore di lavoro (Committente) deve promuovere la cooperazione ed il coordinamento :


a) Elaborando un unico documento di valutazione dei rischi che indichi le misure adottate per eliminare le interferenze (DUVRI). b) Allegando il DUVRI al contratto dappalto o contratto dopera;

IN CASO DI LAVORI IN APPALTO (Art.7 D.Lgs.626/94)

3-Ter. Negli appalti pubblici, nei contratti di somministrazione, di appalto e di subappalto, ferme restando le disposizioni in materia di Salute e Sicurezza del lavoro (artt.1559,1655,1656 Cod. Civile) devono essere specificatamente indicati i costi relativi alla sicurezza del lavoro

COSE IL D.U.V.R.I.
Il D.U.V.R.I. e lo strumento attraverso il quale il COMMITTENTE individua e valuta i rischi generati allinterno dei suoi ambienti dalla contemporanea esecuzione di lavori ad opera di APPALTATORI
Rischi Rischi APPALTATORE C APPALTATORE

Ambiente di lavoro COMMITTENTE


Rischi per i dipendenti

Rischi APPALTATORE B

Caratteristiche del D.U.V.R.I.


Il D.U.V.R.I. deve:
Essere integrato con il documento di valutazione dei rischi aziendali (art.4, c.2 D.Lgs.626/94) Essere unico per tutti gli appalti che comportano rischi tra loro interferenti; Essere indipendente dal documento di valutazione dei rischi aziendali (art.4 D.Lgs.626/94) Essere finalizzato a gestire i rischi interferenziali;

Come si realizza il D.U.V.R.I.


Il COMMITTENTE trasmette a tutti gli appaltatori informazioni su:
Modalit di accesso alle aree di lavoro; Organizzazione interna dellazienda committente; Alimentazione di energia; Attivit lavorative che dovranno essere svolte; Modalit duso di sostanze o materiali pericolosi; Modalit di gestione dellemergenza.

Come si realizza il D.U.V.R.I.


Ciascun APPALTATORE trasmette al committente informazioni su:
I rischi introdotti allinterno dellazienda dalle lavorazioni oggetto dellappalto assegnatogli; Misure di prevenzione e protezione adottate;

I contenuti del D.U.V.R.I.


Identificazione dei criteri utilizzati per valutare i rischi (metodologia); Descrizione dellazienda committente, delle aree di lavoro, delle attivit svolte presso i reparti interessati dai lavori in appalto; Descrizione delle attivit svolte dagli appaltatori; Organizzazione delle lavorazioni e misure generali di sicurezza: - identificazione dei locali a disposizione dellappaltatore - servizi igienici - refettori - viabilit interna - ecc

I contenuti del D.U.V.R.I.


Misure di coordinamento relative alluso comune di apprestamenti, attrezzature, infrastrutture, mezzi e servizi di protezione; Rischi normati negli ambienti di lavoro (rischio chimico, cancerogeno, biologico, rumore, vibrazioni, incendio, esplosione); Cronoprogramma dei lavori per lidentificazione delle sovrapposizioni temporali (nei singoli luoghi di lavoro)

Le norme di riferimento
UNI EN 12100 -1 : Sicurezza del macchinario Concetti fondamentali, principi generali di progettazione. Terminologia di base, metodologia. UNI EN 1050 : Sicurezza del macchinario Principi per la valutazione del rischio UNI EN 11230:2007 : Gestione del rischio - Vocabolario

Le norme di riferimento
BS 8800:2004 : Guida ai sistemi di gestione della salute e sicurezza nei luoghi di lavoro. BS OHSAS 18001:2007 : Sistemi di gestione della salute e sicurezza sul lavoro

OHSAS 18002 : Linee guida per limplementazione dellOHSAS 18001

INDIVIDUAZIONE RISCHI INTERFERENZIALI


Raccolta dati
Identificazione rischi potenzialmente interferenti causati dagli APPALTATORI SI C compresenza NO Rischio permane in assenza di chi lo determina ed il luogo accessibile ad altre aziende? NO SI Identificazione sovrapposizioni temporali delle attivit negli ambienti di lavoro

Identificazione rischi potenzialmente interferenti derivanti dal COMMITTENTE

Rischio interferente

Rischio NON interferente

Come valutare i rischi interferenti


Per effettuare la valutazione dei rischi interferenti si deve:
- Svolgere unattenta analisi spazio temporale delle attivit previste dallappalto; - Redigere il CRONOPROGRAMMA dei lavori evidenziando:
- i lavori in appalto; - le attivit lavorative omogenee per rischio; - Lesecutore della lavorazione - Lambiente di lavoro in cui viene svolta la lavorazione

CRONOPROGRAMMA
SOVRAPPOSIZIONE TEMPORALE DELLE ATTIVITA
GIORNATA DI LAVORO
ATTIVITA' LAVORO IN LAVORATIVE APPALTO om ogenee per rischio Controllo delle Controlli non saldature tramite distruttivi ultrasuoni Trattamento superficiale Verniciatura a spruzzo

10,00

11,00

12,00

13,00

14,00

15,00

16,00

17,00

18,00

19,00

20,00

21,00

22,00

23,00

24,00

APPALTATORE

AMBIENTI DI LAVORO Reparto carpenteria zona saldatura Reparto carpenteria zona saldatura Cabina di verniciatura Reparto carpenteria zona saldatura Uf fici Ref ettorio servizi igienici Magazzino Cabina di verniciatura Piazzale

6,00

7,00

8,00

9,00

1,00

2,00

3,00

4,00

5,00

Ditta "Laserjet"

Ditta "La tintora"

ATTIVITA' LAVORATIVE SVOLTE DAI LAVORATORI DEL COMMITTENTE

LEGENDA:

Presenza di lavoratori Compresenza di lavoratori di aziende diverse nella stessa area

INDIVIDUAZIONE RISCHI INTERFERENTI DETERMINATI DAL COMMITTENTE


AMBIENTE DI LAVORO : Reparto carpenteria zona saldatura
LAVORO IN APPALTO ATTIVITA' LAVORATIVE omogenee per rischio APPALTATORE
COMMITTENTE

Controlli non distruttivi Controllo delle saldature tramite ultrasuoni Ditta "Laserjet" TIPOLOGIA DI RISCHIO

Trattamento superficiale Verniciatura a spruzzo Ditta "La tintora" TIPOLOGIA DI RISCHIO MISURA DEL RISCHIO

MISURA DEL RISCHIO

PONDERAZIONE DEL RISCHIO

PROBABILITA'

PROBABILITA'

RISCHI POTENZIALMENTE INTERFERENTI causati da impianti, attrezzature e attivit del Committente durante le "attivit lavorative" oggetto dell'appalto

INTRODUZIONE IN ZONE PERICOLOSE DI MACCHINE CADUTA ATTREZZI O MATERIALI ELETTROCUZIONE SCOPPIO DI APPARECCHI A PRESSIONE CADUTA DI MATERIALI MOVIMENTATI INVESTIMENTO CON ATTREZZATURE SEMOVENTI INCENDIO LEGENDA: X XS I IS

X X X X X X XS

I I I I I I IS

I I I I I I IS

Rischio presente nell'ambiente di lavoro del Committente Rischio NORMATO presente nell'ambiente di lavoro del Committente Rischio interferente Rischio NORMATO interferente

PONDERAZIONE DEL RISCHIO

INDIVIDUAZIONE DEI RISCHI

DANNO

DANNO

INDIVIDUAZIONE RISCHI INTERFERENTI DETERMINATI DAGLI APPALTATORI


AMBIENTE DI LAVORO : Reparto carpenteria zona saldatura
LAVORO IN APPALTO ATTIVITA' LAVORATIVE omogenee per rischio APPALTATORE Controlli non distruttivi Controllo delle saldature tramite ultrasuoni Ditta "Laserjet" TIP OLOGIA DI RIS CHIO M ISURA DE L RIS CHIO Trattamento superficiale Verniciatura a spruzzo Ditta "La tintora" TIP OLOGIA DI RIS CHIO M ISURA DE L RIS CHIO M ISURA DE L RIS CHIO P ONDERAZIONE DE L RIS CHIO P ONDERAZIONE DE L RIS CHIO LAVORATORI DEL COMMITTENTE

P ROBABILITA'

P ROBABILITA'

P ROBABILITA'

RISCHI POTENZIALMENTE INTERFERENTI introdotti dagli appaltatori che operano nell'ambiente di lavoro di lavoro del committente.

P ONDERAZIONE DE L RIS CHIO TIP OLOGIA DI RIS CHIO

DANNO

DANNO

INCENDIO PRESENZA DI ESPLOSIVI ESPLOSIONE DI GAS, LIQUIDI, POLVERI INALAZIONE O CONTATTO CON AGENTI CHIMICI INALAZIONE O CONTATTO CON AGENTI CANCEROGENI INALAZIONE O CONTATTO CON AGENTI BIOLOGICI INCIAMPO SU MATERIALI O ATTREZZATURE LEGENDA: X XS I IS

IS I I

XS X X

IS I I

Rischio presente nell'ambiente di lavoro del Committente Rischio NORMATO presente nell'ambiente di lavoro del Committente Rischio interferente Rischio NORMATO interferente

DANNO

VALUTAZIONE DEI RISCHI INTERFERENTI


STIMA DELLA PROBABILITA DI ACCADIMENTO
DEFINZIONI E CRITERI (secondo BS 8800:2004) Durante la vita lavorativa di una persona la probabilit di accadimento dellevento inferiore all1% Tipicamente levento accade ad una persona una volta durante la sua vita lavorativa Tipicamente levento accade ad una persona una volta ogni cinque anni Tipicamente levento accade ad una persona almeno una volta ogni sei mesi

PROBABILITA GIUDIZIO

MI I P MP

Molto improbabile Improbabile Probabile Molto probabile

VALUTAZIONE DEI RISCHI INTERFERENTI


STIMA DELLA GRAVITA DEL DANNO
DANNO GIUDIZIO ESEMPI DI CATEGORIA DI DANNO (secondo BS 8800:2004) Fastidio, irritazione (es. mal di testa); Malattia temporanea comportante disagio Ferite superficiali; piccoli tagli e abrasioni; irritazione agli occhi causata da polvere Perdita parziale delludito; dermatiti; asma; disturbi agli arti superiori; malattie comportanti inabilit minori permanenti Lacerazioni; ustioni; traumi; distorsioni; piccole fratture Grave malattia mortale; grave inabilit permanente Lesioni mortali; amputazione; lesioni multiple; gravi fratture

DL

Danno Lieve

SALUTE SICUREZZA

DM

Danno Moderato

SALUTE

SICUREZZA Danno grave SALUTE SICUREZZA

DG

VALUTAZIONE DEI RISCHI INTERFERENTI


MATRICE ASIMMETRICA DANNO
Danno Lieve Molto improbabile Danno Moderato Danno grave

Rischio Molto Basso Rischio Molto Basso Rischio Basso Rischio Basso

Rischio Molto Basso Rischio Medio Rischio Alto Rischio Molto Alto

Rischio Alto Rischio Molto Alto Rischio Molto Alto Rischio Molto Alto

(secondo BS 8800:2004)

PROBABILITA

Improbabile

Probabile Molto probabile

VALUTAZIONE DEI RISCHI INTERFERENTI


MISURA E VALUTAZIONE
CATEGORIA DI RISCHIO
Rischio Molto Basso Rischio Basso Rischio Medio Rischio Alto Rischio Molto Alto
(secondo BS 8800:2004)

VALUTAZIONE DI TOLLERABILITA RISCHIO ACCETTABILE

RISCHI CHE DEVONO ESSERE RIDOTTI FINO A RISULTARE TOLLERABILI O ACCETTABILI

RISCHIO INACCETTABILE

VALUTAZIONE DEI RISCHI INTERFERENTI


SINTESI DEL RISCHIO INTERFERENTE
RISCHIO INACCETTABILE: Vietato effettuare il lavoro RISCHIO TOLLERABILE: Obbligatorio applicare misure per la riduzione del rischio al fine di ridurlo al livello minimo ottenibile RISCHIO ACCETTABILE: Rischio insignificante (per le caratteristiche proprie o grazie alle misure di sicurezza previste)

(secondo BS 8800:2004)

INDIVIDUAZIONE RISCHI INTERFERENTI


RISCHI DETERMINATI DAL COMMITTENTE
AMBIENTE DI LAVORO : Reparto carpenteria zona saldatura COMMITTENTE Trattamento superficiale Verniciatura a spruzzo Ditta "La tintora" TIPOLOGIA DI RISCHIO MISURA DEL RISCHIO PONDERAZIONE DEL RISCHIO A T A A T T

LAVORO IN APPALTO

Controlli non distruttivi Controllo delle saldature tramite ultrasuoni Ditta "Laserjet" TIPOLOGIA DI RISCHIO MISURA DEL RISCHIO PONDERAZIONE DEL RISCHIO

ATTIVITA' LAVORATIVE omogenee per rischio APPALTATORE

PROBABILITA'

PROBABILITA' MI MI MI MI MI

RISCHI POTENZIALMENTE INTERFERENTI causati da impianti, attrezzature e attivit del Committente durante le "attivit lavorative" oggetto dell'appalto

INDIVIDUAZIONE DEI RISCHI

DANNO

INTRODUZIONE IN ZONE PERICOLOSE DI MACCHINE CADUTA ATTREZZI O MATERIALI ELETTROCUZIONE SCOPPIO DI APPARECCHI A PRESSIONE CADUTA DI MATERIALI MOVIMENTATI INVESTIMENTO CON ATTREZZATURE SEMOVENTI INCENDIO

X X X X X X XS

I I I I I I IS

MI MI MI MI MI

DM RMB DG RA DL RMB DM RMB DG RA DG RA Medio

A T A A T T

I I I I I I IS

DM RMB DG RA DL RMB DM RMB DG RA DG RA Medio

DANNO

INDIVIDUAZIONE RISCHI INTERFERENTI


RISCHI DETERMINATI DAGLI APPALTATORI
AMBIENTE DI LAVORO : Reparto carpenteria zona saldatura LAVORO IN APPALTO Controlli non distruttivi Controllo delle saldature tramite ultrasuoni Ditta "Laserjet" TIPOLOGIA DI RISCHIO TIPOLOGIA DI RISCHIO Trattamento superficiale LAVORATORI DEL COMMITTENTE

ATTIVITA' LAVORATIVE omogenee per rischio APPALTATORE

Verniciatura a spruzzo

Ditta "La tintora" TIPOLOGIA DI RISCHIO

MISURA DEL RISCHIO

MISURA DEL RISCHIO

MISURA DEL RISCHIO

PONDERAZIONE DEL RISCHIO

PONDERAZIONE DEL RISCHIO

PROBABILITA'

PROBABILITA'

PROBABILITA'

RISCHI POTENZIALMENTE INTERFERENTI introdotti dagli appaltatori che operano nell'ambiente di lavoro di lavoro del committente.

INCENDIO PRESENZA DI ESPLOSIVI ESPLOSIONE DI GAS, LIQUIDI, POLVERI INALAZIONE O CONTATTO CON AGENTI CHIMICI INALAZIONE O CONTATTO CON AGENTI CANCEROGENI INALAZIONE O CONTATTO CON AGENTI BIOLOGICI INCIAMPO SU MATERIALI O ATTREZZATURE

IS

Medio

T
RA

XS

IS

Medio

I I

MI

DG

T A

X X

I I

MI

DG

RA

Moderato

Moderato

DM

RM

MI

DL

RMB

PONDERAZIONE DEL RISCHIO

DANNO

DANNO

DANNO

T T A

MISURE DI SICUREZZA PER I RISCHI INTERFERENTI


LAVORATORI DITTA APPALTO : : Pinco Pallino SPA Controllo non distruttivo Controllo delle saldature tramite ultrasuoni Reparto carpenteria zona saldatura - Fornire copia del piano di evacuazione e procedure da adottare - Fornire copia del piano antincendio e di primo soccorso e le procedure da adottare in caso di evacuazione - Utilizzare i percorsi pedonabili appositamente segnalati 1. 2. 1. 2. Investimento con attrezzi semoventi Posizionare idonee protezioni contro la caduta Tutti i lavoratori devono utilizzare il caschetto di protezione I carrellisti devono sempre utilizzare le vie carrellabili ed assicurarsi della stabilit del carico Tutti i lavoratori devono utilizzare le calzature antinfortunistiche

ATTIVITA LAVORATIVA : AREA DI LAVORO Rischio incendio: Rischio di esplosione dei gas, liquidi, polveri: Inciampo su materiali o attrezzature Caduta attrezzi o materiali Caduta di materiali movimentati :

- Utilizzare i percorsi pedonabili appositamente segnalati

Obiettivi da conseguire con redazione D.U.V.R.I.


Enfatizzare le situazioni pi pericolose dei rischi interferenti Individuare le procedure per le lavorazioni critiche necessarie alla gestione dellappalto Pianificare preventivamente le sequenze temporali e spaziali delle attivit Valutare tutti i rischi interferenti con una metodologia sistematica Predisporre le misure di prevenzione e protezione necessarie alla eliminazione/riduzione/gestione dei rischi interferenti Fornire chiare informazioni agli appaltatori su eventuali obblighi previsti nelle aree di lavoro oggetto dellappalto

Principali documenti comprovanti la sicurezza di un edificio


(sicurezza passiva)
Certificato di agibilit Certificato di collaudo statico Certificato di prevenzione incendi Certificato di conformit dellimpianto elettrico alla Legge n.46 del 1990 Registri con annotate le verifiche periodiche per la sicurezza degli impianti elettrici secondo il CEI (Comitato Elettrotecnico Italiano) Registri con annotate le verifiche periodiche per la sicurezza impianti termici, di condizionamento e dispositivi antincendio

Principali documenti comprovanti la sicurezza di un edificio


(sicurezza attiva)
Documento di valutazione dei rischi conoscenza dei rischi e misure di prevenzione Piano di Evacuazione-Emergenza conoscere e comprendere il piano di emergenza per un esodo ordinato e in tempi brevi; prove di evacuazione per apprendere i corretti comportamenti ed essere preparati ad affrontare lemergenza.

Riflessione conclusiva:

Purtroppo nella pratica professionale spesso avviene che i lavori appena ultimati:
NON SONO STATI REALIZZATI SECONDO TUTTE LE NORME PER LA SICUREZZA! perch nel frattempo sono state approvate nuove leggi o sono state aggiornate quelle gi esistenti HANNO MATERIALI DI QUALITA NON ECCELLENTE E IN PARTICOLARE NON GARANTISCONO LA MASSIMA SICUREZZA! perch nel frattempo la tecnologia ne ha migliorato le prestazioni e le caratteristiche funzionali RICHIEDONO MODIFICHE! perch nel frattempo sono cambiate le esigenze di utilizzo e lorganizzazione del lavoro, nonostante unaccurata programmazione

In Conclusione queste sono in sintesi le capacit professionali richieste allingegnere che opera nella Pubblica Amministrazione
capacit di definire le priorit di intervento secondo le richieste specifiche, le risorse messe a disposizione e le valutazioni dei rischi capacit di valutare le modalit contrattuali pi idonee nel caso si debba ricorrere a ditte/societ esterne per attivit manutentiva ordinaria capacit di definire le modalit pi appropriate per conferire incarichi di progettazione, direzione lavori, coordinamento sicurezza ecc. a professionisti esterni e gestione complessiva dellappalto (attivit di RUP) competenze giuridico amministrative al fine di appaltare lavori, prevenire criticit, derimere contenziosi e proporre soluzioni transattive tra la stazione appaltante (pubblica amministrazione) e lappaltatore (impresa) capacit di gestire in modo appropriato e rigoroso le risorse assegnate (finanziarie, umane e tecnologiche) anche al fine di rendicontare agli organi preposti al controllo (ufficio interno allAmministrazione di controllo di gestione, Collegio dei Sindaci, Corte dei Conti, Indagini Procura della Repubblica ecc.)

Grazie per lattenzione e in bocca al Lupo

per il vostro esame di stato e soprattutto per la vostra futura professione di ingegneri come dipendenti pubblici, liberi professionisti o dipendenti dazienda!
e-mail: stefano.fantuz@ass6.sanita.fvg.it

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