Sei sulla pagina 1di 13

UNIVERSITA DEGLI STUDI DEL MOLISE FACOLTA DI SCIENZE UMANE E SOCIALI

CORSO DI LAUREA IN SCIENZE DELLA FORMAZIONE PRIMARIA


a.a. 2011/2012

Laboratorio di metodologia e tecnica del gioco e dell animazione

ELABORATO FINALE

Referente Prof. Filippo Bruni

Studente Antonella Villani 144651 anto22.villani@hotmail.it

PREMESSA
In questo lavoro, ho affrontato il tema del gioco. Nella prima parte, ho voluto parlare dellimportanza del gioco nello sviluppo globale del bambino e nella vita di ognuno di noi e del ruolo che esso riveste in ambito scolastico. Tra attivit ludica e didattica vi , infatti, un forte legame dovuto al potere formativo che il gioco detiene. Nella seconda parte, ho inserito la programmazione di ununit di apprendimento, in cui vi sono esposte due attivit ludiche: Caccia ai colori e Salto nei colori. Tali attivit, indirizzate a bambini di 3 e 4 anni, hanno lo scopo di far apprendere ai bambini i colori primari. In questa seconda parte, ho inserito, inoltre, la spiegazione di un gioco in cui mi cimentavo da bambina. Nella terza ed ultima parte, ho analizzato il videogioco Puzzle Bobble. Credo che il gioco rappresenti per tutti i bambini uno dei modi privilegiati per esplorare il mondo esterno e quello delle relazioni interpersonali, per sviluppare abilit motorie e cognitive, per sperimentare ruoli, per agire la propria creativit. Credo, inoltre, sia un mezzo privilegiato per promuovere la piena integrazione di bambini disabili e per valorizzare le loro qualit.

IL GIOCO
Il gioco un elemento importantissimo nella vita del bambino e successivamente delladulto. Lattivit ludica permette al bambino di controllare la realt, di agire su ci che lo circonda e lo spaventa. A tal proposito, lOrganizzazione mondiale per la prima infanzia riprende: [] Il gioco uno dei modi in cui il bambino pu sviluppare la propria capacit di far fronte allo stress e alle difficolt della vita che lo assillano. Agisce inoltre come valvola di sfogo per permettere al bambino di rivivere e affrontare le paure e le ansie che possono sopraffarlo. Il gioco agisce sulla formazione della personalit perch permette al bambino di soddisfare i suoi bisogni fondamentali (come il movimento, lesplorazione, lautonomia, etc.) e lo pone di fronte a situazioni problematiche che sar costretto ad affrontare prima nel gioco e, successivamente, nella vita adulta. Inoltre, il gioco un potente mezzo di comunicazione, perch consente al bambino non solo di rappresentare lavvenimento, ma di esprimere anche il modo in cui questultimo viene percepito. con lattivit ludica che il bambino acquisisce il linguaggio verbale e non verbale e instaura relazioni interpersonali tra pari e con gli adulti. Per tutti questi motivi, lattivit ludica del bambino non va sminuita con frasi del tipo non importante, in quanto potrebbero significare per il bambino una svalutazione della sua importanza e considerazione. Uno degli studiosi del gioco stato Johan Huizinga. Filosofo e storico olandese, noto per i suoi studi sul Basso Medioevo, la Riforma e il Rinascimento, fu autore di un importante saggio, intitolato Homo Ludens (1938), in cui definisce il gioco come un azione o unoccupazione volontaria, compiuta entro certi limiti definiti da tempo e spazio, secondo una regola volontariamente assunta e che tuttavia impegna in maniera assoluta, che ha fine in se stessa; accompagnato da un senso di tensione e di gioia e dalla coscienza di essere diversi dalla vita ordinaria. Egli sostiene che la civilt nasce dal gioco e che il gioco pi antico della cultura stessa. Egli distingue due forme di gioco: - le forme superiori riguardano la societ e sono pi semplici da analizzare e descrivere;

- le forme inferiori o primarie sono proprie dei bambini e degli adolescenti e non possono essere poste ad analisi. Inoltre, per Huizinga: il gioco un atto libero deciso dal giocatore e se comandato non pi gioco; esso non la vita ordinaria o vera, ma ha una sua autonomia ed un suo spazio; il gioco conduce allordine (giochi con regole precise e complesse) e alla tensione (giochi agonistici); il gioco festa perch ci consente di interrompere le attivit solite ed ordinarie. Lo studioso classifica, inoltre, lattivit ludica in: - libera: il bambino non deve essere costretto a partecipare; - separata: per quanto concerne il limite dello spazio e del tempo; - incerta: non si pu prevedere lesito finale; - improduttiva: non deve essere condizionata dalla conquista di beni; - regolata: il gioco ha le sue regole; - fittizia: fa spesso riferimento a situazioni irreali. Nella seconda parte della suo saggio, Huizinga analizza il rapporto del gioco con la guerra, la filosofia, larte, il sapere, il diritto e la creazione della cultura. Alcune caratteristiche del gioco inserite nella teoria di Huizinga, vennero riprese dallantropologo e poeta francese, Roger Caillois, che dedic al gioco il saggio intitolato I giochi e gli uomini (1958). Caillois definisce quattro tipologie di gioco: - Agon: giochi basati prevalentemente sulla competizione e lagonismo. La competizione, individuale o di squadra, pu avere carattere muscolare (esempio: competizione sportiva) o cerebrale (esempio: gioco degli scacchi); - Alea: giochi legati al caso e alla fortuna. la negazione dei processi di insegnamento, non c allenamento e non c bisogno di costanza, regolarit. il pi diseducativo dei giochi. In riferimento ai bambini propone il gioco delloca, il gioco delle carte e la tombola; - Mimicry: simulacro, fa parte delluniverso infantile (esempio: i bambini che imitano ladulto). Sono giochi in cui prevale limitazione e la capacit di interpretare, rappresentare e trasformare i ruoli; - Illinx: sono giochi legati allo stordimento e alla vertigine. La vertigine il tentativo di distruggere per un attimo la stabilit della percezione e a far subire alla coscienza lucida una sorta di voluttuoso panico. Non sono solo giochi per adulti (esempio: montagne russe), ma anche per bambini (esempio: altalena, scivolo, giostra).

Infine, Caillois fa una distinzione tra: - Paidia: forme di gioco senza regole, sfrenamento (esempio: gioco delle bambole); - Ludus: forme di gioco con regole ben precise (esempio: gioco degli scacchi). Il gioco ha anche una valenza didattica, infatti, allinterno della scuola, esso rappresenta una delle forme privilegiate per lapprendimento. In particolar modo, possono essere utilizzate varie forme di gioco: - Il gioco libero permette al bambino di attivare la motricit spontanea e genuina, arricchendo gli schemi motori e sviluppando le capacit sensopercettive; - Il gioco simbolico consente al bambino di manifestare la sua capacit immaginativa. Esso stimolato dalla presenza di oggetti o attrezzi utilizzati secondo significati che si intende conferire loro e non in base alla loro specifica funzione; - Il gioco imitativo favorisce la capacit di comprensione del mondo e lapprendimento di condotte motorie attraverso la ripetizione di gesti, di atteggiamenti di determinate persone, di schemi motori di animali, etc.; - Il gioco di squadra consente di acquisire le regole e la loro interiorizzazione, di identificare le dinamiche di gruppo e di riconoscere i ruoli; - Il gioco sport consente la realizzazione di un corretto e rispondente inserimento pedagogico. Nel primo ciclo sar opportuno proporre attivit ludiche che consentano al bambino di passare dalla fase di egocentrismo a quella di sociocentrismo. Pertanto, dai giochi individuali si passer ai giochi a coppie e, successivamente, a quelli di squadra che permetteranno il coinvolgimento dellintero gruppo classe. Naturalmente, le proposte dovranno rispecchiare lo sviluppo motorio, intellettivo ed affettivo dei bambini. Nel secondo ciclo, invece, prevarr il gioco di squadra che consentir al bambino di maturare, non solo sotto laspetto motorio, intellettivo ed affettivo, ma soprattutto sul piano sociale. Egli, infatti, offrir il suo contributo per raggiungere lo scopo e il successo comuni a tutta la squadra. Per meglio comprendere il forte legame che c tra attivit ludica e attivit didattica, propongo le tesi esposte da alcuni importanti studiosi. Primo fra questi Jerome Seymour Bruner.

Egli afferma che, anche attraverso il gioco, la scuola diventa un laboratorio di ricerca, di sperimentazione e un fondamentale luogo di apprendimento. Sostiene, ancora, che il gioco sia la cosa pi seria del periodo dellinfanzia e che rappresenti il primo tramite per i sistemi di regole. Secondo lautore, il gioco un modo per minimizzare le conseguenze delle azioni e quindi apprendere in una situazione meno rischiosa e una buona occasione per tentare nuove occasioni comportamentali. John Dewey sostiene che lattivit ludica, trasformandosi in attitudine al lavoro, non si esaurisce nella fantasia, ma consente al bambino di entrare in contatto con la realt. Per quanto riguarda lattivit didattica, egli afferma che leducatore debba svolgere funzioni di coordinatore e collaboratore, debba favorire lattivit spontanea e libera e organizzare interventi, condizioni e materiali il pi possibile vicini alla realt. Inoltre, la scuola deve sviluppare lintera personalit del bambino trasformando il lavoro scolastico in gioco e lapprendimento in attivit ludica. Maria Montessori sostiene che il gioco unattivit impegnativa e di concentrazione che disciplina le energie del bambino preparandolo alla vita. Nel 1907, la studiosa apre la Casa dei bambini con poche classi e materiali a misura dei bambini. La Montessori afferma che il bambino ama il lavoro e non ama le cose inutili, pertanto, ha bisogno di un ambiente organizzato che gli consenta di sviluppare le sue capacit senso-motorie. Nelle sue opere, Corso di pedagogia scientifica e Manuale di pedagogia scientifica, il bambino presentato come un esploratore della natura e dellambiente, mentre ladulto si adatta alle esigenze del bambino al fine di renderlo indipendente. Infine, ritengo opportuno menzionare il pedagogista Friedrich Froebel. Insigne pedagogista, afferm che il gioco un mezzo incomparabile di istruzione che contribuisce alla formazione del carattere, al processo di socializzazione, alla conquista dellautodisciplina, al sano ed armonico sviluppo psicofisico ed alla maturazione completa delluomo. Ne Leducazione delluomo egli scrive il giuoco costituisce il pi alto grado dello sviluppo del bambino, poich la manifestazione pi pura e spirituale del fanciullo e insieme limmagine e il modello della complessiva vita umana,

dellintima, segreta vita naturale delluomo e in tutte le cose. Esso procura gioia, libert, concretezza, tranquillit in s e fuori di s. Attraverso il gioco il bambino soddisfa le energie contrapposte che sono nel suo essere: fare, esplorare, conoscere, scaricare le energie, misurarsi con s e con il mondo esterno. Le fonti di ogni bene giacciono in esso, da esso sgorgano. Inoltre lo studioso sostiene che, attraverso il gioco, il bambino soddisfa quattro istinti naturali: lagire, la bellezza, il sapere e il divino. Nella sua scuola Giardino dinfanzia, Froebel utilizza strumenti particolati al fine di stimolare la fantasia e la creativit del bambino.

UNITA DI APPRENDIMENTO UN MONDO DI COLORI


DESTINATARI: bambini di 3 e 4 anni CAMPI DI ESPERIENZA: - Linguaggi, creativit, espressione; - La conoscenza del mondo; TRAGUARDI: - Prova piacere nel movimento e in diverse forme di attivit e di destrezza quali correre, stare in equilibrio, coordinarsi in altri giochi individuali e di gruppo che richiedono luso di attrezzi e il rispetto di regole, allinterno della scuola e allaperto - Esercita le potenzialit sensoriali, conoscitive, relazionali, ritmiche ed espressive del corpo; - Colloca correttamente nello spazio se stesso, oggetti, persone; - Raggruppa e ordina secondo criteri diversi, confronta e valuta quantit; OBIETTIVI DI APPRENDIMENTO: - Comprendere le differenze tra i vari colori associandoli ad immagini o ad oggetti di uso quotidiano; - Distinguere e classificare i vari colori; - Muoversi correttamente nello spazio circostante CONTENUTI: i colori primari ATTIVITA - Presentazione dei colori primari associandoli ad immagini o ad oggetti di uso quotidiano (es. una fragola per il colore rosso, un limone per il colore giallo, il mare e il cielo per il colore blu, etc.); - Attivit ludica: Caccia ai colori - Attivit ludica: Salto nei colori STRUMENTI: schede, scatoloni, oggetti colorati, nastrini colorati, cerchi colorati

SPAZI: aula e palestra VALUTAZIONE - In itinere: fatta a seguito delle osservazioni di ogni attivit; - Finale: basata sul raggiungimento degli obiettivi proposti CACCIA AI COLORI Lattivit ludica Caccia ai colori una caccia al tesoro che pu essere creata in palestra con oggetti colorati (rossi, blu e gialli) e facilmente nascondibili. I bambini vengono divisi in tre squadre: rossa, blu, gialla. Per meglio evidenziare tale differenza, si possono legare ai polsi dei bambini dei nastrini colorati. Ad ogni squadra verr abbinato uno scatolone, personalizzato con nastrini dello stesso colore della squadra. I bambini verranno bendati per qualche secondo per consentire allinsegnante di nascondere gli oggetti. Ogni bambino dovr cercare ed inserire nello scatolone della propria squadra gli oggetti del colore corrispondente (es. ogni bambino della squadra gialla dovr cercare gli oggetti di colore giallo ed inserirli nello scatolone della propria squadra). In questo gioco vince la squadra che per prima riesce a trovare tutti gli oggetti nascosti. SALTO NEI COLORI Questa seconda attivit, da condurre sempre in palestra, pu essere eseguita individualmente o a coppie. Sul pavimento della palestra, si dispongono i cerchi colorati. In seguito al comando dato dallinsegnante, il bambino dovr eseguire uno o pi salti nel cerchio giusto. Svolto a coppie, vince il bambino che riesce ad eseguire correttamente tutti i comandi dellinsegnante.

IL GIOCO DELLELASTICO
Un gioco che mi divertivo a fare da bambina, insieme alle mie amiche di quartiere, era il Gioco dellelastico. Per svolgere questo gioco, occorre un semplice elastico utilizzato dalle sarte, abbastanza lungo e chiuso allestremit per formare un cerchio. Per tenere ben teso lelastico, allinterno di esso, vengono posizionate due bambine che fungeranno da palo, mentre una terza bambina si cimenter in una serie di salti. I due pali alzeranno laltezza dellelastico progressivamente (es. prima alla caviglia, poi al ginocchio, poi al bacino, etc.), fino ad arrivare allaltezza del collo. La bambina, che in quel momento salta, dovr eseguire un numero ben preciso di salti per ogni altezza, fino a quando non commette errori. Al terzo errore, entra in gioco unaltra bambina. Vince chi, con la serie di salti, riesce a raggiungere laltezza maggiore. Il Gioco dellelastico ha diversi vantaggi: - favorisce la socializzazione, poich per svolgerlo sono necessari tre partecipanti; - sviluppa lo schema motorio del saltare; - favorisce la sana competizione; - sviluppa nel bambino la capacit di attenzione e di concentrazione; - essendo un gioco svolto solitamente allaperto, permette al bambino di entrare in contatto con lambiente circostante. Consiglio a tutti di provare questo gioco non solo per tutti questi motivi, ma anche perch si tratta di un gioco molto divertente e per niente noioso.

ANALISI DEL VIDEOGIOCO


Il gioco che ho deciso di analizzare Puzzle Bobble, un gioco di abilit. Ho scelto questo videogioco perch mi ricorda la mia adolescenza. SCHEDA 1 Prova a ricostruire ci che avvenuto nella tua mente mentre giocavi. Ci sono differenze tra le prime partite e le successive? Quali? - Dopo la prima partita, ho iniziato a commettere degli errori sia perch nel gioco aumenta progressivamente la difficolt sia per la stanchezza che mi ha causato un calo di attenzione, fondamentale ai fini del gioco. SCHEDA 2 Pensi di:  Non aver seguito una procedura precisa?  Aver utilizzato una strategia che gi utilizzato per altre attivit?  Esserti fatto trasportare dal tuo istinto?  Aver analizzato ogni situazione? E aver scelto di volta in volta lazione migliore?  Di aver cercato una regola generale?  Altro? - Nello svolgimento del gioco, ho analizzato le situazioni presentate dai vari livelli, per poi scegliere, di volta in volta, lazione migliore. SCHEDA 3 Che cosa ti piaciuto del gioco e che cosa invece non ha colpito il tuo interesse? - Il gioco mi piaciuto perch i livelli, essendo brevi, permettono di proseguire il gioco rapidamente. A lungo andare, per, anche se il livello di difficolt aumenta progressivamente, il gioco stanca e annoia poich lo scopo e le modalit di gioco sono sempre uguali. Mentre giocavi hai incontrato dei punti o momenti di difficolt/incertezze/dubbio? Se s, quali/quando/perch?

- Ho avuto difficolt nei livelli superiori soprattutto perch, come ho gi detto in precedenza, il grado di attenzione diminuiva progressivamente. Ti sei posto delle domande mentre giocavi? Se s quali? - Quando, al termine di ogni livello, rimaneva una pallina, mi chiedevo il perch il gioco mi fornisse palline di colore diverso da quello della pallina rimasta (es. rimaneva la pallina di colore verde? Il gioco mi forniva palline rosse). Che cosa avresti potuto fare diversamente/meglio? - Avrei potuto evitare alcuni errori dovuti alla fretta. SCHEDA 4 Secondo te quali funzioni mentali hai soprattutto impiegato nellattivit?  Attenzione  Memoria  Fantasia  Ragionamento  Decisione  Altro - Credo di aver utilizzato le seguenti attivit mentali: attenzione, ragionamento, decisione. SCHEDA 5 Ti sembra di poter individuare delle regole generali o dei principi utili per svolgere questo tipo di gioco? - Avere: una buona coordinazione visuo-manuale, attenzione e prontezza. Quale delle capacit che sono utili per questo gioco pensi servano anche per altre attivit scolastiche che svolgi abitualmente? Perch? - A scuola, cos come in questo tipo di gioco, credo che siano fondamentali: 1. lattenzione che ci aiuta e facilita nella comprensione e nello svolgimento delle attivit scolastiche;

2. la prontezza di risposta ai vari tipi di stimoli che ci vengono forniti.

Potrebbero piacerti anche