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La Colpa di Giovanni Merla ed Edoardo Prediletto

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FADE IN 1 INT. BETTOLA AFFOLLATA - NOTTE Il bar e stracolmo di individui tutti rintanati come solo nelle notti piu fredde. Ubriachi e disperati, puttane e farabutti; il fumo di pipe e tabacco inonda il locale. Tutto e confuso, rumoroso e lurido. Una squallida bettola in una squallida notte. RAFAIL sta in un angolo del bancone circondato da questo mondo, una bottiglia e un bicchiere vicini. Il suo sguardo e assente, lui non si sente parte di cio che avviene attorno a lui ma allo stesso tempo non riesce a sottrarsene. Ingoia un ennesimo bicchiere alla goccia. RAFAIL Fa male pensare a un luogo caldo. Lalcool gli brucia la gola. Si sporge verso la finestra appannata vicino a lui e guarda fuori. RAFAIL E colpa mia, e allora? Non ci avevo mai pensato! Un altro sorso. Tutto intorno a lui e confusione, ma e come se stesse guardando linterno del locale da dietro un vetro doppio, triplo, completamente estraniato dal presente. Dimprovviso una mano delicata lo sfiora sulla guancia. E una RAGAZZA che subito viene tirata via con impeto e baciata da uno dei mostri che riempiono il locale. RAFAIL e immobile, guarda fuori mentre si gira il bicchiere nella mano. RAFAIL sussurrando) Non sono come voi, ma sono sempre qui. La mia barba puzza del vostro stesso inferno. Un UBRIACO lurido libera con un colpo il bancone dai bicchieri sbattendoci sopra la RAGAZZA. UBRIACO Balla! Balla maledetta puttana! Tutta la sala erompe in una risata che sa di cattiveria. La RAGAZZA inizia a danzare. RAFAIL nota le cicatrici sotto le calze della donna, la pancia di lei che esce dal vestito strappato, i suoi seni rovinati e la sua faccia intrappolata in una maschera di terrore. RAFAIL e sempre in disparte lontano da quello spettacolo. Allimprovviso uno sguardo, si (CONTINUED)

CONTINUED:

2.

incrociano per un attimo gli occhi della RAGAZZA messa alla berlina con quelli di RAFAIL. Quei suoi occhi stupendi ornati da un trucco troppo pesante lo riportano tutto dun fiato alla realta. Il volto della RAGAZZA e quello di una bambina cresciuta in un solo momento, indurito dal gelo e dalla solitudine; innocente ma divorato dagli occhi dei carnivori intorno. Lei gli sorride ma quel sorriso si tramuta subito in una smorfia di dolore. Una richiesta daiuto. RAFAIL e intontito da questa visione mentre lotta con se stesso per ritornare alla realta. Un ORCO afferra un bastone e colpisce con violenza le gambe della RAGAZZA che cade sui vetri e lo sporco. Lei grida. LUBRIACO sputa per terra e afferra il vestito della RAGAZZA mentre nel locale aumenta leccitazione. UBRIACO Stai ferma brutta schifosa! Il vestito viene lacerato. Lei tenta di dimenarsi ma luomo ha gia abbassato i pantaloni e dato inizio alla violenza. RAFAIL e bloccato dallassurdita della situazione. RAFAIL Linferno, questo e linferno. Senza pensare, con movimenti automatici si mette la mano in tasca facendosi largo verso lUBRIACO. Arrivato a pochi passi gli si avventa addosso conficcandogli la lama, che teneva in tasca, nella gola. Improvvisamente leccitazione si trasforma in terrore, le risa in urla. RAFAIL sfila lentamente il coltello dal collo taurino, il sangue inizia a scorrere a fiotti e il corpo cade esanime al suolo. La RAGAZZA e coperta di sangue, immobile e viva ma i suoi occhi adesso non somigliano piu a quelli che hanno sorriso a Rafail poco prima, sono occhi morti. RAFAIL cerca di sfiorarla ma lei impaurita si ritrae, le labbra le tremano dal terrore. RAFAIL Perdonami. (guardando il coltello) Il coltello cade per terra facendo un rumore metallico. RAFAIL fugge dalla bettola. 2 EXT. STRADA INNEVATA Rafail corre. Scappa fra i palazzi inciampando su se stesso piu veloce che pu. Piange. Passano le ore.

3.

EXT. VICINO AD UN PONTE SU UN FIUME Si sente il fiume scorrere impetuoso. RAFAIL si ferma, le gambe che gli tremano, le labbra sanguinolente per il freddo, le mani chiuse a pugno. Si colpisce ripetutamente alla testa. Scivola e sbatte la testa alla ringhiera del ponte. E per terra quasi tramortito con le lacrime che gli si ghiacciano sul viso. RAFAIL Che me ne faccio di te? Che me ne faccio del rimorso? E stato tutto effimero e infame quello che ho vissuto. Non posso vivere con i tuoi occhi. Lentamente con movimenti incerti si afferra alla ringhiera e la scavalca. Le sue dita lasciano la presa. FADE OUT FINE

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