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Progetto In-Stradiamoci
Incontrare i rom nei cosiddetti non luoghi, vale a dire nelle aree dismesse, capannoni abbandonati, roulotte e insediamenti abusivi . Questo era lobiettivo di Instradiamoci, progetto che la Casa della carit ha attuato dal gennaio 2005 al gennaio 2006. In particolare, ununit di strada diurna visitava i campi irregolari di via Capo Rizzuto (zona Molino Dorino), via San Dionigi (zona Corvetto) e larea dismessa dellex Falck (Sesto San Giovanni). Le persone incontrate erano circa 400 (100 in via Capo Rizzuto e nellarea ex Falck, 200 in via San Dionigi). Il lavoro sociale puntava innanzitutto a stabilire una relazione e a costruire una rete di assistenza sul territorio in collaborazione con le parrocchie e le associazioni delle zone interessate. Lintervento era soprattutto rivolto ai minori ed era di carattere educativo-sanitario. Con gli adulti si operava per la promozione e la tutela dei diritti di cittadinanza e la regolarizzazione dei documenti (certificati di residenza, carte di identit, tessere sanitarie, contratti di lavoro). Il progetto prevedeva anche ununit di strada notturna per le gravi emergenze.
Nelle settimane successive, allinterno di un cortile della Casa della carit, viene nel frattempo allestito un prefabbricato in grado di ospitare una cinquantina persone. Le prime a trovarvi posto sono le famiglie di via San Dionigi. In questo modo pu avviarsi il progetto Villaggio solidale.
il primo obiettivo di tipo culturale e consiste nellintegrazione e interazione con la societ italiana; il secondo obiettivo di tipo sociale e riguarda il raggiungimento dellautonomia lavorativa e abitativa.
Lobiettivo culturale
Linclusione si raggiunge attraverso un faticoso lavoro di mediazione culturale, che consiste nellinserimento scolastico dei minori (progetto Ospitare linfanzia), nellemancipazione delle donne, nellapprendimento della lingua italiana e nella gestione degli inevitabili conflitti. Per meglio interagire con la societ italiana le famiglie sono supportate anche nellassistenza legale per la regolarizzazione della propria posizione sul territorio e per il rilascio dei vari documenti (dal certificato di residenza al codice fiscale, dalla tessera sanitaria alla carta didentit) e nellorientamento sociosanitario per facilitare laccesso ai servizi. Lo strumento attraverso il quale viene gestita concretamente la mediazione culturale unassemblea settimanale che viene svolta con tutte le famiglie.
lassemblea settimanale
Per tradizione, molte comunit rom, quando devono prendere delle decisioni comuni, organizzano un consiglio che coinvolge lintera comunit, attraverso il quale affrontano i problemi e le questioni che si presentano periodicamente tra le diverse famiglie e persone. Lassemblea settimanale, a cui partecipano tutti gli adulti delle famiglie inserite nei progetti, una modalit strategica che intende valorizzare e ripristinare un organo decisionale democratico appartenente alla tradizione e alla cultura rom, per condividere le proposte progettuali, discutere dei problemi che insorgono settimanalmente, prendere decisioni condivise. Non ci sono interventi specifici rivolti a una famiglia in particolare , ma discussioni su questioni e temi che possono interessare tutto il gruppo nel suo complesso. Oltre a questioni legate ai problemi di convivenza, lassemblea un luogo informativo nel quale si fa il punto della situazione e si fanno diverse proposte di attivit. In questo modo le informazioni, gli impegni e le proposte vengono illustrate e discusse con tutti. Laspetto decisionale non unidirezionale, ma si arricchisce del confronto e della discussione con i membri dei diversi gruppi. Questo metodo riflette la filosofia dintervento di Casa della carit: investire sulle capacit delle persone per renderle soggetti attivi del proprio percorso di inserimento sociale, nella ricerca compartecipata di soluzioni e miglioramenti al proprio stile di vita.
Lautonomia
Raggiungere lautonomia significa intraprendere un percorso che passa prima dalla stabilizzazione del lavoro per poi uscire dallospitalit della Casa della carit e approdare a unabitazione indipendente. Ottenere unoccupazione non facile. Per questo i rom iniziano con una fase di orientamento e formazione in sinergia con larea Lavoro della Casa della carit e le realt promosse dalla fondazione (cooperativa Lavoriamo, Impresa etica sociale, Mr Katering). Successivamente accedono al meccanismo dei corsi di formazione e dei tirocini, borse lavoro e apprendistato. Infine accedono autonomamente al mercato del lavoro.
Una volta normalizzate la condizione occupazionale viene avviata la seconda fase, quella dellautonomia abitativa. Un percorso lungo, complesso e diverso da famiglia a famiglia. La raggiunta solidit lavorativa del capofamiglia porta in circa due mesi allautonomia alimentare. Qualora la donna o uno dei figli adolescenti trovino unoccupazione si passa, in tre-quattro mesi, alla stesura di un piano di risparmio, che comprende lapertura di un conto corrente e la suddivisione del reddito tra somma da spendere, da inviare in Romania o da mettere da parte. Dopo ulteriori sei-sette mesi, avendo risparmiato una cifra adeguata per pagare una caparra, si procede allaffitto di una casa. Per diverse famiglie il primo passaggio in unabitazione autonoma consiste nellapprodo nella rete di appartamenti dellassociazione Una casa anche per te, realt che collabora in sinergia con la Casa della carit per la seconda accoglienza degli ospiti della struttura di via Brambilla. In altri casi, invece, la condizione della famiglia permette anche laccensione di un mutuo per lacquisto di una casa.
La Banda del villaggio solidale un gruppo artistico formato da musicisti rom rumeni nato nellestate 2005. I suoi otto componenti erano tra coloro che furono accolti alla Casa della carit a seguito dello sgombero del campo irregolare di via Capo Rizzuto a Milano. La decisione di formare la Banda fu unidea della Casa della carit e scatur dalla constatazione che molti di quei rom possedevano un brillante talento musicale dato che in Romania suonare era il loro mestiere.
Le iniziative culturali
In questi anni la Casa della carit, coinvolgendo direttamente i rom, ha organizzato numerosi eventi culturali per abbattere barriere culturali, pregiudizi e stereotipi.
19 giugno 2005: Gipsy Sunday Kermesse tenutasi nelloratorio Don Bosco di Paderno Dugnano con torneo di calcio, animazione per bambini, musica e danze popolari rom, cena etnica e il doppio concerto di Vladimir Denissenkov e il gruppo Parto delle nuvole pesanti. 14 luglio 2005: i rom di via Capo Rizzuto incontrano Milano Presidio pacifico in piazza Cordusio organizzato dalla Casa della carit con i rom sgomberati dal campo di via Capo Rizzuto. Due ore di festa con musica e danze popolari rom. 17 luglio 2005: Contaminiamoci senza frontiere Festa alla Casa della carit, aperta al quartiere e a tutti i milanesi, con gli ospiti e i rom accolti dopo lo sgombero del campo di via Capo Rizzuto. 6 settembre 2005: Milano e i rom, un progetto di integrazione tra speranza e solidariet Allinterno della festa nazionale dellUnit, tenutasi nellarea LampugnanoMontestella di Milano, debutto della Banda del villaggio solidale nelloccasione di una tavola rotonda sulla questione rom. 2 ottobre 2005: Poftii la masa noastr - Prego venite al nostro tavolo Festa al Ceas-parco Lambro con pranzo etnico e pomeriggio di musica e danze. 26 ottobre 2005: Djelem Djelem Serata dedicata al progetto Villaggio Solidale tenutasi alla Camera del lavoro di Milano con Moni Ovadia e la Banda del villaggio. 3 luglio 2006: Mise en espace: per un villaggio solidale Al Ceas-parco Lambro spettacolo del teatro Nohma con i rom e gli ospiti della Casa della carit. 23 dicembre 2006: Festa a Opera contro lintolleranza Giornata di animazione tenutasi a Opera per far conoscere alla cittadinanza i rom che dovevano essere ospitati nella tendopoli al fine di favorire un clima sereno di fraternit e amicizia. 20 febbraio 2007: Incontriamoci per capire cosa siamo diventati Serata di riflessione e sensibilizzazione sul tema rom tenutasi nella sala Corridoni della Provincia di Milano con Aldo Bonomi e Gad Lerner. 24 febbraio 2007: Chi rom e chi no, la gioia della musica Nella sede della Permanente di Milano, carnevale multietnico con la Banda del villaggio. 28 novembre 2007: Giornata di studio sullimmigrazione dei rom rumeni in Italia Il programma della giornata, tenutasi alla Casa della carit, prevedeva lintervento di Multiplicity.lab, il laboratorio di ricerca del dipartimento di Architettura e progettazione del Politecnico di Milano, che ha presentato i risultati di unindagine svolta nelle citt e nei villaggi rumeni da cui provengono i rom. Il lavoro stato svolto durante il viaggio 2007 della Casa della carit in Romania, a cui Multiplicity.lab ha partecipato. I riscontri dellinchiesta sono stati commentati da Dimistris Argiropoulos, educatore e collaboratore delluniversit di Bologna, e da Nazzareno Guarnieri, esperto di cultura roman. Successivamente si tenuto un dibattito con Marco Marcucci, allora sindaco di Viareggio, Carlo Macaluso, allora assessore alle politiche sociali del Comune di Pisa e Paola Pessina, ex sindaco di Rho. Sono intervenuti anche i componenti della delegazione rumena: Maria Vasilescu e Cornel Tudor, sindaci delle citt di Tintareni e Salcuta, e rappresentanti di istituzioni e associazioni delle citt rumene di Bals e Lipov. 22 maggio 2008: Milano e un pallone con il cuore Al Ceas-parco Lambro incontro tra il presidente dellInter Massimo Moratti e il calciatore Christian Chivu con i bambini rom del Ceas-parco Lambro e di via Triboniano. 13 giugno 2008: Italia-Romania a Triboniano In occasione della partita di calcio Italia-Romania degli Europei 2008, Casa della carit e Radio Popolare hanno organizzato una visione dellincontro al campo di via Triboniano. Oltre 100 famiglie milanesi hanno assistito alla gara in tv ospiti delle roulotte e dei container delle famiglie del campo. 3 maggio 2008: IncontRom Serata di amicizia e festa al campo sportivo della societ San Romano con i rom di via Triboniano. 7 settembre 2008: concerto Banda del villaggio al Mi-to Alla Triennale di Milano la Banda del villaggio ha tenuto un concerto di grande successo nellambito della rassegna musicale Mi-To. Ottobre 2008: I rom in una metropoli e noi Pubblicazione del volume I rom in una metropoli e noi edito da JacaBook e realizzato con i contributi degli operatori della Casa della carit. 21 febbraio 2009: La casa dei mostri Laboratorio di costruzione di maschere al Ceas-parco Lambro con i bambini rom e aperto a tutti. 17 marzo 2009: Torneo dellamicizia Torneo di calcio a cinque al Ceas-parco Lambro con la squadra dei rom del villaggio solidale. 20 aprile 2010: I bambini della Casa della carit in campo a San Siro Hanno accompagnato i giocatori di Inter e Barcellona, tra loro 15 rom
I viaggi in Romania
Non solo accogliere, ma anche incontrare, conoscere e capire. E questo lo spirito alla base dei due viaggi in Romania che la Casa della carit ha effettuato nel novembre 2006 e nellottobre 2007. Incontrare, conoscere e capire per rendersi conto in prima persona delle condizioni di vita nel paese dorigine dei rom, delle motivazioni che li spingono a lasciare i loro villaggi e a venire in Italia. Ma i viaggi sono serviti anche a conoscere le amministrazioni locali e a valutare la possibilit di avviare progetti di cooperazione allo sviluppo nelle loro citt di provenienza o rientri assistiti.
Il primo viaggio durato dal 27 ottobre al 5 novembre 2006. Una delegazione di 20 persone tra operatori e volontari della Casa della carit, accompagnata anche dai componenti della Banda del villaggio solidale, si recata in pullman nel sud della Romania. Facevano parte della spedizione anche alcuni esponenti del mondo politico e sindacale milanese. Si trattato essenzialmente di un viaggio conoscitivo attraverso il quale si sono incontrate le comunit di Salcuta e Tintareni, due villaggi vicini alla citt di Craiova da dove provengono i rom dei campi di via Capo Rizzuto e di via San Dionigi. Inoltre, a Bucarest, nella sede del parlamento rumeno, la delegazione ha incontrato anche il parlamentare rappresentante della comunit rom in Romania. Il secondo viaggio stato realizzato tra l1 e il 10 ottobre 2007. Un pullman con una dozzina di operatori e responsabili della Casa della carit, accompagnati da sei rom reduci dallo sgombero di via San Dionigi, ritornato nei villaggi di Salcuta e Tintareni e ha inoltre visitato nuove localit, tra cui Bals e Lipov, i villaggi da cui provengono i rom di via Triboniano. Inoltre, a Bucarest, si sono tenuti incontri con UniCredit Romania, Pirelli e Italstrade al fine di valutare la possibilit di progettare iniziative comuni a favore dei rom.
Il progetto viene realizzato in partnership con lassociazione rumena Aproapele, unorganizzazione non governativa e a carattere umanitario che ha sede a Bucarest e con la municipalit di Tantareni. Ponti di solidariet e lavoro consiste in due tipologie di azioni concrete. La prima listituzione, a Tantareni, di uno sportello di orientamento al lavoro, che effettua colloqui individuali e rileva le varie competenze professionali per poi indirizzare gli utenti verso percorsi di formazione o di avviamento occupazionale. La seconda azione riguarda lo sviluppo di unimpresa locale, specializzata in costruzione di serramenti, attraverso lacquisto di un macchinario per la lavorazione e produzione di infissi in lega di alluminio. A seguito di questo potenziamento lazienda in questione, la S.C. MGV Computer, dal 1 gennaio 2009 ha assunto sei persone di Tantareni appositamente individuate dal sindaco, da Aproapele e dalla Casa della carit.
Sviluppare un progetto di vita per tutta la famiglia nel proprio paese d'origine. E' questo l'obiettivo del programma di rimpatrio assistito accettato da una famiglia rom assistita dalla Casa della carit. Il nucleo, composto dai genitori e da quattro figli minori, da maggio 2010 rientrato a Tantareni, il villaggio rumeno da cui emigrato per venire a Milano alcuni anni fa. Laggi, attraverso una convenzione stipulata dalla Casa della carit con Maria Vasilescu, il sindaco locale con cui da anni la nostra struttura collabora, il capofamiglia ha intrapreso un'attivit lavorativa autonoma, che consiste nel fabbricare mattoni d'argilla, un manufatto tradizionale tipico di quelle zone. I prodotti saranno acquisiti dalla municipalit di Tantareni, che li utilizzer per dei propri lavori. Il progetto reso possibile dall'attivazione di una borsa lavoro della durata di 15 mesi. Ogni 30 giorni la Casa della carit verser 600 euro al Comune di Tantareni il quale n girer 300, al netto di ogni spesa, al capofamiglia. Si tratta di uno stipendio leggermente superiore alla retribuzione che in quelle zone viene data per lavori analoghi. Gli altri 300 euro saranno utilizzati per le tasse, le assicurazioni, il tutoraggio dell'esperienza e l'acquisto dei mattoni da parte della municipalit. La famiglia in questione era tra le dieci che avevano trovato posto nell'area attrezzata dal Comune di Pioltello a seguito dello sgombero della cascina Baraggiate dell'agosto 2009. Dopo alcuni mesi e, a seguito dei vari colloqui, la famiglia ha maturato la decisione di rientrare in Romania e ha chiesto di essere sostenuta nellavviamento al lavoro. I fondi per coprire il progetto sono arrivati dal Comune di Pioltello, che ha utilizzato le risorse messe a disposizione dal ministero dell'Interno attraverso il prefetto di Milano nella sua veste di commissario straordinario per l'emergenza nomadi in Lombardia.
Sgomberi Via Capo Rizzuto Via Ripamonti Via San Dionigi Triboniano Sgomberi 2009 TOTALE
Via Capo Rizzuto 21 Via Ripamonti 22 Via San Dionigi 3 Provenienti da Triboniano Sgomberi 2009 9 9 1 1 1 11 2 3 2 4 1 1
TOTALE
57
24
13
42%
16%
23%
5%
5%
9%
9% 5% 5% 42%
Famiglie in totale autonomia economico abitativ a Famiglie autonome inserite nella rete di appartamenti Famiglie tuttora nel progetto Famiglie rientrate in romania
23% Famiglie che hanno v olontariamente abbandonato il progetto 16% Famiglie allontanate