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DI ERUDIZIONE
STORICO-ECCLESIASTICA
DA S. PIETRO SINO Al NOSTRI GIORNI
SPECIALMENTE INTORNO
MARTIRI, PADRI;, AI SOMMI PONTEFICI, CARDINALI
Al PRINCIPALI SANTI, BEATI,
AI VARII GRADI DELLA GERARCHIA
E PIÙ CELEBRI SCRITTORI ECCLESIASTICI,
ARCIVESCOVILI E
DELLA CHIESA CATTOLICA, ALLE CITTA PATRIARCALI,
ERESIE, AI CONCILII ALLE FESTE Piv; SOLENNI,
VESCOVILI, AGLI SCISMI, ALLE ,
CARDINALIZIE E
AI RITI,ALLE CEREMONIE SACRE, ALLE CAPPELLE PAPALI ,
PRELATIZIE, AGLI ORDINI RELIGIOSI, MILITARI, EQUESTRI
ED OSPITALIERI, NON
CURIA ROMANA ED ALLA FAMIGLIA PONTIFICIA, EC EC. EC.
CHE ALLA CORTE E
COMPILAZIONE
GREGORIO XVI.
VOL. V.
IN VENEZIA
DALLA TIPOGRAFIA EMILIANA
MDCCCXL.
0^3 7^^
DIZIONARIO
DI ERUDIZIONE
STORICO-ECCLESIASTICA
B
BEN BEN
B,BENEDETTO XI (b), Papa to Cardinale di s. Sabina, e ne!
CCII, chiamato prima Nicolò Boc- i3oo vescovo di Ostia e Velletri.
casini, nacque nel 1240 in Tre- Nel i3oi fu spedito nell' Un-
vigi da Boccasio Boccasini, notaro gheria col titolo di legato a In-
secondo alcuni, o pastore secondo tere per pacificare le guerre civili
neo, presso il Muratori Script. Rer. onore fecero a lui le altre legazioni
Ital t. IX, e Gio. Villani t. XIII). di cui in Polonia, in Austria, a Ve-
In quella città vestì poi l'abito del- nezia, in Danimarca, in Servia ed in
l'Ordine domenicano, e dopo aver at- altri paesi fu incaricato dal Pontefice
teso agli studii per quattordici anni, Bonifacio che mal volentieri
Vili,
fu mandato in qualità di lettore e inducevasi a rimaner privo di tanto
di predicatore a Bologna ed in altri consigliere, come gli diceva nel breve
luoghi. Stette in tal condizione quat- con cui gh dava una di tali commis-
tordici anni, finche nel 1296 fu eletto sioni;breve esistente presso il Rinaldi
superiore del suo Ordine. L'anno ap- all'an.1 3o i , n. 4- Nel condursi in Un-
fice in età di sessantatre anni. In me- re la pace, per cui gli fu mestieri
moria di BoniÉicio VIII suo benefat- lasciare l'interdetto a quella città,
il nome di Benedetto;
tore, prese egli mentre il Pontefice per vendicare
nome avuto da quel Pontefice nel bat- gli oltraggi dal suo legato ricevuti,
tesimo, e con esso fu coronato so- scomunicò i guelfi ed i neii, e con
lennemente ai 27 del detto mese essi i cittadini di Lucca e di Prato.
di ottobre dal Cardinale Napoleone F. Villani, lib, 8 cap. 69 e 71,6 s.
Orsini ,
primo nell' Ordine de' dia- Antonino, par. Ili, tit. 20 cap. 9.
coni. All'opposto ebbe Benedetto la con-
Non avendo in quell'anno pagato solazione di ricevere in Perugia gli
il re di Sicilia il consueto tributo ambasciatori di Jacopo II re d'Ara-
di tremila once di argento, il Papa gona, i quali fecero in concistoro il
8 BEN BEN
ti anni tra gli Orsini ed i Colon- sede dopo di lui undici giorni.
senza la permissione della santa Se- che come a primogenito gli appar-
de. In seguito a tali promesse. Be- tenevano, e da ricusare nobilissimi
nedetto levò r interdetto e ristabilì sponsali, per vestir l'abito di s. Do-
r università.Ma dopo sette anni menico in Venezia, ove si era re-
quattro mesi e sei giorni dalla sua cato sotto pretesto di viaggiare per
elezione, a'25 di aprile 34^, mori nel
1 r Italia. I suoi parenti ricorsero al-
dale per gì' infermi e pei pellegrini, lui all' Ordine di s. Domenico dei
di Porto; ma per questo non lasciò degno di venir annoverato persino fra
Benevento, ne anche quando fu as- gli scopatori di quel tempio. Quindi
signor Coscia vescovo di Targa. l'uso, simise dalla parte del van-
Nello stato di Cardinale e di gelo ( F. Genealogies Historiqucs
vescovo esattamente osservò l'Orsini tom. II, pag. 674). Ricondotto a
la religiosa regola professata ; si tre ore di notte nelle camere del
astenne dalle carni e dal vino, Vaticano, adorne colla proprietà con-
usò vesti di lana , e nutrì costan- veniente ad un sovrano , né an-
te venerazione pel generale del che volle abitarvi per una sola
suo Ordine. Tante e sì rare virtù, notte; ma non essendo in tempo
e sopra tutto una sì bella umiltà di farle spogliare di quanto aveaiio
il fecero eleggere Pontefice dopo di prezioso, vi si adattò, lamentan-
la morte d' Innocenzo XIII, nel dosi per altro la mattina seguente
VOL. V.
IO BEN BEN
di non aver potuto dormire a cagione e molte altre scritture finalmente
del caldo (voleva dir della pompa) di sulla elezione di questo Pontefice
quegli arredi. Invano il maggiordomo rammentate dal Cancellieri Storia :
del palazzo apostolico tentò indurlo ad de' possessi de Papi pag. SSg seg.
usare il letto allestitogli, che anzi ado- e 5ii.
perar volle quello solo di frate, colle Uscì la prima volta Benedetto XIII
lenzuola di lana e colle coperte gros- agli giugno per visitare lo spedale
I I
BEN BEN II
di Roma, concedeva cento giorni d'in- decime ecclesiastiche per tutti i do-
dulgenza alla recita deìVjdngclus Do- minii austriaci, e premiando col cap-
mini ec, con molte allre indulgen- pello cardinalizio Filippo Luigi de
ze. Parimente accordò in quell'an- Sinzendorf, primo mini-
figlio del
no ai patriarchi di Costantinopoli, di stro cesareo, che molto avea contri-
Alessandria, di Antiochia e di Ge- buito a tale accomodamento. Giunto
rusalemme l'uso della mozzetta sulla l'anno 1724, celebrò il decimosettimo
mantelletta [Constii. Romanus Poti- giubileo ordinario dell'Anno santo (V,
tifex pagina 359), donde avviene AivNo SANTO XVII), finalmente con un
che neir avvento e nella quaresi- chirografo dei io gennaio, levò la
ma il loro abito non differisce da scomunica da Innocenzo stata fulmi-
quello, che in tali tempi indossano nata, nel i65o, contro quelli che
i Cardinali. Se non che, se largo prendessero tabacco nel coro, nella
era nei favori, altrettanto fermo di- sacrestia, e nel portico od atrio del-
veniva questo Pontefice per l'osser- la basilica vaticana.
vanza delle regole e delle discipline Rinnovò questo Pontefice, ai 22
Volle quindi, secondo
ecclesiastiche. gennaio 1725, un editto da Ur-
le prescrizioni del concilio tridenti- bano Vili emanato ai 16 novem-
no, che nelle domeniche e nelle fe- bre 1624? col quale era proibito a
ste solenni i curati instruissero con tutti i secolari, sotto pena di venti-
piano stile il popolo dopo il van- cinque scudi d'oro, della carcere ed
gelo della messa parrocchiale, ed ag- altre multe arbitrarie^ di portar il
giunse cento giorni d' indulgenza non collare simil"v3 a quello degli ecclesia-
meno all' che agli ascol-
istruttore stici. Tutta volta molto spiacque tale e-
tanti. Dotò il seminario di Cesena ditto alla plurahtà delle persone per
(Fedi), ed approvò i privilegi con- gli abusi già invalsi : onde è che, col
cessi dai suoi predecessori al colle- cessare di Benedetto XIII, cessò an-
gio de' giureconsulti di quella città, che l'osservanza dell'editto medesi-
ed ne aggiunse, comprendendo
altri mo. Questo zelo spiegato per le sem-
nelle sue beneficenze anche quell' ac- plici instituzioni gli faceva pur met-
cademia. tere in vigore, col mezzo dei suoi
Durava tuttavia in Roma la con- decreti, le leggi emanate dagU an-
troversia se alla camera apostolica tecessori suoi circa 1' uso della par-
ovvero duca di Modena appartenes-
al rucca negli ecclesiastici. /^.Parrucche,
se il dominio della città e contea di Premuroso della disciplina eccle-
Comacchio nel ducato di Ferrara (V. con bolla 2 maggio, coman-
siastica,
CoMAccHio). Occupata intanto quel- dò che punissero colle pe-
ai vescovi,
la città dalle armi imperiali, inva- ne dei saci'i canoni ( Const. Apost,
no l'aveano reclamata Clemente XI Sedisj Bui. Rom. tom. XI par. II p.
ed Innocenzo XIII. Questo secondo 400) quei chierici, che godendo be-
poco prima della morte avea dispo- nefizi non andassero in abito che-
sta la corte di Vienna alla resti- ricale, e sotto gravi pene fece rin-
tuzione. Toccò pertanto a Benedetto novare i bandi già emanati da Inno-
XIII di con chiudere questa negozia- cenzo XI, nel i685, e da Innocen^
zione il 25 novembre 1724, accordan- zo XII nel 1696, contro il giuoco
do, in riconoscenza della seguita resti- del lotto a tutti gli abitatori di Ro-
12 BEN BEN
ma e del suo distretto; ma più e- di applicarsi al canto Gregoriano, al
spresscimente il vietava a tutti gli computo ecclesiastico, alla gramma-
ecclesiastici; anzi nel 1727, con la ticaed al catechismo.
bolla Creditce nohis [Bui. Métgn. to- Al finire dell'Anno Santo era ve-
mo X pag. 33o) lo proibì ai se- nuta in Roma la gran duchessa ve-
colari con pena di scomuni-
tutti dova di Toscana, Violante di Ba-
ca , ed agli ecclesiastici con pena viera, insieme al sanese cav. di s.
di sospensione. Ma tanto rigore ter- Stefano, Bernardino Perfetti celebre
minò colla vita di questo Pontefice- poeta. Questi, venendo incoronato
Affine di giungere a capo delle tan- in Campidoglio, diede a Roma di
te utili riforme, che l'anima sua apo- vedere una funzione, che dal Pe-
stolica voleva introdurre nella Chiesa trarca in poi non avea più ve-
tli Cristo, celebrò Benedetto XIII, nello duta. Dispiegò in tale incontro il
i4 BEN BEN
tropoli il vescovato di Lucca ed gherita da Cortona, io." san Gio-
insignì quei canonici di tutti i pa- vanni Ncpomuceno. Due altri ei pose
ramenti vescovili ed abbazia li, con- alla venerazione stessa colla canonizza-
fermando i privilegi accordati ad zione equipollente, e sono il Pontefice
essi dagli altri Pontefici. s. Gregorio VII e s. Venceslao mar-
Molti uomini dotti, sin dal prin- tire. Cinque ne dichiarava beati, cioè
cipio del Pontificato di Clemente Giacinta Marescotti Clarissa, Gio-
XI, si erano uniti in accademia per vanni di Prado, minore osservan-
disputare di teologia, e di storia te, Fedele da Sigmaringa, protonota-
ecclesiastica con notabile vantaggio rio di propaganda e poscia canoniz-
di chi Trovandosi
v' interveniva. zato, Vincenzo de Paoli, fondatore
però ai tempi di Benedetto, che al- della missione e canonizzato in segui-
cuni dei suoi membri non poteva- to da Clemente XII; finalmente Pie-
no continuar nel loro uffizio a ca- tro Fourrier, riformatore della con-
gione della povertà^ diede egli ordi- gregazione dei canonici regolari. Con-
ne ai Cardinali protettori, con bol- fermò inoltre il culto immemora-
la dei 6 maggio, di ascrivervi ven- bile di sei fra i sette fondatori
ti sacerdoti secolari poveri, ai quali dell' Ordine dei servi.
fossero dati cinquanta scudi per sei Concesse al clero secolare e re-
anni dalla camera apostolica, ed u- golare di Roma, con decreto della
na promozione poscia alla cura del- congregazione dei Riti dei 20 marzo
le anime ed agli uffizi ecclesiastici 1725, l'uffìzio dei sette dolori di
nei collegi di Propaganda. Maria Santissima pel venerdì dopo la
Eresse, colla spesa di settantamila domenica di passione, con rito dop-
scudi, uno spedale riserbato esclusi- pio maggiore. Era stato questo rito in
vamente agli affetti da lebbra, da altre circostanze conceduto a mol-
tigna e da rogna, ricusati da tutti te chiese, ed a molti Ordini regolari
gli altri spedali per timor del con- di diverse provincie. Un decreto dei
tagio. Fece poi passare a vantaggio 22 agosto 1727 lo estese alla Chiesa
di quell'instituto molti altri beni, e universale per lo stesso giorno, ed
deputò un Cardinale a protettore un altro dei iS gennaio 1729 or-
di quella pia casa. Offli alla ve- dinò, che se il venerdì fosse impe-
nerazione dei fedeli dieci santi con dito con uffizio di rito di seconda
una sola canonizzazione solenne. So- classe, si trasportasse al sabbato se-
no essi : I .° s. Turiglio Magro ve- guente, benché dovesse occuparsi
gio, arcivescovo di Lima nel Pe- con quello di altro santo, che non
rù, 2.** s. Giacomo della Marca, re- fosse superiore in rito. Clemente XII
ligioso de* minori di s. Fmncesco, in seguito lo concesse, con decreto
3." sant' Agnese di Montepulciano dei 28 agosto 1734, agli stati della
claustrale dell'Ordine di s. Domeni- casa d' Austria con rito doppio nella
co, 4-° s. Francesco Solano de* mi- domenica tei-za di settembre, ad
nori osservanti, 5.° s. Pellegrino La- istanza dell'imperatore Carlo VI.
ziosi de'serviti, 6.° s. Giovanni della Con decreto dei 7 luglio 1728,
Croce, religioso carmehtano, 7." san comandò Benedetto XIII a tutta
Luigi Gonzaga della compagnia di la Chiesa, che si celebrasse nel
Gesù, 8.** san Stanislao Kostka della giorno dicembre 1' uffizio e la
16
medesima compagnia, g." s. Mar- messa di sant' Eusebio vescovo di
BEN BEN i5
Vercelli con rito semidoppio. Este- ne di quanto praticò Clemente Vili
se, con decreto del primo febbraio allorché si recò a prendere pos-
1729, a tutta la Chiesa, l'obbligo sesso di Ferrara, con breve degli
che i benedettini aveano di celebra- 1 1 del medesimo mese, dichiaiò
re ai IO febbraio l'uffizio e la messa bensì di voler partire per Beneven-
di s. Scolastica vergine sorella di san to, ma decretò che la curia roma-
Benedetto; come pure presci'isse al- na restava in Roma, come se egli
la Chiesa tutta l'uffizio e la mes- non fosse partito, e che nel caso
sa di s. Pietro Grisologo ai 4 ^^~ della sua morte^ i Cardinali doves-
cembre, con rito doppio e colle le- sero soltanto in Roma eseguire la
zioni e la orazione, approvate dalla futura elezione.
congregazione dei Riti ai 19 agosto Furono composte frattanto le
1617, per la chiesa d'Imola, di che fin dal 1725 aveano
differenze,
cui era stato vescovo. turbata la concordia della Santa
Ordinò inoltre, che s'introducesse Sede col senato di Lucerna. Ave-
nelle litanie il nome del patriarca vano esse avuto origine dall'esilio
s. Giuseppe, dopo quello di s. Gio- del parroco Andermart, il quale
vanni Battista, come era stato insi- chiamato non aveva voluto recarsi
nuato dal Lambertini, allora promo- presso il piccolo consiglio a giusti-
tore della fede. L' imperatoi'e , il ficare la sua condotta, per non
granduca di Toscana , 1' elettor pa- incorrere nelle censure, di cui era
latino e quel di Colonia con qua- stato minacciato tanto dal nunzio
ranta generali, e procmatori gene- apostoUco quanto dal suo vescovo.
rali interposero le loro preghiere Benedetto s'era doluto del modo di
perchè ciò avesse pieno effetto. procedere del senato di Lucerna,
Uno statuto, fatto nell'elezione di con un breve del gennaio 1726; a-
Pio II e d' Innocenzo Vili, assegna- veva anche incaricati quattro Cardi-
va quattro mila fiorini annui ai Car- nali per l'esame della causa. I lu-
dinali non provveduti. Benedetto a- cernesi giustificarono la loro con-
veva ancora intenzione di fare che dotta, comechè confessassero l'errore
una tal somma allora corrisponden- di aver sostituito di proprio talento
te a quattro mila scudi, dovesse un cm-ato in luogo del parroco
calcolarsi di cinque mila trecento bandito; e finalmente, interponen-
in moneta corrente. F. Putto Car- dosi i ministi'i dell' impero e di
dinalizio. Francia, la concordia fu ristabìUta.
Nondimeno così incessanti cure J^. Svizzera.
non facendo mai dimenticare a Be- Il libro che trattava del ceremo-
nedetto l'amministrazione della sua niale dei vescovi trovavasi ancora
cara chiesa di Benevento, gli ven- molto scorretto, quantunque Cle-
ne desiderio di visitarla, sì per mente Vili ed Innocenzo X ne
consolare colla sua presenza quel po- avessero fatte fare apposite edizioni.
polo, come per consacrar in per- Benedetto , che n' era molto infor-
sona una chiesa dei chierici rego- mato per la continua pratica di
lari ministii degli infermi colà eretta cinquanta anni, dacché esercitava
per suo voto in onore di s. Filip- le funzioni di vescovo, procmò che
po Neri. A tal uopo adunque, nel fosse ridotto alla forma degU anti-
concistoro dei 1 7 marzo, ad imitazio- chi originali, e perfettamente il fece
,
i6 BEN BEN
correggere, prescrivendo che di que- mento di lui ed altrettanto pel com-
sto solo avessero a servirsi i vescovi pagno, se lo avesse voluto ( Const,
in avvenire (Const. Licci alias eie. Alias ec. Bull. Rom. tomo XII,
loc. cit. pag. i^i). Nel convento pag. 248). Vietò ai 3 di ottobre
dei minori di Araceli institui la ai chierici regolari delle scuole pie
confraternita della congregazione di la predicazione, non lasciando più
Maria Vergine, colle indulgenze di facoltà in questo riguardo ai su-
cui godeva quella da lui soppressa periori di queir Ordine. Il che e-
nella chiesa di s. Lorenzo in Da- gli faceva perchè, sciolti dalle cu-
maso. Dopo una visita eseguita per re dei pergami, con piii di alacrità
suo ordine a tutti gli archivi dei si dedicassero alla istruzione, eh* è
tribunali ed agli uffizi dei curiali e dei il loro principale Clemen-
istituto.
Aveva sempre a cuore questo Pon- per lo più venivano dichiarati an-
tefice la chiesa di Benevento, che che assistenti al soglio Pontificio.
voleva ancora visitare, e celebrarvi Si accrebbero perciò le spese nel
il terzo concilio diocesano. Tenuto palazzo Pontificio, e per le spor-
un concistoro pubblico, si pose in tule che loro spettavano di di-
,
BEN BEN 19
oltre le pastoi*aU scritte ad istruzio- ottenne il duca
da Benedetto fu
ne del suo gregge. Si vedeva con l'essere ammesso ad assistere al tro-
frcffucnza nel confessionale, e la fa- no Pontificio alternativamente col
miglia del suo palazzo era comuni- contestabile Colonna. Questi glielo
cata da lui. Assisteva ai divini uf- contrastava sin dal tempo di Cle-
fìzi nel coro di s. Pietro, e in quel- mente XI, ed in tale occasione ce-
lo dei religiosi del suo Ordine, e de i suoi diritti nelle mani del Pon-
di molte altre chiese un piccolo : tefice.
baldacchino soprastava solamente al Peccato che questo Papa, nel qua-
luogo, che era solito occupare. De- le la pietà, la bontà, la rettitudine
sinava nel convento della Miner- in si alto grado risplendevano, man-
va presso i suoi domenicani , col- casse della sagacità necessaria per po-
la sola distinzione di un posto non ter sceghere ministi-i incorrotti Mol- !
occupato a ed il
tavola tra lui ti di queUi che scelto si aveva a
p. generale, al quale permetteva Benevento, gente in gran parte di
di baciargli la mano solamente per bassa estrazione, attendevano soltanto
rinnovare poi verso di lui il mede- a soddisfare alla loro insaziabile cu-
simo atto in segno di soggezione. I pidigia, senza curarsi del buon no-
frati domenicani di Montemario lo a- me del loro principe. Non era vi
vevano una vglta all'anno nel loro mezzo, per quanto ingiusto, ch'e-
piccolo convento, dove si recava per glino non ponessero in opera a ta-
potersi dedicar alla penitenza ed ai le scopo ; e Benedetto sì per la con-
quasi quotidiani digiuni. Vi si con- fìdenza, cui aveva loro donata, che
duceva ancora diverse volte per set- per la vecchiezza, non giungeva a
timana a respirar l' aria libera in mettersi al coperto dalle loro a-
quelle ore del dopo pranzo, che gli stuzie.Innocentissimo di cuore non
avanzavano dalle quattro impiegate avrebbe mai creduto possibile da-
quotidianamente in orazioni vocali, gli altri cioccliè egli fatto non a-
oltre a quelle che avanti giorno vrebbe.
faceva. Crescevano perciò sempre più gli
Nessuno lo avrebbe potuto accu- aggravii alla Camera apostolica. Ol-
sare di parzialità pegl' individui del- tre ai debiti, che fìn dal tempo di
la sua famiglia. Quantunque amas- Innocenzo XII ascendevano a cin-
se teneramente il duca di Gravina quanta milioni di scudi, le spese già
suo nipote, uomo di conosciuta virtù, superavano le rendite annuali. Nes-
non lo mise mai a parte del go- suno aveva osato parlare in tal pro-
verno, ne gli concesse alcun posto posito nel tempo decorso al Pontefice;
nel palazzo Pontifìcio. Il p. Mondil- ma regnando l'umile Benedetto, ebbe-
lo, di lui fratello, prete dell'oratorio ro coraggio i camerali, nell'aprile del-
di Napoli, ebbe V arcivescovato di l'anno 1729, di manifestargli lo sta-
Corinto in parlibus (dal quale fu to, in cui si trovava la Camera. Ri-
promosso al vescovato di Melfì e traeva essa ogni anno per dogane
Rapolla, e quindi all'arcivescovato di appalti , dataria , brevi , cancelleria
Capua) sulle sole istanze di quelli, che ed altri redditi, due milioni sette cen-
per lui s' interessavano ; ma non to sedici mila sei cento cinquanta
mai poterono indurlo a concedergli scudi, laddove le spese, computan-
la porpora. L' unica distinzione, che do i frutti dei monti, i vacabili, i
IO BEN BEN
presidii , le galere , le guardie , il l'elogio funebre. Restò poscia esposto
mantenimento dei nunzii ecc., so- nel Vaticano agli sguardi del popo-
levano ascendere a due milioni quat- lo, clie volle conservati per devozio-
no e venti giorni, dopo cinque an- cimo all'undecimo secolo in^ poi, con
ni, otto mesi e ventitre giorni di note e dissertazioni. Veggasi il p.
Pontificato. Nelle sue esequie il pa- Tournon , Hist. des homnies il-
22 BEN BEN
che di dottrina e di ecclesiastica do alla testa il Cardinal Corsini, nipote
erudizione, pastorali che in latino del Papa, sostennero per quaranta
vennero in luce a Roma nel col- giorni il Cardinale Aldovrandi con
legio di Propaganda, ed altrove trentaun voti; quelli di Clemente XI,
in italiano; apri oratorii , eresse di Innocenzo XIII, e di Benedetto XI li,
templi ed introdusse nuovi Ordi- diretti dalCardinale Annibale Albani
Molto generoso si mo-
ni regolai-i. camerlengo , concorrevano ordina-
strava coi poveri , ed era inten- riamente con vent'otto voti nel Lan-
to a procurar comodi e vantag- fredini. Il Cardinal Corradini na
gi ai suoi concittadini. Al modo ebbe spesse volte quindici in suo
di quanto avea fatto in Ancona si favore; ma il conclave riflutollo in
adoperò acciocché fossero risarcite vista della vecchia sua età di circa
le strade, e fabbricò un modesto ottantadue anni. Tre schedule si pub-
palazzo in una villa degli arcivesco- bhcarono pure altre volte in favo-
vi di Bologna, situata in un luogo re del p. Barberini, ex. generale
detto Sasso. dei cappuccini e predicatore apo-
Erano passati quasi due lustri dac- stolico.
ché reggeva la chiesa bolognese, quan- Sì facevano frattanto incessanti
do venne a morte Clemente XII. I preghiere nelle chiese di Roma, ac-
sacri elettori, raccoltisi in conclave ciocché sollecita fosse la elezione.
per eleggergli un successore, dopo Gli stessi Cardinali sentivano la noia
varie vicende giunsero al numero di una prigione di sei mesi, resa più
di cinquantuno ; e scorsero sei mesi incomoda pei caldi della stagione.
senzaché potessero accordarsi nello Fu celebrato perciò un triduo alla
stabilire tra loro il più degno del Beatissima Vergine Assunta, e nella
triregno. mattina dei 1 7 agosto fu acclamato
Molli risguardavano specialmen- il Cardinal Lambertini con tutti i
te al Cardinal Ottoboni decano del suffragi. Egli era molto lontano dal-
sacro Collegio, comunque avesse buo- l'ambire la dignità, della quale sta-
na parte degli elettori contraria per va per essere insignito, ed interro-
essere protettore della corona di gato secondo il solito , se accetta-
Francia. Ma la morte di lui, acca- va il Pontificato, rispose: « Lo ac-
duta ai 28 febbraio nel conclave mede- »» cetto volentieri per tre ragioni;
simo, troncò ogni discussione in w la prima, per non disprezzare il
suo riguardo. Giunsero frattanto altri M vostro benefizio ; la seconda per
Cardinali dimoranti fuori di Ro- » non resistere alla volontà mani-
ma, per cui nel mese di maggio w festa di Dio, che conosco tale per
il numero loro era asceso a cin- >» non aver mai io desiderata tanta
quantacinque, quarantasei dei quali fi dignità; e la terza per dar fine
erano italiani Cenci e Gio. Batti-
. « a questi comizii, che credo sieno
sta morirono presi da un
Altieri »» di scandalo a tutto il mondo per
accidente nello scrutinio; Lorenzo » la loro durata >» Il Caidinal.
suo governo ri splende Itero nella più che secondo costume servire do-
il
chiara luce le virtù, che tanto col- vevano alla sua borsa privata. Si
l' andar del tempo lo resero distin- videro cosi le cose prender una pie-
to. Affabile e cortese con tutti, si ga più favorevole, ed in luogo del
distingueva particolarmente pel dis- debito di duecentomila scudi, che la
interesse e per la liberalità , dalla camera doveva fare ogni anno, es-
quale i soli suoi parenti erano es- sa invece salì a qualche credito. Die-
ckisi. Appena eletto Pontefice, ave- de regola pure a tale effetto alle
va ordinato a d. Egano Lamberti- sportule da pagarsi alla dataria, ri-
24 BEN BEN
miglie, che in gran numero trova Paolo, ed a dare un esatto raggua-
vansi in Roma. Procurò, sebbene glio intorno allo stato delle loro
inutilmente, di riformare il gran lus- diocesi. Estese ancora un tale ob-
so della nobiltà romana, esortò i pre- bligo agli abbati, e a quelli tra i
lati della sua corte ad una seria prelati che avevano giurisdizione
applicazione allo studio, protestando, vescovile e territorio separato. Pre-
che ciascuno sarebbe promosso a scrisse agi* itahani di rinnovarla
proporzione del progresso nelle scien- ogni tre anni, permettendo, che gli
ze e nei buoni costumi. Istituì per- altri la facessero di cinque in cin-
ciò nel mese di dicembre quattro que soltanto.
nuove accademie, perchè dessero oc- Fin dal principio dell'anno 1471
casione di utili esercizi! ai più. famosi si adoperò Benedetto con tutto il
scienziati di quella metropoli. La fervore per conciliare le differenze
prìma di quelle accademie avea il insorte al tempo dei predecessori
titolo di storia romana, ed antichi- suoi fra la s. Sede e le corone di
tà profana^ la seconda si raccoglie- Spagna, di Portogallo, di NapoU e
va nella casa dei pp. dell' oratorio di Sardegna. Seppe egli cos\ ben
di s. Filippo Neri per trattare di condurre sì difficili negoziazioni, che
breviatori); confermò la bolla di Sisto gna e di Sca volino nello stato Pon-
V, che obbligava tutti i vescovi sotto tificio, che per diritto di eredità per-
pena di sospensione a recarsi in Roma venivano nel marchese Cavalieri
ad limina Apostolorum, cioè a vi- dei conti di Carpegna. Le pratiche
sitare i sepolcri dei ss. Pietro e intavolate da Benedetto XIV col
BEN BEN 25
gran duca di Toscana lo indussero l'anno 1741 pel governo spirituale
a ritirar le sue truppe dai feudi di della Chiesa. Concesse ai 9 di gen-
pensarlo poi delle spese della guerra, cresima in assenza dei vescovi latini,
e per mostrare la sua gratitudine a al guardiano del santo sepolcro,
quel gran duca, gli diede la facoltà religioso dei minori osservanti; tut-
il Pontefice di ritrarre, per una vol- tavolta il sacro crisma doveva esser
ta soltanto, dal clero di quei paesi benedetto da alcuno dei vescovi cat-
ottantamila scudi. tolici ( Const. Clini ad infrascri-
Nel 1741 il Cardinale Acquavi va ptam ctc. Bened. XIV.
Bidlar.
pregò Benedetto XIV, affinchè gli com. I pag. 28). Dichiarò, che tutti
volesse concedere una bolla di unio- i provvisti avessero l' obbligo d' im-
re dell' infante Luigi , figlio del alla dataria, ed alla camera aposto-
re cattolico. Ma sembrando al Pon- lica, le tasse e tutti gli altri emo-
a tutti i vescovi del mondo cattolico. Stabib pm-e come dovessero re-
Dai provvedimenti presi sul di- golarsi gli ecclesiastici in occasione
giuno, passò Benedetto XIV a torre di un matrimonio fatto senza pub-
quelli, che si erano introdotti nel tri- blicazioni (Const. Dalis vobis, 17
bunale della penitenza. noif. 1741 Ball. niag. tom. XVI
Con una bolla dei 17 giugno p. 53. Ad Apostolicae etc. ^5 feb.
confermò le pene contro i solleci- 1742, loc. cit. p. 73), come pure in
tanti nella confessione, imposte da riguardo alla validità dei matrimo-
Gregorio XV
ai 3o d'agosto 1622, nii tra eretici, o tra un eretico ed
e dalla congregazione del santo uf- una cattolica, e viceversa (Const.
fizio agli II febbraio 1661 , non Matrimonia etc. 4 ^ov. 1741 loc»
che alla presenza di Alessandro VII cit. pag. 52 Reddita sunt 7 fiept.
: 1
luglio 1745 l'uso di alcuni confes- 1758: Cam venerabilis, die eodem
sari del Portogallo di domandare tom. XIX pag. 27 3i), prescriven-
, ,
.
BEN BEN 27
do ancora in quali casi gli ebrei scovi tutti, ed ai rispettivi capitoli,
convertiti al cristianesimo potessero di eleggere quelli, i quali dovevano
ripudiare le donne, die prima ave- giudicare le cause ecclesiastiche fuo-
vano sposate. ri della curia romana, a comodo dei
Non isfuggi agli sguardi benefici litiganti ,
quando non si potessero
di questo Pontefice la situazione destinare dei sinodi ( Bull. Maga.
eziandio delle chiese esistenti in tom. XVI pag. 72). Eresse, ai 6 di
mezzo agli infedeli. La prima, che ottobre i74i> sei cavalieri ecclesia-
fosse scopo delle sue apostoliche fa- stici dell'Ordine militare equestre in
tiche, si fu quella dei maroniti onore della Immacolata Concezion
prescrivendo, che da' maroniti si di Maria, ristabilito in Germania
facesse una chiesa patriarcale, a- da Carlo Alberto duca di Baviera
Tente otto, anziché sedici vescovi, e poscia imperatore Carlo VII /^.
l' Umbria afflitti dal terremoto. Tol- Aleria, poi di Pavia ( Const. Beni-
se alle congregazioni dei vescovi e gnitateni etc. Bull. Bened. XIV tom.
dei regolari la facoltà di dar licen- I pag. 46 ) ;
stabili poscia ai 24
za alle monache di uscir dai con- novembre non doversi celebrare le
venti sotto pretesto per
di salute, beatificazioni e le canonizzazioni dei
r abuso, che se ne faceva in Porto- santi,che nella basilica vaticana, se-
gallo. V. Const. Culli Sacrarum condo r antico costume ( Const. Ad
J^irginum^ i iun. 1741- Bull. Ma- sepulcra^ic. data die 2 3 nov. 1741
gn. tom. XVI pag. 3o. loc. cit. pag. 93), stato interrotto
Una sua bolla giugno
dei 3o da Benedetto XIII e da Clemente
1741 fulminava la scomunica a XII; confermò il decreto del suo
quelli, che facevano celebrar le mes- predecessore, che ordinava si eseguisse-
se lasciate in legato dai testatori in ro in un solo giorno, per evitar la trop-
luoghi diversi dalla loro dimora, a pa spesa, le doppie esequie da farsi ai
cagion di risparmio ( Const. Quan- Cardinali morti in Roma, aggiun-
ta cura,3o iun. l'j^i, Bull. Mag. gendo che si dovesse osservare in
pag. 35; Pro eximia etc. loc. cit. perpetuo questo rito. V. Bullar,
pag. 36 ). Prescrisse minutamente Magn. tom. XVI pag. 36.
in capitoli il cerimoniale di civiltà Confermò dipoi, ai 3 gennaio
e di convenienza da usarsi coi su- 1742, le costituzioni degli altri Pon-
periori ecclesiastici e cogli eguali. tefici risguardanti la clausura dei
(Const. Quod apostolus etc. data monisteri regolari propose ai ve-
,
die i5 rnaii 1741- Bull. Magri. scovi il metodo del Cardinal Bel-
tom. XVI pag. 28 ). Raccomandò larmino per insegnar la dottrina
caldamente, ai i5 di agosto l'/^i, ai fanciulli, e raccomandò loro cal-
ai vescovi dell'lberuia l' esercizio del- damente un tale ufUzio {Bull. Magn.
le loro funzioni , e ordinò ai ve- tomo XVI pagina no e 1 08 )
28 BEN BEN
Confermò, ai i5 dello stesso feb- marzo approvò le virtù in grado
braio, l'abolizione fatta da Innocen- eroico del venerabile Michele de
zo XII dei tribunali e giudici pri- Sanctis, religioso de' trinitarii scalzi
vati di Roma e di quelli che po- della redenzione degU schiavi; e final-
scia potessero essere stati istituiti. mente, ai 23 aprile del detto anno
Approvò la elezione di Carlo Al- 1 742, dichiarò constare il martirio del
berto duca di Baviera ed imperator venerabile Ignazio de Azevedo con
di Germania, col nome di Carlo VII, altri trentanove suoi compagni gesui-
e gli diresse un breve, nel quale gli ti mandati dal generale s. Francesco
gì' interessi della cattolica religione. vescovi ed i parrochi latini coi gre-
Il re di Batgao e quello di Bat- ci e gli albanesi di rito greco, di-
titi, amendue del Tibet, spedirono moranti nelle loro diocesi, confermò
al Pontefice il p. Vito da Recanati a questi ultimi tutti i privilegi con-
cappuccino, per ottenere da esso cessi dagli antecessori loro, e fece un
una missione di frati di quell' Or- compendio distinto di tutto ciò, che
dine. Aderì Benedetto XIV alle pre- doveano credere e praticare, e quan-
ghiere di quei due principi, e racco- to era lecito osservare ed ammet-
mandò ad essi caldamente la pro- tere. V. Greci, Albania e Cina.
tezione della fede cattolica ne* lo- Benedetto dettò leggi utili alla
ro stati rispettivi. L* insinuante ma- morale del suo stato Pontificio.
niem, colla quale li trattò nei suoi Bandi gli spettacoli immodesti, che
br^vi, unita al disinteresse dei cap- si facevano da giovani nudi nei
puccini, ottenne ad essi dal Tipa, di festivi in diverse parti della
viceré del gran Lama nel tem- campagna di Roma ( Const. Ni-
porale, la libera predicazion del hil profecto Bull. Bened. XIV to-
vangelo in tutto il Tibet F. Ti- mo I pag. 206) e con un motu-
bet. proprio diede leggi per la stipulazio-
Celebrò agli 8 di aprile la so- ne degli appalti sui beni della ca-
lenne beatificazione di Camillo de mera apostolica.
Lcllis, canonizzato poi nel 1746. Volle si riunissero in un sol cor-
(Const. In virtutihus etc. Ballar. po tutti i monaci basiliani di rito
Btncd. XIV toni. I pag. 146), e ruteno, assicurando con una lettera
diede alla luce ai 28 dello stesso i loro vescovi per nulla essei-si di-
mese la bolla, colla quale Urbano minuita con tale atto la loro auto-r
VIII canonizzò, nel 1625, s. Elisa- rità. Proibì ai monaci, cui soglionsi
gazione dei riti, che concedeva il tà, stabilendo inoltre il grado di au-
culto immemorabile, equivalente al- torità del metropolitano e del proto-
ia beatificazione non solenne, alla archimandiita sui monaci di que-
b. Giovanna di Valois ( (^onsL Ex- st'Ordine. F. Basiliani Ruteni, e Ar-
poni etc. loc. cit. jwg. 1 36). Ai 6 di cui man dhita.
,
BEN BEN 29
Aggiunse nuovi decreti a quelli p. 129). Stabih, ai 14 di febbraio,
di s. Pio V
e di Clemente XI di- che in avvenire ogni Cardinale, al
retti ai vescovi, acciocché ne seguis- momento della sua promozione, do-
sero i dettati per la collazione dei vesse depositare, tempo un mese,
benefìzii, principalmente di quelli ai cento sessantadue ducati d' oro pei
quali è unita la cura d'anime ( Con- maestri delle cerimonie partecipanti,
st. Apostolatus 19 aug. iSS'/. Bull. e sessantuno pei non partecipanti;
Rom. tom. IV part. II pag. 89 1 ). ed aggiunse, ai 15 dello stesso mese,
Dimostrò di poi in una sua bolla l'arcivescovato d'Amasia in partibus
non aver obbligo i sacerdoti di neli'Anatoha al vescovato di Pavia,
amministrare la comunione nella ordinando, che quel prelato dovesse
messa privata, ed esortò nello stes- intitolarsi vescovo di Pavia ed arci-
so tempo i vescovi a persuadere il vescovo Amasia, ricevendo gli
di
popolo sovra tale argomento, che pur onoii a quest'ultima dignità spet-
die' luogo a molte controversie per tanti. Ma di poi , il Pontefice Pio
tutta r Italia. Dopo siffatte istru- VII, colla bolla Paternae charitatis
zioni si fece a determinare, nel stiidium, nel 18 19, divise il titolo
concistoro dei 26 novembre, do- arcivescovile d'Amasia dalla chiesa
versi tenere ogni anno agli 8 di- di Pavia.
cembre cappella Papale nella basili- Dopo maturo esame, fatto da una
lica di s. Maria maggiore per la congregazione di uomini dotti, sta-
festa della Concezione della Beatis- bilì per legge perpetua doversi an-
i regolari agli effetti stessi della bol- Bull. Benedici. XIV, 5 nov. ly^S
la d'Innocenzo XII, di dover essere tom. I pag. 38.
approvati cioè dall'Ordinario, dove L'esercito napoletano e spagnuolo,
da alcun penitente venissero eletti nel 1 742, si era avanzato verso Bo-
BEN BEN 33
Io spacciavano come indiiTerenle, ed de Quin-
di Colela Boilet, di Stefana
indi stal)iIendo non si potessero au- zanis, di Alvaro de Cordova, di
mentare i frutti dei censi più del Pietro Gonzales Teimo, di Giovan-
quattro per cento (Bull, niagn. t. XVI na di Valois, di Girio dei conti
p. 328 ep. 3i). Finalmente, con una Lunelli di Linguadoca, France- di
sua bolla in nove articoli, dimostrò sco Patmi, del Cardinal Nicolò Al-
potere i vescovi visitare le chiese bergati , di Pacifico da Ceredamo
parrocchiali rette dai regolari quan- di Ladislao di Gieluiom di Mar- ,
Leonessa, s. Cateiina Ricci, stenden- non avvilire questo rito colla trop-
done egli medesimo gli atti (V. Ada pa frequenza; terzo perchè i fedeli
canonizationis quinque sanctonim niun esempio di virtù possono trar-
ctc. , adjectis etiani pluribus aeneis re da quella cosi tenera età. Vol-
tahidis y sive Supplementum secun- le perciò dovessepromotor della il
34 BEN BEN
residenza affinchè decidesse sulle con- senso dei genitori non essersi mai
troversie nate in proposito ; ma que- ricevuto dalla Chiesa l'uso di bat-
sta venne a poco a poco a mancare. tezzarli; 2." darsi la sola eccezione,
Benedetto la rinnovò con una co- nel caso in cui fossero in pericolo
stituzione dei 3 settembre e nuove di vita, ed abbandonati dai loro
norme stabilì opportunissime. Man- parenti; 3." essere tuttavia vali-
dò nel mese di agosto 174^ le ià- do anche il battesimo dato nei casi
scie benedette al neonato arciduca in cui non è lecito il conferirlo;
Giuseppe primogenito di Francesco I, 4.° in quest'ultimo caso non do-
eletto in quell'anno imperator di versi restituire i figli ai genitori
Germania in Francfort; fascie che ebrei, ma allevarH presso i cristiani
presentate vennero da mons. Ser- nella fede cattoHca; 5.° per prova
belloni, alloi^a nunzio alla corte di finalmente del loro battesimo ba-
Vienna. stare il testimonio di un solo. Trat-
Leonardo Chizzola , arcidiacono tò poi del battesimo degli adulti e
della cattedrale di Brescia, già a- molto si diffuse in diverse quistioni
vanzato in età, recossi a Bologna sull'argomento [Ballar. Benedici.
e vi vesti l'abito dei gesuiti, senza XI F, tomo li, pag. 186). Volle
prima averne data parte al Cardi- che le parrocchie, separate dalle
nal Quirini suo vescovo. Restò que- badie dai cui dipendono, fossero sog-
sti molto dispiacente, perchè con ciò gette alla giurisdizione del vescovo
la sua chiesa perdeva il più bell'or- della loro diocesi, eccettuato sempre
namento , ed i poveri rimanevano il territorio proprio, che circonda
privi di un grande benefattore. la badia , e stabih alcuni compensi
Pressò egli dunque colle più calde da somministrarsi agli abbati per
istanze il Pontefice, acciocché impe- l'utile Per riconoscere il
perduto.
disse colla sua autorità a qualun- Pontefice se erano state eseguite le
que cherico di passare agli Ordi- beneficenze ordinate da lui a favore
ni jegolari senza aver consultato il del porto di Civitavecchia, risolvette
suo Ordinario. Gli rispose Benedet- recarvisi con nobile accompa-
di
to, come s. Gregorio Magno avea det- gnamento. Molto si distinse per la
to a Desiderio vescovo di Vienna in sua pietà nei sette giorni in cui vi
Francia, quando Pancrazio diacono si trattenne. Servì a tavola tutti i
avea abbandonato 1' Ordine monasti- malati dello spedale dei Fate bene
co « accendetelo colle pastorali esor- fratelli, come pure quelli che appar-
:
tazioni acciocché non si raflieddi il fer- tenevano all'altro dei forzati, rega-
vore del suo desiderio ". Con siffat- landoli letto per letto di confetture
te ragioni significò a quel Cardinale squisite e di uno scudo. Rimase sod-
essere inutile un'apposita Pontifi- disfatto per ciò che concerneva alla
zia costituzione, essendo assai raro esecuzione de'suoi ordini, cioè per
il caso che un arcidiacono voglia la franchigia posta in vigore in quel
spogliarsi dell' uffizio di cui gode porto, per la erezione di una nuova
per sottomettersi alla regola mo- fontana e per la piazza resa più
nastica. ampia allo scarico delle merci ec.
A togliere gli abusi intorno al Tre lapidi furono destinate a ren-
battesimo degli ebrei, stabili con der perpetua la memoria di tali be-
altra costituzione: i." senza il con- nefìzii.
BExN BEN 3*)
36 BEN BEN
pag. 43 !•)• Elesse a comultoie nel- cezione Maria Santissima, ma le
di
la congregazione dei riti il p. Aze- feste, che ancor rimanevano non po-
quella utile compagnia. V. Bull, te, era anche diminuita colla fre-
magn. tomo XVII pag. 227. quenza la premura dei fedeli per
Confermò i privilegi dell'Ordine la loro esatta osservanza [De ca-
militare di s. Stefano nella Tosca- noniz. ss. lib. IV part. II cap.
na, del quale Francesco I impera- XVI). Non volendo nullostante de-
tore era stato fatto gran maestro, cidere la cosa da se solo, l'umile
concedendo a quei cavalieri il di- Pontefice la sottomise alla conside-
ritto di presentarsi al Pontefice col- razione di quaranta uomini dotti, i
la spada al fianco. Eresse una cat- quali colla pluralità dei suffragi con-
tedra di matematica, ed una di fermarono ciocche era stato da lui
chimica nella università della Sa- proposto. Secondo il consiglio di
pienza di Roma , assegnando due- diciotto fra loro accordò l'indulto
cento scudi annui per ciaschedu- ai vescovi di poter permettere il
I
BEN BEN 37
aspettare suo consentimento, poi-
il da Pasquale I, e
stato esso eretto ri-
menta la chiesa dei ss. Pietro e opere più distinte di ospitalità. Pure
Marcellino, una volta suo titolo Car- non mancarono motivi di amarez-
dinalizio, come pure la cappella mag- za a Benedetto, in mezzo alla conso?
giore della chiesa dei ss. Silvestro lazione che provava pel numeroso
e Martino ai Monti. Aggiunse la concorso di forastieri venuti a Roma
cupola alla chiesa di s. Maria di a fruire delle indulgenze di quell'
Loreto, e ne ampliò il portico, compì anno.La diocesi di Aquileia mancava
la maestosa facciata della fontana di un capo spirituale giacché da ,
Trevi, e ristorò finalmente il tem- molto tempo non era hbero al par
pio della Rotonda. triarca l'esercizio delle sue funzio-
I pirati barbareschi cominciarono ni. Il Papa, costretto a provveder-
intanto a molestare le spiaggie dello vi per non mancare ai doveri del
Benedetto non mancò
stato Pontifìcio. suo ministero, deputò Carlo canoni-
di farne rimostranze all' imperato- co di Basilea per vicario apostolico.
re, il quale, conchiuso colle poten- Tanto dispiacque una tale determi-
ze africane un trattato di pace, re- nazione alla repubblica di Venezia,
cato avea pregiudizio al commer- che ritirò pubblicamente da Roma
cio ed alla sicurezza dei suoi sud- il suo ambasciatore ai 19 luglio.
diti. Tah giuste doglianze però non Questa fu una delle sue amarezze.
furono prese in considerazione co- Due birri entrarono due giorni do-
me meritavano e tutte le potenze
, po in una bottega di piazza Navo-
italiane furono obbligate a man- na, vicina allo spedale di s. Giaco-
dar in corso dei navigli armati per mo degli Spagnuoli, per farvi qual-
pioteggere il loro commercio. Un che spesa. Due famigliari di quell'
corpo di duecento napoletani, con istituto pretendendo fossero viola-
sommo stupore di tutti, cinse frattanto ti i loro diritti , li assalirono e
la città di Benevento con blocco per disarmatone uno, lo rincliiusero in
avef nelle mani trentasei diserto- una cantina dello spedale. Se ne of-
ri colà rifuggiate Non mancarono fese gravemente l' ispettore delle
disgustosi contrasti fra le due cor- carceri, ed accompagnato da gran
,
BEN BEN 39
numero di birri si recò a libcrar- dò Spagna, ed
istruzioni al nunzio di
*
iielo colla forza. Divulgossi tosto per csortollo a far vivissime rappresen-
Roma, che il Cardinal Portocarrero, tanze presso la corte di Madrid
ministro del re di Spagna, si sareb- e perchè si procurasse l'appoggio
be ritirato dalla corte Pontificia, co- del clero più ragguardevole di quel-
mechè la giurisdizione di questi luo- la nazione. La cosa fu definita nel
ghi non appartenesse a lui, ma ben- 1753.
sì agli amministratori delle chiese e Insorsero non per tanto difficoltà
quarto grado senza l'obbligo di ricor- alla Santa Sede con urgentissime
rere al nunzio Pontificio, come fino istanze acciocché fosse contemplato
allora si praticava. Monsignor Figuei- nella vicinapromozione di Cardinali,
roa, nuovo uditor di Rota spagnuo- con cui decorar si voleva V anno
lo^ fa di ciò incaricato presso la santa santo, monsignor Meri ini, nunzio pres-
Sede. Commosso Benedetto, affinchè so la sua corte. Benedetto, per ischi-
fossero conclusi questi affari, maa- vare ogni impegno, non la pubblicò
4o BEN CEN
uè in quella occasione ne alla ric- ti.Ciocché poi riuscì di maggior
correnza del giorno anniversario del- dolore alla chiesa universale si fu
la sua esaltazione al trono come la persecuzione sofferta dai cristiani
prima aveva stabilito ;
perocché ben nella Cina, per parte di quell'impe-
conosceva che le mire del Piemonte ratore. Perdutosi da lui in un pun-
tendevano a formai* un comodo pa- to la consorte ed un figlio, era stato
trimonio al duca di Savoia suo fi- colpito da un accesso di pazzia, la
glio, mercè le rendite delle più ric- quale indubitatamente avrebbe sfo-
che badie di quel regno. Non man- gata sopra i suoi ministri, se essi,
cò ancora la Germania ad aggiun- per istornare dal loro capo il ful-
ger occasione di amarezza a questo mine, non avessero accusati i catto-
egregio Pontefice. Gli venne fatto lici d'intelligenze nocive agli inte-
conoscere invitarsi dall'elettore di ressi di lui, e trame contro la
di
Magonza i negozianti di professione sua vita. Discese perciò alla barbara
protestante a fermar dimora
la loro determinazione di far decapitare il
torno alla sua pietà. Vi aderì vo- cati dalle calunnie per la defe-
lentieri il Magontino e nella sua renza da lui usata verso di essi,
risposta dimostrò quanto falsa e ca- in vista dell' utile che ne ricavava
lunniosa sia stata quella risoluzione colle cognizioni di astronomia, di
a lui attribuita. architettura e nell'arte delle forti-
Era insorta oltre a ciò una dif- ficazioni.
ferenza, fra i conti della casa di A tutto ciò si uiiì la frenesia in
Hoenloe perchè uno di loro, il qua- cui cadde monsignor Dumenil lore-
le era cattolico, aveva sospesi i mi- nese vescovo di Volterra in Tosca-
nistri luterani dall'esercizio delle loro na. Egli aveva sostenuto risentite
incombenze. Benedetto, dopo averlo contese col ministro della reggenza
comunicato al concistoro con una di Firenze quando nel i74<^ passò
allocuzione, alla quale diede princi- a Roma per ricevere la consaci^azio-
pio col testo : Fox in Rama audi- ne. 11 Pontefice, persuaso della eru-
ta estj ploratus et ululatus ec, spe- dizione profonda di quel prelato, cre-
di intorno a ciò un breve all' im- dette doverlo dispensare dall' esame,
peratore. Gli raccomandava, colle pjù cui subir dovevano tutti i vescovi
efficaci espressioni, di mantenere con d'Italia,secondo il costume intro-
particolare fermezza i diritti della cat- dotto da Clemente Vili. Presenta-
tolica religione, imperciocché a lui tosi a Benedetto fu eccitato fami-
solo spettava il dar giudizio intorno gliarmente da lui a scrivere una
alla condotta dei principi protestan- lettera al ministro, il quale preten-
BEN BEN 4i
deva d' altronde una soddisfazione. dette ciò da principio essei'e fin-
Mostrò difficoltà il Dumenil a con- zione ; ma nell'aprirsi le porte del-
discendere a quest* atto di urbanità, la prigione l'esperienza fece co-
il quale avrebbe ristabilita la con- noscere doversi ripetere realmen-
cordia. 11 Papa non credette allora te da fisica indisposizione quelle
dover più insistere. Un altro gior- aberrazioni ,
per cui al fine di ot-
no, trovandosi insieme il Papa, disse tobre fu trasportato alla Lungara.
a Dumenil con piglio amichevole /^o- : Non si risparmiarono ivi cure a suo
glio monsignore che scriviate questa riguardo; fu trattenuto in un luogo
lettera ufficiosa. Ed io non voglio, separato dagli altri pazzi, e servito
rispose con fermezza il vescovo. Vi da due persone, ed assistito dal Pon-
sono ancora monsignore , riprese il tefice, il quale mise in opera ogni
Pontefice adirato per la sua au- mezzo fygrchè ricuperare potesse la
dacia, delle carceri pei vescovi. Se salute della mente. Non la riebbe
io avessi conosciuto il vostro umore mai più. Fu ricondotto a castel s.
dine del Papa. Dopo scorsi sette cè la diligenza dei sovrani nel con-
mesi di prigionia nelle carceri di validare la pace d'Aquisgrana, qua-
Firenze fu consegnato al Lucatelli si entrassero tutti nelle sollecitudi-
governatore di Acquapendente e ni che pacifico bra-
del Pontefice
condotto dai coi'azzieri in castel s. mava tutto l'anno santo lySo, ac-
Angelo. Non tanto la mancanza di ciocché potessero liberamente i pel-
rispetto verso la sua persona, quan- legrini condursi a Roma.
to il desiderio di evitar degli im- In quell'anno emanò Benedetto
pegni colla reggenza di Firenze, in- alcune rischiarazioni sulla immunità
dussero Benedetto a siffatta misu- ecclesiastica dichiarando che un reo
ra di rigore. E nel mentre che sta- di delitto eccettuato, cioè omicidio
va in prigione, gli fece eziandio proditorio, meditato e volontario
significale dover rinunziar al ve- nella rissa, debba essere estratto dal
scovado, se riacquistar voleva la luogo immune e consegnato all'autori-
sua libertà. Ma non valsero in- tà secolare, e poter essere di là estratti
sinuazioni, non minacele perchè vi anche gli eretici fuggiti dalle carceri
si decidesse, che anzi tutto pene- dell' inquisizione. Terminato 1' anno
trato dalla sua inevitabil rovina, co- santOjContinuò nel seguente lySi a
minciò ad alterarglisi in modo la dimostrare Benedetto la sua vigilan-
fantasia, che in sul giunger della za nell'apostolico ministero. Inviò
state fu giudicato frenclio). Si ci"tì- la rosa benedetta a Bologna sua
4-2 BEN BEiN
patria, e tliocle mano a fulminare Aqnileia ed in suo luogo eresse due
là setta de' Liberi Muratori. arcivescovati, uno nella città di Go-
Prima dell'anno ly/f.^ dava mol- rizia l'altro in Udine. ÌT. Aquileja.
to a dire di sé per l'Europa quel- La città di Lubiaco da cui di-
la setta. In questo anno fu però pendevano diciassette teiTe era sog-
essa estin>ta in Vienna d' Austria dal- getta tanto nello spirituale che nel
la regina siccome
d'CJnglieria. Ma temporale agli abbati commendata-
alcuni di essi andavano spargendo rii del monastero di s. Scolastica
non aver alcun effetto le censure dei Benedettini. Parte degli abitanti
fulminate dalla Chiesa contro di loro, ed i pastori, irritati perchè aveano
perchè non era stata confermata la perduto in Rota una lite contro
bolla di Clemente XII da Benedetto: que' monaci intorno ai pascoli, che
egli credette necessario di promul- in certa montagna crede van comuni,
gare una nuova costituzione diret- assalirono armati la badia. L'abbate
ta ad estirpare così abbominevo- ed i monaci furono costretti a sal-
li errori. Rimaneva con essa con- varsi fuggendo dalla finestra, ed un
fermata quella del suo predecessore, birro fu ucciso , mentre gli altri ven-
e nuovamente condannati venivano nero fugati.
sei capi della setta medesima ed Sì sparse dintorno la
bentosto
invocato eia contro di loro il braccio fama di avvenimento, ed il
tale
dei principi e delle repubbliche seco- Pontefiee informato spedì sul luo-
lari (Const. Proi'idas eie. dat. die go un commissario ed una compa-
1 8 maìi 1 75 1 Bui. Bened. XIFt. Ili, gnia di soldati per punire gli auto-
pag. 373). V. Liberi Muratori. ri del tumulto. Ben presto le cose
Frattanto alcune controversie ac- tornarono al primiero stato, il po-
caddero in Polonia sugli oratori! polo por tossi a Roma a deporre
privati. Benedetto si studiò di se- le armi ed a sottomettersi alla cle-
darle concedendo poter accordarsi menza del Papa. Dieci dei capi car-
ai vescovi la licenza di erigerne, ad cerati ebbero l'esilio perpetuo ed
onta della proibizione del Tridenti- undici ,
già fuggiti , furono con-
no e di Paolo V
(Const. Magno dannati alla morte come contuma-
ciim animi ec. 1 j'im. i'j5i. Bull, ci. Morto quell'abbate privò Be-
mag. T. XXIII p. 2i5). Non do- nedetto il nuovo eletto della giu-
vevano perciò eglino ricorrere che risdizion temporale lasciandogliene
al Pontefice, il quale soltanto ne gli emolumenti. In questa maniera
aveva l'esclusivo diritto. Lodò in seppe far valere la sua autorità col-
un'altra costituzione la religione dei la forza quando n'ebbe d'uopo, e
Polacchi, esortando nello stesso tem- seppe cedere, senza comprometterla,
po quei prelati a rinnovare le leg- alla volontà dei suoi sudditi.
gi nazionah contro gli ebrei, i quali Contemporaneamente confermò i
se n'erano a poco a poco sottratti, privilegi, con una bolla 12 mai-zo,
facendo uso altresì di servi cristiani dell'ordine di Malta; con altra dei
e prevalendosi di usure e d' altri 27 confermò quelli della basilica va-
abusi. ( Const. A quo eie. 1 4 j'un, ticana; e con vari decreti ed indulti
17.51 loc. 222).
cit. p. provvide al comodo ed all' accresci-
Estinse onninamente, per le con- sci mento della congregazione seco-
troversie insorte, il patriarcato di lare de' pii operai.
,,
BEN BEN 43
Giovanni V ottenuto aveva con va, in qualità di nunzio a|K>stolico,
gi-ave stento nel lySi che i nunzi promosso il dii-itto della casa di
apostolici, residenti nella sua corte, Baviera a danno di Francesco I
valieri diMalta, nella quale il go- arrese quel monarca; fece anzi av-
verno Pontificio aveva parte indi- visare i maltesi esser egli detcrmi-
rettamente. nato a sequestrare tutte le rendite
L'isola di Malta era stata dona- che i cavalieri possedevano nei suoi
ta dall' impera tor Carlo V, ai 24 stati, se insistevano a ricusare il vi-
marzo i53o, nella sua qualità di re sitatore. Il gran-maestro non si
tava pronto ad opporsi. Il gran guardo alla visita pastorale, fosse ri-
maestro partecipò questa cosa al stabilita l'antica costumanza, e tolto il
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sequestro alle commende. Terminata mi nazione col dire , non doversi essd
quindi ai 27 dicembre 1 754 ogni que- annoverare fra i santi, come quello chef
stione, passò Benedetto a dar nel nuo- era nato e morto eretico. Egli però lo
vo anno 1755 altri regolamenti, e confondeva con un altro Marone, vis-
con nuovi saggi della somma sua
essi suto nel 602, laddove il santo fiorì nel
siipienza. Gregorio XIII fondato ave- 395. Il s. Padre ne lo riprese, co-
va nella città di Wilna un collegio mela sua audacia meritava, col mez-
pei giovani ruteni e moscoviti : ma zo di un breve.
verso 1754, se si eccettuino quat-
il Aggiunse Benedetto due prelati
tro monaci basiliani di rito ruteno, assessori fra i Ponenti di consulta
tutti gli altri erano giovani di lati- per giudicare le cause criminali, pre-
no rito senzachè vi fosse un mosco- scrivendo un metodo certo con cui
vita. Ciò forse dipendeva dall'esse- dovevano esser trattate; stabilì la
re minacciata la pena di morte a giurisdizione del Buongoverno eretta
quelli tra loro che abbracciassero la da Clemente VIII, e ne prescrisse
cattolica religione. Vi provvide Be- il metodo nei negozi giudiciali ed
nedetto ordinando che i ruteni di economici (Const. Ad coercenda etc.
cinquantasette luoghi da lui deter- Bui. Beiicdìct. XTV tomo II pag.
minali sostituir dovessero i mosco- I ^^^ Const. Gravissimam etc. Bull,
viti,giacche per le molte loro par- magn. tomo XIX pag. 73).
rocchie è maggiore il bisogno di un Nel 1 7 44 erano insorte alcune diffe-
seminario. V. Basiliani monaci. renze fra il gran duca Francesco, po-
Molti autori accattolici si lamen- scia imperatore, e la S. Sede per le
tavano della facilità, con cui veniva- brighe nate a motivo della inquisi-
no proscritti i loro libri dalle con- zion di Firenze. Aveva quel tribu-
gregazioni del santo uffizio e del- nale proceduto con troppo rigore
l' indice. Per togliere motivi alle lo- contro certo abbate libertino; ma la
ro querele e per sostenere nel suo reggenza di Toscana stimava ch'es-
pieno vigore la dignità delle l'oma- so avesse abusato dei suoi diritti.
ne proibizioni, diede Benedetto con Se ne lagnò in conseguenza colla s.
una sapientissima costituzione le Sede, intimando nello stesso tempo al-
norme da seguirsi nell' esame del- l'inquisitore non dover egli pel* l'avve-
le opere particolarmente degli au- nire far certe carcerazioni ne pro-
tori accattolici (Const. Sollicita etc. cessi. Stamparonsi frattanto in quel-
die 9 ini. 1753. Bull. Magri, to- la città alcuni opuscoli, nei quali e-
mo XlXpag. 59). Contribuì mol- rano esposte delle libere proposizio-
to a quella bolla co' suoi consigli il ni, senza curaisi della approvazione
dottissimo Cardinal Quirini prefetto dei supei^iori ecclesiastici. Se ne la-
della congregazione delfindice,. che gnò alla sua volta la corte diRo-
anzi insti tui del proprio un fon- ma colla reggenza, e non vedendo-
do in denaro, il cui frutto dovesse ne profìtto, fece dichiarare proibiti
servire a tal uopo. tutti i libri, che pubblicati e da pul>-
Cirillo, patriarca Greco-melchlta, blicarsi nella Toscana, non avessero
non si sa se per ignoranza
o per ottenuta la debita approvazione dei
mala fede, squarciate aveva le ima- necessari revisori.
gini di s. Marone abbate impresse NuUostante da ambe le parti
io Roma, giustificando la sua deter- si pensò ad uu accomodamento,
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che in primo luogo fu tratta- Toscana. Leopoldo I, succeduto all'i ra-
to in Roma dall'agente del gran perà tor Francesco in quel governo, an-
duca e dell' imperatore , ma per dando di concerto coH'imperator Giu-
la troppa energia da lui dimo- seppe II nelle riforme ecclesiastiche, lo
^rata gli fu sostituito monsignor soppresse intieramente in Firenze, Pisa
Migazzi. Insignito questi in seguito e Siena.
della mitra arcivescovile di Malines, Giovanni Martino de Prades, sa-
affidò l'affare al conte di s. Odili, cerdote di Montauban, sostenendo
che lo definì nel 1754. Superato l'atto previo al dottorato nella Sor-
aveva egli la difficoltà principale di bona, prese a difendere cento pro-
ristabilire in Toscana, con alcune posizioni, nelle quali abbracciavasi
modificazioni, il tribunale del santo un completo sistema di materiali-
uiìizio, nell'atto che veniva rimessa la smo. Le corte lo esiliò a Garpen-
nunziatura Pontificia. Dispiaceva mol- trasso, il parlamento ordinò fosse
to ai fiorentini l'editto succitato del- bruciata la sua opera per mano del
l'inquisizione romana, ed il ministro manigoldo ed egli fu carcerato, e la
s. Odili richiese per preliminare Sorbona finalmente lo cacciò dal sua
del concordato, che dovesse ritrat- corpo. Rifugiatosi in Prussia otten-
tarsi . JVè ciò era così agevole ne un canonicato vacante nella Sle-
da ottenersi, poiché senza esem- sia; ma non ne poteva conseguire il
pio e di grave danno per lo av- possesso senza l' approvazione del
venire: ma
prudente Pontefice,
il Pontefice, il quale d'altronde con-
risoluto di compiacere l'imperato- dannato aveva, nel 1752, le sue con-
re, trovò un opportuno temperamen- clusioni. Si rivolse il Prades a Ro^
to per farlo senza discapito della ma, e Benedetto con quella dolcezza
s. Sede. Nel mese di giugno seguen- che gli era ingenita, vi aderì col
te, di buon mattino, fu letto un bi- patto che oltre un'apologia pubbli-
glietto del Cardinal Valenti segre- cata intorno al buon senso in cui
tario di stato in forma di bando, potevano essere le proposizioni in-
che annullava l'editto alla presenza terpretate , facesse solenne abiura
di due famigliali del conte s. Odili, di tuttociò che potesse essere sog-
i quali servir dovevano da testimo- getto ad imputazione. Assoggettos*
nii; e per pochissimo tempo fu affisso si a tutto docilmente, ed il Papa,
nei luoghi soliti, ed in tal guisa fu- non solo gli concesse l'approvazio-
rono ricomposte le cose. Si restitui- ne richiesta, ma fece in modo che
va r inquisizione in Toscana all' uso la Sorbona lo ricevesse di nuovo
di Venezia, sotto la presidenza del nel suo grembo.
nunzio e dell'arcivescovo, e presenti Ridusse Benedetto frattanto a
tre senatori secolari, i quali non a- termine 1' Eucologio, specie di ri-