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IN CAMMINO, SULLA VIA DELLA FEDE P. Carlo Serri pubblicato in: La Squilla dei fratini di S.

Antonio, LXXXI, 2011, novembre/dicembre, 18-19. Nei giorni 6-7 maggio si tenuto, nellOasi francescana di Greccio, il IX Convegno di Studi, dedicato agli Itinerari francescani nella Valle di Rieti. La Pontificia Universit Antonianum, insieme alle Province francescane di Roma e dAbruzzo, ha invitato illustri studiosi, che hanno condotto un nutrito e attento uditorio sulle orme del cammino di san Francesco nella valle reatina. Veramente dedicare un Convegno alla figura di Francesco dAssisi pellegrino tra i monti e la Valle di Rieti potr apparire, a qualcuno, unimpresa bizzarra o forse anche una fatica sprecata. Che cosa volete che ci importi, dir qualcuno, dei viaggi e dei pellegrinaggi fatti per queste montagne da un gruppetto sparuto di religiosi, ottocento anni fa? La cultura e la fede dei contemporanei non hanno forse strade pi vitali da percorrere, o itinerari pi drammaticamente attuali da affrontare? Ben altri itinerari sfidano la societ contemporanea: vie commerciali, viaggi politici, missioni di guerra, percorsi di turismo o di migrazione. Luomo contemporaneo si muove per fare la guerra o per fuggire la guerra, per commerciare, o per cercare lavoro. Mentre gli uomini percorrono sentieri di morte in Africa o in Medio Oriente, gli itinerari duecenteschi di Francesco dAssisi possono dirci qualcosa di rilevante per la nostra vita? Quando avremo formulato qualche altra erudita ipotesi storiografica o letteraria sulle Fonti francescane, quale beneficio ne deriver alla nostra societ, lacerata da problematiche molto pi lancinanti? Leredit storico-letteraria che stiamo per esaminare pu offrirci illuminazioni e stimoli sul senso della nostra vita? La domanda non peregrina, se vero che il francescanesimo non solo un fenomeno letterario, ma pretende di essere un modo di vivere autenticamente lesperienza umana alla luce del vangelo. Qual litinerario di Francesco? quella ricerca della felicit, che abita il cuore di ogni uomo. quellitinerario della mente in Dio che Bonaventura descrive come unascensione dello spirito dalla valle di lacrime al godimento della comunione con Dio: Beato luomo che ha riposto in te il suo sostegno e che dalla valle di lacrime, in cui lo hai posto, ha deciso di ascendere verso di te (Sal 83, 6). Poich la beatitudine non che il godimento del Sommo Bene, e il Sommo Bene sopra di noi, nessuno pu giungere alla beatitudine se non trascende se stesso, non con il corpo, ma con lo spirito. Ma non possiamo elevarci sopra di noi se non a causa di una virt superiore. Qualunque siano le disposizioni interiori, queste a nulla valgono senza laiuto della grazia divina (S.Bonaventura, Itinerarium mentis in Deum, I, 1).

Abbiamo dunque un cammino spirituale e una ricerca interiore della felicit autentica. Litineranza va intesa come ricerca del senso pi profondo dellesistenza, nella sequela di Cristo. Il cammino metafora della fede, alla quale chiamato il discepolo, che si muove cercando Dio e cercando se stesso. La sua meta sar sempre il Regno di Dio, ricercato allinterno della storia degli uomini, poich gli ideali evangelici e le miserie umane si mescolano in modo inestricabile. I luoghi non hanno un valore semplicemente geografico, ma si rivelano come lo spazio dellincontro con il Dio incarnato. Sperimentiamo una grazia dei luoghi. I tempi non sono solo un susseguirsi di stagioni, ma diventano loccasione opportuna in cui la salvezza si compie nella vita delluomo. Entriamo, evangelicamente, nella pienezza dei tempi. Gli eventi non sono soltanto fatti di cronaca, ma compimento dellazione amorosa di Dio, che si attua nellambiguit dellagire umano. Vediamo le grandi opere salvifiche di Dio. I personaggi, infine, non sono figure letterarie, ma prototipi di vita che, nella loro singolarit storica, trasmettono tuttavia esperienze spirituali dal valore universale. Abbiamo degli esempi, perch possiamo meglio seguire le orme di Cristo (1Pt 2,21). In questo invito al cammino di fede consistita la provocazione del Convegno di Greccio. Attraverso la riflessione storica e letteraria vediamo aprirsi dinanzi a noi quel cammino dello spirito che Francesco dAssisi ha percorso con sorprendente coraggio, e che anche noi siamo invitati a iniziare.

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