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Dante Serpi

IL SISTEMA

Sopravvivenza nel mondo moderno...

IL SISTEMA

Ciao sono Dante Serpi, sono un ragazzo come tanti, ma mi considero speciale per un motivo: nella mia vita non ho trovato niente di pi interessante da fare che sperimentare me stesso. Crescendo ho trovato difficolt via via maggiori a mantenere la percezione della mia integrit nei contesti in cui per forza o per piacere mi sono trovato a muovermi, e quindi per continuare a sentirmi me stesso ho escogitato una serie di trucchetti che via via sono diventati quasi quasi la mia attivit principale... anche perch li ho progettati e calibrati in maniera tale che si possano praticare un po' ovunque, contemporaneamente a molte attivit, a volte anche migliorando le prestazioni. Non credo che le mie tecniche siano la panacea, n che siano praticabili da tutti, ma so che a me hanno dato qualcosa e mi auguro che possano dare anche a qualcun altro, che magari salendo sulle mie spalle possa superare quelli che ancora sono i miei limiti.

Per prima cosa vi spiegher la teoria, spero non sia troppo noiosa, non nemmeno una vera teoria perch la mia una cultura dozzinale, non ho studiato molto, ma se mi riferisco a qualche termine propriamente scientifico lo faccio solo perch sono parole entrate nel senso comune che uso per spiegare il modo in cui istintivamente concepisco la mente.

Ecco come ve la descriverei in due parole: L'essere umano sottoposto a stress fisico e mentale se ben allenato e sciolto fisicamente, e libero mentalmente da preconcetti sociali, sessuali e ideologici, pu naturalmente attivare il proprio organismo per conseguire salute e soddisfazione straordinari...

I come ed i perch del farlo sono l'oggetto del Sistema.

Innanzitutto diremo che ogni essere umano ha un limite, e tale limite in parte reale, ed in parte un inganno: c' sempre un limite fisico e mentale a quello che vogliamo e possiamo fare, ma questo sempre un po' forzabile, ed il concetto matematico di limite vuole che se pu essere forzato un po', pu esserlo anche un altro po', ma effettivamente in ogni momento si pu determinare un livello di carico oltre il quale c' la rottura, ossia l'individuo perde pi o meno a lungo la capacit di operare. Contrariamente a quanto si pu pensare la forza fisica e caratteriale non sempre un vantaggio, a volte un limite, perch la forza dipende direttamente dalla GBP gabbia dei blocchi psicosomatici, che un po' uno schema di distribuzione delle forze nella persona, e quindi per far si che i muscoli siano un vantaggio bisogna che siano bilanciati da articolazioni e le cartilagini interne il pi elastico possibile, ossia avere una gabbia abbastanza elastica. Lo stato di Flusso si consegue quando rispettando i limiti della GBP siamo sottoposti ad un giusto livello di stress, determinabile in base alle variabili della persona (corporatura, personalit, precedenti esperienze, ecc) che ci lasci un buon margine di movimento nella GBP ma sufficientemente stimolante da non annoiarci... come conseguenze del Flusso ci sono il miglioramento di durata e qualit della prestazione, e soprattutto l'apertura della finestra dell'Arte in cui si pu creare lo straordinario.

Fusione degli Opposti

Opposte sono le parti della coscienza quelle che conosciamo e quelle che agiscono senza essere viste il fine ultimo del Sistema realizzare un individuo cosciente

Perch: Molti si domanderanno perch qualcuno dovrebbe prendersi la briga di creare una vita (percepita) diversa da quella che gi si vive, affrontando difficolt e scomodit che possono apparire insormontabili, per cercare di conseguire un non meglio precisato stato di Flusso, che nella fantasia di qualcuno rappresenta uno stato ideale in cui tutti i problemi e le sofferenze vengono magicamente trasformate in energia creativa pronta a trasformare la realt in cui viviamo in un mondo fantastico ricco di stimoli e piaceri. Non mi dite che vi sentite a posto cos, a meno che non siete gi morti, nessuno perfetto, ma tutti siamo straordinari, siamo straordinari perch nonostante il caos che racchiudiamo in qualche modo funzioniamo veramente.

Forse ci eravate gi arrivati da soli (ma ne dubito :) la risposta che cercate ogni volta che provate un senso di disagio, un fastidio, un senso di disperazione, di fallimento di impotenza. Tutti nella propria vita sperimentano queste normalissime sensazioni che derivano direttamente dall'imperfezione insita nel meccanismo di crescita psicologica dalla nascita fino all'et adulta. Direbbe Freud che i traumi legati al cattivo completamento delle fasi orale, anale e sessuale si ripercuotono su tutto l'arco della vita impedendo un vissuto soddisfacente della stessa. Ma se questo meccanismo imperfetto e probabilmente privo di una reale coerenza interna, perch derivante da caotici processi di selezione naturale della specie, ha creato un essere dotato di speciali doti di adattivit e capacit di plasmare l'ambiente in cui vive a propria ergonomia. La mia idea che non possibile cambiare effettivamente l'homo senza distruggerlo, ma magari possibile cambiare i valori di alcune variabili che normalmente usiamo per sentirci, per avvertire la sensazione di noi stessi, e costruire il mondo in cui crediamo di vivere, ma che di fatto non molto diverso da una sorta di simulazione informatica, dove ogni fonte di dati reali viene interpretata da ciascuno con il suo filtro, assumendo significati e conseguenze diverse per ogni individuo con il conseguente caos che ne deriva.

Il sistema si propone di realizzare lo stato di Flusso, che uno stato della coscienza studiato e conosciuto in psicologia, attraverso tecniche empiriche, che vadano a modificare le variabili che influiscono sulla percezione di noi stessi, e impediscono di conseguire una forma di soddisfazione costante.

Salute: La salute impone un discorso di precisazione, perch sembra essere l'origine di tanti mali e sofferenze anche psicologiche, che poi sono le pi gravi. La salute secondo molti studi sembra sia legata a doppio filo con gli stati psicologici, e non solo come causa ma anche e soprattutto come conseguenza, infatti l'insorgere di una gran variet di patologie, non ultima il cancro, sembrano fortemente correlati con il precedente sopraggiungere di problematiche emotive. Pertanto se pur vero che il malanno ci debilita pur vero che la debilitazione crea il malanno in una sorta di cane che si mangia la coda, e quindi possiamo intuire che fermando la circolarit di questi processi si giunger a qualcosa di diverso.

Sono molte le teorie pi o meno accettate dalla scienza ufficiale, che spiegano questi processi, ma in questa sede ci limitiamo ad accettare i dati indiscutibili, e invece di cercare una vera e propria spiegazione, cercheremo di trovare un sistema pratico che interagisca con le nostre variabili, cambiandole nella maniera desiderata. Qualcuno potrebbe obbiettare che cos non si possono ottenere risultati, non conoscendo le premesse, ma io gli rispondo che gi alcuni autori fortemente accettati dalla comunit scientifica hanno usato con successo questo approccio, definibile come sistemico, per conseguire continui ed eclatanti successi (mi riferisco soprattutto a Watzlawick e soci). Se funziona perch no?! Il tutto ovviamente perch come abbiamo precisato, non ci sono basi reali e scientificamente accertate per ritenere che il nucleo dei processi che guidano le azioni dell'homo sia dotato di una reale coerenza interna e quindi assimilabile a dei processi di tipo logico, matematico, e/o meccanico. Tanto vale considerare la mente come una scatola nera in cui possiamo immettere dati e vedere quelli in uscita, e comportarci di conseguenza.

Soddisfazione: La soddisfazione un po' il centro del nostro discorso, per definizione il Graal, l'obiettivo di tutte le azioni umane, chiaramente mai pienamente raggiunto, altrimenti forse sparirebbe la spinta alla vita. Ma proprio su quella che vorrei invitare a riflettere, quella sensazione che si prova quando ci sentiamo proprio bene, quando ci siamo vuotati un barattolo di crema alle nocciole (a me non piace quella famosa), quando abbiamo fatto un buon lavoro, un bel disegno, una doccia calda, abbiamo comprato qualcosa che desideravamo da tempo, abbiamo vinto ad un gioco, abbiamo prodotto qualcosa di eccezionale nel water, e naturalmente sempre e comunque l'orgasmo. Ecco ciascuno ha i suoi, ma tutti per definizione hanno bisogno di una qualche forma di soddisfazione, fosse anche masochistica altrimenti il sistema si ammalerebbe e finirebbe con il distruggersi. Ecco, la mia ipotesi che qualsiasi cosa facciamo abbia lo scopo inconscio di ottenere soddisfazione, ma anche vero che tanti applicano e reiterano comportamenti che causano e gli causano sofferenza... ma allora che cosa succede? facile intuire che esiste qualche forma di soddisfazione nella sofferenza, propria ed altrui, il problema a questo punto rendercene conto, renderci conto che stiamo facendo azioni soddisfacenti e quindi prendere potere su di esse e non agirle per pura impulsivit.

Molti danno per scontato che se il male lo facciamo a qualcun altro allora pu soddisfarci se invece viene fatto a noi logico che non ci soddisfi... Falso, tutto falso, spesso il male che diamo agli altri causa di gravi dissonanze cognitive quali ad esempio il dover giustificare coloro che lo fanno a noi adducendo gli stessi motivi e quindi di fatto considerando le nostre azioni come degne di biasimo, e poi non parliamo del male che riceviamo, che spesso e volentieri reazione ad un qualche tipo di comportamento che noi reiteriamo pur sapendo pi o meno a livello conscio causa di disagio nell'altro, di fatto costringendo l'altro incosciente a farci l'unica cosa che sa fare come difesa: vessarci. Forse il discorso un po' confuso, ma dovrebbe rendervi l'idea, e ribaltare un po' le prospettive troppo piene di se e poco aperte alla comprensione dei fenomeni in un ottica pi ampia, in cui noi non siamo solo vittime o carnefici ma parte di un processo integrato che coinvolge tutti gli esseri umani presenti in una data situazione. Tutti gli elementi umani presenti in un certo momento ed in un dato luogo interagiscono psicologicamente e fisicamente se non in maniera diretta, comunicando indirettamente, mostrandosi indifferenti a ci che accade, osservando o fuggendo. Tutti sono responsabili di quello che accade!

E qui se proprio non vi si accesa la lucina occorrerebbe qualche esempio... ma lascer a voi il compito di riflettere su queste cose con la vostra testa per non influenzarvi con immagini suggestive (prendetelo come un esercizio).

Il sunto di tutto che nessuno agisce senza ragione, tutte le ragioni vertono alla soddisfazione, se sai cosa soddisfa chi, sai cosa accade e come trarne soddisfazione.

Paura un altra ottica sull'obiettivo la paura, tutti hanno paura di qualcosa, e spesso questa paura sembra impedirci di soddisfare noi stessi... ma come vi ho detto prima, e se avete studiato sul campo, vi sarete forse resi conto che ci deve essere una soddisfazione in quell'immobilit che sembra darci solo sofferenza... naturalmente potremmo rompere il giocattolo e dire che dipende da complesse iterazioni affettive con la madre in quanto fonte di nutrimento, ma forse non arriva allo scopo. Parliamo invece di qualcosa di pratico che non si vada ad impelagare in strane ragnatele dei nostri armadi, se abbiamo paura possiamo fare meno cose, e se queste cose le vogliamo fare occorre superarle, altrimenti tanto vale non lamentarci o almeno sapere che ci piace farlo.

Pregiudizi: In molti hanno pura dei giudizi, o magari pregiudizi altrui... ed i pregiudizi originano dalle paure. Ma come mi giudica se faccio la data cosa? Mi vorr ugualmente? E se invece... Tutti rispondono a qualche possibilit di categorizzazione, tutti possono essere additati come i tali o i tal altri per motivi pi o meno arbitrari e spesso e purtroppo (o magari per fortuna) tutti sono soliti farlo, ed in genere la paura del pregiudizio direttamente proporzionale al numero di pregiudizi che nutriamo verso gli altri. E qui introduco una questione fondamentale... ci da fastidio negli altri ci che sistematicamente e compulsivamente inibiamo o nei nostri comportamenti o nella percezione di noi stessi, quindi studiare i nostri pregiudizi pu essere un primo passo per imparare a ignorare o considerare con consapevolezza quelli degli altri, e liberarsi dei propri migliorando ed elasticizzando le nostre capacit valutative nei confronti del prossimo. La morte: Chi non ha paura della morte? Ma perch poi io mi domando? Quando succede non ci sei! In anni di osservazione mi sono convinto che sia qualcosa di completamente fittizio, una pura costruzione dei meccanismi educativi, dettata da anni e anni di paura dei nostri genitori per la nostra incolumit... quali danni inconsapevoli a fin di bene.

La paura che il bambino durante le sue sperimentazioni ed esplorazioni si possa far male un frutto marcio dei tempi moderni. vero che la vita moderna offre varie forme di pericolo non previste nella normale crescita dei primati (scimmie) ma vero che la grande causa di danni in attivit motorie deriva proprio dagli aiuti: se noi aiutiamo il bambino a fare un qualcosa che sta cercando di imparare a fare da solo, lo stiamo tarpando, gli togliamo la possibilit di affrontare il pericolo in maniera corretta nel suo futuro... Un vero educatore dovrebbe lasciare il bambino libero di esplorare e costruire le proprie abilit motorie con gradualit, ed intervenire solo in caso di palese pericolo di vita, cos il bambino avr tutto il tempo per tentativi ed errori di sviluppare abilit, forza e prudenza in contemporanea, di fatto prevenendo da se i rischi e costruendo una base solida per il futuro. La paura nell'uomo moderno un impulso spesso puramente cerebrale che non manifesta alcun istinto di sopravvivenza, ma anzi causando agitazione e confusione spesso finisce con il frenare le poche azioni che invece ci possono salvare la vita. La paura vera ed utile si manifesta nel corpo o rimanendo immobili per non ricevere danni o con l'energia che ci fa uscire dai guai, tutto il resto non serve.

Ma come ben sappiamo molti genitori divorati dall'ansia finiscono per trasformare i bambini in fantocci che crescendo non potranno fare altro che ripetere gli schemi del genitore, che si crede vittima ma finisce per essere carogna, insomma che ha paura di morire... non dico che sia un fatto da auspicare, ma la morte un fatto normale ed averne paura non ha senso, soprattutto se cos abbassiamo le nostre ed altrui probabilit di sopravvivenza. Sofferenza forse pi reale della paura di morire la paura di soffrire, perch il dolore la sensazione intollerabile per definizione, ma anche qui facile capire che spesso e volentieri ci che viene fatto per arginare la sofferenza finisce con l'esserne la causa, un po' come quando ci contraiamo per il freddo, e cos impediamo l'afflusso di sangue e finiamo per sentire pi freddo. La prospettiva del senso comune diversa ed errata rispetto ad una scientifico empirica anche in questo campo... la paura di soffrire, e spesso la mancata sperimentazione delle sensazioni di cui abbiamo paura, creano una situazione di confine con il pregiudizio, abbiamo paura di qualcosa che non conosciamo, magari solo per sentito dire, e la vera sofferenza finisce con l'essere proprio questa paura piuttosto che l'effettiva sensazione di sofferenza. A volte provare deliberatamente a farsi del male un modo per capire quale il limite reale della sofferenza e non essere pi schiavi della paura.

Qualcuno istintivamente lo fa, ma senza coscienza di certi meccanismi difficile mantenere il senso della misura! E poi c' l'ultima forma malata che prende soprattutto i maschi per questioni culturali...

-Non abbiate paura di avere paura!-

GBP la gabbia dei blocchi psicosomatici un costrutto che ho inventato per rendere l'idea di un meccanismo complesso in cui mente e corpo interagiscono strettamente e danno vita ad un sistema complesso composto di percezione dei limiti... la differenza tra un sistema sano ed uno mal funzionante principalmente nell'elasticit dello stesso. Maggiore la capacit della coscienza di cambiare ed adattarsi agli scopi della sopravvivenza, e di riacquistare consistenza e solidit quando possibile, maggiormente possiamo definire il sistema come sano. Una GBP rigida anche fragile, le reazioni emotive sono facili da innescare, non si padroni delle proprie azioni, e bastano minimi livelli di trauma per innescare processi irreversibili di degradazione della coscienza, con forti rischi per la salute, l'incolumit, ed il benessere della persona (PTSD disturbo da stress post traumatico ecc)...

Se non lo avete capito la GBP corrisponde in buona parte con il concetto di personalit, e quindi affrontarne le problematiche in una cultura che esalta la prevedibilit del comportamento, e l'interpretazione macchiettistica, quasi caricaturale, della personalit come se si trattasse di un ruolo recitato e non del modo con cui sentiamo le emozioni e di conseguenza trattiamo il nostro organismo, risulta veramente difficoltoso dire che la personalit in buona parte un invenzione, una GBP, una fonte di sofferenza e confusione nel giudizio... in psicologia si direbbe che costituisce un priming, un impronta, un filtro, che noi applichiamo a tutte le letture della realt circostante.

Corpo e mente: Sono un unica entit, la mente ci che emerge dai processi corporei, tutto quello che nel cervello arriva per tramite del corpo, il sistema nervoso un intricata rete che compenetra tutto ed il pensiero la sua attivit. Secondo le pi materialistiche ed accettate teorie della mente, tutto il mondo mentale si costruisce strato dopo strato a partire dalle sensazioni prenatali fino ad arrivare ad il pensiero scientifico e filosofico... ed per questo che la GBP un blocco unico comprendente mente e corpo, ciascuna struttura mentale si costruisce a partire da specifiche afferenze organiche, e quindi ciascun limite della coscienza sar individuabile come blocco a livello motorio e malfunzionamento organico...

Anche ammettendo le teorie pi esoteriche e religiose sulla natura dell'attivit neurale (per altro ammessibilissime dalle pi moderne teorie della fisica) si arriva sempre ad un dato di fatto, qualsiasi cosa ci sia nella mente e qualsiasi ne sia la provenienza, nel corpo ci sar una corrispondenza diretta.

Corrispondenze: La medicina tradizionale orientale, ma anche quella proveniente da altre tradizioni, pur essendo piuttosto antica aveva intuitivamente colto l'associazione tra organi, membra e funzioni emotive, creando poi a seconda della cultura di provenienza tabelle di associazioni tra elementi (colori, organi, ma anche erbe, pietre, metalli ecc.) utilizzate sia per intervenire sia per diagnosticare. Oggi con l'apporto della moderna medicina e psicologia stiamo riscoprendo delle associazioni di questo tipo, e soprattutto sappiamo che tali associazioni cambiano in base alla genetica e la cultura della popolazione... Insomma sappiamo che genetica e cultura influiscono sul mantenimento della salute e sulla psicologia di base.

Andando a spulciare testi di psico antropologia si pu scoprire che l'espressione delle emozioni pu variare molto da cultura a cultura (scoperte con grandi gaffe) e varia anche la percezione di componenti della realt considerabili tutto sommato materiali, quali la codifica di situazioni sociali e la percezione dei colori (gli eschimesi hanno non so quante parole per chiamare la neve in base a come si presenta e di fatto possiamo dire che vedono cose diverse la dove noi vediamo solo neve). Adattamento: La personalit in questo contesto, come tutte le forme di abitudine, rappresenta delle fissazioni, l'aspetto emotivo della GBP. Una parte dei fattori di personalit si sviluppa come forma di adattamento all'ambiente, cio la personalit e quindi il corpo, si adattano a quelle componenti della realt che ci circonda che non cambiano mai, che per il punto di vista ed i tempi umani si possono considerare come costanti matematiche. La cultura occidentale presenta delle particolarit adattative curiose, costituendo per sua natura ambienti sempre pi privi di stimoli fisici, infatti tutti i prodotti della nostra cultura tendono ad ovattare l'ambiente circostante e quindi a ridurre il numero di stimoli rilevanti per il corpo, mentre il numero di stimoli a cui sottoposta la mente in costante aumento.

Molti individui reagiscono a questa particolare strutturazione della realt chiudendosi in un bozzolo di personalit, ossia rinunciano ad adattarsi ad un cambiamento costante e si rinchiudono in una forma di personalit in genere molto simile a quella del proprio genitore modello (che non sempre quello dello stesso sesso), di fatto in una sorta di regressione interiore. Cerco di spiegarmi: si imita il genitore per farsi proteggere da esso, l'equivalente psichico della ricerca di protezione fisica da parte del bambino. Questo proprio perch la nostra cultura non da quella percezione di protezione tanto importante per l'integrit emotiva. Precedentemente questa funzione stata largamente deputata alla religione, ma come ben sappiamo la cultura scientifica anche se in forma approssimata, la base, il concetto indiscutibile della cultura occidentale in generale, e pertanto tutto ci che non esperienza non pu essere realmente creduto, tutto ci che non condiviso non pu essere accettato a livello sociale, e quindi ogni forma di percezione interiore che non sia standardizzata e ben individuata da tutti non pu essere considerata che superstizione, e non pu dare alcun reale senso di sicurezza, e non pu essere la base di uno sviluppo armonico dell'homo.

Il destino del singolo indissolubilmente legato a quello della specie. Postura: La postura come abbiamo accennato l'altra faccia della personalit e quindi una componente imprescindibile per la comprensione della GBP. Gran parte dell'idea che ci facciamo degli altri derivante dalla prima impressione, e la prima impressione in genere l'immagine del corpo, cio la postura e la corporatura che sono in contatto pi che diretto, ed il nostro grado di comprensione e quindi affidabilit delle nostre letture del carattere altrui dipende dalla capacit di immedesimarsi nell'altro, quindi anche assumerne la postura, quindi pi posture saremo in grado di assumere pi saremo in grado di capire l'altro, ed in pratica si pu dire che una lettura istintiva del carattere altrui correlata con il nostro grado di scioltezza fisica e mentale.

Molte persone assumono pose grottesche gi in et adolescenziale, e sono pochi quelli che hanno un appoggio del piede realmente corretto... certo non tutti hanno caratteristiche fisiche che lo permettono, ma un esercizio moderato e un carattere non troppo rigido possono dare grandi benefici sia posturali che per la salute in generale.

Ipersensibilit: Uno dei maggiori problemi derivanti da uno scarso contatto con la natura quello dell'ipersensibilit. Le abitudini sociali, della vita moderna, hanno creato un mondo mentale distorto, in cui superstizioni moderne ed ignoranza si rincorrono senza fine, un bambino che suda finisce con il raffreddarsi, quindi e meglio che non corre, anche perch poi bisogna lavare il maglione che di certo si sporcher nel fango ecc. Il raffreddore e virale e non c'entra nulla con il muco che normalmente viene secreto dal naso per proteggersi dal freddo, sudare fa bene libera i pori della pelle e regolarizza il metabolismo prevenendo l'accumulo eccessivo di riserve grasse, e nel nostro caso la conseguenza del movimento muscolare (50% della massa corporea), attivit per la quale i muscoli sono appunto preposti e senza la quale si sviluppano in modo anomalo... Meglio un maglione sudato, la puzza un concetto relativo ed io preferisco il sudore al detergente chimico, meglio un maglione sporco che uno pulito, anzi forse meglio niente maglione se disturba la corsa, frenare l'attivit motoria dei bambini in quanto caotica e confusionaria un esigenza di persone con una patologicamente bassa soglia di sopportazione dello stress, spesso bloccati a livello fisico, e quasi mai un azione dettata da reali esigenze di salvaguardia dell'incolumit del bambino.

Insomma a parte il mio piccolo sfogo contro l'educazione iperprotettiva, ed i genitori deboli, la carenza di stimoli fisici abbassa la soglia mentale di resistenza allo stress, di fatto rendendo troppo sensibili al minimo stimolo. una cosa che possiamo riscontrare facilmente nella mentalit dei vecchi contadini, che in genere non capiscono nemmeno cosa sia lo stress, e dicono che ai loro tempi non esisteva; naturalmente quello loro era il mondo con l'eccesso opposto, li era proprio l'eccessivo lavoro e l'abitudine ad indurire il corpo, e quindi anche la mente, e la vita media a parte pochi casi era molto breve per i canoni moderni. Chi ipersensibile in genere prova un grande disagio quando le cose non vanno come si era programmato.

Senso della misura: In definitiva fa la differenza, fra un qualcosa che ci fa danno e qualcosa che ci arreca benessere, come qualsiasi sostanza che ingeriamo, tutto dipende dalla dose. E cos quello che sembra piacerci si trasforma in merda quando ne abbiamo troppo, inizia a disgustare, ci arreca danno.

Se qualcosa sembra poterci soddisfare solo nell'eccesso e nel danno, probabilmente stiamo dimenticando di bilanciarne la funzione con altre forme di soddisfazione. una cosa universalmente valida, riscontrabile nello sviluppo del corpo, della mente, e dell'emotivit, quindi la vera ricetta del benessere proprio cercare il bilanciamento... Provare ci che non ci piace un primo passo, ma ha un grande significato, perch richiede di arrivare ad un nuovo concetto di s, non pi circoscritto a quelle poche cose che crediamo siano le uniche importanti, ma come elementi complessi della natura, sistemi complessi parti di sistemi maggiori, vortici di informazione organizzata, materia che si sviluppa secondo schemi complessi. Insomma di considerarci come parti di un unico grande sistema che la Natura, l'Universo, la Fonte, il Tutto. E cercare consapevolmente di scorgere quest'unione, di rappresentare nel nostro piccolo la Natura Unica. Troppo spesso la causa dell'incomprensione, della distruzione, proprio la scarsa capacit di comprensione delle ragioni altrui, e troppo spesso proprio coloro che predicano pace e fratellanza lo fanno con intolleranza.

Se pu esistere un mondo migliore questo dentro di noi, ma per raggiungerlo necessario sacrificare quella parte di noi che ci separa, che ci rende diversi, che ci fa credere migliori, e non ci fa assaggiare il cibo dell'altro.

Esiste solo il Mutamento la fissit solo un illusione momentanea Flusso: Lo stato di Flusso come abbiamo detto lo stato della mente al lavoro, quando siamo in quello stato null'altro ha importanza, uno stato di benessere assoluto, in cui tutto il nostro esser assorbito nell'atto creativo. facile osservarlo nei bambini, quando sono assorti completamente da un'attivit, ed lo stato in cui un grande artista, ma anche un professionista, uno sportivo o un artigiano riescono a compiere un lavoro straordinario. uno stato della mente fondamentale per la salute, in cui la concentrazione si unisce alla meraviglia ed al piacere dei sensi, lo stato in cui siamo uniti al mondo che ci circonda, e quindi realizziamo la completezza ed il benessere.

Quando il Flusso viene a mancare per troppo tempo l'essere umano ne soffre, le azioni perdono di significato e si prova fatica e sofferenza. La mente liquida: l'unico modo per descrivere lo stato di Flusso a chi ormai non lo ricorda pi, purtroppo di frequente le esigenze di standardizzazione del lavoro, unite ad un eccessivo impiego di sistemi punitivi diretti o minacciati, portano alla creazione di ambienti con alto grado di stress lavorativo, dove noia e disagio la fanno da padroni, in cui molto difficile mantenere la propria integrit e scoprire quel piacere nell'azione che porta alla soddisfazione personale e al miglioramento delle prestazioni. Molto spesso la presunzione di malvagit, ossia l'ipotesi che l'essere umano per sua natura sia portatore di danno e quindi richieda il continuo uso di minacce esplicite od implicite per mantenere una produzione accettabile, causa della creazione di ambienti mentalmente cristallizzati in cui diventa difficile l'innovazione e ridotta al minimo la produzione, senza per altro abbassare realmente la probabilit di commettere errori in corso d'opera.

Solo pochi hanno la forza necessaria per essere spensierati in ambienti cristallizzati, ed in genere vengono scambiati per individui con scarse doti di affidabilit anche se produttivi... vorrei confortarli dicendo che sono in realt persone straordinarie e se nel breve periodo magari vengono vessati, con la costanza il sopraggiungere del successo lavorativo sicuro.

Realt del mutamento: In realt come forse intuite la cristallizzazione una forma illusoria, come credere di migliorare il prodotto solo attraverso il controllo, perch la realt materiale in cui siamo immersi una realt dove l'immobilit non esiste nemmeno nei pi nascosti recessi della materia, e tutti i processi si sviluppano in un continuo divenire.

Mentre studiamo come creare un prodotto questi gi obsoleto, e la natura richiede imperiosamente che ci si adatti a creare costantemente senza posa se si vuole sopravvivere, se ci si vuole adattare.

Attivare il Flusso: Ecco che il Flusso, il benessere, il bilanciamento degli opposti si iniziano a delineare come elementi collegati e necessari l'uno all'altro per superare la condizione umana. Nel tempo sono problemi che gi sono stati affrontati da chi per necessit si trovato a dover incrementare le prestazioni umane anche se forse solo in oriente si veramente capito l'interconnessione con la salute ed il benessere personale. Inizia ora la parte del Sistema che definirei pi pratica, spero di non avervi annoiato con la teoria e di avervi fatto capire quei pochi concetti che servono per rendere veramente possibile alla mente la pratica. Se non avete ancora provato a vedere il mondo con lenti un po' diverse fatelo ora, anche perch adesso si entra nel profondo della tana del bianconiglio, dove se non si sperimenta non si pu capire, e tutto risponde a regole lontane dalla logica comune. Come...: Se avete provato a prendermi sul serio, avrete visto che la realt umana si pu leggere in molti modi, ma la realt pi difficile da scomporre in dati oggettivi proprio quella della nostra propria interiorit, insomma ci che in genere consideriamo come noi stessi...

Un occidentale normalmente per dire io con un gesto indica il volto, un orientale invece indica l'addome, non voglio dire che il loro concetto di s sia migliore, ma integrato al nostro pu dare dei vantaggi. Identificare il proprio s con l'addome significa identificarsi principalmente con la funzione nutritiva, mentre l'identificazione con il viso indica l'identificazione con l'espressione emotiva (bada bene, l'espressione e non l'emotivit in se), ma probabilmente un identificazione ideale sarebbe una non identificazione, o comunque una forma gestuale che indichi la figura ed i contenuti nel loro intero. Il problema dell'eccessiva rilevanza della comunicazione emotiva in occidente si manifesta con la costante presenza di specchi, la cura maniacale dello stile, l'importanza delle mode (in cui sono comprese anche le non mode) e naturalmente la falsit dei rapporti umani che troppo spesso per mantenere degli standard di accettabilit richiedono di nascondere o addirittura fingere le proprie emozioni, con conseguenze disastrose sulla solidit dei rapporti (amicali ma anche professionali). Naturalmente non semplice prendere le distanze da questi meccanismi, ma farlo quando si ha il potere di farlo o nella propria vita privata una cosa importante, un investimento che da benessere a noi stessi e a coloro che ci circondano.

Considerare il meno possibile il proprio aspetto visivo (non trascurare), curarsi dell'efficacia pi che dei falsi sentimenti derivanti dall'idea che pensiamo sarebbe meglio dare di noi, e soprattutto identificarsi e sentire materialmente con i propri sensi il corpo, sentirci fatti di corpo, non essenze versate in un vaso sempre troppo scomodo, ma individui complessi fatti di materia come di informazione, sono elementi fondamentali per conseguire la soddisfazione il pi prolungata possibile. Insomma se hai un dubbio concentrati sul corpo! Arti marziali: Parte (o forse tutti) di questi elementi si possono trovare direttamente o indirettamente nelle arti marziali, che nella loro origine non sono un tentativo di autocompiacimento della propria potenza di fronte a uno specchio, bens sono tecniche create per tirare fuori il massimo potenziale dall'essere umano, in onore dell'attivit che per difesa o per necessit di espansione e ricerca di nutrimento stata la pi importante delle attivit umane per lunghi periodi storici, mi riferisco ovviamente alla lotta, alla guerra e naturalmente alla caccia. Non compito mio giudicare i posteri, e forse un giorno sar un attivit obsoleta, ma tuttora nel fondo, nella base dell'insegnamento marziale si nascondono le tecniche per far si che l'homo possa esprimere quell'enorme potenziale che racchiude.

Naturalmente l'homo come ogni animale ha dei programmi predefiniti di attacco e fuga, la maggior parte dei bambini istintivamente agiscono con pugni a martello, dall'alto verso il basso, ed in genere in contemporanea fanno dei passi in avanti ossia attaccano, non si limitano a difendersi, a parte la perfezione di un movimento adatto a colpire l'organo pi vitale (la testa) con o senza strumenti offensivi, questo ci fa capire che naturalmente l'essere umano ha un carattere aggressivo che anche rivolto verso i suoi simili, ignorare o negare questa cosa significa non capire mai cosa accade in ambito relazionale. In genere in onore di quella pudicizia e quella forma di iper-protezione dei bambini, questi vengono frenati, disapprovati, o magari semplicemente considerati come stupidi, ma la verit che compiono un azione che serve a liberarli della pulsione aggressiva... Un bambino sano normalmente non infierisce sull'altro in lacrime, perch possiede un meccanismo comune a tutti i mammiferi che fa da limitatore e una volta sfogata la pulsione non infierisce sul suo simile... Il falso carattere derivante dall'idea del s ideale, e creato dalla delegittimazione del vero s organico, non ha questi limiti e l'adulto in grado di malvagit senza freni ne logica, soprattutto perch mosso da un corpo pulsionale acerbo, fermo all'et in cui ne stato fermato lo sviluppo ed in grado di fermare i dubbi che possono sorgere dai residui empatici.

Nelle arti marziali orientali trasmesse tradizionalmente si aggirano questi meccanismi che frenano l'emissione di forza, fornendo una gran quantit di lavoro fisico che programma il corpo a muoversi in un certo modo e elasticizza la GBP ma solo a livello motorio... Tradizionalmente non viene mai agito il combattimento vero e proprio a scopi addestrativi, poich questi deve essere immediato e distruttivo, e soprattutto non dare spazio all'empatia di emergere, il combattimento va agito solo in caso di bisogno, al culmine dell'addestramento, e mai per finta (cio per gioco), altrimenti si rischia di sporcare l'espressione violenta con sentimenti umani rendendo impossibile la completa espressione della forza. Questo ci fa anche capire che evidentemente il taboo della violenza finisce con incrementarne gli effetti, un po' come i pellirosse che toglievano il seno ai bambini in et precoce per incrementarne l'aggressivit, mentre una libera espressione della violenza fatta nell'et e nel momento in cui questa pulsione appare, aiuta i meccanismi inconsapevoli a tararsi su dei valori normali adatti alla sopravvivenza e alla definizione di ruoli, ma non alla guerra vera e propria (distruzione dei propri simili) se non come forma di difesa propria e dei propri simili da elementi umani malati o estrema ricerca di cibo.

Spender due parole sulla tecnica militare moderna che a tutti gli effetti una forma di arte marziale, evolutasi sulle esigenze di una societ di massa lavora molto sul coordinamento degli elementi, sul raggiungimento di una coordinazione automatica idealmente la creazione di menti di gruppo. In questo contesto ha grande importanza il lavoro in team, l'omologazione culturale, e naturalmente l'obbedienza che in un sistema malato di immagine del s costituisce un criterio certo di coordinazione delle forze. In situazioni di crisi meglio che eseguano tutti un ordine mediocre che ci siano tanti scoordinati con idee valide. Naturalmente la tecnica militare moderna trova il suo apice nell'addestramento dei corpi speciali di fanteria, in cui troviamo tutti gli elementi tradizionali dell'addestramento marziale anche se pi improntati all'uso di sistemi d'arma e apparati tecnologici piuttosto che a gesti atletico-aggressivi, conditi con una buona dose di addestramento a superare i limiti della fatica fisica (magari portando pesi per lunghi tratti, magari a velocit sostenuta) e mentale (sostenendo dopo le sfacchinate prove di abilit logica, concentrazione, ecc).

Un vero e proprio elemento di novit rispetto alle discipline marziali classiche che il lavoro della coscienza apportato dalle prove di paracadutismo, speleologia, subacquea ecc... esse costituiscono elementi speciali non solo per le particolarit operative che sviluppano, ma soprattutto per l'intensit con cui l'affrontare gli elementi della natura, che sono anche simboli ancestrali del nostro retaggio arcaico, segna la percezione del s espandendo ed elasticizzando il potenziale di azione sul mondo e la sua percezione. Obbedienza: Un discorso specifico merita l'obbedienza, qualcuno diceva che per saper comandare bisognava prima saper obbedire, naturalmente il nostro concetto di obbedienza proveniente storicamente da una decadente cultura feudale che approfittava della paura e del bisogno di stabilit per trasmettere il potere ad elementi familiari inetti e del tutto incapaci delle conquiste dei padri. Ma nel tempo l'obbedienza ha reso grandi e utili servigi all'umanit, originariamente si obbediva a chi si considerava pi forte, cio il primate dominante, con il raffinarsi della cultura gli si affiancato colui che consideriamo pi capace di noi stessi nel valutare una situazione e progettare un intervento, ma a parte la coordinazione di gruppi umani, l'obbedienza ha un grande valore nell'affinamento della volont umana.

Lo sapevano bene anche i praticanti di arti marziali che attraverso la ceca obbedienza agli insegnanti arrivavano a conseguire una volont inflessibile per realizzare i propri scopi, pi assurdo e lontano dai comuni percorsi mentali, pi un ordine apre le porte della coscienza e pu creare una mente in grado di valutare in maniera lucida la realt. In pratica per i fini egoisticamente evolutivi della coscienza ha pi valore obbedire ad un comandante di dubbie capacit, che comandare noi stessi secondo principi illuminati. Se sai obbedire sai come dare ordini, sei padrone di te stesso. L'esercizio fisico migliora la risposta allo stress mentale: Valutando le cose in maniera puramente meccanicistica possiamo dire che se facciamo tanto lavoro con il corpo andremo a togliere risorse biochimiche al cervello, che l'organo in cui il falso s si identifica. Insomma meno sangue facciamo affluire ad un organo che funziona a scapito del resto pi riequilibriamo le funzioni generali...

Soprattutto toglie lo stress, perch lo stress conseguenza di continue e compulsive valutazioni che richiedono grosse proporzioni delle energie fisiche, e per di pi la fatica e lo sforzo fisico alimentano il metabolismo delle endorfine aumentando di fatto la capacit di sentire piacere fisico. L'attivit fisica in quantit moderata un vero toccasana, e se non sfocia nell'agonismo estremo e nei vari stress da superallenamento, migliora la salute e l'umore.

Insomma pi fatica, meno stress, pi piacere, uguale miglior prestazione!

Stress: Sembra proprio che lo stress sia la malattia immaginaria per eccellenza, eppure ci prende quando meno ce lo aspettiamo e ci conduce verso l'insoddisfazione e l'improduttivit, nessuno ne completamente immune proprio perch collegato a complessi meccanismi di empatia e iterazione sociale. Se siamo in un ambiente stressato la tendenza ad adeguarsi, come se fosse una forma di cortesia e buona educazione... se non lo facciamo siamo estranei al gruppo e quindi oggetto di fastidio.

Bilanciare le risorse: Bilanciare le risorse un metodo generico per ridurre l'usura delle singole componenti, ovviamente entra in contrasto con l'abitudine a mostrarsi in atteggiamenti sempre uguali in contesti diversi tanto cara al culto della personalit, in genere le persone non abitudinarie vengono viste come deboli, eclettiche e strane se non proprio come matti. Bilanciare le proprie risorse significa essere aperti alla sperimentazione, non tirarsi indietro se si tratta di assaggiare qualcosa di nuovo, testare apertamente i propri limiti, immedesimarsi nel punto di vista altrui, ma anche allenare la forza, la destrezza e la scioltezza, la dove ci sembra di vedere un punto morto c' del lavoro da fare, tutto ci che sembra un limite da esplorare. SOI standard operativo interdisciplinare: Nel bilanciamento delle risorse magari si avr l'impressione iniziale che le prestazioni in quelli che sono i nostri punti di eccellenza si abbassino, ma solo una sensazione derivante dalla riduzione delle risorse disponibili in quelle specifiche caratteristiche: spesso ci si mette alla prova senza una reale necessit per alimentare il proprio ego, per rafforzare il falso s che ci stiamo costruendo con continue conferme alle qualit che abbiamo eletto a fondamentali.

Quando iniziamo a distribuire in maniera equa le energie queste non bastano pi per compiere atti simulati, privi di un reale scopo a guidarli, e quindi anche se ci sentiamo riposati quelle azioni ci possono risultare faticose ed i nostri tentativi fallire! Il SOI forse impedisce di raggiungere l'eccellenza in un campo specifico (ed anche questa tutta da verificare) ma soprattutto elasticizza la GBP, che di conseguenza alza le prestazioni nei campi precedentemente trascurati, creando individui polifunzionali e guidati nelle loro azioni dallo stato di Flusso. ESO ergonomia sull'obiettivo: Se agiamo in conformit agli scopi che sentiamo intimamente nel bilanciamento delle risorse l'energia non ci mancher mai, e lo stato di Flusso sar lo standard in cui si sviluppa l'azione. Mantenere questa condizione naturale adattandoci alle possibilit in termini di ruoli e compiti date dall'azione: se iniziamo un qualcosa e questo qualcosa continua ad essere rilevante nei nostri scopi intimi, probabile che anche se la situazione si evolver verso compiti e quindi abilit diverse da quelle iniziali, il nostro sistema si adeguer con l'ESO dandoci le risorse necessarie a continuare il movimento in direzione degli obiettivi generali ricoprendo nuovi ruoli e dando espressione alle nuove abilit necessarie.

Ma altrettanto vero che i gruppi umani si comportino come sistemi complessi, ed un compito che ci dava il Flusso pu venire a noia, ma pu essere ancora stimolante per qualcun'altro. Naturalmente l'ESO tanto pi facile quanto pi la GBP elastica, e magari possiamo dire che SOI e ESO sono quasi la stessa cosa?! Come direbbe il grande Grotowski... segui, segui il Flusso.

GBP: Spero di aver reso l'idea che la GBP a questo punto si pu considerare come un qualcosa che ci rende il servigio di contenerci per ottimizzare la sopravvivenza in un ambiente con poche variazioni, che tale GBP si adegua e si trasforma in base agli stimoli ambientali e quindi si pu adattare all'interiorit della persona, solo che tale interiorit non pu essere colta senza ucciderla, ossia se la trasformiamo in personalit diventa mente cristallizzata e GBP rigida e dolorosa, una cosa che esiste solo libera, un serpente che sbuca solo di nascosto se non lo guardiamo.

Non sbagliato dire che possiamo adattare la GBP all'anima, ma non possiamo cercare in alcun modo di compiere quest'operazione con la mente cosciente, comportandoci deliberatamente in modo diverso, l'unico modo accettabile risvegliare le azioni spontanee attraverso esercizi indiretti basati sul SOI ed l'ESO e lasciare che i veri e propri atti creativi fluiscano da noi liberamente. L'esercizio non il punto di arrivo!

Non lasciare che il tuo concetto di bene e male ti impedisca di fare bene!

La mente struttura la realt: la mente a creare la realt attraverso i suoi filtri, tutto quello che viviamo il frutto di specifici stati di coscienza, ma come abbiamo appurato la mente il corpo, e quindi se questi modificabile lo anche la sua controparte informatica, nel bilanciamento troviamo il limite fisico alle nostre potenzialit, infatti pi ci avvicineremo all'Obiettivo pi aumenter l'energia che abbiamo a disposizione, e i nostri scopi si concentreranno sugli interessi reali del nostro essere.

Anima Animale: Quindi l'energia viene dosata da un animale, perch questo che siamo prima che esseri umani, e la proporzione delle masse non lascia dubbi, il cervello solo uno dei tanti organi anche se ben collegato e certamente importante, ma il grosso della massa neurale che compenetra tutto il corpo fuori di esso, tale massa pensa, ed origine delle nostre azioni quanto il coso a due lobi.

Prendere atto di ci e valutarne le conseguenze significa elevarsi sopra la condizione umana puramente bestiale ed arrivare ad un livello di complessit qualitativamente diverso.

Pi daemon meno stress: Quindi l'animale essendo il nostro hardware costituisce la base da cui parte tutto, da cui emergono i processi che ci rendono in grado di immensa capacit creativa, ma se i programmi applicativi non vengono armonizzati al principio, al progetto su cui si struttura l'hardware, il sistema sar soggetto a continui malfunzionamenti come conseguenza dello stress di incompatibilit.

Ma tutto questo non pu essere fatto coscientemente, con un semplice atto volitivo, e questo aggiunge infinita complessit al compito. Ironia della sorte i greci chiamavano l'anima daemon e forse mai nome fu pi azzeccato.

L'animale come esempio: A volte la difficolt pi grande riconoscere i nostri propri bisogni, e quindi permettere alla forza creativa di esprimersi... quando abbiamo dei dubbi, l'unica alternativa sentire, sentire la sensazione che ci da il corpo, cosa vuole fare, in che direzione muoverci, come si sviluppa la mimica, dove ci porta l'istinto; prendiamo esempio dal mondo dei nostri cugini animali per scoprire le vere regole che guidano la natura del comportamento.

Solo cos l'essere umano pu arrivare a capire se stesso e cos superare realmente la condizione di animale umano.

Degrado umano: Ogni qual volta fai qualcosa che non ritieni giusto ti stai degradando, cio ti stai rendendo una merda ai tuoi occhi, e fisicamente parlando stai facendo in modo di somigliare a quello che credi di essere (cio una merda) cio che tu ci creda o no il tuo organismo reagisce alle tue azioni e ti rende uguale a te stesso ed al modo in cui ti consideri in base alle tue azioni...

Non voglio farti ramanzine su quello che giusto o meno fare, non mi compete e non credo di averne l'autorit, ti dico solo che quando stai cercando una scusa (anche detto motivo) al tuo modo di agire vuol proprio dire che consideri inconsciamente quell'azione sbagliata, bada bene che tutti cercano il motivo delle proprie azioni per giustificarle e cercare di sentirsi a posto con la coscienza, e ciascuno ha il suo metro, ma solo se la vocina nemmeno sussurra vuol dire che stai facendo la cosa giusta ossia stai agendo per completo istinto.

La tendenza a sottovalutare le conseguenze delle proprie azioni diffusissima e causa di gran parte dei fenomeni di anomia (disgregazione del tessuto sociale) tutti alla leggera danno sfogo ai loro istinti scimmieschi buttando un po' della loro merda sugli altri, adducendosi internamente sempre motivi a fin di bene, giustizia, norma, regola, obbligo. Ma come abbiamo visto si tratta di azioni moralmente deplorevoli perch vanno contro il fisiologico senso di branco, che vengono mascherate per dare sfogo alla componente egoistica (competitiva) che per ragioni culturali non pu essere sfogata con il suo canale naturale (una sana lotta a mani nude o attivit sessuale). L'isteria derivante dalla continua repressione e sublimazione della pulsione competitiva difficilissimo da controllare, e sa trasformarsi in mille forme della nostra mente...

Una buona norma, se non la massima prova di forza che un uomo possa superare, potrebbe essere quella di essere pi indulgenti con gli altri che con s stessi.

PAI protocolli di azione individuale Distribuzione del lavoro: Distribuire il lavoro in maniera corretta forse la cosa pi difficile in qualsiasi disciplina, in questo caso vi dir fate ci che volete, l'unica legge, seguire l'istinto e lasciarsi guidare da ci che ci fa sentire bene il criterio per ammorbidire la GBP e imparare a conseguire il Flusso. Se avete dei dubbi riferitevi sempre al corpo, e se non vi sembra di sentirlo abbastanza cercate di bilanciare, di distribuire uniformemente il carico di lavoro, tra mente e corpo ed all'interno di essi tra singole funzioni. Se avete iniziato un esercizio e vi piace, continuate finch non si esaurisce il Flusso, proverete gli altri poi. Non dimenticate di riposarvi, quando l'allenamento diventa ossessione e stress va interrotto, dimenticatevi anche tutto, quando sar il momento le informazioni necessarie torneranno alla mente e vi verr una sana voglia di esercitarvi... insomma usate le regole del Flusso in primis nella sua ricerca.

Psicofisico idoneo: Quando iniziate una pratica badate di essere in forma fisicamente come psichicamente... non bene cercare di giocare con la mente in un periodo di stress, super lavoro, o altre forme di inefficienza. Dovete sentirvi al meglio! E compiere sempre gli esercizi quando possono darvi piacere immediato... se qualche esercizio vi causa disagio di qualsiasi tipo, meglio interromperlo per aspettare un momento ispirato.

Tecnica casuale: Se non sapete da dove iniziare, l'ordine naturale del libro non vi piace, non disperate, apritelo a caso e riflettete sulla prima cosa che leggete, prendete un esercizio qualsiasi e fatelo.

Non solo non disturba in alcun modo l'esercizio e l'acquisizione dei contenuti, ma addirittura pu migliorare di molto l'uso del Sistema.

Molte persone senza magari saperlo sono abituate alla fruizione sequenziale, sistematica, dalla prima all'ultima pagina, dell'informazione, ebbene tale sistema inefficace se non dannoso in fase di apprendimento: non affatto modellato sui principi dell'istinto alla curiosit, che per sua natura ama cercare casualmente ed ordinare a posteriori, cosa sanno bene i produttori di riviste e magazine... e quindi uno studio sequenziale pu distruggere completamente il desiderio di studiare, mentre qualcosa di pi dinamico pu stuzzicare l'appetito sopito. Se poi ormai siete diventati dei secchioni inguaribili e preferite scendervelo dalla prima all'ultima pagina ogni volta, buon per voi! Non esporsi: un po' come dire non esagerare, il modo di pensare, e le tecniche che propongo sono fuori dall'ordinario, non sono per tutti, non c' bisogno che ne parliate, o che le pratichiate apertamente... La maggior parte dei praticanti di arti marziali, tecniche meditative, ed altre forme di espansione del potenziale smettono perch delusi dal giudizio altrui, o per eccessiva fretta nell'attesa dei risultati, parlarne indica che si cerca un approvazione dagli altri, l'approvazione di un falso s, la pratica fatta per essere considerati esotici o cazzuti non serve a niente, evitatela!

Tradizionalmente le arti marziali come la meditazione venivano praticate negli ambienti riservati dei monasteri quindi se credete di aver trovato qualcosa di utile nelle mie parole, non fatevi influenzare da quello che pensano superficialmente gli altri dopo aver ascoltato o visto pochi elementi privi di senso fuori dal contesto, siate voi stessi il vostro tempio in cui praticare in tranquillit e riservatezza. E se proprio volete condividere il Sistema con qualcuno fategli leggere il vostro libro (anzi regalategli un altra copia che mi servono i soldi :) A parte gli scherzi, qui le parole sono gi ridotte all'osso, e non si capisce niente, leggendo l'altro si far un idea pi precisa e magari allora parlarne sar utile ad entrambi. Fate schifo: Gran parte dello stress deriva dalla ricerca di aderenza a canoni estetici, magari molto trucidi ma sempre canoni, iniziate a non utilizzarli almeno quando usate il Sistema, non cercate la perfezione, non disperate se sbagliate, non serve a nulla! Fate quello che vi viene, se non viene verr in futuro, se viene male va bene uguale: un gioco! Ed una delle sue regole fate schifo!

Perch per quanto vi sforziate di fare bene farete sempre e comunque schifo, la norma della condizione umana, andatene a testa alta. Solo cos rischiate di combinare qualcosa di decente.

AF addestramento fisico: Ed ecco il tanto agognato addestramento fisico, ricordate che si migliora stabilmente solo se gli esercizi fisici e mentali vanno di pari passo. Sarebbe abbastanza consigliabile la pratica di uno o pi sport completi, meglio se arti marziali, ma meglio non praticare niente se non riuscite a mantenere una pratica blanda e poco stressante magari saltuaria... Nella scelta non pensate a ci che pi figo o distruttivo, spesso sono sole, o magari richiedono un impegno troppo intenso che andrebbe ad inficiare il resto, cercate invece un attivit in cui il pensiero della pratica vi da una bella sensazione fisica, e soprattutto cercate un istruttore se non proprio un maestro, che vi piacciano, da cui vi sentite attratti per simpatia e di cui vi piaccia lo stile di insegnamento...

Sono cose importantissime per la trasmissione delle conoscenze da una persona ad un altra, un insegnante che non ci piace pu impedire completamente l'apprendimento dell'attivit pi piacevole. Stiracchiarsi: l'attivit base, per tutti e sempre, appena aperti gli occhi al mattino, dopo lo sport, per risvegliare la sensazione del corpo, per allungare i muscoli ed i tendini, per sciogliere la postura, un bello stiracchiamento di tutto il corpo in sequenza o tutto insieme, non dimenticativi di niente, e scoprite ogni giorno qualcosa di nuovo. Lasciatevi guidare dalla sensazione che piano piano si far strada, prima uno e poi un altro, quello un po' di pi, deve essere sempre un attivit piacevole, immaginate un gatto! Massaggio: Importantissimo, per se e per gli altri, smuovete le masse muscolari, frizionate, toccate le ossa, rimestate le budella, smuovete la pelle ed il cuoio capelluto, punzecchiate con le unghie le zone addormentate... insomma fate un po' quello che vi pare, l'importante che sia piacevole e vada a toccare tutto il corpo, se diventiamo bravi su di noi pu essere una cosa piacevole da fare ad un partner, o perch no anche ad un collega di bisbocce.

Attenzione, spesso il massaggio viene visto come un attivit semplicemente rilassante o magari erotica, ma non c' niente di pi falso, il massaggio sbagliato pu tarpare il pi forte desiderio erotico, e renderci nervosi ed irascibili. Le zone del corpo hanno collegamenti profondi con le emozioni e un massaggio poco equilibrato e mal distribuito possono dare effetti forti, prevedibili solo con una buona dose di studio di MTC (medicina tradizionale cinese) o discipline adiacenti. Se volete mantenervi sul sicuro trattate sempre tutto il corpo in maniera equilibrata, non troppo dolorosa (o magari dolce) e soprattutto toccate delicatamente l'addome e gli organi interni.

Coordinarsi: Molto spesso capita di vedere gente che cammina come ubriaca, ondeggiante, poco consapevole del mondo che li circonda, mentre passeggiano si fermano davanti ai piedi di qualcun altro creando tamponamenti a catena, occupano l'unico punto in cui tutti devono passare, appoggiano una cosa la dove verr sicuramente urtata (rompendosi) e distrattamente vi stanno rubando il posto in fila alla cassa... Che fastidio!

Provate ad accorgervi di ci che avete intorno, non dico proprio non fate cos, che tutto sommato non c' niente di troppo malvagio, ma magari rendetevene conto, e se qualcuno sta per muoversi senza consapevolezza nei vostri confronti fateglielo notare, magari solo con un gesto neutro, insomma provate ad ottimizzare il vostro movimento nello spazio e fra i vostri simili... un esercizio utile, e veramente molto importante anche per le arti marziali classiche.

Opportunit di esercizio: Durante la giornata ci capita un numero infinito di opportunit di esercizio e riuscire a coglierle significa promuovere un allenamento costante e distribuito che non toglie tempo ad altre attivit... potete provare a camminare sui bordi del marciapiede per allenare l'equilibrio, o a camminare solo sulle mattonelle nere e scansare le bianche per la destrezza delle gambe, fate un paio di trazioni sullo stipite della porta, andate a fare la spesa a piedi e portate i pacchi a mano, insomma ne avrete pensati gi pi di me, l'importante coglierli, cogliere l'opportunit quando si presenta, e cos scoprire il piacere del movimento e del gioco che si nasconde ad ogni angolo.

AM addestramento mentale: Il termine ovviamente improprio per la mia stessa concezione, ma non disperate se serve a qualcosa va bene, in questo caso serve a fare un po' di ordine tra i fogli. Quando la vostra pratica avr raggiunto gli apici, per intenderci quando il Sistema non vi servir pi a nulla, vi accorgerete che gli esercizi mentali sono anche esercizi fisici sulla vostra pelle, e a vostre spese, ma per il momento limitatevi a praticarli correttamente.

Come morirai oggi: Deriva da un antica meditazione praticata dai samurai, consiste nell'immaginare tutti i possibili modi in cui potremmo morire nei vari momenti della giornata, si pu praticare stravaccati sul letto, ma anche in real time mentre fate le cose della vostra giornata, potreste cadere di sotto, venire investiti da una macchina, sparati da quel pazzo, cadervi un vaso in testa... (non fatevi venire in mente di suicidarvi che poi danno la colpa a me :)

Il lato divertente: Tutte le cose hanno un loro lato comico, riuscirlo ad individuare permette di distaccarci dalla tragicit di certi momenti e renderci efficaci, capire quale la cosa giusta da fare... Allora quando siamo a riposo proviamo a vedere quanto c' di comico e ridicolo nel mondo, se diventiamo bravi ci riusciremo anche con i nostri punti deboli, con le cose che ci fanno incazzare... inutile che vi dica di evitare di ridere in faccia al superiore che vi sgrida. Gli sherpa sono un popolo che vive sul himalaya, vivono in condizioni ambientale limite, con pochi mesi privi di neve, alimentazione monotona e scarsa anche se equilibrata, ed ossigeno rarefatto per l'altitudine... ebbene sono un popolo che non ha nemmeno le parole per esprimere la violenza, che nella loro societ potrebbe essere fatale. In compenso hanno doti fisiche di forza e resistenza fuori dai nostri canoni tanto da essere considerati guide e portatori d'altitudine per antonomasia. Cosa curiosa la loro lingua non pu essere capita senza il senso dello humor tanto questo viene utilizzato come ammortizzatore sociale della carica aggressiva. Tanto pi riuscite a vedere il lato divertente di voi stessi e degli altri, tanto pi avrete il distacco necessario a sapere quale la cosa giusta da fare.

Rompi la routine: Quando devi affrontare un compito noioso, magari ripetitivo non lasciarti mangiare dalla noia, trova dei giochini da svolgere contemporaneamente, un po' come camminare sulle mattonelle solo di un colore, o portare i pesi sempre caricando gruppi muscolari differenti, o calibrando i passi come in un combattimento di spada anche se state solo spazzando, ogni compito o lavoro pu nasconderne moltissimi, e questi ti possono aiutare a non morire dalla noia e ad ottenere prestazioni migliori.

Provare: Provate qualcosa che non avete mai fatto, se non costa nulla, o poco, perch no? Se non avete assaggiato qualcosa non saprete mai che sapore ha, provare inoltre elasticizza la mente, rende pi flessibili, se puoi provarlo puoi anche farlo, e se puoi farlo magari hai fatto la cosa giusta. Quindi provate qualcosa di insolito, magari che vi fa paura, assaggiate un cibo che non mangiate da anni perch non vi piaciuto, assaggiate qualcosa che vi fa un po' schifo... Non spaventatevi di provare!

Non opporsi: un po' come obbedire, provate a non dire di no a non impedire un torto nei vostri confronti, a lasciare che qualcuno faccia qualcosa che non vi piace... non debolezza, anzi se non l'avete mai fatto una grande prova di forza. Viceversa se siete per caso individui remissivi abituati a subire la volont altrui pu essere utile provare ad opporsi, iniziate con qualcuno che non si pu opporre, qualcuno in condizione di debolezza e fategli un piccolo torto, non esagerate altrimenti avranno ragione a pestarvi, ma con qualche tentativo magari si sbloccheranno gli interruttori che vi tengono troppo al vostro posto al momento sbagliato.

Responsabilit: Prendetevi la responsabilit di ci che vi accade, che sia reale o no trovate dei motivi per cui la colpa sia vostra, cercate la parte di causa che fa capo a voi, smettete di vedere le connessioni che portano all'altro, colpa vostra siete voi i creatori e padroni del destino. Lo sforzo consiste proprio nell'individuare i capi delle trame psicologiche che conducono a noi.

un esercizio difficilissimo da fare con lucidit... se ci riuscite migliorerete l'empatia e acquisirete il potere di creare la realt che vi circonda a vostro piacimento.

Scoprire l'assurdo: un esercizio molto parente di trova il lato comico ma per dei versi molto diverso... i fatti umani hanno in genere pretesa di logica, ma in genere si fermano alla pretesa, ossia sono basati su premesse e ragionamenti privi di consistenza, che se portati alle estreme conseguenze (magari neanche troppo estreme :) mostrano la loro debolezza. Provate a distaccarvi, seguite i ragionamenti con attenzione e guardatene i buchi, guardate come manchino ampie porzioni di logica e pragmatica... poi il senso inizia ad emergere... etologia dei primati umani. Come pensa l'altro: Questo un esercizio della massima difficolt ed astrazione, non tutti hanno le doti necessarie a farlo correttamente; provate a pensare come un altra persona, meglio se non vi piace, spiegate il comportamento che vi sembra illogico, trovate una spiegazione convincente, qualcosa che fareste voi stessi se messi nelle stesse condizioni.

Nonostante l'apparente banalit del compito, alla verifica vi accorgerete che estremamente difficile fare supposizioni corrette, ma l'unico esercizio che da la capacit reale di capire noi stessi, la capacit di prevedere il comportamento altrui, e quindi il potere di comando su se stessi come sugli altri. Opportunit di silenzio: Provate a non parlare, o almeno parlare poco, dire le stesse cose con poche parole, o magari non parlare affatto, comunicare con un semplice gesto, un espressione del viso, un leggero colpetto con la mano o solo un richiamo all'attenzione con un verso (tipo Oh)... migliora l'efficacia delle capacit comunicative, e rilassa le orecchie :) Tollerare l'altro: una forma di esercizio passivo molto importante per alzare la soglia di attivazione del sistema nervoso in risposta ad uno stimolo, e capire gli aspetti pi fini e delicati della propria ed altrui psiche, somiglia un po' a non opporsi ma diverso perch qui si cerca non solo di ricevere il comportamento attivo dell'altro, ma addirittura di attendere e magari invogliare silenziosamente quelle forme di comportamento che gli altri vorrebbero mostrare ma magari per timidezza o per altri motivi non riescono ad esternare.

Immaginare per creare: Abbiamo visto che le nostre idee creano una lente, che lascia la sua impronta sul nostro modo di vedere il mondo, se vediamo qualcosa perch ne consideriamo valida un altra... ma questo meccanismo ha i suoi bug ed possibile sfruttarlo a proprio uso e vantaggio. Immaginate deliberatamente qualcosa che desiderate, magari all'inizio non esagerate, pu bastare una prestazione lavorativa, o magari sportiva, che forse con un po' di allenamento potremmo ottenere. Non concentratevi sul fatto che sar un attivit che vi far vincere, o sui vantaggi che dar, perch cos andremmo a programmare componenti della mente che non sono utili alla realizzazione del compito...

Mettetevi comodi, anche per pochi minuti, magari il giorno prima, basta che riusciate a concentrarvi fino a sentire la percezione la sensazione fisica, immaginate soprattutto lo stato di Flusso, la sensazione che vi da compiere quella cosa che volete incrementare mentre la eseguite completamente assorti, non c' niente che vi disturba nell'atto, il mondo esterno non pu rompere il vostro stato di assoluta concentrazione e piacere nell'azione.

Un altro modo per sfruttare il potere dell'immaginazione il legame simbolico: possibile agire sulle note inconsce della percezione tramite degli atti simbolici anche solo immaginari, che agiscano con elementi ancestrali del nostro immaginario. Per esempio se volessi migliorare la mia comprensione e abilit nel Sistema potrei immaginare di farmi un taglietto e far cadere delle gocce di sangue sulla copertina di questo libro che le assorbe... cos legherei mentalmente la mia essenza a quella del Sistema creando un piccolo legame inconscio che far vedere i suoi effetti al momento della pratica... ripetendo l'atto immaginario si rafforzano gli effetti, ma se non vi va di lavorare non sperate in miracoli... in bocca al lupo! Fare il contrario: Fate il contrario di come fate in genere, forse un po' generico, ma rende l'idea, se qualche azione non fondamentale per gli scopi della vostra vita allora pu essere invertita, o modificata. Volete leggere? Uscite a fare una passeggiata! Fate sempre il percorso X? Cambiatelo con Y! Cercate il pi breve? allungatelo indefinitamente!

Insomma variate, cambiate deliberatamente le routine, inventate nuovi esercizi, portate avanti il Sistema trovate nuovi modi di lavorare su particolari succosi. Se non riuscite a fare questo il Sistema non sar mai completamente vostro, sarete sempre dei bambini a scuola, invece capitene le regole, fate schifo, provate e immaginate... vi divertirete di pi e magari un giorno vi potreste trovare ad insegnarmi qualche trucchetto dei vostri.

ESSENZA DEL SISTEMA Apollineo nella mente! Dionisiaco nel corpo! -L'Aquila che si accompagna al SerpenteLa contraddizione solo apparente, e deriva da preconcetti culturali... non c' niente di realmente strano nel concepire un corpo libero e una mente forte, ed chiaramente la forma in cui si conciliano la motivazione intrinseca all'azione ed il desiderio di libert che e deve essere un bisogno soprattutto fisico, visto che la mente essendo fatta di informazione non ha confini reali, e necessita delle sue gabbie per funzionare correttamente. Ai pochi individui che non possono fare a meno di affrontare l'abisso della propria coscienza auguro di tornare carichi di tesori.

PS: quasi mi dimenticavo... il sistema si chiama cos perch in realt un nome solo una convenzione, la stella indica l'uomo, nera ad indicare la fusione di tutti i colori cio l'unione di tutte le componenti umane, e il disegnino al centro l'ho inventato io e lo chiamo tao solare che indica il conseguimento di una volont unica a partire da una dualistica.

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