Sei sulla pagina 1di 49

Universita Danubius Galati Facolta di Giursprudenza

Programmi analitici
Anno I Corso diurno

Anno universitario 1999 - 2000

SOMMARIO

Struttura dellanno universitario 1999 2000.......................................3 Teoria generale del diritto..................................................................4 Storia del diritto romeno....................................................................7 Diritto civile......................................................................................9 Diritto costituzionale ed istituzioni politiche........................................16 Diritto romano.................................................................................21 Diritto amministrativo.......................................................................30 Sociologia giuridica...........................................................................37 Educazione fisica..............................................................................38 Lingua inglese..................................................................................40 Lingua francese................................................................................42 Discipline opzionali

Logica giuridica................................................................................44 Politologia........................................................................................45 Economia.........................................................................................47

STRUTTURA DELLANNO UNIVERSITARIO 1999 2000

CORSO DIURNO
Semestre I per gli anni I, II, III Attivita didattiche - 4.10.1999 19.12.1999 Vacanza - 20.12.1999 - 2.01.2000 Attivita didattiche - 3.01.2000 21.01.2000 (si inizia con la settimana pari) Sessione esami - 22.01.2000 18.02.2000 Vacanza - 19.02.2000 27.02.2000 Semestre I per lanno IV Attivita didattiche - 4.10.1999 19.12.1999 Vacanza - 20.12.2000 - 2.01.2000 Sessione esami - 3.01.2000 31.01.2000 Vacanza - 31.01.2000 - 6.02.2000 Semestre II per gli anni I, II, III Attivita didattiche - 28.02.2000 - 4.06.2000 (si inizia con la settimana pari) Sessione esami - 5.06.2000 - 2.07.2000 Pratica - 3.07.2000 30.07.2000 Semestre II per lanno IV Attivita didattiche - 7.02.2000 - 9.04.2000 (si inizia con la settimana pari) Sessione esami - 10.04.2000 - 7.05.2000 Pratica - 8.05.2000 28.05.2000 Sessione esami rimandati - 14.08.2000 - 3.09.2000 e aumenti voti Sessione riesami - 18.09.2000 26.09.2000

TEORIA GENERALE DEL DIRITTO


Corso: 28 ore Seminario: 28 ore

ricercano i punti di vista particolari, specifici della problematica giuridica, La teoria generale del diritto studia il conseguimento di una visione sinteticointegratrice sulla fenomenologia giuridica, capace di proteggere la conoscenza del diritto dal empirismo dei fatti insignificanti. B. Concordanza degli obiettivi disciplinari con il piano di studio: Gli obiettivi disciplinari corrispondono alla logica interna del piano di studio, piano che aspira ad una giusta congiunzione della prospettiva generale teorica sul diritto con la prospettiva di rigida specialita, entrambe necessarie ugualmente nella preparazione armoniosa degli studenti. C. Procedimenti utilizzati nellattivita didattica: a) Conferenza in modalita problematizzante e, in quanto possibile, con elementi di dialogo. b) Seminario basato su presentazioni scritte e dibatiti D. Forme di valutazione: esame (dove si prende in considerazione anche la preparazione nei seminari). E. Contenuto del programma: Tema I Teoria generale del diritto ed il posto di questa disciplina nel sistema delle scienze giuridiche 1. Le scienze giuridiche, elemento costitutivo nel sistema delle scienze. 2. Lo specifico della Teoria generale del diritto. Tema II Genesi e lessenza del diritto 1. La comparsa del diritto, richiesta sociale obiettiva. 2. Lessenza del diritto (la definizione del diritto; diritto oggettivo e diritto soggettivo; concetto storico di diritto; il contenuto e la forma del diritto; diritto ed altri fattori di strutturazione e regolazione delle relazioni sociale). 1. 2. 3. 4. 5. 6. Tema III Il fenomeno del diritto nella luce di alcune teorie giuridiche Teoria del diritto naturale. Scuola storica del diritto. Teorie sociologiche del diritto. Teoria normativista. Esistenzialismo giuridico. Teoria dello stato di diritto

A. Obiettivi della disciplina: In rapporto con le scienze del ramo giuridico, che

Tema IV Le normative giuridiche 1. Elementi di teoria generale delle normative. 2. Concetto di normativa giuridica. 3. Struttura della normativa giuridica (struttura logico giuridica della normativa; struttura tecnico giuridica della normativa). 4. Classifica delle normative giuridiche. 5. Azione delle normative giuridiche (azione delle normative nel tempo; azione delle normative giuridiche nello spazio) Tema V Fonti del diritto 1. Concetto di fonte di diritto. 2. Sistema e caraterizzazione delle fonti di diritto romeno contemporaneo

3. Atti normativi degli organi del potere e dellamministrazione dello stato (legge, atti normativi subordinati alla legge). 4. Altre fonti del diritto (atti normativi delle organizzazioni non statali; consuetudine giuridica; contratto normativo; regole di convivenza sociale). 5. Pratica giuridica e dottrina giuridica. Tema VI Rapporti giuridici 1. Concetto di rapporto giuridico. 2. Caratteristiche del rapporto giuridico. 3. Struttura del rapporto giuridico (soggetti del rapporto giuridico; contenuto del rapporto giuridico; oggetto del rapporto giuridico). 4. Atti e fatti giuridici, condizioni dei rapporti giuridici (concetto di fatto giuridico; atti giuridici) Tema VII Sistema del diritto 1. Concetto di sistema del diritto. 2. Diritto pubblico e diritto privato. 3. Strutturazione del diritto in rami, istituzioni giuridiche ed altri elementi componenti. Criteri di strutturazione. 4. Unicita del sistema legale. Tema VIII Elaborazione e sistematizzazione del diritto 1. Attivita normativa ed i suoi principi. 2. Tecnica giuridica. 3. Tecnica dellelaborazione del diritto (parti costitutive dellatto normativo; struttura dellatto normativo; tecnica della modifica e del completamento degli atti normativi; stile e linguaggio degli atti normativi). 4. Tecnica della sistematizzazione dei documenti normativi (sistema del diritto; sistema e sistematizzazione dei documenti normativi; forme principali di sistematizzazione dei documenti normativi; evidenza dei documenti normativi). 1. 2. 3. 4. 1. 2. 3. 4. 5. Tema IX Interpretazione del diritto Necesita di interpretazione del diritto. Concetto di interpretazione delle normative giuridiche. Forme di interpretazione delle normative giuridiche. Metodi di interpretazione delle normative giuridiche. Tema X Responsabilita giuridica Legalita nello stato di diritto. Concetto di responsabilita giuridica. Principi della responsabilita giuridica. Condizioni della responsabilita giuridica. Modalita della responsabilita giuridica.

Tema XI Compimento del diritto 1. Concetto di compimento del diritto. 2. Caratteristiche degli atti individuali di applicazione del diritto. 3. Fasi dellapplicazione del diritto. F. Bibliografia

1. Aubert, Jean-Luc, Introduction au droit, Casa editrice Armand Colin 4-eme ed., 1990 2. Bergel, Jean-Louis, Theorie generale du droit, Dallas, Paris, 2-eme ed., 1989 3. Bobos, Gh., Teoria generale del diritto, Casa editrice Dacia, Cluj-Napoca, 1994 4. Ceterchi, Ioan, Craiovan, Ioan Introduzione nella teoria generale del diritto, Casa editrice All, Bucuresti, 1993 5. Craiovan, Ion, Teoria generale del diritto, Casa editrice Militara, Bucuresti, 1997 6. Djuvara Mircea, Teoria generale del diritto, Casa editrice Actami, Bucuresti, 1998 7. Eremia M. C-tin, Interpretazione giuridica, Casa editrice All , Bucuresti 8. Friedman W., Theorie generale du droit, Librairie generale du droit et de jurisprudence, Paris, 1965 9. Huma Ioan, Teoria generale del diritto, Casa editrice Neuron, Focsani, 1995 10. Jori Mario, Pintore Anna, Manuale di Teoria generale del diritto, seconda edizione, G. Giappinelli Editure, Torino, 1995 11. Luburi M., Teoria generale del diritto, Casa editrice Oscar Print, Bucuresti, 1998 12. Mihai Gh. C., Motica Radu I., Fondamenti del diritto, teoria e filosofia del diritto, Casa editrice All, Bucuresti, 1997 13. Motica Radu I., Mihai Gh. C., Introduzione nello studio del diritto, vol. I+II, Casa editrice Alma Mater, Timisoara, 1995 14. Popa Nicoale, Teoria generale del diritto, Casa editrice Actami, Bucuresti, 1998 15. Terre F., Introduction generale en droit, L.G.D.J., Paris, 1991 16. Vrabie Genoveva, Popescu Sofia, Teoria generale del diritto, Casa editrice Stefan Procopiu, Iasi, 1993

STORIA DEL DIRITTO ROMENO


Corso: 28 ore Seminario: 14 ore

A. Obiettivi della disciplina. La storia dello stato e del diritto romeno comprende

nozioni sulle radici dello stato e del diritto romeno, organizzate anteriormente agli stati romeni, diritto feudale romeno, inizi della modernizzazione del diritto romeno, lo stato ed il diritto nella Romania interbellica, diritto nella Romania post bellica e dopo il 1989. Queste conoscenze sono assolutamente necessarie per esercitare la professione di giurista. B. Concordanza degli obiettivi disciplinari con il piano di studio. Esiste una concordanza perfetta tra gli obiettivi disciplinari ed il piano di studio. C. Procedimenti utilizzati nellattivita didattica. Corsi, seminari, comunicazioni scientifiche, presentazioni scritte. D. Forme di valutazione. Esami E. Contenuto del programma Capitolo I Corso introduttivo 1. Importanza della disciplina; il suo posto nelle scienze giuridiche. 2. Modalita di sviluppo e valutazione, bibliografia. Capitolo II Inizi dellorganizzazione politica e diritto geto dacico 1. Organizzazione politica e normative di legge precursori allo stato dacico centralizzato. 2. Stato e diritto nella Dacia di Burebista. Capitolo III Conquista romana della Dacia. Conseguenze 1. Organizzazione politica e di stato nella Dacia di Traiano. 2. Diritto romano in Dacia. 3. Organizzazione dei daci liberi. Capitolo IV Vita economica e sociale nello spazio dacico dopo il ritiro dei romani (275) 1. Comunita territoriale la sola forma di organizzazione amministrativa. 2. Normative di legge specifiche per la comunita territoriale. Capitolo V Stato e diritto nel feudalesimo romeno prematuro 1. Fondazione degli stati romeni a se stanti, centralizzati ed indipendenti. 2. Istituzioni amministrative centrali e locali. 3. Normative di legge distintive. Capitolo VI Organizzazione di stato della Transilvania nel periodo del Voivodato e del Principato 1. Organi centrali e locali dello stato. 2. Diritto straniero e diritto romeno. Capitolo VII Legge dello Stato e le sue istituzioni nel Medioevo 1. Istituzione della proprieta. 2. Diritto della persona e della famiglia. 3. Etica giuridica. Capitolo VIII Legge scritta e consuetudine dai romeni nel Medioevo 1. I primi codici di leggi ed il loro contenuto. 2. Documenti ufficiali legislativi.

3. Legge scritta in Transilvania. Capitolo IX Levoluzione del diritto sotto il regime turco fanariota 1. Sostanza di questo regime. 2. Approfondimento delle conoscenze di diritto. Capitolo X Abolizione del regime fanariota. Il regnare dei principi romeni 1. Manifestazioni delle legislazioni moderne allinizio del secolo XIX Capitolo XI Costituzione dello stato nazionale moderno Romania 1859 1862 1. Romeni ed i paesi garanti. 2. Lo statuto sviluppante del Patto di Parigi. 3. Legislazione riformatrice di Alexandru Ioan Cuza. Capitolo XII Organizzazione statale della Romania nel periodo 1866 1948 1. Stato e diritto romeno moderno. 2. Monarchia costituzionale. Capitolo XIII Stato e diritto romeno nel periodo 1918 1940 1. Costituzione del 1923. 2. Unificazione legislativa. 3. Diritto romeno nel periodo interbellico. Capitolo XIV Romania dopo la seconda guerra mondiale 1. Organizzazione statale e giuridica

DIRITTO CIVILE Corso: 56 ore Seminario: 56 ore

A. Obiettivi della disciplina. Listruzione degli studenti riguardante la legislazione che regolamenta le conoscenze di diritto civile. B. Concordanza degli obiettivi disciplinari con il piano di studio. Esiste una concordanza perfetta tra gli obiettivi disciplinari ed il piano di studio. C. Procedimenti utilizzati nellattivita didattica. Corsi, seminari, comunicazioni scientifiche, presentazioni scritte. D. Forme di valutazione. Esami E. Contenuto del programma

INTRODUZIONE NEL DIRITTO CIVILE


Capitolo I Caraterizzazione generale del diritto civile 1. Definizione, principi, ruolo e delimitazione del diritto civile dagli altri rami di diritto 1.1. Definizione del diritto civile. 1.2. Principi fundamentali del diritto civile . 1.3. Ruolo del diritto civile. 1.4. Delimitazione del diritto civile dagli altri rami di diritto. 2. Fonti del diritto civile 2.1. Concetto di fonte del diritto civile. 2.2. Categorie di atti normativi che costituiscono fonti di diritto civile. 2.3. Altre fonti di diritto civile. 3. Applicazione della legge civile 3.1. Considerazioni generali. 3.2. Applicazione della legge civile nel tempo. 3.3. Applicazione della legge civile nello spazio. 3.4. Applicazione della legge civile sulle persone. 4. Interpretazione della legge civile 4.1. Concetto e necessita dellinterpretazione della legge civile. 4.2. Forme dellinterpretazione della legge civile. Capitolo II Rapporto giuridico civile 1. Concetto, caratteri e struttura del rapporto giuridico civile. 1.1. Concetto di rapporto giuridico civile. 1.2. Caratteri del rapporto giuridico civile. 1.3. Struttura del rapporto giuridico civile. 2. Soggetti del rapporto giuridico civile 2.1. Concetto di soggetto del rapporto giuridico civile. 2.2. Pluralita, determinazione e cambiamento dei soggetti del rapporto giuridico civile. 3. Capacita civile 3.1. Capacita civile delle persone. 3.2. Capacita giuridica. 3.3. Capacita di agire. 4. Contenuto del rapporto giuridico civile 4.1. Considerazioni generali. 4.2. Definizione e caratterstiche del diritto soggettivo civile e del dovere civile. 4.3. Classifica dei diritti soggettivi civili. 4.4. Identificazione, protezione ed esercizio dei diritti civili 5. Oggetto del rapporto giuridico civile 5.1. Concetto di oggetto del rapporto giuridico civile

5.2. Collegamento tra loggetto ed il contentuo del rapporto giuridico civile 5.3. Collegamento tra loggetto del rapporto giuridico civile e beni Capitolo III Beni e la loro classifica 1. Considerazioni generali 1.1. Concetto di bene 1.2. Collegamento tra il concetto di beni e patrimonio 2. Classifica dei beni 2.1. Importanza della classifica e criteri di classifica dei beni 2.2. Classifica dei beni Capitolo IV Negozio giuridico 1. Fonti dei rapporti giuridici concretti 1.1. Concetto di fonte del rapporto giuridico concreto. 1.2. Concetto di fatto giuridico. 1.3. Classifica dei fatti giuridici. 2. Definizione 2.1. Definizione del negozio giuridico. 2.2. Classifica dei negozi giuridici. 3. Condizioni di validita del negozio giuridico 3.1. Regolamentazione legale. 3.2. Concetto e classifica delle condizioni di validita del negozio giuridico. 4. Capacita di concludere un negozio giuridico 4.1. Concetto e regolamentazione legale. 4.2. Principio della capacita e leccezione da questo principio. 5. Consenso 5.1. Collegamento tra consenso e volonta giuridica 5.2. Formazione e principi della volonta giuridica 5.3. Definizione e condizioni di validita del consenso 5.4. Vizi del consenso 6. Causa del negozio giuridico 6.1. Concetto e regolamentazione legale della causa del negozio giuridico 6.2. Elementi della causa 6.3. Condizioni di validita della causa 7. Oggetto del negozio giuridico 7.1. Concetto 7.2. Condizioni di validita delloggetto del negozio giuridico 8. Forma del negozio giuridico 8.1. Principio del consensualismo dei negozi giuridici 8.2. Concetto e calssifica delle condizioni di forma del negozio giuridico 9. Modalita del negozio giuridico 9.1. Considerazioni generali 9.2. Termine. Concetto e classifca 9.3. Condizione. Concetto e classifca 9.4. Onere. Concetto e classifca 9.5. Comparazione tra termine e condizione 9.6. Comparazione tra condizione e onere 10. Effetti del negozio giuridico 10.1. Concetto e regolamentazione legale 10.2. Principi degli effetti del negozio giuridico

10

11. Nullita del negozio giuridico 11.1. Concetto e funzioni della nullita 11.2. Classifica delle nullita del negozio giuridico 11.3. Effetti della nullita del negozio giuridico 11.4. Principi di diritto che rimuovono la regola quod nullum est nullum producit effectum 12. Delimitazione della nullita dalle altre sanzioni di diritto civile 12.1. Nullita e risoluzione 12.2. Nullita e rescissione 12.3. Nullita e revoca 12.4. Nullita e inopponibilita 12.5. Nullita e caducita Capitolo V Prova dei diritti civili (le prove) 1. Concetto, importanza, oggetto e lonere della prova. 1.1. Sensi del termine prova. 1.2. Sede della materia ed importanza delle prove. 1.3. Oggetto della prova. 1.4. Lonere della prova. 1.5. Condizioni generali riguardanti lammissibilita delle prove. 1.6. Accordi delle parti sulle prove. 2. Mezzi di prova. 2.1. Documenti: concetto e classifica dei documenti; documento autentico; scrittura privata. 2.2. Testimonianza: concetto e caratteristiche della prova testimoniale; ammissibilita della prova testimoniale; eccezioni dalle regole stabiliti dallarticolo 1191 comma 1 e 2 del Codice civile. 2.3. Deposizione delle parti: concetto e caratteristiche della deposizione delle parti; tipi di deposizione. 2.4. Presunzioni: concetto; classifica delle presunzioni. Capitolo VI Prescrizione estintiva 1. Concetto ed effetti della prescrizione estintiva. 1.1. Concetto e regolamentazione della prescrizione estintiva. 1.2. Ruolo e funzioni della prescrizione estintiva 1.3. Delimitazione della prescrizione estintiva dalla prescrizione acquisitiva (usucapione) 1.4. Effetto della prescrizione estintiva 2. Campo di applicazione della prescrizione estintiva 2.1. Concetto e criteri di determinazione del campo di applicazione della prescrizione estintiva. 2.2. Prescrizione estintiva e diritti di credito. 2.3. Prescrizione estintiva e diritti reali principali. 2.4. Principio di non prescrittibilita dei diritti non patrimoniali. 2.5. Alcuni problemi speciali riguardanti il campo della prescrizione estintiva. 3. Termini di prescrizione estintiva. 3.1. Concetto, carattere e classifica dei termini di prescrizione estintiva. 3.2. Termini generali di prescrizione estintiva. 3.3. Termini speciali di prescrizione estintiva. 4. Inizio del decorso della prescrizione estintiva.

11

4.1. Regola generale riguardante linizio della prescrizione estintiva. 4.2. Regole speciali riguardanti linizio della prescrizione estintiva. 5. Sospensione, interruzione, ripresa del termine di prescrizione e compimento della prescrizione estintiva. 5.1. Concetto, cause ed effetti della sospensione della prescrizione estintiva. 5.2. Concetto, cause ed effetti della interruzione della prescrizione estintiva. 5.3. Concetto, campo, termine ed effetto della ripresa del termine di prescrizione estintiva. 5.4. Compimento (calcolo) della prescrizione estintiva.

SOGGETTI DEL DIRITTO CIVILE


Titolo I Persona fisica Capitolo I Capacita giuridica della persona fisica 1. Concetto e caratteristiche giuridiche 2. Inizio della capacita giuridica della persona fisica 2.1. Regola riguardante linizio della capacita giuridica 2.2. Eccezione riguardante linizio della capacita giuridica 3. Contenuto della capacita giuridica della persona fisica 3.1. Concetto, regole e criteri di determinazione del contenuto della capacita giuridica della persona fisica 3.2. Limitazioni della capacita giuridica della persona fisica 4. Cessazione della capacita giuridica della persona fisica 4.1. La capacita giuridica della persona fisica cessa con la morte 4.2. Determinazione giudiziale della morte 4.3. Comorienza Capitolo II Capacita di agire della persona fisica 1. Concetto e caratteristiche giuridiche. 2. Assenza della capacita di agire della persona fisica. 2.1. Categorie di persone fisiche senza capacita di agire. 2.2. Representazione legale delle persone fisiche senza capacita di agire 2.3. Atti giuridici civili concessi alla persona senza capacita di agire 2.4. Cessazione dello stato giuridico di assenza della capacita di agire 3. Capacita limitata di agire. 3.1. Concetto. 3.2. Inizio della capacita limitata di agire. 3.3. Contenuto della capacita limitata di agire. 3.4. Cessazione della capacita limitata di agire. 4. Capacita completa di agire. 4.1. Concetto. 4.2. Inizio della capacita completa di agire. 4.3. Contenuto della capacita completa di agire. 4.4. Cessazione della capacita completa di agire. 5. Sanzione per linadempimento delle regole riguardanti la capacita di agire 5.1. Tipo di sanzioni

12

5.2. Regime giuridico della nullita sulla materia 1. Capitolo III Protezione della persona fisica tramite i mezzi del diritto civile Caratterizzazione generale della protezione della persona fisica 1.1. Concetto di protezione della persona fisica. 1.2. Mezzi di protezione del diritto civile 1.3. Categorie di persone fisiche sottoposte alla protezione con i mezzi di protezione del diritto civile Protezione dei minorenni 2.1. Protezione dei minorenni effettuata dai genitori: concetto e principi della protezione realizzata dai genitori; modalita di esercizio; contenuto della protezione effettuata dai genitori, responsabilita. 2.2. Protezione dei minorenni tramite la tutela; definizione della tutela; carattersitiche giuridiche della tutela del minorenne; inizio della tutela; capacita di essere tutore; lincapacita di essere tutore; contenuto della protezione del minorenne tramite tutela; cessazione della tutela del minorenne; responsabilita del tutore del minorenne; responsabilita ed incarichi dellautorita tutelare riguardante la protezione del minorenne tramite tutela. Messa sotto interdizione giudiziale degli alienati mentali ed oligofrenici 3.1. Concetto di interdizione giudiziale. 3.2. Condizioni di forma richiesta per mettere sotto interdizione giudiziale. 3.3. Procedimento della messa sotto interdizione giudiziale. 3.4. Effetti della messa sotto interdizione giudiziale. 3.5. Togliere linterdizione giudiziale. Protezione della persona fisica tramite curatela. 4.1. Tipi di curatela ed interesse della classifica. 4.2. Casi di istituzione della curatela. 4.3. Procedimento della istituzione della curatela e nomina del curatore. 4.4. Contenuto della protezione tramite curatela. 4.5. Cessazione della curatela.

2.

3.

4.

Capitolo IV Identificazione della persona fisica 1. Considerazioni generali 1.1. Sede della materia. 1.2. Concetto ed identificazione della persona fisica. 1.3. Necessita di identificazione della persona fisica. 1.4. Elenco dei principali mezzi di identificazione. 1.5. Natura giuridica ed attributi di identificazione della persona fisica. 2. Nome 2.1. Concetto e caratteristiche giuridiche. 2.2. Cognome: determinazione (acquisto) del cognome; modifica del cognome; cambiamento del cognome per via amministrativa; ritrascrizione del cognome. 2.3. Nome: concetto, ruolo e caratteristiche giuridiche: accertamento, cambiamento e retrascrizione. 2.4. Pseudonimo e soprannome: concetto di pseudonimo; ruolo del pseudonimo; differenza tra pseudonimo e soprannome. 3. Domicilio. 3.1. Concetto, importanza, caratteri giuridici e tipi di domicilio. 3.2. Stabilire, cambiare e prova del domicilio di diritto comune. 3.3. Domicilio legale.

13

3.4. Domicilio convenzionale. 3.5. Residenza. 4. Stato civile. 4.1. Concetto e caratteri giuridici dello stato civile. 4.2. Azioni si stato civile. 4.3. Registrazioni di stato civile. 4.4. Documenti di stato civile. 4.5. Prova dello stato civile. Titolo II Persona giuridica 1. 2. 3. 4. 5. Capitolo I Concetto di persona giuridica Inquadramento generale del problema della personalita giuridica. Concetto di persona giuridica. Categorie di persone giuridiche. Elementi costitutivi della persona giuridica. Requisiti di identificazione della persona giuridica.

Capitolo II Creazione della persona giuridica 1. Considerazioni generali. 1.1 Concetto di creazione della persona giuridica. 1.2. Incarichi degli organi di stato relativi alla creazione delle persone giuridiche. 1.3. Regolamentazione legale. 1.4. Modi di creazione delle persone giuridiche. 2. Creazione della persona giuridica attraverso un documento di disposizione. 3. Creazione della persona giuridica attraverso un documento riconosciuto. 4. Creazione della persona giuridica attraverso un documento autorizzato. 5. Creazione delle persone giuridiche attraverso unaltra modalita regolamentata dalla legge 6. Problema dellutilita di distinguere tra i modi di creazione della persone giuridiche. 7. Momento dellacquisto della personalita giuridica. 8. Registrazione delle persone giuridiche. Capitolo III Capacita civile della persona giuridica 1. Considerazioni generali. 1.1. Collegamento tra la capacita civile della persona giuridica e la capacita giuridica. 1.2. Struttura della capacita civile della persona giuridica 2. Capacita giuridica della persona giuridica. 2.1. Definizione, terminologia e caratteri giuridici. 2.2. Inizio della capacita giuridica della persona giuridica. 2.3. Contenuto della capacita giuridica della persona giuridica. Principio della specialita della capacita giuridica della persona giuridica. 2.4. Cessazione della capacita giuridica della persona giuridica. 2.5. Sanzione per violazione delle regole relative alla capacita giuridica della persona giuridica. 3. Capacita di agire della persona giuridica. 3.1. Concetto di capacita di agire della persona giuridica.

14

3.2. Regolamentazione legale della capacita di agire della persona giuridica. 3.3. Inizio della capacita di agire della persona giuridica. 3.4. Contenuto della capcita di agire della persona giuridica. 3.5. Cessazione della capacita di agire della persona giuridica. 3.6. Conseguenze giuridiche della violazione della regole relative alla capacita di agire della persona giuridica. Capitolo IV Riorganizzazione della persona giuridica 1. Concetto di riorganizzazione della persona giuridica. 2. Forme della riorganizzazione della persona giuridica. 3. Effetti della riorganizzazione della persona giuridica. Capitolo V Cessazione della persona giuridica 1. Concetto e modi di cessazione della pesona giuridica. 2. Scioglimento della persona giuridica. 3. Trasformazione della persona giuridica. Capitolo VI Identificazione della persona giuridica 1. Concetto ed importanza. 2. Natura giuridica e protezione degli attributi di identificazione. 3. Regolamentazione, enumerazione e calssifica dei mezzi di identificazione della persona giuridica. 4. Denominazione della persona giuridica. 5. Sede della persona giuridica. 6. Nazionalita. 7. Conto bancario. 8. Azienda e marchio. 9. Telefono, telex, fax. F. Bibliografia 1. Dumitru Lupulescu, Diritto civile. Introduzione nel diritto civile, Galati, 1999 2. Gheorghe Beleiu, Diritto civile romeno, introduzione nel diritto civile. Soggetti del diritto civile, Casa editrice Sansa, Bucuresti, 1994. 3. E. Lupan, Diritto civile. Teoria generale, Cluj-Napoca, Casa editrice Lupan. 4. S. Bradeanu si I. Rucareanu, Tratatto di diritto civile, vol. I, Casa editrice Academiei, Bucuresti, 1967. 5. I. Dogaru, Elementi di diritto civile, vol.I Introduzione nel diritto civile. Soggetti del diritto civile, Casa editrice Sansa, Bucuresti, 1993. 6. Stefan Rauschi, Diritto civile. Parte generale. Persona fisica. Persona giuridica, Casa editrice Fundatiei Chemarea, Iasi, 1997

DIRITTO COSTITUZIONALE ED ISTITUZIONI POLITICHE


Corso: 56 ore Seminario: 28 ore A. Obiettivi della disciplina. Preparazione degli studenti con solidi conoscenze sul diritto costituzionale ed istituzioni politiche. Conoscenza della legislazione che regolamenta i rapporti giuridici del campo di questa disciplina.

15

B. Concordanza degli obiettivi disciplinari con il piano di studio. Le ore destinate a questa disciplina sono sufficenti, esistendo una concordanza perfetta tra gli obiettivi disciplinari ed il piano di studio. C. Procedimenti utilizzati nellattivita didattica. Corsi, seminari, comunicazioni scientifiche, presentazioni scritte. F. Forme di valutazione. Esami G. Contenuto del programma Prima parte Diritto e stato nel sistema del potere I. 1. 2. 3. 4. 5. 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. Nozioni generali sul diritto Origine della nozione di diritto. Definizione del diritto. Diritto naturale e diritto positivo. Diritto pubblico e diritto privato. Diritto ed etica. II. Diritto costituzionale come disciplina scientifica Comparsa della disciplina del diritto costituzionale. Comparsa e sviluppo della disciplina del diritto costituzionale in Romania. Diritto costituzionale come ramo del sistema del diritto. Definizione del diritto costituzionale. Fonti formali del diritto costituzionale. Diritto costituzionale e scienza politica. Rapporti e normative di diritto costituzionale Concetto di istituzione politica

III. Diritto costituzionale come disciplina scientifica 1. Comparsa e sviluppo della scienza del diritto costituzionale. 2. Delimitazione del diritto costituzionale dagli altri rami del diritto. 3. Soggetti dei rapporti di diritto costituzionale. IV. Posizione del diritto costituzionale nel sistema del diritto

Seconda parte Teoria della costituzione 1. 2. 3. 4. 5. 6. I. Concetto di costituzione. Cose la costituzione. Forza giuridica della costituzione. Costituzioni consuetudinari. Constituzioni scritte. Modi di adozione della costituzione. Revisione della costituzione. Costituzioni rigidi.

16

7. Costituzioni flessibili. II. Costituzione nella perspettiva dello sviluppo storico 1. Comparsa della costituzione. 2. Costituzione degli Stati Uniti. 3. Costituzione francese. Terza parte Costituzioni della Romania 1. 2. 3. 4. 5. I. Comparsa della costituzione in Romania Statuto sviluppante del Patto di Parigi. Costituzione della Romania del 29 giugno 1866. Costituzione della Romania del 29 marzo 1923. Costituzione della Romania del 28 febbraio 1938. Sospensione della Costituzione del 1938.

II. Sviluppo costituzionale della Romania nel periodo 1944 1948 1. Costituzione della Reppublica Popolare Romena del 13 aprile 1948 2. Costituzione del 24 settembre 1952. 3. Costituzione del 21 agosto 1965 III. Regime costituzionale della Romania dopo la Rivoluzione del dicembre 1989 1. Costituzione della Romania del 8 dicembre 1991 Quarta parte Sovranita I. Concetto di sovranita. Evoluzione storica del concetto di sovranita. 1. Sovranita di stato. 2. Sovranita del popolo. 3. Sovranita nazionale. II. Prospettive costituzionali riguardanti la forma di stato della Romania. Territorio e popolazione 1. Considerazioni generale riguardanti le forme di governo. 2. Struttura di stato. 3. Stato unitario. 4. Stato federativo. 5. Associazioni di stati. 6. Forma di governo del nostro paese. 7. Romania, stato nazionale, unitario ed indivisibile. III. Romania, stato di diritto, democratico e sociale IV. Territorio della Romania. Organizzazione amministrativa del territorio. 1. Concetto di territorio e la sua natura giuridica. 2. Organizzazione amministrativa del territorio. V. Citadinanza romena.

17

1. 2. 3. 4. 5. 6. 7.

Concetto di citadinanza. Natura giuridica della citadinanza. Evoluzione della legislazione riguardante la citadinanza nel nostro paese. Modi di acquisto della citadinanza romena. Procedimento di concessione della citadinanza romena. Prova della citadinanza. Perdita della citadinanaza romena. VI. Procedimento di ritiro ed approvazione della rinuncia alla citadinanza romena Quinta parte Diritti, liberta e doveri fondamentali dei citadini I. Riassunto storico riguardante le regolamentazioni che si riferiscono ai diritti fondamentali della persona II. Concetto di diritti fondamentali III. Regolamentazione dei diritti fondamentali dei citadini nel nostro paese IV. Natura giuridica dei diritti fondamantali.

1. 2. 3. 4. 5.

V. Categorie principali di diritti e liberta. Classifica. Inviolabilita. Diritti e liberta social - economiche e culturali. Diritti e liberta politiche, social politiche Diritti garanzie. Doveri fondamentali. VI. Avvocato del popolo

Sesta parte Poteri dello stato 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. I. Organizzazione statale del potere Concetto di potere Potere politica. Concetto di organo dello stato. Separazione dei poteri, equilibrio dei poteri, collaborazione dei poteri. Caratteristiche generali del potere dello stato. Partiti politici. Partiti politici in Romania. II. Sistema elettorale in Romania

18

1. Concetto e definizione del sistema elettorale. 2. Diritti elettorali dei citadini romeni. III. Natura giuridica dei diritti elettorali dei citadini IV. Organizzazione e sviluppo delle elezioni 1. Fissare la data delle elezioni. 2. Determinazione del numero, delimitazione e numerazione delle circoscrizioni elettorali. 3. Scrutinio. 4. Sezioni di votazione. 5. Elaborazione delle liste elettorali permanenti. 6. Carte di elettore. 7. Uffici elettorali. 8. Ufficio Elettorale Centrale. 9. Uffici elettorali di circoscrizione. 10. Uffici elettorali di cricoscrizione provinciale. 11. Uffici elettorali delle sezioni di votazione. 12. Proposta dei candidati. 13. Scheda di voto. 14. Campagna elettorale. 15. Sviluppo delle elezioni. 16. Accertamento e costatazione dei risultati delle elezioni. 17. Componenza e costituzione dei consili locali. 18. Mandato dei diputati e dei senatori. 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 1. 2. 3. 4. 5. 1. 2. 3. 4. 5. V. Potere legislativo Parlamento della Romania. Riassunto storico del parlamento. Organizzazione e funzionamento. Funzioni del parlamento. Gruppi parlamentari. Opposizione parlamentaria. Elezione dei Uffici permanenti. Comissioni parlamentarie. Documenti del Parlamento. Legiferazione. VI. Potere esecutivo. Concetto di potere esecutivo. Presidente della Romania. Funzioni dellistituzione presidenziale. Governo della Romania. Rapporti tra Parlamento e Governo. Delega legislativa. VII. Autorita giudiziaria. Concetto di giustizia. Compimento della giustizia. Sistema di funzionamento delle istanze giudiziarie. Statuto del magistrato. Controllo della costituzionalita delle leggi. Statuto dei giudici della Corte Costituzionale.

19

DIRITTO ROMANO
Corso: 56 ore Seminario: 28 ore A. Obiettivi della disciplina. Assimilazione dagli studenti delle conoscenze riguardanti le fonti del diritto romano, diritto romano nelle provincie del impero (con riferimento speciale alla provincia Dacia), Diritto romano dopo la caduta del impero romano di occidente e di oriente. B. Concordanza degli obiettivi disciplinari con il piano di studio. Esiste una concordanza perfetta tra gli obiettivi disciplinari ed il piano di studio. C. Procedimenti utilizzati nellattivita didattica. Corsi, seminari, comunicazioni scientifiche, presentazioni scritte. H. Forme di valutazione. Esami I. Contenuto del programma

20

INTRODUZIONE NELLO STUDIO DEL DIRITTO ROMANO 1. Diritto romano dalla fondazione della fortezza fino ai tempi di Giustiniano. 2. Diritto romano tra gli altri sistemi del diritto della antichita classica. 3. Diritto romano nelle provincie dellimpero. Riferimento speciale sul diritto romano in Dacia. 4. Diritto romano nellEuropa Occidentale dopo la caduta dellimpero. Diritto romano nellEuropa orientale dopo la caduta dellimpero. 5. Divisioni del diritto romano. Prima parte Fonti del diritto romano 1. 2. 3. 4. 5. 6. 1. 2. Capitolo I. Studio delle diverse fonti Usanza giuridica (consuetudine, mos, mos maiorum). Legge. Editti dei magistrati giudiziari. Editto dei guvernatori di provincia. Editto del prefetto di Alessandria ed Egitto Scienza del diritto. Capitolo II. Codificazione del diritto romano Tentativi di codificazione prima di Giustiniano. Codificazione del diritto romano nei tempi di Giustiniano.

Seconda parte Organizzazione giudiziaria e procedimento nei processi tra privati (ordo iudiciorum privatorum) Capitolo I. Organi giudiziari 1. Divizsione del processo in due fasi: ius e iudicium. 2. Organi giudiziari nel processo tra privati (ordo iudiciorum privatorum). Magistrati giudiziari. 3. Incarichi del magistrato in iure. 4. Incarichi del giudice: fase in iudicio. 5. Sentenza. 1. 2. 3. 4. 5. 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. Capitolo II. Procedimento delle azioni legali. Caratteri delle azioni legali Manus iniectio. Pignoris capio. Legis actio per sacramentum. Legis actio per iudicis postulationem. Capitolo III. Procedimento di formulazione Introduzione. Actio, iudicium, formula, concepta verba Studio della formula. Classifica delle azioni. Azioni personali (in personam) ed azioni reali (in rem). Azioni penali e rei persecutio. Azioni arbitrarie. Azioni di diritto rigoroso e azioni di buona fede. Azioni civili ed azioni pretorie Azioni dirette ed azioni utili.

21

10. 11. 12. 13. 1. 2. 3. 4. 5. 6.

Azioni in aequum et bonum conceptae. Azioni con trasposizione di persona. Azioni dirette (in altro senso) ed azioni contrarie. Procedimenti basati sul potere di ordinare del magistrato giudiziario. Capitolo IV. Giudizio extra ordinem. Organi di giudizio e procedimento. Inizi del cognitio extra ordinem. Augusto introduce cognitio extra ordinem per i processi civili. Cognitio extra ordinem nel percorso del principato. Giudici extra ordinem in Roma ed altre provincie. Procedimento. Esecuzione della sentenza. Terza parte Ius personarum

Capitolo I. Nozioni generali. Persona e caput. Inizio e fine della personalita. Capitis deminutio. Persone giuridiche. Capitolo II. Status libertatis 1. Schiavitu. Definizione della schiavitu e della liberta. 2. Fonti della schiavitu. 3. Potere del padrone sullo schiavo. 4. Condizione giuridica dello schiavo. 5. Restrizione del diritto di vita e di morte sullo schiavo e restrizione del diritto illimitato di correzione. 6. Famiglia dello schavo. 7. Peculio dello schiavo. 8. Documenti giuridici dello schiavo nel nome e per il suo padrone. 9. Schiavi possono migliorare la condizione dei padroni. Non possono peggiorare la loro condizione (melior per servos condicio nostra fieri potest, deterior fieri non potest). 10. Apparizione dei documenti bilaterali e sinallagmatici, dei docuemnti giuridici complessi. Modifiche nel vecchio diritto. 11. Attivita giuridica dello schiavo in nome proprio. 12. Doveri naturali. 13. Delitti degli schiavi. 14. Processo di liberta. 15. Schiavo davanti alle autorita romane. 16. Liberazione dalla schiavitu. 17. Liberti 18. Liberti citadini romani. 19. Liberti latini juniani. 20. Liberti peregrini dediticii. 21. Persone in mancipio. 22. Colonie. 23. Colonie. Antecedenti. Affittuari liberi ritenuti abusivamente dopo la scadenza dei contratti di locazione dai magistrati delle fortezze della provincia. 24. Colonie. Antecedenti. Affittuari liberi ritenuti sulle terre dei privati. 25. Schiavi affittuari (pagando in soldi) legati alla terra che coltivano. 26. Prigionieri di guerra trasformati in coloni e legati alla terra. 1. 2. 3. 4.

22

Capitolo III. Status civitatis Citadini romani. Nome del citadino romano. Acquisto della citadinanza romana. Latini. Latini coloniarii. Latini juniani. Peregrini. La loro condizione giuridica nella Roma antica. Peregrini dediticii. Capitolo IV. Status familiae 1. Famiglia patriarcale romana. Domus. 2. Poteri del pater familias. 3. Persone che fanno parte della famiglia. 4. Patrimonio della famiglia. 5. Famiglia agnatizia. 6. Famiglia cognatizia. 7. Disaggregazione della famiglia patriarcale romana. 8. Manus e matrimonio romano. 9. Conventio in manum. Effetti del manus. 10. Matrimonio cum manu. 11. Matrimonio sine manu. 12. Definizione del matrimonio romano. 13. Conclusione del matrimonio. 14. Fidanzamento (sponsalia). 15. Condizioni di fondo del matrimonio. 16. Scioglimento del matrimonio. 17. Altre unioni ammesse dalla legge. 18. Relazioni tra i sposi. Relazioni personali nellepoca antica del diritto romano. 19. Relazioni personali tra i sposi nellepoca classica del diritto romano. 20. Obbligo di fidelita. Legge Iulia de adulteriis et de pudicitia. 21. Relazioni patrimoniali tra i sposi. Regime dei beni dei sposi durante il matrimonio. 22. Dote. 23. Fonti del potere dei genitori. Procreazione nella famiglia legittima. 24. Fonti del potere dei genitori. Adrogatio ed adozione. 25. Adrogatio. Condizioni ed effetti. 26. Fonti dei poteri dei genitori. Adozione. 27. Fonti dei poteri dei genitori. Legittimazione. 28. Relazioni tra genitori e figli. Potere dei genitori. 29. Diminuazione del potere dei genitori e conseguenze che derivano da qui relativi ai rapporti tra genitori e figli. 30. Capacita dei figli della famiglia nellepoca classica del diritto romano. 31. Peculii del figlio di famiglia. 32. Bona adventicia. 33. Oneri degli alimenti tra genitori e figli. 34. Estinzione del potere dei genitori. Emancipazione. Capitolo V. Tutela 1. Nozioni generali. Carattere originario della tutela. 2. Tutela e organizzazione della famiglia patriarcale romana. 3. Disaggregazione della famiglia patriarcale e trasformazioni nella regolamentazione della tutela. 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8.

23

Quarta parte Ius rerum. Proprieta e gli altri diritti reali Capitolo I. Divisione dei beni Res extra patrimonium. Res in patrimonio. Res mancipi e nec mancipi. Beni corporali e incorporali. Beni species e genus. Beni fungibili e infungibili. Beni consumabili e inconsumabili. Beni mobili e immobili. Patrimonio. Capitolo II. Proprieta privata 1. Ager gentiicus. 2. Heredium e fundus. 3. Ager publicus. 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. 9. Capitolo III. Proprieta nellepoca classica Concetto romano di proprieta. Concetto economico della proprieta. Limiti del diritto di proprieta. Proprieta quiritaria. Proprieta pretoriana. Altri casi di proprieta pretoriana. Proprieta peregrina. Proprieta provinciale. Unificazione della proprieta. Capitolo IV. Difesa della proprieta. Rei vindicatio. Azione publiciana. Azione publiciana del possessore di buona fede. Publiciana del proprietario pretoriano. Azione ad exhibendum. Capitolo V. Possesso Possesso su ager publicus. Nozioni generali sul possesso. Elementi del possesso. Acquisto e perdita del possesso. Persone che hanno il possesso. Possesso dei diritti. Capitolo VI. Modi di acquisto della proprieta Occupazione. Specificazione. Accessione. Confusio, commixtio.

1. 2. 3. 4. 5. 1. 2. 3. 4. 5. 6. 1. 2. 3. 4.

24

5. Acquisto dei frutti della terra. 6. Mancipazione. 7. In iure cessio. 8. Tradizione 9. Usucapione. 10. Praescriptio longi temporis. 11. Prescrizione per tempo molto lungo (praescriptio longissimi temporis). 1. 2. 3. 4. 5. 6. 1. 2. 3. 4. Capitolo VII. Servitu Servitu prediali. Servitu personali. Servitu personali: uso e usufrutto. Servitu personali: habitatio. Servizi dellanimale e degli schiavi. Modi di costituzione delle servitu. Capitolo VIII. Diritti reali pretoriani Superficia. Ius in agro vectigali. Usus proprius, ius possidendi ac fruendi, haredique suo relinquendi Enfiteusi. Quinta parte Obblighi Capitolo I. Sugli obblighi. 1. Definizione romana degli obblighi. 2. Divisioni degli obblighi. 3. Fonti degli obblighi. 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. Capitolo II. Concetto romano di contratto Contratti e patti. Validita dei contratti: generalita. Validita dei contratti: consenso. Validita dei contartti: oggetto. Causa. Validita dei contratti: capacita. Divisione dei contratti.

Capitolo III. Contratti formali 1. Nexum. 2. Contratti verbali. 1. 2. 3. 4. 5. Capitolo IV. Contratti letterali (contratti formali) Nozioni introduttive Formazione dei contratti letterali. Contratti letterali e peregrini. Chirografi e singrafi. Scomparsa dei contratti letterali. Capitolo V. Querela non numeratae pecuniae

25

1. Protezione del debitore prima dellapparizione della querela non numeratae pecuniae. Capitolo VI. Contratti reali 1. Nozioni generali 2. Mutuum o prestito al consumo. 3. Senatusconsultum Macedonianum. 4. Prestito con interessi (foenus). 5. Interesse legale ed interesse usurario. 6. Convenzione di anatocismo. 7. Fiducia. 8. Comodato. 9. Deposito. 10. Depositi eccezionali. 11. Garanzia (pignus). 1. 2. 3. 4. 5. Capitolo VII. Contratti consensuali. Compravendita (emptio venditio). Patti aggiunti alla vendita. Locazione (locatio conductio) Mandato. Societa.

Capitolo VIII. Contratti innominati 1. Formazione e sviluppo della teoria dei contratti innominati. 2. Sanzione per i contratti innominati nellepoca di Giustiniano. Capitolo IX. Obblighi che nascono quasi ex contractu 1. Arricchimento ingiustificato. 2. Pagamento non dovuto. 3. Gestione daffari 1. 2. 3. 4. 5. 6. Capitolo X. Patti Patto sanzionato dalla Legge delle XII tavole. Sanzione dei patti nelleditto del pretore. Elaborazione del campo dei patti durante lepoca classica. Pacta praetoria. Patti legittimi. Patti aggiunti ai contratti.

Capitolo XI. Obblighi da atto illecito 1. Delitti pubblici e delitti privati. 2. Vendetta privata. 3. Poena 4. Azioni penali, azioni rei persecutorii ed azioni miste. 5. Delitti civili: ingiuria. 6. Delitti civili: furtum. 7. Delitti civili: damnum iniuria datum. 8. Delitti pretoriani: dolo. 9. Delitti pretoriani: violenza. 10. Delitti pretoriani: frode ai creditori.

26

11. Responsabilita del padre di famiglia per i fatti commessi dalle persone in suo potere. Sulla nossalita. 12. Condizioni di esercizio delle azioni nossali. 13. Delitti commessi dagli schiavi. 14. Danni commessi da un animale. La responsabilita del proprietario. Sesta parte Successioni Capitolo I. Successione deferita in base alla legge 1. Heredes sui. 2. Agnatus proximus. 3. Gentilii. 1. 2. 3. 4. Capitolo II. Successione deferita dal pretore Successione unde liberi. Successione unde legitimi. Successione unde gognati. Successione unde vir ex uxor. Capitolo III. Successione legitima durante il principato e nel diritto di Giustiniano 1. 2. 3. 4. 5. Capitolo IV. Successione testamentaria. Antico testamento romano. Mancipatio familiae. Testamento per aes et libram. Inovazioni portati dal pretore. Testamento nel diritto imperiale. Capitolo V. Chi puo fare un testamento? (Testamenti factio activa) Capitolo VI. Chi puo ricevere tramite testamento? (Testamenti factio passiva) 1. Persone che posso essere gratificati tramite testamento. 2. Persone che non possono ricevere tramite testamento. 3. Persone che non possono ricevere tramite testamento in virtu della legge caducaria (Legge Iulia e Legge Papia Poppaea) Capitolo VII. Casi nei quali il testamento non puo produrre degli effetti 1. Testamento iniustum. 2. Tetamento irritum (o inritum). 3. Testamento ruptum. 4. Testamento destitutum. 5. Testamento effettuato contro il dovere di amore nei confronti dei parenti stretti 6. Reclamo contro un testamento effettuato contro il dovere di amore nei confronti dei parenti stretti. Capitolo VIII. Istituzione di erede Capitolo IX. Accettazione delleredita 1. Accettazione solenne: cretio. 2. Accettazione non formale: nuda voluntas.

27

3. Effetti dellaccettazione delleredita. Capitolo X. Rifiuto delleredita 1. Eredita vacante. 2. Usucapione pro erede. 3. In iure cessio hereditatis. Capitolo XI. Situazione dellerede dopo laccettazione delleredita 1. Lerede continua la personalita del defunto. 2. Alcuni diritti del defunto non sono trasferiti al erede. 3. Oneri che pesano sul patrimonio del defunto. Capitolo XII. Petitio hereditatis 1. Oggetto della petizione ereditaria. 2. Condizioni riguardanti lattore ed il convenuto nella petizione erditaria. 1. 2. 3. 4. Capitolo XIII. Legati e fedecommessi. Legati. Limitazione della capacita di emettere legati. Fedecommessi. Fedecommesso deredita.

F. Bibliografia 1. GH. Marinescu, Diritto romano, corso, Galati, 1994. 2. M. V. Jacota, Diritto romano, vol I e II, Iasi, Casa editrice Chemarea, 1993. 3. Val. Al. Georgescu, Etudes de philologie juridique et de droit romain, Paris Bucuresti, 1940. 4. Vl. Hanga, Diritto privato romano, Bucuresti, 1978. 5. Vl. Hanga, Principi del diritto romano, Cluj, 1989. 6. Vl. Hanga, Les institutions de droit coutumier roumain, Bucuresti, 1988. 7. C. Tomulescu, Diritto privato romano, Bucuresti, 1973. 8. E. Molcut e Oancea Diritto privato romano, Bucuresti, 1993.

28

DIRITTO AMMNISTRATIVO
Corso: 56 ore Seminario: 28 ore A. Obiettivi della disciplina. Assimilazione dagli studenti della legislazione che regolamenta lattivita amministrativa. B. Concordanza degli obiettivi disciplinari con il piano di studio. Esiste una concordanza perfetta tra gli obiettivi disciplinari ed il piano di studio. C. Procedimenti utilizzati nellattivita didattica. Corsi, seminari, comunicazioni scientifiche, presentazioni scritte. D. Forme di valutazione. Esami, prove scritte durante lanno. E. Contenuto del programma INTRODUZIONE 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. 8. I. Oggetto del corso di diritto amministrativo. Concetto di diritto amministrativo Caratteristiche del fatto amministrativo. I due sensi della nozione di diritto amminstrativo. Oggetto dellamministrazione pubblica. Amministrazione pubblica ed il potere esecutivo. Contenuto dellamministrazione pubblica. Attivita escutivi con carattere di disposizione. Attivita escutivi con carattere di prestazione. II. Amministrazione pubblica, oggetto di ricerca scientifica della scienza del diritto amministrativo e della scienza dellamministrazione

29

1. 2. 3. 4. 5. 6.

Necessita della ricerca scientifica dellamministrazione pubblica. Amministrazione pubblica, oggetto di ricerca della scienza del diritto amministrativo. Diritto amministrativo, ramo della scienza giuridica. Amministrazione pubblica, oggetto di ricerca della scienza dellamministrazione. Scienza dellamministrazione, scienza interdisciplinare. Scienza dellamministrazione e diritto amministrativo. Prima parte Organizzazione dellamministrazione pubblica

I. Sistema dellamministrazione pubblica e sistema sociale - globale 1. Sistema dellamministrazione pubblica come sistema di organizzazione sociale. 2. Socialita del sistema dellamministrazione pubblica. 3. Sociabilita del sistema dellamministrazione pubblica. 4. Autoregolazione del sistema dellamministrazione pubblica conforme ai bisogni della societa. 5. Ruolo attivo del sistema dellamministrzione pubblica nelle trasformazioni che succedono nella societa. 1. 2. 3. 4. 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. II. Sistema dellamministrazione e sistema politico Posizione e ruolo dellamministrazione pubblica nel sistema politico. Sistema dellamministrazione pubblica e partiti politici. Sistema dellamministrazione pubblica e gruppi di pressione. Ruolo del sistema dellamministrazione pubblica nellattivita del sistema politico. III. Sistema dellamministrazione pubblica e diritto Necessita di regolamentazione giuridica dellamministrazione pubblica. Principio della legalita dellamministrazione pubblica. Normative giuridiche applicabili al sistema dellamministrazione pubblica. Diritto amministrativo ramo del sistema del diritto. Normative di diritto che compongono il ramo del diritto amministrativo. Fonti del diritto amministrativo. Codifica del diritto amministrativo.

IV. Rapporti di diritto amministrativo. 1. Concetto di rapporti di diritto amministrativo. 2. Compentenza qualita giuridica necessaria per la participazione dei soggetti di diritto attivi nei rapporti di diritto amministrativo. 3. Rapporti di diritto amministrativo che si formano nel sistema dellamministrzione pubblica. 4. Rapporti di diritto amministrativo che si formano tra i soggetti di diritto che appartengono al sistema dellamministrazione pubblica e soggetti di diritto che si trovano fuori da questo sistema. 5. Rapporti giuridici di subordinazione. 6. Rapporti giuridici di utilizzo dei servizi pubblici. 7. Rapporti giuridici di collaborazione e participazione di alcune persone fisiche e giuridiche alladempimento degli oneri che spettano allamministrazione pubblica. 8. Controllo del rispetto delle normative di diritto dagli organi dellamministrazione pubblica. V. Oneri del sistema dellamministrazione pubblica

30

1. Concetto di oneri del sistema dellamministrazione pubblica. 2. Oneri di dirigere e organizzare. 3. Oneri di prestazione. VI. Struttura del sistema dellamministrazione pubblica 1. Concetto di struttura del sistema dellamministrazione pubblica. 2. Problemi riguardanti la prospettiva territoriale della struttura dellamminstrazione pubblica. 3. Decentralizzazione amministrativa basata sul principio dellautonomia locale. 4. Decentralizzazione amministrativa e deconcentrazione amministrativa. 5. Problemi riguardanti la prospettiva funzionale della struttura dellamministrazione pubblica. 1. 2. 3. 4. 5. 6. 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. VII. Parti componenti degli organi dellamministrazione pubblica Concetto di organo dellamministrazione pubblica. Personale degli organi dellamministrazione pubblica. Mezzi materiali degli organi dellamministrazione pubblica. Dominio pubblico. Mezzi finanziari degli organi dellamministrazione pubblica. Personalita giuridica e competenza. VIII. Sistema degli organi dellamministrazione pubblica Concetto di sistema degli organi dellamministrazione pubblica. Parti componenti del sistema dellamministrazione pubblica. Governo. Ministeri. Organizzazione dei ministeri. Amministrazione pubblica locale. Unita economiche ed istituzioni social culturali di stato. Seconda parte Personale degli organi dellammnistrazione pubblica I. Incarichi negli organi dellamministrazione pubblica, condizioni di accesso e di esercizio 1. Importanza del problema. 2. Concetto di incarico ed impiegato nellamministrazione pubblica. 3. Legalita dellincarico. 4. Investitura legale della persona che esercita lincarico. 5. Persona che esercita lincarico fa parte di un organo dellamministrazione pubblica come dipendente di questo organo. 6. Condizioni di accesso agli incarichi degli organi dellamministrazione pubblica. II. Diritti e doveri degli impiegati degli organi dellamministrazione pubblica 1. Diritti degli impiegati degli organi dellamministrazione pubblica. 2. Doveri degli impiegati. III. Responsabilita degli impiegati degli organi dellamministrazione pubblica. 1. Responsabilita disciplinaria. 2. Responsabilita contravvenzionale. 3. Responsabilita penale.

31

4. Responsabilita civile. IV. Importanza delle relazioni sociali non regolamentati per lottimizzazione dellesercizio dellincarico pubblico 1. Relazioni sociali non regolamentate legalmente e loro ruolo nellamministrazione pubblica. 2. Incarichi e qualita del dirigente nei gruppi sociali del sistema degli organi dellamministrazione pubblica. Terza parte Attivita degli organi dellamministrazione pubblica Sezione I Decisione amministrativa I. Concetto di decisione amministrativa 1. Decisione amministrativa, tipo di decisione umana. 2. Oggetto della decisione amministrativa. II. Processo decisionale nel sistema dellamministrazione pubblica 1. Decisione amministrativa, risultato del processo decisionale. 2. Fasi del processo decisionale. 3. Iniziativa della decisione amministrativa. 4. Partecipazione alla decisione amministrativa. 5. Partecipazione politica alla decisione amministrativa. 6. Partecipazione sociale alla decisione amministrativa. 7. Partecipazione tecnica al processo decisionale. 8. Deliberazione nel processo decisionale. 9. Fasi della deliberazione. 10. Effetti della decisione amministrativa. Sezione II Atti amministrativi I. Concetto di atto amministrativo. 1. Terminologia utilizzata per la nomina degli atti amministrativi. 2. Latto amministrativo e un atto giuridico. 3. Latto amministrativo e una manifestazione unilaterale di volonta giuridica. 4. Volonta giuridica unilaterale deriva principalmente dagli organi dellamministrazione pubblica. 5. Volonta giuridica unilaterale sottomessa ad un regime giuridico specifico. 6. Comparazione tra latto amministrativo e gli altri atti giuridici. 7. Classifica degli atti amministrativi. 8. Atti amministrativi di giurisdizione. II. Legalita degli atti amministrativi 1. Gli atti amministrativi devono avere sempre una base legale. 2. Movente e motivo dellatto amministrativo. III. Emissione delle note amministrative 1. Competenza condizione essenziale per lemissione degli atti amministrativi. 2. Situazione degli atti amministrativi eseguiti dagli impiegati di fatto. 3. Esercizio delle competenze per lemissione degli atti amministrativi.

32

4. Subordinazione di una competenza nei confronti di unaltra competenza. 5. Assoggettamento della competenza di emissione degli atti amministrativi ad alcune regole di procedura. 6. Forma degli atti amministrativi. IV. Applicazione degli atti amministrativi 1. Entrata in vigore degli atti amministrativi. 2. Esercizio degli atti amministrativi. 3. Esercizio coercitivo degli atti amministrativi. V. Sospensione, ritiro ed annullamento degli atti amministrativi 1. Sospensione degli atti amministrativi. 2. Ritiro degli atti amministrativi. 3. Inesistenza ed annullamento degli atti amministrativi. Sezione III Contratti amministrativi 1. Concetto di contratti amministrativi. 2. Tratti distintivi che caraterizzano i contratti amministrativi.

Sezione IV Operazioni amministrativi Sezione V Regime giuridico delle contravvenzioni I. Responsabilita contravvenzionale 1. Concetto di contravvenzione. 2. Caratteristici della responsabilita contravvenzionale. 3. Cause che annullano la responsabilita contravvenzionale. 4. Sanzioni contravvenzionali. 5. Prescrizione dellapplicazione delle sanzioni contravvenzionali e prescrizione dellesecuzione delle sanzioni contravvenzionali. II. Costatazione della contravvenzione ed applicazione della sanzione 1. Costatazione della contravvenzione. 2. Applicazione delle sanzioni contravvenzionali. III. Lopposizione contro gli atti sanzionatori delle contravvenzioni ed esecuzione di questi atti 1. Lopposizione contro gli atti di sanzionamento delle contravvenzioni. 2. Esecuzione degli atti che sanzionano le contravvenzioni. Quarta parte Controllo delle attivita degli organi dellammnistrazione pubblica Sezione I. Concetto di controllo dellattivita degli organi dellamministrazione pubblica 1. Necessita di controllare lattivita degli organi dellamministrazione pubblica 2. Elementi componenti del controllo.

33

Sezione II Controllo effettuato nel interiore del sistema degli organi dellamministrazione pubblica 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. Concetto di controllo. Controllo interno. Controllo gerarchico (concetto). Modalita di sviluppo del controllo gerarchico. Effetti del controllo gerarchico. Controllo di tutela amministrativa. Controllo esercitato tramite le giurisdizioni amministrative. Sezione III Controllo dellattivita di organizzazione dellesecuzione della legge esercitato dalle istanze giudiziarie. Contenzioso amministrativo I. Particularita del controllo dellattivita di organizzazione dellesecuzione della legge esercitato dalle istanze giudiziarie. 1. Necessita di questa forma di controllo. 2. Base di riferimento di questa forma di controllo. 3. Oggetto del controllo giudiziario relativo alla organizzazione dellesecuzione della legge. 4. Operazione di conformita nel controllo eseguito dalle istanze giudiziarie sullattivita di organizzazione dellesecuzione della legge. 5. Concetto di contenzioso amministrativo. 6. Breve riassunto del contenzioso amministrativo in Romania. 7. Contenzioso amministrativo dopo il 1989. II. Condizioni dellesercizio dellazione in giustizia conforme alla legge del contenzioso amministrativo. 1. Qualita di attore. 2. Premessa della lesione di un diritto riconosciuto dalla legge nel favore del convenuto. 3. Premessa che la lesione del diritto sia la conseguenza di un atto amministrativo o del rifiuto di unattivita amministrativa di risolvere la richiesta riguardante un diritto riconosciuto dalla legge o nel termine previsto dalla legge. 4. Concetto di atto amministrativo nella concezione della Legge del contenzioso amministrativo. 5. Struttura della volonta giuridica dellatto amministrativo nella concezione della Legge 29/1990. 6. Lautore dellatto amministrativo che diventa convenuto nellazione di contenzioso amministrativo e lautorita amministrativa. III. Atti amministrativi esclusi dal controlo giudiziario conforme alla Legge del contenzioso amministrativo 1. Atti che riguardano i rapporti tra Parlamento, Presidente della Romania e Governo. 2. Atti amministrativi di autorita e gestione emmessi dagli organi dirigenti del Parlamento. 3. Atti amministrativi relativi alla sicurezza dello stato. 4. Atti amministrativi con riferimento allinterpretazione ed esecuzione degli atti internazionali dove Romania e parte integrante. 5. Atti amministrativi emmessi in circostanze speciali per evitare o rimuovere gli effetti di alcuni evenimenti che presentano pericolo pubblico.

34

6. Atti di comendamento con carattere militare previsti nella comma b dellarticolo 2 della Legge 29/1990. 7. Atti amministrativi contro i quali, tramite legge speciale e previsto unaltro procedimento giudiziario. 8. Atti di gestione eseguiti dallo stato nella sua qualita di persona giuridica per lamministrazione del suo patrimonio, eccezione contemplata dalla coma d dellarticolo 2 della Legge del contenzioso amministrativo. 9. Atti amministrativi adottati nel esercizio degli incarichi del controllo gerarchico. 10. Richieste riguradanti la determinazione e diminuzione delle imposte e tasse, inoltre delle multe proviste nelle leggi di imposte e tasse. 11. Situazione degli atti amministrativi giurisdizionali nella Legge del contenzioso amministrativo. IV. Istanze giudiziarie competenti nel giudizio delle azioni di contenzioso amministrativo e modalita di risolvere queste azioni. 1. Istanze giudiziarie competenti nel giudizio delle azioni di contenzioso amministrativo. 2. Condizione delluso preliminare del controllo amministrativo prima dellintroduzione della chiamata in giudizio. 3. Formulazione dellazione di contenzioso amministrativo. 4. Giudizio dellazione di contenzioso. 5. Soluzione delle azioni di contenzioso amministrativo. V. Sentenza giudiziaria nelle azioni di contenzioso amministrativo 1. Annullamento totale o parziale dellatto amministrativo e riconoscimento del diritto preteso. 2. Risarcimento dellattore per i danni materiali e morali subiti. VI. Esecuzione delle sentenze giudiziarie pronunciate nelle azioni di contenzioso amministrativo 1. Effetti delle sentenze giudiziarie pronunciate nelle azioni di contenzioso amministrativo. 2. Esecuzione delle sentenze giudiziarie pronunciate nelle azioni di contenzioso amministrativo. VII. Controllo delle istanze giudiziarie sulla legalita degli atti amministrativi tramite leccezione di illegalita 1. Concetto di questo tipo di controllo giudiziario. 2. Effetti del controllo giudiziario tramite leccezione di illegalita. Quinta parte Organizzazione e metodi nellattivita delle istituzioni pubblice 1. 2. 3. 4. 5. 6. Concetto di organizzazione e metodi. Metodo analitico. Metodo critico. Metodo del colloquio. Metodo della sintesi. Nuove vie nel campo del organizzazione.

F. Bibliografia: 1. Alexandru Negoita, Diritto amministrativo, Bucuresti, 1996.

35

2. Alexandru Negoita, Contenzioso amministrativo ed elemanti di diritto amministrativo, Bucuresti, 1992. 3. Benone Pusca, Diritto costituzionale ed istituzioni pubbliche, Bucuresti, 1995. 4. Legge 69/1991 modificata e ripubblicata riguardante lamministrazione pubblica centrale. 5. Legge 29/1990 riguardante il contenzioso amministrativo. 6. Legge 70/1991 ripubblicata riguardante le elezioni locali. 7. Ordinanza di emergenza 22/1997 per la modifica ed il completamento della Legge dellamministrazione pubblica locale 69/1991 ripubblicata. 8. Decisione del governo 383/1997 riguardante lorganizzazione ed il funzionamento delle prefetture. 9. Legge 32/1968 riguardante le sanzioni contravvenzionali. 10. Legge 37/1990 per lorganizzazione ed il funzionamento del Governo.

SOCIOLOGIA GIURIDICA
Corso: 28 ore Seminario: 14 ore A. Obiettivi della disciplina. Rilevazione dei collegamenti funzionali tra listituzione giuridica e gli altri componenti della vita sociale. Formare negli studenti labitudine di analizzare i fenomeni giuridici dalla prospettiva del complesso sociale, di rapportare il fatto giuridico alla totalita dei condizionamenti sociali. B. Concordanza degli obiettivi disciplinari con il piano di studio. Esiste una concordanza perfetta tra gli obiettivi disciplinari ed il piano di studio. C. Procedimenti utilizzati nellattivita didattica. Conferenza, seminario problematizzante, pratica di ricerca sociologica concretizzata. D. Forme di valutazione. Prove scritte e presentazioni durante il semestre, esame. E. Contenuto del programma: I. Oggetto, discipline, riassunto 1. Sociologia come scienza. Sociologia generale e sociologie di ramo. 2. Sociologia giuridica: oggetto, specifico, funzioni.

36

3. Rapporti della sociologia giuridica con le altre forme di investigazione delle istituzioni giuridiche (sociologia generale, politologia, filosofia del diritto). 4. Discipline della sociologia giuridica. 5. Riferimenti storici nella costituzione ed evoluzione della sociologia storica. 6. Contributi romeni allo sviluppo della sociologia giuridica. 7. Orientamenti contemporanei nel campo della sociologia giuridica. II. Teoria e metodo. 8. Diritto come istituzione sociale. Collegamenti funzionali tra societa, politica, diritto ed etica. 9. Sistema giuridico come sotto sistema sociale. Lautonomia relativa delle istituzioni giuridiche. 10. Normativa sociale e normativa giuridica. 11. Fatto giuridico come fatto sociale. 12. Metodo della sociologia giuridica: specifico, divisione. Ricerca dei documenti e ricerca dei fatti social giuridici. F. 1. 2. 3. 4. Bibliografia: Jean Carbonnier, Sociologie juridique, Libraire A. Colin, Paris, 1972. G. Gurvitch, Elements de sociologie juridique, Aubier, Paris, 1940. Doru Silviu Luminosu, Vasile Popa, Sociologia giuridica, Casa editrice Helicon, 1995. Valerius M. Ciuca, Lezioni di sociologia del diritto, Casa editrice Polirom, Iasi, 1998.

EDUCAZIONE FISICA
Prove prattiche: 56 ore A. Obiettivi della disciplina. 1. Influenza favorevole degli indicatori somatici, fisiologici e motori tramite lelevamento del livello di preparazione fisica e conservazione della salute. 2. Assimilazione di alcuni elementi di base della tecnica e pratica effettiva di alcune discipline sportive. 3. Aumento della resistenza generale del organismo sotto linfluenza dei fattori naturali. 4. Formazione delle abitudini di pratica indipendente e sistematica dei esercizi fisici e dello sport preferito come attributi delluomo contemporaneo con grado superiore di emancipazione e civilizzazione. B. Concordanza degli obiettivi disciplinari con il piano di studio. Tra il numero di ore assegnato alle prove prattiche (2 ore settimanalmente), contenuto delle ore e adempimento degli obiettivi di questa disciplina esiste una reale concordanza. C. Procedimenti utilizzati nellattivita didattica. Prove pratiche. D. Forme di valutazione. Colloqui con voti. Esaminazione, verifica e valutazione delle seguenti norme e prove di controllo

37

I. Sala sport 1. Salto in lunghezza senza lo slancio (uomini+donne); anno I 1,75; anno II 1,80 (D); anno I 2,15; anno II 2,25 (U). 2. Dal steso sul dorso flessione del tronco sul bacino (D) in 30 anno I 22; anno II 23. 3. Partecipazione come gioccatore allo sviluppo di un giocco sportivo: pallavolo, pallacanestro, minicalcio. 4. Trazione delle braccia agganciati (U) anno I 12; anno II 14. Flessioni (U) anno I 20; anno II 22. II. Aria aperta 1. Corsa di velocita 50 m: anno I 88, anno II 87 (D); anno I 71; anno II 70 (U) 2. Corsa di resistenza (facultativo U+D): anno I, II 600 800 m (D); anno I, II 1000 m (U). E. Contenuto del programma: 1. Atletismo esercizi di corsa, salti, lanci. 2. Pallacanestro elementi e procedimenti tecnico tattici elementari necessari allo sviluppo di una partita con effettivo ridotto 3:3, 4:4 e con effettivo completo 5:5 3. Calcio - elementi e procedimenti tecnico tattici elementari necessari allo sviluppo di una partita con effettivo ridotto. 4. Ginnastica ginnastica aerobica (D); esercizi di forza e mobilita (U+D). 5. Pallavolo - elementi e procedimenti tecnico tattici elementari necessari allo sviluppo di una partita con carattere ricreativo. F. Richieste: 1. Presenza in percentuale di 70% dal numero totale di ore. 2. Equipamento sportivo adatto per il ottimo sviluppo delle ore di educazione fisica (2 ore settimanalmente per ogni gruppo). 3. Controllo dello stato di salute (fino al 10 di novembre) dal medico specialista. 4. Sostentamento e promozione delle prove e le norme di controllo stabiliti che corrispondono alle possibilita individuali sia dagli uomini che dalle donne.

38

LINGUA INGLESE
Seminario: 56 ore A. Obiettivi della disciplina. Valorificare e sviluppare le conoscenze di lingua inglese acquisite durante i studi preuniversitari. Formazione di alcune nuove valenze cognitiv informative, specifiche allo stile scientifico ed ai linguaggi di specialita del campo giuridico. B. Concordanza degli obiettivi disciplinari con il piano di studio. Arricchimento delle conoscenze di lingua sul fondo dei problemi affrontati nel campo giuridico. Assimilazione delle nozioni di diritto nella lingua inglese e la loro applicazione nella conversazione o tramite traduzioni. Elaborazione delle capacita intellettive, in piano formativo, che possono guidare allutilizzo indipendente e creativo della bibliografia di specialita in lingua inglese. C. Procedimenti utilizzati nellattivita didattica. Audizioni di registrazioni dei testi dal campo giuridico, analisi e traduzioni di articoli di specialita, nella e dalla lingua inglese. D. Forme di valutazione. Prove aggiornate, orali e scritte; esame. E. Contenuto del programma: I. Temi e vocabolario di cultura generale nel campo del diritto 1. Fonti materiali e formali di diritto (I) 2. Spiegazione sul concetto di legge (Informazioni generali ed applicabilita).

39

II. Attivita giornaliere 1. Corpo giudiziario. 2. Legislativo. 3. Tribunale. 4. Riforma delle leggi. 5. Dibatito ed approvazione delle leggi. 6. Legge riguardante la criminalita. 7. Legge doganale e legge dellimmigrazione in Gran Bretagna. 8. Ruolo delle autorita locali con riferimento allo studio in Inghilterra e Galles. 9. Elementi di corrispondenza daffari (I): elaborazione di una lettera (di riferimento, di raccomandazione, dingiunzione, di auguri, etc.), telex, fax, offerte, verbali, rapporti, etc. (selettivo) 10. Elementi del fascicolo di assunzione (I): domanda, autobiografia, memoria sulloperato, Curriculum Vitae, contratto di lavoro, domanda di assunzione. (selettivo) III. Problemi di lingua affrontati nel corso 1. Strutture verbali. 2. Strutture nominali. 3. Rapporti semantici e sintattici. F. Bibliografia. 1. Brookes Michael, Holden David, Hutchenson Wesley, Inglese per i giuristi, Casa editrice Teora, Bucuresti, 1999. 2. Galateanu-Farnoaga Georgiana, Grammatica della lingua inglese 3. Galateanu-Farnoaga Georgiana, Esercizi di grammatica della lingua inglese, Casa editrice Omegapress, Bucuresti 4. Hanga Calciu Rodica, Antologia di testi giuridici inglesi, Casa editrice Lumina Lex, Bucuresti, 1996. 5. Hulban Horia, English for you , Fondazione Academica Petre Andrei, Casa editrice Razesu, 1996. 6. Ilovivi Edith, Chitoran Mariana, Ciofu Maria A practical guide to English Grammar, Casa editrice Didactica si Pedagogica, Bucuresti, 1972. 7. Oprescu Simona, Lingua inglese per gli studenti delle facolta di legge e per i giuristi, Casa editrice Oscar Print, Bucuresti, 1999. 8. Organizzazione giudiziaria in Romania (Legge 92/1992). 9. Popovici Dan, Lingua inglese Corso rapido Intermediate course, Casa editrice Sigma, Bucuresti, 1993. 10. Turcu Fluvia, Nastasescu Violeta, Lingua inglese per imprenditori e uomini daffari, vol. II., Casa editrice Humanis, 1991. 11. Taranu Mariana, Problemi di grammatica ed esercizi per gli studenti, Casa editrice Leda, Bucuresti 12. Visan Monica, Metodo rapido di studio della grammatica della lingua inglese, vol. I, Casa editrice Viitorul Romanesc, 1992, vol. II, Casa editrice Pace, 1994.

40

LINGUA FRANCESE
Seminario: 56 ore A. Obiettivi della disciplina: Valorificazione e sviluppo delle conoscenze di lingua francese acquisite durante gli studi preuniversitari. Formazione di alcune valenze cognitiv informative nuove, specifiche per lo stile scientifico e per i linguaggi di specialita del campo giuridico B. Concordanza tra gli obiettivi disciplinari ed il piano di studio: Arricchimento delle conoscenze di lingua sul fondo dei problemi affrontati nel campo giuridico. Assimilazione dei concetti di diritto nella lingua francese e la loro applicazione nella conversazione od attraverso le traduzioni. Elaborazione in piano formativo delle capacita intellettive adatte alluso indipendente e creativo della bibliografia di specialita nella lingua francese. C. Procedimenti utilizzati nellattivita didattica: audizione delle registrazioni di testi nel campo giuridico, analisi e traduzioni degli articoli di specialita nella e dalla lingua francese. D. Forme di valutazione: Test orali e scritti; esame E. Contenuto del programma di studio: I. Temi e dizionario di cultura generale nel campo del diritto

41

1. 2. 3. 4. 5. 6. 7.

Evoluzione diacronica del concetto di legge Definizione. Norme morali menzionati nella Sacra Scrittura. Le sette categorie di leggi incluse nella Sacra Scrittura. Aristotele precursore della sociologia del diritto. Fonti materiali e formali del diritto. Costituzione romana. Costituzionalismo nel Medioevo. Stato renascimentale e le norme di diritto.

II. Temi e dizionario di specialita 1. Organizzazione giudizidaria in Romania. 2. Costituzione francese e romena. 3. Giustizia in Francia. (Grandi tappe nella determinazione del sistema giurisdizionale francese. Giudici. Ministero della Giustizia. Ministero pubblico). 4. Diritto internazionale (definizione: diritto della societa relazionale; modalita di regolamentazione pacifica delle vertenze; procedimenti diplomatici, arbitrato). 5. Legge dellaudio video (impresa dellaudio video e lo stato; organismo dellaudio video sottomesso ai diritti di autore, organismo dellaudio video protetto dal diritto di autore; responsabilita dellimpresa dellaudio video). 6. Contratti (definizione, classifica, effetto relativo del contratto). 7. Elementi di corrispondenza negli affari: lettere (commerciali, di aprezzamento, di auguri etc.), moduli ufficiali, offerte, denuncia (relativa ai servizi doganali, etc), annuncio pubblicitario, comunicazione dellintervento di azionare in giudizio, borsa di valori, sistema giuridico, sistema bancario, contabilita e audit, sollecito di alcune informazioni sulla societa, referenze favorevoli sulla societa etc (selettivo). 8. Elementi del fascicolo di assunzione: domanda di assunzione, Curriculum vitae, invito ad un colloquio, risposta favorevole alla domanda di assunzione, contratto di lavoro III. Problemi di lingua affrontati durante il corso 1. Strutture verbali 2. Strutture nominali 3. Rapporti semantici e sintattici F. Bibliografia: 1. Popanda Oana, Elements de francais jurudique, vol.I, Ed. Ankarom, Iasi, 1996, Fundatia Academica Petre Andrei. 2. Williams S., Mc. Andrew-Cazorla N., Francese per gli uomini di affari, Casa editrice Teora, 1999. 3. Hanga Vladimir, Storia dello stato e del diritto in Romania, vol.I, Universita Victor Babes, Cluj, 1957. 4. Legge n. 92/1992 Organizzazione giudizidaria in Romania 5. Cosaceanu Anca, Slavescu Micaela, Grammatica della lingua francese, Casa editrice Gramar, Bucuresti, 1999. 6. Ghindu I. George, Grammatica della lingua francese attraverso gli esercizi, Bucuresti, 1997. 7. Ghidu I. George, Les verbes francais conjuges sans abreviations, Casa editrice Didactica si Pedagogica, Bucuresti, 1972.

42

DISCIPLINE OPZIONALI LOGICA GIURIDICA


Corso: 28 ore Seminario:14 ore A. Obiettivi della disciplina. Conoscenza dei costituenti logici di base e delle operazioni logiche con essi; conoscenza delle condizioni logiche della validita delle interferenze e dei tipi di base dellinterferenza; conoscenza degli errori logici tipici; formazione delle abitudini di realizzare correttamente diverse operazioni logiche; definizoni, classifiche, deduzioni etc.; formazione delle abitudini di segnalare errori logici e di verificare la correttezza delle operazioni logiche. B. Concordanza degli obiettivi disciplinari con il piano di studio. La preparazione logica e in piena concordanza con il piano di studio di un futuro giurista; come studente questo ha bisogno di conoscenze di logica per analizzare le nozioni, definizioni e le classifiche che incontra; come giurista deve verificare la correttezza di alcuni ragionamenti, di analizzare la giustificazione delle diverse testimonianze, di smontare gli errori logici insinuati nella perorazione etc.

43

C. Procedimenti utilizzati nellattivita didattica. Conferenza; seminario; prove prattiche; esercizio; analisi di testo. D. Forme di valutazione. Esame (scritto ed orale) E. Contenuto del programma: I. Nozioni introduttive 1. Oggetto di studio della logica. Principi logici. II.Costituenti logici di base ed operazioni logiche con essi. 1. Concetto; caratterizzazione; struttura; tipi di nozioni; rapporti tra nozioni; operazioni costruttive con nozioni (generalizzazione, specifica, classifica, divisione, definizione); operazioni transitivi con nozioni (sillogismo). 2. Proposizione; caratterizzazione generale; classifiche delle proposizioni; proposizioni categoriche (tipi classici di proposizioni categoriche; relazioni tra proposizioni categoriche quadrato logico dellopposizione); proposizioni composte (operatori interproposizionali). III. Interferenze 1. Caratterizzazione dellinterferenza; interferenze con proposizioni categoriche; interferenze con proposizioni composte. IV. Errori logici nella dimostrazione ed argumentazione

POLITOLOGIA
Corso: 28 ore Seminario: 14 ore A. Obiettivi della disciplina. Fondamentazione dei principali concetti utilizzati dalla letteratura di specialita. Assimilazione dagli studenti dei elementi necessari per la loro preparazione professionale ulteriore. B. Concordanza degli obiettivi disciplinari con il piano di studio. I concetti di questa disciplina permettono una compresione migliore dagli studenti degli elementi fondamentali propri ad alcune discipline come: Economia politica, Folosofia, Storia delleconomia nazionale, Storia del pensiero economico etc. C. Procedimenti utilizzati nellattivita didattica. Conferenze, dibatiti in seminari, analisi di testo. D. Forme di valutazione. Test di verifica ed esami alla fine del semestre. E. Contenuto del programma: 1. Introduzione: riassunto, terminologia. 2. Concetto di autorita. 3. Concetto di potere.

44

4. Principio della separazione dei poteri in stato. 5. Assiomi fondamentali della democrazia. 6. Dottrine politice. 6.1. Liberalismo 6.2. Social democrazia 6.3. Comunismo 6.4. Dottrine di estrema destra. 6.5. Democrazia cristiana 6.6. Ecologismo 7. Dottrine sulla dinamica delle relazioni internazionali. F. Bibliografia: 1. *** Costituzione del 1923 nel dibatito dei contemporanei, Humanitas, 1990. 2. *** Constitution federale del al Confederation Suisse, edite par la Chancellaire federale, 1986 3. *** The Constitution of United States of America, U. S. Government Printing Office, Washington, 1976. 4. *** Dottrine dei partiti politici, Cultura Nazionale 5. *** Le democrates chretiens et leconomie sociale de marche, in Economica, 1988. 6. *** Guida di idee prattiche, Casa editrice Pan Terra, 1991. 7. *** Dictionnaire de la pensee politique, Casa editrice Hatier, 1989. 8. Partito Liberale 1993, Manifesto liberale, 1993. 9. *** Teoria delle relazioni internazionali, Acad. Stefan Gheorghiu, 1981. 10. G. Andreescu, Verso una filosofia della disidenza, Litera, 1992. 11. C. Antoniade, Machiavelli, Cultura Nationala. 12. S. Antohi, Utopica Studi sullimmaginario sociale, Stiintifica, 1991 13. Aristotel, Politica, Cultura Nationala, 1924 14. Aristotel, Stato ateniese, Agora, 1992. 15. R. Aron, Essai sur le libertes, Calman Levy, 1965 16. R. Aron, La lutte de classes, N.R.F., Gallimard, 1964. 17. R. Aron, Memoires, Julliard, 1983. 18. M. Beer, Histoire generale du socialisme et des luttes socials, Les Revues, 1930. 19. A. Besancon, Anatomia di un spettro, Humanitas, 1992 20. A. Besancon, Confusione delle lingue, Humanitas, 1992. 21. A. Besancon, Le origini inttelettive del leninismo, Humanistas, 1993. 22. J.M. Bochenschi, Cose lautorita?, Humanitas, 1992 23. G. Burgin e P. Rimbert, Le socialisme, P. U. F., 1985. 24. P. Braud, La vie politique, P. U. F., 1976. 25. H. Carrere dEncausse, Le malheure russe, Fayard, 1988. 26. H. Carrere dEncausse, Lenine, Flammarion, 1979. 27. H. Carrere dEncausse, Staline, Flammarion, 1979. 28. H. P. Cathala, Lepoca del disinformazione, Militara, 1991. 29. A. Croiset, Les democraties antiques, Flammarion, 1918. 30. Custine, marchese di, Lettere dalla Russia, Humanitas, 1993. 31. R. Dahrendorf, Riflessioni sulla revoluzione dellEuropa, Humanitas, 1993. 32. J. Daniel, Le religioni di un presidente, Enciclopedica, 1991. 33. I. Deleanu, Teoria e pratica del regime parlamentare borghese, Dacia, 1978. 34. M. Djilas, Incontri con Stalin, Europa, 1991. 35. M. Duverger, LEuropa dal Atlantico alla Delta del Danubio, Omegapress, 1991. 36. M. Eastman, Depuis la mort de Lenin, Gallimard, 1925.

45

37. M. Eastman, La jeunesse de Trotki, Gallimard, 1929. 38. N. Eberstadt, The poverty of Comunism, Transaction Publishers, 1990. 39. M. Eminescu, Scritture politiche, Scrisul Romanesc, 1935. 40. P. Fervaque, La vie orgueilleuse de Trotki, Fasquelle, 1929. 41. J. C. Fest, Padroni del terzo Reich, Politica, 1969. 42. J. G. Fichte, Discorsi verso la nazione tedesca, Casa Scoalelor, 1928. 43. R. Florian (coord), Crisi dellEuropa, Institutul de teorie sociala al Academiei Romane, 1992. 44. F. Furet, Riflessioni sulla Rivoluzione francese, Humanitas, 1992. 45. V. Georgescu, Storia dei romeni, American Romanian Academy of Arts and Science, vol. VIII, 1989 46.R. Girault e M. Ferro, De la Russie a lU.R.S.S., Nathan, 1989. 47. A. Glucksman, Le XI-e commandement, Flammarion, 1991.

ECONOMIA
Corso: 28 ore Seminario: 14 ore A. Obiettivi della disciplina. Assimilazione dagli studenti della legislazione che regolamenta lattivita economica. Trasmettere agli studenti le conoscenze di economia politica e assolutamente necessario nellesercizio della professione di giurista. B. Concordanza degli obiettivi disciplinari con il piano di studio. Esiste una concordanza perfetta tra gli obiettivi della disciplina ed il piano di studio. C. Procedimenti utilizzati nellattivita didattica. Corsi, seminari, presentazioni scritte, conferenze scientifiche. D. Forme di valutazione. Colloquio con voti. E. Contenuto del programma: I. Elementi introduttivi 1. Sistemi di bisogni ed attivita economiche. Oggetto delleconomia politica. 2. Necessita e contenuto della transizione post socialista. II. Strutture e mecanismi economici

46

1. Proprieta e lavoro base del sistema economico. 2. Sistema delle risorse economiche nellepoca contemporanea. Struttura delle risorse economiche della Romania. 3. Contenuto e leggi delleconomia di mercato. 4. Mecanismo delleconomia moderna di mercato e la creazione di questo mecanismo in Romania 5. Mercato dei prodotti. 6. Mercato dei servizi ed informazioni. 7. Sistema finanziario. Mercato del capitale. 8. Mercato della forza di lavoro. Inflazione. III. Microeconomia e macroeconomia 1. Agenti delleconomia do mercato. 2. Struttura e lutilizzo del capitale dellimpresa. 3. Efficienza economica dellattivita dellimpresa. Produttivita del lavoro e qualita dei prodotti. 4. Costo di produzione e rentabilita. 5. Aumento economico ed evoluzione ciclica delle economie nazionali. 6. Repartizioni dei risultati economici e creazione dei redditi. 7. Utilizzo dei redditi. Consumo ed investimenti. IV. Mondoeconomie e relazioni economice internazionali 1. Struttura economica mondiale contemporanea e posizione della Romania in questa realta. 2. Integrazione economica contemporanea e partecipazione della Romania in questo processo. 3. Commercio mondiale contemporaneo. Commercio della Romania con lestero. 4. Cooperazione economica internazionale e partecipazione della Romania in questo processo. 5. Relazioni valutarie e finanziarie internazionali e partecipazione della Romania a queste relazioni. F. Bibliografia: 1. ***Economia politica. Teoria e politica economica per la Romania Iasi, 1997. 2. Cretoiu G., Economia politica, Bucuresti, 1995. 3. *** Oggettivita dellecomonia di mercato, Casa editrice Gh. Asachi, Iasi, 1992. 4. Constantinescu N., Dilemmi della transizione alleconomia di mercatoCasa editrice Ager, 1992. 5. Constantinescu N., Riforma economica. Nel beneficio di chi?, Casa editrice Economica, 1993. 6. Galbraith J., Scienza economica ed interesse pubblico, Editura Politica, 1982. 7. Okita S., Girati verso il secolo XXI, Casa editrice Ager, 1992. 8. Adumitracesei I.D., Niculescu N.G., Siamo noi stessi!, Casa editrice Graphix, Iasi, 1993. 9. Adumitracesei I.D., Niculescu N.G., Unita per gli interessi del paese!, Casa editrice Neuron, Focsani, 1995. 10. Adumitracesei I.D., Niculescu N.G., Affermiamoci attraverso efficienza e dignita!, Casa editrice A92, 1996

47

11. Adumitracesei I.D., Niculescu N.G., Transizione della Romania, da cosa verso che cosa?, Casa editrice A92, 1997. 12. *** Articoli dalle riviste Tribuna economica ed Economista.

Timbro su ogni pagina

Romania Biroul notarului public cu sediul in Legalizarea semnturii traductorului nr. ........

Subsemnata Vlad Otilia, traductor autorizat cu nr. 26166/2009, certific exactitatea traducerii cu textul nscrisului n limba romana, care a fost vizata de mine, Traductor autorizat Vlad Otilia Semnatura: Stampila

Facolta di giurisprudenza; Universita Danubius Galati; Ministero dellIstruzione, della Ricerca e dellInnovazione

48

Conform art.8, literele e i j din legea 36/1995, _____________________________________________, notar public, legalizeaza semnatura traducatorului autorizat de Ministerul Justitiei _____________________________, autorizatie autorizatie nr. _____ . Onorariu, Lei __________________, ncasat cu chitanta nr. _____________________, emis de biroul notarial. NOTAR PUBLIC,

Sottoscritta Vlad Otilia, traduttrice autorizzata attraverso lautorizzazione n. 26166/2009, certifico lesatezza della traduzione da me vidimata con il testo del documento nella lingua romena, Traduttrice autorizzata Vlad Otilia Firma: Timbro:

Conforme allarticolo 8, lettere e e j della Legge 36/1995 _____________________________________________, notaio pubblico, autentica la firma della traduttrice autorizzata dal Ministero della Giustizia della Romania, autorizzazione n. 26166/2009 Onorario, Lei __________________, incassato con la ricevuta n. _____________________, emessa dallufficio notarile NOTAIO PUBBLICO,

49

Potrebbero piacerti anche