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DEFINIZIONI: CLINICA: diminuzione della concentrazione di emoglobina ematica (Hb), del n e del volume dei GR, dellematocrito FISIOPATOLOGICA: della capacit di trasporto dellO2 da parte del sangue; condizione in cui massa degli eritrociti circolanti insufficiente a soddisfare la richiesta di O2 da parte dellorganismo (250 ml/min)
I GR sono tra le cellule pi specializzate del nostro organismo. Il loro diametro medio di 7-8 m. Emivita (t)= 120 giorni
INDICI ERITROCITARI-PARAMETRI DI WINTROBE I GR sono definiti da 3 parametri quantitativi: ematocrito (Htc): volume di globuli rossi impaccati (%) concentrazione di Hb (g/dl) numero per unit di volume (106/ml) E da 3 parametri qualitativi: MCV: volume corpuscolare medio, misurato in femtolitri (fl=m3)
parametro importante per la definizione delle anemie, pu fornire indicazioni sulla patofisiologia dellanemia
VALORI NORMALI
PARAMETRO
N GR x106/l [Hb] g/dl Ematocrito (%) MCV (fl) MCH (pg) MCHC (g/dl)
4,4-5,9 5,1 13,3-17,7 15,5 39,8-52,2 46 80,5-99,7 90,1 26,6-33,8 30,2 31,5-36,3 33,9
4,1-5,1 4,5 11,7-15,7 13,7 34,9-46,9 40,9 80,8-100 90,4 26,4-34,0 30,2 31,4-35,8 33,6
Per la diagnosi completa necessario lesame al MO dello striscio di sangue periferico, perch nella maggior parte dei casi si verifica POICHILOCITOSI (alterazioni nella forma) e ANISOCITOSI (grado di emoglobinizzazione)
ERITROPOIESI ED ERITROCATERESI Il mantenimento dei valori normali della massa eritrocitaria e del contenuto emoglobinico dipendono da un equilibrio dinamico tra produzione e distruzione delle emazie. Condizioni necessarie: microambiente midollare adatto, sia fisico che funzionale; normalit del compartimento staminale e dei precursori eritroidi; normalit dei processi di proliferazione cellulare e di sintesi delle diverse componenti cellulari (Hb); normalit del processo emocateretico e assenza di perdite eritrocitarie abnormi. Lalterazione di uno o pi di questi processi comporta, superati i meccanismi di compensazione, la comparsa di unanemia che si definisce sulla base di una diminuzione dei valori emoglobinici: <13 g/dl e <12 g/dl . Come altri elementi del sangue, i globuli rossi vengono prodotti nel midollo delle ossa brevi o piatte (ala iliaca, sterno, corpi vertebrali) nonch nelle epifisi di omero e femore. I globuli rossi rappresentano un po' meno della met del volume totale del sangue (40% per la donna e 45% per l'uomo).
Il numero dei globuli rossi del sangue si mantiene costante grazie a un meccanismo di feedback negativo, al quale partecipa l'ormone eritropoietina. L'eritropoietina viene messa in circolo dai reni in risposta a una carenza di ossigeno, quale si pu verificare per esempio ad alta quota o in seguito a una perdita di sangue. L'ormone sollecita il midollo osseo ad accelerare la sintesi di nuove cellule. Quando il livello di ossigeno nei tessuti torna a valori adeguati, la produzione di eritropoietina viene inibita, e il tasso di produzione dei globuli rossi ritorna nella norma. Leritropoietina un ormone proteico (33 kDa) prodotta a livello renale in condizioni ipossiche. Il meccanismo molecolare, via di trasduzione del segnale, non ancora stata chiarita.
Leritropoiesi modulata anche da altri ormoni: corticosteroidi, androgeni, ormoni tiroidei; da neurotrasmettitori: agonisti -adrenergici; da secondi messaggeri cellulari: cAMP.
Un globulo rosso immesso nella corrente circolatoria ha una vita media di circa 4 mesi (115-120 giorni) prima di venire fagocitato da macrofagi localizzati soprattutto a livello della milza, nel fegato e nel midollo osseo. Queste cellule svolgono la cosiddetta funzione della "eritrocateresi". I globuli rossi giovani sono in grado di rimodellarsi e sopravvivere senza subire danni, superando perci il "filtro" esistente a livello della milza. Ogni giorno viene demolito l1% circa dei GR circolanti Invecchiamento dei GR: il progressivo deterioramento delle capacit metaboliche degli eritrociti alla base del loro invecchiamento: capacit di sintesi di ATP (glicolisi anaerobia), squilibrio ionico alterazioni della struttura della membrana (ossidazione), flessibilit/elasticit adesione di Ab per esposizione di Ag di membrana
MECCANISMI DI ADATTAMENTO LA CONDIZIONE ANEMICA COMPORTA UNA DIMINUZIONE DELLA CAPACITA DI TRASPORTO DELLO2 DA PARTE DEL SANGUE; NON VIENE SOPPERITO IL FABBISOGNO DI O2 (250 ml/min) ADATTAMENTO AUMENTO DELLA GITTATA CARDIACA: si verifica in condizioni severe ([Hb]=7-8 g/dl), in caso di coronopatie pregresse si pu avere angina pectoris; RIDISTRIBUZIONE DEL SANGUE NEI TESSUTI: vengono privilegiati gli organi vitali a scapito ad es. della cute pallore; ALTERAZIONI BIOCHIMICHE DELLA Hb: spostamento a dx della curva di dissociazione
SINTOMATOLOGIA COMUNE In generale aumento dellaffaticamento da sforzo, dispnea, palpitazioni, pallore. La sintomatologia dipende dalla capacit di adattamento che diversa a seconda del tipo di insorgenza (acuta o cronica) e dalle condizioni fisiche pregresse del paziente.
Sistema cardiovascolare e polmonare: in caso di insorgenza insidiosa e in assenza di patologie pregresse la sintomatologia a carico di questi organi non compare sino a quando la [Hb] non scende al di sotto dei 7 g/dl. DISPNEA, PALPITAZIONI, SOFFI IPERCINETICI E RITMO DA GALOPPO in seguito a sforzo. Se sono presenti patologie: la sintomatologia descritta compare anche in condizioni di riposo. Cute e mucose: il pallore il segno distintivo dellanemia, dovuto alla diminuita [Hb] ma soprattutto alla vasocostrizione periferica. Il pallore pi evidente a livello della mucosa buccale e della faringe, a livello labiale, delle congiuntive e delepitelio nasale. Glossiti e ulcerazioni delle labbra nellanemia perniciosa. Nellanemia falciforme sono frequenti ulcerazioni alle gambe. Assottigliamento e perdita della lucentezza di unghie e capelli, soprattutto dellanemia perniciosa, coilonchia nellanemia sideropenica. Talvolta compare ittero. SNC: emicranie, vertigini, ronzio auricolare, scotoma, diminuzione della concentrazione mentale, sonnolenza, diminuzione del visus, microemorragie della retina.
CLASSIFICAZIONE DELLE ANEMIE Sulla base dellentit della diminuzione della [Hb]: ANEMIA LIEVE: [Hb] 80-60% ANEMIA DI MEDIA ENTITA: [Hb] 40-60% ANEMIA GRAVE: [Hb] 40-20% ANEMIA GRAVISSIMA: [Hb] <20%
Sulla base delle caratteristiche morfologiche dei GR: MCV Normocitica, normocromica
Anemia nelle patologie croniche Anemie emolitiche Anemia da emorragia acuta Anemia aplastica Anemia perniciosa Anemia da deficit di folati
MCHC normale
normale
Macrocitica, normocromica
aumentato diminuito
normale diminuita
Microcitica, ipocromica
CLASSIFICAZIONE FISIOPATOLOGICA: PRODUZIONE INSUFFICIENTE Insufficienza midollare deficit di fattori della eritropoiesi soppressione midollare
n reticolociti
RETICOLOCITI: precursori dei GR, restano nel midollo osseo per 24-48 h quindi vengono immessi in circolo dove nelle 24 h successive completano la maturazione perdendo mtc, ribonucleopt citoplasmatiche (colorazione con blu di cresile). Normalmente i reticolociti rappresentano lo 0,5-2% dei GR circolanti
ANEMIE DA PRODUZIONE INSUFFICIENTE 1. Anomalie della proliferazione e del differenziamento della cellula staminale ematopoietica: anemia aplastica mielodisplasia 2. Anomalie della proliferazione e del differenziamento della cellula staminale eritroide: aplasia eritroide pura anemia in malattie renali croniche anemia in malattie endocrine anemie diseritropoietiche congenite 3. Anomalie della proliferazione e del differenziamento degli eritroblasti: Difettosa sintesi di DNA: a. perniciosa (a. megaloblastica) a. da deficit di folati (a. megaloblastica) anomalie metaboliche congenite Difettosa sintesi di Hb: a. sideropenica talassemie 4. Meccanismi multipli o sconosciuti: anemia in malattie croniche anemia sideroblastica anemie mieloftisiche
CELLULE STAMINALI MULTIPOTENTI: anomalie della proliferazione e del differenziamento anemia aplastica mielodisplasia Cause: le cause di tali patologie sono poco note hp: farmaci, sostanze mielotossiche (benzene), radiazioni, infezioni virali PANCITOPENIA CELLULE STAMINALI COMMISSIONATE: anomalie della proliferazione e del differenziamento Aplasia eritroide pura Anemia nelle malattie renali croniche Anemie in malattie endocrine Anemie diseritropioietiche croniche Cause: ?, ipotesi autoimmune RETICOLOCITOPENIA PRECURSORE ERITROIDE: anomalie proliferazione e della maturazione Anemie megaloblastiche Anomalie metaboliche Anemia sideropenica Talassemie ANISOCITOSI, POICHILOCITOSI della
ANEMIE MEGALOBLASTICHE
1. ANEMIA PERNICIOSA (deficit di vitB12) 2. ANEMIA DA DEFICIT DI FOLATI 3. ANEMIE DA MALATTIE METABOLICHE (alterazioni della sintesi delle basi puriniche e pirimidiniche) Hanno in comune una ridotta sintesi di DNA ed alterazioni morfologiche caratteristiche delle cellule ematiche e del midollo osseo. I precursori eritriodi nel midollo osseo e gli eritrociti stessi sono abnormemente grandi ed hanno forma ovale (anisocitosi). Anemie macrocitiche normocromiche. MCV > 100 fl. In caso di forme gravi nel sangue compaiono elementi nucleati della serie rossa. Il midollo ipertrofico.
ANEMIA PERNICIOSA ( malattia di Addison-Biermer) EZIOLOGIA : ascrivibile alla carenza di vitamina B12 (cobalamina). PATOGENESI
La vitamina B12 funge da coenzima per diverse reazioni metaboliche: conversione del metilmalonilCoA succinilCoA metabolismo dei in FA
metilazione dellomocisteina con formazione di metionina ad opera dellN5 metil-tetraidrofolato: trappola dei folati SINTESI DEL DNA
Lorganismo umano non in grado di sintetizzare la vitamina B12 o di assorbire quella prodotta dalla flora batterica del colon. Il fabbisogno giornaliero di 2,5 g ed soddisfatto dalla dieta, le riserve corporee ammontano a 5 mg (sufficienti per anni).
Nei paesi occidentali la carenza di vitamina B12 dovuta ad alterazioni dellassorbimento, a diete estremamente restrittive a condizioni di aumentata richiesta (gravidanza, ipertiroidismo, neoplasie disseminate.
Lassorbimento della vitamina B12 complesso: stomaco: la vitamina viene dissociata dalle proteine ad opera della pepsina (pH<7). Per potere proseguire a livello intestinale la vit B12 deve complessarsi con cobalofilline o fattori R-leganti. Le cellule parietali della mucosa gastrica secernono insiene a HCl il FI (fattore intrinseco) necessario per le fasi successive dellassorbimento. intestino: i complessi vit B12-R vengono scissi ad opera delle proteasi pancreatiche, la viB12 si lega al FI, il complesso formato viene trasportato allileo. Gli enterociti possiedono recettori per il FI in grado di internalizzarlo ed, in questo modo, assorbire la vitamina.
Lassorbimento della vitB12 pu essere dallinterruzione di una di queste fasi: acloridia gastrectomia insufficienza pancreatica esocrina resezioni ileali teniasi AUTOIMMUNITA
alterato
PATOGENESI AUTOIMMUNE: si ritiene che lanemia perniciosa derivi dalla distruzione della mucosa gastrica mediata da meccanismi immunologici, forse di tipo autoimmune. Ne deriva una gastrite cronica atrofica caratterizzata da perdita delle cellule parietali e da un marcato infiltrato linfoplasmacellulare. Nei pazienti con anemia perniciosa possono essere presenti 3 tipi di Ab: nel 75% dei casi presenta Ab di tipo I che blocca il legame della vitB12 al FI Ab bloccante. LAb I riscontrabile sia nel siero che nel succo gastrico; gli Ab di tipo II prevengono il legame del complesso FI-vitB12 al recettore espresso dagli enterociti, anche questi Ab sono espressi nella maggior parte dei pazienti affetti dalla patologia; gli Ab di tipo III sono presenti nell85-90% dei pazienti e sono localizzati nei microvilli del sistema canalicolare delle cellule parietali gastriche (Ab parieto-canalicolare), questi anticorpi non sono correlati allanemia perniciosa. La possibilit che lanemia perniciosa sia una malattia autoimmune anche sostenuta dallassociazione con la tiroidite e ladrenalite autoimmuni. INCIDENZA: lanemia perniciosa presente in tutti i gruppi razziali. E relativamente pi frequente nelle popolazioni scandinave ed anglossassoni. E una mallattia dellet avanzata di solito diagnosticata tra la quinta e lottava decade. E possibile una predisposizione genetica correlata alla predisposizione alle patologie autoimmuni.
DIAGNOSI E DECORSO CLINICO : linizio dellanemia perniciosa caratteristicamente insidioso. Quando il paziente arriva allosservazione medica lanemia di solito grave. Il decorso abituale progressivo se non bloccato dalla terapia. Le alterazioni citologiche della mucosa gastrica sono associate ad un aumento dellincidenza di carcinoma gastrico. I pazienti frequentemente sviluppano insufficienza del miocardio dovuta ad ipossia cronica. Gli aspetti diagnostici includono: anemia megaloblastica moderata o grave leucopenia con granulociti ipersegmentati trombocitopenia live o moderata alterazioni neurologiche in relazione allinteressamento dei cordoni spinali posterolaterali, in alcuni casi turbe neurologiche: parestesie, turbe della sensibilit profonda con atassia, abolizione della sensibilit pretibiale, positivit al Babinski, turbe della coordinazione motoria; turbe della memoria, apatia, depressione fino ad alterazioni del comportamento. acloridia anche dopo stimolazione con istamina incapacit di assorbire dosi terapeutiche di cobalamina (test di Schilling) bassa cobalaminemia escrezione di acido metilmalonico nelle urine remissione e/o miglioramento del somministrazione parenterale di vitB12 quadro clinico in seguito a
ANEMIA DA DEFICIT DI FOLATI EZIOLOGIA: ascrivibile alla carenza di folati (vitamina B9). PATOGENESI
La vitamina B9 funge da coenzima in diverse reazioni: nelle reazioni della sintesi della timidina dalluridina SINTESI DEL DNA sintesi della metionina da omocisteina sintesi delle purine metabolismo degli aa
Lorganismo umano non in grado di sintetizzare i folati, Il fabbisogno giornaliero di 100 g ed soddisfatto dalla dieta (vegetali), le riserve corporee ammontano a 5-10 mg (sufficienti per mesi). I folati sono sensibile al calore, la cottura dei cibi pu distruggere fino al 95% del contenuto
Esistono 3 principali cause di carenza di acido folico: diminuito apporto (alcolisti, anziani, indigenti), aumentata richiesta (gravidanza, infanzia e adolescenza, emopoiesi iperattiva in seguito ad emolisi, neoplasie disseminate), insufficiente assorbimento e/o utilizzazione. Lassorbimento dei folati avviene prevalentemente a livello del digiuno e dellileo prossimale dove i folati poliglutammati contenuti nei cibi vengono convertiti in monoglutammati ed assorbiti. La forma di trasporto legata a -globuline. Alterazioni dellassorbimento possono verificarsi in seguito allassunzione di alcuni farmaci: fentoina (anticonvulsivante), contraccettivi orali. DIAGNOSI E DECORSO CLINICO : il quadro clinico, amche se meno grave, si sovrappone a quello dellanemia perniciosa ad eccezione delle alterazioni neurologiche. Gli aspetti diagnostici includono: dosaggio dei livelli sierici dei folati (< 3-5 ng/ml) dosaggio dei folati intraeritrocitari
ANEMIA SIDEROPENICA EZIOLOGIA : ascrivibile alla carenza di Fe. Le cause di carenza di Fe sono molteplici. La carenza di Fe nellorganismo umano pu essere sostenuta da 1. Scarso apporto alimentare 2. Deficit di assorbimento 3. Emorragie acuto o croniche
Lanemia da cerenza di Fe una condizione determinata dal deficit della disponibilit del ferro che si riflette in una inadeguata sintesi delleme necessario per la formazione di tutte le proteine eminiche dellorganismo ed, in primo luogo, dellHb. Nello striscio di sangue periferico sono presenti emazie ipocromiche con lHb confinata alla periferia dei GR che assume le caratteristiche dellanulocito. Anemia microcitica ipocromica: MCV < 80 fl talvolta intorno 50 fl, MCH inferiore alla norma. Il midollo osseo mostra iperplasia eritroide, si rileva eccesso di eritroblasti policromatofili di dimensioni ridotte ed assenza di ferro dai depositi.
ADULTI
BAMBINI ED ADOLESCENTI
Aumentata richiesta
La carenza di Fe probabilmente lalterazione nutritiva pi diffusa nel mondo il fabbisogno giornaliero di Fe di 5-10 mg e di 7-20 mg . Di questo solo il 1015% viene assorbito, quantit sufficiente a compensare le perdite giornaliere 1-1,5 mg (feci, sudorazione, desquamazione, emorragie).
PATOGENESI
Il Fe un costituente essenziale delleme e dei coenzimi eminici (citocromi, citocromo ossidasi, perossidasi e catalasi). E presente, inoltre, nella mioglobina ed in altri enzimi non emici.
In condizioni normali il contenuto di Fe di un organismo adulto si aggira sui 3,5-4 g e si distribuisce in diversi comparti: il comparto principale costituito dallHb che ne contiene ~ 2 g, seguito dalle proteine di accumulo (ferritina ed emosiderina) che ne contengono fino ad 1 g. In condizioni normali esiste un eql tra ferritina cellulare e ferritina plasmatica. I valori normali di ferritinemia oscillano tra 1,5 e 3 g/dl.
Totale (mg) Funzionale Hb mioglobina enzimi Deposito ferritina emosiderina 3450 2100 300 50 1000
Assorbimento
la quantit di Fe assorbita regolata dalle riserve di presenti nelloregnimo (IRP) La sede pi attiva di assorbimento del Fe il duodeno: Fe emico assorbito direttamente (25% di quello ingerito) Fe non emico assorbito con meccanismi pi complessi fattori che facilitano lassorbimento: acido ascorbico, acido citrico, aa, fruttosio
In condizioni normali parte del Fe che entra negli enterociti rapdamente rilasciato alla transferrina plasmatica (normalmente saturazione 33%, 120 g e 100 g capacit totale di legare il Fe 300350 g) i precursonri eritroidi possiedono recettori ad alta affinit per la transferrina il Fe di riserva in forma di ferritina e di emosiderina (epatocite, macrofagi) normalmente nel plasma circolano basse quantit di ferritina
DIAGNOSI E DECORSO CLINICO : lo sviluppo dellanemia lento ed insidioso, le forme lievi grazie ai meccanismi di adattamento sono paucisintomatiche. In alcuni casi si possono raggiungere valori di Hb di 5 g/dl. I sintomi pi comuni sono astenia, affaticabilit, irritabilit, insonnia, cefalea, difficolt a concentrarsi, vertigini nel passaggio dal clinostatismo allortostatismo. A questa sintomatologia si associano altri disturbi quali secchezza e fragilit dei capelli, fragilit ungueale (coilonichia). I pazienti presentano talvolta bruciori alla lingua che si presenta arrossata per una glossite atrofica, possono mostrare ragadi e fissurazioni della commissura labiale (cheilite angolare), disfagia associata ad esofagite con neoformazioni tissutali al di sotto della cartilagine cricoide. Sindrome di Plummer-Vinson: glossite, disfagite, anemia sideropenica. Gli aspetti diagnostici includono: reazione di Perls su agoaspirato midollare dosaggio della sideremia (% di saturazione) dosaggio della transferrinemia (330 g/dl 410 g/dl) dosaggio della ferritinemia (300 g/dl <10 g/dl) emocromo ed indici eritrocitari Sulla base dellentit della sintomatologia e dai valori dei paramtri diagnostici possibile distinguere: stato di carenza di Fe latente stato di carenza marziale stato prenaemico di eritropoiesi ferrocarente stato di anemia ferrocarenziale conclamata
LE -TALASSEMIE EZIOLOGIA : ridotta o mancata sintesi di catene -globiniche a causa di mutazioni (generalmente puntiformi) e conseguente eccesso di catene -globiniche. In caso di ridotta sintesi si ha la +-talassemia, in caso di assenza di sintesi di catene , si ha la 0-talassemia.
Le -talassemie sono molto eterogenee dal punto di vista molecolare; sino ad oggi sono state identificate 645 alterazioni molecolari che interessano il gene globinico
ANEMIA FALCIFORME EZIOLOGIA : mutazione puntiforme che porta alla sostituzione di una Val al posto di un acido glutammico in posizione 6 della catena -globinica HbS
Deficit enzimatici
Deficit di enzimi glicolitici (piruvato chinasi, esochinasi) Deficit degli enzimi dello shunt dei pentoso-fosfati (G6PDH, glutatione sintetasi)
CARENZA DI G6PDH o FAVISMO EZIOLOGIA: deficit ereditario della glucoso-6-fosfato deidrogenasi. L?eredit legata al cromosoma X (locus Xq28), nei maschi il deficit enzimatico decisamente marcato, le donne possono essere protatrici sane o affette.
La carenza di G6PDH una malattia rara, ne sono affette 400milioni di persone al mondo, in Italia circa 400000, circa lo 0,8% della popolazione. E diffusa soprattuttto in Africa, in Asia meridionale, e nel bacino del Mediterraneo. In Italia lincidenza pi alta si ha in Sardegna, nella zona del delta del Po ed in Veneto. Anche per la diffusione della carenza di G6PDH ha avuto un ruolo importante la malaria.
PATOGENESI
Lenzima G6PDH catalizza la reazione di deidrogenazione del G6P a F6P con produzione di NADPH(H+)
La G6PDH espressa in tutti i tessuti ma il suo deficit si manifesta essenzialmente negli eritrocicti. Le unit riducenti prodotte sono indispensabili nelle reazioni di riduzione del glutatione Il glutatione una molecola antiossidante che previene lossidazione dellHb e la conseguente denaturazione. Lossidazione dei gruppi SH dellHb porta alla denaturazione della proteina che precipita (corpi di Heinz), i precipitati danneggiano la membrana cellulare emolisi, dimuiscono la plasticit sequestro splenico Linsufficiente attivit enzimatica si traduce in una minore capacit delle emazie di resistere al danno ossidativo con accorciamento della loro emivita.
Sono state descritte centinaia di mutazioni alleliche di cui la maggior parte non produce alcuna manifestazione clinica. I difetti molecolari consistono essenzialmente in mutazioni puntiformi della sequenza codificante, che comportano sostituzioni aminoacidiche; non sono note mutazioni di tipo null. Quelle pi comuni sono: le varianti mediterranee attivit<10% (forma grave), le varianti africane A (forma lieve), Mahidol (forma moderata) Canton (forma grave) nel sud-est asiatico.
INFEZIONI: epatiti virali, polmonite, febbre tifoide. La crisi emolitica si manifesta improvvisamente a 12-48 ore dallingestione dei farmaci o dei cibi indicati, possono insorgere tachicardia, astenia, respiro difficoltoso, pallore abnorme, ittero, febbre, urine di colore scuro, dolori muscolari, perdita di conoscenza. Terapia: riposo assoluto, idratazione, ospedalizzazione ed eventuale emotrasfusione.
DIAGNOSI: al di fuori delle crisi emolitiche questi individui sono ematologicamente normali. Lemolisi sia intra- che extravascolare emazie con corpi di Heinz, reticolocitosi spiccatissima dosaggio dellattivit enzimatica della G6PDH rispetto ad altri enzimi (piruvato chinasi o esochinasi) iperbilirubinemia indiretta