Sei sulla pagina 1di 11

GreenLab S.r.l.

- 2008

PROGETTAZIONE DEL VERDE PENSILE

PROGETTAZIONE DEL VERDE PENSILE


Il termine verde pensile si riferisce alla creazione di una superficie vegetata continua in posizioni tali da non permettere la continuit ecosistemica con il suolo. Questo pu avvenire sia nel caso dei tetti di edifici alti diversi piani, come anche nel caso delle coperture di parcheggi sotterranei. Nato in antichit come elemento puramente decorativo, ha progressivamente acquisito nellultimo secolo una rilevante importanza funzionale. Ci non toglie che ancora oggi il verde pensile abbia una grandissima potenzialit decorativa, perci questa tecnologia si sviluppata in due direzioni: Verde Pensile Estensivo: punta a massimizzare i vantaggi funzionali che una copertura a verde pu offrire, minimizzando contemporaneamente le spese, questo tipo di copertura non fruibile fatto salvo per alcuni lavori di manutenzione e laspetto estetico diventa decisamente secondario. Verde Pensile Intensivo: pur mantenendo il suo intrinseco valore funzionale, un tipo di intervento che punta a rendere la copertura fruibile e gradevole, naturalmente a discapito della sua economicit. Nel corso degli ultimi decenni limpatto antropico ha contribuito, in maniera diretta od indiretta, a provocare processi di degradazione ambientale ed in particolare climatica. Su alcuni di questi processi, il verde pensile, soprattutto se usato in sinergia con altre tecniche, pu avere una forte efficacia risolutiva. Un esempio per comprendere il peso e lefficacia riconosciuti al verde pensile come strumento di mitigazione ambientale, dato dalliniziativa intrapresa dalla citt di Tokio che impone, dal 1 aprile 2001, linverdimento di almeno il 20% delle coperture piane esistenti. Tale strumento urbanistico, con lausilio di forme dincentivazione pubblica, adottato per contrastare laumento di quasi tre gradi delle temperature medie annue che si verificato nella citt negli ultimi anni. Coperture Verdi Orizzontali, Terrazze

Coperture Verdi Inclinate

SCHEDA_PROG_V_P

GreenLab S.r.l. - 2008

PROGETTAZIONE DEL VERDE PENSILE

Copertura Di Garage

Manufatti Industriali e Capannoni

Elementi di un tetto verde


Per poter rispondere a queste esigenze i vari sistemi e le diverse tecnologie attualmente impiegate devono riprodurre, in linea di principio, una stratificazione composta da diversi elementi, come sotto indicato oltre, naturalmente, allelemento di supporto strutturale (soletta, copertura) e allelemento di tenuta (impermeabilizzazione) che rappresentano la superficie di posa per il verde pensile. 1. strato antiradice (integrato o meno) e strato daccumulo e protezione meccanica 2. strato drenante 3. strato filtrante, 4. substrato di vegetazione, 5. accessori (per il drenaggio e lirrigazione), 6. vegetazione, Tutte queste stratificazioni specifiche sono necessarie in quanto le piante collocate sui tetti, sono escluse dal naturale ciclo dellacqua e delle sostanze nutritive e perch messa a loro disposizione relativamente poca terra. Questi elementi, esclusi alcuni accessori, non sono pi visibili quando le piante coprono la superficie formando il giardino.

SCHEDA_PROG_V_P

GreenLab S.r.l. - 2008

PROGETTAZIONE DEL VERDE PENSILE

Strato antiradice e strato daccumulo e protezione meccanica


La vegetazione sviluppa apparati radicali che, in genere, presentano una notevole aggressivit nei confronti degli elementi costruttivi. Le radici hanno contempo raneamente unazione di disgregazione meccanica e di alterazione/dissoluzione chimica, sono in grado perci di perforare le guaine ed i manti impermeabili e di penetrare al di sotto delle copertine e delle protezioni. Il risultato che, nella migliore delle ipotesi, lacqua piovana si infiltra negli ambienti sottostanti. Tuttavia questi problemi possono oggi essere evitati, infatti esistono dei materiali nei quali sono state miscelate in fase di produzione delle sostanze repellenti nei confronti delle radici. Nel caso invece non si disponga di materiale specificatamente anti-radice, possibile ottenere una affidabile protezione inserendo delle sottili lamine metalliche allinterno del materiale stesso. Si tenga ben presente che anche materiali trattati per resistere allattacco delle radici possono divenire vulnerabili nelle zone di giunzione se queste non sono fatte con attenzione o se vengono saldate con sistemi che alterano le caratteristiche del materiale stesso. Tutti i materiali utilizzati per lo strato antiradice, sia esso integrato con lo strato di tenuta o meno, devono essere certificati antiradice per aver superato uno dei test antiradice ufficialmente riconosciuti (FLL, EN,) Il problema pu venir affrontato anche selezionando delle specie che non abbiano un apparato radicale troppo profondo e aggressivo, tuttavia questa selezione pu venir effettuata solo per via sperimentale in quanto al momento non sono stati effettuati degli studi abbastanza approfonditi sugli apparati radicali, correlati alla sistematica vegetale. Una funzione dello strato daccumulo e di protezione meccanica di accumulare acqua di riserva da fornire agli apparati radicali nei momenti di maggiore stress idrico e in assenza di un apposito dispositivo di accumulo. Laltra funzione di proteggere limpermeabilizzazione sottostante da danni e sollecitazioni meccaniche derivanti dal calpestamento. Laspetto della protezione meccanica significativo soprattutto durante le fasi di cantiere di posa del verde pensile, quando lo strato di tenuta resterebbe scoperto.

Strato drenante
Questo strato rappresenta il cuore dei vari sistemi e la sua corretta realizzazione determina in gran misura il buon risultato e la durata dellinverdimento. Le funzioni dello strato drenante sono essenzialmente cinque: drenaggio delle acque piovane e di irrigazione in eccesso; accumulo e riserva di acqua per la vegetazione; aerazione degli apparati radicali; protezione aggiuntiva delle stratificazioni di impermeabilizzazione; elemento di supporto per pavimentazioni, percorsi pedonali e strutture di arredo.

Tutte le funzioni sono importanti ma, la quella di aerazione degli apparati radicali, in dipendenza con lefficacia drenante quella che di solito viene maggiormente trascurata, pur potendo limitare o impedire lo sviluppo della vegetazione se non viene ben calibrata. I materiali che vengono utilizzati si possono sinteticamente suddividere in due categorie. Sistemi in materiale sciolto Tecnologicamente i sistemi drenanti in materiale sciolto rappresentano una soluzione obsoleta, applicata soprattutto nel passato, e sono stati sostituiti dai sistemi drenanti in pannelli preformati che forniscono migliori prestazioni, con spessori decisamente pi ridotti, in termini di peso, gestione del rapporto aria/acqua, accumulo idrico, resistenza meccanica e comportamento nei confronti degli apparati radicali.
SCHEDA_PROG_V_P

GreenLab S.r.l. - 2008

PROGETTAZIONE DEL VERDE PENSILE

Se tuttavia si utilizza questo tipo di sistema drenante necessario utilizzare anche lo strato di accumulo sottostante Sistemi con elemento drenante preformato in piastre o rotoli Questi elementi vengono realizzati in materiale plastico, soprattutto polietilene. Presentano il vantaggio della leggerezza e facilit di posa e di una buona resistenza alla compressione, consentendo di essere utilizzati come sottofondazione per pavimentazioni ed elementi costruttivi anche pesanti, mantenendo contemporaneamente continuit ed efficacia di drenaggio. A parit di spessore presentano capacit drenanti nettamente superiori a quelle dei materiali sfusi con pesi pi contenuti. In questi sistemi lacqua viene accumulata in appositi incavi ricavati modellando opportunamente gli elementi, in questo caso laccumulo possibile anche su coperture in pendenza. Su coperture piane possibile comunque sempre ottenere una falda aggiuntiva di riserva. I pannelli drenanti mantengono la loro funzionalit nel tempo, anche con massiccia presenza di radici. Per quanto riguarda la capacit drenante, il dimensionamento dei sistemi drenanti in pannelli viene attualmente riferito ad una pioggia con intensit di 300 l/s x ha. Lo spessore richiesto per lo strato drenante dipende, oltre che dalle caratteristiche pluviometriche del sito, dalla pendenza della copertura e dal posizionamento, densit e dimensione degli scarichi e tipologia di vegetazione supportata.

Strato filtrante
Compito dello strato filtrante di impedire la discesa di particelle fini del substrato nello strato drenante, limitandone o impedendone la funzionalit e di fornire ancoraggio agli apparati radicali. Simpiegano materiali con opportune caratteristiche di resistenza alla trazione, al taglio e al punzonamento, e con idonea permeabilit idrica. Se ci non fosse si avrebbe lintasamento dello strato filtrante che ridurrebbe o interromperebbe il flusso verticale dellacqua di drenaggio e lo scambio gassoso (Permeabilit alla pressione di vapore) tra substrato e strato drenante.In sostanza il sistema a tre strati tende a trasformarsi in uno monostrato, appoggiato sullo strato filtrante, nel quale le funzioni di drenaggio e scambio gassoso diventano, col passare del tempo, sempre meno efficienti. Nello strato drenante, confinato superiormente da uno strato che impedisce gli scambi gassosi, sinstaura una condizione di anaerobiosi che, col tempo, danneggia gli apparati radicali.

Substrato di vegetazione
Come substrato per giardini pensili non si possono utilizzare i normali substrati per giardinaggio o, peggio ancora, terreno di coltivo. Le caratteristiche che i substrati per verde pensile devono avere sono particolari. Devono consentire uno sviluppo costante nel tempo della vegetazione in condizioni climatiche avverse senza comportare alti costi di manutenzione. Le caratteristiche principali che un substrato per verde pensile deve presentare si possono cos sintetizzare: peso ridotto anche in massima saturazione idrica, elevata capacit drenante a massima saturazione idrica, bilanciato rapporto aria/acqua a massima saturazione idrica, buona capacit di ritenzione idrica,
SCHEDA_PROG_V_P

GreenLab S.r.l. - 2008

PROGETTAZIONE DEL VERDE PENSILE

struttura fisica e chimica stabile, ottima resistenza al gelo, ridotto compattamento nel tempo, assenza di semi di infestanti, non formare fango a massima saturazione idrica e durante eventi meteorici. Particolare importanza viene data, nella produzione di questi substrati alle caratteristiche chimiche come la salinit, il pH , la capacit di adsorbimento e il potere tampone. Perfettamente bilanciata deve essere la presenza di frazione minerale ed organica a seconda della tipologia di inverdimento. Limpiego di substrati non adatti comporta gi a breve termine seri inconvenienti: compattamento e conseguente asfissia radicale, sbilancio nel rapporto aria/acqua, peso elevato in massima saturazione idrica, perdita della capacit drenante, scompensi nella disponibilit di sostanze nutritive, sviluppo di patologie. I materiali normalmente impiegati nella miscelazione dei substrati, per formare la parte minerale, sono costituiti da materiali vulcanici quali lava e pomice. Questi materiali, a seconda della tipologia, sono presenti nel substrato circa dal 50% al 90% in volume. Di particolare interesse, in sostituzione o integrazione con questi materiali, limpiego del laterizio riciclato, proveniente dalla demolizione di fabbricati, in modo particolare dalle coperture. Si tratta di materiale granulare prodotto con laterizi selezionati, frantumati, arrotondati e vagliati. Il prodotto ottenuto, oltre ad avere caratteristiche fisiche e chimiche equiparabili o migliori rispetto ai materiali vulcanici, presenta innegabili vantaggi per la salvaguardia dellambiente in quanto ev ita lapprovvigionamento di materiale in cave e offrendo, invece, interessanti possibilit per il riutilizzo di un materiale pregiato.

Accessori per lirrigazione


Poich in climi stagionali con periodi pi aridi rispetto al clima tedesco, la prestazione di un tetto a verde dipendente ed in parte proporzionale allapporto artificiale di acqua, bisogna analizzare quali accessori per lirrigazione possono risultare pi funzionali. Il tipo di irrigazione pi antico ed utilizzato quello per aspersione. Questo sistema cerca di riprodurre la precipitazione atmosferica utilizzando degli spruzzatori fissi o semoventi che sparano acqua ad alta pressione. Questo tipo di irrigazione facilmente utilizzabile anche su grandi superfici, fornisce molta acqua e per questo motivo non viene ripetuto con frequente cadenza. Questo tipo di irrigazione soggetto per a diversi sprechi in quanto molto sensibile al vento, inoltre una certa quantit di acqua evapora prima di raggiungere il suolo e lapparato radicale, infine la distribuzione di acqua non ben controllata e normalmente una parte di questa (quella in eccesso) viene perduta nella falda. Questi difetti, se possono essere accettati in agricoltura, sono incompatibili con le esigenze del verde pensile. Un sistema di irrigazione pi moderno prende il nome di microirrigazione e si fonda sul principio di fornire piccole quantit di acqua con elevata frequenza, in vicinanza dellapparato radicale delle stesse piante, questo viene solitamente ottenuto utilizzando dei gocciolatori localizzati alla base di ogni pianta. Nei filari, questa tecnologia si dimostra molto efficiente, infatti la superficie della piantagione non richiede unannaffiatura omogenea, anzi, il fornire lacqua in maniera discreta alle singole piante, impedisce lo sviluppo di infestanti tra un filare e laltro. Lacqua in questo modo viene quasi interamente sfruttata dalla pianta con ridottissime perdite dovute al vento, allevaporazione e alla percolazione nella falda. Inoltre non bagna gli organi epigei delle piante ostacolando lattacco parassitario di funghi. Tuttavia il verde pensile prevede una distribuzione continua della vegetazione che mal si adatta ad una irrigazione discreta e puntiforme, pertanto i vantaggi in termini di efficienza del sistema potrebbero essere annullati o superati dal costo per la realizzazione di una rete molto fitta di ali gocciolanti.
SCHEDA_PROG_V_P

GreenLab S.r.l. - 2008

PROGETTAZIONE DEL VERDE PENSILE

Un sistema irriguo, che ricade comunque nella categoria della microirrigazione ma che costituisce un compromesso tra i due sistemi esposti, la microirrigazione a spruzzo. Questo sistema pu risultare efficace, ma richiede, come tutti i compromessi, una attenta taratura, per la precisione bisogner valutare in particolare la distribuzione degli spruzzatori, la portata dacqua, laltezza sul suolo e quanto lo spruzzo nebulizzato. Queste ultime due caratteristiche definiscono in particolare la sua vulnerabilit al vento. La particolare struttura di supporto funzionale al verde pensile, prevede uno strato di accumulo dellacqua che, nel caso dei pannelli preformati, fa le veci della falda, con lulteriore vantaggio di avere un sistema drenante incorporato che impedisce a questa di allagare la zona radicale. Da questo strato di accumulo lacqua tende in una certa misura ad evaporare, proporzionalmente alla sua temperatura. Il vapore viene captato dallo strato filtrante sovrapposto, qui condensa e per capillarit umidifica il terreno e raggiunge gli apparati radicali. In climi abbastanza caldi, dove questo processo evaporativo sia abbastanza consistente, potrebbe essere sufficiente alimentare questa falda profonda, assicurando un moderato ma continuo flusso dacqua in risalita, con delle perdite teoricamente nulle. Si tenga ben presente che un sistema di irrigazione interrato risulta pi costoso per quanto riguarda leventuale manutenzione.

Vegetazione
I sistemi per inverdimento pensile ben strutturati con lintegrazione, ove necessario, di idonei impianti dirrigazione di soccorso e/o mantenimento, sono in grado di fornire alla vegetazione adeguate condizioni di sviluppo. Bench a tutti gli effetti non esistano limiti invalicabili nella scelta delle specie, bisogna tenere ben presente che il senso del verde pensile estensivo di fornire una serie di benefici a prezzi relativamente ridotti. Siccome molti benefici sono correlati strettamente alle specie utilizzate, ma il ricreare le condizioni adatte alla loro vita pu richiedere in taluni casi costi anche molto elevati, sensato restringere lutilizzo delle specie per il verde pensile estensivo a quelle che riescono a massimizzare i vantaggi proporzionatamente a delle spese comunque pi contenute possibili. Le principali condizioni che influiscono sulla vita di una pianta sono: Luce Tutte le piante hanno bisogno di luce per sopravvivere, tuttavia alcune richiedono insolazione diretta, altre invece necessitano di una luce diffusa e crescono meglio se non vengono esposte direttamente ai raggi solari. Lombreggiamento su un tetto inclinato rivolto a nord, o su un edificio circondato da rilievi o da edifici pi alti, una condizione data, a questa condizione dovranno adeguarsi le piante che vi verranno poste. Una prima scelta va dunque effettuata tra piante cosiddette eliofile e piante sciafile, facendo anche attenzione a non miscelare specie con velocit di accrescimento troppo diverse che portino alcune ad ombreggiare le altre. Acqua Lacqua costituisce una delle principali limitazioni allo sviluppo di una pianta. Alcune piante hanno sviluppato degli adattamenti che consentono loro di sopravvivere anche in condizioni di ridottissima disponibilit di acqua, come ad esempio le crassulacee. Lutilizzo di queste piante permette di inverdire delle superfici anche in climi siccitosi, senza dover ricorrere a delle annaffiature, riducendo cos drasticamente i costi di gestione e di manutenzione. Tuttavia, siccome uno dei principali obiettivi del verde pensile quello di ricreare un processo evapotraspirativo sulla copertura (consultare il capitolo 1.3.3.), non si pu prescindere dallavere sempre una certa quantit dacqua disponibile sul tetto. Non dunque corretto considerare la disponibilit idrica come una condizione data, andr bens considerata di volta in volta lopportunit di ricorrere ad irrigazioni, premurandosi di utilizzare un tipo di vegetazione che possa massimizzare i benefici in funzione della quantit dacqua fornita.
SCHEDA_PROG_V_P

GreenLab S.r.l. - 2008

PROGETTAZIONE DEL VERDE PENSILE

Anche leccesso di acqua assolutamente da evitare, si infatti dimostrato che su terreni umidi le piante infestanti sono molto concorrenziali e possono sopraffare le specie che vengono originariamente impiantate. Inoltre in assenza di un buon sistema drenante, leccesso di acqua porta facilmente in condizioni di anossia il substrato con conseguente morte degli apparati radicali. Il problema del rapporto tra la vegetazione e lacqua coinvolge dunque questi tre aspetti: la granulometria ed il tipo di terriccio (per definire la capacit di campo ed il punto di appassimento), la qualit del sistema di accumulo e drenaggio, la presenza e tipologia di sistemi di irrigazione. Temperatura Gli stress termici, da caldo o da freddo, possono essere normalmente riportati allo stress idrico. Se infatti le temperature scendono al di sotto dello zero, lacqua, passando allo stato solido, non pi a disposizione delle piante, le quali possono allora sopravvivere solo in uno stato di quiescenza, non comune a tutte le specie. Piante che non siano poi adattate a climi freddi rischiano di incorrere in embolia gassosa dei vasi, senza disporre di quei meccanismi che permettono di recuperare la funzionalit dei vasi cavitati o danneggiati. Alla fine del periodo di gelo, perci, la pianta sar comunque incapace di utilizzare in modo efficiente lacqua nel suolo, mantenendo una bassa vitalit o addirittura morendo. Lo stress da caldo, invece, oltre ad essere spesso associato alle nostre latitudini a periodi di aridit, riduce in modo consistente la capacit delle piante di assimilare lanidride carbonica, a favore della fotorespirazione che, a lungo andare porta allappassimento e alla morte della pianta stessa. Le piante C4 presentano un adattamento ottimale per tollerare le alte temperature, conseguentemente mostrano di solito una buona vitalit anche nei climi secchi. Ad ogni modo un buon atlante corologico delle specie vegetali, riporta chiaramen te lintervallo di temperature in cui ogni specie in grado di vivere. Nuovamente sar indispensabile considerare il microclima presente sul tetto. Ph, salinit e nutrienti In linea teorica queste caratteristiche possono essere adeguate in fase di produzione del terriccio in modo da soddisfare le necessit delle specie utilizzate, tuttavia evidente che farlo richiede un costo che pu essere notevolmente superiore. Per questo motivo, le ditte specializzate, si limitano a produrre solo alcune tipologie di terriccio, opportuno quindi considerare anche il substrato vegetale come una condizione data, a partire dai tipi di terriccio che si trovano in commercio si ricercheranno delle piante con esigenze a questi conformi. Anche in questo caso possibile risalire alle esigenze trofiche delle piante consultando un buon atlante floristico. Competizione interspecifica Le piante sono normalmente in competizione sulle risorse principali, come luce, acqua e nutrienti. In ambienti con risorse limitate nei quali si trovino specie che insistono sulle stesse risorse, accade normalmente che sopravvivano solo le specie pi competitive. Il modo pi sicuro per evitare problemi di questo tipo, quello di ricreare sul tetto associazioni vegetali gi presenti in natura, premurandosi di ricreare anche delle condizioni quanto pi possibile vicine a quelle naturali. Altre combinazioni devono venir preventivamente testate. Ovviamente, visto che la disponibilit di acqua e le caratteristiche del terreno, sono praticamente uniformi su tutto il tetto, tutte le piante utilizzate devono richiedere o perlomeno tollerare le stesse condizioni, riguardo a queste due variabili.

SCHEDA_PROG_V_P

GreenLab S.r.l. - 2008

PROGETTAZIONE DEL VERDE PENSILE

Oltre a quanto esposto, opportuno considerare se possibile anche altri aspetti, come la vulnerabilit di queste piante ai patogeni, la loro capacit di autopropagazione e la resistenza al calpestamento.

Vantaggi
Il giardino pensile non rappresenta certo una novit; lelemento nuovo e di grande interesse rappresentato dalla possibilit attuale di realizzare verde pensile praticamente su tutti i tipi di struttura portante grazie alle moderne tecnologie e ai moderni materiali che consentono di realizzare sistemi leggeri dinverdimento Avvicinandosi al punto di vista dellutente e di coloro che si occupano professionalmente di verde pensile, i progettisti e i costruttori si stanno accorgendo che una copertura realizzata con un giardino pensile ha: maggior durata, possiede una elevata capacit isolante il suo costo di realizzazione spesso comparabile o di poco superiore a quello di coperture e pavimentazioni tradizionali. Sintetizzando i vantaggi che si ottengono con lapplicazione di questa tecnica si ha: 1. Prolungamento della funzionalit della copertura grazie a: a. riduzione delle escursioni termiche con riduzione degli shock termici del manto impermeabile, sia su scala stagionale sia giornaliera; b. riduzione dei movimenti strutturali delledificio; c. protezione meccanica degli strati componenti la copertura; d. temperature inferiori delle guaine isolanti che permettono un tempo di vita pi elevato; e. protezione dallazione disgregante gelo\disgelo sugli strati pi esposti. 2. Risparmio energetico: legato alla regolazione del microclima, pur con effetto positivo in inverno soprattutto in estate che si apprezza per la riduzione della temperatura in copertura. 3. Elevata ritenzione idrica: un tetto verde con 8 cm di terriccio in grado di trattenere in copertura, e restituire allambiente con levaporazione, fino al 70% della pioggia. 4. Maggiore isolamento acustico: l'eliminazione di pareti lisce che riflettono le onde sonore consente una notevole riduzione dellinquinamento acustico. 5. Trattenimento della polvere: oltre leffetto, proprio del verde, di fissare la polvere, la riduzione daree che si surriscaldano elimina la formazione daria calda che tiene in sospensione il pulviscolo. 6. Miglioramento del clima: a. la realizzazione di giardini pensili contribuisce in modo significativo al miglioramento del clima sia del ecosistema cittadino sia del fabbricato; b. riduzione di temperatura dovuta all'assorbimento del calore e della luce da parte della vegetazione; c. mancanza di surriscaldamento del fabbricato con la conseguente cessione di calorie allambiente circostante. 7. Miglioramento dell'ecosistema urbano: lecosistema urbano viene sensibilmente migliorato con la realizzazione dei giardini pensili.
SCHEDA_PROG_V_P

GreenLab S.r.l. - 2008

PROGETTAZIONE DEL VERDE PENSILE

8. Sfruttamento superfici inutilizzate: la possibilit di utilizzare aree altrimenti abbandonate senza dubbio uno degli aspetti pi interessanti legati alla realizzazione dei giardini pensili. Trasformare la copertura di casa nel luogo prediletto, dove rilassarsi, praticare il proprio hobby preferito, intrattenersi con gli amici senza dubbio unidea molto stimolante. Oggi tutto ci non pi un privilegio di pochi.

IMMAGINI

SCHEDA_PROG_V_P

GreenLab S.r.l. - 2008

PROGETTAZIONE DEL VERDE PENSILE

SCHEDA_PROG_V_P

10

GreenLab S.r.l. - 2008

PROGETTAZIONE DEL VERDE PENSILE

SCHEDA_PROG_V_P

11

Potrebbero piacerti anche