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Per ottenere un prodotto finito di lamiera piegata fondamentale calcolare lo sviluppo dellelemento prima di essere piegato. I CAD 3D usano il fattore neutro.
Sviluppo delle lamiere, - http://digilander.libero.it/bonettig/LAMIERA/index.htm Versione NON definitiva - AUTORE: Graziano Bonetti bonettig@libero.it v.11/02/2008
INDICE
Calcolo sviluppo delle lamiere (MODELLO SEMPLIFICATO) ............................................. 3 Calcolo sviluppo delle lamiere (MODELLO FIBRA NEUTRA) ............................................. 5 DETERMINAZIONE SPERIMENTALE di e ......................................................................... 6 PUNTO DINCONTRO (TRA I DUE MODELLI) ................................................................... 8 ANGOLO DI PIEGA IN UGS-NX ....................................................................................... 10 PIEGA SCHIACCIATA ....................................................................................................... 11 CALANDRATURA ............................................................................................................. 12 ALLUNGO LO SVILUPPO ................................................................................................. 13 ESEMPI ............................................................................................................................. 14 Piega a Z ..................................................................................................................... 14 Piega a C ..................................................................................................................... 17 Recupero di uno sviluppo ............................................................................................... 18 Piega schiacciata ........................................................................................................... 21 Allungo ........................................................................................................................... 23
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Fig.1
Fig.2
Fig.3 3
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B
C
Fig.4
Fig.5
LC = 2 * * RS
(CALANDRATURA)
Fig.6 4
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S e*
FI
BR
NE UT R
A BR FI R UT NE
fig.7 Per semplicit il raggio interno Ri potr essere considerato uguale al raggio di curvatura della lama di piega o dello spessore della lamiera. Chiameremo FIBRA NEUTRA la zona di separazione tra le fibre in compressione da quelle in trazione. Tale fibra non subisce n trazione, n compressione (neutra appunto). La fibra neutra, per il diverso comportamento reale dei materiali a trazione rispetto alla compressione ( in campo plastico), abbandona nel corso della lavorazione la posizione iniziale di mezzeria e si sposta dalla parte delle fibre compresse. Chiameremo e la distanza in percentuale di spessore della fibra neutra dalla parte della curvatura. Es.:e= 0.44=44% significa che la fibra neutra distante da Ri il 44% dello spessore. Il suo raggio sar quindi R f .n. = Ri + e * S . Lo sviluppo L del pezzo, prima di essere piegato secondo langolo (espresso in gradi) e il raggio di curvatura Ri , pari allo sviluppo della fibra neutra:
SVILUPPO = L = A + B + ( Ri + e * S ) * RAD ( ) = A + B + ( Ri + e * S ) *
SPIEGAZIONE: Sar pari a le due lunghezze rettilinee (A e B), pi lo sviluppo dellarco di cerchio della fibra neutra ( ( Ri + e * S ) * RAD ( ) )
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*
180
DETERMINAZIONE SPERIMENTALE di e
sicuramente interessante calcolarsi il coefficiente e . Possiamo farlo sperimentalmente. Prendiamo una lamina lunga L e di spessore S .
fig.8 La pieghiamo a 90 a met della sua lunghezza con una lama che ha un raggio di curvatura Ri . Otteniamo:
fig.9 Dato che la linea neutra rappresenta le fibre che non subiscono n trazione n compressione, tale linea lunga quanto lo sviluppo della lamiera (infatti: non subisce tensioni non subisce deformazioni non cambia le sue dimensioni). La lunghezza della fibra neutra sar uguale alla lunghezza iniziale della lamiera ( L ). Quindi: L = ( L1 Ri S ) + ( Ri + e * S ) * RAD ( 90 ) + ( L1 Ri S )
RAD
( 90 ) = 2
L = 2 * ( L1 Ri S ) + ( Ri + e * S ) *
L 2 * ( L1 Ri S ) = ( Ri + e * S ) *
2 6
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2 S *
Quindi:
4 S *
*
( L1 Ri S )
Ri =e S
e = 2*
L 2 * ( L1 Ri S ) Ri (f.1) S * S
Cos avremmo una determinazione sperimentale del valore e. In mancanza di questa sperimentazione potremmo utilizzare dei valori di e reperiti in internet espressi in funzione di Ri/S :
e=f(R i/S)
0,6 0,5 0,4 0,3 0,2 0,1 0 0
2 R i/S
R i/S e
5 0,5
3 0,45
2 0,4
1,2 0,35
0,8 0,3
0,5 0,25
fig.10 Nel grafico rappresentiamo sia i valori in tabella, che due funzioni interpolanti: un polinomio di secondo grado ed una funzione logaritmica.
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fig.11 SVILUPPO = A + B + C
A=A B=B
SVILUPPO = A + B + C
fig.12
A=A B=B
C = 2*
Ri tan 2
I due modelli si differenziano solo per la valutazione di C. Baster quindi eguagliare le espressioni di C dei due modelli per trovare cos lespressione per calcolare il valore di e, che permette di uguagliare gli sviluppi nei due modelli.
C = 2*
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si avr:
Spiegazione: se ho una piega a 90 se metto un e=0.218592 avr lo stesso sviluppo per entrambi i modelli, ma se e=0.44, il modello UGS avr sviluppo maggiore ( C > C ). Quindi gli sviluppi semplici a 90 sono un po corti rispetto quelli con e=0.44.
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Se prendiamo la formula appena trovata (f.2) e sostituiamo = 180 ANGLE , otteniamo Ri 2 e= * 1 . ANGLE S RAD ( ANGLE ) * tan 90 2 1 Dalle formule di identit trigonometrica, abbiamo che tan ( x ) = cot x = 2 tan x 2 quindi troveremo
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PIEGA SCHIACCIATA
Per una piega schiacciata: La quota orizzontale C devessere uguale allo sviluppo dellarco di cerchio della fibra neutra C:
C = 2 * ( Ri + S ) = ( Ri + e * S ) * RAD (180 ) = C '
e=
S
2 * ( Ri + S ) Ri * (f.3) S *
e*S
Considerazioni sul confronto tra piega semplice con modello semplificato e piega schiacciata appena calcolata:
R 2 Calcoliamo e per valori minori di 180 (con la formula e = i * 1 S RAD (180 ) * tan 2 2 * ( Ri + S ) Ri * (f.2) relativa ad una piega semplice) ed e per 180 ( e = relativa a una S * piega schiacciata):
S [mm] Ri [mm] 1 0,8 1 0,8 1 0,8 [] 170 179 180 e 0,002036988 2,03084E-05 0,34591559
C una discontinuit nel passare a 180 (piega schiacciata): la piega semplice con modello fibra neutra ed il modello piega schiacciata non sono continui, non hanno continuit.
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A BR FI RA UT NE
lim Ri 0
2 * ( Ri + S ) Ri * 2 = 0,636619772 S *
CALANDRATURA
Possiamo schematizzare una lamiera calandrata in questo modo:
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ALLUNGO LO SVILUPPO
Se volessi allungare lo sviluppo di una determinata quantit? Posso pensare di modificare e di modo tale da allungare lo sviluppo di una determinata quantit nota. Lo sviluppo con un determinato e :
Svil = ( Ri + e * S ) * RAD ( )
Vorrei aumentarlo di un Svil e quindi vorrei sapere di quanto aumentare e per ottenere tale aumento. Svil + Svil = ( Ri + ( e + e ) * S ) * RAD ( )
Svil + Svil = ( Ri + e * S ) * RAD ( ) + ( e * S ) * RAD ( ) Svil = ( e * S ) * RAD ( )
e = Svil
S * RAD ( )
e la quantit con cui aumentare e, di modo tale da avere un aumento di sviluppo paria a Svil .
NOTA: laumento sar per ogni piega, met per parte, con il risultato che le pieghe laterali Svil aumenteranno di , e quelle centrali di Svil . 2
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ESEMPI
Piega a Z
Vogliamo trovare lo sviluppo per il seguente componente:
Bisogna impostare il giusto coefficiente e per determinare dove cadr la fibra neutra. Imposteremo le seguenti variabili:
Abbiamo alpha, langolo di piega; r_curv, il raggio di curvatura della lamiera dalla parte interna; spess, lo spessore; e, il coefficiente per la fibra neutra in funzione dello spessore, del raggio di curvatura e dellangolo di piega.
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Al momento in cui si dovr scegliere la formula per la curvatura, imposteremo una formula come segue:
8,8
97,6
8,8
8,8
10
Variando poi lo spessore o il raggio di curvatura lo sviluppo verr adattato di conseguenza, secondo la regola generale per il calcolo dello sviluppo spiegata prima.
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8,8
10
alp h
a_ 1
100,7
19
,4
9,7
9,7
100,7
19,4
16 Sviluppo delle lamiere, - http://digilander.libero.it/bonettig/LAMIERA/index.htm Versione NON definitiva - AUTORE: Graziano Bonetti bonettig@libero.it v.11/02/2008
Piega a C
La stessa cosa funziona anche se si inverte la direzione di piega per realizzare una C:
100
1,2
97,6
1,2
10
8,8
115,2
8,8
97,6
8,8
8,8
o anche:
10
alp 2 ha_
19 , 4
alp
ha
_1
100,7
9 ,7
9,7
100,7
19,4
17 Sviluppo delle lamiere, - http://digilander.libero.it/bonettig/LAMIERA/index.htm Versione NON definitiva - AUTORE: Graziano Bonetti bonettig@libero.it v.11/02/2008
Lo si estrude (si estrude il rettangolo esterno) e si fanno le pieghe lungo le linee segnate. Il tipo di linea della piega scelto sar Bend Centerline:
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i coefficienti e_alpha_1 e e_alpha_2 sono calcolati come visto negli esempi precedenti:
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90
1,2 70
0 12
40
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60
54,760005
153,43923
0'
12 0 0'
Piega schiacciata
Per la piega schiacciata imposteremo queste variabili:
La flangia sar:
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Il pezzo sar:
50
100
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Allungo
Esempio di allungamento di uno sviluppo. Supponiamo di avere una parte semplice in lamiera come nella figura seguente:
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42
53,5
88,5
58,5
113,5
1,5
58,5
88,5
53,5
42
113,5
E tutto torna con le dimensioni delle pieghe interne. Pongo poi Svil = 1
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42
53,5
88,5
58,5
113,5
1,5
59
89,5
54,5
43
114
E si pu notare come tutte le pieghe abbiano avuto un aumento Svil = 1 che viene ripartito met da una parte e met dallaltra. Cos le pieghe ai lati vengono aumentate di Svil e quelle centrali di Svil (met per parte). 2
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