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LETTERA ALLE FAMIGLIE

D E L L U N I T A P A S T O R A L E D I

CAPEZZANO PIANORE - MONTEGGIORI


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N 531

4 DICEMBRE 2011

II SETTIMANA DI AVVENTO - LITURGIA DELLE ORE II SETTIMANA

Nel deserto preparate la via al Signore, appianate nella steppa la strada per il nostro Dio.
La frase presente in due testi della liturgia odierna: nella prima lettura e nel vangelo. Si tratta, allora, di un invito pressante che non pu passare sotto silenzio. evidente il richiamo allesodo, quando un gruppo di sbandati in cerca di libert si trova dinanzi la mutevolezza del deserto. Un luogo impraticabile, dove difficile anche orientarsi, dove tutto muta rapidamente a ogni folata di vento. Ma proprio qui, in questo luogo inospitale, che si vive la pi forte esperienza di Dio. Un incontro che far cadere le barriere cos che nellaltro si torner a scoprire i lineamenti del fratello: non pi ammasso umano informe, ma popolo: il popolo di Dio. nel deserto che, anche oggi, Dio continua a chiamare perch gli si prepari una via, gli si appiani una strada. Lavvento sollecita a prestare attenzione ai suoi passaggi, a disporci ad accoglierlo con lattesa operosa. Non c allora motivo di piangere su una societ in cui si sperimenta linsicurezza del deserto e lanonimato di una folla sbandata che si spintona per trovare una ragione di vita. qui che, in quanto cristiani, siamo chiamati a preparare la via, anche se questo pu risultare scomodo. Ma una, del resto, una fede da vivere nel tepore rassicurante della mia camera, solo un surrogato della fede. La vocazione del cristiano la strada, una strada da appianare e da percorrere quotidianamente, con lunico bagaglio della Parola e del Pane che Cristo ha messo nella nostra bisaccia. Signore, tu non guardi ai miei limiti ma mi solleciti a rimboccarmi le maniche perch vuoi tornare a percorrere le strade delle nostre citt, vuoi portare a tutti il tuo dono di libert, e di amore, vuoi renderci Uno con te e in te.

VERSO IL NATALE DEL SIGNORE


Con il tempo dellAvvento inizia un nuovo anno liturgico. Torniamo a percorrere nello spazio di un ciclo annuale il senso salvifico associato alla nostra vita, gi operante nella storia per il mistero dellIncarnazione. Siamo chiamati ogni volta, di nuovo, a lasciare plasmare il nostro essere, il nostro vivere quotidiano dagli atteggiamenti che la liturgia ci ispira, perch anche la nostra vita diventi una perenne liturgia di lode. Cerchiamo di fare unit attorno a ci che la fede della Chiesa di cui sono impregnati i ritmi liturgici ci dona e ci chiede. Invito questanno la nostra Chiesa, persone e comunit, ad accogliere lAvvento come tempo di grazia per crescere nella capacit di ascoltare la Parola di Dio e la parola delluomo. LAvvento un tempo di ascolto ed un tempo di educazione allascolto. Con la sua tipica connotazione di attesa e di preparazione ci chiede di apprendere che lascolto ha bisogno di condizioni in noi perch possa compiersi, raggiungere il suo scopo e risultare efficace. Lascolto ha bisogno innanzitutto di attesa e di desiderio. La novit della Parola che risuona in Ges Cristo si coniuga con le domande che agitano il cuore delluomo. La liturgia della Parola delle quattro domeniche, che celebriamo con il nostro ascolto, nutre la nostra meditazione, la nostra preghiera e il nostro impegno. Il tempo di Avvento chiede ed educa ad atteggiamenti che lascolto richiede per compiersi veramente. Anzitutto lascolto ha bisogno anche di preparazione e di attenzione vigile. Lascolto ha bisogno di silenzio, il quale diventa eco di quel silenzio eterno che il Verbo si prepara a rompere per far vibrare della sua presenza ogni angolo, dal cuore degli uomini agli estremi confini della terra. Siamo chiamati a fare nostro questo atteggiamento di ascolto e di silenzio, a farlo imprimere in noi soprattutto lungo tempi adeguati di meditazione e di contemplazione. Inoltre siamo invitati a coltivare in coloro con cui viviamo e ci incontriamo, soprattutto in coloro che sono affidati alle nostre cure di educatori (genitori, catechisti, animatori degli adolescenti e dei giovani, consacrati, presbiteri e diaconi) gli atteggiamenti che predispongono allascolto. Non possiamo farci giocare dalla fretta di proclamare, se ci che annunciamo non trova ancora un terreno pronto e disponibile. Infine in questo mondo di oggi, spesso cos chiassoso e pronto a parlare senza pensare, dove non raro incontrare e vedere persone che si parlano addosso se non addirittura ti parlano addosso, abbiamo il compito di far diventare stile di vita e cultura condivisa lattesa e il desiderio, la preparazione e lattenzione

vigile, un religioso ascolto di Dio e della vita reale delluomo, il silenzio che fa spazio a Dio e alla sua Parola. Buon Tempo di Avvento! + Italo Castellani Arcivescovo
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8 DICEMBRE - IMMACOLATA CONCEZIONE


Una delle pi belle feste mariane questa dell'Immacolata. Ben collocata nel tempo d'Avvento, ci indica quale il modo con cui attendere il Dio-che-viene. Maria Immacolata, cio pura: il suo cuore, la sua mente, il suo corpo sono tutti di Dio, Ella tutta di Dio! Certo, come dicono alcuni grandi mistici, Dio non poteva non farsi una degna dimora in terra. Ma la bellezza di Maria la "tota pulcra", come canta una antica antifona, stato il suo "s" a Dio. In piena umilt, in spirito di servizio che appunto l'espressione dell'Amore nella nostra identit di creatura. Cos Maria ha collaborato al progetto del Padre di salvare il mondo con l'Incarnazione del Verbo. Il momento punto massimo della storia, dunque, in certo senso dipeso anche dal suo s umile, libero, pieno d'amore. Per poi tutto, nei suoi giorni, stato quotidianit di semplice adesione a quello che il Signore, momento per momento, le chiedeva. Cose grandi? Tutt'altro! Solo l'amore era grande.
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Io credo, Signore, che al termine del cammino non c' ancora da camminare ma la fine del pellegrinaggio. Credo, Signore, che alla fine della notte non c' pi notte ma l'aurora. Credo, Signore, che alla fine dell'inverno non c' pi inverno ma la primavera. Credo, Signore, che dopo la disperazione non c' ancora disperazione ma la speranza. Credo, Signore, che al termine dell'attesa non c' ancora attesa ma l'incontro. Credo, Signore, che dopo la morte non c' ancora morte ma la vita.

CALENDARIO DELLA SETTIMANA


DOMENICA 4 DICEMBRE SANTE MESSE ORE 7 - 9 - 11 - 16 (A MONTEGGIORI) ORE 15 - CELEBRAZIONE DEL SACRAMENTO DEL BATTESIMO LUNEDI 5 ORE 9,15 - PULIZIA DEI LOCALI PARROCCHIALI ORE 21 GRUPPI: DOPO CRESIMA, GIOVANISSIMI, GIOVANI MARTEDI 6 ORE 18 - RITROVO DEL GRUPPO I COLORI DEL CIELO. ORE 21 - IN ASCOLTO DELLA PAROLA DI DIO. N.B.: PORTARE LA BIBBIA O IL VANGELO, UNA MATITA E IL DESIDERIO DI APPROFONDIRE LA CONOSCENZA DELLA PAROLA DI DIO MERCOLEDI 7 ORE 15 RITROVO DEL GRUPPO I COLORI DEL CIELO. ORE 17 MESSA FESTIVA GIOVEDI 8 - IMMACOLATA CONCEZIONE SANTE MESSE ORE 7 - 9 - 11 - 16 (A MONTEGGIORI) VENERDI 9
ORE 17 RITROVO DEL GRUPPO I COLORI DEL CIELO. ORE 17,30 ADORAZIONE EUCARISTICA ORE 21 - CORSO IN PREPARAZIONE AL MATRIMONIO

SABATO 10
ORE

14,30 PULIZIA DELLA CHIESA

16 CONFESSIONI 17 MESSA FESTIVA DOMENICA 11 DICEMBRE SANTE MESSE ORE 7 - 9 - 11 - 16 (A MONTEGGIORI) ORE 14,30 - POMERIGGIO INSIEME
ORE ORE
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N.B.: LA NOSTRA FILARMONICA , ci invita, nei giorni


7,8,9,10, dicembre, alla commedia musicale: SU E GIU PER IL GRAND HOTEL
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SONO TORNATI ALLA CASA DEL PADRE Giannecchini Maria Angela e Capone Riccardo
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OFFERTE 200,00 Da Lari Benedetti in suffragio dei loro defunti 500,00 Gli Amici, in suffragio di Remo Dalle Mura

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