Lattivit fotosintetica clorofilliana delle piante ha permesso di arricchire latmosfera di O2 e quindi: levoluzione di un metabolismo energetico degradativo (la respirazione) 20 volte pi efficiente nel recupero di energia del metabolismo fermentativo, che permise anche levoluzione delle complesse cellule eucariotiche la formazione negli strati alti dellatmosfera di un guscio di ozono (O3) capace di schermare i raggi UV potenzialmente letali
I primi organismi evolutisi negli oceani primordiali erano eterotrofi; con il passare del tempo per le risorse organiche disponibili nellambiente diminuirono selezionando levoluzione degli organismi autotrofi (fotosintetici). Limpoverimento anche in sostanze inorganiche (comunque indispensabili anche agli organismi fotosintetici) disciolte favor lo spostamento verso le zone costiere pi ricche di nutrienti portati dai fiumi. Si dovettero evolvere, negli organismi pluricellulari, strutture di ancoraggio (piede) alle rocce superficiali e di sostegno (pareti cellulari) che gradualmente e con ulteriori modifiche permisero anche il PASSAGGIO ALLA TERRAFERMA, vantaggioso per maggiore presenza (pievoluzione diffusione) di O2 e CO2 e3 per 1a. Piante ed rapida maggiore disponibilit di luce
Piante a tallo
La vita in ambiente aquatico non richiede una forte specializzazione dei tessuti: nelle piante a TALLO c una zona embrionale e tessuto fotosintetico
Ricopertura
Protezione da perdita di H2O Assorbimento di H2O e sali inorganici dal terreno Rifornimento di H2O/sali minerali Rifornimento di H2O/fotosintati Sostegno del corpo della pianta
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Meccanico
La pianta differenzi quindi un Apparato radicale Apparato del germoglio (fusto e foglie) atti a sostenere tali necessit
Piante a cormo
La diversificazione delle funzioni sostenute dalla pianta richiese la differenziazione di tessuti (insiemi di cellule morfologicamente e funzionalmente specializzate) e organi specializzati: piante a CORMO
1a. Piante ed evoluzione 6
Granulo pollinico e seme Laffrancamento dallambiente acquatico fu completo quando la pianta invent due fondamentali strutture legate agli eventi riproduttivi: Il granulo pollinico (che porta i gameti maschili allapparato femminile) Il seme (che contiene il nuovo giovane individuo insieme a riserve energetiche e tegumenti di protezione)
Le piante sono organismi sessili. Le loro modalit di nutrizione sono completamente diverse da quelle degli animali (preda/cacciatore), che presuppongono lo sviluppo di un sistema nervoso centrale, controllato da ormoni, che governa un apparato di locomozione atto a risposte VELOCI. Le piante captano i propri nutrienti che sono dispersi nellambiente (luce, CO2 dallatmosfera, nutrienti minerali dal terreno). Per fare ci al meglio si accrescono in maniera indefinita aumentando in maniera enorme la superficie esterna (foglie, radici) grazie alla presenza di meristemi (tessuti embrionali) primari e secondari 1a. Piante ed evoluzione
Organelli
Cellule Tessuti
Organi
Organismi
1a. Piante ed evoluzione 9
a)
Elevata complessit di organizzazione strutturale Mantenuta grazie a dispendio energetico Capacit di crescere, svilupparsi e riprodursi Capacit di movimento (anche nelle piante) Capacit di omeostasi e di adattamento allambiente
b) c) d) e)
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La teoria cellulare La cellula lunit fondamentale (dal punto di vista morfologico e funzionale) di ogni organismo vivente. Tutti gli organismi viventi sono costituiti da cellule.
Le cellule degli organismi viventi sono caratterizzate sia da enorme somiglianza sia allo stesso tempo da enorme diversit Infatti esistono molti tipi diversi di cellule e tali diversit e variet dipendono dagli organismi cui esse appartengono (batteri, piante, animali) e dalle funzioni da esse svolte.
SOMIGLIANZA: ogni cellula viva una unit autocontrollata e almeno parzialmente autosufficiente DIVERSIT: le diverse funzioni sono esplicate grazie a una diversa struttura
1a. Piante ed evoluzione 11
Procarioti
Eucarioti
Muffe lieviti funghi (eterotrofi)
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Quanto pu essere grande una cellula? Una cellula non pu crescere indefinitamente perch diventa limitante il rapporto superficie/volume, che condiziona la capacit di scambio di materia e energia da e per lambiente esterno.
VOLUME Correlato alla quantit di eventi metabolici compiuti nellunit di tempo SUPERFICIE Influisce sulla quantit di sostanze che assume dallambiente e la quantit di scarti che emette
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Purves et al. Biologia. Zanichelli 2006
Quindi, gli organismi di grandi dimensioni devono essere costituiti da numerose cellule piccole (organismi pluricellulari). In questo modo ad un minor volume della singola cellula corrisponde una maggiore superficie esposta (elevato rapporto S/V) e la possibilit di scambi pi favorevoli con le cellule circostanti (che possiamo considerare parte dellambiente).
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La cellula PROCARIOTICA
Priva di nucleo e di organelli Il suo DNA non organizzato in complessi cromosomici e non circondato da un involucro membranoso (membrana nucleare) Non ha organelli specializzati, delimitati da membrana, atti a svolgere funzioni specifiche
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Origine della compartimentazione cellulare negli eucarioti: due modelli complementari a) MODELLO AUTOGENO: Dalle invaginazioni della membrana si pu immaginare che sia avvenuto un salto evolutivo che port alla delimitazione di compartimenti intracellulari separati dal resto del citoplasma. Tali compartimenti si dotarono di corredi enzimatici divenendo organelli specificamente adibiti allo svolgimento di precise funzioni metaboliche (maggiore efficienza).
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b) MODELLO ENDOSIMBIONTICO: Nel caso di mitocondri e cloroplasti si ritiene che levento evolutivo ancestrale sia consistito nella fagocitosi (=endocitosi) da parte di cellule procariotiche pi grandi di cellule procariotiche pi piccole, dotate di metabolismo respiratorio (mitocondri) o fotosintetico (cloroplasti), e successiva simbiosi.
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La cellula EUCARIOTICA DOTATA DI NUCLEO e DI ORGANELLI Il DNA organizzato in complessi cromosomici ed circondato da un involucro membranoso (membrana nucleare) Presenta numerosi organelli specializzati, delimitati da membrana, atti a svolgere funzioni specifiche. La compartimentazione permette una migliore suddivisione del lavoro e lo svolgimento di pi attivit metaboliche contemporaneamente
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LA CELLULA ANIMALE
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LA CELLULA VEGETALE
Cellule epidermiche
sclereide
Cellule parenchimatiche
Cellule parenchimatiche Cellule epidermiche con tricomi e stomi Elementi di conduzione del legno
Cellule epidermiche
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Eucarioti Protisti fotosintetici Diatomee Alghe unicellulari verdi (Chlorophyta; fotosintetiche) Alghe brune, alghe rosse Alghe verdi
Diatomea:
Chrysophyta
Euglena
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Laminaria digitata
Fucus
1a. Piante ed (Gelidium 27 Alghe rosse evoluzione ): fonte di agar-agar, o carragenani, polisaccaride emolliente, lassativo. Eccipienti
Alghe verdi
progenitrici
delle
piante
Cellulosa nelle pareti Amido di riserva Clorofilla a e b pigmenti fotosintetici Modalit di divisione cellulare (presenza del fragmoplasto)
NB: alghe brune, rosse e verdi rappresentano linee evolutive indipendenti Alghe brune e rosse
1a. Piante ed evoluzione 28
B<riofite (muschi)
Gimnosperme (confiere)
Angiosperme
Radiazione delle piante a fiore
Prime piante con semi Prime piante vascolarizzate Origine delle piante 1a.Antenati algali Piante ed evoluzione
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Comparsa di stomi e cuticola Non possiedono veri tessuti conduttori per acqua e soluti Non ancora svincolate totalmente dallambiente acquatico Prevalenza del gametofito (generazione 1 n) sullo sporofito (generazione 2 n)
1a. Piante ed evoluzione 30
Felci
Gimnosperme
(seme nudo)
Angiosperme
(seme in un vaso)
Levoluzione del polline e del seme ha permesso a) Di svincolarsi totalmente dallambiente acquatico per la riproduzione b) Di evolvere una struttura quiescente in quanto disidratata nella quale lembrione (il nuovo individuo) circondato da sostanze nutritizie di riserva e protetto da un tegumento. La pianta acquisisce la possibilit di disperdere la sua progenie nello spazio e nel tempo. Importante per la civilt umana.
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Angiosperme
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Ginepro
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Ginepro
Ginepro (Juniperus communis, Cupressacee): produzione di Tasso (Taxus baccata, Taxacee): Taxolo, tassina 1a. Piante ed evoluzione 35 liquori (gin) (veleno)
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Monocotiledoni
Dicotiledoni
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Apparato radicale
fascicolato
a fittone
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Il seme
Importanza del seme dal punto di vista Evolutivo nella biologia vegetale Alimentare
Con il seme (embrione + riserve nutritizie + tegumenti di protezione) la pianta, organismo sessile, ha acquisito la capacit di inviare la propria progenie a conquistare nuovi territori. La condizione di quiescenza, ottenuta tramite la disidratazione delle strutture, permette di dilazionare tale azione nel tempo, in attesa che si verifichino condizioni ambientali favorevoli. Le stesse caratteristiche hanno reso il seme prezioso per lo sviluppo della civilt umana: riserva di cibo non deperibile e premessa di un nuovo raccolto
Monocotiledoni
(cereali, Alliacee, canna da zucchero, palme da cocco e da olio)
Dicotiledoni
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