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Centri italiani del Gotico Internazionale (Michelino da Besozzo, Belbello, i Fratelli Zavattari; Stefano da Verona; gli affreschi di Torre Aquila a Trento; la scultura del Palazzo Ducale e di San Marco a Venezia; Jacobello del Fiore; Giovanni da Modena; Lorenzo e Jacopo Salimbeni)

LITALIA INTERNAZIONALE
Anche in Italia si attuano delle novit, soprattutto per quanto riguarda lo svecchiamento degli antichi schemi. Le aree che partecipano a questi cambiamenti non sono numerose, ma ci sono molti casi in cui vengono invece presi in esempio soltanto alcune parti dei nuovi stili. La Lombardia di Gian Galeazzo Visconti uno dei centri pi attivi, perch molto vicina alle pi attive corti europee; inoltre, il duca, che ebbe il potere dal 1374 al 1402, desiderava fare del suo possedimento il pi potente dItalia, tale da poter competere con le altre monarchie europee. Molti miniatori furono al suo servizio, e rilessero la lussuosa quotidianit tipico della cultura lombarda: lamore per la realt e per le decorazioni, in questi anni, ebbero cos tantissimo successo, tanto che anche in tutta Europa questo stile venne detto ouvraige de Lombardie (inteso come eseguito alla maniera lombarda). La Lombardia si proiett nellinternazionalit grazie allapertura del cantiere del Duomo di Milano: architetti e lapicidi stranieri fecero via vai per il cantiere, e questo aggiorn tantissimo gli artisti locali. Uno di questi artisti MICHELINO DA BESOZZO (notizie 1388-1445), che interpret le novit stilistiche in modo pi fantasioso e libero, in modo pi internazionale. La sua una combinazione di realismo nel mondo fiabesco. Decor..

LOFFIZIOLO BODMER La sua datazione non certa Quella nellimmagine il Libro dore, precisamente una pagina miniata con lepisodio evangelico dellAscensione Le figure sono descritte da una linea fluida Colori tenui e preziosi Assoluta indifferenza per la spazialit, sostituita da ritmo, disegno e colore Ogni foglio incorniciato da un tralcio di un unico fiore, che ha le radici nella parte bassa della pagina Il colore del fiore crea un contrasto cromatico con i colori dominanti nella vignetta Analisi naturalistica e brio decorativo.
In Lombardia famoso divenne anche il versante grottesco delle novit stilistiche internazionali, come gli affreschi di Franco e Filippolo de Veris del Giudizio Universale (1400), allesterno della Chiesa di Santa Maria dei Ghirli a Campione dItalia. Notevole anche BELBELLO DA PAVIA (attivo fino al 1470 circa), che lavor per i committenti pi famosi dellItalia del nord. Le sue miniature hanno toni concitati e violenti dello stile internazionale. Un esempio la sua

BIBBIA DI NICCOLO DESTE (pagina miniata con la figura di San Gerolamo) Del 1432-1434 Patetico ed espressionistico Belbello predilige i colori forti e cangianti, corpi massicci e gesti ampi A questo rimarr fedele per tutta la sua carriera.
Ebbe per pi fortuna la pittura di Michelino da Besozzo, come si pu notare negli affreschi dei

FRATELLI ZAVATTARI Affrescano la Cappella Teodolinda del Duomo di Monza nel 1444
I loro personaggi sono attoniti e senza peso Quello dellimmagine il Banchetto di Nozze.

LE NOVITA A VENEZIA I primi due decenni del 400 sono molto importanti per Venezia perch segnano il distacco dalla cultura bizantina per avvicinarsi a una cultura pi occidentale. Questo avviene attraverso lo stile cortese, perch pi

vicino alle decorazioni lineari, cromatiche e sontuose vicine cos simili allo stile orientale; il fenomeno accomuna scultura, pittura e architettura, e si caratterizza dal lento adattarsi della tradizione trecentesca alle novit apportante in San Marco e a Palazzo Ducale da artisti provenienti soprattutto da fuori. Architettura e scultura vengono utilizzate per disegnare un nuovo aspetto della citt; soprattutto, ci sono le novit apportate a San Marco, con il coronamento, e a

PALAZZO DUCALE

Il 27 settembre 1422 si decise di completare lesterno del palazzo Venne prolungato il lato adiacente alla piazzetta, fino a saldarlo con il fianco di San Marco Vennero mantenute le forme trecentesche (i lavori vennero interrotti nel 1355 per un colpo di stato) Questa decisione stata molto importante, in quanto venne consacrato quello stile veneziano tipico, che venne per secoli copiato e riproposto Dalla parte parallela al molo e dalla parte di San Marco ci sono bellissime sculture, come ad esempio quelle di FILIPPO CALENDARIO, che ritrae NOE nudo, ubriaco e deriso dai figli (uno dei quali lo copre), negli angoli; ci sono anche Adamo ed Eva. Il tema prevalente quello del peccato e della redenzione attraverso il vino La scultura presenta caratteri misti, perch ricorda anche lo stile fiorentino.

A Venezia si lavora anche alla realizzazione di tantissimi edifici civili, i quali, realizzati su di una griglia compositiva dobbligo, a causa delle necessit ambientali, presentano tutti le stesse caratteristiche: - A piano terra, un portico aperto sullacqua, per lattacco delle barche - Al piano superiore ci sono grandissimi polifore che illuminano il salone centrale, servito dallo scalone su cui si affacciano gli altri ambienti. Architetti e lapicidi utilizzano la loro fantasia per moltiplicare e ornare le aperture, e arricchire le pareti con inserti policromi. Esempi validi sono il Palazzo Giustiniani, la Ca Foscari e

LA CA DORO
1421-1440 Dovuta a maestranze lombarde che hanno lavorato anche al Duomo di Milano Questo si vede dallampio repertorio di ornati utilizzati Oggi priva delle dorature che le hanno dato il nome Bellissimo esempio di finezza degli intagli e raffinato riuso di cornici medievali (appartenevano alla precedente costruzione del XII secolo) Struttura asimmetrica ma molto equilibrata Bilancia il vuoto dei loggiati e del portico di sinistra con il luminoso paramento murario dellala destra (alleggerito dalle monofore e dalle regolari aperture quadrate).

VERONA
Questa citt sottomessa politicamente dal 1406; il suo stile artistico vicino a quello lombardo: era propriet dei Visconti, e la sua posizione geografica la rendeva facilmente influenzabile dagli stili medioeuropei. STEFANO DA VERONA (1979-dopo 1438) esemplifica la vitalit di questa citt. di origine francese, suo padre era Jean dArbois, artista che lavor alla corte di Filippo lArdito e anche Gian Galeazzo Visconti a Pavia. Stefano si form a Pavia, e prima di andare a Verona, si ferm a lungo a Padova. Un suo lavoro

LADORAZIONE DEI MAGI Firmata e datata 1435 Si denota una speciale attenzione per i materiali preziosi e i dettagli precisi La composizione per affollata e lineare.

SULLE ALPI
Le Alpi non furono una barriera di divisione, ma luogo di incontri e mescolanze tra popolazioni e culture vicine, dando origine ad una produzione caratteristica. Nel PIEMONTE OCCIDENTALE (quello orientale era di dominio lombardo) cera il ducato di Amedeo VIII, che favor una bella fioritura artistica. Il ducato comprendeva una vasta area a cavallo delle Alpi, inoltre cerano stretti rapporti con Berry e la Borgogna (Amedeo VIII spos Bianca, la figlia del duca di Borogna): questo impose scambi tra diverse culture.

GIACOMO JAQUERIO (notizie dal 141-1453) fu un pittore a servizio di Amedeo VIII che approfitt della variet di stili disponibili. Il suo modello sar la scultura borgognona, ma realizza un linguaggio personale, che tocca tutte le espressivit, dalla delicatezza allespressionismo pi acuto. Realizza LA SALITA AL CALVARIO Del 1430 circa Dipinta nella ex sacrestia della chiesa di SantAntonio a Ranverso Prevale il tratto marcato Figure legnose e colorite fortemente, che si contrastano con lo sfondo uniforme La visione del reale molto drammatica, senza elementi graziosi o sentimentali.

Nellarea del Trentino invece ci sono paesi tedeschi e dellEuropa orientale. Unimportante opera del periodo realizzata da MAESTRO VENCESLAO, pittore boemo, che negli ultimi anni del 300 decora

LE RAPPRESENTAZIONI DEI MESI In una sala della Torre dellAquila nel castello di Trento Commissionato da Giorgio di Liechtenstein, principe vescovo di Trento Il clima cortese della corte vescovile pienamente riflessa dalle pitture Nellaffresco vengono rappresentate, come viste da una loggia retta da colonnine tortili, le occupazioni tipiche di signori e contadini viste mese per mese I due mondi sono visti e rappresentata con cura per i particolari realistici Senza eccessivit di grottesco Il mondo cavalleresco e quello quotidiano si intrecciano in modo molto pacato.

ALTRE ZONE DITALIA Nelle Marche le piccole signorie locali avevano scambi con il Veneto e la Lombardia, anche con lEmilia.
Questo spiega la precocit di un pittore LORENZO SALIMBENI (circa 1374-ante 1420), che esegue il trittico raffigurante

IL MATRIMONIO MISTICO DI SANTA CATERINA Datato 1400 Fatto per Sanseverino che godeva di un periodo di notevole ricchezza, sotto la signoria degli Smeducci I panneggi sono vorticosi Espressioni pungenti Colori irreali Natura stilizzata con leggeri grafici Praticamente, la tradizione locale viene riletta attraverso laggiornamento fatto con esempi lombardi e francesi.
Lo stesso successe in Sicilia, con linsediamento di Ferdinando di Castiglia nel 1412 e di Alfonso dAragona nel 1416. La commissione reale era potente, e i commerci favorivano limpulso allimmissione nellisola di unampia circolazione culturale che proveniva da Spagna, Francia e Paesi Bassi. Un esempio importante laffresco raffigurante

IL TRIONFO DELLA MORTE Del 1446 circa In Palazzo Sclafani

Probabilmente dovuto alla committenza del sovrano Affresco concepito come unenorme pagina miniata In un lussuoso giardino, la morte irrompe a cavallo La morte un cadavere semiputrefatto che scaglia le frecce Sotto le zampe del cavallo ci sono diversi rappresentanti di stati sociali e religioni

Dietro alla morte i vecchi la invocano, ma senza A destra un gruppo di dame e cavalieri viene assalito Si insiste ossessivamente sui temi macabri Iconografia e lo stile sono molto complessi Cultura figurativa esageratamente espressiva Resa plastica data dalluso di corpose pennellate.

esito a sorpresa

Dopo questo, la Sicilia venne annessa al regno di Napoli; questo la priver di un centro politico e sociale autonomo, di conseguenza rimarr senza la stimolazione ad unautonoma attivit darte. Per questo, in architettura e scultura, la tradizione artistica finir per ripetere se stessa, rinnovandosi solo in parte accogliendo pochissime parti dei nuovi stili.

15. Gentile da Fabriano, Pisanello e il Gotico Internazionale in Toscana (Il Polittico di Brera, lAdorazione dei Magi agli Uffizi e laffresco di Orvieto di Gentile; gli affreschi di Verona, i disegni e le medaglie di Pisanello; il concorso per la Porta del Battistero fiorentino e Lorenzo Ghiberti scultore; Gherardo Starnina, Lorenzo Monaco, Masolino, Giovanni di Paolo) Per la decorazione pittorica del Palazzo Ducale a Venezia vengono chiamati numerosi artisti anche forestieri: Pisanello da Verona, Michelino dalla Lombardia e GENTILE DA FABRIANO dal centro Italia (1370-1427). Gentile quello che si dice un pittore internazionale: fin da giovane ha lavorato dapprima nelle natie Marche, poi in Lombardia, a Venezia, Firenze, Orvieto e Roma, preferendo alla bottega le occasioni di lavoro pi disparate anche presso corti e citt prestigiose. Unidea di come dipingesse durante il suo soggiorno a Venezia (tra 1405 e 1414), lo d la sua opera chiamata

POLITTICO DI VALLE ROMITA Fatto per un eremo francescano vicino a Fabriano Nel 1400-1410 Liconografia dellincoronazione di Maria sospesa nel cielo veneziana Ci sono anche invenzioni personali di Gentile, come la lavorazione delloro dei fonti e degli abiti C grande realismo nel dipingere le infinite variet di fiori e piante che ricoprono il prato, piegandosi al leggero passaggio dei santi I tratteggi soffici annullano i contorni: questo individua la diversa consistenza delle varie superfici Questo lascer un segno indelebile nella tradizione pittorica veneziana.

Artista importantissimo a Verona fu ANTONIO PISANO detto PISANELLO. La sua famiglia era di origine pisana, ma a Pisa non ci and mai; nacque a Verona, pass per Venezia e per varie corti, anche a Mantova. In Veneto conobbe Stefano da Verona e Gentile da Fabriano; la sua arte era ricca di analisi, come evidenza la sua ampia produzione grafica. Un suo DISEGNO: Non un modello di repertorio o uno studio preparatorio E una riproduzione dal vero La testa dellanimale ritratta minuziosamente, come fosse unindagine zoologica Unimmagine dalla forte potenza espressiva.

LAFFRESCO NELLA CAPPELLA PELLEGRINI IN SANTANASTASIA Ladorazione dei Magi Databile tra 1433 e 1435 E quello che rimane di un intero ciclo che ricopriva tutta la cappella Gli incarnati hanno morbidi colori Ci sono San Giorgio con la Principessa ed il drago Le figure sono plastiche Realismo e raffinatezza Lambiente descritto minuziosamente, paesaggio desertico con il mare sullo sfondo rappresentata la citt di Antiopia

Ci sono due impiccati fuori dalle mura della citt La villa dei nobili, in alto a destra, sontuosa Si mescolano eleganza e tensione Le condizioni di conservazione non sono ottime I volti hanno perso le velature a tempera, diventando pallide Largento delle armature ossidato Il cielo annerito Non si pu apprezzare il ruolo unificante della luce che si poteva vedere allepoca.

Nel 1422 Pisanello documentato a Mantova; poi comincer a lavorare per diverse corti dellItalia settentrionale, come Mantova, Ferrara, Pavia, venendo a contatto con larte di quei centri, che coniugava eleganza e ideale cavalleresco. Inoltre, in quelle citt cera un risvegliato interesse per lantico, per cui anche Pisanello ne venne contagiato: loccasione per approfondire gli fu data a Roma, dalla committenza del papa Eugenio IV (nel 1426), che gli propose di finire gli affreschi di San Giovanni in Laterano, cominciati da Gentile da Fabriano ma non terminate a causa della sua morte. A Roma Pisanello e i suoi aiuti fecero moltissimi disegni, soprattutto copie di sarcofagi. Diversi soggetti venivano accostati liberamente, al fine di raccogliere un vasto repertorio di immagini. Non c neanche interesse per la narrazione dei rilievi, ma ne vengono soltanto prese le parti pi interessanti, come i nudi in movimento, a volte messi insieme a creare composizioni autonome. Inoltre, Pisanello raccoglie immagini anche diverse dal suo personale liguaggio espressivo. Nonostante questo, egli rimane sempre vicino allarte tardo-gotica, come dimostra

IL CICLO NEL CASTELLO DI MANTOVA Torneo-battaglia di Louverzep Fatto prima di andare a Roma Qui lo spazio si estende in ogni direzione, senza limite Vengono annullati gli angoli delle pareti, come se la narrazione fosse ininterrotta Non c nessun centro Immagine risulta quindi dallaccostamento di singoli frammenti, anche se ognuno analizzato nella sua individualit.

FIRENZE
La situazione a Firenze un po particolare, perch il rinnovamento internazionale si attu con caratteristiche specifiche coniugandosi, dallinizio, con il tradizionale legame con lantichit. La fine del 300 segnata da movimenti sociali e da difficolt economiche (quindi da un ristagno dellattivit artistica); la conquista di Pisa (1406), Cortona (1411) e Livorno (1421), queste campagne furono costose, provocando un peggioramento della gi precaria situazione economica. Nel tardo 300 si sveglia un orgoglio di fiorentinit: venne innalzata la classica Loggia della Signoria, e rimase il giottismo nel campo della pittura. Durante gli ultimi anni del secolo si delineeranno con chiarezza, attraverso le committenze pubbliche, le possibilit per superare i vecchi metodi artistici: o accogliendo lo stile internazionale, o recuperando con rigore le radici classiche. Queste alternative emergono nei lavori per la realizzazione della Porta della Mandorla (1391-1397), ma sono esemplarizzati solo e soprattutto nei due soli saggi che ci siano pervenuti, quelli per il concorso bandito nel 1401 dallArte di Calimala (corporazione dei drappieri), per decretare lartista che dovr eseguire la Porta Nord del battistero. Il saggio richiesto doveva presentare, dentro un quadrilobo uguale a quello della porta gi esistente, il tema del SACRIFICIO DI ISACCO. I due saggi pervenuti sono quelli di

LORENZO GHIBERTI
Divide e armonizza i due gruppi con lo sperone diagonale di roccia Narrazione pacata da sinistra a destra Non ci sono trasalimenti Le figure sono proporzionate e corrette sullantico, in pose eloquenti, conservando lo stile gotico Sintetizza gli stili classici e internazionali

FILIPPO BRUNELLESCHI
I gruppi di personaggi sono separati su due distinti piani Le figure emergono con violenza da uno sfondo che non contiene morbidezze atmosferiche Spazio apparentemente annullato La lettura avviene in profondit, locchio parte dalle figure in primo piano, che escono dalla

cornice, affonda sempre pi, fino al vertice drammatico della composizione: il nodo delle mani dei protagonisti Incontro di linee/forza C lurto di tre volont: quella di Abramo, quella di Isacco e quella dellAngelo Riprende gli scatti espressivi di Giovanni Pisano accostandoli a conoscenze classiche La concezione drammatica della storia non recitata ma vissuta; questo indica unapertura al futuro. Le due sculture sono adesso conservate al Museo del Bargello di Firenze. Il concorso verr vinto da Ghiberti, e questo indica come Firenze sia resistente ai modi internazionali e non si era orientati a un classicismo innovativo e rinascimentale. Sempre nelle opere di Ghiberti, si denota una progressione di novit internazionali, che culmina con Fonde linearismi gotici e bellezze ellenistiche (come nel nudo di Isacco) I trapassi di piani sono tenui e generano un lieve chiaroscuro Non ci sono violenti stacchi dal piano di fondo Lo sfondo non pi un supporto, ma unatmosfera avvolgente.

LA STATUA BRONZEA DI SAN GIOVANNI BATTISTA Del 1415 Realizzata per la Chiesa di Orsanmichele Interesse anticheggiante espresso con il recupero della tecnica di fusione a cera persa Il volto delineato con sottigliezza, e anche le pieghe del manto, per, contraddicono lo stile antico.

Analogamente succede a un altro artista, ovvero PIETRO DI GIOVANNI detto LORENZO MONACO (1370-1424), monaco camaldolese nel convento di Santa Maria degli Angeli, allavanguardia e operoso, e destina le sue innovative soluzioni stilistiche per accentuare il mistico distacco della realt delle immagini sacre. Un esempio

LINCORONAZIONE DELLA

VERGINE Del 1414 Conservata al Museo degli Uffizi Nella pittura di Lorenzo le figure si allungano, rinchiuse in taglienti contorni Sono rivestiti da ampi panneggi falcati La luce crea effetti sui colori cangianti, ma allo stesso tempo ne riduce ogni senso di spazio Lorenzo estraneo al gusto profano e naturalistico della cultura cortese In tutte le sue opere si riscontrano proporzioni allungatissime, linee sdrucciolevoli, cesti accennati e colori innaturali, tutto per spiritualizzare le immagini e, come gi detto, ad accentuarne il distacco dalla realt.

IL DUOMO DI MILANO
Dopo il crollo del campanile di Santa Maria Maggiore, cattedrale che costituiva il centro religioso della citt, larcivescovo Antonio da Saluzzo, aiutato dalla popolazione, propose lavvio, nel 1386, di una nuova e grande cattedrale, che doveva sorgere sul posto della precedente. Guardando i resti emersi nella sacrestia settentrionale, doveva essere un edificio in mattoni, secondo la tradizione del gotico lombardo; nel 1387 per il controllo dei lavori pass a Gian Galeazzo Visconti, che impose luso del marmo di Condoglia e delle forme del gotico internazionale. Praticamente, Gian Galeazzo voleva dare a Milano una cattedrale al passo con le formulazioni stilistiche europee pi alla moda, di modo da dare limpressione di uno stato aspirante allinserimento tra le grandi potenze continentali. Vennero chiamati a dirigere i lavori artisti e architetti transalpini, francesi e tedeschi, che per duravano poco perch le maestranze lombarde erano ostili, abituate a una diversa pratica di lavoro. La pianta a croce latina Il piedicroce diviso in 5 navate Il transetto in 3 navate Il profondo presbiterio circondato da un deambulatorio e da unabside poligonale Allincrocio dei bracci si innalza il tiburio Notevole slancio verticale (come di tradizione transalpina) attenuato dalla dilatazione in orizzontale dello spazio e dallo scarso divario in altezza delle navate Questo fa s che al di sopra degli archi longitudinali ci siano solo piccole finestre, che danno unilluminazione tenue e diffusa

Lossatura portante delledificio costituita da piloni e da mura perimetrali rinforzate da contrafforti e interrotte da finestre ogivali lunghe e strette Archi rampanti e guglie poterono essere aggiunte in seguito Allesterno limmagine quella di una struttura chiusa, in cui la parete fa da perimetro e delimitata da uno zoccolo di derivazione lombarda e non slanciata verso lalto Eccezionale abbondanza di scultura I capitelli erano concepiti inizialmente da Giovannino de Grassi, come serie di nicchie inquadrate da ghimberghe e divisi da piastrini cuspidati Per la decorazione plastica si attivarono artisti di diverse provenienze, facendo del cantiere del Duomo un punto di riferimento costante per gli artisti Ad esempio il San Taddeo di Maestro Renano

Oppure la SantApollonia della cerchia di Jacopino da Tradate Le vetrate pi antiche purtroppo sono andate distrutte quasi totalmente Sono state sostituite da vetri ottocenteschi Sopravvive solo qualche pezzettino inserito successivamente Poco pi numerosi sono i vetri della seconda met del secolo, ideati da artisti come Vincenzo Foppa e Cristoforo de Mottis Laspetto odierno della cattedrale stato definito in linea di massima entro la met del 400, ma deriva da modifiche anche radicali attuate sia allinterno che allesterno, soprattutto durante la Controriforma. La maggior parte delle guglie e delle decorazioni venne fatta dopo il 500; la facciata frutto di una soluzione affrettata dei primi del 900, visto che era impossibile portare a compimento il progetto neogotico ideato da Giuseppe Brentano nel 1886-1888. stato anche perso loriginaria differenza tra la gigantesca mole della cattedrale e il piccolo spazio interno, che esisteva ancora nell800 rispecchiando il tracciato medievale. Nel 1863 venne per aperta lenorme piazza, della quale il Duomo uno sfondo scenografico.

I MANOSCRITTI ILLUSTRATI
Tra 300 e 400, dopo le grandi trasformazioni socioculturali dellepoca, si diffonde lalfabetizzazione, e la produzione di manoscritti illustrati si ampli considerevolmente, toccando uno sfarzo mai raggiunto prima; si producono libri scientifici (medicina, botanica, geometria), come si vede nel TACUINUM SANITATIS di FRANCO E FILIPPOLO DE VERIS, anche a livello divulgativo, di narrativa e poesia: i Trionfi di Petrarca, come quelli miniati dalla SCUOLA LOMBARDA, relazioni di viaggi o i classici di Ovidio e Terenzio. I manoscritti sono destinato a un pubblico vastissimo, con differenza di ricchezza e qualit illustrativa; a volte, erano gli stessi proprietari a illustrare gli esemplari che avevano, quando privi di decorazione. Questa produzione, ancora considerata minore, non stata ancora catalogata e studiata adeguatamente, pertanto gli esempi che possono essere proposti sono, quasi sempre, manoscritti di lusso, che testimoniano la variet dei testi, a ognuno dei quali destinata una diversa impaginazione funzionale ai diversi scopi. Negli erbari, ad esempio, le piante sono disegnate su tutta la pagina con precisione, per dare informazioni che lo scritto non sarebbe sufficiente a fornire, come nel LIBER AGREGA detto ERBARIO CARRARESE di MAESTRO PADOVANO. La narrazione continua e precisa invece illustrata nel romanzo cavalleresco, con scene simboliche e scritti allegorici, come si vede nellHISTORIA DI LANCILLOTTO DEL LAGO attribuito a BONIFACIO BEMBO. La stessa minuziosa cura si denota tanto nellillustrazione di frivoli trattati quanto in grandi capolavori letterari come la Divina Commedia,che allepoca andava tanto di moda; quella dellimmagine di GIOVANNI DI PAOLO, Paradiso, Canto XXI. Alcuni caratteri specifici della miniatura, come la bidimensionalit e il gusto ornamentale vengono progressivamente abbandonati, al fine di seguire il

crescente realismo della pittura: compaiono raffigurazioni illusionistiche, che sfondano la pagina finendo per snaturare il carattere specifico, bidimensionale, della decorazione miniata, come nellimmagine del LIBRO DORO DI MARIA DI BORGOGNA, eseguito dal MAESTRO DI MARIA DI BORGNOGNA.

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