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Cultura Il Pakistan ha una tradizione culturale molto ricca che risale alla civilizzazione della valle dell'Indo, 28001800

a.C. La regione che oggi corrisponde al Pakistan nel passato stata invasa e occupata da molte popolazioni, tra cui gli unni bianchi, i persiani, gli arabi, i turchi, i mongoli e vari gruppi europei. La cultura pakistana ha pertanto le sue origini nella sovrapposizione di varie culture, cui l'ultima, la islamica, che si perpetua dall'VIII secolo, fornisce la nota dominante. Ci sono differenze in cultura tra i diversi gruppi etnici in materie come vestiti, cibo e religione, specialmente dove gli usi preislamici differiscono dalle pratiche islamiche. La crescente globalizzazione ha accresciuto l'influenza della cultura occidentale nel Pakistan, specialmente tra la parte pi ricca della popolazione che ha facile accesso a prodotti, televisione, mass media e cibi occidentali. Molte catene di ristoranti occidentali sono entrate nel mercato pakistano, e si possono trovare nelle principali citt. Allo stesso tempo, c' anche un movimento reazionario all'interno del Pakistan che vuole allontanarsi dalle influenze occidentali, tornando alle radici pi tradizionali dell'Islam. C' una notevole diaspora pakistana, soprattutto nel Regno Unito, negli USA, in Canada e Australia ma anche nelle nazioni scandinave. Molti pakistani vivono anche nel Medio oriente. Questi emigranti e la loro prole influenzano culturalmente ed economicamente il Pakistan, sia con i loro viaggi interni alla nazione, che in particolare tornando in patria o facendo degli investimenti. Le citt di Lahore, Karachi, Peshawar, Islamabad, Faisalabad, Sialkot e Quetta sono specialmente note per i grandi contrasti nelle esperienze d'acquisto - dai fiorenti bazr ai moderni centri commerciali multipiano. In particolare, Lahore e Karachi sono costellate di colorate aree con all'interno centinaia di negozi di tecnologia. Molti di questi sono piccoli, con offerte speciali incredibili e servizi di riparazione per praticamente ogni prodotto tecnologico. Ci si pu trovare di tutto, dagli ultimi telefonini a CD e DVD davvero economici. Il bazar tecnico pi famoso di Lahore l'Hafeez Center, situato sul Gulberg Main Boulevard. DemografiaIl Pakistan ha la sesta maggior popolazione mondiale. Ci, unito a un alto tasso demografico, significa che il Pakistan dovrebbe nel prossimo futuro superare altre nazioni, e potrebbe diventare la terza nazione pi popolosa del mondo entro il 2050, se le misure di controllo delle nascite fallissero. La maggior parte dei pakistani sono musulmani sunniti, con una minoranza consistente di musulmani sciiti. C' anche una piccola minoranza di non musulmani, per la maggior parte cristiani, ind, e gruppi minori di buddhisti e animisti nelle zone pi remote dei Territori del Nord. Ci sono stati degli episodi di intolleranza verso i cristiani dopo gli attentati dell'11 settembre 2001, ad esempio www.persecutions.org riporta: 28 ottobre 2001 - 15 cristiani uccisi in una chiesa a Lahore. 25 settembre 2002 - Due terroristi entrano nell'"Istituto di Pace e Giustizia", di Karachi: separano i musulmani dai cristiani e uccidono otto cristiani sparando loro alla testa. EtnieIl gruppo etnico pi numeroso il punjabi seguito da quello dei sindhi; altre minoranze, di stirpe iranica, sono i pashtun (che hanno nell'Afghanistan la loro patria originale) e i balochi (presenti sia in Afghanistan che nell'Iran sud-orientale). Infine vi sono i muhajir (lett.: "emigrati"), propriamente non un gruppo etnico in quanto con questo termine si designano i profughi musulmani giunti dall'India dopo la spartizione. Ci sono anche apprezzabili minoranze di altri gruppi etnici immigrati come i bengali, concentrati a Karachi. In Pakistan, anche se uno stato mussulmano, vi sono anche delle minoranze di religione cristiana, buddista e animista. Questo dimostrato anche dalla bandiera: la fascia bianca rappresenta la parte delle minoranze non mussulmane. Religione Circa il 97% dei pakistani sono musulmani. I musulmani appartengono a diverse scuole chiamate Madhahib (singolare: Madhhab) cio "Scuole di Giurisprudenza" (anche 'Maktab-e-Fikr' (Scuole di Pensiero) in Urdu). Quasi l'80% dei musulmani pakistani sono sunniti ed presente una corposa minoranza di circa il 20% di sciiti. La maggioranza dei musulmani sunniti seguono la scuola hanafita ed una minoranza quella hanbalita nelle correnti definite wahhabita o degli Ahle Hadith. La scuola hanafita ha poi le correnti barelvita e deobandita. Sebbene la maggioranza degli sciiti pakistani siano duodecimani presente una discreta minoranza ismailita, composta da Nizari e Mustaali. Le percentuali di appartenenti alle diverse religioni sono le seguenti:

Islam 173 000 000 (97%) (dei quali circa 80% sunniti e 20% sciiti) Induismo 3 200 000 (1,85%) Cristianesimo 2 800 000 (1,6%) Sikh circa 20 000 (0,04%) con minoranze di parsi, ahmadi, buddisti, ebrei, bahai e animisti (soprattutto i Kalash di Chitral). Il Pakistan il secondo Paese musulmano per popolazione ed anche il secondo Paese al mondo per popolazione sciita. Nel Paese in vigore una legge sulla blasfemia. La condanna a morte per blasfemia di Asia Bibi[6], una donna cristiana, ha riaperto il dibattito su una possibile revisione di questa normativa. Uno dei sostenitori del cambiamento, il governatore del Punjab Salman Taseer, stato per ucciso da un estremista il 4 gennaio 2011[7]. Lingue L'urdu la lingua nazionale del Pakistan, mentre l'inglese la lingua ufficiale, usato negli atti governativi e negli affari, oltre che dall'lite urbana. Anche le universit pubbliche usano l'inglese come lingua per l'istruzione. L'urdu invece la lingua franca della popolazione. Oltre a queste due lingue, quasi tutti i pakistani ne parlano una d'un gruppo di lingue indoeuropee mutuamente correlate, tra le quali la pi comune il punjabi, seguito dal sindhi; diffuse sono anche alcune lingue appartenentei al ceppo iranico come il pashto e il balochi.

Theodore Roosevelt Parla a bassa voce, ma porta con te un grosso randello: andrai (La politica del grande bastone)

Theodore Roosevelt

26 presidente degli Stati Uniti d'America Durata mandato 14 settembre 1901 4 marzo 1909 Predecessore William McKinley Successore William Howard Taft 25 vicepresidente degli Stati Uniti d'America Durata mandato 4 marzo 1901 14 settembre 1901 Presidente William McKinley Predecessore Garret Hobart Successore Charles W. Fairbanks Dati generali Partito politico Partito Repubblicano (1897-1912) Partito Progressista (1912-1916) Alma mater Columbia Law School Harvard Firma Nobel per la pace 1906 Theodore Roosevelt, detto Teddy o TR, (New York, 27 ottobre 1858 Sagamore Hill, 6 gennaio 1919), stato un politico statunitense. stato il 26 nonch il pi giovane presidente degli Stati Uniti e ha ricevuto il Premio Nobel per la pace. Il suo volto uno dei quattro scolpiti sul monte Rushmore, assieme a quelli di George Washington, Thomas Jefferson e Abramo Lincoln. Biografia Nascita e primi anni [modifica] Nasce a New York il 27 ottobre del 1858, da una famiglia aristocratica originaria del Regno dei Paesi Bassi. Il padre era un repubblicano progressista, la madre una conservatrice convinta, cresciuta in una piantagione in Georgia. Il giovane Theodore soffriva di frequenti attacchi d'asma. Universit [modifica] Nel 1876 entra nella Facolt di Legge dell'Universit Harvard, distinguendosi nei risultati sportivi e scolastici. Laureatosi soggiorna brevemente in Germania. Si iscrive alla Columbia University (scuola di specializzazione in legge), ma la abbandona dopo poco per cominciare la propria carriera politica. Nel 1880 si unisce al partito repubblicano e due anni dopo ottiene la sua prima carica politica come membro del parlamento dello Stato di New York. Matrimonio [modifica] Nel 1884 colpito da una tragedia personale: la moglie muore il 14 febbraio di febbre tifoide, dopo aver dato alla luce una bambina, Alice nata il 12 febbraio. TR si rifugia in un ranch in Dakota, abbandonando la vita politica per due anni e dedicandosi alla scrittura di testi storici. Nel 1886 sposa Edith Kermit Carow. Attivit [modifica] Tra il 1886 e il 1895 membro e poi presidente della Commissione presidenziale per il Servizio Pubblico. Nel 1895 Capo della Polizia di New York. Entra nellamministrazione del presidente William McKinley nel 1897, come aiuto segretario della marina. Militare Roosevelt si prepara, da questo ufficio, al proprio debutto in grande stile sulla scena

politica nazionale. Loccasione data dallo scoppio della guerra ispano-americana, contro la Spagna a Cuba (1898). Sconcertando i suoi stessi compagni di partito (a cui TR rimproverava scarso ardore e indecisione nellaffare cubano), si dimette da ogni incarico governativo e entra nellesercito. Raccoglie un corpo di volontari, i cos detti "Rough Riders" e li comanda personalmente sul campo di battaglia di Cuba. Dimostra tutta la propria abilit di propagandista (e di giornalista) nel mandare resoconti dettagliati delle proprie imprese a tutti i principali giornali in patria. Entro la fine della guerra (durata solo pochi mesi e facilmente vinta dagli Stati Uniti), Roosevelt un eroe nazionale, nonostante il suo battaglione abbia subito pi perdite di qualsiasi altro nel conflitto. Presidenza Tornato in patria si rimette in politica, vincendo per pochi voti le elezioni come governatore di New York. Rimarr in carica solo due anni (1898 1900), poi si candider come vicepresidente degli Stati Uniti, dando un incredibile vigore alla campagna del candidato repubblicano (e presidente uscente) William McKinley. Con luccisione del presidente McKinley (1901) Roosevelt diventa il 26 presidente degli Stati Uniti, non senza qualche preoccupazione dello stesso partito Repubblicano, che lo considerava un avventurista (un "maledetto cowboy" nelle parole di un suo compagno di partito). Egli si rende conto di essere in una posizione precaria e, fino alle elezioni del 1904, si muove cautamente. Confermato nella carica nel 1904, Roosevelt porta avanti una politica da un lato fortemente riformista - la sua , infatti, la prima amministrazione ad occuparsi seriamente dei diritti dei lavoratori e di politiche ambientali - dall'altro populista e spregiudicata - tenta di rinsaldare il proprio rapporto con lopinione pubblica attraverso frequentissimi viaggi e comizi e con liniziazione di imponenti opere pubbliche e con un ordine presidenziale istituisce una pensione per tutti i veterani di guerra. Nel 1906 coni il termine muckraker, "spalaletame", derivato da un personaggio del romanzo The Pilgrim's Progress di John Bunyan, per definire un tipo di giornalismo investigativo volto alla ricerca di scandali e corruzione[1]. Politica estera La sua politica estera nettamente interventista ed aggressiva (la cosiddetta politica del grande bastone): egli strenuo difensore degli interessi statunitensi in America latina (nel 1903, grazie a spregiudicate manovre, riesce a concludere un accordo per la costruzione del Canale di Panam). Il Canale verr completato prima dello scoppio della prima guerra mondiale e sar usato per trasportare pi velocemente di quanto sarebbe stato possibile fare per ferrovia le truppe americane di stanza negli stati occidentali nei porti dell'Est per inviarle in Francia. Premio Nobel per la Pace Nel 1905 propone e ottiene di poter fare da mediatore nella guerra tra Russi e Giapponesi. La pace si firmer il 5 settembre. L'aver messo la parola fine alla guerra russo-giapponese, uno dei conflitti pi sanguinosi mai combattuti, un'abile mossa politica che gli d una grandissima popolarit internazionale. Nel 1906 gli viene consegnato il Premio Nobel per la pace.

Il volto di Roosevelt scolpito sul Monte Rushmore La rinuncia alle Presidenziali del 1908 Mantenendo una promessa fatta al tempo della prima elezione Roosevelt rinuncia a ripresentarsi e sostiene il candidato repubblicano William Howard Taft, che viene eletto proprio grazie alla sua promessa di governare il paese "proprio come fosse Roosevelt". Teddy si prende un periodo di riposo, compiendo un viaggio di caccia in Africa, come al solito seguitissimo dai media americani, che ne riporteranno gli strabilianti risultati (pi di tremila trofei riportati in patria). Il Partito Progressista Deluso dalloperato di Taft decide di fargli opposizione. Per la prima volta il Partito Repubblicano utilizza le primarie, stravinte da Roosevelt (9 stati su 12, contro i 2 di Robert La Follette e soltanto uno per Taft), tuttavia al Congresso Repubblicano di Chicago nel 1912 Taft viene nominato, sfruttando l'appoggio dei delegati nominati negli altri 36 stati (dove non si fatto uso delle elezioni primarie). Il partito si spacca e Roosevelt fonda lunico terzo partito statunitense nella storia che ebbe una qualche importanza al di fuori del classico sistema bipartitico. Alle Presidenziali del 1912 il Partito Progressista o "Bull Moose Party" ottiene il 27,4% dei consensi (vincendo in 6 Stati ed ottenendo 88 voti elettorali), sopravanzando i Repubblicani (fermi al 23,2% e 8 voti) ma non i Democratici, che vedono il proprio candidato, Woodrow Wilson, nominato 28 presidente degli Stati Uniti. Al momento dellentrata in guerra degli USA nella Prima guerra mondiale, Roosevelt, naturalmente deciso interventista, chiede a Wilson di poter formare un corpo di volontari, da mandare sul fronte occidentale, ma il presidente gli nega il permesso. Morte e sepoltura Muore per un'embolia il 6 gennaio 1919 a Sagamore Hill, Oyster Bay, New York. Il suo ricordo ancora molto vivo negli Stati Uniti. Riconoscimenti [modifica] uno dei quattro presidenti il cui volto scolpito nella roccia nel monumento di Monte Rushmore (il terzo da sinistra). La portaerei nucleare di Classe Nimitz della Marina degli Stati Uniti CVN-71 stata intitolata al suo nome: USS Theodore Roosevelt. Varata nel 1984, lunga 332 metri ed ha un equipaggio di oltre 5.000 uomini. Ha partecipato alla guerra del golfo del 1991.Theodore Roosevelt Theodore "Teddy" Roosevelt ( /rozvlt/ roh-z-velt;[2] October 27, 1858 January 6, 1919)

was the 26th President of the United States (19011909). He is noted for his exuberant personality, range of interests and achievements, and his leadership of the Progressive Movement, as well as his "cowboy" persona and robust masculinity.[3] He was a leader of the Republican Party and founder of the short-lived Progressive ("Bull Moose") Party of 1912. Before becoming President, he held offices at the city, state, and federal levels. Roosevelt's achievements as a naturalist, explorer, hunter, author, and soldier are as much a part of his fame as any office he held as a politician. Born into a wealthy family, Roosevelt was a sickly child who suffered from asthma and stayed at home studying natural history. To compensate for his physical weakness, he embraced a strenuous life. Home-schooled, he became an eager student of nature. He attended Harvard University, where he boxed and developed an interest in naval affairs. In 1881, one year out of Harvard, he was elected to the New York State Assembly as its youngest member. Roosevelt's first historical book, The Naval War of 1812 (1882), established his professional reputation as a serious historian. After a few years of operating a cattle ranch in the Dakotas, Roosevelt returned to New York City and gained fame fighting police corruption. The SpanishAmerican War broke out while Roosevelt was, effectively, running the Department of the Navy. He promptly resigned and led a small regiment in Cuba known as the Rough Riders, earning a nomination for the Medal of Honor, which was received posthumously for him on January 16, 2001. After the war, he returned to New York and was elected Governor in a close-fought election. Within two years, he was elected Vice President of the United States. In 1901, President William McKinley was assassinated and Roosevelt became President at the age of 42, taking office at the youngest age of any U.S. President in history.[4] Roosevelt attempted to move the Republican Party toward Progressivism, including trust busting and increased regulation of businesses. Roosevelt coined the phrase "Square Deal" to describe his domestic agenda, emphasizing that the average citizen would get a fair share under his policies. As an outdoorsman and naturalist, he promoted the conservation movement. On the world stage, Roosevelt's policies were characterized by his slogan, "Speak softly and carry a big stick". Roosevelt was the force behind the completion of the Panama Canal, sent the Great White Fleet on a world tour to demonstrate American power, and negotiated an end to the Russo-Japanese War, for which he won the Nobel Peace Prize.[5] Roosevelt was the first American to win the Nobel Prize in any field. Roosevelt declined to run for re-election in 1908. After leaving office, he embarked on a safari to Africa and a tour of Europe. On his return to the U.S., a bitter rift developed between Roosevelt and his anointed successor as president, William Howard Taft. In 1912, Roosevelt attempted to wrest the Republican nomination from Taft, and when he failed, he launched the Bull Moose Party. In the ensuing election, Roosevelt became the only third-party candidate to come in second place, beating Taft but losing to Woodrow Wilson. After the election, Roosevelt embarked on a major expedition to South America; the river on which he traveled now bears his name. He contracted malaria on the trip, which damaged his health, and he died a few years later at the age of 60. Roosevelt has consistently been ranked by scholars as one of the greatest U.S. Presidents.

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