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)DVH,
Traduzione dall'inglese all'italiano da parte dei traduttori 1 e 2
(versione 1 e 2)
)DVH,,
lncontro di consenso tra i traduttori 1 e 2
(versione 3)
)DVH,,,
Ritraduzione in inglese da parte del traduttore 3
(versione 4)
)DVH,9
Controllo di qualit da parte di una commissione di esperti
(versione 5)
)DVH9
Sessione di pre-test
(versione 6)
)DVH9,
Autorizzazione da parte dell'autore dello strumento
disinfettante, perch, seppur pi generico, indicava il tipo di detersivo a cui quella marca riman-
dava.
Una seconda difficolt si evidenziata in fase di back translation. Confrontando infatti la
versione riconvertita in inglese con loriginale, si notata qualche differenza a livello linguistico-
grammaticale. Ad esempio, la frase introduttiva Howewer, honest responses to these questions
will provide us with greater understanding and knowledge about these behaviors and the best way
to help people. stata tradotta: By replying honestly to these questions, you will help us to get
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Mario Rossi Monti, Alessandra DAgostino
to know and understand the problem of self-harm better as well as find the best way to help
people suffering from this behaviour.). Trattandosi, per, di un problema di carattere puramente
formale e provata invece la sostanziale equivalenza semantica, la versione ritradotta in inglese
stata comunque approvata dalla commissione di esperti.
Unultima difficolt comparsa nel momento in cui si andati a somministrare la versione
italiana al gruppo di soggetti volontari (fase di pre-test). Dai commenti registrati si riscontrata,
non tanto una mancanza di chiarezza o comprensibilit degli item a livello linguistico-formale,
quanto una discutibilit, a livello di contenuto, delle domande incentrate sulla variabile tempo.
Un soggetto, ad esempio, ha sottolineato che la domanda Da quanti anni lo fa? (se non lo fa pi,
per quanti anni lo ha fatto prima di smettere?) dava per scontato una continuit di comportamen-
to, che, per, non detto sia sempre presente in questo tipo di condotte, spesso solo saltuarie.
Altri soggetti, invece, hanno lamentato il fatto che il questionario indagasse la dimensione
temporale soltanto da un punto di vista oggettivo (ossia let in cui si iniziato o smesso), e non
anche soggettivo o vissuto (ad esempio, chiedendo in che occasione), il che invece avrebbe
permesso di collocare levento temporale entro il quadro della vita psichica ed emotiva della
persona.
Tutti i commenti annotati dai soggetti sono stati valutati attentamente per apportare eventua-
li modifiche al questionario; tuttavia, dato che queste eventuali modifiche avrebbero implicato
significativi cambiamenti non solo nella forma ma anche nel contenuto dello strumento, si
deciso di non introdurle per non stravolgerlo.
Conclusioni
Questo studio ha descritto lo sviluppo della versione italiana del Deliberate Self-Harm
Inventory, attraverso una validazione di carattere linguistico e culturale. I risultati evidenziano
che il DSHI uno strumento auto-compilativo di facile comprensione e utilizzo. Prima, per, di
proporlo nel nostro paese come strumento clinico di routine, sono necessarie ulteriori ricerche
(tuttora in corso da parte del nostro gruppo di lavoro) che ne analizzino le propriet psicometriche.
Ringraziamenti
Un vivo ringraziamento alla Prof.ssa Rowena Coles e alla dr.ssa Paola Scerre per la collaborazione alle
fasi di traduzione forward-back, e un affettuoso ringraziamento al dr. Egidio Bove e al dr. Stefano Blasi per
i preziosi suggerimenti in fase di revisione.
Riassunto
Parola chiave: autolesionismo, questionario, traduzione, validazione
Oggetto: Lautolesionismo un fenomeno che diventato negli ultimi anni sempre pi frequente,
soprattutto tra i giovani. Tuttavia, non esiste ancora in Italia uno strumento standardizzato, empiricamente
valido, in grado di misurare tale comportamento. Lobiettivo di questo studio sviluppare la versione italia-
na del questionario Deliberate Self-Harm Inventory (Gratz 2001), testandone la validit linguistica e cultu-
rale.
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Deliberate Self-Harm Inventory
Metodo: La versione originale statunitense del DSHI stata tradotta e validata in italiano con un
procedimento di traduzione di tipo forward-backward. La versione italiana cos ottenuta stata, poi, sommi-
nistrata a un gruppo di volontari di et tra i 18 e i 64 anni, provenienti da differenti regioni del nostro paese,
che hanno espresso la loro opinione in merito alla comprensibilit e chiarezza delle domande.
Risultati: Dopo aver portato a termine la validazione linguistica e culturale, la versione italiana del
DSHI stata messa a punto, tenendo conto anche dei suggerimenti del gruppo di volontari.
Conclusioni: Il DSHI uno strumento auto-compilativo di facile comprensione e utilizzo. Ma, per
poterne consentire limpiego come strumento clinico di routine, sono necessarie ulteriori ricerche (tuttora in
corso da parte del nostro gruppo di lavoro) che ne analizzino le propriet psicometriche.
CULTURAL AND LINGUISTIC VALIDATION OF THE ITALIAN VERSION
OF THE DELIBERATE SELF-HARM INVENTORY
Abstract
Key Words: self-injury, questionnaire, translation, validation
Objective: Self-injury is a phenomenon that has become in the last years more and more frequent,
especially among the teen-agers. However, in Italy there is still no standardized, empirically validated,
instrument able to measure this behavior. The objective of this study is to develop the Italian version of the
questionnaire Deliberate Self-Harm Inventory (Gratz 2001), testing its linguistic and cultural validity.
Method: The original American version of DSHI has been translated and validated into Italian with a
procedure of forward-back translation. Then, the Italian version so gotten has been administered to a group
of volunteers aged 18-64, coming from different areas of our country, who gave their opinions about
comprehensibility and clarity of the questions.
Results: Completed the linguistic and cultural validation, the Italian version of DSHI has been realized,
taking account of the suggestions of the group of volunteers.
Conclusions: The DSHI is a self-report measure of easy understanding and use. But in order to use it in
routine clinical practice, further researches (still in progress from our team) are needed on the analysis of its
psychometric properties.
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Mario Rossi Monti, Alessandra DAgostino
Dipartimento di Psicologia e del Territorio, Universit degli Studi di Urbino
Corrispondenza
Prof. Mario Rossi Monti, Dipartimento di Psicologia e del Territorio, Universit degli Studi di
Urbino, Via Ottaviano Ubaldini 17, 61029, Urbino (PU) Tel/Fax 0722.329690 E-mail:
mario.rossimonti@uniurb.it