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Dipartimento di Ingegneria dellInformazione Universit` degli Studi di Parma a Parma, Venerd` 23 Gennaio 2004
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1. OFDM: introduzione 1.1. Gli spettri FDM e OFDM 2. Descrizione analitica della tecnica OFDM 2.1. Schema a blocchi OFDM teorico 2.2. Schema a blocchi con DFT 3. Lintervallo di guardia 4. Il presso ciclico 5. Cenni alle prestazioni
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OFDM: introduzione
Nella trasmissione parallela di dati, la banda di frequenza disponibile ` generalmente suddivisa in molti canali e La modulazione avviene tra le varie portanti in modo indipendente I vari canali occupano bande relativamente piccole, quindi meno sensibili agli eetti della distorsione dei canali selettivi in frequenza e con rumore impulsivo Allo scopo di eliminare linterferenza intercanale, gli spettri dei sottocanali non devono sovrapporsi: questo per` non consente o un utilizzo eciente della banda disponibile La sovrapposizione spettrale pu` essere permessa a patto di o a sfruttare relazioni di ortogonalit` tra i canali
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f1
f2
f3
f4
f1
f2
f3
f4
Nel primo caso di parla di FDM (Frequency Division Multiplexing) Nel secondo caso di parla di MCM (Multicarrier Modulation) OFDM (Orthogonally Frequency Division Multiplexing)
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G(f )
G(f )
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s(t) =
n= k=0 (k) (k) (k)
(2)
e in cui an = in + jqn , dove in ` il simbolo assegnato alla (k) e componente in fase del canale k allistante n, mentre qn ` il simbolo assegnato alla componente in quadratura del canale k-mo allistante n.
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s(t) =
n= k=0
(4)
La condizione che deve essere soddisfatta anch` due canali e distinti (l ed m) siano ortogonali ` e
+
g(t)ej2fl t
g(t iTs)ej2fm t dt = 0 ,
i = 0, 1, 2, (5)
&
s(t) =
k=0
a0 g(t)ej2kf t.
(k)
(6)
=
k=0
a0 g l
(k)
l = 0, , N 1; (7)
e ricordando che f = Ts s l N
N 1
1 Ts ,
=
k=0 j 2 N
(k) kl a 0 WN
l = 0, , N 1 (8)
%
con WN = e
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.
Riccardo Pighi - La tecnica di trasmissione OFDM 9
(9)
kl Posto b0 = N 1 a0 WN , si vede che esso coincide a meno di k=0 1 un fattore N , col campione l-esimo della trasformata discreta di (0) (N 1) }. Fourier inversa della sequenza {a0 , ..., a0 Il segnale trasmesso diviene quindi
s l
(k)
Ts N
= b0 g l
(k)
(l)
Ts N
l = 0, , N 1
(10)
10
=
n=
b(l)g l n
Ts nTs N
(11)
con m = nN + l l = 0, , N 1 n = 0, 1, . Con queste assunzioni, lo schema di riferimento per un sistema di trasmissione OFDM ` dato da e
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DEC DEC
N Ts
an an
(0)
(1)
(1)
IDFT
P/S
g (t)
CAN
g (t)
S/P
DFT
an
(N 1)
an
(N 1)
Nel caso in cui g(t) sia a banda limitata lestensione della rappresentazione (11) sembra non essere pi valida per la u possibile presenza di ISI agli istanti m Ts , per cui non si potrebbe N usare la trasformata discreta di Fourier. Tale estensione risulta invece possibile grazie al seguente teorema.
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k=0
k G f Ts
In entrambe i casi allingresso dei decisori si ottengono dei campioni che, per quanto riguarda la parte di segnale sono uguali, mentre per quanto riguarda le componenti di rumore sono statisticamente equivalenti.
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Lintervallo di guardia
I sistemi radio OFDM sono caratterizzati dal fenomeno dei cammini multipli che introducono ISI. Per mitigare tale eetto, si ` aggiunto un intervallo di guardia e in ogni trasmissione Il tempo totale di simbolo risulta quindi essere T = + Ts Durante tale intervallo di guardia viene trasmesso un presso che consiste in una estensione ciclica dei simboli di canale in uscita dal blocco IFFT bn
(N N1)
, bn
(N N1+1)
, , bn presso
(N 1)
| bn , bn , , b n simboli
(0)
(1)
(N 1)
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y (t) =
n= k=0
(k) an vk [t n (Ts + )]
(12)
dove vk (t) = g(t)ej2kf t h(t). Supponendo che g(t) abbia durata Ts, vk (t) ha durata Ts + max Ts + . Questo fa s` che limpulso vk [t (n 1) (Ts + )] si sovrapponga a vk [t n (Ts + )] nellintervallo di guardia, intervallo che verr` poi scartato al a ricevitore.
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Prefisso ciclico
Lutilizzo di un presso ciclico serve a rendere la convoluzione tra il segnale trasmesso e la risposta allimpulso del canale h(t) equivalente alla convoluzione circolare pi` adatta alla DFT. u Si dimostra che lintroduzione del presso ciclico semplica la costruzione di un eventuale equalizzatore. Se H(f ) ` la funzione di trasferimento del canale ed il numero di e portanti ` elevato, H(f ) diventa virtualmente non selettiva in e ogni signola portante. e Se Hk ` il valore di H(f ) nel k-esimo canale, alluscita del blocco FFT, i campioni di segnale sono ak Hk . I coecienti {j }N 1 dellequalizzatore possono essere j=0 determinati, per esempio, utilizzando il criterio dello zero-forcing 1 k = Hk
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con n(t) processo di rumore gaussiano bianco complesso con densit` spettrale di potenza bilatera pari a 2N0. a Considerando lintervallo [mTs, (m + 1)Ts] e campionando a N frequenza Ts , si ha che
N 1
z (n) =
k=0
(k) kn am WN + n(n)
n = 0, 1, , N 1
(14)
dove n(n) sono campioni di un processo AWGN con varianza B 2 n = 2N0 N , pari alla potenza del processo di rumore in ogni canale
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si = a(i) + m
k=0
ki nk W N .
(15)
ki Il campione di rumore ri = N 1 nk WN , essendo combinazione k=0 di variabili aleatorie gaussiane, ` ancora una v.a. gaussiana a e media nulla e varianza N 1 2 ri = k=0 2 ki 2 n WN = N n . 2
(16)
Da quanto sopra ottenuto si nota che ` possibile applicare i e risultati ottenuti per trasmissione mono-canale, avendo laccortezza di usare come potenza di rumore quella del singolo canale.
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Pb =
k=0
1 P b = P bk . N k
(17)
Dalla (17) si osserva che la prestazione, in termini di probabilit` a derrore, risulta pari a quella che si avrebbe con una trasmissione mono-canale (che utilizzi ovviamente la stessa banda B) Quindi, anche se gli spettri dei vari canali si sovrappongono, sfruttando la loro ortogonalit` le prestazioni non vengono a peggiorate.
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