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Fin dal 1964 Bernard Lewis, un accademico britannico sostenitore della politica israeliana e della guerra contro lIraq,

vicino alle idee dellamministrazione Bush, pubblic un articolo intitolato The roots of Muslim rage (Le radici della rabbia musulmana) in cui arrivava alla conclusione che la crisi del Medio oriente ed il conflitto con lOccidente uno scontro di civilt, causato da ragioni storiche e religiose. Bernard Lewis il pi famoso islamologo al mondo e fu uno dei primi, in seguito allattacco alle Torri Gemelle, a suggerire di attaccare lIraq. Secondo Lewis necessario promuovere, nei paesi musulmani, la democrazia, anche a costo di dover utilizzare la forza, perch, sempre a suo parere, lunica via per sconfiggere il terrorismo islamista. Lewis ritiene che i musulmani rifiutino la civilt occidentale per la sua essenza e per i valori di libert e democrazia. Bisogna precisare per che Lewis ha commesso un errore di fondo identificando i musulmani, ovvero coloro che professano la propria fede in Allah, con la civilt orientale in genere. Se cos fosse, per assurdo, potrebbe esistere anche una rabbia cristiana opposta alla rabbia musulmana. Leggendo le tesi di Lewis si avverte che il parere dello studioso assolutamente di parte: si ha limpressione di avere di fronte un uomo orgoglioso delle conquiste ideologiche e tecnologiche dellOccidente che per tendono a limitare e sopraffare le altre culture e tradizioni. Secondo me non si pu decretare consapevolmente lo scontro tra civilt, dal momento che questultimo determinerebbe la fine di entrambe. Ma necessario aprirsi al dialogo ed al confronto, poich soltanto attraverso questi mezzi possibile compiere un grande passo avanti per il progresso e la crescita di tutti.

Agli inizi del Novecento larte in Occidente, si avvia su una strada fino ad allora mai esplorata. Lindagine artistica sperimenta nuove vie, confrontandosi con tecniche e materiali nuovi, in linea con levoluzione tecnologica. Larte, dalla fine dellOttocento, incominciava a riflettere su se stessa, a chiedersi che cosa significhi fare arte, che cosa determini unopere darte, che cosa definisca un artista, quale sia la sua funzione nella societ. Questo sofferto cammino di reinterpretazione dellarte dura tuttora, in un panorama che vede le culture extraeuropee appropriarsi dei valori occidentali e al tempo stesso proporre con forza la propria tradizione, in unintegrazione di culture che fa dellarte lo spazio pi significativo della civilt globalizzata attuale. Nei primi decenni del Novecento sorgono nuovi movimenti artistici, le Avanguardie storiche, a cui aderirono i principali artisti. Gli artisti del primo novecento si orientarono in due direzioni: da un lato rappresentavano la realt secondo i propri sentimenti, dallaltro analizzano il contesto sociale. Le Avanguardia hanno attribuito un nuovo compito allespressione artistica cio rappresentare la condizione esistenziale delluomo. Con il Dadaismo viene espresso il totale rifiuto per la civilt moderna e per le sue forme di comunicazione. I movimenti espressionisti, esprimevano langoscia e la sofferenza delluomo moderno. Larte denunciava i mali della societ e la mancanza di valori spirituali di fronte allincalzare del progresso, e si esprime con un linguaggio aggressivo. La critica alla societ contemporanea viene espressa attraverso il rifiuto dei valori comuni e la rivalutazione provocatoria di oggetti considerati banali. Cos un oggetto duso quotidiano perde la sua funzione ed assume un nuovo significato al pari di opere di riconosciuto valore stilistico. Gli artisti futuristi esprimevano il mito della modernit, della tecnologia, del progresso. Essi esaltano il movimento, la velocit, le macchine che oppongono con disprezzo a qualsiasi forma darte tradizionale.

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