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SCUOLA CONSULENZA PEDAGOGICA E DI PEDAGOGIA INTERAZIONALE

IL corpo pedagogico
FARE ESPERIENZA DEL CORPO CHE SONO CONOSCERE IL MIO CORPO CHE EDUCA

Informazioni e Costi
Docenti: Manuela Fedeli
Formatore consulente pedagogico psicomotricista consulente pedagogico

Monica Cristina Massola

STUDIO DI PRASSI PEDAGOGICA DEDALO Via Tito Livio, 2 Milano Telefono 02 540580069

Struttura: Studio Dedalo Sede: via Tito Livio 2, Milano


(pi una seconda sede da definirsi)

Calendario: Sabato 18 e 25 Giugno 2011 e sabato 2 Luglio 2011


(dalle ore 9 alle ore 18)

Iscrizioni: scuola@studiodedalo.net INFO monicacristinamassola@gmail.com fedeli.manuela@gmail.com entro il 5 giugno 2011

Costo: 170 euro web: http://www.studiodedalo.net

Dal 1992 lo Studio Dedalo progetta, organizza e conduce percorsi formativi per Consulenti pedagogici che si sono intrecciati, negli anni, con seminari e laboratori destinati a educatori e insegnanti in cerca di nuovi sguardi sulle proprie pratiche. Il Laboratorio Corpo Pedagogico appartiene a questa ricca costellazione di esperienze che, nel loro insieme, costituiscono la Scuola di Consulenza Pedagogica e Pedagogia Interazionale.

U. Galimberti in Psiche e Techn Allo stesso modo per comprendere un gesto non sufciente risalire ai meccanismi mediante i quali esso si realizza, ma necessario approdare al senso che esprime, quindi il mondo in cui quel gesto interviene. Il gesto non una realt siologica, ma il veicolo delle intenzioni del corpo che tendono a saldare le cose che lo circondano alle azioni che esse sollecitano.

Con lazione luomo rivela lessenza nascoste delle cose, le loro possibilit celate, chiama la natura a manifestare la sua energia trattenuta e provocandola la libera, come dice Heidegger in questo svelamento, fa opera di verit, evocandone le possibilit latenti.

IL corpo pedagogico
Prima giornata
Introduzione della riessione teorica sui luoghi e sugli spazi dellapprendere, e sulla presenza corporea nei contesti formativi. Esercitazioni ed esplorazioni per recuperare il corpo che sono. Osservazione e discriminazione delle espressioni del corpo e delle parole/pensiero, per trovare la connessione in asse tra la dimensione verbale/teorica, e quella corporea/materiale. Individuazione della materialit dei setting.

Terza giornata
Momenti di metariessione sulle asimmetrie formative. Focalizzazioni su meta-livelli. Sensibilizzare il proprio sguardo pedagogico per imparare ad indicare e progettare la corporeit nelle sue dimensioni formative.

Perch un laboratorio con forte orientamento corporeo


Lidea portante quella di recuperare la dimensione materiale del corpo, lasciando sullo sfondo il corpo pensato e ci che pensiamo del corpo, per recuperare quelcorpo che c, e che necessariamente si , facendone esperienza ... con alcuni specici ltri di lettura per: Riappropriarsi del proprio corpo vissuto, esplorando la differenza tra usarlo come oggetto inconsapevole e il sapersi fare strumento/soggetto. Sperimentare ulteriori possibilit dellincontro tra i corpi,e cogliendone le manifestazioni, laddove siano interazionali e corporee. Approfondire, attraversandola, la natura profondamente materiale delle scene e dei dispositivi educativi; provando a cogliere come la presenza corporea permetta di esplorare nuovi nessi, Sostare con una diversa consapevolezza nel corpo, che insegna e impara, che veste un ruolo, e crea, attraversa scene educative. Fare esperienza del proprio corpo pedagogico.

Seconda giornata
Tecniche di rappresentabilit della presenza corporea e quindi del gesto educativo. Differenza tra posture di insegnamento/conduzione/ consulenza/apprendimento. Tecniche di comunicazione e padronanza corporea, con esercitazioni di messa in scena tra educazione di primo livello e di secondo livello: un corpo che si forma per poter formare. Esercitazioni di consapevolezza: essere e sentire il corpo per diventare un corpo che insegna ad insegnare. Insegnare a rappresentare il corpo che siamo, quando esso insegna e che insegna a insegnare.

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