Documenti di Didattica
Documenti di Professioni
Documenti di Cultura
649004
LOSSERVATORE ROMANO
GIORNALE QUOTIDIANO POLITICO RELIGIOSO Non praevalebunt
mercoled 9 novembre 2011
Unicuique suum
Anno CLI n. 258 (45.903)
.
treranno in vigore a met dicembre e si tratta di norme cruciali per tornare alla crescita economica. Il commissario ha poi lanciato un messaggio alla Grecia, assicurando che Bruxelles far di tutto per mantenerla nelleuro. Il presidente dellEurogruppo, Jean-Claude Juncker,
ha spiegato che la decisione del rafforzamento del fondo salva-Stati diventer operativa entro novembre. La definizione dei dettagli tecnici relativi al rafforzamento dellEfsf un processo terribilmente complicato e terribilmente importante ha detto Juncker.
Vertice a San Pietroburgo con gli alleati dellOrganizzazione per la cooperazione di Shanghai
sentimenti e legami senza i quali resterebbe di molto in ombra anche la loro specifica natura formale. Persino la forma di un turibolo, spesso occasione di esercitazioni iconografiche sublimi, resterebbe profondamente mutilata nelle sue ragioni di fondo senza la comprensione del gesto quello dellinfondere incenso sui luoghi cristologici della liturgia per cui prevista la sua esistenza. Lorizzonte simbolico sullo sfondo del quale certi oggetti riprendono la loro vitalit espressiva torna dunque, seppure timidamente, a far parte delle considerazioni dello studio scientifico e dei criteri della custodia museale. Un tale orizzonte possiede anche, per sua natura, un duplice carattere. Esso per un verso sincronico: riguarda cio la relazione strutturale che in ogni tempo certi oggetti intrattengono con la loro precondizione liturgica. Ma per altro verso esso diacronico, riguarda cio le diverse forme storiche di questo rapporto: non sempre la liturgia stata la stessa e le sue evoluzioni sono a loro volta fonte di sempre nuove invenzioni estetiche. Di questo strutturale intreccio, che sta molto pi in profondit della semplice vocazione didattica dellarte religiosa, cercano di farsi carico i molti musei di matrice ecclesiale che nellultimo mezzo secolo, con fecondit esponenziale negli ultimi anni, sono sorti in tutta Italia. Direi, in particolare, i musei diocesani. La loro vocazione innanzitutto a conservare loggetto, non mai separabile dalla loro preoccupazione a preservare lo sguardo chiamato a contemplarlo nuovamente. Un deposito palpitante di senso resta tenacemente legato alla concretezza di un patrimonio inseparabile dal suo soffio. Il compito non lasciare che gli oggetti dellarte restino dotta ma morta lettera della cronologia, bens veicoli permanenti di uno spirito in essi ancora allopera. Gli strumenti per questa difficile impresa culturale giacch tale sono naturalmente molti: didattica, formazione, promozione scientifica, sapienza di allestimento. Non di rado anche il ritorno di molti di quegli oggetti nel vivo della liturgia praticata. Impresa dunque silenziosamente potente, capace di attenuare quella natura del museo che, secondo una definizione di Umberto Eco, non pu evitare di essere tomba per oggetti morti. Ma la custodia rivitalizzatrice di questa cristiana cura dellarte, che attorno alle ossa di reperti del passato sa ricostruire la carne della vita spirituale, richiede anche di realizzarsi nel potere della fede di chiamare oggi a esistenza nuove forme, attingendo senza paura dalle estetiche delluomo contemporaneo, che rimane il destinatario, lui e il suo modo di sentire, dellirremovibile passione del Signore. Come sempre, lo scriba divenuto discepolo, sa e va aggiunto deve trarre dal suo tesoro cose nuove e cose antiche.
NOSTRE INFORMAZIONI
Il Santo Padre ha accettato la rinuncia al governo pastorale della Diocesi di Neuqun (Argentina) presentata da Sua Eccellenza Reverendissima Monsignor Marcelo Melani, S.D.B., in conformit al canone 401 2 del Codice di Diritto Canonico. Gli succede Sua Eccellenza Reverendissima Monsignor Virginio Bressanelli, S.C.I., finora Vescovo Coadiutore della medesima Diocesi. Asuncin (Paraguay) Sua Eccellenza Reverendissima Monsignor Edmundo Ponciano Valenzuela Mellid, S.D.B., finora Vescovo titolare di Uzali e Vicario Apostolico del Chaco Paraguayo.
COPENAGHEN, 8. Laccelerazione della fusione dei ghiacci dellArtico ha fatto segnare a settembre un nuovo record, dopo quello del 2007. Con laumento delle temperature globali, larea ghiacciata ha perso il 12 per cento ogni decennio dal 1979 (anno dinizio delle misurazioni satellitari), ma negli ultimi cinque anni si assottigliato ulteriormente, diventando sempre pi vulnerabile alle temperature pi calde. Secondo alcuni modelli cli-
matici, il ghiaccio marino estivo sar in gran parte scomparso gi per la seconda met del secolo, anche se il tasso attuale di fusione supera addirittura quello descritto dagli esperti. Tra le conseguenze, la ridisegnatura delle mappe geografiche dellArtico (che copre circa il sei per cento della superficie della Terra); nuove rotte per i trasporti marittimi; maggiori aiuti alle popolazioni locali e sempre pi garanzie per un futuro di pace.
y(7HA3J1*QSSKKM( +=!#!#!z!;
VI
(1976)
A PAGINA
pagina 2
LOSSERVATORE ROMANO
Aumenta il numero delle famiglie statunitensi che vivono con meno di 24.000 dollari lanno
Povera America
Il maggiore problema resta loccupazione che stenta a ripartire
WASHINGTON, 8. La crisi si fa sentire ogni giorno di pi: nel 2010 gli americani poveri sono stati 49,1 milioni, ovvero il sedici per cento della popolazione. Il dato stato diffuso dal Census Bureau: si tratta di statistiche basate su metodologie di calcolo complesse, che fotografano meglio la realt sociale tenendo conto di fattori differenti da quelli usati per il calcolo ufficiale. Le valutazioni infatti comprendono quanto le famiglie spendono per i generi alimentari, labbigliamento e le utility. Si tratta di una statistica pi complessa spiega il Census Bureau che, utilizzando le metodologie ufficiali, aveva stimato in settembre 46,2 milioni di poveri, con un tasso di povert del 15,1 per cento, il livello maggiore dal 1993. I nuovi dati ritraggono una situazione peggiore, con i pi anziani, gli over 65, a rappresentare il 15,9 per cento dei poveri, ovvero una cifra superiore al nove per cento delle cifre ufficiali. Gli asiatici poveri sono il 16,7 per cento (12,1 il dato di settembre) e gli ispanici il 28,2 per cento (26,7). Secondo una statistica pi complessa, la soglia di povert per un una coppia con figli di 24.343 dollari lanno a fronte dei 22.113 dollari lanno della cifra ufficiale. Che la situazione delleconomia americana e i suoi effetti sulla popolazione sia critica lo rileva anche il Wall Street Journal, secondo cui una tiepida recessione dellEuropa si farebbe sentire sui conti delle aziende americane. E uno shock severo delleurozona rischierebbe di far deragliare la fragile ripresa americana. Il Wall Street Journal sottolinea che lEuropa un mercato chiave per gli esportatori americani e che le aziende statunitensi hanno duemila miliardi di dollari di liquidit che potrebbe essere un cuscinetto in caso di una stretta del credito. LUnione europea il secondo partner commerciale degli Stati Uniti dopo il Canada, con 240 miliardi di dollari in esportazioni nel 2010, il 19 per cento del totale statunitense. Al recente G20 di Cannes, la delegazione di Washington ha difeso il progetto di una tassa sulle banche diversa da Paese a Paese, ma basata sui reali rischi che ogni istituzione finanziaria prende. Secondo quanto riferisce una fonte di altissimo livello dellamministrazione Obama, gli Stati Uniti sono impegnati a rendere pi forti le proprie banche, e vogliamo che ogni banca paghi in base ai rischi che assume. Tuttavia, sulla Tobin tax questo il nome del progetto di una tassa sulla transazioni il vertice di Cannes non ha raggiunto un accordo. Ma a pesare come un macigno sulla ripresa americana soprattutto loccupazione. Il settore privato ha creato in ottobre 104.000 posti di lavoro. Il settore pubblico ne ha persi 24.000 e quello delle costruzioni 20.000. Il tasso sopra lotto per cento dal febbraio 2009. Il dato di ottobre migliore delle attese per il calo del tasso di disoccupazione, ma sotto le attese per il numero effettivo di posti creati, 80.000 a fronte dei 95.000 previsti. Il dipartimento del Commercio ha rivisto al rialzo il dato di settembre, quando sono stati creati 158.000 posti contro i 103.000 previsti. La crescita, dunque, resta troppo lenta: pur allontanando il rischio di una recessione, non riesce a scacciare il pessimismo dei consumatori. Gli analisti guardano con cautela al dato delloccupazione: La crescita non neanche minimamente sufficiente a ridurre significativamente la disoccupazione ha detto Guy LeBas, analista di Janney Montgomery Scott. Non c abbastanza domanda per sostenere anche la modesta crescita delloccupazione che si avuta in settembre e ottobre ha messo in evidenza Kathy Bostjancic del Conference Board. Il dato non abbastanza buono, ma ci sono indicatori che si muovono nella giusta direzione e aumentano le possibilit di dati significativamente migliori sulloccupazione il prossimo mese ha osservato Ian Sheperdson di High Frequency Economics. I dati suggeriscono che la crescita potrebbe rafforzarsi anche se lEuropa potrebbe scivolare in recessione ha sottolineato Rdq Economics. Le condizioni del mercato del lavoro sembrano migliori di quanto pensato: anche se la crescita di ottobre evidenzia Nomura Global Economics pi debole di quanto sperato, la revisione di settembre tipica di periodi di miglioramento del mercato del lavoro.
Secondo un rapporto il crollo della moneta unica non avrebbe ripercussioni nel Regno Unito
LOSSERVATORE ROMANO
GIORNALE QUOTIDIANO Unicuique suum POLITICO RELIGIOSO Non praevalebunt
Servizio vaticano: vaticano@ossrom.va Servizio internazionale: internazionale@ossrom.va Servizio culturale: cultura@ossrom.va Servizio religioso: religione@ossrom.va Servizio fotografico: telefono 06 698 84797, fax 06 698 84998
photo@ossrom.va www.photo.va
Carlo Di Cicco
vicedirettore
Segreteria di redazione
telefono 06 698 83461, 06 698 84442 fax 06 698 83675 segreteria@ossrom.va segretario di redazione
Tariffe di abbonamento Vaticano e Italia: semestrale 99; annuale 198 Europa: 410; $ 605 Africa, Asia, America Latina: 450; $ 665 America Nord, Oceania: 500; $ 740 Ufficio diffusione: telefono 06 698 99470, fax 06 698 82818, ufficiodiffusione@ossrom.va Ufficio abbonamenti (dalle 8 alle 15.30): telefono 06 698 99480, fax 06 698 85164, info@ossrom.va Necrologie: telefono 06 698 83461, fax 06 698 83675
Antonio Chil
redattore capo
Piero Di Domenicantonio
redattore capo grafico
Gaetano Vallini
www.publicinque.it via Fattori 3/C, 10141 Torino telefono 011 3350411 fax 011 3828355 torino@publicinque.it via M. Macchi 52, 20124 Milano telefono 02 6695279 fax 02 6695281 milano@publicinque.it via C. A. Racchia 2, 00195 Roma telefono 06 3722871 fax 06 37512606
Intesa San Paolo Ospedale Pediatrico Bambino Ges Banca Carige Cassa di Risparmio di San Miniato Credito Valtellinese Fondazione Monte dei Paschi di Siena Banca Monte dei Paschi di Siena
LOSSERVATORE ROMANO
Mentre si fa sempre pi difficile la situazione in Thailandia
pagina 3
pagina 4
LOSSERVATORE ROMANO
Carit e accoglienza di una chiesa domestica del secolo
II
nessero i propri defunti prima della emergenza della Grande Chiesa, dunque nel corso dei primi due secoli e comunque prima della nascita per dirla con Tertulliano (Ad Scapulam, 3, 1) delle areae sepulturarum nostrarum. Lattuale critica storica ha definitivamente chiarito che, nel periodo federativo della Chiesa di Roma (I e II secolo), i seguaci di Ges trovavano sepoltura negli abituali cimiteri in uso nella citt. I fattori che dovettero determinare questa generalizzata consuetudine si possono riconoscere, oltre che nella frammentazione e dunque nel basso livello di coesione e organizzazione della cristianit romana, anche nella diffusa e percepita prospettiva apocalittica, che riguardava non solo la riflessione teologica ma anche linte-
stiane. Su questo terreno si muoveva a suo agio il famigerato almeno per gli addetti ai lavori monsignor Domenico Bartolini allorch, preso atto che nellipogeo misto di Santa Caterina a Chiusi vi era una evidente compresenza di sepolture pagane e cristiane pens bene di fare cancellare in alcune lapidi linequivocabile impronta pagana ladprecatio dis Manibus sacrum con lo scopo come dichiara candidamente in sua lettera di togliere ai nostri censori ogni pretesto per malignare (Inscriptiones Christianae Italiae, IX, Clusium, p. 70). Ma a Roma, prima ancora che a Chiusi, un secolo prima che nascesse il prototipo del cimitero dei cristiani la celeberrima Area I della catacomba di San Callisto nellarea funeraria cosiddetta della Piazzola, tra il II e il III miglio Nella preziosa epigrafe dellAppia, affiora la presenza di una famiglia quella degli in memoria di Ancozia Ancotii i cui componenti madre caritatevole senza alcun dubbio possono qualificarsi come seguaci di si ritrovano le esortazioni paoline Ges. Lo indicano in maniera della prima lettera a Timoteo ineccepibile alcuni dati testuali presenti nelle due iscrizioni ra sfera esistenziale e, dunque, anche funerarie che li ricordano. La prima, la morte. in lingua greca, dedicata ad AncoIn tali contesti, familiari, corpora- tia Irene (Inscriptiones Christianae tivi o collegiali che fossero, non Urbis Romae, V, 12900): Gaio Ancoemerge traccia di una prassi epigrafi- zio Epafrodito alla consorte Ancozia ca identitaria e come tale riconosci- Irene; Gaio Ancozio Rufo e Gaio bile; e a tal proposito non super- Ancozio Rufino alla madre caritatefluo ricordare che, anche per quanto vole, devota a dio e accogliente con riguarda lambito propriamente giu- le vedove e devota al marito. In medaico e quello dei gruppi giudaiz- moria; la seconda, in lingua latina, zanti, fino al III secolo non si hanno reca: Alla benemerita Ancozia Aua Roma tracce n di sepolcreti n di xesis, i genitori Ancozio Epafrodito iscrizioni che ne facciano trasparire e Ancozia Irene posero. (Inscript. una specifica identit. Ne deriva, in Christ., V, 12.891). Dunque una famiglia di estraziomancanza appunto di plausibili dati identificativi, limpossibilit di rico- ne libertina come indica lidentit noscere nellambito di un cimitero del gentilizio Ancotius recato dai due misto la presenza di sepolture attri- coniugi costituita da cinque componenti: i coniugi Ancotia Irene e buibili a committenza cristiana. Se dovessimo seguire il principio Ancotio Epafrodito e i loro figli An accolto fino al secolo scorso negli cotio Rufo, Ancotio Rufino e Ancoambienti culturalmente e metodolo- tia Auxesis, premorta alla madre, gicamente meno avvertiti della che dedic insieme al marito la pregiudiziale negazione di una com- sepoltura alla figlia. Lelemento rivepresenza di pagani e cristiani in uno latore dellappartenenza religiosa destesso insediamento funerario, si do- gli Ancotii non tanto loccorrenza vrebbe accogliere la soluzione para- nelle due epigrafi del modulo figuradossale nonch inverosimile, che per tivo pesce/ncora (che ricorre anche i primi due secoli i cristiani avessero in altre iscrizioni pagane di questo volutamente rinunciato a seppellire i complesso coeve o pi antiche: Inscr. propri morti; ovvero ritenere che al- Christ., v, 12.892, 12.905, 13.582), cuni cimiteri, plausibilmente ricono- quanto piuttosto gli epiteti che quascibili come misti, fossero in realt lificano la defunta Irene (agapet, insediamenti esclusivamente cristiani philtheos, philchera, phlandros, phipi o meno dissimulati, in forza an- lteknos), tra i quali assume carattere philchera soprattutto che del pregiudiziale e fuorviante identitario concetto di criptocristianesimo, (accogliente con le vedove) toche non pochi danni ha arrecato alla talmente ignoto allepigrafia pagana conoscenza storica sulle origini cri- greca e latina che rimanda senza
alcun dubbio alla prima lettera a Ti- ca tau, allusiva sul piano formale al moteo (5, 116), in cui si espone in patibulum, cio alla croce. La scritta dettaglio una esortazione dallevi- risulta anonima, ma ci non scoragdente carattere disciplinare relativa gi il grande Franz Joseph Dlger, allo stato di vedovanza: Sia ricono- che escogit questa microstoria: sciuta come vedova quella che non un operaio naturalmente cristiano ha meno di sessanta anni e che mentre lavorava nellallestimento stata moglie di un solo marito (...) dellintonaco parietale allinterno del se una fedele ha con s delle vedove mausoleo pagano degli Innocentiores vi provveda lei e non ne sia gravata pens di fissare la sua identit vocala comunit. zionale con un graffito cristologico Queste esortazioni, che possono che, forse, agli occhi del lettore nonrealmente riferirsi allazione caritati- cristiano altro non doveva comunicava esercitata in vita da Ancozia Irene re che il significato primario della non a caso ricordata anche come parola iscritta, appunto pesce. agapet (caritatevole), philtheos (deNellambito delle chiese domestivota a Dio), ritornano in due epitaf- che romane rientrano coerentemente fii dei secoli V-VI. Il primo ricorda la anche tre iscrizioni greche due fuvedova Dafnen che non pes per la nerarie una didascalico-esegetica sua sussistenza sulla comunit (Inscr. provenienti dalla via Latina, assegnaChrist,, I , 1.582): Dafnen vidua aecle- bili tra la seconda met del II e linisia nih(il) gravavit; il secondo com- zio del III secolo. Si tratta, come memora lultraottuagenaria Rigina ampiamente confermato dalla critica vidua rimasta vedova per sessanta recente (Manlio Simonetti, Margheanni anchessa senza gravare sulla rita Guarducci, Peter Lampe), di comunit: que sedit vidua annos LX et aeclesa num una delle prove quam gravavit, unibyra (cio moglie di un solo marito), della coabitazione funeraria que vixit annos LXXXVI (Intra pagani e cristiani scriptiones Latinae Christianae Veteres, 1.581). che caratterizzava superfluo rilevare in la primitiva comunit romana questi due testi la ripresa quasi testuale dei praecepta indicati nella prima lettera a Timo- iscrizioni di evidente matrice gnostiteo (5, 910; 16): Vidua eligatur non co-valentiniana, come indicano espliminus sexaginta annorum; quae fuerit citi riferimenti a rituali e ad elementi unius viri uxor [donde lunivira e il dottrinali specifici della gnosi cristianumquam gravavit delliscrizione di na valentiniana: in quella di Flavia Regina]; Si quis fidelis habet viduam, Sophe gli Eoni (gli elementi costitutisubministret illis, et non gravetur eccle- vi del Pleroma), lAngelo del gran sia. consiglio, la camera nuziale Nello stesso complesso della nymphn nel linguaggio gnostico il Piazzola a conferma di una vemomento culminante in cui si anticira e propria coabitazione funeraria di pagani e cristiani gi dal secolo II pa lilluminazione escatologica (Car su una parete del Mausoleo degli lo Carletti, Epigrafia dei cristiani in Innocentiores si tracci a sgraffio Occidente, Bari 2008, n. 6, pp. 134quella che pu considerarsi come la 135); in quella di Giulia Evaresta pi antica testimonianza di un acro- laccentuato dualismo nella contrapstico cristologico: il ben noto Ixths posizione corpo / anima (sarx / (Ges Cristo, figlio di Dio, Salva- psych) nonch la menzione del cortore) che presenta tra le prime due po angelico di cui si riveste lanima lettere linserimento della lettera gre- nellascensione al cielo (Carletti,
Epigrafia dei cristiani, n. 6, p. 135); in quella, infine, non-funeraria, la descrizione del rituale di iniziazione con la menzione dei confratelli della camera nunziale (pastn syndelphoi), designativo appunto degli iniziati, il cui ingresso nella comunit si svolgeva alla luce delle fiaccole e prevedeva una celebrazione eucaristica accompagnata da canti inneggianti il Padre e il Figlio (Carletti, Epigrafia dei cristiani, n. 2, pp. 130131). Per la conoscenza storica delle origini della chiesa di Roma le iscrizioni ora esaminate assumono un valore indubbiamente rilevante. Quelle di Flavia Sophe, di Giulia Evaresta, della camera nuziale per un verso confermano la struttura frammentata della cristianit romana nel corso del II secolo gia ampiamente attestata da testimonianze letterarie quali quelle di Eusebio di Cesarea e Ireneo di Lione) per laltro consentono di definire con precisione la localizzazione del luogo della sepoltura di una Household gnostico-valentiniana sulla via Latina e autorizzano lipotesi della presenza di un ambiente stabile per lassemblea e liniziazione, se si considera che, per il suo carattere didascalico-illustrativo, liscrizione della camera nuziale ben difficilmente avrebbe potuto trovare coerente collocazione in uno spazio sepolcrale, che peraltro con ogni probabilit doveva consistere in un cimitero di carattere misto. A loro volta le epigrafi del sepolcreto della Piazzola sulla via Appia si propongono come indiscutibile testimonianza della presenza di seguaci di Ges in un sepolcreto pagano: segno inequivocabile di una naturale e non dissimulata coabitazione funeraria tra pagani e cristiani. Se si osserva poi il multiforme panorama che caratterizzava la cristianit romana del II secolo, plausibile immaginare che la famiglia degli Ancotii si riconoscesse in una Household dimpronta paolina, che doveva naturalmente caratterizzare pi decisamente gli etnocristiani che non i fedeli provenienti dallebraismo.
della prima mappa stampata della storia, inclusa nel Rudimentum Novitiorum sive chronicarum historiarum, epitome di Lucas Brandis de Schass, Lubecca, 1475, e che per molti secoli stata il soggetto pi importante della cartografia. Per ebrei e cristiani Gerusalemme era e rimaneva la citt eterna e, di conseguenza, il centro del mondo, non solo dal punto di vista spirituale, ma anche materiale; le descrizioni medievali esprimono bene questo pensiero inserendo Gerusalemme al centro di fantasiose mappe circolari che la rappresentano proprio come lombelico del mondo. La mostra offre loccasione di vedere da vicino una ventina di carte, da quelle xilografiche, pi antiche ed essenziali, a quelle pi decorative e figurate dellet barocca. Alle mappe si aggiungono due belle vedute di Gerusalemme, cuore della Terra.
LOSSERVATORE ROMANO
Dopo il concilio Paolo scrisse al generale Franco per rivedere i rapporti tra la Santa Sede e la Spagna
pagina 5
VI
Ippocrate in laboratorio
di SILVIA GUIDI A Roma i capolavori non mancano ha esordito Robin L. Smith, amministratore delegato della NeoStem e Presidente della Stem for Life Foundation non solo opere di artisti come Michelangelo e Caravaggio, anche strutture architettoniche che per secoli hanno influito positivamente sulla salute di generazioni e generazioni di persone, come gli acquedotti. C un capolavoro non fatto da mani umane, nascosto allinterno del corpo di ciascuno di noi, che aspetta solo di essere usato per aiutarci a combattere alcune tra le malattie pi difficili da curare, come il cancro, il diabete e le sindromi autoimmuni: le cellule staminali adulte. A questo tesoro nascosto, spesso oscurato dai toni gridati e dalle polemiche strumentali che accompagnano il dibattito sulle staminali embrionali, dedicato il convegno internazionale Le cellule staminali adulte: la scienza e il futuro delluomo e della cultura che si terr in Vaticano dal 9 all11 novembre. Alla conferenza stampa di presentazione che si svolta marted 8 nella Sala Stampa della Santa Sede accanto alla dottoressa Smith cerano padre Federico Lombardi, il cardinale Gianfranco Ravasi, presidente del Pontifico Consiglio della Cultura, don Tomasz Trafny, responsabile del dipartimento scientifico dello stesso dicastero, Tommy George Thompson, ex governatore del Wisconsin e ministro dei Servizi Umani e Sanitari del Governo degli re e quello che non ci permettono di fare. Luso delle staminali adulte nella medicina rigenerativa apre frontiere impensabili alle terapie, un passo in avanti eccezionalmente importante che non deve pi essere ignorato. Nella tre giorni si intersecheranno medicina, bioetica, cultura e filosofia perch, come ha sottolineato il cardinale Ravasi nel suo intervento di saluto quando si parla di fenomeni medici la questione non mai soltanto medica, anche simbolica, perch abbraccia un complesso di realt che vanno al di l di VICENTE CRCEL ORT onsignor Giovanni Battista Montini aveva seguito dalla Segreteria di Stato i negoziati ufficiali per il concordato del 1953 con la Spagna; un concordato insostenibile dopo il Vaticano II. Perci due anni e mezzo dopo la chiusura del concilio, per iniziativa di Paolo VI, furono avviate le pratiche per una revisione profonda del testo concordatario. Il primo gesto lo comp il Papa stesso quando, il 28 aprile 1968, chiese per iscritto al generale Franco di rinunciare al privilegio di presentare i vescovi prima della possibile revisione del Concordato, lasciando alla Santa Sede libert per tali nomine, senza osservare i vincoli fino ad allora esistenti. Il Vaticano, per il momento, voleva solo ottenere la rinuncia al privilegio di presentazione; il governo invece pretendeva negoziati globali per un nuovo Concordato. Nella sua lettera Paolo VI ricordava lappello del concilio ai governi affinch rinunciassero ai loro privilegi in materia di nomina dei vescovi. I privilegi che la Spagna legittimamente possedeva le erano stati concessi per i suoi grandi meriti religiosi, ma non rispondevano pi n allo spirito n alle esigenze dei tempi. Il Papa, convinto dinterpretare i veri interessi della Spagna, non meno di quelli della Chiesa cattolica, proponeva al Capo di Stato e al governo spagnolo di rinunciare a tali privilegi prima della possibile revisione del Concordato, e assicurava che la Santa Sede, nel nominare i vescovi, non avrebbe avuto altro fine se non quello di una sempre pi grande prosperit religiosa e spirituale del-
Papa
della pura e semplice fisiologia. Chi parteciper al convegno ricercatori esperti in medicina rigenerativa, ma anche esponenti della Chiesa e della scienza, politici, studiosi di etica, formatori, ministri della salute dei vari Paesi, ambasciatori presso la Santa Sede e rappresentanti del mondo dellindustria delle terapie mediche avr la possibilit di ascoltare pi di trenta relatori e incontrare alcuni pazienti che hanno gi beneficiato della ricerca. Alla conclusione dei lavori, venerd sera previsto un concerto della Cappella Musicale Pontificia Sistina diretta dal maestro Massimo Palombella, che C un capolavoro si terr nella Basilica di San Giovanni in Lateranascosto allinterno del nostro corpo no, mentre sabato mattiChe aspetta solo di essere usato na Benedetto XVI incontrer i partecipanti. per aiutarci a combattere alcune Vorremmo porre alcutra le malattie pi difficili da curare ne domande importanti e a volte provocatorie ha Stati Uniti dAmerica dal 2001 al spiegato Trafny, responsabile del dipartimento scientifico del Pontificio 2005. Nel corso della mia carriera Consiglio per la Cultura per ha detto Thompson mi sono ac- esempio se il giuramento di Ippocorto che le idee migliori sono sem- crate debba essere esteso a tutte le pre le pi semplici. E sinceramente scienze della vita, dal momento che credo che nessun uomo possa la- oggi non solo i medici, ma anche vorare meglio di Dio, se cos si gli scienziati di laboratorio hanno pu dire, cio fabbricare qualcosa capacit di intervenire in tutte le fadi superiore a quello che il Creatore si della vita delluomo. Lobbiettivo indagare sulla ci ha gi regalato. Quello che pi amo sottolineare, quando parlo del- questione delle cellule staminali a le staminali adulte, che la risorsa partire da un orizzonte diverso riper combattere la malattia gi spetto allabituale riflessione di tipo contenuta allinterno del nostro cor- bioetico ha continuato Trafny po. Per troppo tempo, nel mio Pae- e aprire un canale di comunicaziose, stem cells stato solo sinonimo ne tra le comunit scientifiche e la di battaglia politica sullembrione, e gente, cercando di tradurre i risultail dibattito del mondo scientifico ti di scienze mediche molto sofististato volutamente bloccato sulla di- cate a un pubblico che supera la ristanza tra quello che potremmo fa- stretta cerchia degli esperti.
Il 28 aprile 1968 il Papa richiam lappello del Vaticano II ai Governi affinch rinunciassero ai privilegi sulla nomina dei vescovi
la nazione. In ogni caso, il Papa simpegnava a notificare previamente e in modo riservato al Capo di Stato o al governo il nome della persona designata per lincarico di vescovo residenziale, al fine di sapere se avevano da fare nei suoi riguardi precise obiezioni di carattere politico generale. Concludeva testimoniando al Capo di Stato la dovuta stima per la grande opera che aveva portato a termine a favore della prosperit materiale e morale della nazione spagnola. Questa lettera fu consegnata personalmente a Franco dal nunzio Luigi Dadaglio sabato 4 maggio alle 11 di mattina nella residenza del Pardo. Franco non si aspettava
la sua visita e ne ignorava il motivo. Quello che mi viene chiesto sommamente grave disse . Come Capo di Stato, in coscienza, ho il dovere di garantire la pace spirituale e il benessere del Paese. Franco disse al nunzio che il Vaticano non conosceva la Spagna, non capiva la Spagna e che maltrattava la Spagna. Poi aggiunse: Gli avversari del governo sono ben accolti e sono in contatto con il Vaticano, mentre a Madrid cercano di influenzare i nunzi non appena giungono nel Paese. Franco si chiese perch la Spagna doveva essere la prima nazione a rinunciare al privilegio secolare della nomina dei vescovi. La conversazione intercorsa fra lui e il nunzio fu difficile e polemica; dur mezzora e il generale si mantenne sempre sulla difensiva, affermando che se lo Stato aveva ricevuto questo privilegio dalla Chiesa, molto di pi aveva dato lui alla Chiesa; deplor le trasmissioni di Radio Vaticana con atteggiamento ostile nei confronti della Spagna e il fatto che molti sacerdoti fossero fautori di disordini. Il 12 giugno 1968 Franco rispose a Paolo VI dicendogli che la sua lettera aveva meritato da parte sua la pi filiale accoglienza e accurata riflessione; e che il fatto di aver ribadito lappello del Vaticano II aveva trovato uneco immediata nel suo animo di fedele figlio della Chiesa, senza fargli per dimenticare gli imperativi di ordine legale e politico che riguardavano il suo dovere e la sua responsabilit di governante. Ricordava che lantico diritto di presentazione era stato modificato nella sua essenza nel 1941, divenendo un vero sistema di negoziazione, incorporato poi al concordato del 1953, in un quadro giuridico che stabiliva diritti e doveri reciproci; e che tale sistema si era mostrato compatibile con la libert della Chiesa. Daltro canto, essendo tale procedimento parte fondamentale di un patto solenne fra la Santa Sede e lo Stato spagnolo, qualsiasi sua modifica necessitava, oltre allapprovazione del governo, lintervento delle Cortes. Quanto allopinione pubblica, Franco affermava che non avrebbe approvato una rinuncia unilaterale se, nello stesso tempo, non fossero stati risolti altri punti che, seguendo gli orientamenti della Gaudium et spes, potevano costituire un impedimento per la testimonianza cristiana che la sensibilit del mondo in quel tempo esigeva. Comunicava che era disposto a giungere a una revisione di tutti i privilegi di entrambe le parti nello spirito della costituzione conciliare e in sintonia con la dichiarazione dellepiscopato spagnolo a tale riguardo. Il generale concludeva ringraziando per le parole dedicate da Sua Santit allopera realizzata dai suoi governi dal giorno in cui lui dovette ricorrere alle armi, come risorsa ultima per arrestare la dissoluzione stessa della societ civile e per difendere e restaurare i diritti e lonore di Dio e della Religione, secondo le parole di Pio XI. Seguirono sei anni di silenzio totale su questo tema e di difficolt sempre pi grandi da parte del governo nella nomina dei vescovi. Alcune diocesi importanti restarono vacanti per molti anni. Ad esempio quella di Valencia rest vacante per quasi tre anni, dal novembre
la Conferenza episcopale, perch una realt che alcuni dei suoi membri sentono oggi lirreprimibile tentazione di dedicare la propria attivit a materie che non competono loro e delle quali generalmente hanno una conoscenza solo superficiale, senza che, a mio parere, ne derivi un beneficio per le anime, anzi al contrario, ci va a detrimento dellauspicata concordia nelle relazioni della gerarchia con il governo. Allopposto, latteggiamento dello Stato spagnolo rispetto alla Chiesa non pu essere pi corretto n pi chiaro; ma lo Stato non pu difendere la Chiesa dalle sue divisioni interne, oggi tanto marcate. Mi rendo conto, Santissimo Padre, che i problemi come quelli che riferisco, e dei quali Sua Santit forse non pienamente a conoscenza, possono affliggere dolorosamente il Suo cuore. Anchio devo spesso contenere la mia amarezza di fronte alle dimostrazioni Montini dingratitudine da parte di ecclesiastici di diverse categorie, malgrado i servizi prestati alla Chiesa dai 1966 (con la rinuncia di Marcelino Governi spagnoli. Olaechea) a settembre 1969 (con Questa lettera fu consegnata larrivo del servo di Dio Jos Ma- personalmente al Papa dal ministro ra Garca Lahiguera). degli affari esteri, Gregorio Lpez Il 29 dicembre 1972 Franco scris- Bravo, il 12 gennaio 1973, insieme se nuovamente a Paolo VI una lun- ad altri numerosi documenti. La riga lettera confidandogli alcune sposta del Pontefice per arriv gravi preoccupazioni che riguarda- solo sei mesi dopo, il 31 luglio vano la situazione spirituale del 1973. popolo spagnolo e le relazioni fra In tale risposta Paolo VI disse la Chiesa e lo Stato, e gli chiese che nel 1972, in occasione della viche dalla gerarchia della Chiesa ci sita ad limina, aveva ricevuto molti si opponesse con mezzi efficaci ad vescovi spagnoli e aveva esaminato alcuni ecclesiastici e a certe orga- i resoconti sullo stato delle loro rinizzazioni, che si definivano apo- spettive diocesi, ascoltandoli e postoliche, ma che in realt facevano nendo loro domande. Abbiamo della Chiesa uno strumento di potuto constatare disse lo azione politica. sforzo generoso che lEpiscopato Il Capo di Stato denunciava an- spagnolo sta compiendo nel rinnoche certe indubbie ingerenze del- vamento, per dare una risposta adeguata ai problemi pastorali posti dai profondi cambiamenti della societ, secondo le caratteristiche del Paese. Paolo VI desiderava che, in sintonia con i principi del concilio, la Chiesa potesse cooperare con lo Stato al bene comune del popolo spagnolo e assicur che la Santa Sede non avrebbe interferito, da parte sua, nella sovranit e nellautonomia dello Stato. Ma la preoccupazione pi urgente in quel momento per il Papa era quella delle diocesi ancora vacanti. Questa situazione per si risolse definitivamente solo nel luglio del 1976, quando il re Juan Carlos I rinunci definitivamente al privilegio di intervenire Francisco Franco in una foto del 1969 nelle nomine dei vescovi.
pagina 6
LOSSERVATORE ROMANO
Intervento dellarcivescovo anglicano di York
delle persone pi ricche hanno definito ingiusto un sistema fiscale che permette loro di pagare meno rispetto ad altri. Gli effetti negativi di tutto questo sistema, conclude, sono quelli di indebolire la comunit e di rendere la societ meno coesa. Larcivescovo, fra laltro, richiama il progetto per la creazione della Big Society. In Gran Bretagna infatti da tempo in corso un acceso dibattito su questo tema proposto dalla coalizione politica che guida il Paese che intende promuovere maggiore partecipazione e solidariet nella societ, attraverso una serie di riforme nel settore dei servizi
pubblici in grado, secondo le intenzioni, di coniugare lo sviluppo con la necessit di salvaguardare il bilancio. Con lo slogan fare di pi con meno risorse, lasciando pi spazio ai privati cittadini e meno allo Stato, la formula della Big Society prevede essenzialmente un maggiore coinvolgimento delle organizzazioni di cittadini nellamministrazione del Paese e laffidamento alle comunit locali di servizi attualmente di competenza delle autorit statali. Per larcivescovo di York se la visione della Big Society ambisce a diventare una realt nella quale le persone si devono maggiormente unire e prendersi cura di loro stesse, allora anche le diseguaglianze economiche devono essere ridotte. Nessuno, spiega, vuole una societ nella quale le persone siano obbligate a difendersi le une dalle altre, ma tuttavia, si nota che negli ultimi decenni, la crescita economica e i guadagni sono andati in maniera sproporzionata a chi ha gi di pi; mentre, al contrario, le previsioni suggeriscono che la popolazione diventer sempre pi divisa per classi e status e la povert infantile aumenter. In questo contesto, il primate dInghilterra ricorda limpegno per la campagna umanitaria internazionale giubileo 2000 sulla cancellazione dei debiti dei Paesi africani, ribadendo comunque la necessit di mantenere costante limpegno allo scopo di formare nuove coalizioni per affrontare le ingiustizie sociali. Nel concludere, larcivescovo rileva anche i positivi risultati ottenuti nel contrasto alle discriminazioni in vari Paesi, tra cui quelle nei confronti delle donne. I cambiamenti negli atteggiamenti pubblici commenta possono avvenire molto rapidamente e la mia convinzione e fiducia che le societ che sono state in grado di rendere rapidi questi cambiamenti sono anche in grado di riconoscere che funzionano meglio, quando ci si rende conto che in quanto esseri umani siamo tutti fondamentalmente di eguale valore.
LOSSERVATORE ROMANO
Cristiani e musulmani in Egitto e nei Paesi arabi
pagina 7
Patriarcato di Gerusalemme dei latini, interamente dedicato agli sviluppi della cosiddetta primavera araba. Per Christophe Lafontaine, autore dellarticolo, anche i cristiani del mondo arabo hanno il diritto alla libert di coscienza, alla libert religiosa e a quella di non essere considerati come cittadini di seconda classe. Per poi domandarsi: Non hanno forse anche i cristiani una parola da dire nel processo di democratizzazione del mondo arabo?. Nel testo vengono quindi richiamate le ultime vicende nellEgitto post Mubarak, con i cristiani copti vittime di violenze e attacchi. Il futuro delle minoranze cristiane, in un mondo arabo risollevatosi a motivo delle promesse di democrazia, nuovamente una questione cruciale. Un tema questultimo, come noto, affrontato recentemente anche dalla Conferenza dei vescovi latini delle regioni arabe, tenutasi a Roma dall11 al 13 ottobre scorsi. La regione araba sta sanguinando, scrive Jerusalem, che riferisce dati impietosi: Secondo lUnione egiziana dei diritti umani, 100.000 copti hanno lasciato il Paese dal mese di marzo, emigrando in Usa, Canada, Europa e Australia.
E anche in Siria i cristiani si dimostrano piuttosto sfiduciati di fronte ai processi rivoluzionari iniziati in questi mesi e temono lesplosione di quellequilibrio confessionale, creatosi in qualche modo tra sunniti, cristiani e alatiti. Per questo la conclusione dopo tutte queste minacce indirizzate ai cristiani del Medio Oriente dobbiamo seriamente impegnarci con la preghiera. Insieme a tutti i cristiani gridiamo basta. A rinnovare lallarme per una recrudescenza del fondamentalismo , infine, anche il vescovo Camillo Ballin, vicario apostolico di Arabia del Nord. Missionario comboniano, da oltre quarantanni nei Paesi arabi, Ballin sino allo scorso ottobre stato segretario generale della Conferenza dei vescovi latini nelle regioni arabe. Il presule ricorda, infatti, con preoccupazione che il fondamentalismo islamico riguarda circa il 5 per cento della popolazione musulmana eppure condiziona la maggioranza. Esso, sostiene il presule, rischia di inficiare le istanze sociali della primavera araba ed in grado di minacciare la sopravvivenza dei cristiani nellarea.
pagina 8
LOSSERVATORE ROMANO
Gli sar conferita mercoled al termine delludienza generale
Nomine episcopali
Le nomine di oggi riguardano, tra laltro, la Chiesa in Nigeria e in Paraguay.
Nato il 14 aprile 1962, in Ukana Nto, Ikot Ekpene, Awka Ibom Sta-
te, nella diocesi di Ikot Ekpene, dopo le scuole primarie ha svolto quelle secondarie al seminario minore Queen of Apostles, Afaha Obong, Abak. Entrato come membro della societ apostolica Missionaries of Saint Paul, ha proseguito gli studi di filosofia e di teologia al National missionary seminary of St. Paul, Gwagwalada, Abuja. stato ordinato sacerdote il 18 giugno 1988. Dopo la sua ordinazione, ha svolto i seguenti uffici e ulteriori studi: formatore nella casa di formazione di Iperu-Remo, Nigeria (1988-1992); missionario nella diocesi di Kenema, Sierra Leone (19921995); missionario nella diocesi di Buea, Camerun (1995-2001); consigliere generale (1995-2003); master in Development studies al Kimmage development studies centre e master in International peace studies alla Irish school of ecumenics a Dublino, Irlanda (2003-2005); missionario nella diocesi di Torit, Sudan (2006-2008); Project manager (2003-2006). Dal 2008 superiore generale della societ apostolica Missionaries of Saint Paul.
XVI
lo scorso 22 ottobre