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G.

Fogazza
Parola del Pasato, 28, 1973, pags. 157-169
PER UNA STORIA DELLA LEGA IONICA
Una storia della Lega Ionica, che ancora manca negli studi ana
tolici, sarebbe quanto mai utile per la conoscenza dell'evoluzione della
grecit in Asia Minore daU'inizio del I millennio a.C. alla conquista
romana ed oltre. Ma il silenzio quasi assoluto sulla Lega da parte
della storiografia classica e la scarsit di reperti archeologici hanno
condannato gli studiosi a procedere molto a tentoni al riguardo. Mi
sembra perci la cosa migliore cercare di fare il punto degli studi
sulla storia della Lega e, ove possibile, contribuirvi utilizzando qual-
che dato non ancora preso in considerazione.
Wilamowitz pose, aU'inizio del secolo, le basi dello studio della
Lega Ionica con un saggio sul Panionion.
1
Pochi anni dopo Caspari
ne tracci un profilo storico ah bastanza vasto ma non esauriente,
fondato peraltro su una visione preconcetta del carattere essenziale
della Lega.
2
Quindi Judeich e Lenschau 3 tornarono sull'argomento,
confutando in parte le teorie precedenti. Infine, nell'ultimo dopo-
guerra, Roebuck ha affrontato il problema delle origini della Lega 4
e un gruppo di studiosi tedeschi ha premesso alla relazione sugli
scavi effettuati sul sito dell'antico Panionion un breve excursus sulla
storia del tempo, che tocca naturalmente molti punti della storia
della Lega Ionica.
5
Il piu significativo ed esauriente lavoro su questo
I
l U. V. WILAMOWITZMoELL., Panionion, in Kleine Schrijten, V l, p. 128 ss.
2 M. CASI'ARI. The lonian Conjederaty, in Journ. Hell. Stlld. n, 35, 1915,
p. 173 88. 3 W. JlJDEICII, Zur lonischen Wanderung, in Rhein. Mus. ", 82.
1933, Jl. 305 88.; T. LENSCIIAlJ, Vie Griindung loniens und der Bund am Pa
n;ornon, in Klio n, 36, 1943. !l. 201 S8. ~ C. ROE8I1CK. The early lonian League.
in Class. Phil. n,50, 1955, /1. 26 ss. r. C. KLEINER, P. HOMMEL, W. MiLLEK.
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problema tuttavia l'articolo pubblicato una quindicina d'anni fa da
Cassola,6 che vi premette una accuratissima bibliografia relativa agli
accenni alla Lega da parte degli studiosi del secolo scorso. Anch'egli
per, come gi Caspari, parte dall'assunto del carattere politico della
Lega e dell'esistenza di un organo permanente con funzioni delibera.
tive, il che pregiudica in piu punti, a mio avviso, la validit delle
ipotesi. Inoltre appare opinabile il raffronto ricorrente con organismi
federali dell'et moderna o contemporanea, mentre l'autore stesso
riconosce che una Lega strutturata secondo la sua ipotesi sarebbe un
unicum nella storia greca.
7
Il primo problema stabilire la data di costituzione della Lega.
Un'ipotesi fu avanzata da Wilamowitz,8 il quale, basandosi su un
passo di Vitruvio che racconta la guerra condotta da 12 citt ioniche
contro Me!ite (citt ionica anch'essa),9 afferm che la Lega fu costi
tuita appunto in quell'occasione e per quello scopo specifico, rima
nendo poi un organo politico comune associato al culto federale di
Poseidon Eliconios presso il Panionion di Micale. Caspari IO aveva
ironizzato primo punto di questa teoria, notando che formare
un'organizzazione simile per uno scopo cosi limitato sarebbe stato
come' cracking a nut with a Nasmyth hammer '. Ma argomentazioni
decisive contro di essa si possono ricavare anche dalle fonti. Infatti
la guerra contro Me!ite (il nome arcaico della citt era MelOt,
come testimonia Teopompo Il) databile, a detta dello stesso Wila-
mowitz, intorno alla met dell'VIII secolo a.C.,12 mentre i Panionia,
la cui vita ovviamente parallela a quella della Lega, sono ricordati
gi nell' Inno ad A pollo e perfino nell' Iliade (XX 403), dove si parla
di un toro sacrificato all' &VOt. con evidente riferimento
ad un sacrificio nel tempio di Poseidon Eliconios a Micale. Si pu
obhiettare che il santuario di Poseidon preesisteva all'istituzione dei
Panionia, ma la sua importanza era allora talmente irrilevante che
difficilmente gli avrehhe ottenuto una citazione ne! poema omerico.
WIt:NER, l'anionion llnd Melia, Jahrb. Arch. Insl. ", Erg. 23 (1967). 6 F. CASo
SOLA, La strllflllra della Lega Ionica, in Labeo Il, Rass. di Dir. romano, IV,
1958. p. IS;{ SS. 7 Art. cit., p. 160 n. 21. 8 Art. ci!., p. 134. 9 De arch.
IV l, t Hl Art. ciI.. l'. li6. 11 FGrHist 115 F 103. IZ Questa data
zione ha lrovalo cunferma nei recenli scavi di Kleiner, Hornnw] e Miiller.
Wiener sul silo dell'antica Melia.
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La data di fondazione della Lega deve essere quindi alzata come
minimo al IX secolo. Una conferma a ci pu venire dall'esame delle
istituzioni ioniche e in particolare modo dalla questione del
e\; 't()V 'Iwvrov. Questo citato in iscrizioni di et ro-
mana contenenti decreti della Lega Ionica 13 ed chiaramente un
alto magistrato della Lega stessa, ma non il piu alto, dato che, come
avviene in tutte le Leghe affini di et imperiale romana, il supremo
magistrato l' !ipXLepeU\;. Da questa considerazione Momigliano 14
trasse l'ipotesi che la Lega Ionica fosse stata in origine sotto il co-
mando di un re. Infatti la carica di non poteva logica-
mente essere stata creata subordinata a quella di !ipXLepeu, quindi
doveva esistere in precedenza ed essere poi decaduta di importanza.
D'altra parte nel periodo classico della storia greca non sarebbe
stato ammissibile dare il titolo di ad un supremo magi-
strato. Dunque il doveva capeggiare la Lega nel pe-
riodo monarchico della storia ionica, che va dalla migrazione al
IX secolo circa, allorch inizi l'avvento dei regimi aristocratici.
ls
.
Si pu quindi concludere che il periodo in cui si form la Lega
Ionica pu andare verosimilmente dall'XI al IX secolo a.C.
L'altra questione fondamentale da risolvere lo scopo per il
quale la Lega venne formata. Le possibilit sono evidentemente due,
e cio che i Ioni si siano uniti per scopi politici, quali la difesa del
loro territorio o il suo accrescimento, oppure per scopi religiosi, per
affermare il loro ruolo di popolo a s stante con un culto particolare
ed esclusivo e quindi che la Lega debba considerarsi una 'amfizio-
nia '. La prima ipotesi, bench scartata dalla maggioranza degli stu-
diosi della grecit arcaica, , per cosi dire, classica nella storiografia
della Lega, essendo stata sostenuta con forza da Wilamowitz, Caspari
e Cassola. Caspari not che, se la Lega avesse avuto un preminente
13 Inschr. v. Priene 536; Dl'fTEN8ERGER, O.G./.S. 489. I 14 A. MOMIGLIANO.
Il re degli Ioni nella provincia romana d'Asia, in Atti del //1 Congr. Naz. di
Studi Romani (Roma, 1934). 15 Questa teoria utilizzata da CASSOLA (art.
cit., 155 5.) per sostenere che la Lega avrehhe avuto sin dall'inizio una funzione
politicomilitare; ma pitl che il 1:WV IwvlOV fosse una
carica saccrdolale. forse il [li" t,levato in grado dei funzionari del Panionion
(si pensi al nell'Atene del VII secolo). Comunque la manl'anza di
qualsiasi dato sicuro impedisce di trarre conclusioni da questo fallo.
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carattere religioso, il suo centro sarebbe stato presso un grande san-
tuario, come quelli di Didyma o di Claros e non nello sconosciuto
tempio di Poseidon sul promontorio di Micale; 16 quindi lo scopo
della Lega doveva essere politico e andava ricercato nelle lotte che
i Ioni sostennero contro le citt eoliche poco dopo il loro stanzia
mento in Asia Minore, lotte che, con lunghi intervalli, si protrassero
fino all'inizio del VII secolo, cio alla conquista dell'eolica Smirne
da parte dei Ioni di Colofone (episodio concordemente attestato
dalle fonti 17).
Piu recentemente Roehuck 18 ha messo in dubbio la validit di
questa affermazione, una parit di importanza agli scopi
politici ed a quelli religiosi nell'attivit della Lega e riconoscendo
che l'attivit politica si sviluppata in un secondo momento. Ci sono
per buoni motivi per rovesciare completamente l'ipotesi tradizionale.
[nnanzitutto il fatto che i Ioni abbiano scelto come santuario comune
IIn tempio pressoch sconosciuto pu essere dovuto a quel desiderio
di che essi in tutto ci che concerne la loro
Lega. Un santuario come quelli di Didyma o di Claros, preesistenti
al loro arrivo, sarehhe stato meno 'ionico' del piccolo tempio di
Micale. che, rihattezzato Panionion, sarebbe divenuto famoso come
tempio dei Ioni e soltanto loro.
Inoltre il carattere piu evidente dell'attivit politica della Lega
Ionica la frammentariet, mentre non le sarehbero certo mancate le
occasioni per svolgere attivit politica e militare. Ora una Lega a
carattere politico doveva avere per forza di cose un organo delibera
tivo permanente; si nota invece, in circostanze burrascose della stori!!
ionica come l'invasione persiana o la rivolta del 499 a.c., che non
c' un conl'iiglio permanente, ma delegati inviati per l'occasione dalle
varie citt. La conclusione piu logica che mancasse un organo de
liberativo proprio della Lega e che un consiglio, formato da delegati
delle singole citt scelti di volta in volta, si riunisse solo in simili
ca"i eccezionali.
19
16 ArI. ciI.. p. lifi. 17 Herodol. I 150; Paus. VII S, I; Slrah. XIV 634.
18 ArI. cii .. p. 29 s. 19 CASSOLA (arI. ciI., p. 157 88.) sosliene invece il
("(,"l!'ario. hasandosi su un passo di Erodolo (V ]09) in cui le lrllppe ioniche
il Cipro si dichiarano inviule dal ltOLVV .Wv 'Iwvwv. Non si vede per come
ci'; suffraghi J'ipolesi dell'organo permanenle, come pure non appare indica-
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Quindi lo scopo perseguito dai Ioni nel costituire la Lega do-
vette essere quello religioso, inteso anche come mezzo per affermare
di fronte al resto del mondo greco la loro unit. Naturalmente, quando
un pericolo sovrastava una delle citt o tutta la Ionia, si tenevano
riunioni di delegati delle citt, con l'intento di decidere di comune
accordo come fronteggiare l'evenienza in questione; ma, ripeto, ve-
drei l'attivit politica della Lega come un fatto del tutto occasio-
nale.
20
Quanto alla discussione se la Lega abbia creato il culto al
Panionion o viceversa, essa appare oziosa, dato che l'argomentazione
che se la Lega preesisteva ai Panionia doveva avere carattere politico
(Caspari, Wilamowitz, Lenschau, Kleiner) non convincente. Infatti
la Lega pu essere preesistlta alla celebrazione dei Panionia (peral-
tro anche se il Panionion di Micale non pu risalire, secondo Kleiner,
a prima del VII secolo, quasi certo che vi fosse in precedenza un
altro Panionion nella zona di Melite, forse a Ilica Tepe 21) ed aver
costituito una amfizionia con centro cultuale in uno degli antichis-
simi templi della Ionia, ad esempio quello di Claros,22 prima che si
stabilisse un nuovo tempio C0"lune al promontorio di Micale. E poi
non ci sono elementi per affermare che la Lega sia nata davvero
prima del culto al Panionion.
Solo un cenno per quanto riguarda il numero dei membri della
Lega in et arcaica. li numero di 12 che si ha per tutta l'et classica
e fino alle travagli ate vicende della Ionia sotto i Diadochi si stabi-
lito intorno all'VIU secolo, quando le citt che ancora non ne face-
vano parte chiesero ed ottennero l'ammissione al Panionion (non
alla Lega, si noti, ma al culto comune ionico e poi, per corollario
tivo il passo di Dionigi di Alicarnasso (IV 25), che si riferisce evidentemente
agli E ~ ' O I C 1 che continuavano i Panionia nel V secolo (Thuc. III 104) e non
parla inoltre di alcun consiglio permanente di delegati ionici ma solo di con
sultazioni annuali in occasione delle Feste comuni. 20 Co,tro la teoria del
carattere politico della Lega (sostenuta recentemente anche da E. AKtJRGAL,
The early pl!riod and the goltlen agI! 01 fonia. in Amer. Journ. Arch., 1962,
p. 369 ss.) si era pronunciato W. JUDEICH (art. cit., p. 308). 21 KUINER,
HOMMEL, Mi'rLLERWIENER, op. cit., p. 11. 22 interessante a questo pro
posito, pur con i ragionevoli dubbi che suscita, una frase di Vitruvio (De arch.
IV l, 6: Apollini Panionio aedem ... constituerunt 'l. Un Apollo Panionios
citato anche in una iscrizione di et romana (I.G. III 175).
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alle attivit della Lega, a riprova di quanto detto sopra): il caso
di Chio,23 Clazomene e Focea.
24
L'ostinato mantenimento di questo numero contribuisce a far
pensare ad una Lega a carattere puramente religioso; perch altri-
menti non sarebbero state ammesse altre citt della zona con forte
presenza ionica e con gli stessi interessi politici della dodecapoli?
Cassola invece (art. cit., p. 166) argomenta da questo fatto proprio
il contrario. citando l'ammissione di Smirne nella Lega in et elleni-
stica; ma a quell'epoca la Lega aveva subto una certa evoluzione
(v. oltre) e Smirne era poi considerata citt ionica a tutti gli effetti
dopo diversi secoli di occupazione da parte dei Colofonii:'l5
Per parlare di storia della Lega si deve giungere all'VIII secolo
a.c. e precisamente a quell'azione bellica contro Melite cui si gi
accennato. L'episodio ci noto unicamente grazie alla minuziosa ri-
cerca antiquaria di Vitruvio, il quale dice che Melite fu distrutta
dai Ioni 'communi consilio' a causa della 'adrogantia' dei suoi
cittadini.
26
interessante notare il termine usato da Vitruvio. In che
modo potevano i Melii peccare di ',adrogantia' nei riguardi degli
altri Ioni? Potrehhe certo trattarsi di un rifiuto a qualche decreto
emanato dal in materia fiscale, ma l'espressione sembra par-
ticolarmente adatta ad una questione di carattere cultuale (qualche
inadempienza nei Panionia), il che non escluderebbe l'altra ipotesi,
potendosi pensare al rifiuto di contribuire a qualche spesa per il
tempio di MicaleY Anche questo si accorderebbe con la teoria della
Lega a carattere religioso.
2:1 Paus. VII 4. 910. 24 Id. VII 3, lO. 25 A questo proposito CASSOI ..
(art. cit . p. 167 s.) quasi propone !'ipotesi di un ingresso di Smirne nella Lega
sin dal VII R('('olo, pur resJJingenrtola in conclusione. Lo scolio a Platone (Theael.
15., cl che lo indu('!' a soS!cncrla per da confrontare con Strahone XIV 643,
al che appare chiaro che lo scoliaste ha cercato rti spiegare l'espressione idio
matica '"tv xo.o:pJV(x basanrtosi sulla conoscenza rtella Lega
ili et poslc1assica. IIwntre la sua piii verosimile spiegazione appunto quella
eh!' troviamo in Strabone Jler l'analogo' 'tv xo'o(j)wvx '1tt'ttIl-SvClt' (cio la
superiorI' forza militare rti Colofone rispetto alle altre citt). 26 De arch.
IV 1. ,l. 27 QlIesa piii o meno ancbe l'opinione rti CASSOLA. (art. cit.,
p. 162l; !'ipotesi .li KLF.INF.R (op. cii .. p. 9l seconrto cui i Melii si sarebbero
alleati ('on l.igdamis e i Cimmeri conlro i Ioni (e quindi questi ultimi li avreb.
bero Jlunitil costringer,.hht, a datare la guerra al VII secolo; ma non si vede
)Il'r("h" i \lelii sanhhtro dovuti alleare con i barbari contro i connazionali.
PER UNA STORIA DELLA LEGA IONICA
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All'inizio del VII secolo il regno di Lidia, sotto Gige, comincia
la sua espansione verso le coste occidentali dell' Anatolia assalendo
alcune citt ioniche. Dal racconto di Erodoto (I 14), che dice come
Gige si impadronisse di Colofone ma dovesse poi arrestarsi di fronte
a Smirne e quindi a Mileto, possiamo dedurre che le citt ioniche
non si coalizzarono contro l'invasore ma scesero in campo singolar
mente allorch Gige invase i loro propri territori. Ora naturale
domandarsi: se la Lega Ionica fosse stata un organo politico, dotato
di potere deliberativo e capace quindi di imporre le proprie decisioni
alle singole citt (questo in definitiva affermano i sostenitori della
Lega a carattere politico), non avrebbe quest'organo deciso e fatto
attuare un'azione militare comune a difesa della Ionia aggredita?
E se Mileto e Smirne poterono respingere l'invasore, non l'avrebbe
fatto anche Colofone, con gli aiuti delle altre citt ioniche? Vediamo
inoltre che per tutto il VII e parte del VI secolo, quanto dur il pre-
dominio lidio sulla Ionia, opposizione comune venne attuata
contro i re Mermnadi di Sardi. Cosi Aliatte, predecessore di Creso,
pot impadronirsi di Smirne ma dovette rinunciare a prendere Clazo-
mene, strenuamente difesa dai cittadini.
Si pu quindi rihadire che la Lega non ebbe mai un organo per-
manente con funzioni deliberative in materia politica e che nelle
sedute tenute al Panionion si dovevano discutere essenzialmente le
questioni del culto (organizzazione dei Panionia, elezione dei fun-
zionari del tempio, etc.); questo non significa che le questioni poli-
tiche non potessero affacciarsi in quelle riunioni, n che non si ten-
nero riunioni straordinarie di delegati in momenti di particolare ten-
sione. Ma fu proprio questo carattere di extraordinariet a privare
le riunioni di ogni effetto pratico positivo. Un'ipotesi di questo ge-
nere era stata avanzata da Freeman 28 alla fine del secolo scorso,
prima che Wilamowitz e Caspari impostassero su nuove hasi il pro-
blema della Lega Ionica.
Quando Ciro il grande conquist la Lidia (S4lJ a.C.), si volse
immediatamente ad assoggettare la Ionia, forte anche del pretesI o
offertogli dalle stesse citt ioniche, le quali, ad eccezione di Mileto,
sobillavano la rivolta dei Lidi contro i nuovi dominatori. A questo
28 E. FREEMAN, 0/ Federai Governmenl in Greece and finIr (Lon.
don, 1893), p. 145.
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GIOVANNI FOGAZZA
punto avviene repisodio focale della storia della Lega, dal cui esame
sono scaturite quasi tutte le ipoteili sulla Lega stessa e sulla sua
evoluzione. Si tratta di una riunione tenuta durante la campagna
persiana contro la fonia, quindi tra il 546 e il 545 a.C. Di questa
riunione abbiamo da Erodoto (I 170) un rapido resoconto, che
l'unico di cui disponiamo per tutta la storia della Lega (questa
una prova di come le riunioni del ltOWV 'trov 'IilivU)v poco interes-
sassero gli storici e di come quindi difficilmente trattassero questioni
politiche). Il resoconto della seduta riferisce due proposte, avanzate
una da Bias di Priene e l'altra da un Talete di Mileto, che si voluto
identificare con il famoso filosofo.
29
La proposta di Bias era di tra-
sferire in massa la popolazione ionica in un'unica che doveva
essere fondata nella lontana Sardegna, abbandonando la terra dei padri
ai Persiani. Quest'idea. disapprovata dal ltow6v, stata considerata
con sufficienza dagli studiosi, i quali si sono limitati a farne notare
la stravaganza e la mancanza di praticit. Mi sembra invece che pro
prio questa proposta serva a dare la misura della situazione di im-
potenza politica e militare in cui versava la Lega, non solo in quel
periodo ma da sempre; essa rivela infatti una totale sfiducia nei
riguardi della Lega e delle sue possibilit di salvare in qualche modo
la fonia dalla dominazione straniera.
Grande importanza si invece data alla frase con cui Erodoto
In proposta di Talete: ... v 't
! v 'l'ti), 'teX; OlltEOf.1VCX; f.17/v Y/ooov
El Ehv. Caspari 3() vide in quest'idea
la concretizzazione di una nuova mentalit sviluppatasi nella lite
intellettuale ionica, per cui si avvertiva la necessit di creare un or-
gano politico comune al di sopra dei governi cittadini (ci contrasta
con quanto egli aveva precedentemente affermato sull'esistenza di
quest'organo ab initio). Ma, svolgendo il filo logico seguito fino ad
ora, la proposta di Talete non d adito a particolari problemi. na-
turale che, dopo l'e;;perienza della dominazione lidia e di fronte al-
l'eventualit di una nuova e piu pesante soggezione allo straniero,
nei Ioni (o almeno nella loro classe dirigente) il proposito
:!li Talele il era forse gi morlo prima di quella dala, avendo pre
dellO un'eclisse circa quaranl'anni prima; comunque !'identit di questo Talete
questione marginale. 30 Art. cit., p. 180.
PER UNA STORIA DELLA LEGA IONICA 165
di servIrSI della Lega per organizzare in futuro una comune azione
politica e militare, che scongiurasse il ripetersi di simili situazioni.
L'idea pratica era la creazione di un comune a Teos
(ed Erodoto nota che Teos era proprio al centro della Ionia, a signi-
ficare che, se si voleva investire la Lega del controllo politico sulle
singole citt, era necessario trasferirne la sede in un luogo meno
eccentrico del promontorio di Micale). Inoltre le citt dovevano di-
ventare dei semplici S1j\lot. A questo proposito Caspari 31 osserv che
caratteristica dei Si'/\lot nella Grecia classica era la mancanza di
autonomia in politica estera e interpret quindi la seconda parte della
proposta come una attribuzione di tutte le decisioni in fatto di politica
estera al costituendo Quest'interpretazione accet-
tata anche da Roebuck,32 il quale aggiunge che la proposta di Talete
mirava a rendere permanente il consiglio dei (magistrati
federali eletti per i Panionia). Anche la proposta di Talete fu re-
spinta; la conclusione da trarre che egli aveva ideato qualcosa di
molto nuovo e quasi rivoluzionario e i Ioni non si sentirono, neanche
in un frangente cOSI disperato, di cambiare tanto radicalmente la loro
concezione politica individualistica; che quanto riaffermare per
l'ennesima volta che essi non avevano mai pensato di attribuire sta-
bilmente alla loro Lega dei poteri politici.
La Ionia cadde dunque nelle mani dei Persiani ed credibile
che essi non molta lihert ai Greci d'Asia in fatto di as-
sociazioni, sia pure a carattere religioso. Ma ai primi del V secolo il
x,otv6v ionico protagonista di un episodio che merita una certa
attenzione. Si tratta di una riunione tenuta durante la rivolta ionica
(rivolta che non fu organizzata dalla Lega ma fu invece un'adesione
delle varie citt al comportamento di Mileto): i si riu-
niscono al Panionion e designano i navarchi che saranno a capo della
flotta nelle prossime operazioni belliche.
33
Caspari 34 ha minimizzato
questo episodio affermando che la Lega non alcuna funzione
politica in questo periodo. invece notevole il fatto qhe questa riu-
nione approdi ad un risultato pratico piuttosto importante quale la
designazione dei navarchi e, implicitamente, l'approvazione di certi
piani strategici per il proseguimento della guerra. Ci accade, per
31 Ari. ci!.. p. 180.
ci!., p .181.
Ari. cii., p. 29. 33 Herodol. VI 7. 34 Art.
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GIOV ANNI FOGAZZA
quanto possiamo sapere, per la prima volta dal tempo della distru-
zione di Melite ed da attribuirsi alla delicatezza estrema della situa-
zione dei Ioni piuttosto che ad una trasformazione del XCt vav in
organismo politico.
Domata la rivolta ionica, il giogo persiano sulla Ionia si ap-
pesanti. Pochi anni dopo, per, le vittorie greche costrinsero i Per-
siani a rinunciare al predominio sulle coste anatoliche. Ci aspette-
remmo ora una pronta rinascita della Lega Ionica; manca invece per
tutto il V secolo ogni traccia della sua attivit. La spiegazione di Ca-
spari che le citt ioniche furono shito assorbite nella Lega delio-
attica, dove gli Ateniesi impedirono loro di formare qualunque as-
sociazione interna; inoltre l'essere partecipi della grande mx viJ'(upt
ionica a Delo toglieva ai Ioni il desiderio di ripristinare i loro Panio-
nia. Wilamowitz sottoline il fatto che gli Ateniesi avevano dato
!'indipendenza a molti centri minori della Ionia per sminuire l'im-
portanza della Lega. Bisogna per pensare che nel corso della loro
storia i Ioni, ogniqualvolta ne hanno avuto la possibilit, hanno
sempre ripristinato la Lega, se era stata sciolta (come allo scoppio
della rivolta del 499); possibile che vi rinunciassero nel momento
della generale greca nel mondo egeo-anatolico? Per risol-
vere il quesito non resta che cercare qualche testimonianza, anche
indiretta. dell'esistenza della Lega nel V secolo a.C. Ora Tucidide
(III 104\. parlando dell'antica usanza greca di partecipare alle feste
con le mogli e i figli. dice: .,. (I>cl1tep vtiv r;; 'E'Patcx
Quindi nel V secolo i Ioni celebravano delle feste comuni, dei Panio-
Tlia. ma nOli pi a Mieale hens! ad Efeso; ma la Lega aveva ca-
rattere eminentemente religioso, la celebrazione delle feste comuni
gi una prova della sua esistenza. Inoltre Diodoro (XV 49) dice
chiaramente che i Ioni trasportarono la sede della Lega (che aveva
9 memhri I ad Efe,o a causa di una guerra che aveva devastato la
zona di Micale. Questa guerra non pu ovviamente essere quella del
392 tra Spartani e Persiani (come sosteneva Caspari), dato il passo
di Tucidide. Potrehhe essere quella del 442 tra Samo e Mileto,36 ma
perch non pen"are addirittura alla grande battaglia di Micale del
479? Dopo quella hattaglia, infatti, i Persiani si ritirarono dalle
3" ArI. cit.. fI. 111. 31; G. Kr.F.INF.R, op. ciI., p. 14.
PER UNA STOJlIA DELLA LEGA IONICA 167
coste anatoliche e i Ioni furono liberi di agire a loro piacimento.
Comunque sia, confrontando i citati passi di Tucidide e Diodoro,
non vi dubbio che la Lega dovette esistere nel V secolo, natural-
mente con esclusive funzioni religiose, il che non una novit. Quanto
alle 3 citt che ne erano escluse 37 nulla pu essere affermato con
sicurezza; potevano essere Samo, Chio e Mileto (Caspari), oppure
due di esse piu Clazomene (Kleiner) o altre ancora.
Si pu quindi fare a meno di postulare una ricostituzione della
Lega all'inizio del IV secolo, in quanto il sguito del passo di Dio-
doro, con la narrazione dell'ambasceria ionica in Acaia poco prima
del 373 a.C. (data ricavabile dal calcolo delle Olimpiadi) per ri-
prendere il modello dell'altare di Poseidon, significherebbe solo che
in quel periodo i Ioni ritrasferiscono il Panionion al tempio di Po-
,eidon a Micale. Probabile invece la soppressione della Lega ad
opera dei Persiani nel corso del IV secolo, in concomitanza con il
nuovo periodo di dominazione del Gran Re sui Greci d'Asia.
La successiva possibilit di rialzare la testa si present ai Ioni
con la conquista dell'Asia Minore da parte di Alessandro Magno;
anzi secondo Wilamowitz fu proprio iI grande Macedone a ricosti-
tuire la Lega Ionica.
38
Comunque la Lega, ripristinata da Alessandro
o da uno dei Diadochi (forse Antigono Monoftalmo),39 rimase in vita
l'er tulla l'et ellenistica; questo il periodo in cui si hanno piu testi
monianze, soprattutto epigrafiche, della sua e'!istenza.
40
Si pu af-
fermare che c'era un organo deliberativo permanente della Lega, de-
nominato f) e composto da delegati di tutte le citt (che erano
13. cio le 12 classiche piu NIX. :EJ.l.upvlJ) e che la Lega era sotto-
messa formalmente ai re che di volta in volta controllavano l'Asia
Minore, a cominciare da Lisimaco fino agli Attalidi di Pergamo.
4l
37 L'argomentazione di KLEINER (op. ci!., p. 13) che, se la Lega fosse stata
religiosa, non sarebbe stata ammissibile l'esclusione da essa di tre citt (v. ano
..Ile CASSOLA, art. ciI .. p. 167) non liene conIo del fallo che duranlt1 il V secolo
i Persiani lornarono ad su1\e cosle analnlirhe, mnlro1\ando alrune
,'ill {vedi il. di e impedendnne ovviamcn,le l'adesione a
lunql1e organizzazIOne nazlI al1sllca. 38 U, v. rz. I . yllos l'on Ept-
rlallrus, p. 31. 39 lnsrhr l'. Priene 490. w MJ{:HEL, 486; b:UASWADDINC-
1O'i, 8/); DlTn:NIIERCt:R, Syll.3 189; lo., O.G./.S. 7ti3. Pt'r l'l'l ellenislica e
romana IIllle le altre leslimonianze epigrafi('he c la bibliografia sulle relative
in D. :vIACIt:, Roman Rule in Asia Minor (Princeton, 1950). 41 f:
IMI
GIOV ANNI FOCAZZA
Dopo la costituzione della provincia romana d'Asia, la Lega con
tinu a sussistere, dato che alcune iscrizioni databili tra la fine del
II e \'inizio del I secolo a.C. parlano dei Panionia.
4
'1. t ragionevole
!"ipotesi di Caspari che la nuova cessazione di esistenza della Lega
sia avvenuta intorno all'85 a.C., quando Silla effettu la spedizione
in Asia Minore e puni severamente molte citt che avevano parteg.
giato per Mitridate.
43
Nel periodo augusteo fu creato un xotvv 'ti);
che riproduceva in qualche modo la Lega Ionica su scala piu
vasta, e ci farehhe pensare che la Lega non abbia piu avuto ragione
di essere ricostituita. Invece abbiamo un passo di Filostrato 44 in cui,
narrando un viaggio del taumaturgo Apollonio di Tiana attraverso
la Ionia, egli dice: 'tY/v l;ll-upvl1v 1tpoa-
Il-v oi ltl11 "(eXp ltuxov IItXvtwvttX Poich
Apollonio di Tiana vissuto nella seconda met del I secolo d.C.,
ne deduciamo che sotto i Flavi i Ioni celebravano ancora i loro
Panionia. questa volta a Smirne, che era allora la pu importante
tra le citt ioniche. Il brano citato prosegue narrando come Apol.
Ionio, essendogli stato presentato un decreto in suo onore, si adi
rasse vedendo che alcuni tra i firmatari portavano nomi non greci,
come Aou'itouo; e e rimproverasse i delegati per
l'imharharimento in!'ito in questa nuova onomastica. Se si pensa per
che da oltre due secoli la Ionia era sotto l'influenza romana, non c'
da meravigliarsi che i Ioni avessero concesso qualcosa alla romanit;
piuttosto notevole che, ben<.h inglobati nel ltOt vv 'ti); 'AaltX;
essi con;;ervassero le loro feste nazionali (quindi probabilmente una
Lega che le organizza,;se, anche se, ovviamente, questa era la sola
cosa di cui la Lega si potesse occupare).
Per seguire ora le tracce della Lega giocoforza servirsi dei
reprrti numismatc, purtroppo anch'essi limitatissimi e poco prodighi
di rivelazioni importanti. Due monete coniate nella Ionia sotto An
ton ino Pio portano sul rovescio la scritta ltot vv Il' TtOEWV e sotto:
:H. K. $pov'twv, 'AO'!ctpxo; 'ittXl 'ApXt. Il' 1tOEWV Dunque ano
prollahilc lJuin(Ji dlt'. a parlire da queslo periodo, il nuovo organo della Lega
svolgesse anche alcune funzioni amministralive (ad eAempin l'esazione delle
lasse " "imili). heninleso in sOlloflline all'aulorit dei slIindicati sovrani.
[nsc"r. l'. Pr;ene 108-110. 43 Ari. cit.. p. 18i. Il Jlita Apolloni IV 5.
'" Bri/ish Museum Catalogue 01 Coin.s, Iouia. p. 16.
PER UNA STOJ\IA DELLA LEGA IONICA
169
cora nel II secolo d.C. le citt membri erano 13, numero che, come
abbiamo visto, si stabilizz in et ellenistica; inoltre la Lega Ionica
era ancora cosi nota da rimanere per antonomasia la 'Lega delle
13 citt '. Vediamo poi che il processo di romanizzazione, lamentato
da Filostrato per bocca di Apollonio di Tiana, continua, dato che ]0
'ApX tEpEU, (carica creata da Augusto per sovrin
tendere al )(,0 t vv 'tY), e imitata dalla Lega Ionica) porta
i nomi romani di l'fllip)(.o, e Queste monete raffigurano
sul verso Ades e Persefone, sul retro Demetra. Nessuna connessione
co] tradizionale culto federale di Poseidon; d'altra parte abbiamo
visto che gi dal secolo precedente i Panionia erano stati trasferiti a
Smirne, dove il culto di Poseidon non aveva radici profonde come
aMicale.
Ancora Filostrato 46 nella Vita di Ermocrate di F ocea parla di
un che si trovava a Focea. Siamo all'epoca di
Settimio Severo e F ocea era probabilmente la sede dei Panionia, se
vi si conservava un cratere 'Panionios'; quindi i Panionia non eb
hero piu, a partire dall'et di Augusto, una sede fissa, ma furono
celebrati ora in una ora in un'altra delle citt ioniche, non si pu
dire se a turno o secondo un altro criterio. Infine abbiamo ancora
una notizia sulla Lega nel periodo dell'anarchia militare e precisa.
mente sotto Valeriano (253260 d.C.). C' infatti una moneta di Colo
fone 47 che reca sul dritto !'immagine di Valeriano e sul rovescio una
raffigurazione del tempio di Claros (con statua di Apollo seduto)
l' la leggenda 't )(.otVV 'tl>v 'Irovu>v. La spiegazione piu naturale
che la Lega si fosse trasferita a Colofone, con sede forse proprio
nel tempio di Claro!>.
La definitiva scomparsa della Lega non pu essere molto poste
riore alla met del III secolo d.C. Forse, dopo il periodo in cui i
Goti spadroneggiarono a piu riprese in Asia Minore, sar esistita
ancora nel periodo della tetrarchia. Ma questa e molte altre ipotesi
destinate a rimanere tali finch qualche forturtato trovamento
archeologico non squarci i troppi veli che ancora avvolgollo la millc
naria storia della Lega Ionica.
GIOVANNI FOGAZZA
16 Vitae Sophist. Il 25. l7 V. BMe, lonia, p. 45.
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