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PREFAZIONE I certificati di abilitazione alla conduzione di generatori di vapore sono di quattro gradi il certificato di PRIMO grado abilita alla conduzione di generatori vapore di qualsiasi tipo e di qualsiasi superficies il certificato di SECONDO grado abilita alla conduzione di generatori aventi una potenzialita fino a 20 t/h e comunque non superiore a 500 m2 il certificato di TERZO grado abilita alla conduzione di generatori di vapore aventi una potenzialita fino a 3 t/h. e comunque non superiore a 100 m2 di superficie di riscaldamento; - il certificato di QUARTO grado abilita alla conduzione di generatori di vapore aventi una potenzialita fino a 1 t/h © comunque non superiore a 30 m di superficie di riscaldamento. NOTIZIE UTILI 1° grado gg. di tirocinio n. 180 presso un generatore che abbia una potenzialita di oltre 20 t/h o, in difetto di tale dato presso un generatore avente una superficie di riscaldamento superiore a 500 m2; 2° grado gg. di tirocinio n. 240 presso _un generatore che abbia una potenzialita di oltre 3 t/h 0, in difetto di tale valore presso un generatore avente una superficie di riscaldamento superiore a 100 m2 3° grado gg di tirocinio n. 180 presso un generatore che abbia una potenzialita di oltre 1 t/h o, in difetto di tale valore presso un generatore avente una superficie di riscaldamento superiore a 30 m2. 4° grado gg.150 di tirocinio su di un qualsiasi generatore di vapore non escluso dalla sorveglianza dell’ INAIL PROGRAMMA DI ESAME 3° GRADO I1 candidato agli esami per il conseguimento del certificato di 3° grado, che abilita alla condotta di generatori di vapore di qualsiasi tipo aventi producibilita fino a 3 t/h di vapore, dovra conoscere i seguenti argomenti. Elementi sul sistema metrico decimale Pesi e misura. Problemi sulle misure lineari, di superficie o cubiche. PREFAZIONE I certificati di abilitazione alla conduzione di generatori di vapore sono di quattro gradi: il certificato di PRIMO grado abilita alla conduzione di generatori vwapore di qualsiasi tipo e di qualsiasi superficie; 41K certificato di SECONDO grado abilita alla conduzione t/h e comunque non i generatori aventi una potenzialita fino a 20 superiore a 500 m2 il certificato di TERZO grado abilita alla conduzione di generatori di vapore aventi una potenzialita fino a 3 t/h. e comunque non superiore a 100 m2 di superficie di riscaldamento; - il certificato di QUARTO grado abilita alla conduzione di generatori di vapore aventi una potenzialita fino a 1 t/h © comunque non superiore a 30 m di superficie di riscaldamento. NOTIZIE UTILI 1° grado gg. di tirocinio n. 180 presso un generatore che abbia una potenzizlita di oltre 20 t/h o, in difetto di tale dato presso un generatore avente una superficie di riscaldamento superiore a 500 m2; 2° grado gg. di tirocinio n. 240 presso _un generatore che abbia una potenzizlita di oltre 3 t/h o, in difetto di tale valore presso un generatore avente una superficie di riscaldamento superiore a 100 m2 grado gg di tirocinio n. 180 presso un generatore che abbia una in difetto di tale valore presso un potenzialita di oltre 1 t/h o, generatore avente una superficie di riscaldamento superiore a 30 m2. 4° grado 99-150 di tirocinio su di un qualsiasi generatore di vapore non escluso dalla sorveglianza dell’ INAIL PROGPAMMA DI ESAME 3° GRADO agli esami per 11 conseguimento del certificato di 3° grado, condotta di generator{ di vapore di qualsiasi tipo fino 2 3 t/h di vapore, dovra conoscere i seguenti ica. Problemi sulle misure lineari, di superficie o cubiche. Elementi di fisica: Forza, lavoro e unita di lavoro. Potenza e unita di potenza. Calore specifico. Caloria. Temperatura e termometri. Pressione, barometri, manometri. Produzione di vapore: vapore saturo, vapore surriscaldato, acqua calda sottopressione con temperatura superiore a quella di ebollizione a pressione atmosferica (acqua surriscaldata). Titolo del vapore. Combustibiti: Caratteristiche generali dei combustibili solidi, liquidi e gassosi, ivi compreso combustibili poveri e residui di lavorazione. Poteri calorifici. Caratteristiche specifiche dei vari tipi di combustibili. Composizione dei combustibili. Combustione: 11 fenomeno della combuetione dei combustibili solidi, Liguidi o gassosi. La funzione dell’aria. Calore della fiamma e dei fumi. Condizioni di migliore combustione e sua regolazione. Combustione di residui di lavorazione e di combustibili poveri. Aria teorica e reale. Eccesso daria. Aria supplementare. Particolarita sulla combustione dei vari tipi di combustibili. Preriscaldanento dell’aria conburente. Composizione dei prodotti della combustione. Metodi di analisi dei Prodotti della combustione. Elementi atti a rilevare 1’andamento della combustione in camera di combustione e enei circuirti dei fumi. Incombusti gassosi. Perdite di calore al camino. Valutazione ai fini del controllo della combustione degli elementi ricavati dalle perdite determinazioni. Focolari: Principali tipi di focolari in relazione ai diversi combustibili. Griglie. Focolari e griglie speciali per combustibili residui di lavorazione. Bruciatori per combustibili liquidi e gassosi. Griglie meccaniche. Camera di combustione per i vari conbustibill. Refrattari, loro punto di rammollimento e di fusione. Schermature. Focolari a radiazione totale. Focolari in pressione. Tiraggic dei camini: Giri del funo. Tiraggic naturale ed artificiale. Regolazione del tiraggic. Tipi di camini. Inquinamento. Soffiato, aspirato, indotto o compensato. Generatori di vapore: Descrizione particolareggiata dei tipi pid comuni di generatori di vapore aventi producibilita fino a 3 t/h di vapore. Accessori dei generatori di vapore: a) apparecchi di sicurezza; valvole di sicurezza a peso e a molla. b)Apparecchi di osservazione: manometri, indicatori di livello e rubinetti di prova. c)Apparecchi di alimentazione: pompe alternative elettriche e a vapore, Pompe centrifughe, iniettori. d)Accessori speciali: Separatori di acqua, separatori di condensa, valvole di riduzione della pressiore. e)Altri accessori: valvole di intercettazione, di ritegno, di scarico e rubinetti vari, Porte di pulizia e di visita. Nozioni generali sulle caratteristiche delle sulla formazione di incrostazioni e di Lfeconomia dell’ esercizio. inerestazioni. Controlli di ta di Acqua di alimentazione: acque di alimento e di caldaia; corrosioni. Loro effetti sulla sicurezza e Metodi per prevenire 1a formazione delle essenziali sull’acqua. Determinazione della durezza. Metodi depurazione. Principali tipi di depuratori a freddo e a caldo. Alcalini delle acqua di alimentazione. Addolcimento con resine scambiatrici ioni. Apparecchi ausiliari: Economizzatori o preriscaldatori di aria. Surriscaldatori. Desurriscaldatori. Automatismi: Scopi ed applicazione degli automatismi. Descrizione dei principali tipi di automatismi. NOZIONI PRATICHE Sfaldature, fessure, rigonfiamenti, corrosioni, Menomazione Controllo del material: soffiature, screpolature nelle lamiere e nei tubi- dell’ integrita dei giunti saldati e dell’unione dei tubi alle piastre tubiere e collettori. Conseguenze delle alterazioni. Norme regolamentari: Doveri del conduttore. Targa del costruttore. Libretto matricolare. Accessori prescritti dal regolamento. Condotta del generatore: Operazioni del conduttore per 1’avviamento, lfesercizio e la fermata del generatore. Regolazione della combustione~ Azionamento degli apparecchi - di_—«s alimentazione _— dell’ acqua Regolazione della temperatura dell’aria di combustione. Apparecchi di controllo: Lettura delle indicazioni degli apparecchi di controllo. Interpretazione delle letture ed interventi. Istallazione di deprimometri. Pratico uso degli analizzatori di gas. Manutenzione: Modalita di visita ai generatori di vapore. Criteri per la preparazione dei generatori alle visite e prove regolamentari. Montaggio © smontaggio delle portelle di visita e di pulizia e degli accessori prescritti dal regolamento. Pulizia del focolare, del corpo cilindrico e del fascio tubiero. Metodi per togliere le incrostazioni, con sistemi manuali, meccanici e chimici. Guarnizioni e loro messa in opera. Revisione delle valvole di sicurezza, di intercettazione e degli accessori di controllo e di esercizio, Revisione degli apparecchi di alimentazione di regolazione e di controllo. Pay 4 TERMINI & DEFINIZIONI IA FORZA: @ quella causa che riesce a modificare lo stato di quiete o di moto di un corpo. Si misura in Kg. 1% tavoro: @ i1 prodotto di una forza per lo spostanento nella direzione dello spostamento; si misura in Kgm; L= FxS = Kam. — IA POTENZA: @ il rapporto tra il lavoro compiuto e il tempo impiegato a compiere tale —lavoro, «= Si_—smisura = in Kgm/sec Potenza = L/t = Kgm/sec. — IA PRESSIONE: @ il rapporto tra la forza e la superficie su cui essa agisce. Si misura in Kg/en’. Pressione= F/superficie = kg/cm’ - IA velocrTa: @ il rapporto tra lo spazio percorso ed il tempo impiegato a percorrere tale spazio. Si misura in m/sec. V= S/T 0 m/sec. — LIACCELERAZTONE: @ il rapporto tra una variazione di velocita ed it tempo in cui avviene tale variazione di velocita. Si misura in m/sec’. A= Ve > Vise = m/ sec’. — ANALISI DIMENSIONALE: tutto quello che si scrive in una formula, deve corrispondere in unita di misura. — 1% wewron: @ 1 prodotto di 1 Kg x Im/sec’. & quella forza che applicata ad un corpo di massa di 1 Kg, gli imprime un’accelerazione di 1 m/sec’. Se la forza si misura in Newton: LeFxS=Newxm-= Joule Potenza = L / t = Joule / sec = watt. Pressione = F / superficie = New / m= Pascal. New/cn’ = bar. 1 cv = 75 Kgm/sec. = ENERGIA: L’attitudine che ha un corpo a compiere un lavoro. = caLoRE: @ una forma di energia. = TEMPERATURA: @ il livello d’energia. — caoRE SPECIFICO: é@ 1a quantita di calore (espressa in calorie) necessaria ad elevare di un grado la temperatura DI 1 Kg del corpo stesso. Si misura in Cal/Kg*C. — LA CALORIA: @ la quantita di calore necessaria ad innalzare di un grado centigrado 1a temperatura di un kg a’ acqua. = PESO SPECIFICO: @ i1 peso della unita di volume di un corpo. Si esprime in kg/dm’. ~ VAPORE SATURO: @ {1 vapore in presenza dell’ acqua che lo ha prodotto. VAPORE SURRISCALDATO: @ i1 vapore saturo privo dell’acqua a cui compete una temperatura maggiore (si intende un vapore portato ad una temperatura superiore alla tenperatura di ebollizione. = TITOLO DEL VAPORE: @ 1a quantita intera, espressa in 4 di vapore saturo seco contenuto in un kg di vapore saturo unido. = PRODUCIBILITA © POTENEIALITA: @ 1a quantita di vapore prodotto in 1 ora; si misura in kg/ora. - PRODUCIBILIA SPECIFICA © POTENZIALITA SPECIFICA: @ il rapporto tra i kg di vapore prodotti in 1 ora e la superficie di riscaldamento; si misura in kg/ora per nm’. - PRESSIONE DI BOLLO: ¢ la pressione massima alla quale il generatore pud funzionare regolarmente; si misura in kg/cm’. ~ SUPERFICIE DI RISCALDAMENTO: @ l/area in m2 della superficie lambita da un lato dai fumi e dall’altro dall’acqua. — CARICO TERMICO SPECIFICO DELLA CAMERA DI COMBUSTIONE: @ il rapporto fra la quantita di calore fornita dalla combustione in 1 ora ed il volume della camera di combustione; si misura in Keal/m*h. - RENDIMENTQ DEL, GENERATORE: @ il rapporto fra il calore scambiato con il fluido e il calore fornibile dal combustibile. - INDICE DI VAPORIZZAZIONE: @ i1 rapporto tra i Kg di vapore prodotti in 1 ora e i Kg di combustibile bruciati nello stesso tempo; risulta quindi essere un numero puro adimensionale. ~ VAPORE SATURO SECO: privo completamente di umidita. — VAPORE SATURO UMIDO: con tracce di umidita. CALORE E TEMPERATURA T1 Calore @ l’energia contenuta in corpo. La temperatura @ il livello di enezgia. Le Kcal rappresentano 1a quantita di calore che un corpo ha o Pud possedere. I1 calore specifico di un corpo rappresenta la quantita di calore che bisogna somministrare ad un corpo per alzare la sua temperatura di 1°c. lore necessaria ad innalzare di un . CALORIA: @ la quantita di ce temperatura di un kg d’acqua. ado centigrade la @ il peso della unit di volume di un corpo. Si : @ il vapore in presenza dell’acqua che lo ha prodotto. a cui rivo dell’acqua saturo P pore portato ad una il vapore (si intende un va ra di ebollizione. espressa APORE SURRISCALDATO: = emperatura maggiore e alla temperatu quantita inte: n kg di vapore S @ la quantita compete una & emperatura superior : @ la ray in % di vapore aturo umido. di vapore prodotto inl a in rapporto tra i _ riscaldamento? si oraz si xg ob wapore prodott? il misura iD xg/ora Pet we : gsione =2ssime alla qale it generatore pr BOLLO: 3 misuza in xg/- uperficie jambita 11 calore si pud trasmettere per: ~ CONDUZIONE: senza trasporto di materia; - CONVENZIONE: con trasporto di materia; IRRAGGGIAMENTO: quando il calore si trasmette direttamente attraverso onde da un corpo all’altro. PRODUZIONE DEL VAPORE ~ PRFINIZIONE DEL VAPORE: Stato gassoso dell’acqua (H20)con determinata “ENTALPIA”; per entalpia si intende il calore che @ contenuto in un Kg di vapore. ~ VAPORIZZAZIONE: @ i1 passaggio di quello di vapore. ~ EVAPORAZIONE: avviene a qualsiasi temperatura ed @ limitato alla un corpo dallo stato liquido a Per trasformare 1 Kg di acqua occorrono 100 + 539 = 639 calorie Calore aT Calore latente di Calore totale riscaldamento a vaporizzazione del vapore 100 539 639 CONCETTO DI PRESSIONE superficie. ~ BBOLLIZIONE: quando interessa tutta la massa del liquido. ~ PRESSIONE RIWOSFERICA: Sulla terra, come corpo celeste grava una presevone che esiste per tutti i corpi che vi si trovano, tale Pressione @ chiamata PRESSIONE ATMOSFERICA. Mi Aivello del mare tale pressione atmosferica equilibra una colonna Gt Rercuric alta 760 mm, oppure una colonna d’acqua di Sezione ristretta rispetta all’altezza par a 10,33 m. ~ PRESSIONE RELATIVA: Viene intesa cone pressione relativa, quella riferita ad un recipiente chiuso e privo di comunicazione con desterno, ~ PARSSIONE ASSOLUTA: 2 1a sonma della pressione relativa pit quella atmosferica che @ pari a 1; nella tabella del VAPORE SATURO, 1e pressioni tette sul manometro di Pag 7 | es se un generatore di vapore devono percié essere aumentate di uno, in quanto questa le porta solo in ASSOLUTE. Afacqua bolle a 100°C solo se si trova a pressione — IMPORTANTE: I1 fenomeno dell’ ebollizione normale, vale a dire a livello del mare. ud avvenire al di sopra e al di sotto dei 100°C in dipendenza che iacqua si trovi al di sopra o al di sotto della pressione atmosferica varia anche con il variare dell’altitudine, cioé pil si allontaniamo in altezza dalla terra pid la pressione diminuisce. DIAGRAMMA PRESSIONE-TEMPERATURA DEL VAPORE SATURO ba | bar | © bar {| c¢ | bar | © | bar (Pos S| 2 | 13 | 192 | 25 | 204 264 79 S| 156 195 [28 | 230 270 198_|30_| 234 | 60 | 275 os_| 280 2 120 166 200 32 238 25 128 170 204 35 242 70 3 133 176 207 247 75 290 35_|_138_| 70 | 180 fet 210-250 a = 4 144 1 185° 20 212 90 303 J 2_| 253 45" | 257 [100 [310 3. 1s | 12 | 6 159 @ a5 [ae | i2 | 8 | 22 | 28 = ALONE DE RISCAIDNMNTO: quello che serve per portare I'acqua alla | temperatura di ebotliztone. l’acqua dalla temperatura di ebollizione allo stato di vapore. | essere: Pe. LINEARE, se le dimensioni si alterano in una sola direzione; GUBICA, se le dimensioni si alterano secondo le 3 dimensioni principali; - TL COEFFICIENTE DI DILATAZIONE LINEARE: @ 1’allungamento che subisce Lfunita di volume di un corpo quando la sua temperatura aunenta di ic. - IL COEFFICIENTE DI DILATAZIONE CUBICA: @ 1’ aumento che subisce 1’unita di volume di un corpo quando 1a sua temperatura aumenta d 1°C. COMBUSTIBILI Combustibile @ tutto cid che riesce a bruciare, cicé a combinarsi con Lfossigeno dell’ aria; i combustibili possono essere: 1) SOLIDI; 2) Liguror; 3) GASsosI; Il combustibile @ costituito da: ~ UNA PARTE UTILE: cio che sviluppa calore(carbonio e idrogeno)C @ Ha. - UNA PARTE INERTE: che non prende parte alla combustione (umidita, azote, sostanze detritiche). — DA UNA PARTE DANNOSA: zolfo. IL potere calorifero (fc) di un combustibile @ la quantita di calore che 1 Kg di sostanza pud dare quando brucia completamente e perfettamente. COMBUSTIONE La combustione @ la combinazione del combustibile e dell’aria comburente, questa avviene molto rapidamente e con sviluppo di calore. Perché avvenga una combustione c’é bisogno: 1) CoMBUSTIBILE; 2) ARIA COMBURENTE; 3) INNESCO DELLA FIAMMA; In altre parole il combustibile per bruciare ha bisogno della sua temperatura ottimale (di accensione) e trovarsi in presenza di fiamma. - POTERE CALORIFERO INFERIORE (Pci): si assume a base di ogni calcolo e tiene conto della parte inerte del combustibile. rag 9 ar ee ree ¥ ~ POFERE CALORIFERO SUPERIORE (Pcs): @ pil alto del Pci e non tiene conto dell’umidita del combustibile. 31 potere calorifero di un combustibile si determina con una Particolare strumentazione chiamata “BOMBA CALORIMETRA” di MAHLER. La combustione pud essere: COMPLETA 0 INCOMPLETA, ~ COMPOSIEIONE CHIMECA DELL’ ARIA: Maria @ formata dal 76% di Azoto, dal 23% di ossigeno, 0,034 da Anidrite Carbonica, il rimanente da 1% di Gas Nobili Lrunico componente che prende parte alla combustione @ 1/Ossigeno (0; molecola biatomica) ia percentuale di zolfo nei combustili liquidi risulta esser - GASOLTO = 18 di zolto ~ OLTO COMBUSTIBILE = 38 di zolfo - METANO = assenza di zolfo ~ KEROSENE = assenza di zolfo Potere calorifero Inferiore (P.c.i)= - OLTO COMBUSTIBILE = 9.700 Kcal/h = GASOLIO = 10.200 Keal/h - METANO = 8.250 Keal/n ~ COMBUSTIONE INCOMPLETA: si ha quando il Carbonio combinandosi con 1/0; dell’aria produce CO (ossido di carbonio) + calore. - produce anidrite carbonica (C0;) + calore. Numero atomico = IDROGENO (H)= 1 = OSSIGENO (0;)= 16 = CARBONIO (Cc) = 12 = ZOLFO (S) = 16 considerare che: - Per bruciare 1 Kg di C occorrono 1,333 Kg di 0:. - per bruciare 1 Kg di Idrogeno occorrono 8 Kg di - Per bruciare 1 Kg di zolfo occorre 1 Kg di 0;. Tenere presente che il peso dell’0; rispetto all’aria é del 238 e in condizioni normali di pressione e di temperatura 1 Kg di aria @ contenuto in 0,775 Nn’, Pe 10 —r— Questa @ 1a combustione teorica, in pratica affinché non si Produca Ossido di Carbonio occorre dare un eccesso di aria che i combustibili liquidi varia dal 208 al 508. In generale l’eccesso di aria ¢ il rapporto fra la quantita G'aria realmente impiegata ¢ quella strettamente indispensabile in teoria per 1a combustione completa. ~ GONTROLLO DELLA COMBUSTIONE: i1 rendimento di un generatore @ il Fapporto tra il calore utilizzato e il Calore speso (Via diretta). R= (By *) #4 / Pei dow - y= calore del vapore; ~ EB. = calore dell’ acqua di alimento; ~ Pei = Potere calorifero inferiore: ~ I= indice di vaporizzazione. Ti rendimento per via indiretta sa ha valutando le perdite e poi facendo il complemento a 100. Qgni_combustibile ha un determinato diagramma di combustione e la sua utilizzazione pud verificarsi solo analizzando le varie letture della Coz’ e 028 attraverso un “Analizzatore dei Fumi”. Se 1'02% @ uguale a 2ER0, 1a Cozi @ massima per cui teoricamente Maria @ quella strettamente necessaria alla combustione, ma incompleta perché non incontra il segmento a CO = ot. Tl massimo valore della CO2 raggiungibile corrisponde alla Percentuale generatasi nella combustione Teorica ed @ un e: garatterizzante del combustibile. sazatterizzante del combustibile POTENZIALITA AL FOCOLARE e NOMINALE Si denonina Potenzialita al focolare quella che si sviluppa all‘interno del focolare ad opera del conbustibile, Si denomina Potenzialita nominale il calore assorbito dal fluido. ~ PERDITE: il calore speso @ quello fornito dal combustibile: 11 calore utilizzato @ quello trasmesso all’acqua affinché questa vaporizzi. 11 calore perduto o perdite ¢ 1a parte di calore che non riesce ad utilizzarsi, in pratica costituisce 1a somma di perdite di diversa natura. ~ TEPI DI PERDITE: ne esistono tre tipi: Perdite per calore latente: dipendono dalla percentuale di co e dagii Incombusti: Perdite per calore sensibile: dipendono dalla temperatura dei fumi in uscieas ~ Perdite per irraggianento: non vi sono formule per la loro determinazione, in media risultano pari al 30. BILANCIO TERMICO # Ja valutazione globale del calore: speso, utilizzato e di quello perso. 11 bilancio Termico pud essere effettuato in: ~ MANIERA DIRETTA: misurando i1 calore speso, quello utilizzato, il calore sensibile ed eventualmente latente, per differenza quello Perso per irraggiamento e cause varie. ~ MANIERA INDIRETTA: valutando il calore speso, quello perso al camino © calcolando per ditferenza ii calore utilizzato. Net bilancio BIREFTO vengono effettuati i seguenti rilievi: ~ TEMPERATURE: ~ cei funi; = dell’acqua di alinento; ~ del conbustibiie: ~ delitanbiente: ~ del vapore eventualmente surriscaldato. ~ PRESSIOME: —- del vapore, ~ PORTATE: —- del vapore (ed eventualmente dell’ acqua) ; ~ Del conbustibile, ~ amaurst: §— ~ pei fumi; Del combustibiie, f= Dei Fumi; ~ dell’ anbiente, = ook fam, 4 ALERT OATE! = carats generatore nas Pe 12 # da notare che molte volete il calcolo del Bilancio Termico risulta retta, per l’elevata Pid attendibile quello effettuato per via indi per 1 Possibilita di errore nelle misurazioni delle portate e del titolo del vapore. CLASSIFICAZIONE DEI GENERATORI DI VAPORE 1) RISPETTO alla loro istallazione splegazicnil omasaalin 2) Rispetto alla pressione 3) Rispetto al combustibile bruciato 4) Rispetto alla posizione del focolare quanto di vecchia concezione 5)RISPETTO” AL VOLUME DY ACQUA RAPPORTATO ALLA SUERFIGIE DY RISCALDAMENTO: oe emeratori a grande volune di acqua; da 130 a 250 1itri di acqua Per ogni m' di superficie di riscaldamento. cam ratort @ medio volume d’acqua da 70 a 130 lite! di acqua per ognim2 di superficie di riscaldamento. ~ Generatori a piccolo volume d'acquas meno di 70 litri di acqua per ogni mdi superficie di riscaldanento. @) BISPETTO AL PERCORSO DEI FUMI NEI RIGUARDI DELL’ ACQUA CONTENUTA NEI CORPE crLiNpRrcr: 1) Generatori a tubo da fumo; se’ all’ Lacqua @ all’esterno. interno vi sono i fumi caldi ¢ 2)Generatori a tubs d’acquas se all’esterno vi sono i fumi caldi e a1"interno e/8 l’acqua; Inoltre questi ultini s1 classificano in: 9) Generatori a tubt sub orizzontali; quando Poco sulla linea orizzontale tubi sono inclinati ») Generators a tubi verticali; quando sono i verticale, nelinati poco sulla linea ©) Generatori a tubi verticali. 7) RISPETTO AL MOVIMENTO DELL’ ACQUA ALL'INTERNO DEL GENERATORE ~ Generatori a circolazione naturale; quando il moto dell‘acqua @ spontaneo. Generatore @ circolazione accelerata; di pompe. ~ Generatori mando viene aiutata a mezzo 2 circolazione forzata: quando 1/ acqua @ pompata nel Seneratore da ponpe in un solo circuito (mono tubolari) , Nel generatore a tubi da fumo a tre giri di fumo, esistono due camere di Anversione di fiamma, una anteriore e una posteriore, e i i giri di fumo si invertono non interessando le menbrature metalliche (ovvero i} focolare @ pin corto di tutta la lunghezza del generatore, quest’ ultimo si chiama a Fondo bagnato. CALDAIE A RECUPERO Sfruttano il Calore sensibile dei prodotti della conbustione che escono dai forni, Ze pid usate sono quelle a tubi d’acqua con tubi alettati per aumentare la superficie di scambio, si realizzano in ghisa per evitare fenomeni di corrosione. CALDAIE A FLUIDO DIATERMICO Sono condotte a persone non muniti di certificato di abilitazione Sono caldaie che anziché riscaldare acqua, riscaldano oli minerali o fluidi speciali (dowtherm, diphil ecc.) che hanno il pregio di raggiungere temperature di 300°C pur rimanendo allo stato di liquide @ pressione atmosferica. Si utilizza asservendola ad uno scambiatore di calore. ECONIMIZZATORI Sone apparecchiature che vengono installate tra la caldaia ed it camino, sfrutta il calore sensibile dei prodotti della conbustone per mezzo dei suoi tubi alettati o lisci. Riscalda 1’acqua che poi va ad alimentare “il generatore aunentandone cosi il rendimento. Funge da Vaporizzatore quando i1 calore fornito dai fumi ¢ maggiore di quello che 1’acqua riceve in caldaia per vaporizzare. PRERISCALDATORI DI ARIA Si installano come i primi, hanno il compito di riscaldare l’aria comburente, migliorando cosi il rendimento del generatore. si dividono in statici e rotanti. SURRISCALDATORI Servono a surriscaldare il vapore saturo, vengono inseriti prima degli economizzatori, comunque dove 1a temperatura dei fumi ha valori Ga 600 a 900 “c. si adoperano quando si deve trasportare vapore in reti molto estese, per risentire meno della condensazione. N.B all’aumentare del calore, nel vapore non aumenta 1a pressione. Pag. 14 SCAMBIO TERMICO Lo scambio termico @ la successione di una trasmissione di calore per Irraggiamento, per Conduzione, pit una trasmissione di calore per Convenzione. Lo scambio termico ha inizio nel focolare e rappresenta quel fenomeno attraverso il quale i fumi cedono calore alle membrature metalliche del generatore. Tale calore assorbito dalla lamiera viene poi ceduta all’acqua che poi vaporizza. Zo S.T. si aumenta normalmente accelerando i fumi caldi e contemporaneamente facendoli viaggiare in un percorso che provoca dei moto turbolenti, (ecco perché nei generatori pressurizzati si adottano i turbolatori che, altro non sono, lunghe eliche sistemate nei tubi da fumo dove i fumi caldi le percorrono con una certa velocita e vorticosamente vengono spinti contro i tubi stessi dove ‘lasciano una maggiore quantita di calore. Tgeneratori tipo marina hanno per’ ogni metro di superficie di riscaldamento una produzione di vapore pari a 20 +25 Kgv/h, mentre per i generatori pressurizzati tale valore raggiunge 60 = 80 Kgv/h. GENERATORI A RADIAZIONE I grandi generatori sono quasi tutti del tipo a IRRADIAZIONE con grandissima camera di combustione completamente schermata. Si costruiscono per pressioni superiori a 200 ate con temperature superiori a 500°C. Sono costituiti da una camera di combustione a forma parallelepipeda, rivestita da tubi vaporizzatori, di piccolo diametro, facenti capo ad uno 0 pid corpi cilindrici superiori che hanno la funzione di separare l’acqua dal vapore, si trovano al di fuori dei giri di fumo. I bruciatori vengono installati agli spigoli della camera di combustione, sono fissi ed orientabili per variare la temperatura all’interno della camera di combustione. Vengono alimentati con H,0 demineralizzata e degasata, hanno un rendimento elevato dal 92 al 94%, sono muniti di surriscaldatori, economizzatori e preriscaldatori daria. Pe 15, rae 16 CALDAIA CORNOVAGLIA un generatore a grande volume d’acqua, costruita per prima in Inghilterra. B dotata di grande Volano Termico, riesce a far fronte ad alte richieste di vapore senza abbassare di molto la pressione. Si adopera per pressioni limitate 10£15 ate, con produzione specifica massima a 25 Kg/n?/h. B un generatore molto ingombrante e raggiunge rendimenti pari all'80%; @ dotata di un fasciame o mantello costituito da pi virole, Al focolare pud essere semplice o duplice, liscio o ondulato, ha capacita di dilatazione termica con un passo d’uomo. Nei generatori ad un solo focolare, quest/ultimo @ eccentrico in modo da favorire la circolazione dell’ acqua. ACCUMULATORI di VAPORE SONO DEI RECIPIENTI CON PARTICOLARI CARATTERISTICHE MECCANICHE CHE CONSENTONO DI “CONSERVARE “ VAPORE CHE POI Pud- ESSERE SMISTATO, AUMENTANDO IL “Volano Termico” di un impianto. Sono dotati, in rispondenza delle loro caratteristiche meccaniche di determinati accessori. COLPO D’ARIETE Avviene in tubazioni prive di drenaggio. Consiste di una certa quantita di condensa che improvvisamente incontra un ostacolo. & Provocato dalla velocita del vapore che causa onde superficiali di condensa. SCARICATORI DI CONDENSA Servono ad evitare il colpo d'ariete, costituiscono l’organo di unione tra la rete di distribuzione vapore ed il ritorno delle condense, pud essere: 1) Termostatico (agisce per diversita di temperatura) ; 2) Meccanico (agisce per diversita di peso specifico 3) Termodinamico (agisce per diversita di nergia termica e cinetica). CALDAIE A VAPORE Sono quelle apparecchiature atte a produrre vapore. La caldaia @ costituita dal focolare, dai giri di fumo, dal corpo caldaia. 16 IL FOCOLARE E l’ambiente in cui si avolge 1a conbustione e nel quale si inizia lo Scanbie_termice tra i prodotti della combustione @ 1’acqua contenuts nella caldaia. Peve avere dimensioni tali da poter permettere una buona miscelazione tra aria comburente e combustibile. Peve essere tanto pit grande quanto pid si bruciano conbustibili liquidi o gassosi. Popo il focolare i prodotti della combustine percorrono i giri di funo costituiti da tubi dove completano lo scambio termico gia iniziato nel focolare. CORPO DELLA CALDAIA Gontiene acqua che dopo aver assorbito calore dal focolare e dai Condotti di fumo, questa vaporizza. }a superficie della caldaia lambita da una parte dai prodotti della Combustione © dall’altra dall’acqua costituiscono la superficie di riscaldamento Normalmente ogni m di superficie di riscaldamanto permette uno scambio termico di 10.000 a 18.000 Keal/h. CALDAIE PRESSURIZZATE Si dice quando la pressione dentro al focolare e nei giri di fumo & jeggermente superiore a quella atmosferica; si ottiene con opportuni ventilatori. Tl vantaggio di questi generatori a parita di superficie di riscaldamento hanno maggiore potenzialita e maggiore produzione di vapore, realizzando anche un tiraggio migliore. Nei tubi da fumo ci sono inseriti delle particolari spirali dette “Turbolatori”. Note: Per i generatori tipo “Marina”, per ogni m? di superficie si hanno 20+25 kg di vapore; Per i generatori pressurizzati, per ogni m di superficie si hanno 60+80 Kg di vapore. CORPI VINCOLATI Spesso accade che un corpo non @ libero di muoversi perché esiste un “vincolo”, cioé una condizione fisica 1a quale limita la liberta dei movimenti del corpo stesso. CORPI VINCOLATI AD UN PUNTO Esistono dei corpi vincolati soltanto per un punto fisso. Il corpo in questo caso pud soltanto ruotare intorno ad un qualunque asse Passante per quel punto. Una qualsivoglia forza applicata al corpo e non passante per il punto fisso “Vincolo”, genera un movimento di rotazione, detto MOMENTO della forza rispetto al punto pari a: M = F x b, dove “b” rappresenta la distanza tra la forza ed il vincolo. LA LEVA B una macchina semplice, essenzialmente costituita da un’asta rigida girevole intorno ad un punto, detto fulcro, alla quale si applicano ja forza motrice e la resistenza. In dipendenza della posizione del fulcro “Cc” e dei punti di applicazione della resistenza "R” e della forza motrice “Ff”, si hanno tre tipi di leve: 1° genere: il fulcro é intermedio tra R ed F (es. forbici tenaglia, bilancia ec.) 2° genere: la R & intermedia ta C ed F (es. carriola, schiaccianoci ecc.) 3° genere: la FD @ intermedia tra C ed R (es. pinze depilatorie, molle per carboni ec.) Note: La valvola di sicurezza a peso a leva, @ una leva di 2° genere, dove rimane in equilibrio quando il momento resistente @ uguale al momento determinato dal contrappeso. ACCESSORI DEI GENERATORI DI VAPORE Gli accessori principali dei generatori di vapore sono: 1) Valvole di sicurezza; 2) Indicatori di livello (per il controllo dell’#’0 in caldaia); 3) I sistemi di alimentazione; 4) T1 manometro ed il termometro. vas. 18 VALVOLE DI SICUREZZA Le valvole di sicurezza sono delle apparecchiature obbligatorie per le caldaie a vapore (n. 2 per quelle ad alta pressione), che hanno lo scopo di non far superare all’interno della caldaia la pressione massima per la quale la caldaia stessa é stata costruita. A tale pressione massima esse devono aprirsi e devono essere in grado di mettere in comunicazione il generatore con 1/atmosfera, facendo scaricare 1’eventuale sovrappressione. La sua sezione @ pari a O = 11 8/P+0.6 dove $ @ la superficie di riscaldamento e P la pressione di bollo. Le valvole di sicurezza pit usate sono; 1) A peso diretto, nel qual caso la pressione agendo su un etturatore alettato in bronzo, viene equilibratd da un peso applicato direttamente su di esso. 2) A peso e leva, nel qual caso la chiusura della valvola & assicurata in esercizio mediante un sistema di leva e peso opportunatanente predisposto e regolato 3) A molla diretta, nel qual scaso la forza dovuta alla pressione interna viene contrastata da una molla opportunamente tarata. INDICATORI DI LIVELLO Sono accessori che servono ad indicare il livello dell’acqua in caldaia, livello che non deve mai scendere al di sotto di un certo minimo. Note: ne occorrono 2 per generatori ad alta pressione; 1+ 2 rubinetti di prova per la bassa pressione. SISTEMI DI ALIMENTAZIONE Nelle caldaie a vapore sono obbligatori due sistemi di alimentazione di tipo diverso uno dall‘altro, di cui uno ad azionamento diverso dall’elettricita, 1/altro elettricamente connesso. Pato che devono esserci due sisteni di alimento, per il primo si adoperano Pompe centrifughe che sono azionate da corrente elettrica, le seconde sono invece costituite da “cavallini o iniettori”, Liniettore funziona sul principio del tubo Venturi, Pag 19 INETTORI POMPE A VAPORE 0 “CAVALLINO” L’iniettore adopera l’energia del vapore prodotto dal generatore per affinché B trasformare l’energia cinetica in energia di pressione, Jfacqua si immetta nel generatore stesso. costituito da un corpo in ghisa o in bronzo e porta sull’asse tre coni; due convergenti ed uno divergente in comunicazione con il generatore. Funzionano meglio se la vasca di alimentazione @ posta pit in alto rispetto alla loro quota. Si chiama numero dell’ iniettore il diametro del cono divergente (1/iniezione é il mezzo pid economico) . ‘CAVALLINO” B costituito da una motrice alternativa a doppio effetto; il pistone della motrice (vapore) ha un diametro maggiore di quello, del pistone della pompa che porta acqua in caldaia in modo da imprimergli una pressione maggiore. DIMENSIONAMENTO DEI MEZ2I_DI_ALIMENTAZIONE Lrart. 21 del R.D. 12 maggio 1927, n° 824 prescrive che ognoi generatore deve essere munito di due apparecchi di alimentazione, capaci ciascuno di fornire almeno il doppie dell’acqua necessaria a carico massimo continuo. I due apparecchi di alimentazione devono essere indipendenti tra di loro dal punto di vista di propulsione, cioé elettricamente connessi e non. La portata deve essere doppia rispetto alla potenzialita del generatore, quando non vi @ regolazione automatica del livello. La Prevalenza, in metri, deve essere pari alla pressione di bollo aumentata di 15, fino a generatori con producibilita specifica pari a 20 Kg/m’/n. In linea generale la prevalenza risult: 0,5. 1 Pressione di bollo + 10% + BRUCIATORE E una apparecchiatura atta ad iniettare nel focolare una miscela di aria comburente e di combustibile con determinate caratteristiche. Compiti del bruciatore 1) Introdurre nel focolare il combustibile finemente polverizzato o a . N atomizzato per avere una buona miscelazione tra combustibile e ————————————— comburente (per atomizzare si intende quel processo di spaccatura successive per rendere una sostanza molto piccola). 2) Immettere nel focolare l’aria necessaria per avere una buoina combustione. 3) Essere in grado di miscelare aria e combustibile. 4) Innescare la fiamma mediante dispositivi che in genere son costituiti da scintille o da archi elettrici. 5) Controllare l’andamento della combustione mediante dispositivi di controllo e di sicurezza (cellule fotoelettriche, dispositivi di blocco, pirostati, ecc.). TIPI DI BRUCIATORE > A VAPORIZZAZIONE > Ad INIEZIONE > Ad ATOMIZZAZIONE 0 POLVERIZZAZIONE MECCANICA BRUCIATORE A VAPORIZZAZIONE Sono impiegati per piccole potenzialita da 15 a 18.000 Kcal/h, sono montati su normali impianti termici di riscaldamento. Funzionano soltanto a kerosene e petrolio o comunque con combustibili che hanno bassissima viscosita. In essi il combustibile, opportunamente riscaldato viene fatto evaporare e quindi trascinato in camera di combustione. In altre parole questi bruciatori sono costituiti da un barilotto nel quale il combustibile evapora a temperatura ambiente, appena inizia la combustione, aumenta la temperatura e aumenta la vaporizzazione solo sulla superficie libera del liquido. BRUCIATORE AD INIEZIONE Sono i pit usati negli impianti ad uso domestico; in essi la Polverizzazione del combustibile viene ottenuta tramite getti di aria compressa, che esce ad alta velocita da un ugello, mente da un cendotto continue esce il getto di combustibile che viene frantumato dall’aria in piccolissime goccioline. La miscela di aria e combustibile entra cosi nel focolare dove avviene la combustione. L’iniezione dell‘aria viene effettuata con Pressioni che variano da 0,5 + 2 Kg/cm?. rE Pag 22 BRUCIATORE AD ATOMIZZAZIONE 0 POLVERIZZAZIONE MECCANICA Funzionano riducendo il combustibile in minutissime goccioline, le quali vengono poi trascinate nel focolare da una parte o da tutta lfaria necessaria per la combustione. Tl combustibile viene fatto arrivare all’ugello tramite apposita pompa, alla pressione di 15 + 20 Kg/cm’, dove l’energia di pressione si trasforma in energia cinetica. Nell’ugello il combustibile si muove secondo un movimento elicoidale e giunto in camera di combustione, in uno strato molto sottile, viene investito dall’aria che ha un movimento rotatorio inverso, realizzando cosi una miscela molto esclusiva di aria e combustibile. Nei bruciatori rotativi lo stesso scopo viene raggiunto mediante una coppa rotante al cui bordo il combustibile liguido, ridotto ad un velo per effetto della forza centrifuga, viene poi investito dall’aria. Il bruciatore e corredato da dispositivi che hanno il compito di controllare lfandamento della combustione provvedendo — all’ interruzione dell’afflusso di combustibile, quando per una qualsiasi causa viene a spegnersi la fiamma. I dispositivi pit importanti sono: 1) Cellula fotoelettrica: 2) Pirostati; 3) Termometro La cellula fotoelettrica: @ sensibile alla luce della fiamma, consente ad un circuito elettrico, ad essa asservito, di interrompere l’afflusso del combustibile quando la fiamma stessa viene a mancare. (ne scaturisce 1’importanza che pud avere lo stato di perfetta pulizia di detta cellula). 1 pirostato: sfrutta il principio della diversa dilatazione termica subita da due laminette metalliche che agendo su di una elettrovalvola interrompe 1’afflusso del combustibile. 11 termostat: regola l’afflusso del combustibile in funzione della temperatura. ry 23 CAMINO Serve per 1’allontanamento dei prodotti della combustione (azoto, anidride carbonica, ossido di carbonic, anidrite solforosa e solforica, particelle incombuste e altre impurita). 11 camino @ costituito da un condotto a sezione quadrata, rettangolare (il rapporto tra i lati non superiore a 1,5), ellittica o circolare, pud essere in muratura o materiale metallico. Lrenergia che esso sfrutta per Leliminazione dei prodotti della combustione @ quella che si genera a causa della differenza di densité dei prodotti della combustione e dell’aria esterna al camino. I fumi caldi cioe tendono a salire al di sopra dell’aria pid fredda. La spinta verso l’alto @ quindi tanto pit’ sensibile quanto pit grande @ la differenza tra la temperatura dei fumi in uscita e l’4ria esterna. La spinta verso l'alto dei fumi nel camino, viene chiamata tiraggio, (per legge la temperatura dei fumi non deve essere inferiore ai 160°C) il tiraggio deve essere in grado di vincere la resistenza che i fumi incontrano nel percorso dentro la caldaia (focolare e tubi da fumo), nel canale da fumo e nel camino a causa della rugosita delle pareti e della depressione del focolare e deve poter far uscire i fumi ad una certa velocita per poterne Permettere la dispersione nell’ atmosfera. Negli impianti dove il tiraggio normale non riuscirebbe a smaltire adeguatamente ja quantita dei fumi prodotti, a causa delle elevate potenzialita del generatore, si avrebbero sezioni enormi di camini, allora si aunenta il, tiraggio mediante una attivazione meccanica o tiraggio artificial I CAMINI ARTIFIACIALI SONO: 1) Soffiato o forzato; 2) Aspirato; 3) Bilanciato; 4) Indotto. Soffiato o forzate: quando esiste un ventilatore che immette l’aria comburente nel focolare, aumentando 1a velocita dei prodotti della combustione, tale sistema produce una sovrappressione nel focolare Pag, 24 [ee Ee

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