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ascoltare musica, 3HU´IDUFUHVFHUHµODIDPLJOLDµ


ora invece che ero &RPHSURPHVVRQHOQXPHUR GLVHWWHPEUHYLULDVVXPLDPRLOVHFRQGR
decisa a vivere il WHPD´/·(GXFD]LRQHµVYROWRQHO´:HHNHQGIRUPDWLYRSHUIDPLJOLHµ
Vangelo, mi sentivo WHQXWRVLD/RSSLDQR )LUHQ]H 
attratta a rimanere ,O SULPR ,QWHUYHQWR ´(GXFD]LRQH FRPH SURFHVVR GL FUHVFLWD GHOOD
lì, in mezzo a quella SHUVRQDµ
sofferenza e dichia- 'HOOD 5HOD]LRQH VXO UDSSRUWR JHQLWRULILJOL QHOOH YDULH IDVL GHO FLFOR
rare il mio 'sì' alla YLWDOH VL SRVVRQR LQGLFDUH   L VHJXHQWL SXQWL /D JUDQGH LPSRUWDQ]D
croce. Per me quella GHOOD&2(5(1=$ SURSULRSHUFKpODIDPLJOLDHODVRFLHWjFRQGL]LR
QDQRIRUWHPHQWHORVYLOXSSRGHOEDPELQRODVXDDXWRUHDOL]]D]LRQH 
era l’occasione per
/·XQLWjGHOODFRSSLDqO·XQLFDJDUDQ]LDHO·XQLFRSXQWRGLULIHULPHQWR ,/&$00,12 di una bella donna che viveva da

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credere al Suo amo- reclusa, quieta, intelligente e
re al di là di ogni YDOLGRSHUO·HGXFD]LRQHGHLILJOL6HF·qXQLWjQHOO·DPELWRGHOODFRSSLD
"gravemente inferma", indebolita
OHYDULHIDVLGLFUHVFLWDGHLILJOLYHQJRQRVXSHUDWHLQPRGRSLVHPSOL
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apparenza. In se-
FH H PHQR WUDXPDWLFR /R ´VFRQWURµ JHQLWRULILJOL SXz GLYHQWDUH
com'era dalle gravidanze continue.
´LQFRQWURµVHFLVLVIRU]DGL´DFFRPSDJQDUHµH´FRQGLYLGHUHµLOSHUFRU
guito cercai di a- Teresita, come affettuosamente
Teresa Cepeda y Ahumada è senza alcun dubbio
scoltare con amore VRGLFUHVFLWDGHLQRVWULILJOL´8QEDPELQRFRPSUHQGHUjWDQWRTXDQWR tutti la chiamano in famiglia, è una
qVWDWRFRPSUHVR8QEDPELQRDPHUjWDQWRTXDQWRqVWDWRDPDWRµ
la mamma quando una delle donne più importanti della storia della bambina serena, docile e devota;
,OVHFRQGRLQWHUYHQWR´(GXFDUHO·LQWHOOLJHQ]Dµ
dava sfogo a tutto Chiesa. La sua vicenda si colloca in uno dei mo- ama trascorrere il suo tempo libero
quello che aveva da 'HOODUHOD]LRQHVXOOHVILGHGHOSHQVLHURQHOODFXOWXUDFRQWHPSRUDQHD menti più bui che il cristianesimo abbia mai co- con il fratello maggiore Rodrigo, il
dire su mio padre, HFFRODVLQWHVL,O´VHQVRµGHOSHQVDUH3HUFKpSHQVDUH"3HQVDUH (VVH nosciuto: la riforma protestante messa in atto quale la intrattiene per ore leggen-
accant onando la UH(VLVWHUH IDUHHVRGR XVFLUHGDQRLSHUDQGDUHYHUVRO·DOWUR,OSHQ da Lutero genera infatti una dole meravigliose
mia opinione. Cercai VLHURIRQGDOHVXHUDGLFLQHOO·DJLUHUHVSRQVDELOHGHOO·XRPR(VVHUHLQ grave crisi di valori nell’ Europa storie di martiri.
una via anche per WHOOLJHQWL VLJQLILFD ´VDSHU SHQVDUHµ VDSHU WURYDUH XQD VROX]LRQH DL rinascimentale, alla quale sem- Co m p r e n d o n o
restare vicino a pa- SUREOHPL %LVRJQD TXLQGL ('8&$5(  D 3(16$5( 3(16,(52 H bra di non poter porre rimedio. che sia necessa-
pà. Qualche mese $=,21(FRLQFLGRQRSHUFKpODFDSDFLWjGLSHQVLHURSRUWDDOODFDSDFL Tuttavia la Spagna conosce un rio morire come
più tardi i miei geni- WjGLD]LRQH XQSHQVLHURFKHQRQSRUWDDOO·D]LRQHqXQSHQVLHURVWHUL periodo di prosperità e splen- hanno fatto loro
t ori erano già OH ,03$5$5(q&2035(1'(5( 2OWUHFKHLPSDGURQLUFLGLFRQ dore; ad Avila, in una delle per vedere Dio; e
all’opera per rimet- WHQXWLGREELDPRLPSDUDUHXQPHWRGRSHUFRPHXWLOL]]DUHTXHLFRQ città più ricche di attività mer- così un giorno
tere in piedi il loro WHQXWLDSSUHVL /DIRU]DGHO3(16,(52(027,92 VSHVVRLOQRVWUR cantili, il 28 marzo 1515, nasce fuggono insieme
SHQVLHUR YLHQH IRUWHPHQWH FRQGL]LRQDWR GDOO·HPRWLYLWj VLD LQ PRGR la piccola Teresita. Il padre,
rapporto e fui tocca-
SRVLWLYLFKHQHJDWLYR 2FFRUUHRFFXSDUVLGHOSHQVLHURFKHSRUWDDOOD
per raggiungere
don Alonso Sanchez, era un
6$**(==$´6HVLGLYHQWDVDJJLqIDFLOHGLYHQWDUHLQWHOOLJHQWL0DVH
ta da una frase del- la terra dei mori
ebreo convertito che, dopo
la mamma: 'Ricordi VLGLYHQWDLQWHOOLJHQWLqGLIILFLOHGLYHQWDUHVDJJLSHUFKpqIDFLOHFDGHUH dove si lasceran-
QHOODWUDSSRODGHOO·LQWHOOLJHQ]Dµ
quando ti dissi che varie peripezie e l'aver mutato no uccidere dai
mi sarei separata? 3HU ILQLUH YL q VWDWD XQD  7$92/$ 52721'$ VXO WHPD il cognome in Cepeda, era ap- pagani. Ma evi-
La tua reazione mi ´/·HGXFD]LRQH DOOD SDFH RJJLµ /·HGXFD]LRQH DOOD SDFH QDVFH LQ IDPL prodato in Castiglia, regione dentemente que-
fece pensare che JOLD/·HGXFD]LRQHDOODSDFHQDVFHGDOSHUGRQR1RQF·q3$&(VHQ]D famosa per la sua tolleranza sto non era quel-
stavo prendendo 3(5'212/·HGXFD]LRQHDOODSDFHVLUHDOL]]DLQIDPLJOLDVRSUDWWXWWR religiosa. Teresa è la prima lo che il Signore
una decisione sba- DWWUDYHUVR O·DFFRJOLHQ]D GHOO·DOWUR IDFHQGR VSD]LR LQ WXWWL L VHQVL femmina, dopo due maschi, aveva preparato
gliata'. Non le ave- DOO·DOWURGLYHUVRGDVp/DIDPLJOLDqXQOXRJRSULYLOHJLDWRSHUFRVWUXLUH del suo secondo matrimonio per loro: qualche
vo detto nulla, sol- ODSDFH(·FRPHXQODERUDWRULRLQFXLVLLPSDUDDJHVWLUHLUDSSRUWLL con Beatriz de Ahumada, una ora dopo zio Francesco li riconduce
tanto un 'sì' a Gesù FRQIOLWWL GL RJQL JLRUQR 1HOOD  FRQFOXVLRQH VL q ´VFRSHUWRµ FKL SXz cattolica molto pia sposatasi a soli tredici anni. a casa sani e salvi. Teresa intanto
nel silenzio, sicura DLXWDUFL ´*HV 0DHVWURµ SHUFKq  *HV HUD XQ JUDQGH FRPXQLFDWRUH Dalla precedente unione, don Alonso "esattore cresce... Dopo la perdita della ma-
che Lui si sarebbe QHVVXQRPDLKDSDUODWRFRPH/XL*HQLWRULQRQVLQDVFHPDDWWLQJHQ delle tasse", aveva avuto altri due figli, Beatriz dre, lei, quasi adolescente, si trove-
preso cura di tutto." GR DOOD ´)RQWHµ SRVVLDPR FHUFDUH GL  FDSLUH H ´VEDJOLDUH GL PHQRµ gliene partorirà ben nove prima di morire quan- rà ad affrontare momenti difficili e
Chiara Lubich 4XDQWR  YL DEELDPR VLQWHWL]]DWR  VRQR VROR SXQWL GL ULIOHVVLRQH FKH do Teresa, la beniamina del padre, ha all'incirca delicati. Ma il tempo, si sa, allevia
PHULWHUHEEHURDSSURIRQGLPHQWLVSHULDPRGLSRWHUORIDUHLQIXWXUR dodici anni. Della madre, la santa parlerà come anche il dolore provocato da ferite
come queste e a 15 anni, la giovane è un vero splen- vivo che mi faceva usci- lui, che non venisse meno la sua aiutato. A questa preghiera dei discepoli, Gesù
dore. All’età di vent’ anni, nonostante il grande affetto re dei gemiti, ma insie- fede. La richiesta di aumentare la risponde: "Se aveste fede quanto un granellino
per il padre, compie il coraggioso gesto: fugge da casa me tanto dolce da impe- fede è in realtà un' invocazione di di senapa, potreste dire a questo gelso: sii sra-
per ritirarsi nel convento delle carmelitane dell’ Incar- dirmi di desiderarne la tutti i cristiani perché, nella vita di dicato e trapiantato nel mare, ed esso vi ascol-
nazione di Avila; qui trascorre un periodo di tempo fine. Non volevo vedere, ognuno di noi, essa può avere o- terebbe". "…come un granellino di senapa":
abbastanza lungo: vive serenamente e grazie alla re- né parlare con alcuno, scillazioni. Anche santa Teresa di Gesù non domanda una fede più o meno gran-
gola molto mitigata, le è consentito intrattenere quei ma starmene sola con il Lisieux, che pure lungo tutta la vita de, Egli la vuole autentica, fondata su di lui,
contatti mondani cui la sua natura gioviale ed elegante mio tormento che mi ha avuto un profondissimo rapporto dal quale attendere ogni cosa, senza fare cal-
volentieri la spinge. pareva la gioia più gran- filiale con Dio, gli ultimi diciotto colo unicamente sulle proprie capacità. Se cre-
E’ lecito pensare che, almeno in questa prima fase, la de di quante ve ne fos- mesi fu assalita dalla "prova contro diamo, e crediamo in un Dio che ci ama, ogni
scelta conventuale sia frutto di un’acuta intuizione: per sero nel creato”. Con la fede": era come se un muro, impossibilità può infrangersi. Possiamo credere
una giovane donna di quei tempi non c’erano che due queste semplici parole, racconta lei stessa, si alzasse fino che si "sradicheranno" l’indifferenza e
alternative, la vita matrimoniale o quella religiosa. Del- Teresa descrive una ai cieli e coprisse le stelle. Il fatto è l’egoismo che spesso ci circondano e che alber-
le due la prima era di certa sottomissione ad un uomo, delle tante grazie straor- che, pur sapendo che Dio è Amore, gano anche nel nostro cuore; che si risolveran-
mentre la seconda garantiva, paradossalmente, una dinarie che le verranno spesso viviamo come fossimo soli no situazioni di disunità in famiglia; che il no-
m a g g i o r e l i b e r t à . concesse negli anni 156- su questa terra, come se non esi- stro mondo si avvierà verso l’unità fra le gene-
Non ha ancora compiuto il quarantesimo anno di età, 0-62, decisivi per il suo stesse un Padre che ci ama e ci razioni, fra le categorie sociali, fra i cristiani
quando una malattia tanto grave quanto di natura mi- cammino di perfezione. segue; che conosce tutto di noi: divisi da secoli; che sboccerà la fraternità uni-
steriosa, la debilita fortemente e la porta molto vicina Un giorno, nella cella conta persino i capelli del nostro versale fra i fedeli di religioni diverse, tra le
alla morte. Teresa guarisce miracolosamente (anche della santa, c’ è una capo!; che tutto fa concorrere al razze e tra i popoli… Possiamo credere anche
se acuti dolori l’accompagneranno per il resto dei suoi conversazione casuale: nostro bene: ciò che di buono fac- che questa nostra umanità arriverà a vivere in
giorni) e torna al monastero con nuova sollecitudine: si parla di piani di rifor- ciamo e le prove che passiamo. pace. Sì, tutto è possibile, se permettiamo a
riprenderà la quotidiana "orazione", da tempo abban- ma e di come si possa Dovremmo poter ripetere come Dio di agire; a Lui, l’Onnipotente, niente è im-
donata, intraprendendo un cammino di santità che la meglio realizzare l’ idea- nostre le parole dell’evangelista possibile. Come vivere questa Parola di vita e
porterà a sperimentare le più alte vette dell’unione le contemplativo dei Giovanni: "…e noi abbiamo creduto crescere nella fede? I nnanzitutto pregando,
estatica con Dio. primi padri del Carmelo. all’amore". Credere, infatti, è sen- specie quando sopraggiungono la difficoltà e il
“Vedevo vicino a E’ una discussione e- tirsi guardati e amati da Dio, è sa- dubbio: la fede è un dono di Dio. "Signore –
me al lato sini- stemporanea che non pere che ogni nostra preghiera, possiamo chiedergli –, fammi rimanere nel tuo
stro, un angelo. resterà senza un segui- ogni parola, ogni mossa, ogni avve- amore. Fa'che mai un attimo io viva senza che
Non era grande, to. Da allora Teresa si nimento triste o gioioso o indiffe- senta, che avverta, che sappia per fede, o an-
ma piccolo e sente spinta a fondare rente, ogni malattia, tutto, tutto, che per esperienza, che Tu mi ami, che Tu ci
molto bello. Te- un piccolo convento ri- tutto, dalle cose che noi diciamo ami". E poi, amando. A furia di amare, la no-
neva in mano un formato in cui le suore importanti alle minime azioni o stra fede diventerà adamantina, saldissima.
lungo dardo d’ possano vivere secondo pensieri o sentimenti, tutto è guar- Non soltanto crederemo all’amore di Dio, ma lo
oro, sulla cui la regola originaria, co- dato da Dio. E se Dio è A- sentiremo in maniera tangibile
punta di ferro me era stata formulata more, la fiducia completa in nel nostro animo, e vedremo
sembrava avere nel XII I secolo. Comin- Lui non ne è che la logica compiersi "miracoli" attorno a
un po’ di fuoco. cia così l’ avventura di conseguenza. Possiamo noi. L’ha sperimentato una ragaz-
Pareva che me lo una donna che con l’ avere allora quella confi- za della Gran Bretagna: "Quando
configgesse a più aiuto di uomini santi, tra denza che porta a parlare mia madre mi comunicò che ave-
riprese nel cuore, i quali ricordiamo Gio- spesso con Lui, a esporgli le va deciso di lasciare papà e di
lasciandomi in vanni della Croce, riesce nostre cose, i nostri propo- trasferirsi in un altro apparta-
una grande for- a sollevare le sorti della siti, i nostri progetti. Ognu- mento, rimasi molto scossa dalla
nace d’ amore. Chiesa. I n uno spirito di no di noi può abbandonarsi notizia e quasi disperata, ma non
Lo spasimo della autentica umiltà e sotto- al suo amore, sicuro di es- le dissi nulla. Altre volte avrei
ferita era così missione al volere di sere compreso, confortato, cercato una via di fuga o mi sarei
della presenza del Signore vivente ed esserne coniugare la parola comunità Dio, intraprende operazioni una piacevole sorpresa la scoperta di Teresa,
consapevoli ad ogni respiro, è poter fare nel con l’aggettivo”morta” perché è il assai difficili e spesso perico- senz’altro una delle pochissime monache di quel
Suo nome cose più grandi di Lui; è “dire a que- Signore che le da vita; solo il lose, come l’acquisto e la ri- tempo di cui siano pervenuti fino a noi gli scritti.
sto monte: spostati da qui a la, ed esso si spo- peccato rende morti. Non si può strutturazione di case per i 17 La particolarità consiste in quel suo linguaggio
sterà, e niente vi sarà impossibile (Matteo 1- dire che una persona è morta se monasteri riformati che fonda, semplice e colloquiale, con cui descrive in forma
7,20).Durante le riprese della “Passione di Cri- è impedita in alcuna delle sue tenendo testa alle persecuzio- quanto mai realistica e fedele, esperienze tanto
sto”, il giornalista che chiedeva a Mel Gibson da funzioni; un uomo non è la sua ni delle Calzate, in cui le mo- straordinarie quali estasi, voli spirituali e rapi-
quale parte a suo avviso, il Signore si sarebbe efficienza ma la sua vita è tale nache possano dedicarsi inte- menti mistici, nonché le violente ricadute nella
schierato fra israeliani e palestinesi, se fosse finchè egli respira. La comunità
ramente alla via spirituale e "realtà" che spesso diventa insopportabile.
stato vivo, si sentì replicare con fermezza ” dei credenti non fa molte attività
mistica da lei stessa Teresa inizia a scri-
Gesù q vivo”. Avere la consapevolezza che noi ma è tale finchè contempla, fin-
siamo l’espressione visibile della Resurrezione che vede, si accorge e riconosce sperimentata. vere per obbedien-
del Signore, di essere permanentemente invi- la “presenza”. “Parlare di Cristo Gli ultimi anni di vita za al confessore
tati a festa deve rivestirci di gioia indicibile; sa- risulterebbe una testimonianza la trovano estrema- che, dovendo stabi-
pere che ogni invitato è stato scelto personal- insopportabilmente povera se mente attiva: impe- lire se i fenomeni
mente da Dio deve aiutarci a vedere ogni mem- noi non fossimo i primi contem- gnata in fitte relazio- tanto eclatanti cui
bro della comunità, non con le squame sugli platori del Suo volto” ci ammoni- ni epistolari, nella andava soggetta
occhi di Saulo ma, farci gareggiare nello sti- va il Papa all’inizio di questo mil- direzione dei nuovi fossero opera divina
marci a vicenda. “Non saremo giudicati… nel lennio; ci siamo proposti di ascol- monasteri, nonché oppure demoniaca,
senso dell’esito,… il riuscire è una grazia, è la tarlo tracciando le linee pastorali preoccupata per le le impose di sten-
risposta che Gesù da alla misura del nostro nel 2001 per i prossimi dieci anni sorti dei suoi scritti, dere accurate e
desiderio”(Giussani), desiderio di amarLo, de- con questo proposito fisso nel n el l e m an i dettagliate descri-
siderio che scaturisce dalla gratitudine e dalla cuore. Comunione e missione ha dell’Inquisizione. L’ zioni di quanto an-
gioia di vedere concretamente quanto Egli ama detto il Papa all’Azione cattolica ultima fondazione dava sperimentan-
noi. La sequela nostra e degli altri, la testimo- a Loreto e il nostro arcivescovo avviene a Burgos; do.
nianza, l’annuncio sono efficaci e contagiosi se ci ha ricordato al Convegno Dio- Teresa è stanca ed Nasce così la
prorompono spontaneamente, da un cuore che cesano, partono e si dispiegano esausta: le lettere di "Vita" (1562-65) ,
colmo, desidera riamare. La nostra può benissi- nel quotidiano solo dalla contem- quel periodo testimo- cui fanno seguito il
mo essere l’esperienza del cieco nato, povera, plazione incessante del Volto di
niano il suo sovrac- "Cammino di perfe-
semplice ma vera e propria professione di fede Cristo Gesù perché Egli è con
carico di lavoro, la zione" (1562-69), le
pubblica, che si basa sulla propria personale noi “… tutti i giorni fino alla fine
esperienza d’incontro, di guarigione “… una co- del mondo”. cattiva salute, ma "Fondazioni" (1576-
sa so: prima ero cieco e ora ci vedo ci vedo.” anche il grande amo- 82) e il "Castello

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Gv. 9,25. La novità che a volte cerchiamo a re per i confratelli e le conso- interiore" (1577): opere preziosissime anche dal
tutti i costi è che siamo stati guariti, redenti, che relle. Nonostante il suo affati- punto di vista dottrinale, che le valsero il titolo
siamo stati salvati e che non dobbiamo avere $XPHQWDODQRVWUD camento, Antonio di Gesù le di “Dottore della Chiesa”, prima fra le donne, nel

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paura di vivere. La Buona Novella è che non affida l’ incarico di recarsi ad 1970 durante il pontificato di Paolo VI.
filosoficamente, non accademicamente, non Alba de Tormes, per appiana- Teresa, che ancora oggi vive nella sua Chiesa,
teologicamente possiamo vederLo, ma vivo e Una preghiera accorata, quella re alcune difficoltà sorte in insegna all’ uomo del nostro tempo l’ importanza
presente, ci ha ricordato il nostro arcivescovo, il dei discepoli. Anche loro hanno quel convento. Lì però si ma- di conciliare la preghiera e l’ azione; nonostante
Risorto ci vive vicino, di più… ci vive dentro. E vacillato. Quante volte nel Van- nifesta con virulenza la malat- fosse una monaca e amasse più di ogni altra
Lo mostriamo agli altri con la gioia di essere gelo Gesù li rimprovera per la tia che presto la condurrà alla cosa la contemplazione, l’ intimo dialogo con
perennemente alla Sua presenza, per quanto il poca fede!. Lo stesso Pietro, la morte, avvenuta il 4 ottobre Dio, mai ha osato disobbedire ai comandi del
cammino della vita possa essere difficile. Solo "roccia" su cui Gesù avrebbe 1582 tra le braccia della sua Signore che spesso le chiedeva di allontanarsi
se guardiamo così la realtà siamo capaci di costruito la sua Chiesa, fu apo- amata consorella Anna di san dal monastero per affrontare viaggi lunghi, este-
scorgerne i frutti, ove il trenta dove il sessanta strofato come "uomo di poca Bartolomeo. Ha 67 anni; sarà nuanti, e forse anche indesiderati. Quello che
dove il cento. Si può dire che una comunità è fede". Gesù dovette pregare per canonizzata nel 1622. questa donna ha compiuto nel corso della sua
più o meno vivace ma non esiste, è impossibile Confesso che è stata per me esistenza è un’ opera grandiosa che ha saputo
ridare nuovo vigore ai valori ormai perduti quotidianità, nel contatto col prossi- sibilitati a respirare, cerchiamo affannosa- preoccupa di giudicare anche perché è
della cristianità rinascimentale. Ma Teresa mo, si realizzerà l’ incontro con il mente l’aria mancante; ma della condizione talmente pieno che non trova spazio in
non ha mai dimenticato le parole di Gesù, Signore, da questo stesso incontro previa, quella cioè di essere circondati, im- se per angustiarsi, di ciò che è sicura-
“senza di me non potete far nulla”, non ha saremo trasformati. Dall’ azione alla mersi nell’aria, benché sia per noi improro- mente sotto lo sguardo amorevole di
mai dimenticato la sua piccolezza, la sua nulli- preghiera, perché nelle fatiche di gabilmente necessaria, siamo quasi total- un Padre, che non fa preferenze di
tà e ha saputo riporre tutte le sue speranze, i ogni giorno sappiamo trovare ristoro mente inconsapevoli. A meno che un giorno persone. Se ci fermiamo alle esteriori-
suoi progetti nelle mani di Dio, con la consa- presso Colui che solo dà pace; e dal- non la inquineremo totalmente, l’aria, che è tà, stimando cioè quasi in termini di
pevolezza che Lui avrebbe fatto il resto. Nei la preghiera all’ azione, perché l’ inti- il presupposto per la nostra vita fisica, non profitto, sia pure soppesando dei valori
ci verrà mai mancare. Ma NON VEDERE, sacrosanti quali la pace, l’unità, la di-
numerosi spostamenti in compagnia delle mità con Gesù non sia semplicemen-
ACCORGERSI e quindi NON RICONO- sponibilità, l’accoglienza, la prepara-
consorelle, cercava sempre di ricreare all’ in- te gelida apparenza, ma possa dare
SCERE Chi, permeandola con il Suo Spirito, zione, la capacità di parola del nostro
terno della carovana il clima adatto alla pre- nuovo vigore, nuova luce ai nostri e manifestandosi in ogni evento, da il respiro essere Chiesa, cadiamo nello stesso
ghiera perché potesse trarre dall’ incontro con rapporti con gli altri. E’ una sfida vitale alla nostra anima, alla comunità eccle- tipo di tentazione di coloro che, se ne
lo Sposo la forza, la gioia e l’ entusiasmo per affascinante per l’ uomo d’ oggi e siale, all’universo intero, è un po’ come sof- tengono rigorosamente lontani. Ma noi
portare a compimento un’ iniziativa così im- che mostra tutta l’ attualità del mes- focare; ci impedisce e ci limita in abbiamo un
portante come la riforma di un intero ordine saggio di Teresa. qualsiasi altro movimento suc- tesoro in vasi di
religioso. Teresa ha fatto del dialogo con Ge- cessivo. Il non VEDERE attra- creta, ed è pro-
sù e con gli uomini una ragione di vita: è que- verso la realtà del viaggio quoti- prio per questo
sta l’ attrattiva che ancora oggi ci comunica diano, attraverso ogni persona che ci deve
invitandoci a intraprendere la sua strada. La che incontriamo un segno di preoccupare
sua fortissima vocazione alla contemplazione
$9(927$17$92*/,$ provvidenza, inquina e rende mostrarne il

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si inserisce perfettamente in una vita dinami- non credibile, non trasmissibile contenuto, più
ca come poche: viaggi, amicizie, vivaci scambi la storia del nostro incontro con di quanto pos-
epistolari, fondazioni. Ella mostra come un’ Un pullman gran turismo attraversa Dio. Se non ci ACCORGIAMO siamo riuscire a
intensa dimensione interiore può, anzi deve, Roma, la città eterna; ai finestrini che ogni giorno, in ogni fatto lucidarne il con-
nascere dalla ricerca dell’ Assoluto in dinami- quasi tutte le tendine chiuse. Presi contingente, sperimentiamo tenitore. Sicura-
co contatto con la realtà. E noi, che come dalla lettura di guide illustrate e car- concretamente “Io sarò con voi mente presi
tine, gli zelanti turisti non si accorgo- tutti i giorni” la nostra testimo- dallo zelo di
Teresa siamo chiamati a cooperare con Dio
no di non vedere quasi niente di nianza è solo un freddo racconto teorico. testimoniare la nostra fede progettia-
alla costruzione del suo regno, quale insegna-
tutto quello su cui si documentano RICONOSCERE che è’ una persona, è “la mo, programmiamo e cerchiamo novi-
mento possiamo trarre dalla vita di questa
accuratamente. Tornati a casa rac- presenza” viva e operante del Signore Gesù tà attraenti ma può succedere che,
donna? Io credo che il messaggio sia sempli- conteranno non ciò che hanno os- che vivifica la comunità cristiana, la significa pian piano teniamo sempre più conto
ce... Forse è giunto il momento di guardarci servato ma ciò che … hanno studia- e che in forza di questa presenza il popolo della funzionalità, mortificando noi
dentro e di dare spazio a quello che davvero to. Se ci sentiamo figli di un Dio dei battezzati “è”, la rende poi naturalmente stessi ciò che i cristiani “sono” nella
ha importanza, a quello che è essenziale. Creatore e datore di ogni cosa, at- capace di “FARE”. RICONOSCENTE loro essenza. A Betania, Gesù lodò
Dobbiamo imparare a non contare esclusiva- traversiamo la vita come turisti entu- (participio presente del suddetto verbo) è Maria, seduta ai Suoi piedi ad ascolta-
mente su noi stessi, e restituire al Signore la siasti e desiderosi di vedere, ma l’atteggiamento di chi consapevole di quanto re, senza nulla togliere alla santità del-
sovranità del nostro cuore e della nostra vita; corriamo il rischio, ne più e ne meno riceve oggidì, di quanti miracoli vede com- la sorella Marta, perché si era scelta la
nulla di quello che facciamo ha un senso se di annoiati abituali pendolari, di piersi nella propria e altrui vita, sicuro e affi- parte migliore, l’unica necessaria. I figli
nella frenesia delle nostre giornate, non tro- viaggiare , diciamo così… disattenti dato al Signore che sa presente nella vita delle tenebre ci ricorda Gesù sono più
viamo il tempo per il dialogo, per la preghiera o fuorviati. del mondo, gioioso e grato fa poi tutte le scaltri dei figli della luce; megaimpre-
e, perché no, anche per il banchetto eucaristi- Con un altro esempio cerchiamo di belle cose che la Carità gli suggerisce di se, holding, costruzioni grandiose, ep-
co. Per quanto l’ uomo possa correre, affret- spiegare quanto sia equivoca la dif- volta in volta per amore di Dio e dei fratelli. pure niente di tutto questo è
tarsi, angustiarsi, mai sarà soddisfatto, appa- ferenza tra il guardare e il vedere, il Non si preoccupa delle apparenze e non l’espressione e testimonianza dell’ on-
gato, mai sarà davvero felice se ciò per cui sentire e l’ascoltare, avere e accor- giudica perché sa che ognuno vive l’incontro nipotenza e onnipresenza di Dio quan-
fatica non trova il suo inizio e il suo compi- gersi di avere. con il Signore( se e quando Egli vuole) in to, un uomo che ha fede, di uomini che
mento nella gloria di Dio. E così, come nella Trovandoci improvvisamente impos- modo personale e così lo racconta. Non si vivono alla Sua presenza. Accorgersi

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