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A. Nuovo Su Pinelli
A. Nuovo Su Pinelli
Atti del convegno Cagliari, 21-23 aprile 2009, a cura di F.M. Crasta, Le Lettere,
Firenze, 2010, pp. 65-79.
Angela Nuovo
FILOSOFIA E SCIENZA
NELLE BIBLIOTECHE DEL CINQUECENTO:
UNA PROSPETTIVA PINELLIANA
Fig. 1. Ritratto di Gian Vincenzo Pinelli, da Paolo Gualdo, Vita Ioanni Vin-
centii Pinelli (Augsburg, 1607).
1
Dettagli al riguardo in A. NuOVO, Gian Vincenzo Pinelli’s collection of
catalogues of private libraries in sixteenth-century Europe, «Gutenberg Jahr-
buch», 2007, pp. 129-144 e in EAD., Ritratto di collezionista da giovane: Peiresc a
casa Pinelli, in Peiresc et l’Italie, sous la direction de M. FuMAROlI; édition établie
par F. SOlINAS, Paris, Alain Baudry et Cie 2009, pp. 1-17.
2
Su Gian Vincenzo Pinelli la bibliografia raggiunge oggi dimensioni assai
estese, pur mancando una monografia su questa complessa figura. Il punto di
partenza è sempre costituito dall’antica biografia di Pinelli, dell’amico PAO-
lO GuAlDO, Vita Ioannis Vincentii Pinelli, Patricii Genuensis. In qua studiosis
bonarum artium, proponitur typus viri probi et eruditi, Augustae Vindelico-
rum, Ad Insigne Pinus 1607. Abbondanza di informazioni fornisce la recente
edizione del carteggio Pinelli-Dupuy di Anna Maria Raugei (G. V. PINEllI et
C. DuPuy, Une correspondance entre deux humanistes. �ditée avec introduc-
tion, notes et index par A. M. RAuGEI, Firenze, Olschki 2001, 2 vol.). Sulla
vendita della biblioteca: M. RODEllA, Fortuna e sfortuna della biblioteca di
Gian Vincenzo Pinelli: la vendita a Federico Borromeo, «Bibliotheca. Rivista
di studi bibliografici» 2003/2, pp. 87-125. Da questi recenti contributi si può
risalire alla bibliografia precedente.
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L’edizione della biblioteca basata sugli inventari superstiti si attende da
Anna Maria Raugei, che ringrazio per le informazioni che mi ha generosa-
mente reso disponibili. Disponiamo di due importanti contributi per la col-
lezione dei manoscritti, greci (M. GRENDlER, A Greek Collection in Padua:
the library of Gian Vincenzo Pinelli (1535-1601), «Renaissance Quarterly»,
XXXIII, 1980, pp. 386-416) e latini (A. RIVOlTA, Catalogo dei codici Pinellia-
ni dell’Ambrosiana, Milano, Tip. pontificia arcivescovile S. Giuseppe 1933).
Una lettura complessiva della biblioteca ho cercato di proporre in A. NuOVO,
The Creation and Dispersal of the Library of Gian Vincenzo Pinelli, in: Books
on the Move: tracking copies through collections and the book trade, ed. by
G. MANDElBROTE (et al.), New Castle, Delaware and London, UK Oak Knoll
Press and The British Library 2007, pp. 39-67.
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Notizie più ampie del disegno autografo e della partizione disciplinare
che esso rivela sono recuperabili in A. NuOVO, La struttura bibliografica della
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Friedrich Sylburg (1536-1596), dopo soggiorni a Ginevra e Parigi, dal
1581 risiede a Francoforte presso gli eredi di André Wechel, ove pubblicherà
la sua grande edizione di Aristotele: K. PREISENDANZ, Friedrich Sylburg als Ver-
lagsberater, «Gutenberg Jahrbuch», 1937, pp. 193-201.
7
Ms. G 271 inf. Tutti i mss. citati in questo articolo sono conservati pres-
so la Biblioteca Ambrosiana di Milano.
8
Le Phédon de Platon traittant de l’immortalité de l’ame, Paris, chez Se-
bastien Nyvelle 1553. Le Timée de Platon, traittant de la nature du monde et de
l’homme, Paris, par l’Abel l’Angelier 1582.
9
M. GAZZOTTI, Gian Vincenzo Pinelli lettore di Cicerone: per una storia
di tre codici della Biblioteca Ambrosiana di Milano, in L’antiche e le moder-
ne carte. Studi in memoria di Giuseppe Billanovich, a cura di A. MANFREDI e
C. M. MONTI, Roma-Padova, Antenore 2007, pp. 285-312.
10
Paris, C. Estienne 1551-1555.
11
Così interpreto l’annotazione Cicero bas.
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12
Paris, Rouillé 1566 (M. GAZZOTTI, op. cit., p. 290).
13
M. Tullii Ciceronis Opera, omnium quae hactenus excusa sunt, castiga-
tissima nunc primum in lucem edita, Venetiis, in officina Lucaeantonii Iuntae
1537, in fol.
14
Milano, Bibl. Ambrosiana, Inc. 374.
15
Per la storia della formula, si legga A. NuOVO, «Et amicorum»: costru-
zione e circolazione del sapere nelle biblioteche private del Cinquecento, in Li-
bri, biblioteche e cultura degli ordini regolari nell’Italia moderna attraverso la
documentazione della Congregazione dell’Indice, a cura di R. M. BORRACCINI e
R. RuSCONI, Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana 2006, pp. 105-
127. Puntualizzazioni sulla valenza filosofica della formula in C. COPPENS, Et
amicorum: not just for friends, in Syntagmatia: essays on neo-latin literature in
honour of Monique Mund-Dopchie and Gilbert Tournoy, ed. by D. SACRé and
J. PAPy, Leuven, Leuven University Press 2009, pp. 9-18.
16
De moribus ad Nicomachum, Parisiis, apud Adrianum Turnebum 1555.
17
C. SCHMITT, Problemi dell’aristotelismo rinascimentale, Napoli, Biblio-
polis 1985, p. 38. I calcoli oggi possibili attraverso un grande OPAC mondiale
come WorldCat divaricano ancora di più questi valori: a 4.734 edizioni di Ari-
stotele corrispondono 415 edizioni di Platone (fino al 1604).
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18
G. BRuNO, De triplici minimo et mensura, Francofurti, Johann Wechel
e Peter Fischer 1591.
19
G. BRuNO, De la causa, principio et uno, Venetia [i.e. Londra], [John
Charlewood] 1584.
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20
C. H. lOHR, Some early Aristotelian bibliographies, «Nouvelles de la
République des Lettres», I, 1981, pp. 87-116: 89. luCA BIANCHI, «Interpretes
Aristotelis»: una cinquecentesca ‘bibliografia aristotelica’, «Rivista di storia del-
la filosofia», II, 1990, pp. 303-325. Si tratta del ms. R 107 sup., cc. 279r-285r.
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Il catalogo di Rivolta è qui citato alla nota 3.
22
Ms. I 130 inf.
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Il trattato è stato pubblicato in EVA DEl SOlDATO, Un trattato naufraga-
to: il De piscibus di Simone Porzio, in Aristotle and the Aristotelian tradition:
innovative contexts for cultural tourism, a cura di E. DE BEllIS, Soveria Man-
nelli, Rubbettino 2008, pp. 149-176.
24
D. MuGNAI-CARRARA, La polemica de cane rabido di Nicolò Leoniceno,
Nicolò Zocca e Scipione Carteromaco: un episodio di filologia medico-umanistica,
«Interpres. Rivista di studi quattrocenteschi», IX, 1989, pp. 196-236.
25
l. RuSSO, Flussi e riflussi: indagine sull’origine di una teoria scientifica,
Milano, Feltrinelli 2003. Si tratta del ms. N 334 sup.
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S. DuPRé, Mathematical instruments and the «Theory of the concave
spherical mirror»: Galileo’s optics beyond art and science, «Nuncius. Annali di
storia della scienza», XV, 2000, pp. 551-588; ID., The dioptrics of refractive di-
als in the sixteenth century, «Nuncius. Annali di storia della scienza», XVIII,
2003, pp. 51-67; ID., Ausonio’s Mirrors and Galileo’s Lenses: The Telescope and
Sixteenth-century Practical Optical Knowledge, «Galileana: Journal of Galilean
Studies», II, 2005, pp. 145-180. Su Ausonio: P. VENTRICE, Ettore Ausonio ma-
tematico dell’Accademia Veneziana della Fama, in Ehos e cultura: studi in onore
di Ezio Riondato, Padova, Antenore 1991, pp. 1133-1154. Sulla questione, an-
che: l. SOSIO, Paolo Sarpi, un frate nella rivoluzione scientifica, in Ripensando
Paolo Sarpi, a cura di C. PIN, Venezia, Ateneo Veneto 2006, pp. 183-236.
27
L’unica stampa ausoniana è curata da Giovanni Antonio Magini: Theori-
ca speculi concavi sphaerici, opera del 1560 pubblicata postuma nel 1602. L’ope-
ra è riprodotta in S. DuPRé, Visualization in Renaissance Optics: the function
of geometrical diagrams and pictures in the transmission of practical knowledge,
in Transmitting Knowledge: Words, Images and Instruments in Early Modern
Europe, ed. by S. KuSuKAwA and I. MAClEAN, Oxford, Oxford University Press
2006, pp. 11-39 (p. 29).
28
A. CARuGO, L’insegnamento della matematica all’Università di Padova
prima e dopo Galileo, in Storia della cultura veneta, ed. G. ARNAlDI e M. PA-
STORE STOCCHI, Vicenza, Neri Pozza 1984, vol. 4/II, pp. 151-199; A. FAVARO,
Amici e corrispondenti di G. Galilei: Giuseppe Moletti, «Atti del Reale Istituto
Veneto di Scienze, lett. e arti», t. 77, serie 9, t. 2, 1917-1918, pp. 48-118.
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Il documento datato più tardo che sia conservato è del 1569 (DuPRé,
The dioptrics…, cit., p. 54).
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Pellegrini, et Ausonii disputatio de scientijs mathematicis; Pompeij se-
cunda disputatio contra Ausoniumi: P. REVEllI, I codici ambrosiani di contenuto
geografico, Milano, Alfieri 1929, p. 61, cod. 106 (Ambr. G 69 inf.).
31
Instrumenti matematici dell’Ausonio: non identificabile con un ms. oggi
in Ambrosiana.
32
Effetti de li specchi dell’Ausonio: non univocamente identificabile con i
diversi scritti sugli specchi oggi in Ambrosiana.
33
Discorsi di cose meravigliose dell’Ausonio. Il Discorso del medesimo su
l’astrologia del Copernico contra Nicolò Zeno (forse l’attuale G 119 inf.) secon-
do il catalogo di Pinelli, era stata data in prestito, purtroppo non sappiamo a
chi.
34
Anche la catalogazione attuale dell’Ambrosiana fornisce solo i titoli
(spesso formalizzati) o gli incipit dei testi, e null’altro. Occorre insomma rileg-
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principio del secolo decimosettimo, non più stampate, Venezia, Baglioni 1744,
pp. 468-471).
40
M. FuMAROlI, La conversation savante, in Commercium litterarium: la
communication dans la République des Lettres 1600-1750: conférences des col-
loques tenus à Paris 1992 et à Nimègue 1993, publié par H. BOTS et F. wAquET,
Amsterdam, APA-Holland University Press 1994, pp. 67-80.