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ABBASSO BERLUSCONI, MA VIVA CHI?


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Condividi Discussione iniziata da Silvio Turri Bruzzese , Gioved 27 Ottobre 2011 22:14

Questa frase era lincipit di uno dei tanti articoli pubblicati oggi sui giornali di commento alla lettera di intenti inviata dal Governo alla UE, e mi ha colpito per le tante realt che nasconde rispetto agli scenari futuri della politica italiana, sulle strategie che dovranno essere messe in campo dalle opposizioni per superare la tornata elettorale e sul governo possibile che dovr portarci oltre il berlusco-leghismo. Riflettendo su questo mi sono ricordato di una piccola provocazione che Giuliano Amato ha messo nella sua prefazione allultimo libro del Presidente Fini: pu una destra liberale e pragmatica come vuole esere FLI esplicare il suo ruolo politico nella collocazione che le naturale oppure, per essere coerente con i suoi ideali ed i suoi progetti debba allearsi con il centro sinistra per governare? Mi sembra unidea interessante su cui discutere: se e come la nuova destra pu o meno convivere, ed a quali condizioni, con il centrosinistra se si dovesse creare la condizione di andare al governo.

enrico(ud), come ho sempre detto ormai gli ideali dei partiti si sono livellati, la differenza resta nel raggiungimento degli stessi. un esempio idv che pur posizionandosi a sx sostanzialmente un partito di dx. come detto da antonio se si superasse il concetto di opposizione e si votasse in base alle convinzioni sicuramente molte delle leggi in essere potrebbero passare. primo su tutti come esempio la patrimoniale dove solo il pdl non la vuole per questo a mio avviso un governo non dovrebbe avere maggioranze pre costituite ma proporre delle leggi che poi il parlamento vaglier. tornando al tema del titolo, effettivamente non che ci sia un alternativa credibile o forte. la sx spezzettata in mille rivoli e bersani non sa che pesci pigliare, il terzo polo ricorda troppo la vecchia dc e anche qui non trovo una coesione ( sinceramente fini con casini potrebbe anche starci ma con rutelli e lombardo mai e poi mai) come possiamo allearci con lombardo che se non erro anche governatore della sicilia sicuramente non bel modello di buon governo
2 giorni fa

MARIELLA CIGOLOTTI, Questione spinosissima....ma da affrontare... Mettiamo pure da parte il concetto, ormai consolidato, che al giorno d'oggi i confini tra destra e sinistra sono molto sfumati. Dobbiamo, comunque, tenere conto dell'impatto emotivo che ne scaturirebbe. Io, prima di tutto, mi chiedo: Chi sono gli elettori del Fli? Sono abbastanza elastici da convivere con il centrosinistra? Ed ancora mi chiedo: Con quale centrosinistra? Col PD? Con Di Pietro? Con Vendola? E' da tempo che ci penso e non mi sono ancora data una risposta.
2 giorni fa

barto lambro, l'attuale destra, lega pdl, composta da un significativo numero ex craxiani, che non hanno mai dimostrato di avere le idee giuste per una giusta crescita. ai tempi di mio padre (uomo di desrtra), questi venivano visti non troppo bene a causa della loro spregiudicatezza. la nuova destra deve riprendersi il ruolo che gli stato sottratto. per quanto riguarda l'alleanza con la sinistra, credo che porrebbe seri problemi.
2 giorni fa

Fabio Zanoli, Consiglio- Io sto Condividento le vostre discussioni sia su Facebook che su Tw itter. Fatelo anche voi, per aumentare i partecipanti. Credo sia un buon Metodo. Es su tw itter: FLIbook Flibook Su flibook.net i Futuristi discutono di Politica, attendendo anche la dirigenza.Intervenite !
2 giorni fa

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enrico(ud), altra domanda secondo voi la lega un partito di dx ? dal mio punto di vista, a parte che non un partito ma un movimento, fonda le sue origini pi a sx
2 giorni fa

MARIELLA CIGOLOTTI, Per me la lega solo il movimento dell'ignoranza, dell'egoismo e del razzismo. Non vedo connotazioni politiche.
2 giorni fa

barto lambro, d' accordo con MARIELLA CIGOLOTTI,


2 giorni fa

Antonio, Trovo questa discussione molto interessante e stimolante! Credo che molte persone, gi da diversi anni, si chiedano quale sia ai giorni nostri il significato di parole come estrema destra, destra, centro destra, centro, centro sinistra, sinistra, sinistra radicale per non parlare di altre come lega, idv, grillini e si potrebbe continuare a lungo.w ew ew ew es56o0214 Molte di quelle parole hanno avuto un senso nell' '800 e nel '900 ma lo hanno perso certamente ai giorni nostri. Sono finiti i tempi in cui noi cittadini votavamo un simbolo nel quale riponevamo la nostra fiducia ed eravamo disposti ad accettare e magari a giustificare errori, tradimenti dei dirigenti per la nostra fede assoluta nel simbolo! Oggi i partiti e la classe dirigente degli stessi vengono controllati, verificati, criticati e giudicati senza alcuna remora. E' un bene certamente ma in questo modo purtroppo stiamo anche perdendo fiducia e speranza. Come se ne esce? A chi dobbiamo dare la nostra fiducia ma soprattutto il nostro contributo, la nostra collaborazione, il nostro impegno, la nostra partecipazione? Credo che si debba fare attenzione a non commettere un secondo errore: dopo aver riposto, sbagliando, la nostra assoluta fiducia su un simbolo, adesso stiamo correndo il rischio di riporre la nostra fiducia su un nome, quello del leader di turno!!! Oggi in tutti i simboli di partito campeggia il nome di un Leader dietro la cui ombra la base chiamata a raccogliersi possibilmente tenendo la bocca (e il cervello) chiusi!!!! Io credo in quei partiti, che ancora non esistono, nei quali si affermi il principio della democrazia "partecipata" e cio partiti nei quali base e dirigenti collaborano strettamente e costantemente e dove non ci sia un Leader carismatici ma solo persone che si impegnano per il bene del paese e sanno interpretare al meglio le indicazioni, le proposte, i suggerimenti che vengono dalla base. E' poi evidente che nell'ambito di questi partiti ideali si dovr scegliere il partito che abbia nel suo DNA i valori e gli ideali in cui ciascuno crede. Fli nato proclamando di voler cambiare la politica, di cercare un colloqui costante con la base e negando di voler fare l'ennesimo partito "ad personam"...... Ognuno pu giudicare se alla proclamazione di intenti abbia fatto seguito la realizzazione! Io non ho mai "fatto" politica attivamente, non ho mai avuto la tessera di nessun partito ma da qualche tempo ho sentito il bisogno di esternare le mie idee scrivendo nella pagina di Fli Live e adesso anche qui per cercare altre persone che condividano le mie idee e che vogliano anche loro cambiare le cose....
2 giorni fa

barto lambro, @Antonio sta nascendo una nuova coscienza che impone la partecipazione. il sistema sta cambiando. peggio per chi non lo capisce
2 giorni fa

enrico(ud), antonio lo sai che condivido pienamente la tua battaglia, che poi stata anche la mia su fli live. purtroppo mi sono accorto che anche questo partito non che si discosti tanto dalla massa le continue esternazioni sulla casta anche qui sono state sopraffatte dagli interessi personali io ad esempio mi chiedo perch anche il fli ha votato contro l'eliminazione dei previlegi ( vedi report

) qui sicuramente verranno a vedere quello che scriviamo ma non ci danno risposte siamo in 110 iscritti ma che discutiamo siamo 6/7 un neurino rispetto alla forza elettorale (voglio ricordare che i neurini vanno pi veloci della luce quasi come superman) :)
2 giorni fa

Fabio Zanoli, Antonio, sappi che il progetto Flibook noto alla dirigenza del Partito da tempo ormai, tanti complimenti, risposte poche. Una maniera per riuscire a essere considerati concentrarsi su uno strumento.
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Da qui i nostri contatti con Organi d'informazione, giornalisti, dirigenti. Ma siete voi che potete fare molta differenza: Usando e invitando ad usare flibook con costanza. Antonio, te lo scrivo con sincerit cristallina: le cose o si fanno assieme e costantemente o non avvengono.Voi potete essere la scintilla che pu creare una differenza, se lo vorrete. Ma l'unico modo costanza e concentrazione.
2 giorni fa

Silvio Turri Bruzzese, @Antonio Il tuo intervento mi stimola alcune riflessioni. Perch un partito viva di democrazia partecipata secondo me ha bisogno: di un filo diretto fra eletti e militanti all'interno di un progetto politico condiviso basato su valori precisi; di comprendere che non possibile che la risposta ad uno specifico problema sociale possa essere analoga se individuata da destra o da sinistra, ci deve essere una diversit di visione e di azione; di un filo diretto fra eletti ed elettori che scaturisce da un cambiamento di mentalit che abbandona la delega in bianco data col voto in favore di richieste di confronto con i rappresentanti sulle cose fatte (ovvero buttiamo a mare il porcellum). Un partito che nasce ora, quindi con una classe dirigente che vive in questa realt politica che vorremmo lasciarci alle spalle, non pu non mostrare lati poco commendevoli, ma ha anche in s l'energia per fare il salto di qualit. E questo dipende anche da noi. Vorrei comunque tornare sull'argomento principale esplicitando il mio pensiero: i concetti di destra e sinistra esistono ancora, si sono solo modificati per adattarsi alle sfide del 21^ secolo. Da questo nasce il disagio di chi non riesce a concepire un'unico fronte da Fini a Vendola oltre la mera opposizione a B. Anche io vivo questo disagio, ed su questo che mi piacerebbe discutere.
1 giorno fa

Matteo Gaspari, Buongiorno a tutti! Mi sono appena iscritto a Flibook e vorrei portare il mio contributo a questa discussione sul futuro del nostro partito. A mio avviso una eventuale alleanza con il centro sinistra ci dovrebbe essere solo in caso di governo tecnico e solo per pochi mesi. nel caso si andasse a elezioni impensabile allearsi al PD o a SEL a meno che non vogliamo ripetere l'esperienza dell'Unione di Prodi... Personalmente preferisco che FLI rimanga un piccolo partito all'opposizione piuttosto che governare con Vendola & co. Per quanto riguarda il dopo Berlusconi io vedo una grande opportunit per FLI: molti elettori votano PDL o Lega perch in realt sino dei moderati e non vogliono che al governo ci sia la sinistra. di conseguenza se FLI riuscir a presentarsi come un partito di destra ma moderato (non alla maniera di Berlusconi) potr avere molti consensi! Mi sembra superfluo dire chenpoi bisogner "fidelizzare" gli elettori mantenendo gli impegni e non attuando comportamenti simili a quelli dell'attuale maggioranza. Parliamo di leadership: nel Pdl a parte berlusconi non mi sembra di vedere grandi trascinatori di folle! Gelmini? Alfano? Scilipoti? e anche di questo Fini ne potrebbe approfittare. Forse Formigoni potrebbe presentarsi come il nuovo ed estraneo alla politica romana (anche se questo non detto che corrisponda a realt) scusate se magari c' qualche errore ortografico ma sto scrivendo dal cellulare.
1 giorno fa

barto lambro, @Matteo Gaspari la penso anch'io cos


1 giorno fa

enrico(ud), codivido anch' io e aggiungo che anche restare nel 3 polo non mi soddisfa se non come tattica
1 giorno fa

Giuseppe Patti, Io invece dissento in parte: sulla base della mia esperienza molti elettori PdL sono convinti che il loro sia un voto di "destra" contro tutto il resto del mondo che visto come comunista e statalista, a dispetto di ogni evidenza contraria. Non un caso che molti ex forzisti, sia elettori che eletti, di ispirazione pi liberale, si siano nel tempo allontanati dal PdL o si trovino comunque a disagio rispetto al berlusconismo degli ultimi anni. Riguardo ai leghisti, senza voler essere classisti, evidente che vi sia una scarsa comprensione da parte del loro elettorato di riferimento di tematiche sociali ed economiche complesse, ove l'unica salvezza ritenuta essere il federalismo (quale? Ricordate che Miglio fu allontanato...) che per nel tempo si evoluto in negativo nel localismo pi esasperato (prima il nemico era lo stato centrale e l'idea di modulare certe norme rispetto a diverse esigenze territoriali poteva avere un senso, adesso i centralisti sono anche i governi regionali, da cui la difesa strenua delle province e dei piccoli e piccolissimi comuni e la richiesta di autonomie e di potest legislativa e finanziaria esclusiva). A ci si aggiunge il poltronismo romano dei dirigenti e l'assalto alle municipalizzate (=socialismo municipale) che ha portato ad una certa disaffezione della base. Non credo pertanto che PdL o Lega siano "la casa dei moderati"...vedi la nascita al nord di movimenti legati a Montezemolo popolati di disaffezionati leghisti del nordest. Ci detto, a parte le dicotomie destra/sinistra, per me fli si deve connotare (e lo fa, anche se molti lo vado solo come una forza di opposizione a B) come una forza di tipo liberale e laico come le destre moderne. In questo senso on vedo alleanze programmatiche possibili con Vendola o Di Pietro che hanno una certa idea di statalismo mossa da quell'idea di " bene comune" che a me fa venire in mente solo nomine clientelari dal potente di turno (vedi di nuovo alla voce municipalizzate, liberalizzazione dei servizi pubblici, ecc.). In questo contesto, anche se non mi entusiasma, il Terzo Polo da vedere come semplice intesa programmatica, soprattutto se si pensa che durante la fase di strappo e di rottura con il PdL gli unici appoggi sono arrivati da l. L'errore forse stato quello di inabissarsi per oltre un anno lasciando che fosse Casini l'unica voce.
1 giorno fa

Silvio Turri Bruzzese, Mi sembra che stia venendo fuori un aspetto fondamentale del problema in discussione: per poter decidere quali alleanze siano non solo possibili ma anche credibili per FLI nel prossimo futuro elettorale e nella prossima legislatura, bisogna chiedersi a chi infine FLI vuole rivolgersi e quindi in ultima analisi cosa vuole dire. Domande che hanno causato, secondo me, il famoso dito alzato. Chi l'elettore a cui FLI vuole rivolgersi? Le signore "pelliccie e gioielli" della Roma bene che vanno al sit-in di Ferrara a Piazza Farnese oppure i ragazzi arrabbiati ed emarginati delle periferie od infine qualcun'altro? Cosa gli vuole dire? Qualcosa che sappia di Predappio, di Arcore o di qualcos'altro? Ha da dire qualcosa di destra alla middle class che sta sparendo? Gli appartengono persone come Marco Minghetti o Luigi Einaudi? Se almeno proviamo a darci queste risposte capiremo anche se ed in che termini sia possibile allearsi con forze cos lontane dal big bang di destra che FLI vuole far esplodere.
18 ore fa

Matteo Gaspari, Beh senza dubbio FLI dovr decidere al pi presto da che parte stare, chi avere come punto di riferimento e a chi rivolgersi. E non serve solo deciderlo ma anche farlo sapere agli elettori. Bisogner, anche se so che sar difficile, cercare di candidare volti nuovi e non intendo solo giovani ma anche personalit che sono estranee alla politica ma che
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comunque possono dare un contributo serio per il bene del Paese. Io rimango convinto che una volta che Berlusconi se ne sar andato molti personaggi da operetta dell'attuale maggioranza se ne andranno con lui. Bisogner, in sintesi, dire agli italiani "queste sono le idee di FLI, queste sono le persone che cercheranno di farle diventare fatti e adesso decidete voi se fidarvi" Fino a poco tempo fa non ero molto d'accordo con le unioni di fatto ma ormai dobbiamo renderci conto che sono un dato di fatto. Gli immigrati non sono solo un pericolo e degli invasori ma sono anche una risorsa se si riescono a integrare. Vogliamo essere dalla parte della CGIL che dice di no a prescindere o vogliamo attuare delle riforme che nel breve periodo sono dolorose ma che alla lunga porteranno vantaggi?
2 ore fa

enrico(ud), ben detto matteo, il mondo st cambiando e dobbiamo stare al passo se no restiamo fuori. riguardo al fatto di quando il B se ne sar andato, la mia paura che qualche collonello ex an e qualche responsabile dei ns rientrino dalla porta di servizio ci vogliono volti nuovi
27 minuti fa

Matteo Gaspari, In effetti prima mi sono dimenticato di scrivere una cosa riguardo alle candidature per le prossime, inevitabili elezioni: bisogna essere riconoscenti a chi ha avuto il coraggio e anche uno slancio di moralit nel lasciare il PDL e soprattutto a non ritornarci ma questo non deve significare che verranno automaticamente ricandidati. questo per evitare di candidare "cavalli di troi@" (potete anche sostituire "cavalli" con "figli" se volete) che magari vedendo che la nave sta affondando cambiano partito (e il contrario, da FLI al PDL) ma anche per stabilire un principio che dovrebbe essere implicito: la candidatura e l'eventuale elezione bisogna meritarsela non perch si fedeli al leader di turno ma perch si pu contribuire a rendere il Paese un posto migliore. Sono utopistico?
4 minuti fa

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