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Universit La Sapienza, Roma


Facolt di Scienze della Comunicazione
Corso di Laurea Magistrale in Industria Culturale e Comunicazione Digitale

LABORATORIO DI RICERCA ETNOGRAFICA APPLICATA AI MEDIA
A.A. 2009/2010
Docenti: Romana And, Marzia Antenore, Stefania Di Mario, Giovanna Gianturco


LOST IN RESEARCH
PROGETTO DI RICERCA ETNOGRAFICA
SUI PUBBLICI DI LOST






Gruppo: The Constant
Vera D'Antonio, Giorgia Losi e Alessandra Maffei





2
INDICE

Introduzione .......................................................................................................................1
LOST...................................................................................................................................5
NOTA METODOLOGICA..................................................................................................15
ANALISI DELLE INTERVISTE..........................................................................................24
AREA BIOGRAFICA.........................................................................................................26
MODALIT DI FRUIZIONE...............................................................................................40
COMPETENZE..................................................................................................................59
RAPPORTO TRA S E TESTO........................................................................................70
OSSERVAZIONE PARTECIPANTE..................................................................................83
CONCLUSIONI..................................................................................................................92
BIBLIOGRAFIA.................................................................................................................94
SITOGRAFIA.....................................................................................................................95
TRASCRIZIONE DELLE INTERVISTE.............................................................................96
Intervista 1 Davide..............................................................................................................
Intervista 2 Carlo.................................................................................................................
Intervista 3 Laura................................................................................................................
Intervista 4 Margherita ........................................................................................................
Intervista 5 Sergio...............................................................................................................
Intervista 6 Jessica .............................................................................................................
Intervista 7 Francesco.........................................................................................................
Intervista 8 Corinna.............................................................................................................
Intervista 9 Federico ...........................................................................................................





Nota: Le nove interviste da noi presentate sono state equamente divise tra tutte le componenti del gruppo, che hanno
quindi realizzato e trascritto tre interviste ciascuna. Laddove stato possibile, una componente del gruppo, ha assistito
in veste di osservatrice allo svolgimento delle interviste di altre colleghe. Il lavoro di analisi preliminare delle interviste,
e la definizione delle macroaree, stato svolto da tutti i membri del gruppo.
Per la fase di stesura del report il gruppo si invece diviso, e ad ognuna stata affidata la cura di diverse sezioni.
Vera D'Antonio: Introduzione Nota metodologica Macroarea rapporto tra s e testo
Giorgia Losi: Macroarea biografica Macroarea modalit di fruizione
Alessandra Maffei: Analisi della serie tv Lost - Macroarea delle competenze
Le conclusioni della ricerca sono state curate da tutto il gruppo.

1
Introduzione


Pubblico [audience] un termine familiare alla ricerca sulla comunicazione fin dalle sue
origini
1
. Gli studi sui pubblici hanno faticato non poco a trovare un pieno riconoscimento
nellambito delle scienze sociali e a creare una conoscenza enciclopedica e simbolica condivisa,
probabilmente a causa del fatto che dietro a una sola e semplice parola, audience, si nasconde una
realt sempre pi composita e complessa, aperta a differenti formulazioni teoriche anche in
contrasto tra loro. A partire dalla fine degli anni Sessanta, gli studi sulla ricezione hanno
privilegiato soprattutto un approccio etnografico per quanto concerne lanalisi dellaudience, ma
hanno poi come perso interesse per questo oggetto di studio cos complesso, considerando sempre
pi le audience, in particolar modo quelle televisive, come target di consumatori (merce-pubblico)
piuttosto che come un insieme composto di eterogenee individualit, come formazioni sociali
complesse, sfuggenti ed in continuo mutamento, specchio della societ in cui viviamo nella quale
siamo.
Prima di addentrarci nel merito della questione, prima di procedere alla descrizione del nostro
modus operandi in fatto di approccio metodologico, prima di andare ad analizzare i risultati ottenuti
per merito delle interviste somministrate, ci sembra opportuna una breve rassegna dei filoni teorici
che storicamente si sono succeduti e talvolta sovrapposti.
Per far questo, chiederemo ausilio a McQuail
2
, il quale ha identificato tre principali tradizioni di
ricerca sul pubblico: quella strutturale, quella comportamentale e infine quella
socioculturale. Lapproccio strutturale nasce quando le esigenze dellindustria dei media diedero
luogo ai primi e pi semplici tipi di ricerca, mirati alla misurazione e quantificazione di quelle che
altrimenti sarebbero rimaste quantit ignote e masse informi. Oltre alla dimensione dei consumatori,
era importante conoscerne a grandi linee la composizione sociale, il chi e il come. Lapproccio
strutturale serviva a costruire tipologie di ascoltatori, spettatori e lettori mettendo in relazione il
comportamento di uso dei media con caratteristiche rilevanti relative al background sociale.
La tradizione comportamentale strettamente legata alla ricerca sugli effetti e usi dei media.
Inizialmente la ricerca si concentr soprattutto sugli effetti dei media, laddove il pubblico veniva
visto come esposto allinfluenza o allimpatto dei mezzi di comunicazione. Il tipico modello
degli effetti dei media era costituito da un processo a senso unico nel quale il pubblico era

1
McQuail, D. Lanalisi dellaudience, Il Mulino: Bologna, 2001, p.11 [ed. originale Audience Analysis, Thousand
Oaks: London New Delhi, 1997. Traduzione di Federico Boni]
2
Ibidem, pp. 30-35
2
considerato il bersaglio inconsapevole o il ricevitore passivo degli stimoli dei media
3
. In un
secondo momento, lattenzione si focalizzo sulluso dei media, e gli ascoltatori, pi che vittime
passive, [vennero] visti come un insieme pi o meno attivo e motivato di fruitori/consumatori, col
pieno controllo sulla loro esperienza mediale
4
. La ricerca si concentr sullorigine, la natura e il
grado delle motivazioni della scelta dei mezzi e dei loro contenuti. Dagli studi sugli effetti e sugli
usi dei media, nacque in seguito un filone di ricerca a parte, volto ad approfondire i motivi le scelte
dei media e sulle presunte gratificazioni del consumo mediale. Tale approccio degli usi e delle
gratificazioni, pur continuando a mantenere alcuni elementi di continuit con la tradizione
comportamentale, se ne distacca nel momento in cui si focalizza sulle origini sociali delle
gratificazioni dei media e sui bisogni psicologici individuali che questi soddisfano, enfatizzando la
fruizione del singolo fino a far sparire quasi completamente il testo dietro laudience.
La tradizione socioculturale affonda le sue radici nei Cultural Studies, un filone teorico e
metodologico che per primo ha riconosciuto limportanza della cultura popolare e dellattivit
produttiva dellaudience, spostando cos lago della bilancia verso il momento della decodifica.
Questo approccio mette in grande risalto il ruolo del lettore nella decodifica dei testi mediali,
rivendicando il potere del pubblico di sovvertire e resistere ai significati dominanti o egemonici
proposti dai mezzi di comunicazione di massa
5
. Il consumo dei media viene considerato come
processo di attribuzione di senso alle esperienze e ai prodotti culturali, un aspetto significativo della
vita quotidiana, un insieme di pratiche comprensibili soltanto in rapporto al particolare contesto
culturale e allesperienza di un gruppo sotto culturale. I pubblici venivano visti come comunit
interpretative, con modalit di comprensione e punti di vista comuni, spesso frutto di esperienze
sociali condivise. Allinizio si tent di dimostrare che i messaggi potevano essere decodificati da
parte di gruppi sociali e culturali differenti in maniera considerevolmente diversa dalle intenzioni
degli emittenti.
Gi Hall
6
aveva identificato tre ipotetiche posizioni in base alle quali decodificare i testi televisivi.
Nella prima di queste posizioni, lo spettatore interpreta nel quadro del codice dominante e legge in
modo del tutto conforme il significato prescelto che stato codificato nel testo. La seconda una
posizione in cui i lettori adottano un codice negoziato che riconosce la legittimit delle definizioni
egemoniche ma al tempo stesso [...] ammette eccezioni alla regola. [...] Infine, egli indicava una

3
Ibidem, p. 31
4
Ibidem, p. 32
5
Ibidem, p. 34
6
Hall, S. Encoding and Decoding in the Television Discourse, CCCS Stencilled Paper 7, University of Birmingham,
1973
3
terza posizione, quella oppositiva, in cui il messaggio decodificato in un senso globalmente
contrario
7
.
Questa schematica griglia interpretativa delle posizioni di decodifica mostr fin ben presto i suoi
limiti
8
, dimostrando la necessit impellenti di approcci pi complessi per lo studio delle audience,
che si concentrassero, tra le altre cose, sui contesti di fruizione nelle quali queste sono immerse.
Oggi gli studi sullaudience sono in un momento di animato dibattito tra quanti pongono la
necessit in agenda di un riassunto critico di una della teoria sul pubblico, quanti si interrogano sul
come fare teoria sul pubblico, quanti, infine, ancora pi radicalmente si interrogano sul valore di
una teoria sul pubblico, diversa da quella dei media
9
. Abercrombie e Longhurst
10
, hanno tentato di
definire non solo cosa il pubblico sia, ma anche cosa faccia, e nella fattispecie come si serva dei
prodotti mediali, che relazione instauri con essi. Per gli autori esistono tre tipi di audience, che si
sono sviluppate nel tempo e che oggi tendono ad essere compresenti:
La simple audience, che si basa sul rapporto diretto e immediato tra emittente e ricevente;
La mass audience, laddove la comunicazione mediata di mezzi di comunicazione di massa;
La diffused audience, laddove il soggetto sempre parte di un pubblico a partire dal singolo atto
di fruizione e dei singoli eventi. Essere audience, dunque, non pi qualcosa di occasionale,
bens di costitutivo della vita quotidiana.
Avremo modo, nel corso di questa breve trattazione, di approfondire lilluminante contributo di
Abercrombie e Longhurst e di parlare diffusamente della dimensione continuativa dellesperienza
di essere audience [e della] sua azione di propagazione diffusiva e di propagazione dinamica
allinterno delle pratiche quotidiane
11
, utilizzando un concetto, quello di audience diffusa, che
sembra il solo in grado di spiegare, oggi, fruizioni mediali fortemente caratterizzate per il livello di
coinvolgimento, competenze attivate e pratiche mobilitate
12
.
Per il momento, in questa breve nota introduttiva, ci soffermiamo su unultima considerazione
inerente il valore degli studi sulle audience oggi. Se vero che i media oggi sono normali, costanti
e pervasivi nella nostra vita quotidiana, se vero, come insegna Thompson
13
, che grazie (anche)

7
Moores, S. Il consumo dei media. Un approccio etnografico, Bologna, Il Mulino, 1998, p. 38 [ed. originale
Interpreting Audiences. The ethnography of Media Consumption. Thousand Oaks: London-New Delhi. Sage
Publications. 1993. Traduzione di U. Livini]
8
Moores spiega che tali approcci diedero un peso eccessivo ai rapporti di classe, ignorando quasi del tutto la
dimensione dei contesti di fruizione, che vennero in seguito posti al centro dellinteresse degli etnografi della ricezione,
i quali si concentrarono sul consumo mediale familiare inteso come un insieme dinamico di pratiche culturali. Ibidem,
pp. 59-60
9
And, R. Audience Reader. Saggi e riflessioni sullesperienza di essere audience, Guerini: Milano, 2007, p.7
10
Abercrombie, N., Longhurst, B. Audience diffusa tra spettacolo, narcisismo, immaginazione e comunit, in And, R.
Audience Reader, Guerini: Milano, 2007
11
And, R. op. cit p. 9
12
Ibidem
13
Thompson, J. B. Mezzi di comunicazione e modernit, Il Mulino: Bologna, 1998
4
al ricorso ai materiali simbolici forniti dai media che lindividuo costruisce e quotidianamente
rivisita il progetto riflessivo del s, se vero, come suggerisce ancora Thompson, che i media sono
i filatoi del mondo moderno, perch utilizzandoli gli esseri umani tessono reti di significato per loro
stessi
14
, allora essere audience mediali sempre pi il tratto caratterizzante della nostra esistenza,
tanto pi nellepoca della convergenza culturale. Studiare i media, quindi, oggi impone sempre pi
di studiare le audience, non solo nei loro rapporti con i mezzi di comunicazione, ma per le
implicazioni individuali, sociali, culturali ed economiche che lessere audience comporta.

La ricerca presentata in questo report si inserisce nellambito degli studi etnografici sui pubblici dei
mezzi di comunicazione, e tenta di analizzare le pratiche legate alla attivit di fruizione dei
contenuti mediali e le motivazioni alla base delle stesse
Lobiettivo della nostra ricerca stato dunque quello di indagare i pubblici di Lost, la celebre serie
televisiva americana, che, dopo sei emozionanti e chiacchierate stagioni, ha trovato il suo epilogo
proprio in questi giorni
15
. Abbiamo deciso di focalizzare la nostra analisi sul fenomeno Lost e sui
suoi pubblici ponendoci lo scopo di soddisfare una riflessione, che tira le fila di tutta la nostra
analisi: quanto il successo di Lost diretta conseguenza dellalto livello di engagement
(coinvolgimento) che la serie riuscita a creare?

14
Ibidem, p.22
15
Lultima puntata della serie Lost andata in onda in Italia il 24 Maggio 2010, eccezionalmente in contemporanea con
la messa in onda americana
5
LOST

Introduzione

Nell'estate del 2003, il network ABC si trov ad assistere a un cospicuo calo negli ascolti e a
vedersi posizionato al quarto posto nella classifica dei ratings, dopo NBC, CBS e Fox: la creazione
di un concept di successo era in quel momento pi urgente che mai. Fu proprio in quel periodo di
grande difficolt e di incessante ricerca, che il presidente della ABC Lloyd Braun matur l'idea di
una serie televisiva che avesse chiari riferimenti al film Cast Away e che raccontasse la storia di un
gruppo di sopravvissuti su un'isola deserta. Profondamente fiducioso del potenziale successo di
quello che allora era un semplice pitch, Braun affid la sviluppo del trattamento a J.J. Abrams
(Alias, Felicity, Fringe) e a Damon Lindelof (Nash Bridges, Crossing Jordan); i due scrittori,
arricchendo il concept di elementi di mistero e rendendo l'isola un vero e proprio personaggio,
suscitarono l'entusiasmo e i finanziamenti del presidente, accompagnati da una grande perplessit
da parte dei dirigenti della Disney nonch proprietari della ABC che giudicarono il tutto un
progetto folle che non funzioner mai
16
.
La puntata pilota, del costo record di quasi dodici milioni di dollari, fu trasmessa il 22 settembre del
2004 e raccolse davanti allo schermo diciotto milioni di spettatori: nel frattempo, per, come
conseguenza del finanziamento stellare da lui stanziato per una serie in cui i dirigenti non credevano
affatto, Lloyd Braun perse il suo posto come presidente della ABC. Nonostante l'uscita di scena di
colui che per primo l'aveva immaginato, con la caduta del volo 815 della Oceanic Airlines il
progetto era ormai ironicamente decollato. Quel progetto costoso, quel progetto coraggioso e in
grado di creare divisioni sin dalla sua fase di gestazione, oggi sette anni dopo uno dei telefilm
pi celebrati e controversi, pi amati e screditati, nella storia della televisione. Lost. Chi non l'ha
visto ne ha sentito parlare, perch quell'isola che agli inizi del 2004 Lindelof e Abrams stavano
soltanto immaginando, ha iniziato a prendere vita episodio dopo episodio, ad animarsi di storie e
personaggi, a suscitare dubbi, domande ed emozioni in platee sempre pi ampie.
Girati quasi interamente con l'eccezione delle zone urbane di Honolulu, usate per ambientare le
scene fuori dall'isola e per simulare luoghi diversissimi come Los Angeles, la Corea del Nord, la
Scozia sull'isola hawaiana di Ohau, gli episodi di Lost hanno una durata di 42 minuti, mentre i
finali di stagione ne durano 84, ad eccezione dell'attesissima series finale, per la quale la rete ha

16
Dellonte, C., Glaviano, G. Lost e i suoi segreti, Dino Audino: Roma, 2007 [frase dell'amministrazione delegato Will
Eisner]


6
regalato a scrittori e fan la possibilit di salutare i personaggi con una conclusione lunga ben due
ore e mezzo.
Per comprendere pienamente le peculiarit di Lost e del legame con i suoi spettatori, bene
ricordare quella che stata una tappa fondamentale per lo sviluppo del telefilm, legata proprio alla
sua conclusione. Lindelof e Abrams, insieme a Carlton Cuse altro pilastro della scrittura del
telefilm, che ha affiancato il primo quando il secondo ha dovuto occuparsi della famosa serie Alias
hanno da sempre affermato che Lost ha avuto un inizio e una fine sin dalla sua primissima
ideazione, ma il non sapere precisamente la data dell'epilogo della serie ha creato grandi problemi
nel capire come organizzare la sua grande, complessa, narrazione. Durante la terza stagione, i
flashback che come vedremo avevano fino a quel momento raccontato al pubblico le storie dei
naufraghi avevano infatti iniziato a perdere progressivamente significato e incisivit, rendendo
impellente la necessit di dare a Lost una data di scadenza in base alla quale procedere con la
scrittura.
Il 7 maggio del 2007 un comunicato senza precedenti della ABC diffonde la notizia che, con altri
quarantotto episodi da trasmettere, la sesta sarebbe stata l'ultima stagione di Lost. Di particolare
interesse sono le parole del presidente della ABC Entertainment Steven McPherson, che afferma: a
causa della natura unica della serie, sapevamo che questa avrebbe avuto bisogno di una data di fine
per mantenere consistente la forza e l'integrit dello show, e per dare agli spettatori la ricompensa
che meritano
17
. Ed proprio il rapporto di Lost con gli spettatori che permette a Carlton Cuse di
delineare un inaspettato parallelismo: quando J.K. Rowling ha annunciato che ci sarebbero stati
sette libri di Harry Potter, i lettori avevano chiara quella che sarebbe stata l'esatta natura del loro
investimento. Noi vogliamo che lo stesso accada alle nostre audience
18
. Cos avvenuto: da quel
giorno, la crew, il cast e i fan della serie hanno saputo che Lost almeno nella sua versione
originale, visto che gi si invoca uno spin off, nonostante Lindelof e Cuse siano fortemente contrari
sarebbe finito definitivamente nel 2010.
Tanta stata l'attesa verso la series finale e oggi, a meno di un mese dalla sua messa in onda,
sappiamo che tante e tanto contrastanti sono state le emozioni che questa ha generato nel pubblico.
Le nostre interviste e l'osservazione partecipante ci aiuteranno a investigare anche questa
dimensione, proprio tramite le parole e le reazioni di chi Lost l'ha amato, seguito, vissuto dall'inizio
alla fine.


17
Adalian, J. 'Lost' set for three more years, 2007, reperibile all'indirizzo www.variety.com [traduzione nostra]
18
Ibidem
7
Lost in time

Certamente la decisione di associare a questa serie una data di scadenza ha permesso agli
sceneggiatori di gestire in modo intelligente e lungimirante ci che in Lost non semplicemente una
risorsa, ma un vero e proprio protagonista: il tempo. Come ci dimostra la difficolt dei nostri
intervistati a ritrovare e spiegare il filo conduttore delle sei stagioni, la trama del telefilm andata
sviluppandosi molto da quel primo pitch iniziale: il racconto dei fatti avvenuti dopo la caduta
dell'aereo sull'isola e della lotta dei personaggi per tornare a casa, stato arricchito da enigmi
sempre pi incalzanti, dall'ingresso di nuovi personaggi e dalla compresenza di diverse dimensioni
temporali, la cui breve rassegna ci sar utile per addentrarci meglio nel mondo di Lost e delle sue
audience.
Cinque sono le diverse timeline individuabili nella serie e pienamente comprensibili proprio alla
luce dell'ultima puntata:
Timeline precedente allo schianto: prevalentemente tramite i flashback relativi ai protagonisti
della puntata, scopriamo le loro storie e le loro vite prima dell'arrivo sull'isola;
Timeline dopo lo schianto: si tratta della cronologia degli eventi successivi alla caduta
dell'aereo, che vengono raccontati nelle prime quattro stagioni;
Timeline separate: durante la quinta stagione assistiamo allo sviluppo di due timeline distinte,
della durata di tre anni. La prima ha luogo sull'isola in un periodo che dopo una serie di viaggi
nel tempo compreso tra il 1974 e il 1977; la seconda ha luogo fuori dall'isola in un periodo
compreso tra il 2005 e il 2007, che ci viene mostrato nella quarta stagione tramite una serie di
flash forward sul ritorno a casa degli Oceanic Six, e nella quinta con la narrazione in tempo
reale degli eventi necessari a riunire i personaggi sul volo 316 della Ajira Airways;
Timeline del ritorno: riguarda tutto ci che ha luogo sull'isola dopo l'atterraggio del volo 316
della Ajira Airways e che coinvolge sia le vicende del 1977 sia quelle del 2007, destinate a
riunirsi dopo l'incidente con cui si conclude la quinta stagione;
Timeline dei flash-sideways: la realt parallela della sesta serie, in cui seguiamo i personaggi
dopo l'atterraggio del volo 815 all'aereoporto LAX. La natura e il significato di questa timeline
stata spiegata alla fine della sesta stagione: il mondo dei sideways un mondo che non ha una
precisa collocazione nello spazio e nel tempo, un posto che i naufraghi hanno creato per avere
modo di ritrovarsi una volta morti, cos da poter passare insieme alla fase successiva, che poi
sarebbe la vita dopo la morte.
Lost ha portato alle estreme conseguenze il meccanismo di serializzazione: la storia di ogni puntata
legata a tutte le altre, e invece di chiudersi continua ad aprirsi generando domande, attese e
8
suspence. Pi che nelle classiche serie televisive americane, organizzate secondo episodi
autoconclusivi fruibili facilmente senza una conoscenza pregressa della trama o dei personaggi,
Lost trova il suo antenato nella soap opera: tanti sono i protagonisti, diverse le linee narrative,
innumerevoli e imprevisti quasi inafferrabili i rapporti che legano tra loro personaggi ed eventi.
Ogni puntata il risultato di un attento dosaggio tra linee narrative principali e secondarie, tra storie
o casi che si concludono alla fine della puntata (anthology plot) e archi di sviluppo che si
prolungano nel corso dellintera serie (running plot). In questo senso Lost pu definirsi una serie
serializzata, dove chiusura e continuazione, sospensione del tempo e sospensione del racconto,
ritorno al presente e prospettiva del futuro, coesistono
19
.
Le parole di Carlton Cuse confermano il ruolo fondamentale ricoperto dai personaggi, dalle loro
storie, dai loro segreti e dal loro passato:

Come si poteva dilatare lidea, renderla interessante? E la prima risposta alla quale
giungemmo fu: personaggio. E la seconda risposta fu: storia. [] La serie avrebbe
dovuto raccontare i personaggi. E ce ne sarebbero dovuti essere molti. Ci sarebbero
dovute essere molte persone sopravvissute al disastro aereo, perch questo ci avrebbe
permesso di avere molte storie da raccontare. Non solo sullIsola, ma anche prima del
disastro
20


A dare compattezza alla complessa narrazione seriale di Lost che di quelle tante storie da
raccontare ha fatto la sua linfa vitale quello che pu definirsi arco mitologico o mytharc:
una linea narrativa che dall'inizio alla fine unisce i personaggi e le puntate. Il grande e principale
mytharc di Lost pu essere individuato nella storia dell'isola, inizialmente coperta da assoluto
segreto ma in grado di dispiegarsi nel tempo fornendo progressivamente allo spettatore la risposta al
mistero pi grande della serie: il motivo per cui i personaggi si sono ritrovati, naufraghi, in quel
luogo dalla natura incomprensibile. Legati a questo arco mitologico sono i tanti sotto-misteri che,
sin delle prime puntate, iniziano a presentarsi ai personaggi e agli spettatori: la botola, il Mostro, gli
Altri, la Dharma Initiative, solo per citarne alcuni.
Questa chiave di lettura per quanto la natura del nostro lavoro non ci permetta di approfondirla
come merita rende chiaro come quella di Lost sia una storia in grado di concludersi solo nella sua
ultimissima puntata e ci fornisce un ottimo spunto per comprendere sia l'hype creatosi intorno alla
stagione conclusiva, sia alcuni aspetti interessanti delle pratiche di fruizione da parte degli
spettatori, che avremo modo di approfondire nella sezione dedicata all'interno dell'elaborato.

19
Buonanno, M. Sulla scena del rimosso, Ipermedium: Santa Maria C.V., 2007, p. 137
20
Dellonte, C., Glaviano, G. Lost e i suoi segreti, Dino Audino: Roma, 2007, p. 115
9
Alla scoperta dei Losties

All'indomani dell'ultima puntata di Lost, la ABC ha diffuso i dati d'ascolto della serata del 23
maggio
21
contando 13,5 milioni di spettatori davanti alle due parti di The End, ma a nostro parere
sono per quanto parziali e limitati nel tempo soprattutto i dati di scaricamento via BitTorrent a
stimolare la riflessione sulle proporzioni del Fenomeno Lost e sui diversi contesti di fruizione in
cui questo stesso fenomeno si dispiegato negli anni.
Stando ai dati diffusi dal sito TorrentFreak.com, popolare sito dedicato alle news dal mondo del
filesharing:

la puntata finale di Lost ha sbaragliato tutti i record di download via BitTorrent. In
meno di un giorno, quasi un milione di persone ha scaricato le ultime due puntate, con
pi di 100.000 persone a condividere contemporaneamente un singolo torrent. Come si
immaginava, molti dei download provenivano da fuori gli Stati Uniti, da luoghi in cui la
finale stata trasmessa dopo o deve ancora passare in televisione. L'anno scorso, Lost
ha avuto l'onore di classificarsi secondo nella classifica dei tv show pi scaricati via
BitTorrent. Con pi di 6 milioni di download a episodio, poche migliaia di download
separano lo da Heroes. Non c' dubbio che la stagione finale di Lost sar un avversario
temibile nella classifica del 2010. In media, un episodio di Lost scaricato circa 1
milione e mezzo di volte in pi nella settimana successiva alla comparsa su BitTorrent,
ma la richiesta della puntata finale di domenica veramente incontenibile
22
.

Risultati senza precedenti, tanto eccezionali quanto il tentativo da parte dei network televisivi di
tutto il mondo di rispondere con prontezza alla minaccia rappresentata dallo scaricamento
selvaggio e di rendersi un punto di riferimento per tutti coloro che pur non abitando negli Stati
Uniti volessero conoscere il prima possibile l'epilogo della serie. Con una sorprendente attenzione
alle modalit di fruizione (televisiva e non) dei pubblici di Lost e al loro desiderio di scoprire il
prima possibile il destino dell'isola, reti televisive di 59 paesi in tutto il mondo hanno mandato in
onda la puntata finale entro 48 ore dalla messa in onda negli States, in lingua originale e con
sottotitoli tradotti. In 6 paesi The End stata programmata in contemporanea con l'America, senza
sottotitoli e a prescindere dal fuso orario: insieme a Inghilterra, Spagna, Portogallo, Turchia e

21
Patterson, A. "Lost" Finale Finds 13.5 Million Viewers, 2010, reperibile all'indirizzo abcnews.go.com [traduzione
nostra]
22
Ernesto, BitTorrent Download Record Shattered By Lost Series Finale, 2010, reperibile all'indirizzo
torrentfreak.com/ [traduzione nostra]
10
Israele c'era anche l'Italia, dove la series finale stata trasmessa alle sei del mattino su Fox e su
Cubovision, la piattaforma italiana di tv on demand di Telecom Italia.
Di una grande attenzione alle peculiarit del prodotto e alle esigenze dei suoi fan, la realt televisiva
italiana free e pay aveva gi dato prova recentemente, con la decisione da parte di Fox di
trasmettere con un solo giorno di ritardo rispetto agli USA le puntate della sesta stagione, in lingua
originale con sottotitoli in italiano, e da parte di Rai Due di rimandare in onda l'intera serie durante
la fascia notturna, venendo incontro al potenziale bisogno degli spettatori di rivedere o registrare le
puntate pi vecchie in attesa del gran finale.
Ma chi sono le audience di Lost in Italia? Prima di focalizzarci sui risultati d'ascolto, riteniamo
fondamentale ribadire ulteriormente l'unicit del prodotto che qui prendiamo in considerazione: un
tv show dalla trama estremamente complessa, frutto dell'intreccio di molteplici linee narrative,
dell'evoluzione di tanti personaggi diversi, della costante presenza di enigmi, misteri e domande
insolute. Il pubblico della serialit, da sempre abituato a seguire con costanza e passione le sue
storie preferite, si trova qui davanti a una sfida particolarmente ardua: quella di immergersi in una
realt complessa e stimolante, che lo invita a prestare grande attenzione ai dettagli di ciascuna
puntata, in modo da riuscire a seguire il dispiegarsi della trama e a comprendere i tanti misteri che si
presentano davanti ai suoi occhi. Perdere una scena impensabile, figuriamoci una puntata o
un'intera stagione.

Essere spettatori di Lost sembra quindi essere un'esperienza tutt'altro che banale o puramente
passiva, e i dati degli ascolti sembrano confermarlo. Il progressivo aumento di spettatori nel corso
nei primi tre anni che ha portato nel 2007 a un picco di audience media di 441.279 spettatori per

Tabella 1: Audience media di tutte le edizioni di Lost trasmesse da Fox Fonte: Auditel
11
la terza stagione andata in onda su Fox stato seguito da un calo progressivo che arriva fino ad
oggi, mentre il telefilm giunge alla sua conclusione.
Riteniamo che questo fenomeno possa essere letto nei termini di una fuga di fasce di pubblico
sempre pi corpose che, con il progressivo infittirsi della trama (arrivata alla quarta stagione ad
essere particolarmente intricata, complice l'introduzione di soluzioni narrative decisamente di
rottura), sono arrivate a perdere interesse e coinvolgimento nei confronti del telefilm.

Nel contesto pay, Lost sembra comunque ottenere buoni risultati d'ascolto. A febbraio del 2010, in
corrispondenza dell'inizio della sesta stagione, compare al secondo e terzo posto nella classifica dei
programmi pi visti dal pubblico delle satellitari nella fascia 15-34.

Tabella 2: I programmi pi visti dal pubblico delle satellitari nella fascia 15-34 (no sport)
Fonte: Elaborazioni Starcom Italia su dati Auditel Febbraio 2010
12

Continuando a fare riferimento all'ultima stagione e analizzando la componente sociodemografica
del nanoshare di Lost su Fox, si nota facilmente come il telefilm riesca ad intercettare ampie fasce
di pubblico, discostandosi sempre positivamente della media di rete e ottenendo risultati
particolarmente brillanti rispetto a un target molto appetibile per gli inserzionisti: quello nella fascia
d'et compresa tra i 25 e i 34 anni, di alto livello economico e alta dimensione sociale, in possesso
di un titolo di laurea.
Su Rai Due gli ascolti si rivelano invece piuttosto deludenti rispetto alla media di share della rete
il 7,98% della quinta stagione se ne discosta di ben due punti in negativo e ci portano a riflettere
su quanto sia fondamentale trattare con estrema cura un prodotto unico come Lost, soprattutto
considerando che il fenomeno dello scaricamento da internet assume, come abbiamo avuto modo di
appurare per la series finale, dimensioni considerevoli.
I fan di Lost giovani, acculturati e avvezzi all'uso delle tecnologie vogliono vedere il prima
possibile l'ultima puntata del loro programma preferito. chiaro che, per effetto dello
scaricamento selvaggio e dell'atteggiamento particolarmente attento della rete satellitare,
rimangono in pochi ad attendere il passaggio su Rai Due, spesso ulteriormente svilito dalla

Tabella 3: Lo share medio di Fox e di Lost sul satellite a confronto
Fonte: Auditel
13
trasmissione nel periodo estivo in pacchetti di tre puntate per volta. Come abbiamo gi avuto modo
di accennare, la programmazione da parte di Rai Due dell'intera serie in fascia notturna costituisce
comunque un segnale positivo della capacit di valorizzare un prodotto come Lost all'interno di un
contesto generalista e di venire incontro a quella che poteva essere una reale esigenza delle
audience del telefilm: rivedere o registrare qualche puntata, se non ripercorrere tutte e sei le
stagioni, come preparazione al momento conclusivo.
Pur non raggiungendo lo stesso successo di pubblico di Fox, anche su Rai Due a sintonizzarsi su
Lost un'audience particolarmente selezionata: di sesso maschile, giovane (soprattutto nella fascia
d'et 25-34, non compresa nel target del canale ma sempre parte del cosiddetto target
commerciale), con un'ottima posizione economica e sociale e con un livello di istruzione elevato.
Per quanto l'analisi dei dati Auditel si riveli certamente utile per comprendere la dimensione
quantitativa dell'audience di Lost, la nostra convinzione che i soli numeri relativi agli ascolti non
riescano a dare un'idea totalmente esaustiva su chi siano oggi i Losties che abitano il nostro paese. Il
primo motivo da rintracciare nella logica interna allo stesso metodo di rilevazione, che si trova
necessariamente a semplificare quella che, in partenza, una moltitudine di soggetti dalle
caratteristiche e motivazioni diverse, al fine di renderla facilmente aggregabile, misurabile,
comprensibile. Riprendendo le parole di Ien Ang, l'audience televisiva come costruzione
discorsiva non caratterizzata per soltanto dalle cifre oggettive e concrete che ne indicano le

Tabella 4: Lo share medio di Rai Due e di Lost a confronto Fonte: Auditel
14
dimensioni e la composizione. Vi anche, inevitabilmente, una dimensione soggettiva e umana,
dovuta al fatto che gli indici d'ascolto, in fin dei conti, dovrebbero quantificare qualcosa che
compiuto da essere umani
23
. Riteniamo che, nel caso di Lost, la dimensione soggettiva e umana
dei suoi spettatori sia impossibile da ignorare: il tentativo, l'obiettivo alla base delle nostre
interviste, stato proprio quella di guardarla pi da vicino. Di conoscerla meglio di quanto non
riesca a fare una tabella piena di numeri.
Il secondo motivo che ci spinge a guardare oltre il semplice, pur se indicativo, dato d'ascolto la
natura non solo televisiva di un prodotto come Lost. Ce l'hanno mostrata i dati di scaricamento,
che gettano luce su una diversa modalit di fruizione del programma, e ce la mostra tutti i giorni
l'attivit incessante di condivisione, scambio e produzione di contenuti sulla serie da parte degli
spettatori, all'interno di forum, wiki e social network come Twitter, Facebook o Tumblr. Ce lo
dimostra la serie stessa, con la sua capacit di arricchirsi di contenuti (siti, giochi, ARG, video
inediti e mobisodes, solo per citarne alcuni) inediti e fruibili su piattaforme diverse. Per
comprendere come Lost riesca a offrire allo spettatore un'esperienza tanto diversificata e
entusiasmante, allo scopo di stimolare il suo engagement, la sua partecipazione attiva e dunque il
suo attaccamento al prodotto, ci avvaliamo della definizione di Spreadability, coniata da Henry
Jenkins per definire come le industrie del settore media, i testi, le audience e il modelli di business
collaborano per rendere possibile una facile e ampia diffusione di contenuti, per tutti significativi,
all'interno di una networked culture
24
.
La complessit che rende unico questo telefilm si riflette quindi sul suo pubblico. Un pubblico
fuggevole e frammentato, ma accomunato dalla stessa trepidazione. Dallo stesso sguardo rapito
davanti a una nuova puntata.

23 Ang, I. Cercasi audience disperatamente, Il Mulino: Bologna, 1998, p.120
24 Jenkins, H., Li, X., Krauskopf, A. D., Green, J. If It Doesnt Spread, Its Dead, 2009, p.21 reperibile allindirizzo
www.henryjenkins.org

15
NOTA METODOLOGICA

La ricerca qualitativa

La cosiddetta ricerca empirica e i suoi strumenti rispondono allesigenza da parte delle
scienze sociali di conoscere una realt altrimenti non attingibile, cio inconoscibile
25
.

Al fine di raggiungere il nostro scopo, indagare lesperienza di essere audience di Lost e il grado di
engagement che tale contenuto mediale riesce a stabilire tra i suoi pubblici, abbiamo scelto
lapproccio qualitativo, che permette uninterazione tra ricercatore e intervistato pi diretta,
personalizzata, flessibile e spontanea di quanto non sia unintervista strutturata o, ancor pi, un
questionario
26
, evitando lutilizzo di tecniche statistiche che, lungi dal rilevare la dimensione
intima e personale delle audience, considerano gli individui entit misurabili isolate dal contesto in
cui si muovono e interagiscono. La metodologia qualitativa risulta particolarmente utile per
comprendere i diversi usi e significati dei media per particolari soggetti sociali in specifici contesti
culturali
27
. Sempre Moores (1998), ribadisce il rinnovato interesse per la metodologia qualitativa
quando, a partire dalla fine degli anni Sessanta, si ebbe quella che in termini generali pu essere
chiamata una svolta etnografica, che ha generato nuovi modi di analizzare e di interpretare i
pubblici, ovvero tentativi di delineare il senso che i consumatori dei media attribuiscono ai testi e
alle tecnologie incontrati nel corso della loro vita quotidiana
28
. La rinascita della sociologia
qualitativa degli anni Sessanta e Settanta si deve anche allintroduzione di uno strumento ancora
oggi indispensabile per la raccolta delle parole degli intervistati e che stato imprescindibile per la
nostra analisi: il registratore.
Nel caso della ricerca condotta secondo una strategia metodologica qualitativa si lavora a partire
da domande sulla realt. Da interrogativi che hanno una natura fondamentalmente descrittiva e non
nutrono ambizioni rispetto alla produzione di spiegazioni di portata generale
29
. Il primo passo da
compiere, dunque, individuare gli interrogativi generali cui voler dare risposta, per poter cos
procedere allelaborazione del disegno della ricerca, ovvero lorganizzazione preventiva e
sistematica delle fasi che compongono le analisi
30
. Una delle peculiarit del disegno qualitativo,
contrariamente al disegno tradizionale, nellessere emergente, ovvero non pu essere stabilito

25
Boudon, 1985, in Gianturco, G. Lintervista qualitativa. Dal discorso al testo scritto, Guerini: Milano, 2005, p. 30
26
Gianturco, G. Lintervista qualitativa. Dal discorso al testo scritto, Guerini: Milano, 2005, p. 82
27
Moores, S. op. citata, p. 7
28
Ibidem
29
Gianturco, G. Lintervista qualitativa. Dal discorso al testo scritto, Guerini: Milano, 2005, p. 30
30
Ibidem, p. 31
16
completamente prima dellinizio dello studio ma emerge e si sviluppa mentre si raccolgono i dati.
Bisogna allora procedere con lo sviluppo di un disegno di massima, sapendo che vi potr essere la
necessit di operare revisioni e modifiche nel disegno dellindagine durante lintero iter della
ricerca.
Nellindagine qualitativa sono fondamentali tre momenti:
Fase iniziale dindagine, dove si procede alla formulazione del problema, alla scelta del caso e
dei contesti, alle modalit di accesso al campo, alla temporalizzazione, alla scelta della strategia
metodologica;
Fase durante lo svolgimento della ricerca, dove gli elementi da tenere in considerazione sono la
revisione del cronogramma delle fasi, la scelta relativa ai documenti da aggiungere o eliminare,
la formulazione, eventualmente, di ipotesi generali e linee guida;
Fase conclusiva, che consiste per lo pi nel decidere come e quando uscire dal campo, ma
anche nella scelta delle dimensioni inerenti lanalisi e la stesura del rapporto di ricerca.
Il preventivo lavoro di analisi e riflessione stato svolto tra il mese di Aprile e Maggio 2010 e ha
previsto la collaborazione degli studenti e dei docenti della cattedra Laboratorio di ricerca
etnografica applicata ai media. Stabilito il caso di studio, la serie Lost, si proceduto, in maniera
partecipata e concertata, alla descrizione del disegno dindagine e allindividuazione dei punti
nevralgici da toccare e delle aree danalisi che assolutamente non potevano essere ignorate.

Lintervista in profondit

Successivamente, si passati alla realizzazione dellintervista in profondit da somministrare ai
soggetti che sarebbero stati coinvolti in fase dindagine. Con lintervista in profondit si persegue lo
scopo di dare il pi possibile la parola alle audience lasciando loro una pi ampia scelta di
argomento, cosicch risulti pi facile ricostruire la loro reale esperienza di fruizione, inserita nei
contesti e nelle pratiche discorsive di cui fanno parte.
Le interviste qualitative, o in profondit, si collocano nellinsieme delle interviste di ricerca. La
classificazione delle interviste qualitative avviene servendosi della loro collocazione lungo un
continuum che va da un massimo grado di strutturazione/direttivit a un minimo grado di
strutturazione/flessibilit. In altre parole, sono il livello di strutturazione dei moduli
domanda/risposta e il grado di flessibilit o direttivit delle domande e delle risposte le variabili per
la categorizzazione delle interviste qualitative.
Nel nostro caso, si trattato di unintervista semistrutturata o standardizzata non programmata e,
ancora pi nello specifico, focalizzata. Oggi [...] viene definita focalizzata unintervista faccia a
17
faccia (due soggetti in relazione) in cui il colloquio tra ricercatore e intervistato verta su un
particolare argomento
31
. Questo tipo di intervista, che rientra nel novero delle interviste qualitative
semistrutturate, caratterizzato da un alto livello di flessibilit, soprattutto per quanto concerne la
spontaneit e la libert delle risposte degli intervistati e la neutralit (auspicabile) delle domande,
che non dovrebbero mai imporre la cornice interpretativa del ricercatore, e un certo livello di
strutturazione, dal momento che prevede comunque la realizzazione di un canovaccio che aiuti il
ricercatore nel suo approccio investigativo. Altre caratteristiche dellintervista focalizzata possono
essere:
la specificit, dal momento che stimola lintervistato a dare risposte concrete e a specificare
eventuali affermazioni generali;
lampiezza, in quanto indaga tutta la gamma di evocazioni che i soggetti fanno emergere;
la profondit, perch questo tipo di intervista dovrebbe andare ad approfondire le implicazioni
affettive e valoriali presenti nelle risposte
32
.
Infine, ricordiamo brevemente il carattere di informalit di questo tipo di conduzione. Le
interviste qualitative generalmente hanno molto a che vedere con la conversazione e vantano delle
modalit che sono equiparabili agli scambi informali o casuali. importante tener ben in conto che
quanto pi unintervista qualitativa si avvicina al modello della conversazione naturale, tanto
maggiore sar la facilit con cui lintervistato manifester le sue reali convinzioni valoriali
33
.

La traccia dintervista

Lelaborazione della traccia dintervista ha preso lavvio nel periodo centrale del mese di Maggio
2010 e ha visto anchessa la collaborazione e la partecipazione di alunni e docenti.
Come ovvio, lintervista ha inizio prima dellincontro tra un intervistatore e un intervistato, e cio
nel momento della preparazione e della strutturazione di una guida che faccia emergere le
informazioni rilevanti ai fini dellanalisi. Tale guida il canovaccio o schema dellintervista,
definibile anche come traccia di rilevazione o elenco tematico. Tante definizioni per un concetto
univoco: uno schema tematico preliminare, che raccoglie gli obiettivi della ricerca e focalizza
linterazione, ma questo schema non organizzato, strutturato sequenzialmente.[...] Lobiettivo

31
Gianturco, G. op. citata, p. 72
32
Ibidem, p. 74
33
Ibidem, p. 61
18
creare una relazione dinamica nella quale, per la sua propria logica comunicativa, si vadano
generando i temi in accordo con i tipi di soggetto che stiamo intervistando
34
.
Una traccia dintervista utile a qualsivoglia ricercatore per avere dei punti di riferimento relativi
alle esigenze conoscitive, tanto pi ad un ricercatore poco esperto, per dipanare il rischio di
smarrimento.
Si tratta dunque di una traccia di rilevazione aperta
35
in cui vengono elencati i punti da trattare.
Questo schema, come gi ricordato, non va inteso come uno strumento chiuso, stabilito una volta e
per sempre; esso si raffina durante il lavoro sul campo e si pu ampliare in relazione a quanto gli
intervistati dicono.
Tale schema contiene temi e sotto-temi che debbono in generale essere affrontati. In esso, per,
non vengono date formulazioni testuali di domande (cio non vengono presentate allintervistato
domande scritte e predeterminate), n, conseguentemente, vengono suggerite opzioni per le
risposte
36
. Inoltre, non c un ordine predefinito da seguire dei punti da trattare. Ci che davvero
importa raccogliere il flusso di informazione peculiare di ogni intervistato, anche cogliendo aspetti
non necessariamente previsti nello schema ma lo stesso significativi rispetto agli obiettivi della
ricerca.
Per conferire maggior legittimit alla scelta metodologica adottata e sottolineare quella che , a
nostro avviso, la sua imprescindibile necessit ed adeguatezza in relazione alle dimensioni che
abbiamo voluto indagare, vogliamo passare brevemente in rassegna una serie di vantaggi e benefici
propri della ricerca qualitativa e dellintervista focalizzata:
lintervista qualitativa permette laccesso ad una copiosa gamma di informazioni, altrimenti non
reperibili attraverso il ricorso a metodologie quantitative quali il questionario o il test;
la sua flessibilit assicura la possibilit, per il ricercatore, di approfondire in itinere questioni o
ambiti dindagine che non erano stati previsti nella fase preliminare ma che poi sono emersi in
corso dopera;
lintervista qualitativa permette laccesso a informazioni cui non si potrebbe giungere senza la
mediazione dellintervistatore, informazioni relative alla sfera intima e pi personale
dellintervistato
37
;
lintervista focalizzata permette di cogliere le diversissime pratiche di fruizione delle audience
contemporanee, compito che diventa sempre pi difficile dal momento che si ha a che fare con

34
Alonso, L. E. Sujeto y discurso, Madrid: Sintesis, 1994 in Gianturco, G. Lintervista qualitativa. Dal discorso al testo
scritto, Guerini: Milano, 2005, p. 92
35
Gianturco, G. op. citata, p. 91
36
Ibidem
37
Ibidem, p. 82
19
audience inafferrabili, diversificate e trans-mediali, caratterizzate da notevoli competenze
mediali e dallaccesso indiscriminato a molteplici modalit di fruizione;
lintervista qualitativa lascia maggiore libert allintervistato nella proposizione di temi per lui
importanti e nellordine con cui trattare i vari argomenti, cos da far emergere i vissuti interiori e
le idiosincrasie, ma anche gli stili di vita, le competenze mediali e le tattiche di appropriazione
dei contenuti finzionali, nonch la consapevolezza critica dellattivit di fruizione;
lintervista qualitativa permette di indagare le dinamiche di interazione sociale attraverso la
lente di un prodotto mediale caratterizzato da un alto grado di coinvolgimento, un forte
attaccamento emotivo e ampi spazi per la riflessione a livello identitario;
la metodologia qualitativa permette, in fin dei conti, di indagare lesperienza connessa
allessere audience
38
.

Gli intervistati e il canovaccio

Concentriamoci adesso sullanalisi vera e propria degli strumenti che ci sono stati indispensabili per
portare a compimento la ricerca in questione e per procedere alla realizzazione di questo breve
report investigativo: la traccia dintervista e il campione
39
di intervistati cui questa stata
sottoposta.
Le motivazioni che hanno guidato la nostra scelta degli intervistati hanno a che fare con la volont
di focalizzarci in maniera principale sul grado di coinvolgimento che Lost riesce a stabilire con
chiunque si approcci ad esso. Per tale motivo, non abbiamo scelto aprioristicamente un campione
che avesse delle caratteristiche anagrafiche o socio-demografiche particolari, n che possedesse
determinate competenze o che fosse giunto ad una particolare momento della visione.
Inizialmente, aleggiava lidea di scegliere un campione omogeneo per quanto riguarda il momento
della visione di Lost, ad esempio intervistando solo coloro i quali fossero arrivati ad uno stesso
momento di visione, nella fattispecie lultima serie, forse nella convinzione, crediamo errata, che
solo una fruizione prolungata e in regola con la messa in onda designi un alto grado di interesse,
quindi di coinvolgimento.
Invero, il nostro campione squisitamente eterogeneo, sia per caratteristiche sociografiche che per
il momento della fruizione del telefilm cui gli intervistati sono approdati. Sar interessante notare

38
And, R. Audience Reader. Saggi e riflessioni sull'esperienza di essere audience, Milano: Guerini, 2007, p. 8
39
Utilizziamo il termine riferendoci al suo significato pi generale (la parte di una sostanza che dovr essere
sottoposta ad un esperimento) e non a quello utilizzato in ambito statistico (una piccola quantit studiata direttamente
che deve essere abbastanza rappresentativa da poter desumere un'informazione relativa alla popolazione tutta). La
ristrettezza del numero degli intervistati, infatti, e la stessa metodologia qualitativa, mai avrebbero avanzato pretese di
esaustivit o rappresentativit. Le definizioni citate sono reperibili su www.wikipedia.it
20
come, a seconda del livello di arrivo delle puntate fruite, pu variare o meno la competenza
mediale, la proiezione personale nelluniverso finzionale e la capacit di analisi critica nei confronti
del testo, mentre rimane sempre una costante: lalto grado di engagement.
Inoltre, il campione si cos formato anche sulla base della cerchia di amicizie e conoscenze degli
intervistatori, dal momento che costoro si sono occupati in prima persona di contattare i soggetti da
intervistare, chiedendo la disponibilit ad amici e parenti. Inutile dire che reperire interlocutori
accomunati dallessere tutti allo stesso momento di visione di Lost sarebbe stato, oltre che inutile
per nostri fini, un compito arduo.
Le interviste analizzate allinterno di questo report sono nove, somministrate a cinque uomini e
quattro donne di et compresa tra i 19 e i 39 anni, impiegati in occupazioni lavorative diverse e di
appartenenza geografica disparata.

Per quanto riguarda il canovaccio, si sempre cercato di mantenere fede quanto pi possibile alla
traccia dintervista stabilita e strutturata in aula. Non sono mancati, per, momenti in cui ci si
discostati dalla canonica riproposizione delle domande, fino a porne di nuove e occasionali, al solo
scopo di approfondire in maniera pi esaustiva alcuni aspetti emersi nel corso dellintervista.
La struttura dellintervista la seguente:
incipit biografico; viene chiesto allintervistato di parlare un po d s. Questa prima
domanda, pensata ovviamente per rompere il ghiaccio, serve a dare uno stimolo iniziale
alla conversazione, a dare il tempo allinterlocutore di mettersi a suo agio e, ovviamente,
fornisce informazioni anagrafiche utili ai fini dellanalisi. Ricordiamo che la richiesta di
presentazione dellintervistato era preceduta da una breve presentazione dellintervistatore
e della ricerca in questione;
domande generali sui consumi mediali; vengono poste allintervistato alcune semplici
domande circa le sue abitudini di fruizione e la sua dieta mediale. Tali informazioni sui
consumi culturali, oltre a perseguire lo scopo di prendere confidenza con la situazione
dintervista, verranno poi completate, alla fine, con la compilazione di un breve
questionario;
modalit di fruizione; si entra nel vivo dellintervista e lattenzione si focalizza sul
contenuto mediale oggetto della nostra indagine, Lost, e in particolare sul primo incontro
dellintervistato con il telefilm, sulle piattaforme sulle quali segue il programma, sulla
continuit e sulla frequenza con le quali avviene la fruizione, sulleventuale esigenza di
ricercare anticipazioni. Si indaga inoltre la dimensione relazionale: se lintervistato veda
21
Lost da solo o in compagnia, se sia solito commentare con gli amici, se Lost sia stato
motivo di episodi e aneddoti particolari;
competenze; si passa ad indagare la conoscenza e la competenza dellintervistato per quel
che riguarda luniverso Lost. In questa sezione si chiede allintervistato di fare un riassunto
di Lost e di raccontare particolari aspetti della narrazione, per testare la sua abilit
ricognitiva; si indaga la propensione alluso di strumenti che vanno al si l del semplice
atto di fruizione (siti ufficiali, forum, SNS) allo scopo di reperire informazioni o di
connettersi con altri fan; si misura la conoscenza dellintervistato dei prodotti a marchio
Lost e la sua propensione allinterattivit;
rapporto tra s e testo; in questa sezione si vuole approfondire il livello emotivo ed
emozionale e le situazioni di identificazione e immedesimazione che Lost in grado di
innescare. Si pongono domande volte a indagare lattaccamento emotivo e le ricadute a
livello identitario del telefilm.
autoriflessivit; in battuta finale, si chiede allintervistato di raccontare la sua esperienza
come audience di Lost.
Alla fine del colloquio, si chiede agli intervistati di compilare, con il supporto degli intervistatori,
un breve questionario sui loro consumi mediali, la cui analisi sar oggetto del prossimo capitolo.

Le interviste sono state somministrate ai nove soggetti del campione tra il 14 Maggio e il 7 Giugno
2010. Ogni componente del gruppo si occupato della conduzione di tre interviste e
successivamente della loro trascrizione. Inoltre, ove possibile, ogni intervistatore stato
accompagnato da un osservatore, il quale si occupato di redigere le annotazioni di campo.
Dallanalisi delle stesse emerso che la maggior parte delle interviste si svolta in luoghi chiusi
(otto casi su nove), di grande familiarit per lintervistato (in cinque casi su nove si trattava della
sua stessa abitazione) e del tutto informali (si tratta sempre di una cucina). In due casi si rileva la
presenza di soggetti estranei ed esterni allintervista. Nel primo caso, la persona esterna in attesa
di essere intervistata; si tratta infatti di due interviste effettuate in sequenza, la prima delle quali ha
visto la presenza, oltre che dellintervistato, dellintervistatrice e dellosservatrice, della persona che
sarebbe stata intervistata da l a poco, amica del primo soggetto ascoltato. Questi, una volta
conclusa la sua intervista, ha poi abbandonato la stanza, lasciando intervistatrice e osservatrice da
sole con lintervistata. Nel secondo caso, si tratta di un amico del giovane intervistato, il quale, per
rimasto per poco tempo, lasciando la stanza a pochi minuti dallinizio del colloquio e non
interferendo affatto con il suo svolgimento.

22
Losservazione partecipante

La serie americana Lost, oggetto della nostra analisi, giunta al termine in questi giorni (si veda la
nota numero 15). La contingenza di tale avvenimento ci ha permesso di effettuare unosservazione
partecipante, prendendo in analisi le modalit di fruizione, il coinvolgimento emotivo e i
comportamenti sociali scaturiti dalla visione dellultima puntata di Lost.
Nel nostro caso, ci teniamo a sottolinearlo, parlare di osservazione partecipante quantomeno
scorretto e riduttivo. Infatti, quando il ricercatore entra a far parte per un certo periodo di tempo e
continuativamente alla vita dei soggetti che costituiscono il suo universo di riferimento si parla [...]
di osservazione partecipante
40
. In altre parole, per osservazione partecipante si intende
comunemente una situazione di ricerca in cui losservatore fa ogni sforzo per diventare un membro
del gruppo che deve studiare, cercando di coinvolgersi in pieno nella vita di questultimo
41
.
Stando a queste definizioni, appare evidente che losservazione dellesperienza di fruizione della
puntata finale di un telefilm della durata di un paio dore non possa essere considerata a pieno titolo
partecipante. vero infatti che, pi del grado di segretezza e mimetizzazione dellosservatore, la
sua caratteristica peculiare una relativa lunghezza del periodo di coinvolgimento. pur vero, per,
che ci che era nostra intenzione fare, e che in parte abbiamo fatto, era immergerci completamente
nella situazione di estremo coinvolgimento e catarsi che la visione dellultima puntata di Lost, per la
cerchia dei suoi fan pi accaniti, ha rappresentato.
Inizialmente, era proprio ad una piccola comunit di fan che intendevamo rivolgerci, osservando in
maniera partecipata un gruppo di persone che spontaneamente avrebbe deciso di riunirsi per
guardare insieme lultima puntata. Avremmo voluto prendere discretamente parte allevento e
studiare i codici comportamentali messi in atto, i rituali di aggregazione e di fruizione del contenuto
mediale, i processi di decodifica e la loro eventuale negoziazione tra i membri del gruppo, il grado
di coinvolgimento emotivo e lapertura del testo rispetto a forme di immedesimazione. Purtroppo
non siamo stati in grado di perseguire questo obiettivo, dato il mancato reperimento di un gruppo di
persone che acconsentisse alla nostra incursione etnografica.
Per sopperire a tale inconveniente e per non perdere unoccasione unica e irripetibile, tale ci sembra
il finale di stagione di una serie di culto, abbiamo pensato, in accordo con il resto degli studenti
dellaula accademica, di fare osservazione partecipante su noi stessi, con lausilio di una telecamera,
che riprendesse una parte degli studenti coinvolti in questa esperienza, nel ruolo di osservati, e un

40
Gianturco, G. op. cit. p. 52
41
Bianco, C. Dall'evento al documento. Orientamenti etnografici, CISU:Roma, 1988, p. 146, in Gianturco, G.
Lintervista qualitativa. Dal discorso al testo scritto, Guerini: Milano, 2005, p. 53
23
gruppo di volontari, sempre tra gli stessi studenti, che si prestasse a fare gli osservatori, e a
compilare, durante la messa in onda del telefilm, una scheda di valutazione dellevento.
I risultati finali di questo esperimento verranno trattati in un capitolo apposito del nostro lavoro.


24










ANALISI
DELLE
INTERVISTE















25
Premessa

Come emerso dalle note metodologiche, per procedere verso unattenta e accurata analisi delle
interviste, stato necessario scomporle in tre aree principali:
Modalit di fruizione
Competenze
Rapporto tra s e il testo

Tuttavia, per comprendere a fondo e valorizzare la nostra esperienza riteniamo opportuno capire chi
sono le persone che abbiamo davanti. Durante i nostri nove incontri, tre per ricercatrice, abbiamo infatti
avuto modo di conoscere nove diverse persone e di arrivare a captare aspetti che vanno oltre l'oggetto di
indagine, ovvero Lost e l'engagement che ha saputo creare, che appartengono strettamente alla sfera
individuale di ciascun intervistato.
Studiare gli individui implica, in altre parole, il fatto di sapere che essi sono storicamente determinati,
figli del loro tempo e del loro contesto sociale e culturale
42
. Se questo significa rifarsi allapproccio
comprendente
43
, promosso da Wilhelm Dilthey, vuol dire che tenteremo non solo di elencare i risultati
ottenuti dalle interviste a dai questionari, ma di cogliere il significato dell'esperienza vissuta da queste
persone e di contestualizzarla nelle loro abitudini di consumo mediale.
Quindi, oltre alle tre aree sopra citate, riteniamo opportuno anteporne unaltra, che ci introduca alla
conoscenza degli intervistati e che chiameremo area biografica.















42
Gianturco, G. op. cit. p.19
43
Delory- Momberger, C. Les histoires de vie. De l'invention de soi au projet de formation, Anthropos : Paris, 2000 in
Gianturco, G. Lintervista qualitativa. Dal discorso al testo scritto, Guerini: Milano, 2005, p.19

26

AREA BIOGRAFICA

I nostri intervistati
Nome Et Studi/professione
Davide 25 Studente universitario
Carlo 39 Attore
Sergio 36 Consulente informatico
Francesco 20 Studente liceale
Federico 23 Praticante avvocato
Tabella 5: Nome, et e professione degli intervistati maschi


Nome Et Studi/professione
Laura 28 Resp. marketing casa editrice
Margherita 28 Praticante avvocato
Jessica 19 Cameriera
Corinna 21 Studente Universitaria
Tabella 6: Nome, et e professione delle intervistate femmine


Dopo aver conosciuto la composizione del nostro gruppo di intervistati, procediamo verso l'analisi dei
consumi culturali che gli stessi hanno dichiarato a margine degli incontri.
Come affermato nella nota metodologica, abbiamo affiancato allintervista qualitativa un breve
questionario di supporto che ci consentisse di ottenere alcune informazioni essenziali difficilmente
reperibili in fase di conversazione.
Con questionario si fa riferimento a un tipo di intervista in cui lo stimolo, la verbalizzazione
dell'intervistatore o la domanda standardizzato e programmato sia nella sua formulazione, sia
nell'ordine in cui esso viene offerto all'intervistato
44
; nel nostro caso per le risposte saranno chiuse e

44
Gianturco, G. L'intervista qualitativa. Dal discorso al testo scritto, Guerini: Milano, 2005, p. 69

27
quindi verranno offerte diverse alternative e, in alcuni momenti, sar anche possibile indicare una
particolare preferenza (ad esempio la testata giornalistica).
Il questionario si suddivide in quattro aree - riguardanti rispettivamente tv, radio, stampa e internet - ed
composto da quindici brevi domande a risposta multipla oppure tabelle da compilare, sempre inerenti
la dieta mediale del soggetto, che analizzeremo passo per passo.
Questa indagine, per quanto breve e prettamente quantitativa, ci stata utile per avere un quadro
generale nel quale contestualizzare le interviste e per capire in linea di massima lincidenza che i media
hanno nella vita quotidiana di ognuno.
Ma perch indagare proprio lo stile mediale e non altre dimensioni sociodemografiche?
Innanzitutto per la forte aderenza che c tra media e oggetto di indagine: Lost infatti un prodotto
mediale, audiovisivo per la precisione, legato a dinamiche commerciali ed editoriali che hanno portato
un network come ABC, in collaborazione con alcune case di produzione, a volere fortemente un
prodotto del genere e a disporre le condizione base perch tutta la fantastica storia di Lost avesse inizio
e generasse non solo i fenomeni di fandom, ma anche questa stessa ricerca.
In secondo luogo, ma non per questo meno importante, proprio la funzione dellapparato mediale,
senza il quale Lost non sarebbe potuto giungere agli occhi degli spettatori.
Studiare i media quindi, appare una condizione essenziale per capire che ruolo essi rivestano nella vita
quotidiana poich i mezzi di comunicazione forniscono continuamente e in grande quantit materiali
simbolici con cui confrontarsi e cui riferirsi a livello di lettura e pratiche della e nella realt che ci
circonda, interpretando il doppio ruolo di provider di modelli e di certificatori di qualit degli stessi e
intervenendo con decisione, dunque, nel processo riflessivo di costruzione dell'identit
45
.
A questo proposito anche Roger Silverstone, sociologo e studioso dei mezzi di comunicazione, nel suo
volume Perch studiare i media? (2002), ci mostra la centralit degli stessi nel formare la nostra
esperienza del reale, nel cementare il legame sociale, nel veicolare le strutture del potere e nel produrre
e trasformare i contenuti culturali delle comunit sociali: mia intenzione sostenere che i media vanno
studiati perch sono centrali nella nostra vita quotidiana, in quanto dimensioni sociali, culturali,
politiche ed economiche del mondo contemporaneo e in quanto elementi che contribuiscono alla nostra
capacit variabile di dar senso al mondo, di costruire e condividere i suoi significati.
46

Una volta sottolineata la rilevanza di questo nostro percorso, possibile procedere con lanalisi degli
stili mediali dei nostri intervisti, partendo dai consumi televisivi.

45
Thompson, J.B. Mezzi di comunicazione e modernit, Il Mulino: Bologna, 1998, p. 295
46
Silverstone, R. Perch studiare i media, Il Mulino: Bologna, 2002, p.19
28

1. Mediamente con quale frequenza vedi la tv?


Frequenza

Composizione

Tutti i giorni della settimana 5
3-4 giorni alla settimana 2
1-2 giorni alla settimana - -
Meno di una volta alla settimana 2
Tabella 7: Frequenza visione TV

2. In una giornata standard per quante ore mediamente vedi la tv?



Risposte

Composizione

Meno di 1 ora 5
Da 1 a 2 ore 2
Da 2 o 3 ore -
Oltre tre ore 2
Tabella 8: Media ore di visione TV


Da un primo sguardo a questi dati si pu notare come la televisione sia un medium piuttosto seguito e
presente nella vita quotidiana dei nostri intervistati: solo due di loro, Laura e Corinna, dichiarano di
vederla raramente (meno di una volta alla settimana). Questa dichiarazione stata confermata e
rafforzata dallespressione della propria opinione in sede di intervista:


I. Mah, televisione non ne guardo ormai da un paio di anni. Nel senso, nellultimo
anno e mezzo prevalentemente capitava che guardassi i telegiornali a ora di cena ma il
mio consumo di televisione vera e propria molto scemato negli ultimi due-tre anni,
quindi non guardando televisione guardo parecchie serie televisive per tramite
computer. (int 3, p.1, r.15)


29
R. E il tuo rapporto con la televisione?

I. Zero! Zero, soltanto qualche volta in streaming Rai Tre... no, Rai Tre? Rai Due? Non
lo so nemmeno, sul computer vedo Che tempo che fa il sabato e la domenica. (int.8, p.1,
r.48)

interessante come invece la componente maschile del gruppo sia compatta nel dichiarare di vedere
tutti i giorni la televisione; anche se il dato non ci consente di capire con che profondit e con quale
attenzione la guardino, dalle dichiarazioni di Davide durante l'intervista, si pu per scoprire qualcosa di
pi, proprio perch lui si sbilanciato in una descrizione molto dettagliata del suo rapporto con la
televisione. Ecco alcuni passaggi significativi:

I. Allora, premetto che la televisione... cio, non mi considero un appassionato di televisione,
cio non mi piace la televisione perlopi, per, nonostante questo, ha un potere su di me
veramente sconvolgente, nel senso: pi la disprezzo pi non riesco a fare a meno di
guardarla (int.1, p.1, r.16)

[..]

I. Fin da piccolo, se mi fosse capitato di guardare una cassetta e scoprire che nello stesso
momento stavano dando lo stesso film, anche se avrei dovuto subire la pubblicit, preferivo
guardarlo in televisione.

R. Come mai?

I. Come una forma si sottomissione al dio mediatico non so... No non lo so mi sembrava di
essere pi partecipe, mi emozionava di pi, forse pi vero, mi sembrava che fosse quello
vero, la prima teatrale forse, capito? (int.1, p.5, r.32)


Solo uno di loro, Francesco, dichiara di vederla per pi di tre ore al giorno mentre Corinna e Laura si
riconfermano distanti dal mezzo televisivo che occupa pochissimo spazio nella loro vita quotidiana. Per
quanto riguarda gli altri Margherita dichiara di vederla a giorni alterni e per brevi sessioni mentre
Francesco, Carlo e Davide la vedono tutti i giorni e anche loro per brevi sessioni.
Federico e Jessica si situano appena sotto Francesco dichiarando un tempo medio di fruizione tra le due
e le tre ore giornaliere.
Passiamo ora all'aspetto dei contenuti. I nostri intervistati sono stati invitati ad esprimersi in merito ai
canali televisivi, depositari di una certa identit e quindi simbolici per capire l'orientamento delle
30
abitudini mediali, e in merito ai generi che si possono incontrare in televisione, altrettanto importanti
per capire i gusti e le tendenze in atto.

3. Ti elencher una serie di canali televisivi. Puoi dirmi con quale frequenza segui questi canali
durante la settimana?


Canali

Spesso
(3-4 volte /sett)
Poco
(1-2 volte /sett)
Per nulla

Rai 1 - 3 6
Rai 2 - 7 2
Rai 3 2 6 1
Rete 4 1 3 5
Canale 5 2 2 5
Italia 1 3 2 4
La 7 2 4 3
Canali di informazione su SKY
(SkyTg24 Rainews24) 2 2 5
Canali di intrattenimento su SKY
(Fox, etc) 3 2 4
Canali di cinema su SKY 2 2 5
Canali dedicati ai ragazzi su SKY
(GTX, Disney Channel) - 2 7
Canali di sport su SKY 3 1 5
Altra TV satellitare - 1 8
Canali premium DTT - 1 8
Tabella 9: Frequenza visione canali tv generalisti/SKY/DTT

Lampante, proprio perch coinvolge quasi tutti gli intervistati, il totale disinteresse verso i canali a
pagamento del digitale terrestre e in generale verso tutti quei canali che compongono la disordinata
offerta che si pu trovare oltre SKY, per chi ha il satellite, e oltre i canali generalisti, per chi ha il
digitale terrestre.
Inoltre, a uno sguardo di massima, lasciandosi anche guidare dal colpo docchio ottenuto tramite i
colori, si pu evidenziare una tendenza tutta femminile a snobbare quasi del tutto lofferta televisiva,
senza dimenticare che proprio Corinna e Laura incidono in questo risultato con la loro gi accennata
diffidenza nei confronti del mezzo televisivo.
Per quanto riguarda la televisione generalista si nota uno scarso interesse diffuso ad eccezione di Rai
Tre, che molto seguita da due ragazzi e poco seguita dal resto del gruppo.
31
Nel complesso i canali Mediaset registrano una pi alta affezione con una buona fetta di intervistati che
seguono spesso soprattutto Canale 5 e Italia 1; Rete 4 invece non rientra nelle preferenze dei pi ma
ottiene comunque un buon risultato rispetto ai numerosi sondaggi che la danno come impopolare tra i
giovani. Le donne si distinguono per la scarsa considerazione delle reti Mediaset, in particolare Italia 1,
disertata da tutte loro.
Il quadro di La 7 nel complesso bilanciato ma vale la pena considerare come sia significativa, rispetto
ai bassi livelli di share della rete (2,96%)
47
, la presenza di ben sei persone che la seguono spesso oppure
ogni tanto.
Sky, invece, deve fare i conti con le barriere all'ingresso della sua piattaforma, proprio perch parte
degli intervistati non abbonata ai suoi servizi, vuoi per motivazioni economiche oppure per altre cause
tra cui potrebbe esserci il fatto di studiare fuorisede. La piattaforma frequentata assiduamente da
almeno tre di loro ma anche altri fanno capire di gradire lofferta Sky, fatta eccezione per i canali
dedicati ai ragazzi, che sono quasi esclusi dalle scelte degli intervistati.
Ecco le considerazioni di Francesco e Jessica emerse in sede di intervista:

I. In televisione guardo prevalentemente Fox, quindi Sky, la parabola, e come serie
televisive s: Lost e tante altre, Boris anche per dirti, quindi tutte le serie televisive della
Fox. (int. 7, p.1, r.9)

I. Allora, cartoni animati tipo Griffith, Simpson, Futurama... o anche tipo qualche
documentario su National Geographic e tre quarti delle serie che trasmettono su Fox!
(int.6, p.1, r.22)

















47
Fonte: Auditel periodo 14/09/2008 - 30/05/2009
32

4. In media in una settimana segui:


Generi

Spesso
(3-4 volte /sett)
Poco
(1-2 volte /sett)
Per nulla

Fiction tv 6 2 1
Cartoni animati/ programmi per ragazzi 3 3 3
Tg 5 4 -
Film 4 5 -
Programmi di attualit/ approfondimento 5 3 1
Intrattenimento 4 3 2
Sport 4 1 4
Talk show 2 4 3
Documentari 3 2 4
Altro 1 1 4
Tabella 10: Frequenza di visione dei generi televisivi

Il panorama che si presenta in Tabella 10 piuttosto frammentato e ricco di informazioni tra le quali
spicca il gradimento della fiction tv, formato in cui possibile inquadrare Lost, che pu vantare ben sei
affezionati, due buoni fruitori e solo un disinteressato.
Secondo alla fiction in fatto di gradimento il Tg che per in qualche modo riesce a coinvolgere tutti,
chi pi frequentemente, chi meno, ma rimane comunque un prodotto centrale e di interesse per tutto il
gruppo degli intervistati.
Lintrattenimento e lapprofondimento sono graditi in particolare dalla componente maschile e poco
frequentati dalle donne, che si sono schierate compatte solo in una occasione: la fiction tv.
Tra le parole di Corinna, Jessica e Laura, durante le interviste, in effetti emersa questa particolare
preferenza:

I. ... diciamo che guardo abbastanza telefilm da - potermi, non lo so, definire forse una...
patita? No patita troppo, dai, {sorride} appassionata, dai, appassionata di telefilm.
(int.8; p.1,r.11)


R. Da quanto tempo hai questa abitudine di guardare tante serie?

I. Ma, saranno cinque anni pi o meno.

33
R. E rispetto ai contenuti fai qualche tipo di selezione? Magari qualche genere che ti piace
di pi.

I. Ma, di solito comincio a guardare la prima puntata poi vedo se comunque mi pu
interessare... quindi non so guardo da CSI a Desperate Housewives.

R. Ma quelle che poi scegli hanno delle caratteristiche particolari?

I. Ma no sinceramente, le guardo indipendentemente perch mi piacciono pi argomenti
poi magari s, mi baso su sulla scelta di com' il personaggio principale e allora magari le
seguo di pi. (int.6, p.1, r.29)

I. Non guardando televisione guardo parecchie serie televisive per tramite computer.
Quali... va b, a parte Lost, di cui stiamo parlando ho recuperato con molti anni di ritardo
Twin Peaks perch quando ero piccolina non me lo facevano vedere, poi guardo Fringe,
guardo FlashForward, guardo Glee, guardo How I meet your mother, guardo... Dexter lho
visto, poi ho smesso non me ne vengono pi in mente House Parecchie, comunque varie
(int.3, p.1, r.17)

Il resto degli intervistati tende a variare tra diversi generi e formati, disperdendosi e frammentandosi al
punto di non poter tracciare una vera linea di tendenza nel gruppo.
In effetti, ci rispecchia quello che senza dubbio gli studi etnografici hanno constatato gi da tempo,
ovvero limpossibilit di incasellare ogni telespettatore in determinate categorie, poich laudience di
massa in via di frammentazione e vi la necessit di ridefinire il concetto di pubblici in vista della
progressiva espansione di nuovi media, e quindi di nuovi generi, formati e modelli di fruizione. Dopo
tutto la televisione continua a occupare molte ore della nostra giornata, a essere il palcoscenico della
vita politica, un punto focale per la cultura popolare e la finestra preferita per affacciarsi sulla
rappresentazione globale. Eppure la sfida di un target in movimento, e perci di un oggetto di studio in
continua evoluzione, ci riguarda tutti
48
.
Anche la studiosa Ien Ang, che elabor una critica incisiva verso i metodi quantitativi di rilevazione
degli ascolti tv, era del parere che il tentativo di categorizzare e di accorpare i pubblici fosse solamente
a beneficio delle emittenti televisive, che sulla presenza fissa di una determinata audience hanno
costruito il loro business. In questo processo totalizzante di standardizzazione dei pubblici vengono
totalmente escluse le condizioni contestuali esterne, soprattutto la dimensione individuale
dellesperienza: la conoscenza istituzionale delle audience inevitabilmente astrae dal mondo sociale
confuso e disordinato del pubblico effettivo
49
.

48
Livingstone, S. The challenge of Changing Audiences, in And, R. Audience Reader. Saggi e riflessioni sull'esperienza di
essere audience, Guerini: Milano, 2007, p. 25
49
Ang, I. Cercasi audience disperatamente, Il Mulino: Bologna, 1998, p. 39

34
Passiamo adesso ad un breve excursus su uno dei mass media pi diffusi e longevi del pianeta, la radio,
e per poi dedicarci a una panoramica sulla lettura dei quotidiani.

5. In media con quale frequenza ascolti la radio durante la settimana?
6. Quale/i stazioni radiofoniche ascolti con maggiore frequenza?


Frequenza - preferenze



Pi volte al giorno Sergio
Tutti i giorni Carlo (Radio Citt Futura)
3-4 giorni alla settimana Margherita
1-2 giorni alla settimana Francesco (Radio Onda Rossa)
Mai o quasi mai Davide Federico (Radio 10, Nostalgia, Incontro)
LauraCorinnaJessica (Radio Citt Futura)
Tabella 11: Frequenza e preferenze di ascolto della radio

I pi anziani del gruppo, Sergio e Carlo, sembrano essere gli unici aficionados alla radio sebbene gli
altri menzionino alcune stazioni radiofoniche probabilmente preferite negli occasionali momenti di
ascolto del mezzo.

7. In media con quale frequenza leggi un quotidiano in una settimana?
8. Quale testata leggi pi di frequente?


Frequenza - preferenze



Tutti i giorni
4
Sergio (La Repubblica)
Francesco (La Repubblica)
Federico (Il Secolo XIX, Il Corriere della Sera, La Repubblica)
Laura (La Repubblica, Il Corriere della Sera, Il Manifesto)
3-4 giorni alla settimana
3
Carlo (La Repubblica)
Margherita
Corinna
1-2 giorni alla settimana 1
Davide (Il fatto quotidiano)
Mai o quasi mai 1
Jessica
Tabella 12: Frequenza e preferenze di lettura di quotidiani


35

9. Leggi la free press? Se si, quale testata?

S = 3 No = 6



Sergio (Leggo)
Federico (Leggo, City)
Margherita (Leggo)
Carlo
Francesco
Davide
Laura
Jessica
Corinna
Tabella 13: Lettura e preferenze della free press

Risulta particolarmente significativo, per definire lo stile mediale dei nostri intervistati, lalto livello di
lettura di quotidiani: ben quattro persone dichiarano di leggere tutti i giorni e quasi tutti acquistando il
giornale piuttosto che accontentarsi della free press. Il titolo pi in voga sembra essere La Repubblica
mentre per la free press il pi conosciuto tra le tre persone che abitualmente la usano Leggo.
Siamo finalmente giunti all'ultima, ma non meno importante, area di indagine sui consumi mediali,
ovvero quella dedicata ad internet, alla tipologia di siti frequentati e alle motivazioni di uso del mezzo.
Illustriamo prima i grafici emersi dal questionario per poi procedere all'analisi.



10. Utilizzi internet?

S = 9 No


Davide
Carlo
Sergio
Federico
Francesco
Margherita
Corinna
Jessica
Laura







Tabella 14: Uso di internet



36

11. Se s, con quale frequenza lo fai?
12. Quali siti visiti con maggiore frequenza?


Frequenza - preferenze



Tutti i giorni
9
Carlo (Repubblica.it, il Mucchio, Myspace)
Davide (Facebook, Myspace, siti di informazione, Youtube)
Sergio (Google, Facebook, Repubblica.it)
Francesco (Facebook, Youtube, Repubblica.it)
Federico (Siti di informazione, siti per lavoro, social network e cultura)
Corinna (Tumbler, Twitter, Internazionale)
Jessica (Facebook, Myspace, Megavideo)
Margherita (Facebook, Lex24, Il Sole 24 ore)
Laura
3-4 giorni alla settimana -

1-2 giorni alla settimana -

Mai o quasi mai -

Tabella 55: Frequenza e preferenze d'uso di internet


13. Se s, lo fai per:

Motivazioni uso

Si

No

Cercare informazioni 9
Leggere giornali online 8 1
Svago, divertimento 9
Gestione dei rapporti con gli altri
(forum, social network sites, chat) 9
Scaricare materiali (video, mp3) 9
Caricare materiali 4 5
Utilizzare e-commerce 3 6
Giocare on line 3 6
Tabella 16: Motivazioni uso di internet





37

14. Hai un profilo su un social network? Quale?

S = 8 No = 1


Davide (Facebook)
Federico (Facebook)
Sergio (Facebook)
Francesco (Facebook)
Margherita (Facebook)
Corinna (Facebook, Twitter)
Jessica (Facebook, Myspace)
Laura (Facebook)
Carlo






Tabella 17: Uso e preferenze dei social network sites


Tutti usano internet e tutti lo usano per fare tutto. Questa la prima constatazione, seppur banale, che
emerge guardando le Tabelle 16 e 17. Il nostro gruppo di intervistati non si mai dimostrato cos
compatto nelle scelte mediali come in questo caso.
Eppure non ci stiamo rivolgendo a veri e propri nativi digitali
50
ma sembra in ogni caso che questo
tipo di tecnologia sia stata completamente assorbita e che i suoi disparati usi siano del tutto conosciuti e
interiorizzati. Salvo le tre categorie Caricare materiali, Utilizzare e-commerce e Gioco online, in
cui si rilevano alcune resistenze, tutti gli altri usi di internet sono ampiamente condivisi dal nostro
gruppo.
Sebbene questi dati non ci permettano di indagare nel profondo il rapporto che c' tra gli intervistati e la
Rete possiamo comunque notare un progressivo affermarsi di una sempre pi ricca compresenza di
attivit e pratiche [come] - il downloading e il file sharing di musica e prodotti audiovisivi, la
partecipazione a siti di social network, la ricerca ma anche la creazione e la condivisione di contenuti, la
comunicazione peer-to-peer, etc...- agite dai soggetti attraverso le diverse tecnologie, tra loro
convergenti, ma in cui si riconosce la centralit indiscussa di internet e del telefono cellulare
51
.
Davvero interessante il lato sociale della rete, apprezzato da tutto il gruppo; uno solo degli
intervistati, Carlo, dichiara s di usare internet per mantenere legami sociali e relazionali, ma di non
avere alcun profilo (account) su siti di socialnetworking. Gli altri invece hanno tutti un profilo
Facebook e qualcuno ha anche Twitter (Corinna) o Myspace (Jessica).
In conclusione abbiamo indagato anche qualche aspetto della vita quotidiana legato ad attivit allaria
aperta o attivit culturali come andare a teatro e al cinema.

50
Si veda Palfray J., Grasser, U. Born Digital: Understanding the First Generation of Digital Natives, Basic Book:
Philadelphia, 2009
51
Scifo, B. La ricerca sui pubblici dei media nellera del web sociale in [a cura di ] Scifo, B., Monaci, S., AA.VV.
Sociologia 2.0, Scriptaweb: Napoli, 2010, p.17
38

15. Negli ultimi tre mesi, con quale frequenza hai:


Attivit

Tutti i
giorni
o quasi
Almeno una
volta alla
settimana
Almeno una
volta al mese
Almeno una
volta negli ultimi
3 mesi
Mai
Letto un libro non scolastico 1 2 3 3
Guardato un film al cinema
9


Visitato una mostra/museo 1 2 4 2
Assistito a uno spettacolo
teatrale
1 6 2
Assistito a un concerto
(pop,rock etc.)
2 4 2 1
Assistito a un concerto di
musica classica

9


Assistito a una manifestazione
sportiva
2 2 1 4
Frequentato discoteche 2 1 2 4
Tabella 18: Frequenza di attivit culturali/allaria aperta

Innanzitutto lampante come i concerti di musica classica non siano proprio tra le attivit preferite del
nostro gruppo di intervistati che invece a quanto pare gradisce molto di pi il cinema, con ben nove
risposte che affermano labitudine o la volont di recarsi almeno una volta al mese nelle sale.
Per il resto i nostri intervistati si dividono eterogeneamente nelle varie attivit senza altre particolari
preferenze o concentrazioni che potrebbero farci pensare a una tendenza in atto.
La lettura di libri per esempio abbastanza frequente, mostre, musei e spettacoli teatrali guadagnano
una sufficiente attenzione, cos come i concerti, evitati da un solo membro del gruppo.
Lo sport, che in questo senso si intende come andare allo stadio o assistere a manifestazioni, non attira
le ragazze, che invece si dimostrano lievemente pi aperte nei confronti delle discoteche, discoteche che
sono praticamente disertate da tre dei ragazzi.

In conclusione non resta che tirare le somme sulla biografia mediale dei nostri intervistati che ci ha
aiutato a comprendere meglio, seppur tramite sterili dati, che tipo di persone abbiamo di fronte e che
potr essere utile per rileggere le interviste sotto unaltra luce.
39
Il nostro gruppo generalmente costituito da individui informati che sono anche utenti abituali della
Rete e apprezzano le sue disparate funzioni. Si pu affermare, per, che l'interesse riscontrato
nellambito di internet non sia ugualmente forte per quanto riguarda la televisione dove, accanto ad
alcuni fruitori abituali, abbiamo altri che si disinteressano totalmente dei programmi offerti in tv. La
radio appare quasi demod, salvo per i pi anziani del gruppo mentre la stampa valorizzata
dallacquisto dei giornali piuttosto che dalluso della free press. I nostri intervistati sono anche attivi,
dinamici e poliedrici come dimostra la buona frequenza di attivit culturali e allaperto.
Nel complesso dunque abbiamo a che fare con un particolare segmento di giovani / giovani-adulti, che
si distingue per originalit e imprevedibilit nelle scelte di consumo di prodotti mediali e che trova per
in un ambiente come internet un approdo sicuro per soddisfare i propri bisogni.





















40
MODALIT DI FRUIZIONE




... parlami come parleresti ai tuoi pensieri...
(Shakespeare, da Othello)




Inizia qui il viaggio allinterno delle parole dei nostri nove intervistati che ci guideranno lungo il
percorso esperienziale che hanno compiuto durante la fruizione di un prodotto mediale, tale Lost,
raccontandoci non solo il loro punto di vista ma anche tutta una serie di aspetti che ruotano intorno alla
dimensione contestuale della situazione.
La citazione posta in esergo vuole appunto esprimere il profondo desiderio di condurre s unintervista
qualitativa ben fatta, e con tutto il riguardo metodologico del caso, ma anche di svolgere questa nuova
esperienza cercando di cogliere in pieno il lato emozionale e sociale di questa azione: in fondo non
facile al giorno doggi trovare un momento di incontro cos profondo con le persone, non facile n
ascoltare n essere ascoltati. Per questo motivo pensiamo che sia stata unesperienza di valore sia per
noi, ricercatrici in erba, che per i nostri intervistati, ragazzi e ragazze di disparata identit geografica,
sociale e culturale accomunati dalla passione per un telefilm.
Questo pensiero ci riporta alla straordinaria constatazione di quanto un prodotto mediale possa unire,
accomunare persone diverse e distanti, a volte tramite la Rete, a volte tramite incontri e discussioni, a
volte, perch no, tramite lUniversit. Avere un argomento in comune quindi probabilmente una
risorsa ai nostri tempi, per cui vale lapproccio del nessuno di noi sa tutto; ognuno di noi sa qualcosa;
possiamo mettere insieme i pezzi se uniamo le nostre conoscenze e capacit
52
.
Abbiamo cercato di compiere un vero viaggio durante le nostre interviste che iniziato con alcune
domande per rompere il ghiaccio inerenti la televisione in generale, i programmi, le preferenze
rispetto ai generi piuttosto che al formato. Successivamente siamo entrati pi nello specifico iniziando a
chiedere come e quando fosse avvenuto il contatto con Lost, cosa abbia poi spinto a proseguirne la
visione, per poi arrivare a indagare nello specifico attraverso quali mezzi avvenuto, con chi e come
strutturato il momento tipico di visione del telefilm.
In questa macroarea quindi ci concentreremo pi sugli aspetti inerenti alla fruizione del prodotto
portando alla luce le testimonianze degli intervistati.

52
Jenkins, H. Cultura Convergente, Apogeo: Milano, 2007, p. XXVI
41

Sar utile applicare un'ulteriore suddivisione per permettere una pi agevole analisi:
a. Consumi mediali e informazioni iniziali
b. Incontro del prodotto Lost e primi approcci alla serie
c. Modalit di fruizione del prodotto a livello tecnologico, linguistico e temporale
d. Visione tipo del prodotto
e. Condivisione dell'esperienza e ricerca di confronto


a. Consumi mediali e informazioni iniziali

Come gi in parte illustrato nel capitolo precedente, i nostri intervistati si sono inizialmente presentati.
Un breve schema della loro biografia rintracciabile in Tabella 5 e 6.
All'interno del gruppo possibile individuare una forte propensione verso i formati seriali. La
maggioranza, infatti, dichiara di gradire le serie televisive, alcuni senza preferenze di genere o tematica,
altri s. Tramite queste righe sar inoltre possibile capire sia alcune caratteristiche che, secondo i nostri
intervistati, le serie televisive dovrebbero avere per aumentare il loro appeal e di conseguenza il
livello di engagement, sia i criteri che alcuni di loro applicano nella scelta delle serie tv da guardare.

Davide esplicita la sua preferenza per cinema e cartoni per poi raccontarci la sua personale
dipendenza dalle serie.

I. Una delle cose pi interessanti penso che sia il cinema che forse l'interesse che ho che
pi incontra le proposte televisive per anche l non che siano sempre cos interessanti,
comunque cartoni animati a bomba! (int.1, p.1, r.39)

[...]

I. Allora, la mia storia con le serie televisive questa: io ho cominciato ad un certo punto,
quando ho scoperto il magico mondo dello streaming, ho cominciato a guardare un anime
giapponese che si chiama Death Note e sono diventato tossico di questa serie e quando
finita questa serie ho avuto come una crisi di astinenza da... cio avevo bisogno di una
dipendenza perch mi ero creato il mio momento serale in cui mi incollavo al computer e mi
guardavo le mie puntatine, no? E quindi ho provato a trovare dei sostituti, un po' come i
tossici con il metadone proprio no, e niente, ho guardato per un periodo un'altra serie che si
chiama OZ. (int.1, p.2, r.1)

42
Anche Margherita accorda la sua preferenza verso il cinema, non dando alcuna importanza alle serie tv,
ma poi le viene in mente di come rimase colpita da alcuni telefilm di genere legal (affini alla sua
professione di quasi avvocatessa) e non esita a farcelo presente.

R. Quando la vedi di solito, la televisione?

I. La vedo, se torno, nello stacco del pranzo, pochi minuti la mattina e di sera se
qualcosa minteressa.

R. Per esempio cosa tinteresserebbe vedere?

I. Un film, un film in particolare, magari qualche serie che ho visto, che mi piaciuta, ma
veramente molto poco. (int. 4, p.1, r.13)

[...]

I. Mi piaceva Medium moltissimo, anni e anni fa Il Giudice Amy e altre legate alla legge,
ma casuale. Non una scelta mirata, casualmente tra le cose che mi colpiscono di pi.
(int.4, p.1, r.29)

[...]

I. C'ho la vocazione di fare lavvocato, io! No, sto scherzando. Non lo so, non so dirtelo,
anche perch non sono tutti nel senso che non ho ma visto Carabinieri o Squadra di
polizia. Per deve essere qualcosa che mi piaccia come strutturato, che non sia scontato,
che, non lo so, mi piacciano gli attori, dipende (int. 4, p.1, r.34)

Corinna, come accennato nel precedente capitolo, proprio un'appassionata di serie tv e ora ci spiega
come le seleziona:

I. Allora diciamo che devono decollare abbastanza subito perch non ho abbastanza
pazienza per aspettare uno due tre puntate perch decollino. - Se mi fanno aspettare troppo
io perdo entusiasmo, anche perch una puntata dura dai venti ai quaranta minuti. Avendo
io anche una vita intorno {ride}, un po difficile aspettare cos tanto. Quindi se mi
prendono subito aspetto il pilot, le prime due-tre puntate e poi via. Se no no. Quindi, s, in
base o a consigli oppure andando in giro, leggo la descrizione e via. (int. 8, p.2)

Anche Jessica appassionata di serie tv e dichiara di non avere altre particolari preferenze, ma ha
comunque un criterio di selezione.

I. Ma no sinceramente, le guardo indipendentemente perch mi piacciono pi argomenti
poi magari s, mi baso su sulla scelta di com' il personaggio principale e allora magari le
seguo di pi. (int.6, p.1, r.40)

43
Carlo invece guarda un po' di tutto ma poi ci tiene a rimarcare la sua preferenza per le serie tv. Lui le
sceglie in base alla sceneggiatura.

I. Allora, programmi di informazione, cio giornalistici, di approfondimento giornalistico, e
poi e poi diciamo serie tv. (int.2, p.1, r.9)

[...]

I. S, diciamo che forse l'elemento che uno giudica maggiormente la sceneggiatura, cio
il livello di scrittura e di credibilit. Di originalit, se sono appunto situazioni e personaggi
non banali, che ci sia la capacit di stupire lo spettatore con soluzioni o con soluzioni
originali, quindi inaspettate, o con una profondit di scrittura, capacit di descrivere gli
ambienti. (int.2, p.1, r.24)

Laura dichiara invece che il mistero ad interessarla di pi e a contribuire a rendere pi costante la sua
fruizione:

I. Beh s, in genere un format tipo Lost o cose pi importanti sotto questo punto di vista mi
interessa di pi perch invece le altre, voglio dire, non avendo nessun mistero da svelare,
posso anche lasciarle perdere per pi tempo, invece quelle che mi tengono attaccata allo
schermo tento di seguirle con una cadenza pi settimanale perch sono curiosa di sapere
cosa succede, ovviamente, su quelli sono pi costante. (int.3, p.1, r.26)

Anche Francesco si schiera visibilmente dalla parte delle serie tv ma esprime inoltre il suo gradimento
verso il genere comico:

I. In televisione guardo prevalentemente Fox, quindi Sky, la parabola, e come serie
televisive s: Lost e tante altre, Boris anche per dirti, quindi tutte le serie televisive della
Fox. (int.7, p.1, r.29)

[...]

I. David Letterman! Molto David Letterman, il programma I Soliti Idioti, quello di MTV, e
Comedy Central che un altro di quei canali, no? E in generale gli show comici, molti
show comici.

R. Ti piace particolarmente il genere comico?

I. S, soprattutto. (int.7, p.1, r.24)

Sergio invece non fa preferenze di genere ma sottolinea che la sua fruizione della tv strettamente
legata a film e serie.

44
I. S, per quanto riguarda i telefilm diciamo un po tutti, dal - diciamo dal comico tipo
Scrubs al fantascientifico tipo Battlestar Galattica insomma - svariati generi, polizieschi
eccetera. Non ho un genere preferito. Anche i film, di conseguenza, il cinema, la stessa
cosa, insomma, tutti i generi mi piacciono.

R. Altre cose che guardi?

I. In televisione?

R. S!

I. Mah, in televisione - poche cose, non mi piace molto appunto a eccezione di film e
telefilm. (int.5, p.1, r.14)

L'unico a non mostrare particolare affezione per il formato seriale forse Federico che afferma di non
guardare spesso serie tv ma programmi di flusso:

I. Allora, guardo innanzitutto informazione, programmi appunto di informazione, dibattiti
politici ma anche su qualsiasi argomento, documentari, programmi di intrattenimento
anche stupidi e sport, sport, calcio, ciclismo, sci... dipende dalla stagione.

R. Sempre in televisione?

I. S, si... a volte con il computer seguo le dirette streaming di sport e guardo i video

R. Serie televisive ne segui?

I. Mah, raramente, perch poi non riesco a seguirle tutte, poi mi perdo le puntate. (int.9,
p.1, r.11)

45
b. Incontro del prodotto Lost e primo approccio alla serie

Confrontando le modalit con cui i nostri intervistati sono venuti a conoscenza dellesistenza di Lost,
appare lampante lincisivit di amici, parenti e conoscenti nel guidare le loro nostre scelte di consumo
mediale. Pochi hanno menzionato la pubblicit, alcuni hanno detto di averlo visto passare in televisione
e di essersi incuriositi, mentre quasi tutti hanno raccontato il loro primo incontro come esperienza nata
da una relazione sociale.
Ecco gli esempi di Margherita, Jessica, Francesco, Federico, Corinna e Davide:

I. Allora, di Lost avevo visto qualche puntata qualche anno fa in TV, ma mi ero resa
conto che era una cosa da seguire e poich non avevo tempo, arrivavo tardi, non mi
trovavo con gli orari in cui lo faceva in TV, quindi non lho mai seguito. La mia
coinquilina poi ha stimolato la mia curiosit, diciamo cos, e quindi ho cominciato a
vederlo, e tutti quanti Lost, Lost, Lost. Un po per curiosit, dai, per farmi unidea su
questo fenomeno. (int.4, p.1, r.46)


I. Per colpa di mia madre, praticamente aveva iniziato a guardarlo su Sky poi
praticamente mi ha costretta a guardarlo e poi mi sono un po' appassionata... (int.6, p.1,
r.49)

[...]

R. E cos' che poi ti ha spinto a continuare?

I. La trama, poi perch pieno di flash, tipo che all'inizio ci sono tutti i flashback poi
verso la terza e la quarta serie ci sono tutti i flashforward e poi c' tutta un'altra cosa dei
mondi paralleli quindi bellissimo... mi piace da morire... (int.6, p.2, r.18)


I. Lho conosciuta tramite un amico, perch Lost iniziato mi sembra due anni, due
anni e mezzo fa, comunque tramite un mio amico, era l'inizio della prima stagione. Mi
ricordo che mi disse C' questa serie bellissima, che INTRIPPANTE, e io ho detto
Va b, guardiamocela! e da l mi sono chiuso! (int.7, p.1, r.51)


I: Mah, la serie l'ho conosciuta un po' di tempo fa, agli inizi, qualche anno fa che
cos'era? Per amici che ne parlavano...per non mi sono mai, anche se l'argomento mi
interessava - non ho mai cominciato a guardarla frequentemente, ho guardato pezzetti di
puntate ma non avevo proseguito.

R. E poi cosa ti ha spinto a guardarla?

46
I. E poi me ne ero dimenticato dell'esistenza di Lost e poi niente, su consiglio di amici
venuto fuori largomento e ho guardato in streaming alcune puntate e poi ho proseguito.
(int.9, p.1, r.40)


I. Allora io ricordo che la prima volta che vidi o sentii parlare di Lost era lestate del
primo anno duniversit. Ero a casa di questa mia amica al mare e stavano trasmettendo
forse o la quarta o la quinta serie. E lei era tutta fomentata per questo telefilm e io
pensavo ma che cos?. Mi ricordo che usc Hurley e qualcuno disse aah ecco il
ciccione!. Io pensavo fosse una cosa molto simpatica, un telefilm molto comico, e invece
no. Poi mi traumatizzarono con tre stagioni in otto minuti. Dissi no no no non posso
vedere una cosa che crea cos tanta dipendenza. (int.8, p.2, r.44)

[...]

I. Puoi anche restarne fuori da persona un po pi razionale, io ne sono restata fuori per
un podi anni. Poi il destino si ripresentato, e in questa casa ho trovato la mia
coinquilina che mi ha di nuovo parlato di Lost. Ho detto Va beh, addentriamoci. (int.8,
p.2, r.44)

[...]

I. E che successo? Che mi hanno incuriosito cos tanto che ho detto... Perch poi si
parlava tanto di questa ultima stagione, sentivo discorsi su si stanno accumulando teorie
stranissime. Al che ho detto va beh, dai, cos male non potr farmi. E invece... (int.8,
p.2, r.34) (int.8, p.3, r.9)



I. Allora una mia amica un giorno sull'autobus, una mia amica che era diventata da poco
fan di Lost... Cio insomma una mia amica che aveva da poco iniziato a vedere Lost si
era appassionata di questa serie, un giorno senza ragione, non mi ricordo quando fosse,
penso che fosse il periodo in cui guardavo Death Note forse, forse un paio di anni fa, ha
iniziato a raccontarmi un pochino la trama di questo telefilm e l per l non mi ha
incuriosito per niente. (int.1, p.3, r.32)

[...]

I. dopo un po' OZ mi ha smesso di piacere, cio mi piace ancora ma non avevo pi
voglia di stargli dietro, per avevo bisogno come prima del mio momento serale, e allora
ho riflettuto un po' sui vari incontri che avevo avuto con Lost e mi venuta la curiosit di
provare, ah no scusa, mi sto dimenticando un dettaglio particolare: un mio amico una
sera, nella quale ho dormito a casa sua e al mattino ci stavamo annoiando, cio non
che ci stavamo annoiando, era mattino e non c'era niente da fare, cos stavo per andare a
casa e mi ha detto :Dai ti faccio vedere un episodio di Lost! Lho guardato e gli ho
detto: Vuoi dire che giunto il momento? Lo sapevo che cera qualcosa sotto!. (int.1,
p.4, r.51)

[...]
47

I. Mi ha fatto vedere il primo e il secondo, le due pilota, e da l, tossico, ho dovuto
continuare. (int.1, p.5, r.15)

Dopo questa carrellata possiamo confermare la natura amicale/familiare dei primi incontri tra i nostri
intervistati e Lost, il che pu portare a ragionare sulla valenza del passaparola come forma di contagio o
semplicemente di pubblicit tra le pi efficaci che il marketing possa riconoscere.
Lo studioso Henry Jenkins
53
, affronta proprio il tema della diffusione dei contenuti mediali, ponendo
l'accento sul fatto che non tutti i contenuti riescano a diffondersi nello stesso modo e quindi if the same
content is passed between multiple communities, it is because that content serves relevant functions for
each of those communities not because it serves some lowest common denominator or universal
function.
Probabilmente, quindi, il valore che i pubblici percepiscono in Lost, sebbene varii da persona a persona,
talmente profondo da rendere il telefilm tanto un valido argomento di discussione quanto un prezioso
consiglio da dare a un amico.
A questo punto sar interessante vedere cosa ha spinto il resto degli intervistati, ovvero Laura, Sergio e
Carlo, a intraprendere la visione del telefilm:

I. Credo di aver iniziato con un anno di ritardo, credo che qui sia uscita nellautunno
del Duemila.....sei? Io ricordo di aver visto unanteprima della serie che sarebbe iniziata
nellautunno su Rai Due, e questa anteprima, che era una sorta di trailer, mi ha molto
incuriosito, per proprio in quel frangente in cui sarebbe iniziata non ero in Italia, ero
partita per il Portogallo per sei mesi e quindi chiaramente mi sono persa tutta la prima
messa in onda che ho recuperato al ritorno in Italiano, per perch qualcuno me lha
data in DVD, credo. (int.3, p.2, r.6)


I. Beh comunque sapevo che in America aveva avuto, insomma, la prima serie discreto
successo, insomma, era una serie complessa, era una cosa abbastanza nuova, lidea cos,
insomma, tanto si sapeva gi dallinizio la storia dellisola eccetera, una cosa un po
diversa dalle altre, e poi questo alone di mistero mi ha appassionato sempre di pi
seguendo anche su internet i vari giochi che erano che erano nati con la prima serie in
America, insomma stato un crescendo e mi ha interessato molto e ho cominciato a
seguirlo. (Int. 5, p.2, r.3)


I. Lho conosciuta avevo visto le prime puntate su Rai Due, e poi con il fatto che
comunque difficile mantenere un appuntamento settimanale, cio mettersi ricordarsi

53
Jenkins, H., Li, X., Krauskopf, A. D., Green, J. If It Doesnt Spread, Its Dead, 2009, p.73 reperibile allindirizzo
www.henryjenkins.org
48
che ogni venerd c' quel programma, a un certo punto le prime due serie le ho viste con
i cofanetti. (int.2, p.1, r.34)

Laura e Carlo hanno preso contatto con la serie tramite Rai Due, ed interessante notare le diverse
motivazioni per cui non hanno continuato a seguirla durante la messa in onda della rete. Laura dovuta
partire e invece Carlo afferma di avere una certa difficolt nel seguire un appuntamento settimanale.
Questa una delle tipiche motivazioni che rendono le nuove tecnologie come lo streaming molto
apprezzate dagli utenti della Rete, che possono in questo modo gestirsi una specie di palinsesto
personalizzato, potendo scegliere in qualsiasi momento tra una lista di titoli di film e serie tv che per
ampiezza ed eterogeneit potrebbe fare invidia a Blockbuster. Largomento verr approfondito nel
prossimo paragrafo, dedicato alle modalit di fruizione, in cui sar possibile introdurre anche una
panoramica sulle preferenze a livello linguistico e di gestione temporale.


c. Modalit di fruizione del prodotto a livello tecnologico, linguistico e temporale

Livello Tecnologico

I. Il magico mondo dello streaming. (int.1, p.2, r.2)

Ecco come Davide definisce la recente rivoluzione tecnologica che consente la visione in streaming di
contenuti audiovisivi, di cui sei membri del gruppo sembrano servirsi abbastanza frequentemente.
Anche dalla parole di Margherita, Jessica e Carlo emerge la medesima preferenza di fruizione :

I. che io non ho mai tempo di vedere la TV, quindi guardandole con il computer c
anche la comodit di scegliere io quante puntate vedere e quando vederle. Sicuramente
questo ha influito notevolmente. (int.4, p.2, r.3)


I. Mmm, no... tipo se c'era il luned non che rimanevo tutti i luned in casa a guardarlo,
guardavo poi le repliche o da internet mi riguardavo le puntate che avevo perso.

R. In particolare andavi su siti di streaming o scaricavi le puntate?

I. No, streaming. (int.6, p.2, r.30)


I. Dopo le prime due serie l'ho seguita sulle Rete. (int.2, p.2, r.11)
49


L'esperienza di Laura e Sergio invece significativa perch rappresenta la categoria di fruitori che
utilizza comunque la rete per arrivare al contenuto, ma preferisce scaricare le puntate ed eventualmente
trasferirle su DVD:

I. Scarico. Ho provato a farlo in streaming dopo di ch mi sono annoiata perch hanno
dei limiti di tempo..non ne puoi guardare pi di una di seguito allaltra perch devi
aspettare un sacco di tempo, quindi in genere li scarico e li guardo con i sottotitoli.
(int.3, p.1, r.39)


I. S! gi dalla seconda mi sono fatto dare dei cd da un mio amico, un altro patito che si
era gi scaricato tutto nel cd tutti i titoli, e anche s, la seconda, la terza, cos le ho viste.
In televisione solo la prima. (int.5, p.2, r.32)


Solo Francesco aspetta la messa in onda televisiva, essendo in possesso dellabbonamento di Sky. Come
noto, infatti, l'emittente televisiva Rai Due, trasmetter la sesta ed ultima stagione, solo durante l'estate
2010. Al contrario, Fox, ha concentrato la sua strategia sulla messa in onda ravvicinata con gli Stati
Uniti, arrivando ad allinearsi completamente in occasione dellultima doppia puntata.

R. Guardi ogni puntata seguendo la trasmissione televisiva su Fox, con cadenza
settimanale?

I. S! Cio ecco, capitato alcune volte che non ho resistito e ho scaricato, per da buon
fan soprattutto ho aspettato. Anche perch mi faceva salire un po' la tutti i
mercoled sera, s s, sparato l davanti! (int.7, p.3, r.27)

La disponibilit del contenuto, che tramite lo streaming e il downloading nettamente amplificata,
sembra incidere se non essere proprio una condizione basilare per la fruizione del prodotto,
probabilmente per la comodit e la facilit di integrazione con i ritmi di vita personali.
Il rischio, per, quello di sconfinare in territori al limite della legalit, in quanto la presenza, la
rintracciabilit e la fruizione di tali contenuti in Rete non dipende dalle case di distribuzione e dalle
cosiddette media company, ma dalla volont di alcuni utenti che ne predispongono la circolazione. In
linea di massima, per, impossibile non attribuire a queste pratiche una funzione fondamentale: tra i
nostri nove intervistati, infatti, solo uno aspetta la messa in onda televisiva.


50

Livello linguistico

In questa sezione abbiamo analizzato le preferenze di fruizione del testo filmico nelle due diverse lingue
in cui disponibile, ovvero linglese, lingua in cui Lost stato girato, e ovviamente l italiano. Alcuni
intervistati si sono anche sbilanciati in una personale opinione sul doppiaggio che pare non soddisfare a
pieno i loro gusti, sebbene il nostro paese possa vantare una delle migliori scuole in questo ambito. Vi
per da constatare che cinque membri del nostro gruppo, da veri e propri fan, si schierano compatti per
la fruizione in lingua originale. Sono: Corinna, Francesco, Sergio, Laura e Carlo.

I. In originale con i sottotitoli, dai! Comunque tutta unaltra emozione. Sentire Sawyer
o John Locke in lingua originale tuttaltro che in italiano. Va beh il problema di tutti i
telefilm questo, purtroppo. (int.8, p.3, r.37)


I. S, in inglese molto pi bello. Non lo capisco tutto, per lo preferisco, s s. un'altra
cosa, Lost, cio un sacco. Ci sono alcuni personaggi che se li vedi in italiano rendono
la met di come sono in inglese in americano. (int.7, p.2, r.25)


I. Non avendo mai visto una serie con i sottotitoli avevo un po di titubanza ma devo dire
che preferisco la lingua originale perch la lingua originale degli attori d molto,
caratterizza molto i personaggi e secondo me qualche personaggio stato doppiato pure
male. (int.5, p.3, r.4)


I. S. Lost, in particolare, la prima serie lho vista in italiano, ma credo solo la prima, poi
lho sempre visto in inglese. Ormai una questione proprio dabitudine, nel senso cho
fatto orecchio...e mi da quasi fastidio. Cio, soprattutto se una cosa che ho gi visto in
lingua originale e poi la sento in italiano, stento quasi a riconoscerla, mi da un senso di
straniamento fastidioso. (int.2, p.1, r.49)


I. Beh s, perch in lingua originale comunque pi coinvolgente, perch il doppiaggio
fa perdere molto del suono originale, che se uno fa il confronto poi si rende conto che la
differenza c'. Proprio una differenza di coinvolgimento. (int. 2, p.2, r.20)

Davide, Federico, Margherita e Jessica al contrario preferiscono la visione in italiano, pi che altro per
motivi di comodit e per evitare limpegno di leggere i sottotitoli. Nelle parole di Margherita e Federico
si possono rintracciare questi due aspetti:
51


I. Vedere la TV un momento di relax, quindi non mi voglio applicare a cercare di
capire una parola o a non capire tutto. Litaliano pi chiaro e non c bisogno pi di
tanto di andare a immaginare (int.4, p.2, r.31)


I. ...tendenzialmente in italiano, altrimenti mi distraggo con i sottotitoli. (int.9, p.3, r.14)



Livello temporale

In questa sezione verr svolta lanalisi della gestione a livello temporale del prodotto mediale. Durante
lintervista stato chiesto innanzitutto se la fruizione fosse stata costante o saltuaria. In un secondo
momento, stata indagata la modalit di visione delle sei stagioni del telefilm (in quanto tempo,
guardando pi puntate di seguito, ecc...) e infine leventuale necessit degli intervistati di andare a
rivedere alcuni episodi della serie. In generale, si pu affermare che tutti i membri del gruppo, dal
momento in cui hanno incominciato a vedere la serie, ognuno in tempi diversi, hanno mantenuto una
certa costanza nella fruizione, come esemplificano le parole di Davide.

I. Da quando ho cominciato a guardarlo con l'intento di sapere cosa succede nella storia
stata una fruizione cos tantissima. (int.1, p.7, r.11)

Sempre Davide, insieme a Laura e Sergio, conferma una certa tendenza alla maratona, tipica di coloro
che hanno iniziato a guardare la serie in ritardo rispetto alla messa in onda televisiva e che grazie alla
Rete hanno potuto comunque essere spettatori di Lost.

I. ... me le sono guardate tutte di fila... (int.1, p.5, r.47)


I. Mah. Non lo so, in qualche mese. Due-tre mesi. Non lo so. Nel senso che, una volta che
ho visto le prime due-tre puntate mi sono appassionata, a quel punto le avevo tutte con
me quindi ci ho messo poco tempo a finirla. (int.3, p.2, r.17)

I. La seconda, preso dallentusiasmo, ne vedevo tipo quattro al giorni quindi nel giro
nel giro di un mesetto lho vista tutte. Le altre sono stato pi tranquillo, insomma quando
52
avevo un po di tempo e adesso come ti ho gi detto vorrei vederne il pi possibile
insieme. (int. 5, p.3, r.19)


Molto interessante a questo punto laspetto della necessit/piacere di tornare indietro nelle puntate.
Questa un abitudine diffusa tra i nostri intervistati ma per motivi diversi. C chi accenna al fatto che
ogni tanto gli sia capitato ma c anche chi, come Francesco, entusiasta nel dichiarare la sua
posizione.

I. S, un botto! {ride} S s perch quando le rimandavano comunque le rivedevo, proprio
perch, cio cos, proprio per piacere, per puro piacere. Tanto tutte quante le puntate
girate, in cui succede qualcosa di bello, di fenomenale, quindi qualsiasi cosa bella,
qualsiasi puntata bella. (int.7, p.3, r.40)

[...]

I. ti chiedi E questo quando successo?. Un macello, un casino! E devi andare per
forza a riguardartele, se no non ce la fai. Non ti stai appassionando, se non vuoi sapere
tutto. (int.7, p.7, r.2)

Resta comunque ovvio come un prodotto del genere necessiti di una fruizione attenta e costante; che si
impone gi a partire dalla sua formula seriale. Lost infatti una serie serializzata e quindi comprensiva
sia di un anthology plot, sviluppato verticalmente durante lepisodio, che di un running plot, cornice che
si prolunga orizzontalmente lungo un'intera stagione oppure, come nel caso di Lost, lungo l'intero
corpus del telefilm
54
.
Pi di difficolt, quindi, si potrebbe parlare di fedelt oppure di una sorta di patto con lautore che
induce i telespettatori ad entrare a far parte di un ampio universo frastagliato che si esprime nelle
molteplici trame, negli innumerevoli colpi di scena, negli imprevedibili rovesciamenti dordine, in un
complesso mondo di simboli e significati reso ulteriormente intricato da un formato seriale serializzato.
E, come direbbe Francesco, chi decide di scoprire tutto, si sta appassionando e sta quindi stringendo il
suo personale patto con lautore.
Vediamo come altri intervistati possono confermare questa constatazione.

I. ... qualche volta se c'era una puntata che mi piaceva di pi la riguardavo due volte, o
se cera qualche passaggio che non era chiarissimo me le riguardavo. (int.6, p.2, r.48)



54
Buonanno, M. op cit. p 137
53
I. Credo che mi sia capitato di rivedere le ultime puntate di una serie perch era passato
un po di tempo e stava per iniziare quella successiva e quindi dovevo un attimo fare il
punto della situazione, per rivederla proprio cos, no! Perch aspetto che finisca per
rivederlo proprio da capo, tutto {sorride}. (int.3, p.5, r.46)


I. S, mi capitato mi capitato, per pi che per alcune volte, specie nelle prime
serie, s, me le rivedevo per capire delle cose. Poi capita anche che una puntata ti piace
talmente tanto che te la rivedi subito. (int.2, p.7, r.35)

d. Visione tipo del prodotto

Passiamo adesso allanalisi dellidealtipo di visione che in nostri intervistati ci hanno raccontato.
Inutile sottolineare come questa dimensione, ovvero il contesto di fruizione, sia fondamentale per
comprendere in pieno le esperienze vissute dagli spettatori.
Con il termine contesto, si fa riferimento a ci che Moores (1998) definiva come microcontesti
quotidiani
55
, ovvero la sommatoria tra i luoghi fisici in cui avviene la fruizione e le relazioni
interpersonali che si instaurano durante la stessa. Per questo secondo aspetto rimandiamo al paragrafo
successivo mentre ora ci focalizzeremo sulle normali circostanze domestiche
56
che si configurano in
occasione della visione di Lost.
La maggioranza di loro ha affermato di preferire la fruizione in solitaria, mentre solo Jessica a Laura
hanno espresso di aver la particolare ritualit di vederlo con altre persone, rispettivamente la madre ed
un'amica.

I. Divano e gelato! Con mia mamma

[]

I. quando guardo le serie televisive mangio tantissimo e poi quando mi prendono ci
devo avere la vaschetta da un kilo di gelato sotto e sigarette sono concentratissima.
(int.6, p.3, r.25)


I. Adesso ogni settimana, quando esce un nuovo episodio, ho un appuntamento
settimanale con una mia amica, e ce lo vediamo insieme. (int.3, p.3, r.23)

[...]


55
Moores, S. op. cit. p. 61
56
Ibidem
54
I. In realt questa una cosa abbastanza recente perch lho sempre vista da sola,
perch ho iniziato a vederla da sola, e ho iniziato a vederla quando ancora vivevo a casa
dei miei e quindi non cera nessuno che lo vedeva, anzi erano ancora tutti molto scettici,
e quindi lho visto da sola. Poi ultimamente, penso proprio dalla sesta serie, c stato
questo...perch sono tornata a Roma dove vive questa mia amica, e quindi iniziato
questo appuntamento settimanale, cena pi Lost, cena a tema a volte. (int.3, p.3, r.28)

Vediamo ora le esperienze di Sergio, Carlo e Davide, esemplificative della tendenza alla visione
solitaria, generalmente diffusa nel gruppo, e di una certa attenzione nella fruizione dello stesso:

R. Con chi guardi Lost, da solo o in compagnia?

I. Da solo.

R. E qualche volta ti mai capitato in compagnia?

I. S magari s con amici, magari qualche puntata labbiamo vista insieme ma...
preferisco da solo. Magari il commento sulla scena va a coprire altre scene quindi
preferisco da solo.

R. E perch hai bisogno di stare da solo?

I. E perch sono pi concentrato, elaboro meglio, seguo meglio. (int.5, p.14,r.16 )


I. Lo vedo sempre nello stesso luogo

[...]

I. la mia camera, il mio televisore, collegato all'hard disk.

[...]

I. Preferisco essere sempre da solo decisamente.

[...]

R. E ti ma capita di fare qualcos'altro mentre vedi Lost?

I. No, sei matta? {ride} Non faccio nient'altro. Fumo! {ride} Fumo molte sigarette. Ma
questo, in realt, non lo faccio manco se vedo AnnoZero, tutte le volte che vedo
qualcosa. Se vedo qualcosa devo cap che sto vedendo. Massima attenzione. (int.2, p.3,
r.44)


I. Devo essere completamente...cio devo avere la possibilit di concentrarmi, cio non
che ho dei riti. Non mi devo distrarre, cio se mi perdo due fotogrammi devo rivedere
55
cinque minuti di puntata! No vabb, devo semplicemente essere in una situazione di
relax e non fare nientaltro. Si, fumare sigarette e bere estathe! (int.1, p.7, r.32)


A questo punto vale la pena citare il particolare caso di Margherita che anche lunica intervistata che,
al momento del colloquio, stava guardando la seconda serie, e per questo si sentiva in ritardo rispetto
agli altri appassionati di sua conoscenza. Dalle sue buffe considerazioni emerge come la sua affezione
al prodotto e il suo livello di engagement sia particolarmente alto, anche se bene ricordare come nel
corso dell'intervista, ogni membro del gruppo, e non solo Margherita, abbia spesso dato prova di una
totale passione per il prodotto.

I. Di sera lo vedo prima di addormentarmi, ma gi comincio mentre ceno, poi mi metto
a letto per cercare di vedermi pi puntate, fino a che proprio non mi si chiudono gli
occhi. E anche se cho tipo, oggi che domenica, un paio d'ore di pomeriggio per
riposarmi io lo accendo fino a che non mi addormento, anche un quarto dora.
Comincio a vederlo, lo lascio e poi lo riprendo appena sveglia. Tutto il mio tempo
libero, o comunque una buona parte, dedicato a Lost. (int.4, p.2, r.46)

[...]

R. Mentre vedi Lost ti capita di fare altre cose?

I. No! Non ti puoi distrarre, anche perch tutti mi hanno ripetuto di stare attenta anche
ai particolari, quindi a volte se mi distraggo torno indietro per controllare di non aver
perso niente. (int.4, p.3, r.19)

[]

R. cambiata molto la tua quotidianit, le tue abitudini, da quando c' Lost?

I. Dormo molto di meno. Prima a mezzanotte andavo a letto e mi addormentavo, adesso
alle due sono ancora a vedere Lost e la mattina ho sonno.

R. E la sera successiva?

I. Ricomincio, torno da Lost! (int.4, p.10, r.45)


e. Condivisione dell'esperienza e ricerca di confronto

In questa sezione analizzeremo la dimensione relazionare legata alla fruizione di Lost, ovvero la
propensione degli intervistati e parlarne con altre persone che in alcuni casi si dimostra essere un vero e
proprio bisogno.
56
La necessit di un confronto anche riscontrabile dalla attitudine o meno di andare alla ricerca di
materiali informativi sulla serie, ma questo un aspetto che tratteremo nel prossimo capitolo. In questa
sede sar infatti indagata solo la tendenza a cercare spoiler, (dall'inglese to spoil, rovinare) , nome
usato in molti blog e forum per segnalare che un determinato testo riporta delle informazioni che
potrebbero svelare punti salienti della trama del film.
La parola spoiler diventata parte integrante della netiquette
57
: chi scrive articoli inerenti a film e
telefilm infatti invitato ad inserire nelloggetto o nel messaggio il termine spoiler, in modo da
avvertire quegli utenti che non volessero erroneamente incappare in unanticipazione.
I nostri intervistati sembrano temere questo tipo di pratica, come emerge dalle parole di Corinna, Laura
e Carlo:

R. Ricerchi mai anticipazioni o spoiler su Lost?

I. No! assolutamente no! Lo rifuggo come la morte. (int.8, p.5, r.48)


I. Mi danno un po fastidio gli spoiler, per cui tento di non sapere niente. Una volta sola
mi successo che mi stato linkato una sorta di trailer o di anticipazione di una puntata
e io incautamente ci sono andata su, non sapendo che cosa mi aspettava, e mi sono anche
un po arrabbiata con la persona che me laveva linkato quindi...no. (int. 3, p.5, r.15)


I. No! Li evito, cio so dove potrei trovarli magari anche capitato una volta di
vedere, che ne so, il trailer, ma a parte questo li evito assolutamente. (int.2, p.3, r.15)


Margherita ci introduce alla parte relazionale e di condivisione dellesperienza perch lei le
anticipazioni prova a cercarle nei discorsi con altre persone anche se, in fondo, rifiuta anche lei gli
spoiler:

I. Qualche volta con la mia coinquilina mi viene [di chiederle anticipazioni]. Provo a
farle qualche domanda, ma raramente in realt le faccio a lei, perch so che non mi dir
niente. Non mi risponder, e quindi vado sul sicuro. A persone che so che mi direbbero,
che risponderebbero alla mia domanda, cerco di evitare, perch in fondo sono curiosa
ma ho pi voglia di scoprirlo da sola. Non voglio che nessuno mi sveli la verit,
insomma! (int.4, p.3, r.24)


57
La netiquette un insieme di regole che disciplinano il comportamento di un utente di Internet nel rapportarsi agli altri
utenti attraverso risorse quali newsgroup, mailing list, forum, blog o e-mail in genere. Fonte: www.wikipedia.it

57
Vediamo dunque, tramite le parole di Jessica, Federico, Corinna e Margherita come l'argomento Lost
riesca ad espandersi oltre la sfera individuale, diventando oggetto di confronto e discussione:


R. E ti fa piacere parlare di Lost?

I. S, s perch alla fine comunque mi piace anche capire come la vedono gli altri
comunque, quello che pensano tipo del personaggio, magari a me Hugo mi sta
simpaticissimo, a un altro gli sembra un ciccione obeso e basta! (int.6, p.4, r.17)


I. Si, si, soprattutto agli inizi ero entusiasta di parlare con le persone che lo avevano gi
visto, che sono anche loro con la testa nella storia... come una volta che anni fa
parlavano di una scena che poi mi capitato di rivedere ultimamente e rivedendola mi
venuto in mente di quella volta che ne avevano parlato, cos, stato un flash. (int. 9, p.3,
r.13)


I. Beh, se le trovo faccia a faccia lideale, lideale. Fortunatamente me le ritrovo
nellambiente di casa [indica con le mani lo spazio attorno a lei] e poi allesterno cerco
o di creare altri adepti di Lost e aspettare che vedano tutte le stagioni oppure c un mio
amico del liceo che ci stato parecchio attento alla visione di Lost per cui parlo
anche con lui. Per sta a Bologna. (int.8, p.6, r.28)


I. Io vivo con una persona che vede Lost e mi viene voglia di parlarne con lei. Per mi
capitato anche al lavoro, da quando lo vedo, con chiunque incontro: tu vedi Lost? tu
hai visto Lost? devi vedere Lost! adesso anche la mia migliore amica ha cominciato a
vedere Lost!

R. Coinvolgi le persone le persone intorno a te.

I. S, perch voglio sapere il loro punto di vista. (int. 4, p.5, r.20)

Sergio e Francesco non dimostrano lo stesso entusiasmo degli altri intervistati nella condivisione della
loro esperienza, ma questo potrebbe essere riconducibile a fattori esogeni alla loro volont di confronto.

I. Guarda, purtroppo dei miei amici stretti o colleghi pochi lo seguono magari lo
seguono in maniera differente da me, quindi magari le puntate non coincidono. Con
qualche collega mi capitato magari sui casi pi eclatanti. (int. 5, p.8, r.44)


58
I. Sono pi quelle con cui non ho avuto niente da dire e con cui ho subito lasciato
perdere il discorso, che quelle con cui ho parlato anche solo dieci o venti minuti. M
speriamo di conoscerle, magari m che finita, magari Oh te lo vedi Lost?, Oh te lo
vedi Lost?, Oh hai visto la finale? (int.7, p.11, r.52)

Laura, che aveva dichiarato di vedere Lost insieme ad una amica, ci guida qui attraverso l'esperienza,
unica tra le nostre interviste, di condivisione di una passione, tale quella per Lost.

I. Ed bello [guardare Lost insieme all'amica], perch comunque, s, guardarlo da sola
ha comunque i suoi vantaggi perch sei molto concentrata, per a volta hai anche
bisogno di lanciare uno sguardo a una persona e vedere se in quel momento sta
pensando le stesse cose che pensi tu, e parlarne dopo. (int.3, p.3, r.33)

[]

R. Ne parli solo con questa persona oppure...

I. No, fondamentalmente con la persona con cui lho visto, poi ho due miei amici che
sento via mail, ma proprio in casi estremi, quando sento il bisogno di avere proprio un
riscontro anche da parte loro, capita che io mandi una mail per dire beh, parliamone.
Per sono veramente poche le persone con cui ne parlo. (int.3, p.7, r.44)

[]

R: Eri in compagnia quando hai avuto queste forti emozioni?

I: S, le abbiamo avute in due queste forti emozioni. {ride} (int.3, p.9, r.22)
















59
COMPETENZE


Le societ moderne danno cos tanto per scontati i media che facile dimenticare che la loro
appropriazione includa lacquisizione di vari tipi di abilit
58
. proprio con lobiettivo e il desiderio
di conoscere quali siano le abilit a disposizione degli spettatori di Lost, che intraprendiamo ora
l'analisi della nostra seconda macroarea: le competenze.
Si tratta di un tema tanto importante quanto complesso, complici le peculiarit del prodotto la cui
audience oggetto del nostro report; al fine di renderlo maggiormente investigabile, abbiamo deciso
facendo riferimento a una classificazione operata da Abercrombie e Longhurst
59
di organizzare
le competenze a seconda che siano di natura:
analitica, riferite alla capacit di riflettere sul rapporto tra un testo e il suo genere di riferimento,
sulla coerenza interna alla storia e ai personaggi, sulle prassi produttive che caratterizzano un
prodotto;
tecnica, riferite alla capacit di riconoscere e giudicare come un effetto stato creato, per
esempio in fase scrittura o di regia;
interpretativa, riferite alla capacit di collegare un testo a un altro testo, o alla realt, o alla vita
quotidiana.
Secondo John Fiske
60
, la televisione offre innanzitutto un'esperienza semiotica, dove il ruolo
centrale della polisemia offre agli spettatori la possibilit e la libert di produrre significati e piaceri,
influenzati ma non totalmente costretti dalle determinazioni culturali in cui pure si trova a operare.
nostra intenzione approfondire proprio le modalit con cui i diversi spettatori di Lost sono entrati
in relazione con il testo, nonch la loro capacit di muoversi all'interno della grande narrazione della
serie creandone un racconto coerente e competente. Riteniamo sia necessario come gi abbiamo
accennato nella sezione introduttiva alla serie chiarire in partenza che Lost un prodotto
estremamente elaborato, dove la combinazione di elementi quali l'alto numero di personaggi, la
coesistenza di timeline parallele e laura di mistero che per intere puntate ricopre diverse questioni
insolute, stimola lo spettatore e allo stesso tempo lo lascia solo. Solo, insieme alla sua capacit di
farsi largo tra le puntate senza perdersi mai. Secondo lo scrittore Steven Berlin Johnson, grazie a
questa caratteristica che Lost condivide con altre serie televisive recenti come The West Wing, I
Soprano e 24 oggi la televisione esercita e potenzia le capacit cognitive degli spettatori, molto

58
Abercrombie, N., Longhurst, B. Audience diffusa tra spettacolo, narcisismo, immaginazione e comunit, in And, R.
Audience Reader. Saggi e riflessioni sull'esperienza di essere audience, Guerini: Milano, 2007, p. 128
59
And, R. op. cit. p. 129
60
Fiske, J. Momenti di televisione: n il testo, n l'audience, in And, R. Audience Reader, Guerini: Milano, 2007, p. 56
60
pi che venticinque anni fa, come risultato di uneliminazione delle frecce lampeggianti, vale a
dire di quegli espedienti volti a rendere inequivocabili le dinamiche della narrazione. Come quei
videogame che ti costringono a imparare le regole mentre giochi, scrive Johnson nel suo Tutto ci
che fa male ti fa bene, parte del piacere di queste narrative televisive moderne viene dal lavoro
cognitivo necessario ad aggiungere i dettagli mancanti. Se gli scrittori facessero cadere una grande
quantit di frecce luminose sul set, lo show risulterebbe macchinoso e semplicistico
61
.
La richiesta di raccontare Lost come se avessero davanti una persona che non lo conosce,
individuandone un filo conduttore, ha dato ai nostri intervistati la possibilit di ripercorrere e
analizzare per un momento levoluzione della serie negli anni. Tra gli intervistati di sesso maschile,
la ricostruzione del grande racconto di Lost secondo un filo conduttore ha assunto principalmente
due forme: il conflitto tra bene e male e lisola. Nonostante gran parte dei nostri intervistati abbia
ammesso di trovare difficile rispondere a questa domanda, la reazione di Francesco stata
particolarmente forte, quasi indignata davanti al rischio di una semplificazione della storia e davanti
alla possibilit di avere a che fare con una persona non sufficientemente motivata.

I. [] Lost quello, che sfugge al controllo. Quando qualcuno magari ti chiede, tu sei
fan di unaltra serie molto pi banale e molto pi s, semplice, quando qualcuno ti
chiede di Lost oppure ne segue un'altra e poi vede una puntata di Lost e ti chiede Ma
insomma DI CHE PARLA? Qual il filo conduttore del serie? no. (int.7; p.4; r.10)

I. Dovrei sta' due ore con te qua a parlare, cio s, cio cos semplicemente potrebbe
essere detto che c' un aereo caduto su un'isola deserta per c' troppo dietro. S,
quella potrebbe esse una trama proprio semplice semplice, per non po' esse
spiegato cos. Ci vorrebbe troppo tempo, ci vorrebbe un po': le generazioni di Altri, le
generazioni di gente della Dharma, un macello. No, troppe cose. (int.7; p.4; r.18)

I. [] Ci vuole un po', ci vorrebbe tanto; poi magari se l'altro ti ascolta magari non ci
vuole neanche tanto, se invece l'altro vuole sapere cos, solo perch vuole essere
informato anche lui, non possibile. (int.7; p.4; r.34)

Tutte le nostre intervistate di sesso femminile hanno individuato il filo conduttore di Lost nei
personaggi, nel loro percorso personale e nelle loro relazioni.

I. Beh, c la visione del destino di Locke, per una sua visione personale Ci sono
pi fili, dai, perch forse ogni personaggio costituisce un filo a s stante, un processo di
crescita. Forse. Cio in tutti i telefilm comunque in tutti i film ci sono questi personaggi
che crescono, maturano, arrivano a una conclusione quindi, dai, si potrebbe dire che
forse un processo dialettico dei vari personaggi che approdano a una maturazione di
s con vari scopi, confrontandosi con gli altri. Beh s perch loro si negano, poi ci sono

61
Johnson, S. Everything Bad is Good for You, Penguin: New York, 2006, p. 77 [traduzione nostra]

61
queste vite parallele dove si pu parlare anche di autocoscienza, di negazione di s
quando c Sawyer che diventa, per esempio poliziotto nellaltra vita, quella
lautocoscienza di Sawyer, quello che Saywer non ma che sarebbe potuto essere ma
che alla fine lo fa diventare quello che nella realt. Anche lui allinizio una persona
assolutamente non lo so, forse un po meschina, un po calcolatrice. Anche lo stesso
Sayid per esempio, personaggio buonissimo che per stato cattivo. Per noi non
riusciamo a vederlo in veste di cattivo, ci ispira comunque molta bont, fiducia. Io mi
fiderei di Sayid, eppure...torturatore. c una sorta di negazione di s, un confrontarsi
con unaltra parte di s che poi... un s in potenza. Quello che potevamo essere che
poi non siamo stati ma che dentro di noi e ci fa essere comunque quello che siamo.
(int.8; p.8; r.33)

Processo dialettico, autocoscienza, s in potenza: la precisione della terminologia utilizzata da
Corinna, studentessa di filosofia, ci mostra come la sua formazione e le sue passioni abbiano avuto
un ruolo fondamentale nella sua esperienza dentro Lost. Linterpretazione che lintervistata ha dato
dellevoluzione della serie e dei suoi protagonisti ci mostra chiaramente come il significato di un
testo viene costruito in modo differente in base ai discorsi (conoscenze, pregiudizi, resistenze ecc.)
che il lettore porta con s, e il testo sar il range di possibili discorsi a disposizione dell'audience
62
.
Sullinterpretazione del testo, nonch sui meccanismi di selezione dei suoi elementi salienti nella
costruzione di un racconto breve ma coerente, agisce inoltre il grado di coinvolgimento che
l'intervistato ha nei confronti di uno o pi protagonisti in particolare: la storia di quei protagonisti
a essere la trama di Lost, la loro evoluzione a essere il filo conduttore.

R. E secondo te il filo conduttore di tutta questa storia qual ?

I. La storia di Locke s, a me mi sembra, cio alla fine quello che ha avuto la parte
fondamentale comunque perch la nube poi si impossessata del corpo suo, poi
ritornato in vita, e per merito suo che morto Jacob _ anche se fondamentalmente
potrebbe essere anche Jack per a me come personaggio non mi mai piaciuto, non gli
ho mai dato tanto peso

R. Quindi tu il filo conduttore lo vedi legato ad un personaggio?

I: S, pi che altro mi lego ai personaggi che mi piacciono di pi

R. E quello che hai seguito di pi chi ?

I: Hugo e Locke

R. [] Hugo un personaggio fondamentale nella serie secondo te?


62
Morley, D. Trasformazioni culturali: politiche di resistenza, in And, R. Audience Reader. Saggi e riflessioni
sull'esperienza di essere audience, Guerini: Milano, 2007, p.40
62
I. S, soprattutto alla fine perch ad un certo punto quando Jacob muore lui l'unico che
continua a vederlo e quindi tipo che ne so, una delle ultime puntate accompagna Jack al
faro e fa scoprire delle cose comunque

R: Quindi chiave nella storia?

I: S, per questo collegamento tra Jacob e gli altri (int.6; p.4; r.38)

Come filo conduttore in grado di dare unit alla serie o come elemento imprescindibile della trama,
ma non solo, la comunit dei personaggi di Lost si trova costantemente al centro dei discorsi degli
intervistati, che mostrano competenza nel saperli analizzare in modo non solo appassionato, ma
approfondito e problematico. Secondo Henry Jenkins, i fan sfumano i confini tra fatti e finzioni,
parlando dei personaggi come se avessero una loro esistenza a prescindere dalle loro manifestazioni
testuali, entrando nel reame della finzione come se esso fosse un luogo concreto che loro possono
abitare ed esplorare
63
: queste parole sembrano prendere vita se associate a quelle di Laura, mentre
cerca nella storia di Ben, nelle sue relazioni e nelle sue sconfitte una spiegazione al suo desiderio di
potere e a tutte quelle azioni che lo hanno reso il cattivo per intere stagioni. O di Margherita,
mentre riflette sulle contraddizioni interne ai personaggi e sulle loro scelte, arrivando a immaginare
la loro vita prima dell'arrivo sull'isola.

I. Forse Ben, forse proprio Ben, il fatto che una via di mezzo tra gli altri che si
suppone siano sempre stati sullisola e quelli del volo che in realt ci sono arrivati e che
vorrebbero stare da tuttaltra parte, lui stato portato sullisola da suo padre quando
era pre-adolescente e forse non ha mai conosciuto una vita al di fuori dellisola e in
qualche modo si sente anche costretto a voler a tutti i costi trovare una ragione per
poter stare l, perch altrimenti sarebbe frustrante sapere di aver sprecato una vita
perch qualcun altro lo ha messo in quelle condizioni, e quindi tutta anche la sua
ricerca spasmodica di essere leader e di essere riconosciuto da qualcuno come leader
forse ha a che fare con questo. Quindi tutta la sua vicenda da piccolo..per quanto poi le
sue scelte da adulto possano essere deprecabili, mi ha sempre molto affascinato.
(int.3; p.9; r.1)


[] Perch ci sta che lui cos calcolatore ed cattivo, per poich si intravisto
un lato, non cos cattivo, cio anche quando ha spiegato un po il suo passato,
quando ha cominciato ad aiutare Michael che si trovava in difficolt nel bosco, cos,
pareva che stesse uscendo il lato buono. A un certo momento ritorna cos la cattiveria
pura, non mi piaciuto. E di Jack non mi piaciuto che hanno fatto vedere il suo
passato. Non mi piaciuto, pensa, che quest'uomo abbia sposato una donna per senso
del dovere. Mi viene in mente che la persona meno affidabile paradossalmente pi
affidabile di uno che dovrebbe essere pi affidabile.

R. Ti venuto in mente rispetto a questi due personaggi?

63
Jenkins, H. Fatevi una vita! Bracconieri, fan e nomadi, in And, R. Audience Reader, Guerini: Milano, 2007, p.
140
63

I. S. Sawyer non certamente uno affidabile: un bastardo, sfruttatore delle donne,
sfrutta tutto, quindi non certo una persona affidabile. Laltro invece, medico,
razionale, comunque intelligente, non lo so mi fa pensare a un contesto culturale
pi stabile. Che invece poi sposa una donna, perch non ha il coraggio di guardare
veramente le sue emozioni e affrontare le cose in base a quello che veramente prova,
questa cosa non mi piace proprio, ed un vero peccato, perch Jack un gran
personaggio. Poi cha quel tatuaggio, che in fondo io non ho capito quando lhanno
scelto un personaggio cos razionale o affidabile, perch io lo vedo cos, perch
affidabile la parola che lo contraddistingue, serio, buono, me lo sono immaginato
studioso allUniversit, e con questo tatuaggio grande sul braccio, non lo so
(int.6; p.4; r.36)

L'idea che Lost sia una serie complessa, e la definizione della complessit stessa allinterno della
serie, non sembra essere condivisa in modo aproblematico da tutti gli intervistati. Se alcuni la
confermano senza esitazioni, altri la negano almeno in parte, pur ammettendo tutti all'interno della
stessa risposta o nel corso dellintera intervista la presenza di una trama articolata e di numerose
questioni in sospeso, che li spingono a prestare massima attenzione allo svolgersi delle puntate.

I. [] quindi dal punto di vista dellattenzione e della partecipazione mentale, s,
probabilmente Lost una serie complessa, nel senso che ha bisogno che tu debba stare
l, per quei 45, e prestare tutta lattenzione possibile. Per poich ci sono vari piani di
lettura, e uno ne leggi certi, un altro ne legge degli altri, complicata forse no.
(int.3; p.7; r.14)


I. [] hanno iniziato una serie di avventure che poi si sono ingrandite fino a descrivere
una storia complessissima, oppure a parlare di universi e realt parallele, non facile
spiegare a uno che non ne sa niente, gli direi cos probabilmente magari non lo
motiverei neanche tanto a guardarlo (int.9, p.3, r.30)

R. Pensi che sia complessa da seguire come serie?

I: No! - Scorre abbastanza lineare... una volta che uno capisce il meccanismo dei
flashback e dei flash forward, quando uno capisce quel meccanismo poi la storia segue
abbastanza lineare, nelle ultime puntate, cio scusa... nelle ultime due serie, si
complica un po' perch vengono sovrapposti i due livelli temporali per diciamo che la
storia ha sempre il suo filo e il tempo scorre in avanti, di giorno in giorno, all'inizio
soprattutto ma poi anche lungo tutto il corso della serie (int.9; p.4; r.39)


Gli intervistati riescono a elencare con facilit quelli che sono stati, nel corso degli anni, i principali
misteri della serie e le questioni rimaste per molto tempo in sospeso: il senso di disorientamento e
incertezza che hanno provato nel corso delle stagioni sembra emergere soprattutto al momento di
raccontare in modo pi approfondito gli elementi misteriosi e irrisolti di Lost. La loro effettiva
capacit di descriverli e spiegarli riconducibile al percorso che ogni intervistato da solo e
64
insieme ad altri spettatori ha compiuto all'interno della serie, al modo in cui ha scelto di
rapportarsi a ci che nessuna freccia lampeggiante ha illuminato al posto suo. Il caso di Lost, infatti,
sicuramente annoverabile tra quei testi che sono stati, per usare un'espressione di Fiske, resi
produttivi, nel senso di essere aperti, contenere buchi narrativi, cose lasciate irrisolte,
contraddizioni, che permettano e allo stesso tempo invitino la produttivit del fan. Sono testi
insufficienti che sono inadeguati alla loro funzione culturale di far circolare i significati e i piaceri
finch non sono rielaborati e resi attivi dai loro stessi fan, che con questa attivit producono il
proprio capitale culturale
64
.
La competenza degli intervistati rispetto a questi aspetti del testo si muove su due direttive: il
passato e il futuro, le puntate precedenti e le successive, linterpretazione e la previsione. Le loro
differenti risposte sembrano essere influenzate non soltanto dallabilit analitica rispetto al prodotto
Lost in s, ma anche dal tipo di fiducia che ogni spettatore ripone nella possibilit che gli spazi
bianchi vengano riempiti con lo svolgersi della serie senza il bisogno della loro partecipazione e
dalla competenza mediale di ciascuno, intesa come capacit di assimilare le tecnologie all'interno
della propria quotidianit e di utilizzare diversi media in sinergia per raggiungere i propri obiettivi.
Nel caso di Lost, dunque, si pu innanzitutto individuare un dualismo che quasi ricalca uno dei
temi portanti dell'intera serie tra fede nel fatto che alla fine la trama si chiarir e i misteri si
risolveranno da soli, e ricerca attiva di una spiegazione plausibile, tramite la formulazione di ipotesi,
la visione di vecchie puntate o il confronto con altre persone. La regola doro, valida per tutti gli
intervistati, rimane comunque una: no allo spoiler.

R. E quando avevi quei vuoti di cui parlavamo, quando le cose non ti tornavano, quando ti
sentivi persa in Lost, che facevi?

I. Aspettavo la fine (int. 8; p.7; r.8)


I. Il viaggio solo mio, quindi critiche e cose no la mia la critica personale, perch
se me lo vedo perch piace a me, quindi mi devo darmi anch'io un'interpetazione di
come sono le cose. Cerco di definire un po' le cose che accadono, s, pure arrivare a
una conclusione: cio, di analizzare questi fatti che accadono nella serie e dire Va b
questi dove vogliono arrivare?. Magari in un determinato episodio della serie, no,
dove succede qualcosa che l'inizio di tante conseguenze, uno cerca di capire qual la
fine, dove vogliono arrivare con questo episodio; dove vogliono far iniziare questo
episodio nel senso di fenomeno, di evento e dove vogliono farlo finire.
(int.7, p.13, r.3)



64
Fiske, J. L'economia culturale del fandom, in And, R. Audience Reader, Guerini: Milano, 2007, p.140
65
I.[] Aspetto sempre di sapere, di scoprirlo, vedo unaltra puntata...Mi danno un po
fastidio gli spoiler, per cui tento di non sapere niente. Una volta sola mi successo che
mi stato linkato una sorta di trailer o di anticipazione di una puntata e io
incautamente ci sono andata su, non sapendo che cosa mi aspettava, e mi sono anche
un po arrabbiata con la persona che me laveva linkato quindi...no. Non di prima,
quanto meno, Poi dopo se ci sono curiosit particolari, capita anche che le vado a
cercare, ma non nemmeno cos frequente. Preferisco rimanere a bocca a aperta e
aspettare la puntata successiva. (int.3, p.5, r.14)

Internet, proprio in quanto fonte inesauribile di spoiler, spesso evitato dai nostri intervistati. Come
abbiamo gi avuto modo di accennare poco fa, latteggiamento nei confronti della Rete varia
sensibilmente da un intervistato all'altro: c' chi lo usa per fare ricerche approfondite, chi visita i
forum traendone spunti interessanti e chi ha la convinzione che andare su internet per parlare di Lost
denoti un attaccamento esagerato alla serie.

I.[] Perch si chiama proprio Jacob questo qua? quindi sono andato a farmi un
ricerca biblica. {ride}

R. Direttamente dai testi?

I. Dai testi no, diciamo che mi sono avvalso dell'aiuto della Rete. (int.2; p.4; r.6)


I. [] E gi da l si iniziava a vedere qualcosa, tipo dei filmati, in questi forum, che non
vedevi in Lost, esperimenti... Ecco, la Dharma stata la cosa...perch mi sembra che la
prima cosa che ho sentito che girava sul forum fu questa cosa dello squalo, uno squalo
che girava in acqua marchiato Dharma. una frequenza di una frazione di secondo
che uno a occhio nudo non avrebbe mai visto. Sulla pinna dello squalo cera un
tatuaggio Dharma. Io non me ne sarei mai accorto. Questi pazzi del forum se ne erano
accorti e quindi... postavano sul forum e questa cosa accresceva la... il mistero di Lost.
(int.5; p.4; r.51)


I. No, non partecipo a robe del genere.

R. Come mai?

I. Perch mi scoccerebbe da morire!

R. Lidea di andare su forum o simili?

I. Diciamo che mi ha presa Lost, ma non cos non da ossessione! Andare su internet
una cosa troppo ossessiva. (int.4; p.5; r.28)

Collegata al tema appena trattato sicuramente la declinazione multipiattaforma del universo Lost,
gi citata nella fase di analisi del prodotto. emerso che alcuni intervistati conoscono gli ARG, i
giochi per scoprire i segreti della Dharma Initiative, i video orientativi inediti dell'organizzazione, i
66
mobisodes, e in generale lesistenza di contenuti legati alla serie e fruibili su pi piattaforme, pur
non nutrendo per questi un particolare interesse. Due di loro, Sergio e Carlo, hanno avuto anche
modo di giocare, alcuni anni fa.

R. Conosci i giochi online legati alla Dharma Initiative?

I. Li ho fatti una volta sola, per poi per queste cose non c'ho una costanza di portarle
avanti. L'avevo fatto una volta, dove alla fine ti svelavano il luogo in cui poi vengono
ritrovati i sei che fuggono dall'isola. Rivelavano l'isola dove vengono ritrovati,
completando uno di questi giochetti.

R. E questo stato l'unico incontro?

I. S, stato l'unico incontro, poi l'altro giorno ho visto un video, che credo fosse una
cosa di questa Lost Experience che manco so cosa sia effettivamente, per c'era questo
video orientativo della Dharma Initiative che non non c' in nessuna puntata di
Lost. (int.2; p.4; r.42)


Tornando a riflettere sul modo in cui gli intervistati interpretano il contenuto della serie, sia in
termini di ci che c ed saputo, sia in termini di ci che lasciato in sospeso o avvolto nel
mistero, intendiamo ora fare riferimento alla conclusione di Lost. Al momento della nostra intervista
soltanto Corinna aveva concluso la sesta stagione; abbiamo dunque avuto modo di investigare se gli
intervistati avessero fatto delle previsioni e formulato teorie su un epilogo in grado di fornire un
significato a quanto successo nelle sei stagioni precedenti. La risposta stata negativa da parte di
tutti gli intervistati: nessuno di loro ad eccezione di Jessica, che ha ammesso di aver delineato un
certo tipo di scenario solo per far sopravvivere i propri personaggi preferiti ha ipotizzato quale
possa essere il finale di Lost. Le loro risposte non contengono ipotesi, ma speranze, paure e
aspettative. Parlando dell'ultima puntata, i nostri intervistati chiamano immediatamente in causa gli
sceneggiatori, la loro capacit di concludere in modo soddisfacente e la loro considerazione nei
confronti degli spettatori.

I. Ecco forse preferirei un finale alla Twin Peaks, perch in Twin Peaks in realt non ti
spiegano nulla, per non si pu dire che Twin Peaks abbia deluso qualcuno, nel senso,
non conosco nessuno che, finita la seconda serie di Twin Picks, mi abbia detto: ah, ma
non mi hanno spiegato niente. In qualche modo te la lasciano intendere. Lo spiegone mi
d molto fastidio. Pensare che tu sceneggiatore di Lost pensi che io spettatore sia
stupido e, arrivato alla fine, tu mi devi recitare una sorta di chiosa finale, quello mi
darebbe fastidio. (int.3; p.11; r.35)


I. [] io sono un po' scettico sulla riuscita del finale! I casi sono due: o danno una
spiegazione al mistero oppure lasciano il mistero aperto... questi sono i due insiemi
68

I. S, alla fine della terza ero un po, un po deluso, tra virgolette. Ma non tanto per la
struttura della serie, cio uno aspetta questa soluzione che non arriva. Poi sembra tutto
un po- caotico, sembra come se anche loro non sapessero cio facessero le puntate
un po cos. Si svegliavano la mattina, gli veniva in mente sta cose, ce la metto, e
quindi aspettavo dei collegamenti, e ancora non sono arrivati per molte cose, vediamo
se, vediamo la fine. (int.5, pag.4, r.6)


I. Perch cos tanto dispersivo [il finale] perch avrebbero dovuto chiudere prima tutti
i punti alla fine e poi non c stato. Cio, sembra che ci sia solo un filo e poi tanti rami
conduttori che non, cio, che non... vengono chiusi.

R. Per mi hai detto che un filo non cera.

I. vero. Per perch cerano i vari personaggi. Cio, se loro avessero cominciato dalla
fine sarebbe stato un processo quasi deduttivo e invece stato qualcosa di molto
dispersivo che...dai, andata cos! Si sono divertiti un sacco! (int.8, p.11, r.26)


Per quanto riguarda le competenze di natura interpretativa, dunque la capacit di comparare Lost ad
altri testi non necessariamente televisivi, interessante notare come le due opere pi ricorrenti siano
Il Signore delle Mosche e Robinson Crusoe. Gli intervistati li citano in quanto testi che trattano il
tema della sopravvivenza, della lontananza dal mondo e del rapporto tra uomo e natura, ma
chiariscono subito che questi non sono altro che i presupposti iniziali della serie e che Lost va ben
oltre, inserendo delle novit che non si ritrovano n in questi libri n in nessun altro prodotto
culturale. Alcuni di loro, tuttavia, sono riusciti a gettare dei ponti tra alcune peculiarit della serie
(come il saper stimolare la curiosit, il tema misterioso, gli enigmi o la qualit della sceneggiatura) e
prodotti apparentemente molto diversi da essa.

I: Mi ricorda un libro, il Codice da Vinci, perch ha questa capacit... pur essendo un
libro abbastanza lungo lo leggi senza la sensazione di pesantezza che potrebbe darti se
non fosse efficace... di solito mi crea la stessa sensazione, identica... ho provato questo
piacere... poi questo libro pu darti degli spunti per approfondire altre cose...
(int.1; p.14; r.12)


I: Credo che non sia esistito mai qualcosa di cos complesso, e di cos simile. Mi viene
in mente X-Files per la questione del lato mistery, e Fringe, perch comunque e tutto un
altro tipo di format ma ha destato il mio interesse perch scritto molto bene, e Twin
Peaks sicuramente perch anche l ci sono tutta una serie di interrogativi
(int.3; p.11; r.30)


Twin Peaks rappresentava per molte ragioni un testo perfetto per una comunit informatizzata:
combinava la complessit narrativa del giallo a quella dei rapporti tra personaggi di una soap opera,
69
attraverso una struttura serializzata che lasciava questioni aperte su cui dibattere settimana dopo
settimana
67
: queste parole di Henry Jenkins ci mostrano in effetti come il collegamento tra Lost e
Twin Peaks, creato da Laura e da Carlo nelle loro interviste, sia tuttaltro che fuori luogo. Al
contrario riteniamo rappresenti un indicatore delle loro competenze come spettatori, come persone
che, costituendosi come audience in modi differenti e in momenti diversi
68
, hanno prodotto
significati e piaceri da prodotti per i quali mantengono vivo il ricordo e lattaccamento.











67
Jenkins, H. Cultura Convergente, Apogeo: Milano, 2007, p.12
68
Fiske, J. Momenti di televisione: n il testo, n l'audience, in And, R. Audience Reader. Saggi e riflessioni
sull'esperienza di essere audience Guerini: Milano, 2007, p. 52
67
principali di possibilit... nel caso in cui avessero deciso di lasciare il mistero aperto
avrebbero un raggirato l'ostacolo...

R. In questo caso ti sentiresti preso in giro?

I. No, vabb, povere stelle! Sono esseri umani anche loro... eviterebbero di farmi morire
il mito dell'isola ma allo stesso tempo rimarrei deluso dalla loro... lo interpreterei come
un limite e non come un successo... invece dalle varie ipotesi che si possono sviluppare
partendo dall'idea che la volont degli autori sia quella di svelare i misteri, dare un
perch... ho il dubbio che sia inevitabile _ dare a questi misteri una concretezza che
rischia inevitabilmente di banalizzare le aspettative... Loro sostengono che hanno
sempre saputo quale fosse il finale... l'ho sentito dire in qualche intervista per caso...
(int.1, p.14, r.40)

Gli sceneggiatori di Lost sono spesso citati durante le interviste, non solo in riferimento alla puntata
finale. Gli intervistati li riconoscono come autori della storia, si rivolgono a loro come creatori dei
personaggi e delle vicende. Apprezzano e criticano le loro soluzioni, si pongono domande sulla
natura delle loro scelte, sentono di meritare la loro attenzione e considerazione. proprio in questo
contesto che gli intervistati dimostrano le proprie competenze tecniche e utilizzano quello che
Liebes e Katz
65
definiscono un codice critico, con cui le persone si pongono fuori da un testo
televisivo
66
.

Se noi parliamo di una trama, di una storia di questa serie, che deve andare in questo
modo, quindi: se la storia cos come l'hanno scritta e raccontata mi piace, se invece
hanno dovuto cambiare qualcosa in seguito a dei personaggi a degli attori che hanno
rifiutato, mi piacerebbe saperlo.

R. Hai questa curiosit?

I. S. Va bene far scomparire gente cos se stato scritto per, senn vuol dire che hai
dovuto cambiare qualcosa, che hai dovuto cambiare tutta la storia.

R. Mi facevi l'esempio di Juliet

I. Perch lei stata poco e improvvisamente se n' andata! Poi, aspetta chi era ah mi
venuta in mente un'altra cosa, poi dico questa: c' questo equipaggio, no, i passeggeri
del volo 815, ma sono 15 gli attori che recitano, gli altri sono comparse, ma non si sa
cosa ci fa 'sta gente sulla spiaggia. fortissima. Uno appassionato totalmente a
questa cosa, per deve sapere tutto. Gli autori partono volendo creare una cosa nuova,
diversa, e per devono essere devono tenere l'impegno fino alla fine. Per gli ascolti, o
per altre cose, hanno tolto di mezzo alcuni personaggi. No, cos, una curiosit mia.
(int.7, p.8, r.10)


65
Liebes, T., Katz, E. The Export of Meaning, Oxford Univerisity Press: Oxford, 1993, in Abercrombie, N., Longhurst,
B. Audience diffusa tra spettacolo, narcisismo, immaginazione e comunit
66
Abercrombie, N., Longhurst, B. Audience diffusa tra spettacolo, narcisismo, immaginazione e comunit, in And, R.
Audience Reader. Saggi e riflessioni sull'esperienza di essere audience, Guerini: Milano, 2007, p.123
70
RAPPORTO TRA S E TESTO

In questa macroarea, nostra intenzione indagare gli aspetti inerenti il coinvolgimento emotivo e
la sfera emozionale dei soggetti intervistati nei confronti del testo
69
Lost emersi dalle interviste
somministrate.
A tal scopo, faremo riferimento prevalentemente a due concetti chiave nella riflessione de s:
appropriazione e articolazione.
Nelle societ moderne, caratterizzate dalla pervasivit dei mezzi di comunicazione di massa (e
Mezzi di comunicazione e modernit proprio il titolo del libro dellautore che stiamo per andare a
scomodare), laccesso a conoscenze globali oltre che locali ha esteso notevolmente le opportunit
di appropriazione dellindividuo di materiali simbolici, rendendolo sempre pi in grado di
utilizzare, oltre ai codici simbolici scambiati nelle interazioni faccia a faccia, caratterizzate dalla
compresenza fisica degli interlocutori, una gran quantit di materiali mediati. Questo vasto bacino
di indizi e codici simbolici cui gli individui possono attingere, serve loro per la continua e
perseverante definizione della loro identit. infatti tramite il ricorso a materiali simbolici reperiti
nelle esperienza di vita vissuta, nei contesti e nei discorsi nei quali questi immerso, che
lindividuo costruisce e quotidianamente rivisita il progetto riflessivo del s. Per Thompson il s
un progetto simbolico che lindividuo costruisce attivamente sulla base dei materiali simbolici a
sua disposizione, materiali che lindividuo ordina in un racconto coerente a proposito di chi egli sia
un racconto della sua identit
70
. A questo proposito, Thompson utilizza il termine
appropriazione per riferirsi allestensione del processo di ricezione oltre il momento della
fruizione. Appropriarsi significa far proprio qualcosa di estraneo e sconosciuto e trovare un
modo per rapportarsi ad esso e incorporarlo nella propria vita, attraverso il proprio bagaglio di
competenze, conoscenze, inclinazioni di ognuno
71
. In questo modo il s si trasforma dunque in
un progetto riflessivo nel corso del quale lindividuo incorpora materiali mediati (tra le altre cose)
e li inserisce in un racconto autobiografico coerente e continuamente rivisto
72
.
La capacit di fare esperienze si dunque disgiunta dallincontro in compresenza, dando luogo
alle cosiddette esperienze mediate. Esse hanno il grande pregio di consentire una presa di distanza
simbolica, ossia danno la possibilit di poter vedere la propria esistenza sotto una nuova luce,
riflettendo criticamente sul proprio comportamento. Il rovescio della medaglia rappresentato

69
Prendiamo in prestito luso del termine che ne fa la semiotica e in particolare intendiamo Lost come testo sincretico,
vale a dire un testo il cui piano dellespressione costituito da differenti linguaggi
70
Thompson, J. B. Mezzi di comunicazione e modernit, Il Mulino: Bologna, 1998, p. 293
71
Ibidem
72
Ibidem, p. 295
71
dalla relazione di dipendenza che si instaura verso il sistema che fornisce gli strumenti simbolici,
nei confronti del quale non si possiede alcun controllo. I materiali simbolici mediati, cos
abbondanti, potenziano la forma riflessiva del s e offrono possibilit di costruzione identitaria
senza precedenti.
Dunque, nelle societ moderne, il processo di autoformazione, ovvero di costruzione
dellidentit dei soggetti, sempre pi riflessivo e aperto. Prima dellavvento dei media, i materiali
simbolici utilizzati dai soggetti per la definizione della propria identit provenivano principalmente
dalle interazioni faccia a faccia, dunque lunico tipo di conoscenza cui era possibile arrivare era
quella locale. Oggi gli orizzonti di comprensione degli individui si allargano. Thompson parla di
viaggi dellimmaginazione che aiutano gli individui a prendere le distanze dagli ambienti pi
immediati del loro vivere quotidiano
73
.
Di societ spettacolare e del concetto di immaginazione parlano diffusamente Abercrombie e
Longhurst
74
. La loro proposta, riprendendo Chaney
75
, che il mondo, e tutto ci che al suo
interno, viene trattato sempre pi come qualcosa a cui si assiste
76
. Il mondo si costituisce come
una performance, un palcoscenico a cielo aperto, e le persone, o gli eventi, che ne fanno parte
mettono in scena performance per coloro che li guardano e osservano. Si approda cos ad una
concezione di societ narcisistica, laddove le persone si comportano come se fossero guardate,
come se fossero al centro dellattenzione di unaudience reale o immaginata. Il narcisista non
solo loggetto dellosservazione degli altri, ma anche il soggetto della sua stessa osservazione. Egli
infatti il primo a puntare gli occhi su s stesso. La presenza di un soggetto narcisista, allora,
presuppone la capacit di riflettere in maniera molto articolata su s stessi, fino a essere in grado
di immaginarsi mentre si mettono in scena performance di fronte ad altre persone. Per Campbell,
una fondamentale caratteristica dellesperienza mediale luso da parte degli individui dei loro
poteri inventivi e creativi, per costruire immagini mentali da poter consumare grazie al potere
intrinseco che esse forniscono, una pratica meglio descritta come sogno ad occhi aperti o
fantasticare
77
. Questa notevole mole di risorse immaginative al cui uso la societ
spettacolarizzata ha abituato i suoi abitanti e lattitudine moderna del sogno ad occhi aperti saranno
concetti ai quali pi tardi torneremo, quando andremo a descrivere le esperienze di forte
coinvolgimento ed immedesimazione del testo mediale delle audience da noi intervistate e la loro

73
Thompson, J. B. Mezzi di comunicazione e modernit, Il Mulino: Bologna, 1998, p. 295
74
Abercrombie N., Longhurst, B. Audience diffusa tra spettacolo, narcisismo, immaginazione e comunit, in And, R.
Audience Reader. Saggi e riflessioni sullesperienza di essere audience, Guerini: Milano, 2007, p.105
75
Chaney, D. Fictions of Collective Life, Routledge: London, 1993
76
Abercrombie N., Longhurst, B. Audience diffusa tra spettacolo, narcisismo, immaginazione e comunit, in And, R.
Audience Reader. Saggi e riflessioni sullesperienza di essere audience, Guerini: Milano, 2007, p.105
77
Campbell, C. The Romantic Ethic and the Spirit of Modern Consumerism, Routledge: Londom, 1987, in And, R.
Audience Reader. Saggi e riflessioni sullesperienza di essere audience, Guerini: Milano, 2007, p.117
72
capacit di immaginare se stesse, non senza palesare qualche reticenza, allinterno del testo
mediale.
Un testo in potenza (la testualit) e un soggetto in potenza (l audience estemporanea, che si
forma con alleanze mutevoli allinterno di una societ strutturalmente determinata) si incontrano e
connettono tra loro, attraverso un processo di articolazione tra i significati, che il soggetto trova nel
testo, e la loro attualizzazione/appropriazione, articolata entro gli spazi dellintertestualit
dellesperienza sociale. questa articolazione che conferisce piacere al consumo e che caratterizza
un testo come veramente popolare.
78

Fiske, rielaborando il pensiero di Hall, spiega che il termine articolazione, da intendersi sia
come discorso, cio un sistema simbolico usato per dare senso a s e allesperienza, sia come
connessione modulabile
79
. Dunque, i significati offerti dai materiali mediali sono elaborati a partire
dalle concrete esperienze di vita.

Il coinvolgimento emotivo

Non stato semplice indagare la sfera emozionale degli intervistati, viste le dichiarazioni
contrastanti che abbiamo avuto modo di raccogliere e la reticenza del campione a palesare un forte
coinvolgimento emotivo nei confronti di Lost.
Le testimonianze raccolte, ad ogni modo, sono svariate ed estremamente interessanti. In alcuni
casi gli spettatori di Lost intervistati dichiarano di non riuscire a provare emozioni, adducendo come
motivazione una presunta durezza del carattere. Sarebbe dunque una causa comportamentale,
estranea al programma, ad impedire il totale coinvolgimento.

R. E invece emozioni forti? [...]

I. Ecco, no, purtroppo sono abbastanza impassibile a tutto ci. (int.8, p.10, r.13)


R. E ti mai capitato di emozionarti in Lost? Per emozioni intendo provare forti
emozioni quindi sia ridere, che piangere, sbottare, arrabbiarti

I. Guarda caratterialmente io proprio sono freddo diciamo, quindi difficile, per s,
forse qualche situazione... pi stupito, diciamo, pi che colpito in maniera proprio da
commuovermi. (int.5, p.12, r.12)



78
And, R. Audience Reader. Saggi e riflessioni sullesperienza di essere audience, Guerini: Milano, 2007, p.16
79
Fiske, J. Momenti di televisione: n il testo, n laudience in And, R. op. cit. p. 54
73
Il sentimento dello stupore accomuna pi di un intervistato. Dai colloqui, infatti, emerge che, tra
tutte le emozioni provate, lo stupore senza dubbio il sentimento pi ricorrente ed adeguato.

R. [...] Volevo chiederti: provi emozioni forti, mentre guardi Lost?

I. S! Non ti dico che ho pianto, per... mi sono dispiaciuto, s, emozioni forti.

R. [...] E l, coshai provato?

I. E l ho pensato Geniale!, ero esaltato. E poi lo stupore, sempre, allordine del giorno.
(int.7, p.9, r.29)


R. Spesso capita che quando si guarda una partita di calcio o un quiz in tv si
interagisca con lo schermo. Ti mai capitato con Lost ?

I. S, si... in simpatia, magari ho avuto reazioni di stupore di fronte a scene che non mi
aspettavo che evolvessero cos. (int.9, p.6, r.28)


Quando non si tratta di stupore, invece, il sentimento dominante sembra essere lansia, o per meglio
dire lansia di conoscenza, di venire a capo delle questioni, probabilmente lansia di non riuscire a
capire. Tale sentimento, agendo in maniera costante sulla sfera dellattenzione e della coscienza, non
consente probabilmente agli spettatori di abbandonarsi ad un pieno coinvolgimento emotivo n di
rilassarsi durante il momento della fruizione del contenuto audiovisivo.

I. [...]Ne stavo parlando anche oggi a pranzo e ieri quando mi dicevano che avevano
pianto vedendo lultima stagione. Io, non lo so, ero pi ansiosa di conoscere tutti i
segreti che non venivano svelati [...]. (int.8, p.10, r.13)


I. Troppo pompato. [...] forse perch io lo sto vivendo cos intensamente. [...] In certi
momenti ho la sensazione che abbiano voluto complicare troppo, a un certo punto pare
che non si segua. Magari stanca me, perch io per arrivare alla fine vedo cinquecento
puntate con una certa ansia e fretta, quindi non me lo godo neanche. [...] Fatemi
capire, aiutatemi a capire qualcosa. (int.4, p.3, r.36)


I. [...] finita una puntata pagherei per vederne un'altra! [...]Lost ti lascia proprio
quell'amaro in bocca che dici: No adesso chiss come andr, chiss come cavolo si
svolgono le cose!. (int.7, p.3, r.22)


Solo in un caso si ha una palese ammissione di pieno coinvolgimento emotivo, laddove lintervistata
afferma di aver provato commozione, rabbia, delusione.

74
I. La puntata in cui Desmond e Penny si incontrano ho pianto, perch stata molto
emozionante[...] E poi a volte capita anche che mi arrabbi, per delle cose che succedono
e quindi che sbraiti perch magari sono cose che non avevo previsto in quel modo, non
mi piace come si sono sviluppate [...] e quindi mi capita anche di essere poi delusa dagli
avvenimenti. (int.3, p.8, r.4)

Nel caso di Davide, la possibilit di coinvolgimento emotivo viene vista come legata
indissolubilmente alla possibilit, propria di un testo mediale, di immedesimazione.

R. [...] ti sei mai emozionato?

I. Si, capita! Diverse situazioni... comunque nel momento in cui ti immedesimi in un
racconto evidente che qualunque colpo di scena, di cui Lost ricco, una qualunque
situazione avvincente provochi delle emozioni [...]. Mi emoziona la vendetta anche se poi
non che considero la vendetta eticamente giusta... per istintivamente sono
emozionato.

R. E che tipo di emozione ?

I. Un brivido, provo un brivido nel vedere i deboli riscattarsi per esempio... molto
banale in realt la cosa... forse in una cosa nel genere che potrei immedesimarmi, non
rispecchiarmi, immedesimarmi... (int.1, p.15, r.23)

Sempre Davide, sollecitato a rispondere circa il pi alto grado di coinvolgimento emotivo, la
commozione, fa quasi un passo indietro, generalizzando e minimizzando.

R. Hai mai pianto?

I. Per Lost?... sai che non mi ricordo... quando mi immedesimo in una narrazione filmica
mi capita spesso di commuovermi, divento un po scemo! Anche coi cartoni animati mi
capita [...]. Nei confronti di Lost non ricordo... pu essere che un lieve senso di umidit
degli occhi lo abbia provato... (int.1, p.15, r.36)


Poco sopra abbiamo parlato dello stupore come di uno dei sentimenti presenti in maniera
maggioritaria nei vissuti intimi dei nostri intervistati. Tale stupore viene identificato come un
sentimento positivo, ed probabilmente da considerarsi come uno degli aspetti che mantengono alto
il livello di coinvolgimento che Lost riesce a creare con i suoi pubblici. Lo stupore, dunque,
conseguenza naturale di quello che abbiamo riscontrato essere uno dei temi sui quali maggiormente
si costruisce il gradimento di Lost, ovvero la presenza del mistero.

R. Ma ti colpisce questo aspetto di mistero, in Lost?

75
I. B, s, quello che mi ha tenuto vivo linteresse fino alla fine. Per, insomma,
diciamo che una delle fondamentali componenti del telefilm, forse. Il fatto che poi
escano sempre queste cose che non vengono chiuse e che creano mistero. (int. 8, p.11,
r.15)

Oppure, ed altrettanto ricorrente, la psicologia dei personaggi.

I.[...]Fondamentalmente Lost mi piace perch mi sembra un modo intelligente, molto
intelligente, pazzo anche un po pazzo, per raccontare una storia psicologica, per
raccontare la psicologia di questi personaggi, pi che la storia in s, che ha un filo
stimolante. La storia in questisola, stanno l, per pi che altro, secondo me, la
parte interessante lanalisi dei personaggi. (int.4, p.6, r. 4)


R. Cosa rendeva Lost cos unico?

I. La complessit del tutto. Poi mi piaceva questo lato un po sovrannaturale che
caveva, questo lato quasi magico, i personaggi che erano cos vivi, cos vicini, umani,
sbagliavano, morivano, si innamoravano. (int.8, p.14, r.12)

Le parole di Jessica ci aiuteranno a traghettarci verso la sponda, speculare al coinvolgimento
emotivo, dellimmedesimazione. Lesperienza dellintervistata ci aiuter a capire come la capacit
di provare emozioni suscitate da un testo mediale sia strettamente legata alle storie di vita personali
e ai vissuti interiori. Sar cos ancora pi evidente la capacit delle audience di articolare i contenuti
mediali e labilit, del testo, di chiamare in causa i suoi pubblici.

R. Hai mai pianto?

I. No, piangere no...

R. Altri tipi di emozioni, qualche scena particolare?

I. Quando Jack va al concerto del figlio che aveva la selezione del pianoforte... mi
piaciuto tantissimo, il rapporto tra padre e figlio, ripreso in quel momento, mi
piaciuto un bel po'... (int. 6, p. 7, r. 52)

E poco pi tardi, a riprova del fatto che spesso e volentieri il coinvolgimento emotivo diretta
conseguenza della rivisitazione autobiografica della propria esperienza vissuta:

R. Ti sei mai rispecchiata in qualche situazione, qualche storia dei personaggi?

I. S, tipo una delle tante, Jack con il rapporto con il padre che aveva all'inizio [...]
(int. 6, p. 8, r. 16)

76
Vogliamo far notare che quando abbiamo chiesto a Jessica per la prima volta se Lost scaturisse in
lei dinamiche di immedesimazione, ha negato con convinzione. Solo durante il proseguo
dellintervista questa sua dimensione emersa.


Limmedesimazione


Abbiamo gi parlato dellarticolazione come di un processo che le audience mettono in atto in
maniera naturale, agganciando un testo e interpretandolo a partire dallideologia personale e dalle
proprie conoscenze enciclopediche e di background, articolandolo poi in seconda battuta per
ragionare riflessivamente su di s e costruire una parte del discorso identitario. Non stupisca, a
questo punto della nostra trattazione, la divisione del presente capitolo nelle due microaree, quella
del coinvolgimento emotivo e quella della capacit di immedesimazione, che sappiamo essere, lo
abbiamo detto prima, le due sponde dello stesso fiume.
Abbiamo notato, infatti, che gli intervistati che hanno trovato maggiore difficolt nel lasciarsi
coinvolgere attivamente, sono anche quelli che negano con fermezza di essersi mai immedesimati in
una situazione o in un personaggio di Lost.
C una particolarit che vogliamo sottolineare. Quasi tutti gli intervistati, quando viene chiesto loro
se riescono ad attivare pratiche di immedesimazione con il testo, negano caparbiamente. Quando, in
un secondo momento, andando ad indagare pi a fondo, riproponiamo la domanda sostituendo al
concetto di immedesimazione, forse considerato troppo forte, quello di immaginazione, i nostri
intervistati dimostrano di essere perfettamente in grado di fare inferenze su se stessi, articolando
magistralmente il testo mediale.
Ci rifacciamo al concetto precedentemente richiamato, nella parte introduttiva di questo capitolo,
dell immaginazione del soggetto narcisista, e ci affidiamo alle parole di Davide, il quale ha meno
difficolt ad affermare di riuscire a fantasticare su se stesso che ad ammettere unimmedesimazione
vera e propria.

I. [...] Le idee ci sono ed chiaro che perch funzioni una serie del genere deve
permetterti di rispecchiarti, se non in un personaggio almeno in una delle idee, in uno
dei principi che vengono esposti

R. E tu hai trovato qualcosa in cui rispecchiarti?

I. [...] Non ho mai provato la sensazione di essere simile ad uno di loro, comunque non
tanto quello... magari a qualcuno pu essere capitato ma nel mio caso no... pi che
altro l'interazione che c' tra i personaggi... cio non che io mi rispecchi
77
nell'interazione che c' tra i personaggi [...] Non mi rispecchio nei personaggi per
sono attratto da questo genere di cosa cio non mi mai successo di dire: Avrei
fatto anche io cos [...]. Lidea di assomigliare ad uno di loro, di aver fatto scelte
simili non mi capitata, per mi capitato di pensare che mi sarebbe piaciuto essere
stato in grado di fare certe cose, soprattutto nelle scene d'azione mi sarebbe piaciuto
essere... avere le capacit fisiche che dicevo prima nel caso di Sayid nel senso che mi
piacerebbe se mi trovassi in una situazione critica, se venissi aggredito mi piacerebbe
essere capace come lui di avere la meglio. (int.1, p.12, r.36)

Altre volte si ha difficolt nel riconoscere se limmedesimazione, posto che questa venga
riconosciuta come tale, avvenga con i personaggi o con le azioni compiute da questi allinterno della
trama narrativa.

R. Ti mai capitato di rispecchiarti in qualche personaggio di Lost?

I. No... no, rispecchiarmi no... non un personaggio in particolare, magari certe scelte...
cio un personaggio che ha agito nel modo in cui avrei agito io per... [...]anche
Sawyer piuttosto che Locke allinizio sono quelli che [...] hanno compiuto delle azioni
che avrei compiuto io in determinate circostanze...

R. E ti mai capitato di trarre da queste relazioni tra i personaggi delle riflessioni
personali?

I. Beh, s, per come riferimenti che ti da la storia che sono un po' tematiche ricorrenti,
sono proprio le fabule no? Come temi classici... magari a volte la giustizia che trionfa
sull'ingiustizia, oppure la saggezza che trionfa sulla furbizia, s, insegnamenti
comunque banali (int.9, p.6, r.34)


Particolarmente significativo il caso di Margherita, che in prima battuta rifiuta
limmedesimazione.

R. Ti mai capitato di immedesimarti in un personaggio, di sentire

I. no. (int.4, p.9, r.12)

Eppure, subito dopo, quando parliamo della possibilit di rispecchiarsi in determinate azioni, riporta
in auge lidea di immedesimazione con un personaggio. Si tratta di una delle protagoniste della serie,
divisa tra lamore per due uomini.

R. Neanche di rispecchiarti in determinate azioni di un personaggio?

I. Qualche volta in Kate nel suo rapporto con Jack, perch non capisco cio,
comunque c stato un momento in cui si sono avvicinati parecchio, per non mai
scattato niente, mai un bacio. Mai niente. (int.4, p.9, r.16)
78

Questo sar lo spunto, per la nostra intervistata, per dare vita ad un riflessione pi profonda sul s e
sulla personale situazione sentimentale.

I. [...] In generale libri, film e tutto quello che vedo, mi colpiscono nella misura in cui
riesce, non so come dirti, un po a vestire, a sognare, a prendere qualcosa della mia vita.
Nel senso, nella misura in cui riesco a immedesimarmi, o a riportare quelle scene a fatti
del mio passato, della mia vita., e quindi io mimmedesimo nel personaggio. Forse cos
per tutti, non lo so. In questo momento anche i due personaggi Sawyer e John, e Jack
anzi, sono importanti, perch mi domando chi che dei due mi piace di pi. Sono i due
personaggi che mi piacciono di pi. Di Jack la stabilit e laffidabilit, fino ad un certo
punto poi, perch non neanche cos vero, ma comunque per me una cosa molto
importante. Per il mistero e la bellezza sconvolgente di Sawyer, in effetti, hanno
importanza altrettanto. Capire chi preferisco tra questi due personaggi, secondo me mi
aiuta a capire levoluzione di me stessa. (int.4, p.4, r.18)


Curioso il caso di due delle nostre intervistate che dimostrano una certa reticenza iniziale
nellimmaginare s stesse sullisola, eppure, spronate, ci riescono magnificamente.

R. Se tu fossi sullisola, chi sarebbe il personaggio con cui avresti maggiore affinit?

I. Onestamente non so immaginarmi in una situazione del genere, immaginare di stare
sullisola... Nel senso che - boh- non lo so. Desmond sicuramente sarebbe mio amico cos
come Hurley sarebbe mio amico, Jack lo prendere a calci dopo due minuti. Ah, altro
personaggio adorabile Faraday, come dimenticarsi di Faraday! S, anche lui sarebbe
stato mio amico, un sacco mio amico. Per no, non mi sono.. .s, forse mi anche
capitato di fantasticare, per mi sono sempre limitata al mio ruolo di spettatrice, poi.
(int.3, p.9,r.45)


R. Ti sei immedesimata in situazioni che hai visto? Quelle volte in cui vedi qualcosa e
pensi ah, quello sembro io quella volta che oppure anchio avrei reagito cos.

I. Ehm..cio immedesimandomi nei personaggi? No, no, no.

R. Non ti sei rispecchiata in un personaggio?

I. Oddio. Forse qualche volta, anche se mi duole dirlo, nella versione terrestre di Kate,
quando continua a scappare da queste situazioni un po difficili, diciamo che anchio a
volte non mi sento subito di affrontare alcune situazioni, penso che sia umano, quindi
tendo anche un po a scappare da alcune cose che non mi va di affrontare subito. Solo
questo. (int.8, p.9, r.42)

Pu venirci in aiuto, a questo punto della nostra analisi, la gi citata riflessione di Fiske circa il
concetto di articolazione. Lautore, riferendosi ad un celebre ricerca
80
su studenti universitari

80
Hodge, R., Tripp. D. Children and Television, Polity Press: Cambridge, 1986, in And, R. op. cit. p. 55
79
appassionati di Prisoner, una soap opera australiana ambientata in una prigione femminile, illustra
il processo di articolazione tra questi e il programma: Stavano usando il programma televisivo per
parlare o trarre significato dalla loro esperienza di subordinazione istituzionalizzata e, quindi,
per interpretare se stessi come soggetti subordinati, e hanno fatto questo articolando (collegando)
la loro visione di una soap opera ambientata in un carcere femminile con la loro esperienza sociale
della scuola
81
. In altre parole, il rapporto lettore-testo forniva le basi per limmedesimazione dei
soggetti: gli studenti si immedesimavano nel ruolo dei carcerati e attribuivano alla scuola le
caratteristiche della prigione.
Per quanto riguarda il rapporto con il testo mediale Lost, una nostra intervistata ha messo
egregiamente in luce questo processo di articolazione, paragonando la vita sullisola alla vita
lavorativa. La convivenza forzata cui sono costretti i superstiti del volo Oceanic 815 assimilata alla
collaborazione forzata con i colleghi di lavoro.

I. [...]E poi unaltra cosa che posso dirti il fatto che questi personaggi siano costretti
a vivere insieme e quindi anche quando vorrebbero esplodere le ire contro qualcuno di
loro, devono cercare di reprimersi ritornare sui propri passi, perch questo quello
che sei costretto a fare quando sei costretto a vivere con persone che non scegli.
quello che a me capita sul lavoro. Per esempio nella mia esperienza stato molto
pesante passare dalluniversit, comunque da una fase della tua vita in cui ti scegli le
persone che devono circondarti, pi o meno, o comunque puoi fare una cernita
mentre quando lavori necessariamente devi avere a che fare con persone che non ti sei
scelto, con le quali trascorrerai, nel mio caso, 14/15 ore al giorno, e che anche se non
le apprezzi come persone devi fartele piacere in qualche modo, a meno che tu non
voglia avere una vita da inferno. [...] E quindi anche sotto questaspetto Lost lo riporto
nella mia vita. (int.4, p.9, r.31)


Lautoriflessivit

Lessenza del progetto se s poggia sullidea della riflessivit
82
. Per Giddens le pratiche sociali
vengono costantemente esaminate e riformate alla luce dei nuovi dati acquisiti in merito a queste
stesse pratiche alterandone cos il carattere in maniera sostanziale
83
. Giddens parla di progetto
riflessivo del s riferendosi a quel processo in cui lidentit costituita dallordine riflessivo delle
narrazioni sul s. La narrazione del s definita a sua volta come la storia o le storie attraverso le
quali lidentit personale intesa in modo riflessivo, sia dalle preoccupazioni individuali che da

81
Fiske, J. Momenti di televisione: n il testo, n laudience, 1989, in And, R. op. cit. p. 55
82
Ibidem, p115
83
Giddens, A. The Consequences of Modernity, Polity: Cambridge, 1990 [trad. it. Le conseguenze della modernit, Il
Mulino: Bologna, 1994, p.46] in And, R. op. citata, p. 115
80
quelle degli altri . Gli individui comprendono loro stessi, costruiscono la propria identit, definendo
e ridefinendo le interpretazioni della propria biografia sotto forma di narrativa o di storia. Le
narrazioni che gli individui definiscono devono costantemente essere sottoposte a revisione.
In questa microarea ci siamo focalizzati su quella che stata, per i nostri intervistati, lesperienza
connessa allessere audience di Lost. Il richiamo qui, oltre che a Giddens che tanto ha contribuito
alla definizione del progetto riflessivo del s, va al concetto di audience diffusa, elaborato da
Abercrombie e Longhurst, nel suo riferirsi alla dimensione continuativa dellesperienza di essere
audience, alla sua azione di propagazione diffusiva e di moltiplicazione dinamica allinterno delle
pratiche quotidiane [...]. Unaudience diffusa che [...] performa la sua identit (o meglio il suo
progetto identitario) nei media e con i media, ovvero esercita il suo essere audience entro le
determinazioni proposte dal contesto mediale, sociale e culturale in cui si trova e dal quale attende,
richiede o rifiuta legittimazione
84
.
A tal proposito, abbiamo chiesto agli intervistati di pensare in maniera critica su se stessi, dunque di
essere autoriflessivi, e di provare a raccontarci cosa abbia significato, per loro, essere stati spettatori
di Lost.
Non tutti sono stati in grado di fornirci una risposta.

R. Infine, cosa ha significato per te essere spettatore di Lost?

I. Sinceramente a questa domanda non so rispondere... (int.6,p.9,r.2)

Alcuni degli intervistati parlano invece di un sentimento elitario che, in cuor loro, accomuna i fan di
Lost e li differenzia dai fan di altri prodotti mediali

R: cosa significa per te essere stato spettatore di Lost

I: Beh, comunque sai, sapere che stato un telefilm che in tutto il modo ha riscosso
cos tanto successo, cos tanto clamore, insomma, lho seguito, molte persone hanno
mollato, io almeno sono arrivato fino alla fine, insomma, che ne so, magari quando i
miei nipotini, quando rifaranno le serie come adesso fanno le serie degli anni 80, gli
dir: io le ho viste tutte, dallinizio (int.5, p.14, r.44)


I. Ci sono due tipi di persone al mondo. Quelli che hanno guardato Lost e quelli che
non hanno guardato Lost. Entrate nella fascia delle persone che hanno guardato Lost e
poter condividere tutto il patema danimo che si creato intorno a questa serie,
entrare a far parte di una grossa parte di umanit. E comunque una parte
fondamentale della cultura, anche se si tratta di un telefilm, negli anni Novanta come si

84
And, R. op. cit. p. 9
81
fa a non parlare di Lost come telefilm cardine... Cio non c stato nessuno cos alla
sua altezza.

R. Nel Duemila

I.. S s, s, negli anni Duemila (int.8, p.14, r.23)

Altri intervistati, invece, dichiarano che faranno tesoro dellesperienza di fruizione di Lost per
approcciarsi in maniera pi critica nei confronti dei contenuti mediali altri.

R. Cosa ha significato per te essere stata spettatrice di Lost? Nel senso, Lost cosa ti ha
lasciato e cosa credi che ti porterai dietro da questa esperienza

I. Che probabilmente se mai dovessero fare una serie ispirata o comunque simile o che
si ponga come sequel o prequel di Lost, per esempio come doveva essere
FlashForward, sar molto pi critica nei confronti di questo fratello di quanto potessi
essere allinizio, nel senso che, una volta che stato creato un soggetto, una
sceneggiatura cos forte e cos ben congegnata da tenerti attaccata a una cosa del
genere per tanto tempo con tanto di quellinteresse, al di l del fatto che poi possa o
meno piacermi la fine, lo sviluppo senza dubbio eccellente. Quindi qualunque cosa
dovesse venire dopo, non so se sar mia allaltezza, non che voglio essere snob o che,
per..sar difficile, perch..prima di tutto non sar pi una novit! Lost [...] fa
tuttaltro tipo di presa sullo spettatore,quindi gi il fatto che esistito Lost sar un
grande handicap per qualsiasi cosa dovrebbe venire dopo. (int.3, p.10, r.44)



I. [...] Magari avr tanta antipatia per quelle serie, come ti dicevo prima di
FlasForward, che cercano di imitare Lost. Puoi fare tutte le serie che vuoi, tu
sceneggiatore di altro telefilm, ma non cercare di imitare Lost. Anche se non sono stati
chiusi tutti quei misteri, forse era proprio nel progetto di Lost far parlare di s
allinfinito non chiudendo mai tutti i misteri. (int.8, p.14, r.26)


Altri ancora parlano di una sorta di vuoto che lascer loro Lost.


I. Penso che... eh si, mi mancher perch poi mi sono appassionato quindi sai, sapere
che finisce, vabb si... ti crea un piccolo vuoto. (int.9, p.7, r.35)


R. E che cosa ti mancher?

I. Mi mancher il fatto come quando conosci una persona e poi non la puoi pi
rivedere. S, chai qualcuno che parla di lei o di lui, per non la puoi pi rivedere. Cio,
non si pu dire nemmeno che sparita nel nulla, non chai pi riferimento a a, non si
evolve pi. Una volta terminati tutti gli argomenti dalla prima alla sesta seria poi non si
potr pi parlare di Lost. vero che forse non si smetter mai di parlare di Lost, per
non lo so, mi mancher il fatto che fosse un telefilm cos complesso. Non ce ne sono altri
come lui, non c nessuno. un po come dire e adesso cosa faccio?. Ho gi provato
82
da oggi a cercare altri telefilm, per insomma nessuno regge il confronto, n quella
cagata di FlashForward... un insulto a Lost. (int.8, p.14, r.2)

Vuoto che colmeranno o con altre serie televisive...

I. Comunque ho, diciamo, gi pronte delle serie che possano calmarmi.

R. Sei un po' alla ricerca di

I. Di una specie di metadone! (int.2, p.8, r.42)


I. S, mi devo trovare subito un'altra serie, mi devo trovare un'altra occupazione! No,
scherzo. Mi devo trovare una serie ti ripiego, perch dopo di questa ci sar un vuoto.
Prima quando uno sapeva che ricominciava, era comunque eri contento! Ora invece
finita, la mia serie preferita finita! Purtroppo non ci sar pi. (int.7, p.10, r.44)


...o che ancora non sanno bene come colmare.

I. Non cho pi niente da fare! Ormai tutto il mio tempo libero concentrato su Lost e
mi sono chiesta: quando finir Lost, cosa far? (int.4, p.10, r.42)
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OSSERVAZIONE PARTECIPANTE


- PARTE PRIMA: NOTE OSSERVATIVE

DATA: 24 maggio 2010

ORARIO: DA 21.14 A 00.30

OSSERVATORE SUL CAMPO: Vera D'Antonio
OSSERVATORI DEL VIDEO: Giorgia Losi, Alessandra Maffei.

POSIZIONAMENTO NELLO SPAZIO D'AZIONE DEL RICERCATORE ED EVENTUALI SPOSTAMENTI
DELLO STESSO:

Mi trovo a casa di Giorgia, insieme a tutti i compagni di facolt, seduta a
sinistra dello schermo, in una posizione defilata rispetto al gruppo, dalla
quale potevo agevolmente osservarli tutti

VIDEO: La telecamera stata posizionata alla sinistra del televisore, davanti
alla finestra, in modo da inquadrare tutti gli spettatori seduti sul letto e ai
piedi dello stesso


- DESCRIZIONE DEL CONTESTO DI AZIONE -

L'ambiente una piccolo monolocale arredato con pochi mobili e con una
particolare carta da parati decorata con un motivetto floreale sui toni del
giallo e del viola. La visione di Lost stata organizzata nella zona del
monolocale che rappresenta il salottino/camera da letto. In questa stanza
presente un grande letto, sul quale si accomodano quattro spettatori mentre gli
altri siedono ai piedi del letto su una brandina da spiaggia verde, che stata
montata e riposta l per l'occasione. Ci sono anche un paio di sedie messe alla
sinistra del letto, per consentire ad altri due telespettatori di partecipare
alla fruizione.

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Il televisore posizionato nell'angolo sinistro della stanza in modo da
consentire la visione sia dal letto che dalle sedie poste alla sinistra del
letto. Il televisiore collocato su un mobiletto di legno, nel quale sono
stipati altri apparati tecnologici: il decoder del digitale terrestre, il modem
di fastweb e una stampante Hp.
Alla sinistra del televisore c' una grande finestra, i cui vetri sono coperti
da due tende bianche. Sotto la finestra c' un piano d'appoggio sul quale
posizionata la telecamera (speculare al letto per poter riprendere tutta la
scena). Sotto il piano d'appoggio c' un spazio che contiene una trentina di
libri. Alla destra del televisore c' un mobile dell'Ikea beije, con all'interno
diversi libri, riviste, catalogatori per documenti e, nella parte alta, alcuni
soprammobili come una lampada, un diffusore di essenze e un vaso trasperarente
con dei fiori secchi dentro.



NUMERO SOGGETTI/AGENTI PRESENTI: 13 soggetti in totale tra osservati e
osservatori


ALESSANDRA MAFFEI SESSO F ETA' 23 PROFESSIONE studente
TITOLO DI STUDIO laurea triennale Scienze della Comunicazione

ANGELA MALVONE SESSO F ETA' 27 PROFESSIONE studente
TITOLO DI STUDIO laurea triennale Scienze della Comunicazione

GIORGIA LOSI SESSO F ETA' 22 PROFESSIONE studente
TITOLO DI STUDIO laurea triennale Scienze della Comunicazione

TANIA SALOMONE SESSO F ETA' 24 PROFESSIONE studente
TITOLO DI STUDIO laurea triennale Scienze della Comunicazione

OTTAVIO MUSSARI SESSO M ETA' 24 PROFESSIONE studente
TITOLO DI STUDIO laurea triennale Scienze della Comunicazione

PIERO CERAMELLA SESSO M ETA' 27 PROFESSIONE studente
TITOLO DI STUDIO laurea triennale Scienze della Comunicazione


IVANO SARNO SESSO M ETA' 22 PROFESSIONE studente
TITOLO DI STUDIO laurea triennale Scienze della Comunicazione

FABRIZIO MUSCIO SESSO M ETA' 26 PROFESSIONE studente
TITOLO DI STUDIO laurea triennale Scienze della Comunicazione

LAURA CELANO SESSO F ETA' 28 PROFESSIONE studente
TITOLO DI STUDIO laurea in lingue

VERA D'ANTONIO SESSO F ETA' 23 PROFESSIONE studente
TITOLO DI STUDIO laurea triennale Scienze della Comunicazione

STEFANIA PIZZA SESSO F ETA' 25 PROFESSIONE studente
TITOLO DI STUDIO laurea triennale Scienze della Comunicazione










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- DESCRIZIONE DEI SINGOLI SOGGETTI E SCHEMA RILEVATIVO PER SOGGETTO -


SOGG. 1: FRANCESCA BRITTI SESSO F ETA' 23 OCCUPAZIONE: studente

TITOLO DI STUDIO: Laurea triennale in Letteratura, Musica e Spettacolo
Universit La Sapienza, Roma

ABBIGLIAMENTO: Jeans blu scuro, canotta verde scuro, felpa con cappuccio e
scarpe da ginnastica.


COSA FA:

Si accomoda quasi immediatamente in postazione, ovvero sulla brandina posta ai
piedi del letto tra Veronica e Ivano.

Prima che inizi la visione di Lost, lamenta una cattiva visibilit dovuta
all'illuminazione e chiede pi volte di spegnere qualche luce affinch non ci
sia il riflesso sullo schermo.

Francesca rimane ferma al suo posto durante tutta la visione alternando due
diverse posizioni: o gambe accavallate o gambe distese, mentre le braccia sono
conserte per la maggior parte del tempo.

Francesca appare concentrata nella visione, distraendosi poche volte, se non per
commentare qualche avvenimento legato alla visione di Lost che la colpisce
particolarmente.

Quando Desmond finisce nella cascata di luce, Francesca commenta: Eeee, che
esagerazione.

Quando Locke colpisce Jack, lei si porta una mano sulla bocca esclamando: Che
botta, cazzo!

Quando Giorgia propone una pausa per fumare una sigaretta, Francesca ne prende
una dal suo pacchetto ma la tiene in mano e non l'accende. Dopo qualche minuto
si rivolge a Vera e le chiede di passarle il posacenere per poi iniziare a
fumare.

Quando Claire partorisce, Franscesca commenta: Magari fosse cos [facile]
al che, Ivano le risponde: Ha parlato la madre!.
Francesca continua cos a commentare la scena del parto: Tutto zozzo!,
riferendosi al bambino. Questa battuta provoca l'ilarit generale e si sentono
parecchie risatine.

Quando Locke cade sulle rocce, Francesca storce il naso, immedesimandosi
probabilmente nel dolore provato dal personaggio e perci facendo una smorfia.

Quando Jin chiama Sawyer detective, lei ride, seguendo la risata generale che
la battuta ha suscitato.

Quando e Kate e jack si baciano, Francesca esclama: Questo momento patetico lo
potevamo evitare, questa alla sesta stagione ancora indecisa! poi ride.
Alessandra esclama: Per vabb rag! in segno di rimprovero verso il commento
di Francesca che ha probabilmente disturbato la visione. Franscesca allora,
sentendosi chiamata in causa, risponde, quasi per giustificarsi: Eeee, ma un
momento proprio... ma non continua la frase.

Nei minuti finali Francesca, forse in segno di nervosismo inizia a mordersi la
mano destra, precisamente l'indice destro, e poi si porta una mano sulla bocca
sospirando ripetutamente.

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Sempre nei minuti finali, quando Jack scende da una scala a picco sul mare,
Ottavio irrompe con una battuta: M cade dalle scale!e Francesca ride.

Al termine dell'episodio Francesca la prima ad alzarsi e piuttosto scocciata
afferma: Io sono senza parole, bah, fammi andare a prendere il telefono vah!


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SOGG. 2: VERONICA TARANTINI SESSO F ETA' 22 OCCUPAZIONE studente

TITOLO DI STUDIO: Laurea triennale in Interpretariato e Mediazione Linguistica,
Universit degli Studi di Torino

ABBIGLIAMENTO: Felpa rosa a righe, jeans chiari e scarpe da ginnastica

Prima che inizi la visione di Lost, nell'attesa che tutti i dodici componenti
del gruppo si riuniscano intorno al televisore, Veronica guarda Striscia la
Notizia con Angela e Stefania, seduta sul letto.

Alcuni soggetti fanno delle prove per far funzionare il lettore Dvd ma non si
riesce a far partire il video. Ad un certo punto per, in contemporanea con
l'apertura di una bottiglia di spumante da parte di Giorgia, il video finalmente
parte e Veronica alza le braccia per esultare insieme a tutto il gruppo.

Quando Alessandra dice: Amici, adesso vediamo la puntata!, Veronica
prontamente risponde : Va bene maestra!.

Alessandra sollecita il gruppo ulteriormente ad iniziare la visione della
puntata : Iniziamo? ma Veronica risponde: Ma c' Piero che sta tagliando la
soppressata!.

Tutti prendono posto e Veronica si siede sulla brandina tra Francesca e Tania.
Inizialmente si lamenta per le luci dicendo: Togliete le luci che mi bloccano
la visuale

Alle 22.05 arrivano le pizze e la visione ulteriormente posticipata.

Dopo la cena Veronica riprende il suo posto. La sua posizione rimane costante
durante tutta la visione: gambe congiunte e distese e braccia conserte, quasi
sdraiata, si copre con il plaid di Tania.


Quando Francesca chiede di spegnere alcune luci, Veronica si rivolge a Fabrizio,
che in quel momento in piedi, dicendo: Aspetta, aspetta Fabrizio, mi prendi
gli occhiali dallo zaino perch non leggo un cazzo!.

Quando Desmond finisce nella cascata di luce Veronica afferma: Sembra un
Ferrero Rocher, sembra.

Quando Jin chiama Sawyer detective ride insieme al resto del gruppo

Verso i minuti finali Veronica esclama: Non sto capendo!





88

- PARTE SECONDA: APPUNTI RELATIVI ALLE IDEE E ALLE IMPRESSIONI DEL
RILEVATORE VERA D'ANTONIO


1. LA RIFLESSIONE SUL PROPRIO POSIZIONAMENTO RISPETTO AL CAMPO

In questa esperienza di auto-osservazione partecipata, io ho svolto il compito
di osservatore sul campo. Nonostante fossi anchio una fan di Lost, ho
rinunciato a focalizzare la mia totale concentrazione sullultima puntata del
telefilm per rivolgerla invece, per quanto mi stato possibile e fin dove le
mie scarse competenze in materia di osservazione etnografica mi hanno permesso
di arrivare, alla parte del gruppo di studenti, nove, per la precisione, che si
prestato a farsi osservare durante la visione dellultima puntata di una delle
loro serie preferite.
I cinque osservatori si sono posizionati alla sinistra del gruppo dei ragazzi da
osservare, taluni sulle sedie, altri seduti a terra. Nonostante mantenessimo una
posizione defilata rispetto ai ragazzi coinvolti nellosservazione, e nonostante
fosse nostra intenzione cercare e di disturbare il meno possibile il normale
svolgimento della fruizione o inibire, con la nostra presenza, un possibile
coinvolgimento emotivo o il naturale manifestarsi delle emozioni, non siamo
riusciti a mantenerci completamente invisibili. Certamente hanno inciso le
relazioni di amicizia coltivate allinterno del dubbio, certamente ha influito
la nostra scarsa competenza, dunque professionalit, come osservatori
etnografici. Fatto sta che personalmente mi sono pi volte abbandonata alla
visione del programma televisivo, accattivante pi che mai nel raccontare la sua
ultima puntata, e spesso mi capitato di interagire ad alta voce, magari
lasciandomi andare a commenti a voce alta ed esclamazioni nelle situazioni in
cui il contenuto funzionale ha saputo pi coinvolgermi. Del resto, anche gli
osservati hanno spesso interagito con me. Francesca, soggetto sul quale ho
focalizzato la mia intenzione, si rivolta a me per chiedermi di passarle il
posacenere, mentre Ottavio e Veronica, pi di una volta,prima che avesse inizio
la visione, hanno come preso in giro la mia la mia attivit di osservatrice,
dicendomi: Scrivi, scrivi!, ogni volta che veniva pronunciata una frase un po
sciocca o una situazione piuttosto divertente.
Fatte queste premesse, devo anche riconoscere che lazione di noi osservatori
non credo abbia influenzato oltre un certo livello il libero svolgersi degli
avvenimenti e la spontanea manifestazione dei vissuti interiori e degli stati
danimo degli osservati. Probabilmente il rapporto di amicizia esistente tra i
partecipanti alla osservazione partecipante, se da un lato ha inficiato la
professionalit e loggettivit della rilevazione, daltra parte ha abbattuto
preventivamente e aprioristicamente le barriere della timidezza e del disagio,
trasformando la serata in una festa tra amici, laddove stato possibile
assistere ad una splendido rito di fruizione collettiva. Osservatori,
telecamere... tutto stato messo in secondo piano dai ragazzi osservati gi nei
primi minuti di visione del programma, a riprova del forte coinvolgimento e
dellatmosfera rilassata che hanno caratterizzato la serata.



2. RIFLESSIONI SUL PROPRIO ATTEGGIAMENTO OSSERVATIVO

Ritengo che sia stata unesperienza particolare ed unica nel suo genere. Tengo a
sottolineare che il contesto di fruizione in cui losservazione partecipata ha
avuto luogo era emblematico e sui generis. Non si trattato, infatti, di
analizzare una situazione ordinaria di fruizione del mezzo televisivo, bens di
una extra-ordinaria aggregazione di soggetti riunitisi allo scopo di combinare
il piacere di guardare insieme un evento mediatico di particolare rilevanza,
tale la trasmissione dellultima puntata di una serie di successo della quale
quasi tutti i partecipanti erano fan, e lesperienza di ricercatori in erba
che riflettono sulle audience sapendo di farne parte, sapendo che dovranno
riflettere su s stesse. In me hanno vissuto senza soluzione di continuit
queste due anime. Da una parte, losservatrice, interessata alle reazioni dei
89
soggetti, a catturare le loro emozioni, a fotografare i loro sguardi, descrivere
i loro comportamenti; dallaltra la fan, che non ha potuto evitare di buttare
sempre un occhio allo schermo, emozionarsi, stupirsi, interagire con lo schermo
e con gli astanti, partecipare ai momenti di gioia e a quelli di commozione.

3. LE IMPRESSIONI CHE IL CONTESTO E I SOGGETTI HANNO SUSCITATO NELL'OSSERVATORE

Della serata trascorsa conservo un ottimo ricordo. Laria era festosa,
latmosfera era gioviale e rilassata. Non sono mancati momenti di tensione
quando, ad esempio, allinizio alcune difficolt tecniche hanno ritardato la
proiezione della puntata, oppure quando alcuni soggetti particolarmente
coinvolti hanno invitato pi volte al silenzio, sia prima che iniziasse la
visione che durante, richiamando allordine alcuni dei ragazzi pi chiassosi.
Per il resto, ritengo che sia stata unesperienza positiva per tutti, osservati
e osservatori, per la possibilit che questo esperimento ha offerto loro di
condividere un momento emozionante in compagnia di altri fan, con un livello di
coinvolgimento simile al loro, e di condividere emozioni e sentimenti in presa
diretta, scambiandosi prima della visione pronostici e previsioni sullepisodio
finale e condividendo poi emozioni e commenti a caldo. Questa stata a mio
parere una delle cose pi interessanti che ricorder di questa esperienza. Ville
voci si sono alzate appena terminato lepisodio, la delusione di persone
scontente del finale si scontrata con gli occhi lucidi di chi ha dichiarato
che non avrebbe potuto si sarebbe potuto avere un epilogo migliore. Non mi
piaciuto, esclamavano gli scontenti. A me piaciuto, ribadivano gli
entusiasti. Ad ogni modo, ognuno ha sentito il bisogno di manifestare,
immediatamente e platealmente, una opinione.


4. LE IDEE CHE L'ESPERIENZA OSSERVATIVA HA FATTO EMERGERE (POSSIBILI SPUNTI PER
LA LETTURA DEL PROBLEMA)

Ribadisco, in ultima analisi, quanto ho appena esplicitato. Nonostante gli
evidenti limiti con i quali ci siamo dovuti scontrare, mi riferisco nuovamente
alla difficolt di approcciarci in maniera distaccata e obiettiva
allosservazione di un gruppo di pari tra i quali intercorrono rapporti di
amicizia e confidenza, pur vero che il valore aggiunto che si pu ricavare
dallaver riunito questo stesso gruppo di soggetti risiede, a mio parere,
nellopportunit di poter raccogliere pareri a caldo e nel poter assistere a
quel concitante scambio di idee e pareri di persone che, sebbene accomunate da
storie di vita e conoscenze di background pi o meno simili, possono aver avuto
unesperienza completamente diversa ed emozioni anche diametralmente opposte. Ad
un futuro ricercatore lascerei in eredit lidea di organizzare, dopo un evento
di siffatta portata, un focus group, per non perdere loccasione di raccogliere
preziose testimonianze a caldo.


IL VIDEO ALESSANDRA MAFFEI E GIORGIA LOSI

Nel corso delle lezioni emersa l'idea di filmare la visione collettiva
dell'ultimo doppio episodio di Lost. Insieme ad altri nostri compagni di corso,
abbiamo deciso di riunirci in una casa, e di posizionare una telecamera in modo
da poter studiare, in un secondo momento, le nostre reazioni e i nostri
comportamenti durante la visione del telefilm.
Ne derivato un video di circa due ore, che stato analizzato e
successivamente montato cercando di raccogliere i momenti salienti della serata.
Per quanto riguarda il nostro gruppo, The Constant, abbiamo deciso di raccontare
l'ambiente e le considerazioni che emergono dalla visione del video nelle
sezioni seguenti, ponendo l'accento in primis sull'ambiente e i soggetti e
successivamente sulle idee che l'esperienza osservativa ha fatto emergere.


90




LE IMPRESSIONI CHE IL CONTESTO E I SOGGETTI HANNO SUSCITATO NELL'OSSERVATORE

Prima della visione di Lost, l'ambiente che si respirava in casa era davvero
particolare. Alcuni di noi si occupavano di settare la televisione e il lettore
Dvd, ma non riuscivano a far partire il filmato insieme ai sottotitoli, e cos
si generato un momento di panico generale.
Altri di noi erano invece preoccupati per il ritardo delle pizze, ordinate molto
tempo prima, mentre qualcuno, in particolare Alessandra e Laura, dimostrava di
essere sempre pi in preda all'ansia.
La situazione era dunque tesa ma piuttosto allegra. Una volta sistemato il
problema tecnico e mangiate le pizze, finalmente la visione ha avuto inizio.
Un silenzio religioso calato nella stanza e tutto il gruppo si lasciato
trasportare dalla narrazione.
Ci sono stati alcuni momenti salienti che hanno generato evidenti fenomeni di
interazione tra gli spettatori, per esempio la scena in cui si scopre che Juliet
la madre del figlio di Jack, dalla quale scaturito un applauso collettivo.
Un ulteriore esempio potrebbe essere la scena in cui Sayid ritrova Shannon,
passaggio davvero toccante, come la stessa colonna sonora lascia intendere, in
cui si sono generati sospiri e sorrisi in una generale cornice di stupore.
Durante la visione c' stato un momento di pausa per fumare una sigaretta; in
questo frangente molti di noi hanno prontamente iniziato a chiaccherare e a
scambiare opinioni sulla serie, a dimostranza del fatto che l'engagement creato
da questo tipo di narrativa sia davvero forte e induca le persone alla
condivisione.
Interessante notare come un momento di pausa abbia generato uno stemperamento
del clima che, alla ripresa della visione, era senz'altro pi tranquillo e
rilassato.
Nel corso del video, sono state raccolte molte espressioni, emozioni ed
esternazioni da parte degli spettatori che hanno sconfinato dalle risate alle
lacrime, dagli applausi alle imprecazioni, a dimostranza di quanto una visione
collettiva possa rappresentare un'esperienza preziosa sia dal punto di vista
accademico, sia dal punto di vista della condivisione di un momento speciale.


LE IDEE CHE L'ESPERIENZA OSSERVATIVA HA FATTO EMERGERE

L'esperienza di osservazione, resa possibile dalla presenza di una telecamera a
riprendere noi e i nostri compagni davanti all'ultima puntata di Lost, ci ha
dato la rara opportunit di osservare dall'esterno le nostre reazioni, i nostri
gesti, i nostri sguardi e le nostre parole. Per quanto in corrispondenza di
alcune scene le reazioni siano spesso condivise all'interno del gruppo, quasi
corali, tanto armoniose nei tempi e nell'intensit da sembrare pianificate, nel
91
corso delle due parti di The End i singoli spettatori hanno conservato
gelosamente le loro peculiarit nelle abitudini di fruizione e di relazione con
il testo: ne emerge un contesto estremamente diversificato e per questo
sicuramente interessante, dove al forte grado di partecipazione e interazione
con lo schermo dimostrato da alcuni spettatori si accompagna un silenzio quasi
religioso da parte di altri, dove la volont di scambiare informazioni nel corso
della puntata genera il fastidio da parte di chi non si sta dedicando ad altro
che alla visione. Le modalit di fruizione non sembrano in alcun modo
prevedibili e standardizzate, ma profondamente legate alle abitudini, alle
sensibilit e alle esigenze dei singoli membri del pubblico. Riteniamo che, ad
unire le nostre due osservate tra loro e con i compagni di visione, sia
innanzitutto un forte coinvolgimento: se da alcuni dimostrato in modo pi
esplicito, con pianti, applausi e risate, da altri vissuto pi internamente ma
non meno intensamente. A dimostrarlo sono i numerosi ammonimenti che alcune
ragazze, tra cui la nostra osservata Veronica, fanno a quei compagni che
interagiscono troppo con lo schermo. Un altro elemento unificatore della
nostra piccola platea decisamente il desiderio di confronto con gli altri.
Provata solo da alcuni nel corso dell'episodio, la voglia di apprendere
dall'altro nuove informazioni e di mettere con lui alla prova le proprie
spiegazioni, se non addirittura la pura gioia della condivisione, si manifesta a
puntata finita, quando tutti nessuno escluso si ritrovano a conversare in
piccoli gruppi sparsi tra l'interno e il cortile della casa. proprio con
questa scena di discussione nella notte buia, infatti, che si conclude il nostro
video della serata, quasi a ricordarci che Lost non si concluso con gli ultimi
titoli di coda e che molto pi di tanti altri prodotti destinati a nascere,
diffondersi e scomparire continuer a vivere, almeno nelle parole di chi
stato suo spettatore.


92
CONCLUSIONI

Giunti al termine di questo percorso di ricerca, che ci ha portato a conoscere pi da vicino quello
spaccato di realt che circonda il mondo di Lost, riteniamo utile trarre alcune conclusioni
fondamentali per compiere fino in fondo la nostra missione di ricercatrici.
Innanzitutto bene rammentare qual l'oggetto della nostra indagine: l'analisi di un fenomeno non
solo televisivo, Lost, e dei suoi pubblici. Riteniamo che per trattare questo tema in modo esauriente
non siano sufficienti i soli dati di ascolto rilevati nei vari paesi in cui la serie stata trasmessa, i
quali costituiscono in ogni caso un risultato buono ma non eclatante, se comparato con altre serie
televisive di culto.
A questo punto, un input fondamentale per creare il disegno di indagine stato il pensiero di Henry
Jenkins, studioso celebre per le sue pubblicazioni che integrano all'approccio accademico la sua
esperienza personale in veste di fan. Jenkins, e noi con lui, si pone un quesito fondamentale sul
futuro dell'intrattenimento, il cui panorama sembra cambiare di giorno in giorno, destabilizzando
sempre pi gli assetti di potere che coinvolgono le media company e i consumatori: ha pi successo
un programma con un elevato livello di coinvolgimento ma con indici d'ascolto non esaltanti, o uno
che suscita un interesse superficiale ma vince nei ratings?
Non certo facile trovare una risposta immediata, proprio perch l'engagement non pu essere
misurato dalle tecniche di rilevazione tradizionali, essendo strettamente legato alla dimensione pi
intima e soggettiva dell'esperienza di fruizione di ogni spettatore. L'obiettivo primario delle nostre
interviste stato proprio quello di indagare quali siano gli aspetti che in una serie come Lost creano
engagement nello spettatore e quanto questa dinamica possa aver inciso nella nascita di un
fenomeno di cos ampia portata.
Contestualmente all'analisi delle interviste, la dimensione della fruizione ha rivelato come la
continua reperibilit del prodotto, agevolata dalle piattaforme di streaming e file sharing, sia una
componente fondamentale per la circolazione, la diffusione e conseguentemente per il successo
dello stesso. Questa totale autonomia di fruizione del contenuto senz'altro ben accetta dal giovane
pubblico della serie che, avendo ritmi di vita sempre pi accelerati, prova immenso piacere nel
trascorrere il proprio tempo libero in compagnia del telefilm preferito, senza avere vincoli e limiti
legati alla programmazione delle reti televisive. Ma ci sono altre componenti interessanti attinenti la
fruizione di Lost, ossia la capacit di creare valide argomentazioni e momenti di incontro tra i suoi
followers, il potere di entrare nella vita degli individui generando una forte affezione e ritagliandosi
una importante posizione nella quotidianit di ognuno di loro. Tutti i nostri intervistati, infatti,
93
fremono dal desiderio di parlare, confrontarsi, commentare, ma sopratutto di mettere in pratica la
ritualit legata al momento di visione.
La dimensione delle competenze ha lasciato emergere come gli spettatori di Lost, spesso lasciati soli
all'interno di una trama estremamente complessa, abbiano messo in pratica nel relazionarsi alla
serie abilit di diversa natura. Di tipo analitico, innanzitutto, dove proprio il coinvolgimento
verso un personaggio, l'interesse verso uno specifico tema o la curiosit verso questioni lasciate
aperte a rendere gli spettatori capaci di elaborare analisi puntuali e approfondite del testo. Di tipo
tecnico, con cui gli spettatori elaborano incessanti riflessioni sulla storia e sulle motivazioni di chi
l'ha scritta, gli sceneggiatori, personaggi in grado di suscitare le loro critiche pi aspre e i loro elogi
pi sperticati. Di tipo interpretativo, infine, in base a cui arrivano a conoscere tanto profondamente
la serie da associarla ad altri prodotti culturali o, al contrario, da percepire l'impossibilit di
individuare un qualsivoglia collegamento con un telefilm unico come Lost.
La dimensione dellautoriflessivit ha tentato di indagare la sfera emozionale dei pubblici della
serie. Sono emerse importanti considerazioni, tutte volte a mettere in luce cosa i pubblici fanno con
i testi mediali, e come questi vengono interpretati, elaborati e rielaborati sulla base delle esperienze
di vita vissuta, delle ideologie e delle competenze enciclopediche personali. Sappiamo che i soggetti
costruiscono una parte della loro identit articolando i testi mediali e appropriandosi dei materiali
simbolici che essi offrono loro. Nel corso dellanalisi sul rapporto tra s e testo, emersa una scarsa
dimestichezza delle audience a riflettere su s stesse servendosi del testo, e quasi una reticenza ad
accettare lidea che un contenuto audiovisivo, anche qualora si trattasse di un fenomeno di culto
come Lost, possa coinvolgere emotivamente e attivare processi di immedesimazione. Tale scarsa
dimestichezza , a nostro avviso, solo ostentata a livello cosciente perch in realt, stando a quanto
emerge dalle interviste, i pubblici parlano di s parlando del testo senza soluzione di continuit:
rivivono esperienze di vita, si appropriano di citazioni o battute legate alluniverso finzionale,
confrontano la concezione identitaria che hanno di s con le personalit narrate, si immedesimano e
si rispecchiano in taluni personaggi o situazioni, si emozionano, si arrabbiano. In una parola,
riflettono su s stessi.
Vogliamo concludere il nostro lavoro con le parole, per noi estremamente significative, di una delle
nostre intervistate pi appassionate.

Ci sono due tipi di persone al mondo. Quelli che hanno guardato Lost e quelli che non
hanno guardato Lost. Entrare nella fascia delle persone che hanno guardato Lost e
poter condividere tutto il patema danimo che si creato intorno a questa serie,
entrare a far parte di una grossa parte di umanit.
94
BIBLIOGRAFIA


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SITOGRAFIA


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www.henryjenkins.org

www.variety.com

www.wikipedia.it

96




TRASCRIZIONE
DELLE
INTERVISTE

Intervista 1 Davide

Luogo e data dellintervista: Genova, 14 Maggio 2010

Durata: 2,13 h.

Intervistatrice: Giorgia Losi

Osservatrice: Giorgia Losi

Informazioni sociografiche dell'intervistato

1) Sesso: M

2) Et: 25

3) Comune di Residenza: Genova

4) Titolo di Studio: Laurea Accademia delle Belle Arti, ancora studente

5) Professione: Educatore

Note dellosservatore

L'intervista stata svolta all'aperto alle ore 17 del 14/05/2010. L'incontro con l'intervistato
avvenuto poco prima nella piazza centrale di Genova, piazza De Ferrari, dalla quale ci siamo
spostati in cerca di un luogo tranquillo. Abbiamo scelto di sederci su una panchina di legno
all'interno di una delle logge di Palazzo Ducale, sempre nel centro di Genova. L'ambiente era
tranquillo e il vociare dei turisti, cos come il continuo andirivieni dei visitatori delle mostre ospitate
nel palazzo, sono stati un piacevole sottofondo per la nostra conversazione.
Ci siamo seduti l'uno di fronte all'altra e Davide sembrava essere a suo agio anche alla vista del
registratore. L'intervista cos iniziata ed proseguita molto fluidamente, generando un discorso
lungo pi di due ore. Durante questo arco di tempo sono state fumate un numero incalcolabile di
sigarette e l'intervistato ha animato una vivida discussione, lasciando intendere, tramite la forte
gestualit del linguaggio corporeo, di essere totalmente impegnato e coinvolto nell'esperienza. Alla
fine dell'intervista ha anche espresso un commento significativo: mi piaciuta proprio perch mi
piace dare forma ai pensieri! Ho guardato un po' dentro a me stesso diciamo!







1

R. Allora Davide, vuoi presentarti un attimo?

I. Ok, io sono Davide Brancato...vuoi che dica la mia scheda tecnica?

R. Esatto

I. Allora mi chiamo Davide Brancato, studio alla Accademia di Belle Arti, mi sto specializzando nel
corso di pittura e faccio l'educatore di professione da tre anni e sono appassionato di musica rap
e la pratico. E' la cosa che considero pi importante nella mia vita. Ufficialmente sono uno studente,
segretamente sono un cantante rap!

R. Si va bene, parliamo un po' di televisione. Quali sono i programmi o generi televisivi che guardi
pi frequentemente?

I. Allora, premetto che la televisione... cio, non mi considero un appassionato di televisione, cio
non mi piace la televisione perlopi, per, nonostante questo, ha un potere su di me veramente
sconvolgente, nel senso: pi la disprezzo pi non riesco a fare a meno di guardarla. E quindi riesco
a guardare veramente di tutto cio, la cosa pi imbarazzante che pi una cosa non mi piace, pi
una cosa la reputo poco interessante e pi invece mi interessa

R. E come mai questo?

I. Perch rimango talmente allibito di fronte a certi fenomeni che... fondamentalmente perch sono
una persona curiosa, sono estremamente curioso e quindi... un po' un'arma a doppio taglio la mia
curiosit perch da un lato mi aiuta ad arricchire la mia cultura, che non che sia particolarmente
vasta, per non sono nemmeno ignorante, dall'altro invece mi fa assomigliare ad una casalinga
frustrata perch poi mi ritrovo appunto, nel caso, per quanto riguarda l'esempio della televisione, mi
ritrovo a guardare trasmissione del tipo Uomini e Donne

R. Altri esempi... e cosa ne pensi della televisione?

I. Penso che in se sia un mezzo straordinario... cio se pensiamo a quando uscita, a quando stata
inventata proprio, una delle invenzioni pi brillanti della storia _ ora non ricordo esattamente i
primi esperimenti della trasmissione televisiva, penso i primi del Novecento comunque... una cosa
sconvolgente il fatto che io a distanza possa trasmettere l'immagine di ci che sta accadendo altrove
in questo momento. Il problema che, come tutti i prodotti commerciali risponde a delle logiche di
mercato, cio sottost a delle logiche di mercato che la rendono spesso squallida e quindi penso che
la cosa pi interessante della televisione, della televisione commerciale siano... i film... una delle
cose pi interessanti penso che sia il cinema che forse l'interesse che ho che pi incontra le
proposte televisive per anche l non che siano sempre cos interessanti, comunque cartoni animati
a bomba!

R. Ma aldil della televisione, ci sono anche altri modi con cui guardi dei prodotti che potrebbero
anche andare in tv, per magari no ci vanno. Cio guardi altro al di fuori del mezzo televisivo?

I. Si, utilizzo abitualmente il computer quindi attraverso internet mi capita spesso di... guardare in
streaming programmi televisivi, telefilm, cartoni animati soprattutto

R. E invece come serie televisive?

I. Allora, la mia storia con le serie televisive questa: io ho cominciato ad un certo punto, quando
ho scoperto il magico mondo dello streaming, ho cominciato a guardare un anime giapponese che si
2

chiama Death Note e sono diventato tossico di questa serie e quando finita questa serie ho avuto
come una crisi di astinenza da... cio avevo bisogno di una dipendenza perch mi ero creato il mio
momento serale in cui mi incollavo al computer e mi guardavo le mie puntatine, no? E quindi ho
provato a trovare dei sostituti, un po' come i tossici con il metadone proprio no, e niente, ho
gaurdato per un periodo un'altra serie che si chiama OZ

R. Sempre cartone?

I. No, un telefilm americano, che peraltro ha alcuni attori che appaiono anche in Lost

R.Tipo?

I. E i nomi degli attori non li conosco, per il protagonista della serie quel ragazzo di colore che in
Lost si chiama Micheal, che in realt non il protagonista ma tra i protagonisti e ha in pi rispetto
agli altri di essere anche la voce narrante quindi ci sono degli stacchetti in cui lui racconta quello
che succede

R. Conoscevi gi OZ prima di guardare Lost?

I. No, no

R. Quindi hai provato [a guardare altre serie], in questo tuo intento di sostituire appunto la
dipendenza del cartone animato, ci sei riuscito?

I. Ma, un pochino si, in realt, ora lo dico scherzando ma mi ero abituato a questo momento di relax
in cui magari arrivavo la sera stanco e mi guardavo il mio episodio _ era un po' un momento... mi
ero creato questa routine, alla quale poi mi ero affezionato

R. Ti lasciavi qualche puntata per il giorno dopo? [dal momento che in streaming sono tutte
disponibili]

I. Ne guardavo finch avevo voglia, poi io sono uno che si annoia, anche dopo un po' che reitera...
cio anche dopo un po' che faccio una cosa mi annoio e tendo a... quindi non che mi guardavo
dieci puntate di seguito, magari me ne guardavo se ero in vena anche tre, duravano mezz'ora,
c'avevo la mia oretta no? La mia oretta serale. Poi dopo un po' non so per quale ragione, OZ aveva
dei meccanismi diversi cio, Death Note un po' pi simile a Lost dal punto di vista del tenerti
incollato - anche OZ comunque legato da un filo conduttore per cui devi seguirlo tutto in ordine
altrimenti non capisci, per sono stati meno abili nella sceneggiatura, a tenerti incollato allo
schermo, invece la genialit di queste altre due serie consiste proprio in questo

R. Invece ci sono state altre serie che ti capitato di iniziare e magari abbandonare? Te ne
vengono in mente?

I. Si ma... Te l'ho detto un... Ho iniziato un po' ad intortarmi con queste cose... In questo ambito che
ti ho raccontato per il resto, cio mi capitato si per, non aveva lo stesso sapore non so come dire,
soprattutto da piccolo ma anche pi di recente mi sono appassionato a come ti dicevo serie di
cartoni animati per esempio, per sempre stata un cosa pi... cio mi piaceva, per dire i Simpson e
Futurama li considero artisticamente lavori di livello e quindi li guardo volentieri, per non che se
perdo una puntata impazzisco. Da bambino di pi succedeva, da bambino se perdevo una puntata di
Kenshiro per esempio impazzivo.

3

R. E senti un po' ma da quant', da quanto tempo pi o meno, hai questa usanza che mi dicevi, di
guardare questo cartone animato?

I. Eh, Death Note l'ho iniziato a vedere non pi di due anni fa... un anno e mezza fa.

R. E invece rispetto ai contenuti , ai generi, ai personaggi che generi preferisci? Nel senso che tipo
di genere ti piace di pi come stile?

I. Allora in tutte le cose non sono una persona che predilige un genere, non so come dire, ho sempre
pensato che ci fossere diversi tipi di cose altrettanto apprezzabili per ragioni differenti in tutto, non
solo per quanto riguarda questo argomento, quindi non saprei rispondere con esattezza a questa
domanda. Le serie che ho seguito mi sono piaciute per ragioni diverse tra di loro.

R. Quindi non mi sai dire, per esempio se una serie pi thriller, ti piace o non ti piace?

I. Ti dir di pi, ho sempre disprezzato questo genere di, come dire, orientamento da parte delle
persone, cio non ho mai compreso perch una persona dovesse avere dei pregiudizi per esempio
riguardanti il cinema, nei confronti di un film che fosse di un certo genere piuttosto che di un'altro,
perch ho sempre pensato che due film dello stesso genere potessero essere in realt due cose
diametralmente opposte. E quindi talmente viva in me questa mancanza di preferenze... Non sono
mai riuscito a dire sono un appassionato dei film western piuttosto che di fantascienza, perch ci
sono stati film di fantascienza che mi hanno suscitato emozioni che ho provato con dei film fantasy
piuttosto che horror, e la stessa cosa in negativo, cio non mi sono piaciuti dei film che avevo lo
stesso genere di film che magari sono tra i miei preferiti. Il contesto ed il genere non sono
assolutamente discriminanti.

R. Perfetto.Vediamo un po', entriamo un po' pi nello specifico. Allora tu mi hai detto che sei
telespettatore di Lost, giusto? Come l'hai conosciuta questa serie? Proprio il momento in cui tu hai
sentito per la prima volta nominare Lost

I. Allora una mia amica un giorno sull'autobus, una mia amica che era diventata da poco fan di
Lost... Cio insomma una mia amica che aveva da poco iniziato a vedere Lost si era appassionata di
questa serie, un giorno senza ragione, non mi ricordo quando fosse, penso che fosse il periodo in cui
guardavo Death Note forse, forse un paio di anni fa, ha iniziato a raccontarmi un pochino la trama
di questo telefilm e l per l non mi ha incuriosito per niente.

R. Ti ricordi cosa ti aveva raccontato?

I. Mi aveva raccontato che nella storia ci sono questi personaggi che sono sono precipitati con un
aereo su un'isola e che su quest'isola avvengono dei fatti misteriosi, la cosa che mi ricordo che mi
aveva descritto questa nube di fumo e che mi aveva detto :C' questa nube di fumo, questo mostro,
che si aggira per l'isola e non si capisce che cos' e mi aveva detto tra le varie ipotesi non si
capisce se un nuvola di fumo e un dinosauro e io ero impazzito perch, non che fossi
impazzito, mi ha stupito questa descrizione perch non riuscivo a capire come non si potesse
distinguere una nube di fumo da un dinosauro, poi ho capito cosa intendeva quando ho iniziato a
vedere Lost.

R. Quindi comunque il tuo contatto con la serie l'hai avuto da una persona, no? Prima non l'avevi
sentita nominare tramite la pubblicit?

I. No, mi pare che questa fosse la prima volta che me ne hanno parlato.

4

R. E poi quando stato, da quando te ne ha parlato, il momento in cui tu hai detto :Aspetta, lo
guardo e provo? E' successo subito?

I. No, passato parecchio tempo. All'inizio ero piuttosto refrattario all'idea di guardare Lost, cio
non mi incuriosiva per niente, mi sembrava.... mi dava l'idea di una di quelle... mi faceva provare la
sensazione che provavo da piccolo nei confronti delle telenovelas, che comunque una sensazione
negativa, di noia e... poi per comunque ho ragionato sul fatto che questa mia amica ne parlasse
bene, me ne hanno parlato altre persone, ho visto anche qualche spezzone per caso

R. Dove?

I. Allora, una volta me ne ha fatto vedere un pezzo mia cugina, mi pare, in streaming forse, o forse
lei lo vedeva quando lo trasmettevano in pima visione sulla rai, mi pare,all'epoca

R. Quindi parliamo delle prime stagioni, tanti anni fa.

I. Si per in realt non che seguissi la trama, cio era una serata in cui si chiaccherava cos e c'era
Lost di sottofondo. Per ci ho dato un'occhiata, poi un'altra volta mi capitato per caso di vederlo
senza sapere che fosse Lost e mi sono messo a guardare questo telefilm molto incuriosito dalla
trama che si stava narrando in quel momento, ero all'oscuro del fatto che si trattasse di Lost, l'ho
scoperto tipo un anno dopo quando poi ho rivisto quell'episodio e mi sono detto :ma allora era
Lost!

R. Che episodio era?

I. Era la parte della storia in cui...Come si chiama quel personaggio che chiama tutti fratello?

R. Desmond

I. Eh si, Desmond, era uno di quegli episodi in cui viaggiava da una dimensione all'altra e doveva
cercare la costante, parlava con il fisico che per non sapeva ancora che avrebbe fatto determinate
scoperte nel futuro. Era quella parte l.
Mi aveva incuriosito molto questa cosa, mi piaceva questa idea

R. Tra l'altro non compariva il fumo nero, quindi non avevi indizi per capire che fosse Lost

I. No no non me ne sono proprio accorto, perch era un'episodio in cui vedevi solo Desmond, io
credevo che si trattase di un film , o comunque di un telefilm , in cui Desmond fosse il protagonista,
e mi piaceva questa cosa che lui doveva spiegare nel passato al fisico e quello che avrebbe
scoperto... Mi faceva scappare di testa l'idea che il fisico cio, non si capiva se il fisico avrebbe fatto
le sue scoperte grazie al fatto che Desmond gliele aveva rivelate, quindi di fatto in realt il fisico
non avrebbe scoperto nulla e questo cerchio che si chiude mi piaceva

R. E quindi stata questa la molla?

I. No, perch non sapevo che fosse Lost quello

R. E poi com' andata avanti?

I. E' andata avanti che, appunto, dopo un po' OZ mi ha smesso di piacere, cio mi piace ancora ma
non avevo pi voglia di stargli dietro, per avevo bisogno come prima del mio momento serale, e
allora ho riflettuto un po' sui vari incontri che avevo avuto con Lost e mi venuta la curiosit di
5

provare, ah no scusa, mi sto dimenticando un dettaglio particolare: un mio amico una sera, nella
quale ho dormito a casa sua e al mattino ci stavamo annoiando, cio non che ci stavamo
annoiando, era mattino e non c'era niente da fare, cos stavo per andare a casa e mi ha detto : Dai ti
faccio vedere un episodio di Lost! L'ho guardato e gli ho detto: Vuoi dire che giunto il
momento? Lo sapevo che c'era qualcosa sotto!

R. Quindi secondo te il destino che ti ha portato a Lost?

I. Si, l'isola che mi ha chiamato!

R. Ma avete iniziato dal primo [episodio]?

I. Ma si eravamo proprio in una situazione sai, tarda mattinata, primo pomeriggio, ancora mezzi
addormentati :Dai ci guardiamo Lost? e io gli ho detto :Dai, va bene cominciamo. Mi ha fatto
vedere il primo e il secondo, le due pilota, e da l, tossico, ho dovuto continuare.

R. E poi cosa ti ha spinto a continuare?

I. Eh, il giorno dopo o forse la sera stessa , non mi ricordo, me ne sono guardate tipo altre quattro

R. Sempre col computer?

I. Si, in streaming, perch eravamo gi... sar stata la quarta o la quinta serie

R. Quindi mi hai detto che in tv praticamente...

I. Lo sto cominciando, l'ho visto per la prima volta in tv mercoled scorso, l'episodio quindici della
sesta serie, perch mia mamma ha comprato Sky da pochi giorni e allora ho iniziato a vederlo l. Ho
sempre, per qualche ragione, preferito guardare le cose trasmesse in televisione [piuttosto] che
registrate o in videocassetta. Fin da piccolo, se mi fosse capitato di guardare una cassetta e scoprire
che nello stesso momento stavano dando lo stesso film anche se avrei dovuto subire la pubblicit,
preferivo guardarlo in televisione

R. Come mai?

I. Come una forma si sottomissione al dio mediatico non so... No non lo so mi sembrava di essere
pi partecipe, mi emozionava di pi, forse pi vero, mi sembrava che fosse quello vero, la prima
teatrale forse, capito?

R. Quindi praticamente da quanto tempo lo segui facendo due conti?

I. Eh...un annetto, un po' meno

R. Ma ti sei diluito le puntate o hai fatto un po' una maratona, diciamo?

I. Eh no tanto erano gi uscite tutte e doveva uscire la sesta serie, quindi me le sono guardate tutte di
fila e quando ho finito la quinta serie, ho aspettato qualche mese ed uscita la sesta - Ne guardavo
senza esagerare, perch comuque come ti dicevo prima poi mi annoio, per tutte quelle che riuscivo
a guardarmi, cos, la mia solita oretta...

R. Ora sei al pari di tutti gli altri fan?

6

I. Si, ora lo sto seguendo su Sky

R. Tu ti consideri un fan?

I. Eh, dai, in fin dei conti si. Anche se non mi piace considerarmi un fan in generale delle cose...
un dato di fatto, non posso deciderlo io, cos!

R. Preferisci di solito guardarlo in lingua originale o doppiato?

I. Allora, preferirei guardarlo in lingua originale per una ragione molto banale... a parte il fatto che
in effetti cogli alcuni aspetti che magari si perdono nella traduzione. Principalmente mi piacerebbe
guardarlo in lingua originale per abituarmi ad ascoltare un po di inglese perch non lo parlo, per
pigrizia poi in realt se posso me lo guardo in italiano. Adesso che lo sto guardando su Sky da
mercoled mi guardo il primo episodio in italiano poi il secondo in inglese, poi la volta dopo quello
che ho visto in inglese me lo guardo in italiano... no, non so se avr sempre voglia di fare cos in
realt, per l'altra volta ho fatto cos

R. Pensi che ci siano delle differenze?

I. Beh, qualcuna per forza anche se comunque per quel che ne so io il doppiaggio italiano un
doppiaggio di livello piuttosto alto... per ci sono esempi di doppiaggio in Italia straordinari, come
Woody Allen, anche se poi sono rimasto non piacevolmente stupito, anzi colpito negativamente dal
fatto che fosse Lionello il doppiatore di Woody Allen, non perch mi fosse antipatico, non che lo
conosca molto, anche se non mi piaceva quello che faceva nell'ambito in cui l'avevo conosciuto.
Non so se lo conosci, quello che faceva il Bagaglino - Per esempio Lionello che nel Bagaglino mi
faceva schifo nel doppiaggio di Woody Allen si rivelato un genio perch come lui se non meglio
di lui, no vabb meglio di lui no ma perfetto!

R. A proposito di questa cosa, vedere un personaggio parlare in inglese piuttosto che in italiano ha
cambiato qualcosa nella tua percezione dei personaggi di Lost?

I. Si, ci sono delle cose che non sono riuscite particolarmente bene secondo me. La cosa particolare
di Lost che ogni personaggio parla un inglese differente e quindi soprattutto se tu hai un po di
dimestichezza con l'inglese ti accorgi di queste differenze e noti delle caratteristiche del
personaggio che caratterizzano anche la psicologia del personaggio un pochino... in italiano hanno
cercato di, diciamo, fare il possibile usando surrogati dello slang per non identico

R. Un esempio?

I. Per esempio Hugo usa spesso il nomignolo dude in inglese, che in italiano traducono con
coso. Lui usa questo nomignolo quasi come intercalare, per a quanto ho capito una cosa che in
Inghilterra, o comunque in certi luoghi dove si parla inglese, usata [l'espressione dude], cio
una cosa che caratterizza un personaggio che di un certo luogo, invece l'intercalare coso, il
nomignolo coso, non esiste, in Italia non lo usa nessuno. Cio in Italia lo puoi utilizzare, si usa
dire coso, ma in modo diverso, visto che si usa in qualche ambito loro hanno pensato che fosse la
traduzione pi adatta per non ti da un'idea geografica del personaggio Hugo ok? E questo un
fatto, poi dal punto di vista tecnico ad esempio Jin, il personaggio giapponese, proprio del
Giappone?... Quando impara l'inglese, nella traduzione italiana ha una voce molto femminile, cio
molto delicata... cio... sembra un po' uno sfigato, invece in inglese affatto! In inglese ha una voce
molto profonda e sicura di s.

R. Ma queste incongruenze che tu vedi incidono nella tua percezione complessiva di Lost?
7


I. No, non eccessivamente, sono cose che comunque se tu ti appassioni ad una trama, ad un
racconto, creano delle piccole differenze, sono dettagli poi... non che cambia la storia, per se
avessero voluto fare una cosa perfetta sarebbero sicuramente riusciti meglio nel doppiare una serie
televisiva. Non dico che sia doppiata male, comunque non male il doppiaggio poi, per non
perfetto.

R. Ho capito. Parlando ancora di come hai guardato Lost, stata una visione costante o saltuaria?

I. Da quando ho cominciato a guardarlo con l'intento di sapere cosa succede nella storia stata una
fruizione costantissima

R. Ti mai capitato di rivedere qualche puntata?

I. No, cio si, ma...non perch volessi godermela di nuovo. Per esempio l'ultima volta ho visto in
italiano quella che avevo gi visto in inglese, perch ero curioso di vederla nella mia lingua e
seguirla in modo diverso, guardando di pi le immagini e meno i sottotitoli. Poi mi pu essere
capitato di vedere qualche spezzone perch magari non mi ricordavo esattamente...magari avevo
dovuto interrompere e non mi ricordavo dove ero arrivato poi ho rivisto per sbaglio quella che
avevo visto un anno prima e basta

R. Con il senno di poi, vedere quella puntata che non sapevi fosse di Lost, inserita nel contesto
della serie come stato?

I. Eh, stato...essendo che sono diventato fanatico di Lost devo ammettere che ho provato un lieve
emozione!

R. E invece, quando ti metti a guardare Lost, hai dei particolari riti? Una particole procedura tua
per la visione di Lost?

I. Devo essere completamente...cio devo avere la possibilit di concentrarmi, cio non che ho dei
riti. Non mi devo distrarre, cio se mi perdo due fotogrammi devo rivedere cinque minuti di
puntata! No vabbe, devo semplicemente essere in una situazione di relax e non fare nient'altro. Si,
fumare sigarette e bere estathe!

R. Sei con qualcuno di solito?

I. Quasi mai...perch la mia ragazza non lo ama, cio, le indifferente, non le interessa
assolutamente. Ho cercato di convincerla come il ragazzo cattivo della compagnia che i genitori non
vogliono che frequenti perch ti fanno provare le brutte esperienze, per incorrompibile. Lo
guarda se ho voglia di guardarlo io ma non gliene frega niente

R. Prima di guardare gli episodi cerchi qualche anticipazione?

I. No, assolutamente. Anzi odio il fatto che la prima puntata delle serie sia un collage di
anticipazioni

R. Le hai saltate quelle puntate?

I. Si, le ho saltate, tranne la prima che non lo sapevo e mi ha fregato.

R. E invece puoi raccontarmi qualche aneddoto legato alla visione di Lost?
8


I. No, non mi viene in mente niente...non che Lost sia una parte caratterizzante della mia vita!
Magari scherzando posso anche affermare una cosa del genere ma soltanto un passatempo,
quando ho un paio di ore libere mi metto un episodio e basta. Forse il momento pi emozionante,
che non riguardasse la trama della storia, ma la mia vita, stato quando mi sono accorto che stavo
guardando una cosa che avevo gi visto e mi venuto in mente quell'episodio di Desmond e sono
stato...mi sono anche compiaciuto di essermelo ricordato...non che ci volesse un genio
per...avevo un po' voglia di dirlo a tutti!

R. Durante o dopo la visione di un episodio ti capita di parlarne con qualcuno?

I. Si, si, mi capita perch conosco altra gente che lo guarda e poi appunto quello che ti dicevo
all'inizio. Divento vittima di questo meccanismo per cui somiglio un po' ad una casalinga...cio mi
immergo talmente tanto...anche se poi in realt sono piuttosto distaccato e non voglio essere vittima
di una dipendenza del genere...per lo sono...e quindi quando inizio a parlarne mi appassiono alla
conversazione

R. Ma vai a cercare tu qualcuno con cui parlare, nel senso, vi sentite apposta [con gli amici che
guardano Lost]?

I. No, no assolutamente...capita per caso

R. Sei contento di parlare di Lost quando ti capita?

I. Si, mi fa piacere perch poi comunque ci scambiamo le opinioni, anche se in realt appunto come
ti dicevo, non gli do questa grande importanza... per quando mi ritrovo a parlarne saltano fuori
punti di confronto... perch comunque una trama... cio, non cinema d'autore, cio non so come
dire, non lo paragonerei ad uno dei miei film preferiti, per comunque ha una trama, un intreccio
piuttosto intripp... mi veniva da dire originale ma probabilmente non lo sar neanche tanto come
credo io... per comunque da modo di approfondire. Cio non balza tutto cos istintivamente
all'occhio...

R. Parlando con altri ti capitato che emergessero cose che non avevi notato?

I. Mi capitato di far notare agli altri cose che non avevano notato, che mi ricordi, poi potrebbe
anche essere successo il contrario.

R. Siccome mi hai detto che la trama piuttosto complessa, secondo te il confronto con altre
persone necessario?

I. Ma beh, ora il termine necessario fa pensare a qualcosa in cui capire meglio sia importante ai fini
un po' pi alti...non so come dire...cio...non che sia necessario. Vuoi dire ai fini di comprendere
meglio la trama?

R. Si

I. Oppure perch parlarne aldil della trama crea argomentazioni interessanti?

R. Anche... nel senso che ne parli anche se non detto che tu non abbia capito qualcosa della
trama... Cos, anche per commentare. Volevo capire se una cosa che senti [il bisogno di
confronto]

9

I. Vabb, si...devo ammettere di si. Guarda strano perch un pochino me ne vergogno...

R. Perch?

I. Perch comunque mi rendo conto che sia un prodotto completamente studiato per essere venduto.
La genialit di Lost consiste proprio in questo, la scenografia stata scritta e studiata per filo e per
segno per essere venduta. E' quella l'abilit! Che comunque un'abilit perch non tutti sarebbero in
grado di farlo! Sono riusciti a fare in modo che se tu guardi il primo episodio devi guardare tutte e
sei le stagioni... sei costretto a farlo... o quantomeno moltissima gente si sentita costretta a farlo

R. Perch secondo te?

I. Perch dentro la sceneggiatura di Lost c' proprio un sistema, evidente. Innanzitutto le cose che
incuriosiscono, incuriosiscono di brutto... sono tutti misteri pazzeschi e accattivanti anche. Non
sono soltanto cose che non ti spieghi, sono anche cose che ti incuriosiscono

R. Come avranno fatto?

I. Sono un'equipe di professionisti... penso che all'interno di chi ha creato questa storia ci siano
persone specializzate in vari ambiti, quindi c' quello che inventa, secondo me... penso che siano un
gruppo numeroso di persone che hanno messo a disposizione le proprie abilit per creare un aspetto
della storia che legato agli altri funzioni. Ora, sicuramente non sar cos numeroso [il gruppo] da
rendere impossibile la collaborazione, per si vede che nella serie ci sono diversi aspetti ed ognuno
ben curato. Questo mi fa pensare che ogni aspetto sia stato curato da una figura professionale
diversa...

R. Per aspetti cosa intendi?

I. Allora, per esempio la psicologia dei personaggi, i misteri che avvengono sono fantasiosi,
accattivanti, il modo in cui questi misteri si svelano avviene secondo un criterio ben preciso.
Secondo me c' quello che mette l'idea, quello che decide con che tempistiche va sviluppata, cio
che poi una questione anche registica quindi probabilmente il genio di questa cosa sar il regista,
di cui ignoro il nome, ma non solo... anche nella sceneggiatura secondo me gi si vede questo
aspetto della cosa [la costruzione del telefilm]... per esempio anche quando si scopre qualcosa, un
elemento nuovo, una nuova componente dell'isola, questa componente immancabilmente
circondata da un alone di mistero e l'episodio finisce proprio nel momento in cui il mistero al
livello massimo nell'episodio prima che questo mistero si sveli... [prima che] si inizi ad
intravedere qualcosa, perch poi non si scopre mai del tutto, quasi mai...passano come minimo
cinque episodi... e nel frattempo si creano, si accumulano un numero di misteri ulteriori...quando tu
dopo cinque episodi capisci l'episodio di cinque episodi fa che cosa voleva dire...hai nel frattempo
accumulato un bagaglio di misteri

R. E a te piace questa dinamica?

I. Non che mi piace, ne sono vittima...cio non posso ignorare il fatto che sotto terra ci sia una
botola con su scritti i numeri che sono gli stessi che Hugo si giocato alla lotteria vincendo...cio
non resisto all'idea...cio non riesco ad accettare di vivere senza sapere perch!

R. Dai comunque diciamo che ti intrippa!

I. Esatto

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R. Secondo te hanno raggiunto un buon risultato?

I. Si, si secondo me sono riusciti nel loro intento e ci sono riusciti pi di altri...quindi comunque si

R. Ti fa venire in mente altre serie?

I. Tra quelle che ho seguito io, come ti dicevo prima, Death note, questo cartone animato... per
con metodi diversi...non c'era questa cosa del mistero. Death note era un po pi...non era come
Hitchcock che scopri all'ultimo chi l'assassino... era pi come Colombo... che lo vedi all'inizio
della puntata, no? Per... la cosa che ti intrippava in Death note era vedere come tra virgolette i
buoni sarebbero riusciti a scovare i cattivi

R. Ora ti far questa domanda...se dovessi raccontare Lost in poche battute ad una persona che
non lo conosce cosa gli diresti?

I. Allora, innanzitutto gli direi che se proprio deve cominciare a guardarlo finisca prima tutto quello
che ha da fare nella sua vita e poi cominci... no, scherzo... allora, vediamo un po'... non gli
racconterei tanto nel dettaglio quello che avviene nel telefilm. Se volessi un pochino incuriosirlo...
perch poi in realt io non che consiglierei alla gente di guardarlo... perch in effetti se uno avesse
da fare potrebbe toglierli un po di tempo... se fosse un po' debole alle dipendenze potrebbe perdere
un po' di tempo

R. Quindi non lo cosiglieresti?

I. No vabbe in realt si! Poi in realt essendo che a me piace quando ne parlo non riesco a non
consigliarlo

R. Traspare

I. Si, comunque lo dico. Per non sto a raccontare... a parte il fatto che sarebbe impossibile.
Racconterei a grandi linee il contesto giusto per far capire di cosa si tratta

R. Fai conto che io sia un marziano. Cosa mi diresti?

I. Ti direi che la storia tratta di un gruppo di sopravvissuti ad un disastro aereo che precipitano su di
un'isola nella quale avvengono dei misteri pazzeschi e poi cercherei di farti capire per quale ragione
io non posso farne a meno. Ecco, ti darei la possibilit di scegliere no? Ti direi come mai io ci sono
andato sotto, per onestamente, quindi ti spiegherei che si tratta del fatto che, come ti dicevo prima,
la storia stata scritta in modo che tu sia costretto a seguirlo fino alla fine

R. E' questo il motivo per cui tu ci sei andato sotto?

I. Si, questo il motivo, questa la vera forza di Lost. Sono stati abili, hanno impacchettato un
prodotto interessante, un prodotto che vende, perch la gente ha bisogno di andare fino in fondo, di
scoprire cosa succede. Per allo stesso tempo ti direi che comunque un telefilm piacevole, una
storia che guardi con piacere, un racconto, una storia con cui puoi passare del tempo. Non te lo
descriverei come un'opera d'arte imperdibile... ti direi che una bella storia, originale, che ti tiene
incollato, che se hai voglia di avere la tua oretta serale come me meglio di altri telefilm

R. Quindi tu mi dici che una storia, qual' secondo te il filo conduttore?

11

I. Beh, in realt il filo conduttore molto banalmente il fatto che tu vuoi _ no scusa, il filo
conduttore della storia il fatto che questi protagonisti siano vittime di una serie di vicende dalla
quali vogliono uscire, delle quali voglioni liberarsi e... il filo conduttore sono i vari tentativi
attraverso i quali loro tentano di uscire da questa situazione, spesso peggiorando le cose, questo
che tiene legato il tutto... e poi l'intervento esterno di fattori indipendenti dallo loro volont che
rendono ancora pi complessa la trama

R. Quindi tu il filo conduttore lo vedi tra i personaggi?

I. Beh si, sicuramente lo scambio tra i personaggi fondamentale

R. E c' un personaggio che hai seguito con particolare attenzione fin dall'inizio? Non so, se puoi
raccontare la sua storia, se la ricordi

I. Beh, quando cominci a guardarlo [Lost] inevitabile che si butti un occhio verso Jack perch un
po il bomber della situazione, cio quello che salva la vita a tutti, quindi pu starti sul cazzo come
pu starti simpatico per inevitabile che l'attenzione sia rivolta a lui...cio pare quasi come il vero
protagonista. Poi con il svilupparsi della storia ti rendi conto che in realt non esiste un
protagonista. Forse ogni periodo della storia ha un po' un suo protagonista: c' il momento in cui
Locke tiene le redini, all'inizio Jack essendo medico quello fondamentale perch salva la vita
dopo l'incidente a diverse persone, poi pi la storia si complica e pi tutto l'insieme dei personaggi
risulta essere un unico organico, parte fondamentale del racconto.

R. E il tuo preferito?

I. Verso la fine era diventato Sayid, adesso mi fa un po' paura perch non pi tanto in lui, non
capisco se posso ancora fidarmi di lui! Comunque si, forse c' stato un periodo in cui era stato
Locke, poi diventato Sayid.

R. Sulla storia di Sayid ti ricordi qualcosa?

I. Si, lui un personaggio che all'inizio attira la simpatia perch l'iracheno preso di mira da
Sawyer perch diciamo... essendo io realmente contrario al razzismo ho avuto simpatia nei suoi
confronti perch ho trovato che fosse vittima di un'ingiustizia poi con l'evolversi del racconto ha
dimostrato di essere un grande, sempre capace in tutto... cio molto pratico il motivo per cui mi
sta simpatico Sayid: per il suo senso pratico, non era mai troppo mistico ne troppo scientifico, si
limitava a constatare la situazione e a dare il suo contributo sempre con effetto immediato e utile, ti
fa anche il culo se ci litighi diventato veramente il mio idolo quando ha fatto una mossetta ad un
tipo che non ricordo, chiaramente una cazzata per, visto che a me piacciono un po' queste
situazioni in cui si creano delle piccole vendette e vedi che il personaggio che ti sta simpatico sa il
fatto suo. Quando ha fatto quella mossa, ed era in una situazione di totale inferiorit nei confronti di
qualcuno che gli stava facendo del male, lui ha avuto una reazione fisica pazzesca... ora, forse mi
invento per era qualcosa del tipo che aveva spezzato il collo di uno con i piedi! Mi piaciuto
questo suo mix... che poi la psicologia del personaggio di Sayid molto contorta. Lui pentito del
suo passato, era un torturatore dell'esercito iracheno mi sembra. E' pentito delle azioni che ha
compiuto in passato e quindi c' questa cosa che lui cerca continuamente di redimersi per allo
stesso tempo il suo animo guerrigliero viene fuori. Mi piace questa visione di quello che ha fatto...
azioni sbagliate ma lui ne cosciente e usa le sue capacit solo se necessario.

R. E' l'unico secondo te che cerca di redimersi?

12

I. No, no, questa cosa della redenzione molto presente fra tutti i personaggi. No aspetta, mi son
spiegato male... questo senso del riscatto presente, cio per esempio Jack che sempre stato
sminuito dal padre ha dovuto diventare il miglior chirurgo del mondo per dimostare che non un
fallito Hugo ha paura che i suoi soldi siano maledetti quindi li regala, li da in beneficienza
Sawyer che un truffatore per in realt lo faceva perch voleva vendicarsi dell'assassinio [dei suoi
genitori]. Tutti hanno degli scheletri nell'armadio!

R. Bene, noi sappiamo che questa una serie ricca di rifermenti a simboli, miti, leggi scientifiche...
ne ricordi qualcuno in particolare?

I. Ora mi viene in mente un fatto recente, interessante il modo in cui la serie di Lost racconta il
senso del bene e del male e questo appare lampante nell'ultimo episodio che ho visto in cui si vede
il passato di Jacob secondo me interessante il modo in cui viene espresso questo argomento
perch Jacob comunque stato visto come il bene per tutta la serie e invece verso la fine si scopre
che... scusami, Jacob era stato visto come il bene e l'altro abitante dell'isola che pu trasformarsi in
quella nube di fumo che uccide tutti stato visto come il male quindi ci si sempre fidati di
Jacob, magari con qualche riserva, perch comunque non la raccontava giusta ed ora pi che mai,
dopo che si sono viste delle immagini riguardanti la loro infanzia, si iniziato a capire che quello
che hanno voluto raccontare un po il fatto che... un po' il discorso del Tao no? Cio quello che
ufficialmente il bene in realt contiene in s parte del male. Il discorso questo, viene descritto
questo concetto come se la linea di demarcazione tra il bene e il male non sia netta ma ampiamente
sfumata. Ci sono continue contraddizioni comunque ed anche in questo consiste l'abilit degli
sceneggiatori sei continuamente spiazzato dal fatto che se ad un certo punto eri convinto che un
personaggio avesse fatto le scelte giuste, il momento dopo riescono a convincerti del contrario ed il
momento ancora dopo di nuovo. Questo rende assolutamente poco noiosa la trama, uno dei fattori
che contribuisce a tenerti incollato allo schermo. Alla fine diventa proprio esplicito questo
ragionamento perch il confronto tra i due fratelli proprio una rappresentazione di questa
concezione del bene e del male: il bene impuro e il male che invece ha buoni propositi... non so
come dire, come quel tipo di rappresentazione in cui tu tifi il cattivo no? Solo che qui non
semplicemente una caratteristica simpatica della sceneggiatura ma proprio l'argomento di cui si
parla, il tema, non una caratteristica del personaggio... il fatto che tu tifi per Lupin anche se
Lupin il ladro

R. Beh bello che una serie televisiva ti porti a riflettere su determinati temi, no?

I. Si, si, sicuramente per quanto questo telefilm possa essere considerato un prodotto con finalit
puramente commerciali, stato fatto da persone intelligenti, almeno nel loro ambito professionale,
quindi la loro intelligenza manifestata dalle idee... dalla carne che mettono al fuoco. Le idee ci
sono ed chiaro che perch funzioni una serie del genere deve permetterti di rispecchiarti, se non in
un personaggio almeno in una delle idee, in uno dei principi che vengono esposti

R. E tu hai trovato qualcosa in cui rispecchiarti?

I. Beh, questa di cui stiamo parlando sicuramente non ho mai provato la sensazione di essere
simile ad uno di loro, comunque non tanto quello...magari a qualcuno pu essere capitato ma nel
mio caso no... pi che altro l'interazione che c' tra i personaggi...cio non che io mi rispecchi
nell'interazione che c' tra i personaggi... io come dire... sono interessato a vedere anche nella vita
reale come le persone sviluppano i loro rapporti, perch come ti avevo detto all'inizio sono una
persona curiosa, e dato che questo un elemento fondamentale nella serie, il rapporto fra i
personaggi, questo uno degli elementi che mi incuriosisce, mi interessa... non mi rispecchio nei
personaggi per sono attratto da questo genere di cosa cio non mi mai successo di dire: Avrei
fatto anche io cos... non so se un caso... per l'idea di assomigliare ad uno di loro, di aver fatto
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scelte simili non mi capitata, per mi capitato di pensare che mi sarebbe piaciuto essere stato in
grado di fare certe cose, soprattutto nelle scene d'azione mi sarebbe piaciuto essere... avere le
capacit fisiche che dicevo prima nel caso di Sayid nel senso che mi piacerebbe se mi trovassi in
una situazione critica, se venissi aggredito mi piacerebbe essere capace come lui di avere la meglio.

R. Ho capito...comunque in generale pensi che sia una serie complessa da seguire?

I. Non che sia complessa nel senso che devi essere intelligente per comprenderla... non se se tutti
riuscirebbero a fare certe associazioni...

R. Del tipo?

I. Ma...per esempio il discorso del bene e del male... immagino che qualcuno potrebbe anche
guardarlo in modo pi superficiale io non sono cos sicuro che l'intento deglia autori fosse quello
che immaginavo io... complessa [la serie] nel senso letterale del termine... un insieme di cose
eterogenee legate tra di loro...

R. E se intendessimo, invece che complessa, difficile da seguire?

I. No, no... ci vuole impegno per... cio non puoi seguirla ogni tanto... devi guardarla dall'inizio
alla fine se vuoi capire ci che sta succedendo in ogni istante

R. Tu hai mai avuto la sensazione di perderti in Lost?

I. In che senso?

R. Non so... esserti perso nella trama...

I. Beh a volte si, per l'ho guardato molto attentamente... essendo che l'intreccio complesso a volte
mi capitato di non cogliere qualche piccolo passaggio e dover tornare indietro, ecco, in questo
caso rispondo alla domanda di prima sul fatto che mi servisse parlarne con altri perch quando mi
capitato di non essere sicuro di aver compreso qualche passaggio, gaurdandolo insieme a qualcuno,
che lo avesse seguito con la stessa costanza con cui l'avevo seguito io, ho potuto ricomporre il
puzzle.

R. Bene, vediamo un po', allora i produttori di Lost hanno volutamente lasciato in sospeso alcuni
punti della trama, mentre ne hanno chiusi altri dopo lunghi periodi... te ne viene in mente
qualcuno?

I. Si, succede continuamente questa cosa, mi viene in mente la botola... mi viene in mente che uno
degli episodi che riguardava i misteri della botola finito con un'inquadratura sul numero seriale
che era inciso sulla botola che era lo stesso numero che Hugo aveva giocato alla lotteria e si era
rivisto anche in altre cose e prima che si scoprisse che cazzo fosse quel numero...

R. Ma diciamo, se hai dei vuoti provi a colmarli?

I. Delle volte ho avuto il dubbio che gli autori non avessero intenzione di svelarti certe cose, ci sono
stati dei momenti in cui ho avuto come la sensazione che volessero fare un po' gli gnorri su certe
cose che avevano messo in scena come se non sapessero pi come recuperarle, non so come dire...
in realt non pi cos perch adesso tutto torna... mmm... in realt NIENTE torna... per
comunque gli argomenti non vengono trascurati, rimangono sempre presenti nella trama _ per a
volte passa talmente tanto tempo prima che riemerga un fatto che era stato abbandonato che ho
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avuto come la sensazione che... non avessero intenzione di riparlarne, poi nel frattempo ne son
successe talmente tante che _ ha volte hai come l'idea che l'abbiano fatta fuori dal bulacco!
Per chiudere certe situazioni poi banalizzano, trovano soluzioni sbrigative... per devo dire che non
sono rimasto mai deluso dalle soluzioni

R. Ti senti fan di Lost?

I. Nelle modalit si, se mi trovassi con uno di loro a porlare troverei interessante la discussione...
Considero Lost un bel telefilm, l'ho trovato brillante, lo guardo con passione ma non parte della
mia vita, un momento di stacco dalla mia vita... per passare il tempo due orette la sera...

R. Ti ricorda qualche altro film o telefilm?

I. Mi ricorda un libro, il Codice da Vinci, perch ha questa capacit... pur essendo un libro
abbastanza lungo lo leggi senza la sensazione di pesantezza che potrebbe darti se non fosse
efficace... di solito mi crea la stessa sensazione, identica... ho provato questo piacere... poi questo
libro pu darti degli spunti per approfondire altre cose...

R. E invece Lost pu darti degli spunti?

I. E' diverso... nell'esempio degli spunti che pu darti il Codice da Vinci... una acozzaglia di
nozioni che hanno a che fare con la storia della religione e di nozioni scientifiche... per non ti
insegna niente se tu sei incuriosito dagli spunti che da poi vai a cercarti che cos' la sequenza di
Fibonacci e scopri che era un matematico che ha scoperto determinate cose... chiaro che non puoi
pretendere di apprendere questo leggendo Dan Brown. Nel caso di Lost un po diversa la questione
per ci sono delle piccole... per esempio tutti i personaggi di Lost si chiamano con il nome di un
pensatore della storia della filosofia. Se tu sei curioso puoi interessarti di questo fatto e magari pu
essere che hai voglia di scoprire se ci sono attinenze tra nome e la psicologia di questo personaggio
e quindi ti pu capitare, tramite questo spunto, di imbatterti in letture che non conoscevi.

R. Tornando all'argomento principale... come pensi che finir la serie?

I. Eh, non ne ho la pi pallida idea perch siamo stati abituati per cinque stagioni a non dare nulla
per scontato quindi non oso immaginare! Sono veramente sconvolto dall'idea che qualcuno abbia
potuto immaginare un finale soddisfacente ad un intreccio del genere... se fossero riusciti in questo
intento la mia stima nei loro confronti aumenterebbe perch sono veramente finiti in un ginepraio!
Esiste questo detto? Non come dire essere nei rovi?

R. Non so, diciamo che si sono impantanati ben bene?

I. Si... io sono un po' scettico sulla riuscita del finale! I casi sono due: o danno una spiegazione al
mistero oppure lasciano il mistero aperto... questi sono i due insiemi principali di possibilit... nel
caso in cui avessero deciso di lasciare il mistero aperto avrebbero un raggirato l'ostacolo...

R. In questo caso ti sentiresti preso in giro?

I. No, vabb, povere stelle! Sono esseri umani anche loro... eviterebbero di farmi morire il mito
dell'isola ma allo stesso tempo rimarrei deluso dalla loro... lo interpreterei come un limite e non
come un successo... invece dalle varie ipotesi che si possono sviluppare partendo dall'idea che la
volont degli autori sia quella di svelare i misteri, dare un perch... ho il dubbio che sia inevitabile _
dare a questi misteri una concretezza che rischia inevitabilmente di banalizzare le aspettative... loro
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sostengono che hanno sempre saputo quale fosse il finale... l'ho sentito dire in qualche intervista per
caso...

R. Ma per te questo fatto che dovr finire per sempre ti dispiace?

I. No, no... finch non finito nella mia mente non ancora finito...

R. Lo riguarderai?

I. Forse tra molti anni

R. Oltre la serie hai mai visto qualche altro prodotto di Lost?

I. So che gli stessi autori hanno fatto anche un altro telefilm, Flash Forward, ne ho visto due secondi
l'altra sera ma ho cambiato subito canale

R. Come mai?

I. Perch non avevo voglia... probabilmente lo guarder quando finir Lost e avr bisogno di... cio
in realt Lost il sostituto di quello che guardavo prima quindi... forse dopo Lost avr bisogno di
qualcosa...

R. Mentre guardi Lost... ti sei mai emozionato?

I. Si, capita! Diverse situazioni... comunque nel momento in cui ti immedesimi in un racconto
evidente che qualunque colpo di scena, di cui Lost ricco, una qualunque situazione avvincente
provochi delle emozioni... per esempio nel cinema, nella tv in generale, nei racconti... mi emoziona
la vendetta anche se poi non che considero la vendetta eticamente giusta... per istintivamente
sono emozionato.

R. E che tipo di emozione ?

I. Un brivido, provo un brivido nel vedere i deboli riscattarsi per esempio... molto banale in realt
la cosa... forse in una cosa nel genere che potrei immedesimarmi, non rispecchiarmi,
immedesimarmi... quando vedo un personaggio subire dei soprusi, godo nel momento in cui si
vendica... se la scena anche un po' violenta poi... mi piace vedere soffrire il cattivo!

R. Hai mai pianto?

I. Per Lost?... sai che non mi ricordo... quando mi immedesimo in una narrazione filmica mi capita
spesso di commuovermi, divento un po scemo! Anche coi cartoni animati mi capita, tipo nelle scene
un po' tristi dei cartoni animati della Disney mi capita, quando al coniglietto di Robin Hood lo
sceriffo ruba il soldo che gli hanno regalato per il compleanno piango ogni volta, pazzesco! Nei
confronti di Lost non ricordo... pu essere che un lieve senso di umidit degli occhi lo abbia
provato...

R. Spesso capita che guardando una partita di calcio o un quiz in tv si interagisca con lo schermo...
ti mai capitato?

I. Si, penso di si. Da solo magari no ma in compagnia si... mi capitato di spazientirmi per certe
assurdit tipo se un personaggio fa la cosa che ovvio che la cazzata mi viene da dire ma che
cazzo... ovvio che la cazzata e tu la fai!. E li mi incazzo anche un po con gli sceneggiatori!
16

Michael per esempio mi faceva arrabbiare di brutto... quando ha ammazzato le due tipo Ana Luca e
l'altra... poi siccome sono appassionato devo giustificarmi le irrazionalit dei personaggi e allora
non so vado a pensare che, povero Michael, era sotto pressione perch gli avevano rapito il figlio
per in realt sta di fatto che nessun coglione avrebbe mai agito in quel modo!

R. Poi volevo chiederti se hai mai immaginato di essere sull'isola... chi potrebbe essere tra i
personaggi tuo amico?

I. Sayid di brutto! Poi Jack anche se sta antipatico a tutti perch un po il Topolino della situazione
no? Sempre bravo e perfetto per perch non dovergli offrire la mia amicizia... una persona onesta
comunque... magari non sarebbe diventato proprio il mio migliore amico per una persona con cui
avrei piacere di fare conversazione, non mi sta antipatico... se fossimo sulla spiaggia a cazzeggiare
con il fuoco e la chitarra magari a livello di umorismo mi farei pi risate con Sayid... cio Sayid mi
proprio simpatico _ tra le donne invece non ce n' una con la quale potrei essere amico senza
provare attrazione perch le donne di Lost o non le sopporto, tipo Shannon infatti non tollero che
Sayid si sia innamorato di quella demente!- che una bellissima ragazza ma mi talmente sul cazzo
che non riesco a farmela piacere! - invece tutte le altre hanno comunque un loro fascino... ecco forse
la ragazza giapponese, Sun, mi piace come donna e fra tutte quella che potrei vedere pi come
amica... Kate invece la figa! Ora sto un po' scherzando...

R. E invece, se potessi scegliere quali personaggi tenere sull'isola chi salveresti e quali no?

I. Secondo me i personaggi di solito meno interessanti muoiono... gli sceneggiatori hanno scelto
volutamente di far morire alcuni... e quelli che muoiono presto hanno sempre qualcosa che non va...
quelli arrivati alla fine hanno caratteristiche particolari... mi trovo d'accordo con le loro scelte
comunque

R. Ti mai capitato di sognare qualche situazione o personaggio di Lost?

I. No, ma mi capitato di scrivere una canzone lievemente ispirata a Lost... semplicemente perch
parla di un uomo che vive in un'isola deserta... il fatto non ha a che vedere con Lost ma ho voluto
creare il contesto che c' nel telefilm, l'ho deciso

R. Ti mai capitato con altre persone che seguono la serie di citare battute, etc?

I. Tipo il tipico appassionato di Star Trek! Uhm.. no, non mi mai capitato...

R. Ancora una cosa, dato che la fine imminente, c' qualcosa che ti mancher di Lost?

I. Si ma, la vita va avanti! Tutte le storie sono destinate a finire!

R. Bene, cosa significa per te essere/essere stato telespettattore di Lost?

I. Niente! Non significa niente... non so per l'esperienza che ho avuto io un telefilm diverso, gli
altri che ho visto non avevano lo stesso livello, non mi avevano coinvolto cos... l'idea che ho avuto
che le serie tv si siano evolute, andando verso il cinema, meno sit com americana e pi cinema...
sembra che stiano impegnado di pi trasportando determinate conoscenze che prima venivano
applicate al cinema anche nell'ambito di telefilm, per renderli pi ricchi, pi interessanti e quindi
creare fenomeni pazzeschi come quello di Lost!

R. In conclusione vuoi aggiungere qualcosa?

17

I. Tipo Marzullo fatti una domanda e datti una risposta?!... no, non mi viene in mente niente...direi
che siamo stati esaustivi... non mi era mai capitato di concentrarmi su quello che penso riguardo a
Lost! Non pensavo che emergessero una serie di argomentazioni cos varie... la prima volta che
dico, che formalizzo, quello che ho sempre pensato!

R. Ti piaciuta questa cosa?

I. Si, si... mi piaciuta proprio perch mi piace dare forma ai pensieri! Ho guardato un po' dentro a
me stesso diciamo!











































18

Append|ce su| consum| cu|tura||

Med|amente con qua|e frequenza ved| |a tv?


1uLLl l glornl della seLLlmana
3-4 glornl alla seLLlmana
1-2 glornl alla seLLlmana
Meno dl una volLa a seLLlmana




I. In una g|ornata standard per quante ore med|amente ved| |a tv?

Meno dl 1 ora
ua 1 a 2 ore
ua 2 a 3 ore
ClLre 3 ore




2. 1| e|encher una ser|e d| cana|| te|ev|s|v|. uo| d|rm| con qua|e frequenza segu| quest| cana||
durante |a sett|mana:

Spesso oco er nu||a
( 1-2 volLe / seLL) (3-4 volLe / seLL)

8al1
8al2
8al3
8eLe4
Canale3
lLalla1
La7
Canall dl lnformazlone su
Sk? (SkyLg24 -ralnews24)

Canall dl lnLraLLenlmenLo
su Sk? (lox, eLc)

Canall dl clnema su Sk?
Canall dedlcaLl al ragazzl
su Sk? (Cx1, ulsney
Channel eLc)

Canall dl sporL su Sk?
AlLra 1v saLelllLare
Canall premlum del u11
19


3. In med|a |n una sett|mana tu segu|

Spesso oco er nu||a
(3-4 volLe / seLL) (1-2 volLe / seLL)


llcLlon Lv
CarLonl anlmaLl -
rogramml per ragazzl

1g
lllm
rogramml dl aLLuallLa -
ApprofondlmenLo

lnLraLLenlmenLo
SporL
1alk show
uocumenLarl
AlLro


4. In med|a con qua|e frequenza asco|t| |a rad|o |n una sett|mana?

lu volLe al glorno
1uLLl l glornl
3-4 glornl a seLLlmana
1-2 glornl a seLLlmana
Mal o quasl mal

S. ua|e]| staz|on| rad|ofon|che asco|t| con magg|ore frequenza?

1 ......
2 ......
3 ......

6. In med|a con qua|e frequenza |egg| un quot|d|ano |n una sett|mana?

1uLLl l glornl
3-4 glornl a seLLlmana
1-2 glornl a seLLlmana
Mal o quasl mal

7ua|e testata |egg| p| d| frequente?

1 ll faLLo quoLldlano

Legg| |a freepress?

Sl no
Se sl, quale LesLaLa......

20

13. Ut|||zz| |nternet?
Sl no

14. Se s|, con qua|e frequenza |o fa|?

1uLLl l glornl
3-4 glornl a seLLlmana
1-2 glornl a seLLlmana
Mal o quasl mal

1S. Se s|, qua|| s|t| v|s|t| con magg|ore frequenza?

locebook
Myspoce
lofotmozlooe
ootobe

13. Se s|, |o fa| per:



s| no

Cercare lnformazlonl

Leggere glornall on llne


Svago, dlverLlmenLo


CesLlone del rapporLl con gll
alLrl (forum, soclal neLwork
slLes, chaL)


Scarlcare maLerlall (vldeo,
mp3)


Carlcare maLerlall (vldeo,
mp3)


uLlllzzare e-commerce


glocare on llne




14. na| un prof||o su un soc|a| network?

Sl (Cuale: lacebook)
no







21



15. 15. 15. 15. Neg|| u|t|m| tre mes|, con qua|e frequenza ha|:



1uLLl l glornl
o quasl
Almeno una volLa alla
seLLlmana
Almeno una volLa al
mese
Almeno una volLa
negll ulLlml 3 mesl
Mal


leLLo un llbro
non scolasLlco

guardaLo un fllm
al clnema

vlslLaLo una
mosLra/un
museo

asslsLlLo a uno
speLLacolo
LeaLrale

asslsLlLo a un
concerLo dl
muslca pop,
rock, eLc.

asslsLlLo a un
concerLo dl
muslca classlca

asslsLlLo a una
manlfesLazlone
sporLlva

frequenLaLo
dlscoLeche

AlLro (speclflcare) __________________________________________________________________




















Intervista 2 Carlo

Luogo e data dellintervista: Roma, 14 maggio 2010

Durata: 0,56 h.

Intervistatrice: Alessandra Maffei

Osservatrice: Vera D'Antonio

Informazioni sociografiche dell'intervistato

1) Sesso: M

2) Et: 39

3) Comune di Residenza: Roma

4) Titolo di Studio: N.P..

5) Professione: Attore

Note dellosservatore

Lintervista ha luogo in una sala dingresso, adibita a salottino. Sono predisposte quattro sedute,
messe in modo da formare una x: due poltroncine, una sedia di plastica e un puff. Oltre
allintervistato, lintervistatrice e losservatrice, presente anche unamica dellintervistato. Le
persone si sono cos disposte: Lintervistato siede sulla sedia di plastica; alla sua sinistra, sulla
prima delle due poltroncine, siede lintervistatrice; alla sua sinistra siede losservatrice sul puff e
infine vi lamica dellintervistato, sullultima delle poltroncine. Lintervistato fuma in svariati
momenti dellintervista, cos come la sua amica. Il colloquio si svolge informale e sereno.
Lintervistato indossa abiti da casa tuta, felpa e pantofole - e lamenta un leggero raffreddore.
Lamica dellintervistato tenta talvolta di entrare nella conversazione, ed a lei che lintervistato
ogni tanto si rivolge, alla ricerca di consenso o dissenso. Per la maggior parte del tempo, assume
una postura comoda e informale. Gambe accavallate, schiena appoggiata allo schienale della sedia e
braccia lungo i fianchi. Guarda lintervistatrice dritta negli occhi. Il registratore stato posizionato
per tutto il tempo sul tappeto sotto di noi.









1


R. Ti ho gi spiegato quali sono i fini dell'intervista, ora ti chiederei di parlarmi giusto un po' di te:
quanti anni hai, di cosa ti occupi, cosa fai nella tua vita.

I. S. Mi occupo allora: ho 39 anni, mi chiamo Carlo, per un nome di fantasia{ride}, e mi
occupo faccio l'attore, che un mestiere di fantasia {ride}, e ho fatto una fiction ultimamente.

R. Quali sono i programmi e i generi televisivi che guardi pi frequentemente?

I. Allora, programmi di informazione, cio giornalistici, di approfondimento giornalistico, e poi e
poi diciamo serie tv.

R. Per esempio? Quali serie televisive guardi?

I. Guardo per esempio Lost {ride}, per esempio Dexter, poi ho iniziato a vedere The Wire, di
recente.

R. Come li guardi di solito? Sempre in televisione?

I. No, esclusivamente via computer.

R. Riesci a individuare quali sono gli elementi che ti spingono a guardarle? Una preferenza, che
sia per esempio la trama, il genere, i personaggi o la sceneggiatura

I. S, diciamo che forse l'elemento che uno giudica maggiormente la sceneggiatura, cio il
livello di scrittura e di credibilit. Di originalit, se sono appunto situazioni e personaggi non banali,
che ci sia la capacit di stupire lo spettatore con soluzioni o con soluzioni originali, quindi
inaspettate, o con una profondit di scrittura, capacit di descrivere gli ambienti. Per esempio The
Wire, per dire: io ho visto solo le prime due puntate, ma una cosa che tu la vedi e c'ha una
situazione tipica da storia polizesca, ma ci si rende conto immediatamente che ha una profondit,
una capacit di evitare tutti i possibili stereotipi di una serie polizesca.

R. Bene, parlando di serie televisive arriviamo ovviamente a Lost: come l'hai conosciuta?

I. L'ho conosciuta avevo visto le prime puntate su Rai Due, e poi con il fatto che comunque
difficile mantenere un appuntamento settimanale, cio mettersi ricordarsi che ogni venerd c'
quel programma, a un certo punto le prime due serie le ho viste con i cofanetti.

R. Quindi l'hai incontrato per la prima volta quando c'erano proprio le prime puntate della prima
stagione?

I. S. Poi per non ho continuato a vederla e dopo un po' sono spuntati 'sti cofanetti e quindi le
prime due serie le ho viste in DVD.

R. Cosa ti ha spinto a guardarle, all'inizio soprattutto?

I. Beh, una serie che all'inizio ti cattura per quest'ambientazione misteriosa e poi, non lo so, mi
ricordava delle una serie che poi non ho mai pi rivisto, manco mi ricordo di che cosa trattasse,
che si intitolava Le isole perdute. Mi ricordo che c'era questa appunto questi naufraghi, questa
situazione di mistero, di rapporti che si esasperavano sempre di pi.

R. E te la ricorda?


2


I. S, mi intrigava per questo in realt quella una serie che vorrei vedere se si riesce a
recuperare. Per anche, che ne so, ah: nella prima serie il ricordo letterario che veniva in mente era
Il signore delle mosche, quindi tutta questa questo fascino dell'ambientazione ti cattura subito.

R. Si pu dire che l'hai seguita da quando iniziata, da sei anni?

I. S s.

R. E dopo i primi due cofanetti come l'hai seguita?

I. Dopo le prime due serie l'ho seguita sulle Rete.

R. In che lingua?

I. In lingua originale con i sottotitoli, ma lo facevo anche con i DVD.

R. Si tratta di una scelta precisa rispetto alla lingua, o pi non perch non stata ancora
doppiata?

I. Beh s, perch in lingua originale comunque pi coinvolgente, perch il doppiaggio fa perdere
molto del suono originale, che se uno fa il confronto poi si rende conto che la differenza c'. Proprio
una differenza di coinvolgimento.

R. Certo. In questi sei anni sono capitati momenti in cui hai smesso e poi hai ripreso, o stata
diciamo una visione abbastanza costante?

I. Abbastanza costante, s s, andando magari dei momenti a recuperare.

R. Ti ricordi pi o meno in che circostanze?

I. Mah no, capitato.

R. capitato?

I. S s.

R. Adesso a che punto sei con le puntate?

I. Sono arrivato in pari, alla quindicesima della sesta stagione.

R. Benissimo. Capita che magari si creino situazioni particolari legate alla visione? Hai qualche
rituale oppure lo vedi quando capita, dove capita?

I. Lo vedo sempre nello stesso luogo. Oddio, in realt le prime serie le ho viste in un'altra
situazione dalla terza serie in poi le ho viste nello stesso luogo.

R. E ci puoi

I. dire qual ? {ride}

R. Se ti va!


3


I. Il luogo la mia camera, il mio televisore, collegato all'hard disk.

R. Di solito preferisci vederla in solitaria o in compagnia?

I. Preferisco essere sempre da solo decisamente.

R. E ti ma capita di fare qualcos'altro mentre vedi Lost?

I. No, sei matta? {ride} Non faccio nient'altro. Fumo! {ride} Fumo molte sigarette. Ma questo, in
realt, non lo f16accio manco se vedo AnnoZero, tutte le volte che vedo qualcosa. Se vedo qualcosa
devo cap che sto vedendo. Massima attenzione.

R. Bene. E, prima di vedere la puntata, cerchi in giro i cosiddetti spoiler, anticipazioni diciamo?

I. No! Li evito, cio so dove potrei trovarli magari anche capitato una volta di vedere, che ne so,
il trailer, ma a parte questo li evito assolutamente.

R. Cerchi anche di non sapere neanche il titolo della puntata?

I. Gi il titolo pi difficile non saperlo, ma rivelatorio per quanto possa essere rivelatorio un
titolo in Lost. Ti sembra che ti stia rivelando qualcosa, e invece o ti dice il contrario, oppure non ti
sta rivelando un beneamato

R. Questo, secondo te, vale per il titolo o per l'intera trama?

I. Vedremo. {ride}

R. Questo comunque un aspetto che ti piace, di Lost, l'essere in qualche modo sviato dagli
sceneggiatori?

I. S, assolutamente. Non mi ricordo dei casi particolari, per questa la cosa che ti tiene
avvinghiato a Lost, perch comunque sono dei misteri che FINO AD ADESSO {ride} sembrano
avere diciamo una plausibilit cio che, come ti posso dire facendo degli sforzi di fantasia eh
per l'hanno impostata in maniera per cui le cose pi assurde ti possono tornare, possono avere
una spiegazione. Non ti dico razionale in generale, ma in questo determinato contesto hanno una
loro spiegazione.

R. Abbiamo parlando del prima e del durante rispetto alla tua visione come spettatore e il dopo?
Alla fine di una puntata di Lost senti il bisogno di confrontarti? Con chi parli se hai voglia di
parlare?

I. In realt una sensazione forse un po' contrastante: da una parte c'ho la voglia di capire certe
cose, principalmente, e una s anche magari se capita di confrontare le idee, per ho anche paura
del confronto.

R. In che senso?

I. Bah, nel senso che che ho paura di non averci capito una minchia {ride} e quindi ci metto un
po' prima di elaborare le mie tesi ed esporle e in ogni caso, comunque, insomma una serie come
Lost va vista e giudicata alla fine e basta. A un certo punto bisogna lasciarsi un po' trasportare da
quello che ti stanno raccontando, sperando {ride}, incrociando le dita che non ci sia la disfatta
finale.

4



R. Anche senza necessariamente confrontarti con gli altri senti magari, come dici, il bisogno di
formarti delle teorie, o spiegazioni? Ti capita magari di fare ricerche?

I. Assolutamente! Anche perch quando entri nel giochetto di Lost a un certo punto capisci qual
un po' il gioco che stanno portando avanti, quindi ti rendi conto che certe cose non sono casuali.
Quando usc fuori per esempio il nome di Jacob uno si chiedeva Perch si chiama proprio Jacob
questo qua? quindi sono andata a farmi un ricerca biblica. {ride}

R. Direttamente dai testi?

I. Dai testi no, diciamo che mi sono avvalso dell'aiuto della rete.

R. Sei riuscito a individuare un qualche

I. Beh s, diceva delle cose raccontava insomma a parte il fatto che raccontava della nascita di
Giacobbe, che nasce insieme a un altro fratello, che in realt doveva essere lui il primogenito,
invece Giacobbe nascendo lo tiene da una gamba e nasce lui primo, quindi ha tutti i privilegi del
primogenito. Dopodich c' tutta una storia per cui a un certo punto Giacobbe si addormenta in un
luogo, non ricordo dove, si addormenta su 'sta roccia e nel sonno ha una visione che la scala del
cielo, un luogo diceva un luogo che unisce il cielo con la terra, quindi una specie di luogo di
passaggio tra due {ride} tra due realt. Poi c'era un'altra cosa, non mi ricordo una cosa in cui
c'entrava IL PIEDE. Tutta una storia sul piede.

R. Ci sono state altre volte in cui sei andato a fare ricerche su Lost, per capirlo o per una curiosit
che ti ha suscitato?

I. Beh c' tutta la parte, diciamo, parascientifica, per cui mi so' visto dei documentari sulle stringhe,
sulla teoria delle stringhe. Non capendoci

R. Hanno aiutato?

I. Mah, capendo l per l per adesso ovviamente per insomma tutta la questione delle realt
parallele. Oppure c'era un'altra cosa che usc fuori, che era mi sembra si chiamasse l'effetto
Casimir, che era un esperimento per creare dei varchi spazio-temporali, che venne fuori nella
puntata del coniglio.

R. Quindi, diciamo, di tanti spettatori che guardano e hanno dei dubbi ma aspettano semplicemente
la prossima puntata, a te piace prendere la parte alla ricerca?

I. Tutta la parte legata alla storia della Dharma Initiative una delle parti pi affascinanti.

R. Conosci i giochi online legati alla Dharma Initiative?

I. Li ho fatti una volta sola, per poi per queste cose non c'ho una costanza di portarle avanti.
L'avevo fatto una volta, dove alla fine ti svelavano il luogo in cui poi vengono ritrovati i sei che
fuggono dall'isola. Rivelavano l'isola dove vengono ritrovati, completando uno di questi giochetti.

R. E questo stato l'unico incontro?


5


I. S, stato l'unico incontro, poi l'altro giorno ho visto un video, che credo fosse una cosa di questa
Lost Experience che manco so cosa sia effettivamente, per c'era questo video orientativo della
Dharma Initiative che non non c' in nessuna puntata di Lost.

R. Quindi proprio inedito?

I. S, c' il fondatore della Dharma Initiative che non si vede mai che spiega che cos' e perch
nata la Dharma Initiative, in modo un po' pi dettagliato rispetto a quello che si capisce nella serie.

R. Si tratta di un video recente?

I. Mah io credo di no, comunque puoi cercare il video Dharma Initiative Sri Lanka.

R. Quelle di cui mi hai parlato sono le tue uniche incursioni nella Lost Experience, quindi fuori da
Lost il telefilm, in televisione?

I. S, cio questa l'avevo vista perch l'avevano postata in un forum.

R. A questo proposito, forum di Lost ti capita mai di seguirli?

I. No, di di Lost proprio ufficiale?

R. No no, non necessariamente ufficiale.

I. S s s

R. Ti capita di contribuire attivamente?

I. Contribuisco anche, s.

R. E lo trovi utile?

I. Molto utile, perch per esempio questo video qua l'ho trovato perch l'avevano messo l. Ci
stanno quelle due o tre persone pi, come dire, pratiche che danno delle informazioni interessanti
poi ovviamente si scatenano tutti i vari deliri quindi ogni tanto, diciamo, dannoso.

R. Ti capita di partecipare o assisti semplicemente, a questi deliri?

I. Ai deliri s ogni tanto partecipo, ogni tanto se non si capisce la tesi di fondo impossibile me
ne tiro fuori.

R. Oltre ai forum ti capita mai di girare nel mondo non-ufficiale di Lost su Internet, su siti diversi
che parlino del telefilm?

I. Lostpedia s, l'ho consultata perch non mi ricordavo delle cose e allora mi ha aiutato un po' a
ricostruire le vicende, le storie pi lunghe. stata utile s.

R. A proposito della storie pi lunghe, ti far una domanda che so essere un po' complicata per uno
come te, che segue Lost da sei stagioni. Se dovessi raccontarlo a una persona che non l'ha mai visto
{lui inizia a ridere}, per esempio a un marziano, ammesso che parli la nostra lingua, che cosa gli
racconteresti?


6


I. Oddio mio dunque, difficile! Allora, e niente dunque: Lost parla di questi, di questo gruppo
di persone che precipitano su un'isola, cio c' un aereo e quest'aereo si spacca in due in volo e
questo gruppo di persone arriva su quest'iola dove scoprono che su quest'isola succedono dei
fenomeni strani, misteriosi. Dei fenomeni misteriosi {ride e poi tace}

R. Fino a questo punto mi pare una spiegazione di tutto rispetto.

I. Ora, cosa si pu dire? Cio, sintetizzando al massimo potremmo dire che poco a poco viene fuori
che quest'isola, che queste persone non stanno l a caso, casualmente, ma hanno c' qualcosa che
li ha portati l. E e in ogni caso questa situazione estrema porta tutti i personaggi a fare i conti con
il proprio passato, con la propria vita, la proprie scelte, che un argomento, diciamo, uno degli
argomenti pi importanti di Lost. E{silenzio}e basta.

R. Ci siamo, ci siamo assolutamente.

I. Non so se questa spiegazione potrebbe indurre l'extraterrestre a guardare Lost o a tornare sul suo
pianeta

R. Parliamo proprio dei personaggi delle loro storie e scelte di cui parlavi. Ce n' uno o pi di
un, in particolare che hai seguito con maggiore attenzione?

I. Il mio personaggio preferito in assoluto Desmond.

R. Ti va di parlarmi di lui?

I. Desmond compare in Lost e sta dentro una botola, dentro una stazione sotterranea costruita da
una organizzazione scientifica che era l da molti anni prima che cadesse l'aereo dei protagonisti
della serie, dei personaggi. Sta in questa botola, e ha un incarico: deve spingere questo bottone ogni
108 minuti. E e sta l per, in realt, in una situazione di costrizione: sembra che qualcuno lo
abbia messo l dentro, e lui sta l ma il suo desiderio quello di andarsene andarsene dall'isola
perch innamorato di Penny. Penny, la sua eh, cos. Dopodich scopriremo che Penny la figlia
di un uomo molto ricco e potente che ha un forte interesse a tornare sull'isola, perch in passato
c'era stato e poi era stato cacciato via. Per insomma, la cosa bella di Desmond la sua relazione
con Penny, il fatto che ha questa voglia indomabile di andarsene, e ce la fa. Il momento
dell'incontro, quando se ne va finalmente e finalmente si ricongiungono uno dei pi belli della
storia{ride e poi tace}

R. Dunque, Desmond: il personaggio preferito.

I. S, assolutamente. Tuttora il preferito.

R. Oltre a essere il preferito, anche un personaggio in cui ti immedesimi?

I. S, per questo fatto per cui non perde mai la speranza, per la sua tenacia, mi ci rivedo molto.

R. Continuando a parlare del telefilm: consideri Lost una serie complessa?

I. Boh, non so se forse apparentemente sembra una serie facilmente fruibile, nel senso che
ha alla base dei meccanismi che ti tengono incollato alla storia, ma effettivamente c'ha pu avere
delle lettura pi profonde, che sinceramente non ti saprei esporre approfonditamente, con delle
riflessioni in merito per si percepisce un'anima profonda, soprattutto nei personaggi. Cio, non
una serie che parla di misteri e basta. Il fatto che i personaggi abbiamo una relazione con l'isola, e

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che questa cosa li porti a ripensare a tutta la loro vita, evidentemente fa passare la serie di un
telefilm che parla di parla di misteri, a qualcosa che parla invece anche di noi. Cio di quello che
pu succedere durante le nostre esistenze, alla coincidenze, agli incontri casuali.

R. Ti capitato di vedere, proprio in questo senso, proiettate in Lost alcune tue esperienze di vita
dalle cose pi o meno banali, semplici, quotidiane alle cose veramente significative che ti possono
succedere?

I. Oddio {tace e riflette, sembra in difficolt}

R. Proprio rispetto a quello che mi stavi dicendo ora, rispetto al fatto che comunque

I. S, magari non a degli episodi specifici, ma a delle sensazioni s. A delle sensazioni che uno
prova, che possono essere di dolore o di speranza proprio per essere pi generici al massimo.
Per questa la forza di Lost, che in ogni caso mette in moto va a toccare delle corde emotive.

R. questa, per te, la maggiore complessit?

I. Assolutamente. La cosa che spero che sia, appunto, risolta bene alla fine, la relazione tra questo
aspetto, cio dal fatto che i personaggi hanno una vengono messi a nudo per certi versi, quindi
probabilmente c' una relazione tra questa loro reazione dei personaggi e i quelli che possono essere
i misteri dell'isola. Cio, io spero che ci sia.

R. E hai fatto previsioni rispetto a questo, rispetto a un'eventuale conclusione?

I. No, no. Non saprei proprio, ancora.{ride}

R. Questo rispetto all'ultima puntata: e in linea di massima dopo ogni puntata, di previsioni ne fai?

I. Capita di fare previsioni, per pi sono passate puntate pi ho smesso di farle, perch pi
raramente faccio previsioni giuste, mentre pi passano le puntate pi hai bisogno di andare a
ricordarti. Vedi una puntata e cerchi di ricostruire quello che c' stato prima.

R. Ti mai capitato di rivedere una puntata, sia per ricostruire le vicende come dici che per altri
motivi?

I. S, mi capitato mi capitato{cerca di ricordare}, per pi che per alcune volte, specie nelle
prime serie, s, me le rivedevo per capire delle cose. Poi capita anche che una puntata ti piace
talmente tanto che te la rivedi subito.

R. Per esempio, se ti va di dirmene una che hai rivisto?

I. Allora, no forse, della sesta serie mi sembra nessuna. Beh, mi sembra, che tipo la puntata la
puntata della quinta serie con il suicidio/omicidio di Locke.

R. E come mai hai avuto voglia di rivederla?

I. Mah, perch era bella dark {tace}.

R. Prima parlavamo di emozioni, di sensazioni. Quali sono state le emozioni pi forti che ti ricordi
di aver provato in questi sei anni?


8


I. {ride}Sono tanti sei anni

R. Momenti, magari, che ti ricordi come particolarmente intensi.

I. Beh, allora, s: mi ricordo sicuramente l'inizio della seconda serie, l'inizio della terza, la fine della
quarta, che quella dove c' Jack no, aspetta, quella la fine della terza. L'apparizione degli
others, con le barbe finte! L prevalentemente sorpresa, diciamo, quasi shock. Vab poi, appunto,
molto emozionante la scena dell'incontro tra Desmond e Penny, e recentemente la morte di Jin e
Sun. Anche la puntata in cui c' Ben, piccolino, che fa scappare Sayid, una bella storia e poi mi
piacciono tantissimo i filmetti della Dharma Initiative, mi fanno impazzire!

R. Come mai?

I. Perch sono bellissimi, questi Super8 che saltano, con le parole mozze spettacolare.

R. Quel filone di storia, il filone Dharma, ti piace?

I. S s s, il filone Dharma una delle cose che mi piacciono di pi.

R. Anche i personaggi e i misteri legati all'organizzazione?

I. Si mi piacciono particolarmente.

R. Ti mai capitato, magari anche in preda alle emozioni forti di cui mi parlavi, di interagire con
lo schermo, di avere voglia di parlare o urlare ai personaggi durante una puntata?

I. Mah, probabilmente successo, per sinceramente adesso non mi ricordo

R. Nessun problema, capisco benissimo. Ti chiederei, adesso, di provare a immaginarti sull'isola:
con chi ti troveresti meglio, chi ti sarebbe pi simpatico?

I. Con Desmond, come ti ho detto, sicuramente. Ma anche Hurley, enon so. {silenzio}

R. Immaginando di arrivare l, magari

I. {silenzio}

R. Questi due, principalmente?

I. S, penso di s.

R. Si sente che la fine della serie si sta ormai avvicinando, quindi la domanda d'obbligo: ti
mancher Lost, come spettatore e non?

I. Secondo me dipende molto dalla conclusione {silenzio}, cio: se concludono bene probabilmente
la mancanza di Lost sar pi forte, se concludono male ci sar rimpianto per quello che poteva
essere {ride}. E quindi boh. Per ora sono proiettato adesso penso pi a come concluderanno,
non a se mi mancher o a quanto mi mancher.

R Dipende molto dal momento della fine?

I. Comunque ho, diciamo, gi pronte delle serie che possano calmarmi.

9



R. Sei un po' alla ricerca di

I. Di una specie di metadone!

R. Per esempio?

I. Per esempio per esempio devo vedere la quarta serie di Dexter e devo vedere The Wire, e poi
in realt ce ne stanno m un sacco che non ho visto!

R. Parliamo ancora di serie, non di quelle che vedrai ma di quelle che hai gi visto prima di Lost.
All'inizio della nostra intervista mi dicevi che comunque tu dedichi massima attenzione a tutto ci
che vedi. Detto questo credi che, come esperienza di spettatore, la tua esperienza con Lost sia
stata diversa dalle altre?

I. No, stato diverso stato diverso, mi ha appassionato perch ho ritrovato delle situazioni che
avevo provato vedendo Twin Peaks, o sensazioni sepolte dall'infanzia che era quel misterioso
telefilm che ti dicevo prima. Per la cosa bella era appunto, cio erano le stesse sensazioni di voglia
di vedere che potevo avere da ragazzino quando facevano Happy Days, per dire, che non vedevi
l'ora che iniziasse.

R. Quindi questa vecchia serie che ricordi poco, mi dicevi, la colleghi sia dal punto di vista del
contenuto che del modo in cui l'hai vissuta?

I. S, assolutamente per l'aspettativa e perch era qualcosa che aveva a che fare con un'isola
{ride} e con dei delle cose misteriose che accadevano.

R. Ci sono altri prodotti come libri, musica, film e ovviamente telefilm che associ in qualche modo
a Lost? Che, non necessariamente per l'ambientazione dell'isola, te lo richiamano in qualche
modo?

I. {silenzio}

R. Mi dicevi di Twin Peaks: ti viene in mente solo per il modo in cui hai visto e vissuto Lost?

I. Beh s, principalmente per il ricordo che c'ho del anche in Twin Peaks c'era un elemento di
mistero forte, per era pi evidente che era qualcosa che aveva a che fare con fenomeni
paranormali, mentre in Lost c' sempre questo doppio questa cosa che sempre legata a delle
possibili spiegazioni scientifiche, o al limite tra la scienza e qualcos'altro per anche questa la
cosa pi intrigante di Lost.

R. Se dovessi, per la conclusione, preferire una delle sue strade, quella scientifica o quella pi
filosofica in quale ti butteresti?

I. Mi butterei in quella scientifica, o simil tale, che comunque non preclude una lettura boh,
mistica? Per invece se avesse pi peso il lato mistico, sarebbe meno interessante, perch se prevale
il lato mistico c' il rischio di cadere nelle banalit pi assolute, quindi: il bene e il male, la luce e
l'ombra.

R. Secondo te il rischio c'?

I. S, s che c'! Stiamo a vedere.

10



R. Stiamo vedere, poi se hai voglia ci sentiamo per i commenti dopo la puntata finale. Grazie mille
per la tua disponibilit.

I. Di che intanto a me a parlare di Lost venuta definitivamente la febbre.

11


Append|ce su| consum| cu|tura||

Med|amente con qua|e frequenza ved| |a tv?


1uLLl l glornl della seLLlmana
3-4 glornl alla seLLlmana
1-2 glornl alla seLLlmana
Meno dl una volLa a seLLlmana




In una g|ornata standard per quante ore med|amente ved| |a tv?

Meno dl 1 ora
ua 1 a 2 ore
ua 2 a 3 ore
ClLre 3 ore




II. 1| e|encher una ser|e d| cana|| te|ev|s|v|. uo| d|rm| con qua|e frequenza segu| quest| cana|| durante |a
sett|mana:

Spesso oco er nu||a
( 1-2 volLe / seLL) (3-4 volLe / seLL)

8al1
8al2
8al3
8eLe4
Canale3
lLalla1
La7
Canall dl lnformazlone su
Sk? (SkyLg24 -ralnews24)

Canall dl lnLraLLenlmenLo
su Sk? (lox, eLc)

Canall dl clnema su Sk?
Canall dedlcaLl al ragazzl
su Sk? (Cx1, ulsney
Channel eLc)

Canall dl sporL su Sk?
AlLra 1v saLelllLare

12


Canall premlum del u11

In med|a |n una sett|mana tu segu|

Spesso oco er nu||a
(3-4 volLe / seLL) (1-2 volLe / seLL)


llcLlon Lv
CarLonl anlmaLl -
rogramml per ragazzl

1g
lllm
rogramml dl aLLuallLa -
ApprofondlmenLo

lnLraLLenlmenLo
SporL
1alk show
uocumenLarl
AlLro


In med|a con qua|e frequenza asco|t| |a rad|o |n una sett|mana?

lu volLe al glorno
1uLLl l glornl
3-4 glornl a seLLlmana
1-2 glornl a seLLlmana
Mal o quasl mal

ua|e]| staz|on| rad|ofon|che asco|t| con magg|ore frequenza?

1 8adlo ClLLa luLura
2 ......
3 ......

In med|a con qua|e frequenza |egg| un quot|d|ano |n una sett|mana?

1uLLl l glornl
3-4 glornl a seLLlmana
1-2 glornl a seLLlmana
Mal o quasl mal

ua|e testata |egg| p| d| frequente?

1 La 8epubbllca 2 ........ 3 .......

Legg| |a freepress?

Sl no

13


Se sl, quale LesLaLa......

Ut|||zz| |nternet?
Sl no

14. Se s|, con qua|e frequenza |o fa|?

1uLLl l glornl
3-4 glornl a seLLlmana
1-2 glornl a seLLlmana
Mal o quasl mal

1S. Se s|, qua|| s|t| v|s|t| con magg|ore frequenza?

lokepobbllco.lt
ll Moccblo
Myspoce


16. Se s|, |o fa| per:




s| no

Cercare lnformazlonl

Leggere glornall on llne


Svago, dlverLlmenLo


CesLlone del rapporLl con gll
alLrl (forum, soclal neLwork
slLes, chaL)


Scarlcare maLerlall (vldeo, mp3)


Carlcare maLerlall (vldeo, mp3)


uLlllzzare e-commerce


glocare on llne




14. na| un prof||o su un soc|a| network?

Sl (Cuale:....................)
no







13. Neg|| u|t|m| tre mes|, con qua|e frequenza ha|:



1uLLl l glornl
o quasl
Almeno una volLa alla
seLLlmana
Almeno una volLa al
mese
Almeno una volLa
negll ulLlml 3 mesl
Mal


leLLo un llbro
non scolasLlco

guardaLo un fllm
al clnema

vlslLaLo una
mosLra/un
museo

asslsLlLo a uno
speLLacolo
LeaLrale

asslsLlLo a un
concerLo dl
muslca pop,
rock, eLc.

asslsLlLo a un
concerLo dl
muslca classlca

asslsLlLo a una
manlfesLazlone
sporLlva

frequenLaLo
dlscoLeche

AlLro (speclflcare) __________________________________________________________________

Intervista 3 Laura

Luogo e data dellintervista: Roma, 14 Maggio 2010

Durata: 1,03 h.

Intervistatrice: Vera DAntonio

Osservatrice: Alessandra Maffei

16. 16. 16. 16. Informazioni sociografiche dell'intervistato

1) Sesso: F

2) Et: 28

3) Comune di Residenza: Napoli

4) Titolo di Studio: Laurea in Lingue e Letterature Ispano-americane

5) Professione: Responsabile marketing di una casa editrice

17. 17. 17. 17. Note dellosservatore

L'intervista ha luogo a casa del fidanzato dell'intervistata, alle ore 22 del 14/05/2010. L'ambiente
un salottino raccolto e silenzioso, illuminato da un luce soffusa: l'intervistata e la ricercatrice sono
sedute una di fronte all'altra, la prima su un grande puff rosso, la seconda su una sedia-poltrona
dello stesso colore. L'osservatrice, in una posizione leggermente defilata rispetto alla ricercatrice e
all'intervistata, seduta all'angolo opposto del salottino. A circa met dell'intervista il fidanzato
dell'intervistata torna a casa e, salutando silenziosamente, entra immediatamente in camera sua e
permette al colloquio di proseguire senza interruzioni.
L'intervistata suo agio, rilassata, e alterna momenti di profonda seriet a sorrisi che spesso
sfociano risate incontenibili. Accavalla prima una gamba e poi l'altra, e spesso si protrae verso la
ricercatrice per parlarle pi da vicino. Durante l'intervista fuma lentamente due sigarette e
accompagna le sue parole con una gestualit marcata. Sembra essere in difficolt soltanto nel
rispondere alla domanda sul filo conduttore della serie, durante la quale assume un'espressione
perplessa e si guarda intorno, quasi cercando una risposta nella stanza. Nella parte finale
dell'intervista, si mette e si toglie l'anello, pi come gioco che come sfogo di tensione.

1


R. Ciao Laura. Grazie mille per la tua disponibilit e per lintervista a cui ti stai sottoponendo.
Come gi sai, una ricerca che facciamo in ambito accademico e ci servir per studiare le
audience televisive delle serie e in particolare Lost. Io sono una studentessa di Scienze della
Comunicazione ed questo il motivo per cui ti sto intervistando, per mi piacerebbe sapere un po
di te, quindi chi sei, che fai e di cosa ti occupi.

I. Sono Laura, ho 28 anni lavoro per il momento, da un paio di mesi, in una piccola-media casa
editrice qua a Roma, come ufficio stampa e

R. Noi ti abbiamo contattato in quanto diciamo pubblico di Lost, quindi spettatrice di Lost, per
prima di addentrarci proprio nel programma specifico mi faceva piacere sapere qualcosa riguardo
ai tuoi consumi televisivi in generale. Quali sono i programmi o anche i generi televisivi che guardi
pi frequentemente?

I. Mah, televisione non ne guardo ormai da un paio di anni. Nel senso, nellultimo anno e mezzo
prevalentemente capitava che guardassi i telegiornali a ora di cena ma il mio consumo di televisione
vera e propria molto scemato negli ultimi due-tre anni, quindi non guardando televisione guardo
parecchie serie televisive per tramite computer. Quali... va b, a parte Lost, di cui stiamo parlando
ho recuperato con molti anni di ritardo Twin Peaks perch quando ero piccolina non me lo
facevano vedere, poi guardo Fringe, guardo FlashForward, guardo Glee, guardo How I meet your
mother, guardo... Dexter lho visto, poi ho smesso non me ne vengono pi in mente House
Parecchie, comunque varie.

R. C un genere che preferisci su tutti?

I. - Beh s, in genere un format tipo Lost o cose pi importanti sotto questo punto di vista mi
interessa di pi perch invece le altre, voglio dire, non avendo nessun mistero da svelare, posso
anche lasciarle perdere per pi tempo, invece quelle che mi tengono attaccata allo schermo tento di
seguirle con una cadenza pi settimanale perch sono curiosa di sapere cosa succede, ovviamente,
su quelli sono pi costante. Altre, capitato che tenessi degli episodi in riserva e poi.. o li guardo
tutti insieme o comunque sono pi lassista da questo punto di vista.

R. Tu mi hai detto che pi che in tv tu le guardi da altre piattaforme

I. S, internet.

R. Scarichi o guardi in streaming?

I. Scarico. Ho provato a farlo in streaming dopo di ch mi sono annoiata perch hanno dei limiti di
tempo..non ne puoi guardare pi di una di seguito allaltra perch devi aspettare un sacco di tempo,
quindi in genere li scarico e li guardo con i sottotitoli.

R. Con i sottotitoli. Quindi preferisci guardare le serie in lingua originale con i sottotitoli?

I. S.

R. Tutte?

I. S. Lost, in particolare, la prima serie lho vista in italiano, ma credo solo la prima, poi lho
sempre visto in inglese. Ormai una questione proprio dabitudine, nel senso cho fatto orecchio... e

2


mi da quasi fastidio. Cio, soprattutto se una cosa che ho gi visto in lingua originale e poi la
sento in italiano, stento quasi a riconoscerla, mi da un senso di straniamento fastidioso.

R. Parliamo proprio di Lost. Come ti sei avvicinata alla serie, come lhai conosciuta?

I. Credo di aver iniziato con un anno di ritardo Credo che qui sia uscita nellautunno del
Duemila.....sei? Io ricordo di aver visto unanteprima della serie che sarebbe iniziata nellautunno su
Rai Due, e questa anteprima, che era una sorta di trailer, mi ha molto incuriosito, per proprio in
quel frangente in cui sarebbe iniziata non ero in Italia, ero partita per il Portogallo per sei mesi e
quindi chiaramente mi sono persa tutta la prima messa in onda che ho recuperato al ritorno in
Italiano, per perch qualcuno me lha data in DVD, credo. Quindi la prima lho vista in italiano,
mi piaciuta, e poi man mano ho visto tutte le altre serie, con pi o meno costanza, ma dalla
seconda serie in poi, lho sempre seguita in inglese.

R. La prima lhai vista in DVD in italiano. In quanto tempo lhai recuperata?

I. Mah. Non lo so, in qualche mese. Due-tre mesi. Non lo so. Nel senso che, una volta che ho visto
le prime due-tre puntate mi sono appassionata, a quel punto le avevo tute con me quindi ci ho messo
poco tempo a finirla.

R. Le altre invece? Come le hai viste?

I. Le altre....Questultima, e credo anche la precedente [quinta e sesta stagione], sono le uniche che
ho visto pi o meno in tempo reale. Le altre...o capitava che iniziassi in ritardo, perch magari stavo
facendo altro, o che mi accumulassi gli episodi per poi vederli tutti quanti insieme Ho sempre
tentato di essere costante ma chiaramente non sempre ci si riesce.

R. Preferisci vedere le serie in lingua originale con i sottotitoli piuttosto che in italiano. soltanto
perch ci hai fatto di pi lorecchio o ci sono altre motivazioni alla base?

I. Maaaa, perch ci ho fatto lorecchio e poi perch, ma questa una questione di gusto
naturalmente che va avanti da un paio danni, anche con i film, con tutte le cose Anche perch poi
a me piacciono le lingue, sono appassionata, e quindi mi piace sentire...mi piace sentire la cadenza
dei personaggi, perch li contraddistingue, fa parte del loro carattere, della loro appartenenza e
queste caratteristiche, queste sfumature molto spesso nel doppiaggio non possono essere colte per
cui con la doppia fruizione dellinglese che bene o male capisco e dellitaliano che mi spiega le
cose che non capisco sicuramente mi aiuta maggiormente.

R. Ritorniamo alla prima serie, quindi al momento in cui ti sei avvicinata a Lost. Mi hai detto che
hai visto un trailer in tv...

I. S.

R. ...che in qualche modo promuoveva la serie, e un amico ti ha fornito i DVD. E poi, da l, perch
hai continuato? Cosa ti ha spinto a continuare?

I. Perch a quel punto...forse non proprio dalla primissima puntata, che comunque gi mia aveva
incuriosito abbastanza... credo che Lost sia una di quelle cose che una volta che inizi difficilmente
te ne stacchi perch ti annoi. Per quanto tu possa essere il pi cinico e dire Mamma mia, guarda
questi scemi, alla fine si risolver tutto in una cazzata, una cosa che ti prende, comunque. E

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quindi, alla fine, appunto, le serie si accumulavano, i misteri spuntavano di qua e di l e...voglio
sapere come va a finire, fondamentalmente!

R. Da quanto tempo segui Lost?

I. E saranno un quattro anni. Pi o meno. Nel senso che magari due serie ne ho recuperata in
unannata sola, perch ho iniziato pi tardi per, s, saranno quattro anni e mezzo circa.

R. La fruizione quindi stata inizialmente...

I. ...accelerata, chiaramente, perch dovevo recuperare una serie. E forse anche con la seconda
andata cos perch mi sa che anche la seconda me lhanno data scaricata su un DVD. Quindi,
avendole a disposizione tutte insieme, non dovevo aspettare e quindi me le guardavo anche cinque
al giorno. E poi man mano la cosa andata scemando con dei ritmi pi settimanali, forse.

R. Quindi ti capitato di guardare pi puntate luna dietro laltra, quando le avevi tutte
disponibili?

I. S s, non mi riuscivo a fermare a quel punto.

R. Adesso invece la tua visione non pi saltuaria ma pi costante?

I. Adesso s. Adesso ogni settimana, quando esce un nuovo episodio, ho un appuntamento
settimanale con una mia amica, e ce lo vediamo insieme.

R. Parlami di questa ritualit legata alla visione di Lost.

I. In realt questa una cosa abbastanza recente perch lho sempre vista da sola, perch ho iniziato
a vederla da sola, e ho iniziato a vederla quando ancora vivevo a casa dei miei e quindi non cera
nessuno che lo vedeva, anzi erano ancora tutti molto scettici, e quindi lho visto da sola. Poi
ultimamente, penso proprio dalla sesta serie, c stato questo...perch sono tornata a Roma dove
vive questa mia amica, e quindi iniziato questo appuntamento settimanale, cena pi Lost, cena a
tema a volte{ride}. Ed bello, perch comunque, s, guardarlo da sola ha comunque i suoi vantaggi
perch sei molto concentrata, per a volta hai anche bisogno di lanciare uno sguardo a una persona
e vedere se in quel momento sta pensando le stesse cose che pensi tu, e parlarne dopo.

R. Hai detto che guardarlo da sola meglio perch riesci ad essere pi concentrata. Ritieni che ci
sia bisogno di concentrazione per guardare Lost?

I. Ma perch guardarlo da sola....s. Lost la storia la sappiamo pi o meno tutti, ed un primo
piano di lettura, cio semplicemente c qualcuno che mi sta raccontando una storia, ci metter un
sacco di tempo per arrivare ad una conclusione e io aspetto questa conclusione. Chiaramente nel
mezzo ci sono una serie di eventi che..che emergono, e che creano spunti di riflessione per cui...no
lo so. Per esempio io mi ricordo: prima e seconda serie, mi intrigavano molto i nomi dei personaggi,
che hanno dei richiami filosofici, scientifici, anche letterari per cui magari capitava dopo che
quando andassi...che qualcosa mi ricordava qualcosa e quindi anche tutta la teoria dei numeri avevo
tutto il tempo e il modo di andare a fare delle ricerche da sola, per mi mancava tutto il lato di di
rispecchiare le mie opinioni o le mie emozioni con qualcuno che lavesse visto o con me, a magari
anche non con me ma che incontrassi il giorno dopo per poterne parlare, che una cosa piacevole
perch poi in linea di massima le persone con le quali mi confronto abbiamo pi o meno gli stessi

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piani di lettura oppure mi possono dare degli spunti per fare delle riflessioni alle quali non avevo
pensato ed una cosa che mi sta capitando ultimamente e... mi piace!

R. Capita che ci siano dei pezzi di trama, delle storie, che rimangono aperte, irrisolte, dei vuoti che
non si riescono a colmare. Me ne racconti qualcuno?

I. Ma sono moltissimi di vuoti da colmare ce ne sono tanti. Ci sono un sacco di perch, di
perch queste persone sono sullisola, sappiamo non in modo casuale, perch proprio loro, perch
non lo so, per esempio tutta la questione di, di Ben mi ha molto affascinato dallinizio, appena
comparso dalla terza serie diventato uno dei miei personaggi preferiti con tutto che sia un cattivo,
e tutte le storie collaterali dei personaggi minori...Ci sono un sacco di cose che non ci sono state
spiegate, per cui, non so, tutta la storia delle donne in cinta. Per quale motivo hanno problemi a
partorire sullisola, questi famosi numeri che compaiono variamente nella serie, perch Desmond si
trovava dove si trovava...Ci sono un sacco di cose che mi...che spero che alla fine insomma ci
verranno spiegate. Magari non tutte, insomma, perch alla fine anche legittimo che qualcosa
rimanga alla libera interpretazione di ognuno, per i nodi principali alla fine della serie, ecco,
gradirei che qualcuno alla fine me li spiegasse.

R. E quando hai questi vuoti, come li colmi? A che strumenti ricorri?

I. Ma, a volte capitato di andare a guardare, non so, su Wikipedia o su Lostpedia, soprattutto
allinizio per quanto riguarda i nomi e i numeri. Poi, quando comparso Jacobb ho avuto modo di
ascoltare una teoria scovata da Carlo [si riferisce a un ragazzo presente nella casa] e quindi anche
quella mi ha aperto degli altri spunti di riflessione che quindi non so quanto possano essere veritieri
o semplicemente delle coincidenze rispetto alla serie. Non capita sempre sempre che io vada a fare
ricerche subito dopo un episodio per a volte ci sono delle cose in particolare ch mi stuzzicano la
curiosit e quindi magari me le vado a cercare magari non significano niente, quindi mahari una
pura coincidenza oppure un modo di sviare lo spettatore per fargli credere cose che in realt sono
del tutto opinabili, per...

R. Quali sono queste altre cose che ti hanno stuzzicato la curiosit?

I. Mmm in Lost ogni volta che si va avanti ci sono delle cose che sembra che ti vengano spiegate
ma in realt poi capisci che sono solo pezzettini di una trama molto pi grande per cui, cos come,
non mi ricordo, mi sembra che fosse la prima serie, cos come pensavamo che gli altri fossero quelli
che portano via Walt e Micheal sulla barca, in realt poi scopriamo che non sono
assolutamente...sono delle marionette in mnao a un altro personaggio il quale a sua volta una
marionetta in mano a un ennesimo personaggio e quindi ci sono tutte cose che poi alla fine
vengono messe in discussione. Cio quando ti sembra di aver capito qualcosa, puntualmente
succede lesatto contrario. Succedono cose di cui non ti aspetteresti mai lesistenza, compaiono
personaggi...

R. Lost ti hai mai suscitato curiosit legate la mondo di Lost ma al di l della semplice visione del
telefilm?

I. Ricordo vagamente che forse riguardo a Locke, o forse era un altro personaggio, il cui nome mi
aveva ricordato un personaggio che avevo studiato alluniversit che era una sorta di scienziato-
filosofo inglese, non mi ricordo se era Locke perch non mi ricordo il nome, che aveva inventato
una struttura che si chiamava panopticon che era una sorta di prigione in cui tutti i punti erano
visibili da ogni punto, una cosa strana, ma credo che fosse riferito solo al nome perch poi, quando
sono andata a cercarlo, grandi attinenze con Lost non ne ho trovate. E poi tutte le teorie sui viaggi

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nel tempo, proprio perch non le ho mai capite e, come tutte le cose che non riesco a capire, mi
piacciono. Proprio la settimana scorsa ho letto su Internazionale un articolo di un fisico che ha
pubblicato un libro negli Stati Uniti che sta per essere tradotto che parlava della teoria dei viaggi nel
tempo dal punta di vista..per la prima volta confutando alcune teorie rispetto alle quali non vero,
per esempio, che impossibile incontrare te stesso nel passato, ma come se esistesse una
compresenza dei vari... - Cio, tu Vera delle 11 e un quarto esisti ma la Vera delle 11 e mezza esiste
contemporaneamente per cui vi potreste incontrare. Lho spiegato malissimo, vi dovreste leggere
larticolo, e il fatto che il passato, una volta che successo, non possibile disfarlo, tutto questo
rispetto a Lost che a un certo punto prende una linea temporale per cui sembra che si sdoppi... Mi ha
molto incuriosito. Penso che delle attinenze con tutto questo filone di Lost ce le abbia.

R. E invece informazioni su Lost?

I. Informazioni su Lost... in verit non tantissime. Aspetto sempre di sapere, di scoprirlo, vedo
unaltra puntata...Mi danno un po fastidio gli spoiler, per cui tento di non sapere niente. Una volta
sola mi successo che mi stato linkato una sorta di trailer o di anticipazione di una puntata e io
incautamente ci sono andata su, non sapendo che cosa mi aspettava, e mi sono anche un po
arrabbiata con la persona che me laveva linkato quindi...no. Non di prima, quanto meno, Poi dopo
se ci sono curiosit particolari, capita anche che le vado a cercare, ma non nemmeno cos
frequente. Preferisco rimanere a bocca a aperta e aspettare la puntata successiva.

R. Quando ti capita, dove vai a cercare?

I. Mmm ma - o su Lostpedia, oppure semplicemente cercando il nome o la cosa che mi interessa su
Google e vedendo cosa mi esce, quindi anche un po random, cos. Non ho un sito privilegiato,
come dire...

R. Frequenti forum su Lost?

I. No. Ultimamente, a partire dalla sesta serie, lunica cosa che guardo dopo ogni puntata il
riassunto ironico della puntata fatti da un sito che si chiama Videogam che appunto fa un riassunto
della puntata un po sdrammatizzandola, un po ridicolizzando anche alcune cose che chiaramente,
viste mentre le guardi ti fanno leffetto sorpresa, pensandoci dopo a volte possono essere anche un
po stupide, quasi. Per lunica cosa che faccio. Perch scritto bene da una persona che
comunque molto ironica ma comunque non da nessuna informazione in particolare.

R. Altre cose legate al mondo di Lost, ad esempio hai mai provato a giocare ad un gioco, a
comprare un articolo di merchandising...

I. No, no. Mi piacevano molto i poster che erano stati fatti in occasione della sesta serie. Era uscita
una serie di non mi ricordo quanti poster, ognuno a tema su un personaggio che erano molto belli
quindi mi era capitato di vederli ma...no, per il resto nientaltro.

R. Ti mai capitato di rivedere una puntata, magari ti ricordi anche quale?

I. Credo che mi sia capitato di rivedere le ultime puntate di una serie perch era passato un po di
tempo e stava per iniziare quella successiva e quindi dovevo un attimo fare il punto della situazione,
per rivederla proprio cos, no! Perch aspetto che finisca per rivederlo proprio da capo, tutto
{sorride}.


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R. Addentriamoci adesso nella storia. Se arrivasse un marziano e tu dovessi spiegargli di cosa
tratta Lost, che diresti?

I. Mi capitato una volta di fare un riassunto, alla fine della terza serie, ad una persona che non
aveva mia visto Lost, e voleva che gli spiegassi perch e per come succedevano determinate cose, e
l ho avuto molte difficolt. Lost fondamentalmente la storia di di, diciamo, una decina di
personaggi principali, che si trovano su unisola insieme ad altre presenze perch il loro aereo
precipita, a un certo punto c una turbolenza, il loro aereo si spacca in due, i passeggeri di testa
vanno a finire su una parte dellisola, quelli di cosa su unaltra parte dellisola e allinizio ci si
chiede dove siano finiti, dove sia questisola, e passano pi o meno tutta la prima serie a sperare di
ricongiungersi. Chiaramente questo a un piano molto superficiale, poi succede tutta una serie di
cose per cui noi capiamo che in realt questisola non unisola normale, che queste persone non
sono capitate l per caso, che succedono strani fenomeni e - e scopriamo tra laltro che queste
persone non sono precipitate su unisola deserta ma ci sono gi delle altre persone di cui non
sappiamo le intenzioni. Per cui, va b, senza farla troppo lunga scopo fondamentale di chi guarda
Lost , immagino, alla fine capire per quale motivo queste persone, che non sono persone a caso,
sono state richiamate su questisola e qual lo scopo della loro presenza su questisola, se c
qualcuno o qualcosa, qualche forza in particolare che li ha chiamati l e perch proprio loro, che
cosa hanno in comune tra di loro, perch poi ovviamente scopriamo che al di l di alcuni fattori di
parentela hanno ovviamente qualcosa in comune queste persone e- tutto questo inframmezzato da
cose pseudo-normali, cose pseudo-scientifiche, senza mai scadere nel banale.

R. S, diciamo infatti che la serie ricca di riferimenti a simbologie, miti, leggende, leggi
scientifiche, come hai appena anticipato tu. Ce n qualcuno che ha catturato particolarmente la
tua attenzione?

I. Ma sicuramente a parte lorso polare di cui tutti parlano ma che poi una presenza molto
minima nella serie, questi strani rumori e queste strane presenze, sicuramente la questione dei
numeri e di questo bunker in cui c questo povero Desmond che deve premere un bottone perch
qualcuno lha convinto che altrimenti il mondo si autodistrugger. Questa misteriosa fonte di
energia che presente nellisola e non sappiamo da dove proviene, cosa , che cosa fa alle persone
se ha a che vedere appunto con il mancato portare a termine della gravidanza delle donne
sullisola, e tutta una serie di legami con la Dharma Initiative, con Ben, che prima apparteneva alla
Dharma, poi li uccide tutti. Ci sono un sacco di cose anche pseudo-religiose, per cui ad un certo
punto compaiono delle rovine di un tempio...detta cos sembrerebbe unaccozzaglia di cose che non
centrano nulla, in realt finora tutto molto coerente.

R. C un filo conduttore in Lost?

I. Sicuramente. Forse ce n pi di uno. Nel senso mah, la cosa principale che mi viene in mente
il fatto che si siano queste perone e non altre che sono personaggi cardine, e che sicuramente
hanno un ruolo fondamentale e il loro legame con lisola non cos casuale e scontato come sembri.
Per cui a un certo punto, alla fine della terza serie, quando loro in realt riescono a tornare alle loro
vite precedenti e quindi ad andare via dallisola, un personaggio in particolare si rende conto che
lisola ha ancora molte cose da dirgli e cerca di tornare per cui quello che sembrava allinizio un
luogo misterioso da cui fuggire al pi presto perch sembrava quasi maledetto, in realt tira fuori
dalle persone tutta una serie di cose sopite del loro passato, del loro carattere, ma anche forse del
loro futuro, per cui probabilmente...poi tornare a una vita non so nemmeno che senso abbia. Queste
persone trascorrono tre anni su questisola, per cui forse la vita al di fuori gli pu sembrare anche
pi estranea di quanto possa essere sembrata allinizio doversi abituare, invece, a una situazione del
genere. Quindi fondamentalmente il filo conduttore potrebbe essere il legame di tutti i personaggi

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che ruotano intorno allisola: quelli che ci vogliono tornare, quelli che sono rimasti, quelli che ci
sono nati, quelli che ci vogliono tornare, tipo il padre di Penny, e capire il perch, soprattutto,
perch questisola attiri cos tanto, abbia questo ruolo cos fondamentale nella vita di queste
persone.

R. Credi che Lost sia una serie complessa?

I. Mmmm ma non saprei, nel senso che pu essere anche semplicemente vista come una storia
c qualcuno che ci racconta una storia noi stiamo a sentire cosa succede ma chiaramente forse
anche lo spettatore pi disinteressato a un certo punto non pu fare a meno di porsi degli
interrogativi perch a un certo livello complesso. Complessa non nel senso che sia complicata,
per complessa nel senso che limpressione di molte persone che conosco che magari non lhanno
mai vista ma ne hanno sentito parlare preferisco non iniziare per il momento perch so che mi
catturerebbe cos tanto lattenzione che so che mi ritroverei schiavo e non mi va o perch non avrei
tempo, cio nel senso smetterei di fare tutto il resto, quindi dal punto di vista dellattenzione e
della partecipazione mentale, s, probabilmente Lost una serie complessa, nel senso che ha
bisogno che tu debba stare l, per quei 45, e prestare tutta lattenzione possibile. Per poich ci
sono vari piani di lettura, e uno ne leggi certi, un altro ne legge degli altri, complicata forse no.

R. Ti capita mai di fare previsioni sugli sviluppi che pu avere la trama?

I. Mi capitato per a volte anche quasi per scherzo, nel senso, magari di dire ah! Adesso a quel
personaggio succede questo, poi magari gli succedeva sul serio. Oppure immaginare che, a
seconda di come si mettono le cose, magari un personaggio che scompare, tipo Desmond che per
una serie intera scomparso, sembrava non dovesse avere pi niente a che fare con lisola, in realt
noi sappiamo che un personaggio cardine, per cui ad un certo punto ricomparir. In che forma me
lo posso essere chiesto ma non mi spingo oltre. Non faccio pronostici, perch se mi mettessi nei
panni dello sceneggiatore non saprei assolutamente cosa immaginare.

R. Ne parli con i tuoi amici?

I. Con le persone che lo vedono, s.

R. Fate appunto previsioni, vi scambiate teorie?

I. S, a volte capitato, come ad esempio le teorie sul tempo sfalzato, oppure sul ruolo che ricoprir
un personaggio x.

R. Visto che tu guardi gli episodi di Lost in compagnia di una tua amica, dopo ti capiter di parlare
con questa persona dellepisodio stesso.

I. Certo.

R. Ne parli solo con questa persona oppure...

I. No, fondamentalmente con la persona con cui lho visto, poi ho due miei amici che sento via
mail, ma proprio in casi estremi, quando sento il bisogno di avere proprio un riscontro anche da
parte loro, capita che io mandi una mail per dire beh, parliamone. Per sono veramente poche le
persone con cui ne parlo.


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R. Ti mai capitato, guardando Lost, di interagire cos tanto con gli avvenimenti che si
susseguivano tanto da aver interagito con lo schermo?

I. La puntata in cui Desmond e Penny si incontrano ho pianto, perch stata molto emozionante, e
non lo so, quando ci sono anche conflitti, conflitti non che si picchiano, conflitti tra personaggi,
forse era la terza serie, non lo so, comunque tutto il conflitto emotivo tra Ben e Locke, perch
appunto Ben un personaggio che mi sempre piaciuto, cos come Locke, allinizio, il fatto che ci
fossero questi due pretendenti al trono, in qualche modo, mi rendeva molto partecipe. E poi a volte
capita anche che mi arrabbi, per delle cose che succedono e quindi che sbraiti perch magari sono
cose che non avevo previsto in quel modo, non mi piace come si sono sviluppate, non lo so, metti,
quando morto Mister Eko, ero convinta che lo avrebbero tenuto molto pi a lungo, perch era un
personaggio che mi affascinava molto, e quindi mi capita anche di essere poi delusa dagli
avvenimenti.

R. A chi sono indirizzati i tuoi commenti, ai personaggi o agli sceneggiatori che hanno compiuto
scelte che non ti sono piaciute?

I. Beh, contro i personaggi anche. Per esempio non ho mai nutrito grande simpatia per Jack, il quale
lidolo delle ragazzine {ride}. Si prende un po troppo sul serio, un po troppo saccente, non lo
so, poi questo mnage trois con Sawyer mi ha un po stufata , non lo so, dipende, quando le cose
poi si cristallizzano sempre sullo stesso schema, mi comincia a dare un po fastidio, per a volte
anche nei confronti degli sceneggiatori che a volte a mio parere fanno cose che in realt non
avrebbero dovuto fare.

R. Quindi personaggio antipatico?

I. Jack.

R. Personaggio preferito?

I. Mah, andata dallinizio, dalla prima serie, facevo il tifo per Locke, perch mi piaceva questa sua
dedizione quasi senza senso a un luogo e a qualcosa senza alcuna base scientifica, lui si era vitataop
anima e corpo alla ricerca del mistero di questisola. Poi comparso Ben, che mi piaciuto subito
come personaggio, ma Desmond il mio personaggio preferito in assoluto.

R. Perch Ben e Desmond?

I. Ben perch...- sicuramente ha influito molto la scelta dellattore che perfetto per il ruolo, nel
senso che s, forse allinizio lo si odia un pochino, nel senso che un personaggio chiaramente
subdolo, per molto intelligente molto...non lo so, mi ha sempre affascinato per le cose che fa,
per come le fa non lo so, proprio lattore come interpreta il personaggio e il personaggio in s. E
Desmond perch, a parte che mi piace fisicamente, poi perch sono rimasta folgorata allinizio della
seconda serie per tutta la situazione di lui che si prepara la colazione nel bunker, e poi man mano
scoprono i retroscena del perch i personaggi si trovino in quel luogo, che si stata ingannato, e
perch questo personaggio abbia passato gli ultimi tre anni in una botola, per un motivo che si
scopre essere fasullo, o quasi. E del fatto anche lui abbia questa missione perch vuole tornare a
casa e vuole tornare dalla sua donna. Mi sempre molto piaciuta questa cosa. Il fatto che lui abbia
sempre dentro di essere coerente con s stesso e non abbia mia perso di vista il suo obiettivo
principale.


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R. E c un personaggio che hai seguito con maggior attenzione fin dallinizio, la cui storia ti ha
suscitato un particolare interesse?

I. Forse Ben, forse proprio Ben, il fatto che una via di mezzo tra gli altri che si suppone siano
sempre stati sullisola e quelli del volo che in realt ci sono arrivati e che vorrebbero stare da
tuttaltra parte, lui stato portato sullisola da suo padre quando era pre-adolescente e forse non ha
mai conosciuto una vita al di fuori dellisola e in qualche modo si sente anche costretto a voler a
tutti i costi trovare una ragione per poter stare l, perch altrimenti sarebbe frustrante sapere di aver
sprecato una vita perch qualcun altro lo ha messo in quelle condizioni, e quindi tutta anche la sua
ricerca spasmodica di essere leader e di essere riconosciuto da qualcuno come leader forse ha a
che fare con questo. Quindi tutta la sua vicenda da piccolo... per quanto poi le sue scelte da adulto
possano essere deprecabili, mi ha sempre molto affascinato.

R. Prima mi hai detto che ti capitato anche di piangere guardando Lost. Mi racconti altri esempi
di volte in cui ti capitato di provare emozioni davvero forti?

I. Mah, quelle che ricordo maggiormente sono, appunto, lincontro tra Desmond e Penny, ma forse
ce ne sono moltissimi altri, ma sicuramente la fine della quinta serie, cio il bianco allimprovviso
della bomba che esplode, l sono rimasta uuuh! tipo per due minuti, e poi lultima puntata [si
riferisce alla puntata 16 della stagione 6] quando sono morti Jin e Sun.

R. Eri in compagnia quando hai avuto queste forti emozioni?

I. S, le abbiamo avute in due queste forti emozioni {ride}.

R. Avete empatizzato tu e la persona con cui hai visto la puntata, la tu amica, con lo schermo...

I. E l veramente, meno male che eravamo in due perch se fossi stata da sola credo che avrei preso
in mano il telefono urlando {ride}.

R. Queste grandi emozioni ti hanno mai poi portato ad immedesimarti in un personaggio?

I. Mah, immedesimazioni direi di no, nel senso che dei personaggi che mi stanno simpatici, pi o
meno, ho sempre tentato in qualche modo di provarne a capire le ragioni. Forse immedesimarsi,
proprio, se vogliamo dirla cos, il personaggio che mi ha portato pi vicino a una cosa del genere
forse Juliet perch perch un personaggio molto discreto. Nel senso che anche lei come Ben,
per ragioni diverse in tempi diversi, stata portata su questisola perch serviva a uno scopo, e non
le stato permesso di andare via, poi. Anche lei vorrebbe tornare alla sua vita perch ha una sorella
a cui tiene molto che tra laltro malata e quindi vorrebbe sapere come sta. Poi alla fine tutta questa
parte della sua vita a un certo punto scompare, diciamo viene messa in secondo piano, e il suo ruolo
sullisola acquista sempre pi peso. A un certo punto subisce un totale stravolgimento della sua vita
perch poi la troviamo a un certo punto inserita nella Dharma, compagna di vita di Sawyer, cosa
che non avremmo mai immaginato, e anche tutto quel lato... straziante, devo dire, bello perch... a
parte che d a Sawyer un volto umano che finora non aveva mai avuto, e ci fa piacere che ce labbia
anche lui ed bello. un personaggio molto forte. Allinizio mi stava antipatica, per, no, ho
imparato ad apprezzarla. Poi ha fatto quella fine, quindi...

R. Se tu fossi sullisola, chi sarebbe il personaggio con cui avresti maggiore affinit?

I. Onestamente non so immaginarmi in una situazione del genere, immaginare di stare sullisola...
Nel senso che - boh- non lo so. Desmond sicuramente sarebbe mio amico cos come Hurley sarebbe

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mio amico, Jack lo prendere a calci dopo due minuti. Ah, altro personaggio adorabile Farraday,
come dimenticarsi di Farraday! S, anche lui sarebbe stato mio amico, un sacco mio amico. Per no,
non mi sono... s, forse mi anche capitato di fantasticare, per mi sono sempre limitata al mio
ruolo di spettatrice, poi.

R. Tu saresti rimasta sullisola o avresti fatto di tutto per andartene?

I. Sicuramente le cose sono cambiate nel corso degli anni, per adesso dalla mia prospettiva odierna
sono tra quelli che vogliono restare, almeno per capire... nel senso non me ne vado finch non
so...non ha senso andarmene senza che mi siano spiegate una serie di cose, visto che non sono qui
da due settimane ma sono qui da tre anni e e adesso mi viene da pensare che mi piacerebbe che
Ben in realt fosse, si scoprisse che in realt come dire, leletto, un personaggio importante, cosa
che ha sempre voluto essere.

R. Ti mai capitato di sognare i personaggi di Lost oppure situazioni inerenti Lost in cui tu eri la
protagonista?

I. Forse s, faccio sogni strani quindi potrebbe essere, per non mi ricordo assolutamente.

R. E invece, ti capita mai di citare battute inerenti Lost?

I. S.

R. Ad esempio?

I. Ora non mi viene in mente in particolare. Non ricordo ora in particolare battute battute battute di
Lost, per sicuramente riferimenti con persone che lo conoscono a situazioni e a personaggi ci sono
sicuramente stati, per cui, cose che magari una persona che non ha mai visto Lost non capirebbe.
Per battute proprio citate cos, boh!

R. Come pensi che finir la serie? Mi hai gi accennato a un Ben che si scopre leletto. Ma quello
che pensi che succeder o quello che vorresti succedesse?

I. Ma proprio una minima parte! Cio, in realt non ho mai fatto previsioni perch quello che mi
interessa adesso che una serie di macro-questioni vengano risolte. Per cui, appunto, ci pu anche
stare che delle piccolezze restino alla discrezione dello spettatore di ognuno, alla libera
interpretazione. Comunque visto che uno dei grandi temi il libero arbitrio, anche la libera
interpretazione pu starci bene. Non ho proprio idea di come possa finire, non faccio pronostici
perch sul serio non riesco ad immaginarlo, Sicuramente ci dovr essere spiegato chi Jacob, che
ha in qualche modo scelto una serie di persone, qual il suo scopo ma ..non so. Spero davvero che
alla fine..misteri misteri misteri, visto che molto facile crearli ma pi difficile trovare una
spiegazione plausibile o semplicemente coerente con il resto della storia, spero di non essere
delusa su quel punto, perch mi dispiacerebbe proprio un sacco.

R. Mancano due settimane alla fine di Lost, si sta avvicinando il momento della fine. Ti mancher
Lost? Pensi che ti lascer un vuoto?

I. Dipende molto da come finisce. Dipende dal mio grado di soddisfazione alla fine della serie,
perch, appunto, ti avevo detto, la mia intenzione era con calma rivederlo da capo perch
sicuram...adesso, ci sono delle cose che non ricordo assolutamente perch poi passato del tempo,
alcune cose le ho viste pi distrattamente, altre cose ci arrivi solamente tre serie dopo avendo viste

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altre cose,dici ah! Mi ricordo che era successo questaltro episodio per da un altro punto di vista
mi mancher nel senso che linteresse che ha suscitato in me Lost finora non mi era mai capitato
di... di vederlo suscitare da nientaltro, e quindi quasi quasi mi piacerebbe non averlo mai visto
per poter avere un occhio completamente vergine e rivederlo da capo.

R. Che cosa ti mancher di pi? La storia, i personaggi, lappuntamento...

I. Mah, il fatto di essere, di essere, di aspettare con ansia la puntata perch vuoi conoscere gli
sviluppi, un po come quando leggi un libro giallo, e ti prende, e vuoi sapere come va a finire, o
comunque una qualsiasi cosa, un bel film, un bel libro, e vuoi sapere come va a finire. Quindi s, mi
mancher lattesa in questo senso, nel senso la curiosit, una questione di curiosit.

R. Cosa ha significato per te essere stata spettatrice di Lost? Nel senso, Lost cosa ti ha lasciato e
cosa credi che ti porterai dietro da questa esperienza?

I. Che probabilmente se mai dovessero fare una serie ispirata o comunque simile o che si ponga
come sequel o prequel di Lost, per esempio come doveva essere FlashForward, sar molto pi
critica nei confronti di questo fratello di quanto potessi essere allinizio, nel senso che, una volta che
stato creato un soggetto, una sceneggiatura cos forte e cos ben congegnata da tenerti attaccata a
una cosa del genere per tanto tempo con tanto di quellinteresse, al di l del fatto che poi possa o
meno piacermi la fine, lo sviluppo senza dubbio eccellente. Quindi qualunque cosa dovesse venire
dopo, non so se sar mia allaltezza, non che voglio essere snob o che, per..sar difficile,
perch..prima di tutto non sar pi una novit! Lost sicuramente, rispetto anche a X-Files, che
vedevo quando ero pi piccola, ha tuttaltro genere di approccio, fa tuttaltro tipo di presa sullo
spettatore,quindi gi il fatto che esistito Lost sar un grande handicap per qualsiasi cosa dovrebbe
venire dopo.

R. Come cambier il tuo atteggiamento nei confronti delle serie?

I. Mah, sicuramente, se le cose sono scritte bene...

R. Mi citavi prima X-Files. Altri prodotti culturali che associ a Lost? Libri, film, canzoni...

I. Credo che non sia esistito mai qualcosa di cos complesso, e di cos simile. Mi viene in mente X-
Files per la questione del lato mistery, e Fringe, perch comunque e tutto un altro tipo di format ma
ha destato il mio interesse perch scritto molto bene, e Twin Peaks sicuramente perch anche l ci
sono tutta una serie di interrogativi..Ecco forse preferirei un finale alla Twin Peaks, perch in Twin
Peaks in realt non ti spiegano nulla, per non si pu dire che Twin Peaks abbia deluso qualcuno,
nel senso, non conosco nessuno che, finita la seconda serie di Twin Peaks, mi abbia detto. ah, ma
non mi hanno spiegato niente. In qualche modo te la lasciano intendere. Lo spiegone mi d molto
fastidio. Pensare che tu sceneggiatore di Lost pensi che io spettatore sia stupido e, arrivato alla fine,
tu mi devi recitare una sorta di chiosa finale, quello mi darebbe fastidio. C poi una serie che avevo
visto alluniversit, ma forse due puntate, quella del palloncino bianco, che sono anche loro in un
luogo non ben identificato, sono una specie di spie con a capo questo misterioso numero uno e
hanno fatto prigioniero qualcuno e ogni puntata c questo enorme palloncino bianco che ogni volta
che va vicino ad un personaggio, questo personaggio perde i sensi. Non ho proprio idea di come si
chiami e di quale fosse la trama, per mi ricorda...

R. Conosci qualcosa legata al mondo di Lost, ad esempio alternative reality games, riviste?


12


I. So che hanno fatto dei giochi interattivi che erano volti a scoprire degli indizi, ma poich appunto
non mi interessa il lato spoiler... poi non sono unappassionata di giochi di questo genere. So che
esistono un sacco di prodotto collaterali...

R. Me ne sai citare qualcuno?

I. Forse mi sa che ho visto su internet qualche mobisode, spezzoni mai andati in onda di solito
focalizzati su un personaggio particolare, che non spiegano qualcosa in pi. Mi sono sempre pi
concentrata per il momento sulla visione della serie in s.

R. Ti mai capitato di scrivere sui forum di Lost?

I. No, ma nemmeno di leggere. Se ci sono andata, ci sono andata alla ricerca di uninformazione
mirata, ma non mi sono mai soffermata a leggere i commenti, un po perch sono troppo lunghi e
mi annoio, e poi perch nessuno dei commentatori ha competenze particolare, mi troverei a leggere
ipotesi di persone come me, come te...preferisco parlarne da vicino con persone in carne ed ossa.

R. Lo guarderesti un eventuale film di Lost?

I. lo guarderei per curiosit, per partirei un po prevenuta. Nel senso, non credo ce ne sia bisogno.
Un po come successo per Fuoco cammina con me, dopo Twin Peaks, che non toglieva e non
metteva, anzi era un prodotto piuttosto inutile, cos come successo per Sex and the City: il film che
una boiata, probabilmente lo vedrei, ma giusto perch ho visto tutte le serie. E quindi abbiamo
fatto trenta, facciamo trentuno.

R. Grazie mille per lintervista

I. A te!





13



Append|ce su| consum| cu|tura||

Med|amente con qua|e frequenza ved| |a tv?


1uLLl l glornl della seLLlmana
3-4 glornl alla seLLlmana
1-2 glornl alla seLLlmana
Meno dl una volLa a seLLlmana




In una g|ornata standard per quante ore med|amente ved| |a tv?

Meno dl 1 ora
ua 1 a 2 ore
ua 2 a 3 ore
ClLre 3 ore




III. 1| e|encher una ser|e d| cana|| te|ev|s|v|. uo| d|rm| con qua|e frequenza segu| quest| cana||
durante |a sett|mana:

Spesso oco er nu||a
( 1-2 volLe / seLL) (3-4 volLe / seLL)

8al1
8al2
8al3
8eLe4
Canale3
lLalla1
La7
Canall dl lnformazlone su
Sk? (SkyLg24 -ralnews24)

Canall dl lnLraLLenlmenLo
su Sk? (lox, eLc)

Canall dl clnema su Sk?
Canall dedlcaLl al ragazzl
su Sk? (Cx1, ulsney
Channel eLc)

Canall dl sporL su Sk?

14


AlLra 1v saLelllLare
Canall premlum del u11

In med|a |n una sett|mana tu segu|

Spesso oco er nu||a
(3-4 volLe / seLL) (1-2 volLe / seLL)


llcLlon Lv
CarLonl anlmaLl -
rogramml per ragazzl

1g
lllm
rogramml dl aLLuallLa -
ApprofondlmenLo

lnLraLLenlmenLo
SporL
1alk show
uocumenLarl
AlLro


In med|a con qua|e frequenza asco|t| |a rad|o |n una sett|mana?

lu volLe al glorno
1uLLl l glornl
3-4 glornl a seLLlmana
1-2 glornl a seLLlmana
Mal o quasl mal

ua|e]| staz|on| rad|ofon|che asco|t| con magg|ore frequenza?

1 ......
2 ......
3 ......

In med|a con qua|e frequenza |egg| un quot|d|ano |n una sett|mana?

1uLLl l glornl
3-4 glornl a seLLlmana
1-2 glornl a seLLlmana
Mal o quasl mal

ua|e testata |egg| p| d| frequente?

1 La 8epubbllca 2 ll Corrlere della Sera 3 ll ManlfesLo

Legg| |a freepress?

15



Sl no
Se sl, quale LesLaLa......

Ut|||zz| |nternet?
Sl no

1S. Se s|, con qua|e frequenza |o fa|?

1uLLl l glornl
3-4 glornl a seLLlmana
1-2 glornl a seLLlmana
Mal o quasl mal

16. Se s|, qua|| s|t| v|s|t| con magg|ore frequenza?

..............
.............
..............


17. Se s|, |o fa| per:




s| no

Cercare lnformazlonl

Leggere glornall on llne


Svago, dlverLlmenLo


CesLlone del rapporLl con gll
alLrl (forum, soclal neLwork
slLes, chaL)


Scarlcare maLerlall (vldeo, mp3)


Carlcare maLerlall (vldeo, mp3)


uLlllzzare e-commerce


glocare on llne




13. na| un prof||o su un soc|a| network?

Sl (Cuale: lacebook)
no





16







16. Neg|| u|t|m| tre mes|, con qua|e frequenza ha|:



1uLLl l glornl
o quasl
Almeno una volLa alla
seLLlmana
Almeno una volLa al
mese
Almeno una volLa negll
ulLlml 3 mesl
Mal


leLLo un llbro
non scolasLlco

guardaLo un fllm
al clnema

vlslLaLo una
mosLra/un
museo

asslsLlLo a uno
speLLacolo
LeaLrale

asslsLlLo a un
concerLo dl
muslca pop,
rock, eLc.

asslsLlLo a un
concerLo dl
muslca classlca

asslsLlLo a una
manlfesLazlone
sporLlva

frequenLaLo
dlscoLeche

AlLro (speclflcare) __________________________________________________________________

Intervista 4 Margherita

Luogo e data dellintervista: Roma, 16 Maggio 2010

Durata: 0,37 h.

Intervistatrice: Alessandra Maffei

Osservatrice: Vera D'Antonio

Informazioni sociografiche dell'intervistato

1) Sesso: F

2) Et: 28

3) Comune di Residenza: Napoli

4) Titolo di Studio: Laurea in Giurisprudenza

5) Professione: Praticante avvocato

Note dellosservatore

Lintervista ha luogo nella cucina dellintervistata, seduti attorno ad un tavolo. Sono presenti
soltanto lintervistata, lintervistatrice e losservatrice. Lintervistata siede a capotavola, mentre
lintervistatrice e losservatrice si accomodano ai due lati del tavolo. Lintervistata indossa abiti da
casa: tuta, pantofole e una vestaglia rosa. Si accomoda in posizione fetale sulla sedia, cio
rannicchiata su s stessa, abbracciandosi le ginocchia. Talvolta cerca lo sguardo dellosservatrice,
per cercare complicit in corrispondenza delle risposte pi personali. Per la maggior parte del
tempo, per concentra la sua attenzione sullintervistatrice, con la quale riesce a stabilire un ottimo
feeling. Durante il colloquio fuma un paio di sigarette Lintervista scorre informale e allegra. Non
mancano momenti per battute e frasi divertenti. Il registratore che adoperiamo sistemato al centro
della tavola.







1
R. Per iniziare mi piacerebbe mi parlassi un po di te. Di dove sei, quanti anni hai, cosa fai nella
vita.

I. Ho quasi ventinove anni, sono di Napoli, sono avvocato praticamente abilitato, anche se non ho
ancora passato lesame. Sto in tribunale la mattina e in studio il pomeriggio fino a tardi. Questa la
mia vita essenzialmente.

R. Parliamo un po' della televisione in generale: quali sono i programmi che tu vedi pi
frequentemente, sia come tipo di programmi dintrattenimento, che di programmi particolari?

I. Dipende da quando sono a casa, innanzitutto.

R. Quando la vedi di solito, la televisione?

I. La vedo, se torno, nello stacco del pranzo, pochi minuti la mattina e di sera se qualcosa
minteressa.

R. Per esempio cosa tinteresserebbe vedere?

I. Un film, un film in particolare, magari qualche serie che ho visto, che mi piaciuta, ma
veramente molto poco.

R. Serie televisive ti capita di guardarne, oltre Lost?

I. No, nessuna.

R. E in passato, invece, ce ne sono alcune che ti hanno colpito particolarmente?

I. Mi piaceva Medium moltissimo, anni e anni fa Il Giudice Amy e altre legate alla legge, ma
casuale. Non una scelta mirata, casualmente tra le cose che mi colpiscono di pi.

R. Secondo te per quale motivo ti colpiscono proprio i telefilm legati alle legge?

I. C'ho la vocazione di fare lavvocato, io! No, sto scherzando. Non lo so, non so dirtelo, anche
perch non sono tutti nel senso che non ho ma visto Carabinieri o Squadra di polizia. Per deve
essere qualcosa che mi piaccia come strutturato, che non sia scontato, che, non lo so, mi piacciano
gli attori, dipende Io penso che uno comunque sceglie qualcosa che in qualche modo tinteressa,
che ti stimola la curiosit: quindi per questo il paranormale mi attira e mi spaventa. E per questo
vedevo Medium quando ci riuscivo, perch adesso lo fa troppo presto per me. Oppure magari
adesso sto vedendo Squadra Antimafia, perch lho visto lanno scorso e mi era piaciuto, e ritengo
che abbia degli attori notevoli, quindi magari per questo un telefilm mi deve stimolare, altrimenti
mi addormento, o vedo Lost.

R. Come sei arrivata a vederlo, Lost?

I. Allora, di Lost avevo visto qualche puntata qualche anno fa in TV, ma mi ero resa conto che era
una cosa da seguire e poich non avevo tempo, arrivavo tardi, non mi trovavo con gli orari in cui lo
faceva in TV, quindi non lho mai seguito. La mia coinquilina poi ha stimolato la mia curiosit,
diciamo cos, e quindi ho cominciato a vederlo, e tutti quanti Lost, Lost, Lost. Un po per
curiosit, dai, per farmi unidea su questo fenomeno.

2
R. Quanto tempo fa hai visto la prima puntata?

I. Sar un mesetto fa! che io non ho mai tempo di vedere la TV, quindi guardandole con il
computer c' anche la comodit di scegliere io quante puntate vedere e quando vederle. Sicuramente
questo ha influito notevolmente.

R. Ti mai capitato prima d'ora di vedere serie o programmi televisivi con il computer?

I. No, la prima volta ma mi piace!

R. Cosa ti piace, in particolare?

I. Te lo puoi gestire. gestibile per me che non ho orari, quindi posso vederlo quando mi capita.
Questo fondamentalmente. Poi unaltra persona me ne aveva parlato, quindi lho legato quando me
ne ha parlato la mia coinquilina, e questo stato un elemento che a maggior ragione mi ha
stimolato. un mio amico che parla inglese fluentemente, che mi consigli per imparare la lingua
di vedere Lost, perch disse talmente coinvolgente che te lo vai a vedere in lingua magari solo
con i sottotitoli o anche senza i sottotitoli. Disse che la curiosit di continuare a vederlo ti sprona
anche a cercare di capirlo, ovviamente, e quindi a imparare la lingua.

R. Lo stai vedendo in inglese?

I. No, lo sto vedendo in italiano.

R. Nonostante quel consiglio

I. Per lo sto vedendo!

R. Come mai nel bivio hai scelto litaliano?

I. Non c mai stato veramente un bivio, perch vedere la TV un momento di relax, quindi non mi
voglio applicare a cercare di capire una parola o a non capire tutto. Litaliano pi chiaro e non c
bisogno pi di tanto di andare a immaginare alla fine andata cos.

R. Come te le gestisti le puntate, di solito? Ne vedi mai una dietro l'altra?

I. Fino a che riesco a non addormentarmi, quindi dipende dalla stanchezza della giornata.

R. E hai pi meno una fascia oraria o una situazione di visione preferita?

I. No, allora in genere di sera, a meno che non debba fare qualcosa che mi interessa di pi o non
debba fare altro. Per, in genere quando torno a casa: LOST.

R. Succede ogni sera?

I. Esatto! Di sera lo vedo prima di addormentarmi, ma gi comincio mentre ceno, poi mi metto a
letto per cercare di vedermi pi puntate, fino a che proprio non mi si chiudono gli occhi. E anche se
cho tipo, oggi che domenica, un paio d'ore di pomeriggio per riposarmi io lo accendo fino a che
non mi addormento, anche un quarto dora. Comincio a vederlo, lo lascio e poi lo riprendo appena
sveglia. Tutto il mio tempo libero, o comunque una buona parte, dedicato a Lost.

3
R. E cosa di questo telefilm di sta prendendo cos tanto che gli dedichi tutto il tuo tempo libero?

I. Innanzitutto sono l'ultima di tutte le persone che lo vedono o lhanno visto, quindi mi trovo in
difficolt. Ho bisogno di andare avanti anchio! Sto troppo dietro e quindi cerco di raggiungerli per
poterne parlare liberamente, perch tutti ora hanno degli elementi che non posso ascoltare. la
curiosit di capire che cosa ci sia veramente su questisola, perch ovviamente mi sono fatta
unidea, ma ogni volta cambia, e quindi ancora non so bene. E poi in genere io sono una che sta in
ansia finch non riesce a finire qualcosa, quindi anche in questo!

R. A che punto sei arrivata, adesso?

I. Alla seconda serie, episodio sedici, dove praticamente si bloccato il bunker e Jack tornato a
incolpare questo, che non mi ricordo come si chiama quello della mongolfiera insomma, e hanno
capito che in realt quella della mongolfiera era solo una copertura e quindi lui non si sa bene chi
sia.

R. Mentre vedi Lost ti capita di fare altre cose?

I. No! Non ti puoi distrarre, anche perch tutti mi hanno ripetuto di stare attenta anche ai particolari,
quindi a volte se mi distraggo torno indietro per controllare di non aver perso niente.

R. Cerchi mai anticipazioni dalle persone che ti danno consigli e hanno gi visto pi di te?

I. Qualche volta con la mia coinquilina mi viene. Provo a farle qualche domanda, ma raramente in
realt le faccio a lei, perch so che non mi dir niente. Non mi risponder, e quindi vado sul sicuro.
A persone che so che mi direbbero, che risponderebbero alla mia domanda, cerco di evitare, perch
in fondo sono curiosa ma ho pi voglia di scoprirlo da sola. Non voglio che nessuno mi sveli la
verit, insomma!

R. Questo per quanto riguarda le anticipazioni, mentre una volta che hai visto la puntata fai mai
previsioni per gli svolgimenti futuri?

I. No, no. Per voglio dirti una cosa: alla seconda serie, mi rendo conto che forse un po troppo
lungo. Nel senso, per me.

R. In che senso?

I. Troppo pompato. A un certo punto, forse perch io lo sto vivendo cos intensamente, ne sto
vedendo tante puntate tutte insieme, forse un po troppo. un pensiero che ho maturato tipo oggi.
Secondo me ho pensato che questi che hanno cominciato a scrivere, io credo che non abbiano
programmato direttamente anche la fine, nel senso che man mano hanno visto che questa cosa
prendeva il pubblico e quindi poi andata avanti, nel mio immaginario. E pi questa cosa prendeva
e pi la complicavano, e certe volte hanno esagerato. In certi momenti ho la sensazione che abbiano
voluto complicare troppo, a un certo punto pare che non si segua. Magari stanca me, perch io per
arrivare alla fine vedo cinquecento puntate con una certa ansia e fretta, quindi non me lo godo
neanche. Magari sar questo ma nel mio caso, vabeh. Fatemi capire, aiutatemi a capire qualcosa.

R. Senti proprio questo bisogno di capire.

I. Siamo ancora alla seconda serie! In certi momenti che hai fretta vorresti che desse delle risposte
pi immediate, che fosse pi lineare, pi veloce, perch senn la complessit pure un fatto
4
positivo. Se fosse stato pi superficiale, meno dettagliato, non mi sarebbe piaciuto cos tanto.
Ipotizzo, non lo so.
Per nei momenti in cui sei pi rilassata, la vivi meglio, nel momenti in cui fai pi fretta, la vivi
peggio anche perch unesperienza mia personale, quindi un momento totalmente mio. lo vivo
in maniera influenzata anche da tutto quello che mi contorna, dalle manifestazioni della mia
giornata lavorativa.


R. Ti viene in mente qualche esempio?

I. Per esempio mi rimasta impressa la puntata di Jin e Sun, l era amore proprio. C stata una
puntata in cui lui ha ritrovato lei dopo la zattera, questa storia di questi due che una storia cos
complicata, per che fondamentalmente si amano proprio. Pare che lei sia pure incinta oggi! E
troppo romantico! In questo momento della mia vita mi colpisce proprio, il loro amore. E poi
unaltra cosa: in generale libri, film e tutto quello che vedo, mi colpiscono nella misura in cui riesce,
non so come dirti, un po a vestire, a sognare, a prendere qualcosa della mia vita. Nel senso, nella
misura in cui riesco a immedesimarmi, o a riportare quelle scene a fatti del mio passato, della mia
vita., e quindi io mimmedesimo nel personaggio. Forse cos per tutti, non lo so. In questo
momento anche i due personaggi Sawyer e John, e Jack anzi, sono importanti, perch mi domando
chi che dei due mi piace di pi. Sono i due personaggi che mi piacciono di pi. Di Jack la stabilit
e laffidabilit, fino ad un certo punto poi, perch non neanche cos vero, ma comunque per me
una cosa molto importante. Per il mistero e la bellezza sconvolgente di Sawyer, in effetti, hanno
importanza altrettanto. Capire chi preferisco tra questi due personaggi, secondo me mi aiuta a capire
levoluzione di me stessa.

R. Questi due personaggi tra cui ti senti sei divisa, sono anche i tuoi preferiti?

I. S.

R. Ti va di raccontarmi un po' della loro storia?

I. Cosa posso dirti? Per esempio che Sawyer ha fatto una cosa ultimamente che non mi piaciuta
affatto: ha inscenato tutta quella situazione per prendere le armi e poi le medicine. Ha finto
neanche mi ricordo pi i particolari, lincendio no, non era lincendio aveva creato tutto un
gioco, tutta una storia, mentendo anche a Kate. Questa cosa non mi piaciuta, non mi piaciuta
proprio. Perch ci sta che lui cos calcolatore ed cattivo, per poich si intravisto un lato,
non cos cattivo, cio anche quando ha spiegato un po il suo passato, quando ha cominciato ad
aiutare Michel che si trovava in difficolt nel bosco, cos, pareva che stesse uscendo il lato buono. A
un certo momento ritorna cos la cattiveria pura, non mi piaciuto. E di Jack non mi piaciuto che
hanno fatto vedere il suo passato. Non mi piaciuto, pensa, che quest'uomo abbia sposato una
donna per senso del dovere. Mi viene in mente che la persona meno affidabile paradossalmente
pi affidabile di uno che dovrebbe essere pi affidabile.


R. Ti venuto in mente rispetto a questi due personaggi?

I. S. Sawyer non certamente uno affidabile: un bastardo, sfruttatore delle donne, sfrutta tutto,
quindi non certo una persona affidabile. Laltro invece, medico, razionale, comunque
intelligente, non lo so mi fa pensare a un contesto culturale pi stabile. Che invece poi sposa una
donna, perch non ha il coraggio di guardare veramente le sue emozioni e affrontare le cose in base
a quello che veramente prova, questa cosa non mi piace proprio, ed un vero peccato, perch Jack
5
un gran personaggio. Poi cha quel tatuaggio, che in fondo io non ho capito quando lhanno
scelto un personaggio cos razionale o affidabile, perch io lo vedo cos, perch affidabile la
parola che lo contraddistingue, serio, buono, me lo sono immaginato studioso allUniversit, e con
questo tatuaggio grande sul braccio, non lo so


R. Ti capita di farti domande come queste, rispetto alle scelte del casting?

I. S, ma immagino che ci avranno pensato quando lhanno scelto! In realt mi piace che abbia
queste contraddizioni.

R. una cosa che ti piace, questa, in un personaggio?

I. S! E poi Sawyer e Jack sono quelli che in ogni caso sei costretta a farti un po pi domande
perche sono al centro della vita dellisola, sono i pi carismatici.

R. Ti capita mai, anche davanti a queste domande che ti poni sui personaggi, di avere voglia di
parlarne con qualcuno, che ha visto o non ha visto Lost?

I. Io vivo con una persona che vede Lost e mi viene voglia di parlarne con lei. Per mi capitato
anche al lavoro, da quando lo vedo, con chiunque incontro: tu vedi Lost? tu hai visto Lost? devi
vedere Lost! adesso anche la mia migliore amica ha cominciato a vedere Lost!

R. Coinvolgi le persone le persone intorno a te.

I. S, perch voglio sapere il loro punto di vista.

R. Ti capita mai di andare su Internet per cercare punti di vista diversi e confrontarti con altre
persone su Lost?

I. No, non partecipo a robe del genere.

R. Come mai?

I. Perch mi scoccerebbe da morire!

R. Lidea di andare su forum o simili?

I. Diciamo che mi ha presa Lost, ma non cos non da ossessione! Andare su Internet una cosa
troppo ossessiva.

R. Con le persone che conosci, invece, qual l'aspetto della serie su cui hai pi voglia di
confrontarti?

I. Pi che altro la mia curiosit di sapere linterpretazione che gli altri danno, mincuriosisce
vedere come le altre persone vedono i personaggi, come li interpretano, come li vedono, come li
sentono.

R. L'interpretazione dei personaggi, quindi, principalmente?

6
I. S. S, per quello che mi piace Lost. Fondamentalmente Lost mi piace perch mi sembra un
modo intelligente, molto intelligente, pazzo anche un po pazzo, per raccontare una storia
psicologica, per raccontare la psicologia di questi personaggi, pi che la storia in s, che ha un filo
stimolante. La storia in questisola, stanno l, per pi che altro, secondo me, la parte interessante
lanalisi dei personaggi.

R. Cosa la rende, per te, cos importante e interessante?

I. Il fatto che ognuna di queste persone, ovviamente secondo me, avranno cercato ognuno ha degli
elementi del suo carattere che tu ritrovi nella gente comune. Nel senso che c quella relazionale,
c quella che sinnamora, c quello affidabile che per non lo proprio fino in fondo, come siamo
tutti, che siamo in un modo, per siamo anche il contrario.

R. A questo proposito, ti capita mai di fare associazioni tra le persone della tua vita e i personaggi
di Lost?

I. Non so, non ho conosciuto ancora nessuno cos pazzo!

R. Ti sei fatta unidea del perch della loro presenza sullisola?

I. Allora allinizio io credevo alla versione di John Locke, cio quella che ci fosse un patto di fede,
una ragione mistica, diciamo cos. Adesso non sono sicura che sia solo quella, per non saprei dirti
quale altra onestamente. Non lo so ancora. Mi viene anche un altro dubbio che questo sia un
fatto, fatto apposta, sai quegli esperimenti americani? La NASA, magari sai una cosa del genere, far
trovare insieme persone cos diverse, cos, cos che non sia stato un caso, ma sia stato organizzato
da esseri umani. Anche quello mi sembra improbabile, non lo so ancora.

R. Stai iniziando a maturare delle ipotesi.

I. S, queste due.

R. Sempre rispetto alla trama, e rispetto ai miti, ai simboli e alle teorie misteriose che sono
allinterno dellisola: ne hai incontrato qualcuno, nelle due stagioni che hai visto, di grande
mistero? Se li hai incontrati, hai cercato di spiegarli in qualche modo?

I. C il discorso della forza, che poi si trasforma in fumo nero. Questo mistero del fumo nero un
grande interrogativo, perch uccide, ma non tutti, perch blocca la vista e si fermata questa forza
davanti a Locke, quindi non saprei darti una risposta, non ho ancora ho unidea ben chiara. E poi
oggi ho visto la puntata in cui praticamente si chiudono tutte le porte del bunker e compaiono dei
simboli sulla parete, anche l grande punto interrogativo, non so ancora come interpretarla questa
cosa.

R. Come reagisci a questi misteri senza spiegazione?

I. Mi piacciono molto! Per ecco capito, va troppo per le lunghe, cio adesso oltre la probabilit,
oltre allorigine mistica, si mette questa dei simboli e poi unaltra cosa, e poi anche perch ho
saputo che la terza, la quarta o la quinta, non mi ricordo quale, comunque due delle prossime serie,
saranno tipo un altro film, nel senso altri personaggi. Non seguir lo stesso filo conduttore di questa.

R. Come vivi questa possibilit?

7
I. Non mi piace proprio, anche perch io per carattere, io mi affeziono ai personaggi. Ok, lasciamo
perdere per carattere: io mi affeziono ai personaggi. Gi quando sono entrati quelli che si trovano
nellaltra met dellaereo caduto e tutto il resto, gi mi stavano un po antipatici, perch io mi sono
affezionata ai primi, e quindi non cho spazio per fare entrare pure questi secondi, pensare che ne
possano entrare anche altri e che addirittura si perda un po anche il filo per seguirne unaltro un
filo parallelo, o comunque unaltra storia cos non mi piace per niente.

R. E l'idea di un aumento di complessit della storia?

I. Non mi piace, ma non perch significa pi attenzione o pi complessit in senso positivo, ma
perch secondo me significa dispersione, cio diventa pi dispersivo. Io sarei pi contenta se si
focalizzasse su quei personaggi e arrivasse alla fine, senza fare queste cose lunghissime.

R. Hai paura che prenda quel tipo di deriva

I. tipo un po alla Beautiful o quelle serie che non finiscono mai. Questa lo so che finisce, per
E poi mi dalla sensazione che labbiano fatto perch prendeva, la serie prendeva e quindi
allunghiamola. Questa la sensazione che mi d e non mi piace.

R. Che i produttori abbiano allungato volutamente.

I. Secondo me lhanno fatto per questo. Per farla durare di pi la intrecci sempre di pi, crei un
nuovo mistero. Non mi piace.

R. Se dovessi raccontare la storia di Lost a un tuo collega o a un amico che non l'ha mai visto, cosa
gli racconteresti?

I. Alla mia amica oggi per convincerla a vederlo, le ho detto che chi lha scritto un folle, un
pazzo! Mi fa pensare a Quentin Tarantino, Pulp Fiction, quelle cose fatte bene, e quindi gi solo per
questo vale la pena di vederlo. Le ho detto di guardarselo per farsi unidea sul perch diventato un
fenomeno, e poi la storia in s onestamente secondo me non tanto interessante, quanto scoprire i
personaggi, lanalisi psicologica che ti danno di questi personaggi.

R. Perch diventato un fenomeno, secondo te?

I. diventato un fenomeno perch visto cos come andava in TV, una puntata alla settimana o
due per come strutturato, ti lascia la curiosit, come normale che sia, cio avvincente
fondamentalmente, quindi per questo ha preso tanto e poi perch potenzialmente tutti possono
perch secondo me ognuno si affeziona a un personaggio e quindi sei curioso, ti stimola la curiosit.
Alla fine ti chiedi ma sto vedendo questa cosa, sono entrata in questo vortice Lost che una cazzata,
cio lho fatto per una giusta ragione o alla fine rester delusa?

R. Cosa lo renderebbe davvero deludente?

I. Quello che ti raccontavo prima, cio che diventa un fatto dispersivo, con un sacco di personaggi e
una fine un po scontata. Ho paura che le serie successive, proprio per questo fatto del secondo filo
conduttore, che non so penso sia veramente cos, distolgano dalla storia proprio dalla parte che
mi piaciuta di pi, capito? E sono costretta a vederle solo per capire come va a finire.

R. Pensi che continueresti nonostante la delusione? Arriveresti comunque alla fine?

8
I. S, lo voglio vedere assolutamente tutto! Tante volte, guarda, non cho neanche tantissima voglia,
per devo vedere Lost! Vedo duemila serie davanti a me e io che sto ancora alla seconda, il tempo
non passa, le cose che non riesco ancora a scoprire

R. Ti capita mai di cercare informazioni su quello che vedi, per dubbi o curiosit?

I. No no, mai. La guardo e basta.

R. Se invece dovessi pensare a un qualsiasi prodotto legato a cinema, musica, televisione che ti
viene in mente di associare a Lost?

I. Che mi ha fatto pensare a Lost? Come si chiamava quello, come si chiamava quello che
rimaneva nellisola e se andava via con la zattera, oddio la storia famosissima la conosce tutto il
mondo. Robinson Crusoe! Anche perch io so che arriveranno molti misteri, ma ancora non li ho
visti e non riesco ad associarli a niente. Secondo me, potrebbero svilupparli di pi nelle prossime
serie che devo vedere.

R. Puoi spiegarmi meglio?

I. S, perch io preferisco il genere del mistero rispetto a quello dellavventura. Io non lavrei mai
vista una serie del genere, proprio come trama non mi sarebbe mai piaciuta se non avessi avuto un
coinvolgimento, perch questo fatto dellavventura non mi attira molto.

R. Cosa ha creato, se dovessi dirlo, il coinvolgimento?

I. La parte del mistero, i personaggi e la curiosit che mi hanno messo le persone che lhanno visto
prima di me.

R. Ti mai capitato di emozionarti, di provare emozioni forti guardando Lost?

I. La scena di Jin e Sun! E poi mi ha emozionato moltissimo anche la storia di Jin, la storia di suo
padre pescatore, di quando lo cacciano, di quando decide di andare via dallalbergo in seguito al
fatto che aveva fatto entrare quei due poveretti il bambino andare in bagno, e il proprietario
dellalbergo lo rimprovera perch ha fatto entrare due poveracci in albergo per permettere a questo
pap di accompagnare questo bambino in bagno. Lui insomma fa questa mossa di dignit di dire
Guarda me ne vado, perch posso sopportare tutto ma a tutto c un limite.
La sua storia mi sembrata molto toccante. Infatti, mi chiedo pure fino a che punto si possa dare la
colpa il fatto che Sun cerchi di imparare unaltra lingua per lasciarlo e non lo lascia e vabeh, per
mi sono chiesta io da che parte sto, dalla parte di lei? Non riesco ad appoggiare lei completamente.
Mi sembra proprio una viziata, minnervosisce.

R. Ti innervosisce, Sun?

I. S. Fino al punto in cui sono arrivata, cio ti sei presa questo qui, ti piace fare la bella vita, ora
ti lamenti che ti trovi con le mani sporche di sangue, per sai che lo fa per tuo padre! Non hai il
coraggio, forse per il contesto culturale, non puoi dire a tuo padre lascia in pace mio marito ma
questuomo che deve fare? Mi sembra un po un povero dio fondamentalmente questo Jin,
comunque si trova tra lincudine e il martello. Non sa cosa fare, mi dispiace. Per mi piace il fatto
che lei sia tendenzialmente un po bugiarda, che non riesca a essere completamente sincera, non
so lui un personaggio che mi piace, e mi piaciuto molto anche oggi. Ha fatto la scena in cui
lui le distrugge lorto, perch vuole portarla via dallorto e perch ha paura che lei l da sola venga
9
aggredita nuovamente,. Il fatto che torni l a riseminare quello che aveva tolto via dal campo, cos, e
le chiede scusa secondo me unottima persona questo Jin.

R. Ti mai capitato di immedesimarti in un personaggio, di sentire

I. no.

R. Neanche di rispecchiarti in determinate azioni di un personaggio?

I. Qualche volta in Kate nel suo rapporto con Jack, perch non capisco cio, comunque c stato
un momento in cui si sono avvicinati parecchio, per non mai scattato niente, mai un bacio. Mai
niente.

R. In quale aspetto di Kate ti sei rispechiata?

I. Il fatto che sia una donna, davanti a un bellissimo ragazzo che le piace, che la attrae, e col quale
comunque lei condivide tante cose. Nel senso, inizialmente quando ho fatto questo pensiero, loro
stavano sempre insieme si fidavano uno dellaltra.

R. E poi?

I. E poi lui un razionale del cazzo, che minnervosisce un po, e lei invece si sentiva attratta anche
da Sawyer, quindi non voleva gi decidere. E poi unaltra cosa che posso dirti il fatto che questi
personaggi siano costretti a vivere insieme e quindi anche quando vorrebbero esplodere le ire contro
qualcuno di loro, devono cercare di reprimersi ritornare sui propri passi, perch questo quello che
sei costretto a fare quando sei costretto a vivere con persone che non scegli. quello che a me
capita sul lavoro. Per esempio nella mia esperienza stato molto pesante passare dalluniversit,
comunque da una fase della tua vita in cui ti scegli le persone che devono circondarti, pi o meno, o
comunque puoi fare una cernita mentre quando lavori necessariamente devi avere a che fare con
persone che non ti sei scelto, con le quali trascorrerai, nel mio caso, 14/15 ore al giorno, e che anche
se non le apprezzi come persone devi fartele piacere in qualche modo, a meno che tu non voglia
avere una vita da inferno. Quindi tante volte devi controllarti quando vorresti mandarle a quel
paese, o chiedere scusa quando non credi di aver sbagliato e cercare di bilanciare i momenti in cui
devi fare la voce grossa a quelli che invece insomma un lavoro relazionarti con chi ti sta intorno
mentre invece, secondo me, dovrebbe essere la cosa pi naturale del mondo. E quindi anche sotto
questaspetto Lost lo riporto nella mia vita.

R. E se tu fossi sull'isola sapresti, proprio in mezzo a tutte queste persone diverse da te, con chi
troveresti pi affinit?

I. Jack, perch comunque lo trovo affidabile.

R. Laffidabilit di cui mi parlavi poco fa.

I. S, io sono certa che mi sarei attaccata a Jack. Avrei avuto paura, quindi Jack mi sembra una
persona leale, che non ti abbandona, ha anche una certa forza fisica per cui mi sarei sentita protetta
e poi una persona buona fondamentalmente. Non lo vedo cattivo. Io quando mi trovo in un posto
nuovo, al lavoro, cerco il mio punto di riferimento, ne ho bisogno. Credo tutti, fondamentalmente.
Credo che ognuno sia portato a prendere come punto di riferimento una persona di cui ti puoi fidare
e secondo me, perlomeno fino ad adesso, la persona che pi rispecchia queste caratteristiche
sullisola Jack.
10

R. E chi invece non avrebbe ispirato sin da subito la tua fiducia?

I. Charlie.

R. Come mai?

I. Perch Charlie instabile, cio un tossico, ma non detto con cattiveria. Guarda anche il fatto che
fisicamente si presenta piccolino non mi avrebbe dato non lavrei detestato, ma non sarebbe
diventato il mio riferimento. Non avrebbe saputo trasmettermi una sensazione di protezione.

R. E se invece dovessi scegliere un personaggio da salvare a tutti i costi?

I. Jack. Uno solo ne devo dire?

R. No no, tutti quelli che avresti veramente voglia di salvare.

I. Anche Hugo mi fa tenerezza. carino, bravo. Ah, unaltra scena bellissima quando si sono
ritrovati la donna nera col marito madonna la volevo piangere. Comunque. Salverei anche John,
che insomma ne ha passate tante, e non saprei dirti chi non salverei alla fine, trovo che ci sia del
positivo tutti loro.

R. Li salviamo tutti?

I. S, al 100%!

R. Ti mai capitato di sognare l'isola e i suoi personaggi?

I. No, mai, ma vorrei sognare Sawyer!

R. E di citare battute della serie?

I. No, a parte Coso.

R. Cosa pensi che ti mancher pi di Lost, dopo questo periodo di

I. Non cho pi niente da fare! Ormai tutto il mio tempo libero concentrato su Lost e mi sono
chiesta: quando finir Lost, cosa far?

R. E come vivi la prospettiva di riavere di nuovo il tuo tempo libero? La sensazione prevalente
positiva o negativa?

I. Ancora non la vedo, la prospettiva.

R. cambiata molto la tua quotidianit, le tue abitudini, da quando c' Lost?

I. Dormo molto di meno. Prima a mezzanotte andavo a letto e mi addormentavo, adesso alle due
sono ancora a vedere Lost e la mattina ho sonno.

R. E la sera successiva?

11
I. Ricomincio, torno da Lost!

R. Perfetto. Grazie mille del tuo tempo e della tua disponibilit, Margherita.
















































12
Append|ce su| consum| cu|tura||

Med|amente con qua|e frequenza ved| |a tv?


1uLLl l glornl della seLLlmana
3-4 glornl alla seLLlmana
1-2 glornl alla seLLlmana
Meno dl una volLa a seLLlmana




In una g|ornata standard per quante ore med|amente ved| |a tv?

Meno dl 1 ora
ua 1 a 2 ore
ua 2 a 3 ore
ClLre 3 ore




IV. 1| e|encher una ser|e d| cana|| te|ev|s|v|. uo| d|rm| con qua|e frequenza segu| quest| cana||
durante |a sett|mana:

Spesso oco er nu||a
( 1-2 volLe / seLL) (3-4 volLe / seLL)

8al1
8al2
8al3
8eLe4
Canale3
lLalla1
La7
Canall dl lnformazlone su
Sk? (SkyLg24 -ralnews24)

Canall dl lnLraLLenlmenLo
su Sk? (lox, eLc)

Canall dl clnema su Sk?
Canall dedlcaLl al ragazzl
su Sk? (Cx1, ulsney
Channel eLc)

Canall dl sporL su Sk?
AlLra 1v saLelllLare
13
Canall premlum del u11

In med|a |n una sett|mana tu segu|

Spesso oco er nu||a
(3-4 volLe / seLL) (1-2 volLe / seLL)


llcLlon Lv
CarLonl anlmaLl -
rogramml per ragazzl

1g
lllm
rogramml dl aLLuallLa -
ApprofondlmenLo

lnLraLLenlmenLo
SporL
1alk show
uocumenLarl
AlLro


In med|a con qua|e frequenza asco|t| |a rad|o |n una sett|mana?

lu volLe al glorno
1uLLl l glornl
3-4 glornl a seLLlmana
1-2 glornl a seLLlmana
Mal o quasl mal

ua|e]| staz|on| rad|ofon|che asco|t| con magg|ore frequenza?

1 ......
2 ......
3 ......

In med|a con qua|e frequenza |egg| un quot|d|ano |n una sett|mana?

1uLLl l glornl
3-4 glornl a seLLlmana
1-2 glornl a seLLlmana
Mal o quasl mal

ua|e testata |egg| p| d| frequente?

1 .......... 2 ........ 3 .......

Legg| |a freepress?

Sl no
14
Se sl, quale LesLaLa: Leggo

Ut|||zz| |nternet?
Sl no

16. Se s|, con qua|e frequenza |o fa|?

1uLLl l glornl
3-4 glornl a seLLlmana
1-2 glornl a seLLlmana
Mal o quasl mal

17. Se s|, qua|| s|t| v|s|t| con magg|ore frequenza?

locebook
lex 24
5ole 24 Ote


18. Se s|, |o fa| per:




s| no

Cercare lnformazlonl

Leggere glornall on llne


Svago, dlverLlmenLo


CesLlone del rapporLl con gll
alLrl (forum, soclal neLwork
slLes, chaL)


Scarlcare maLerlall (vldeo, mp3)


Carlcare maLerlall (vldeo, mp3)


uLlllzzare e-commerce


glocare on llne




16. na| un prof||o su un soc|a| network?

Sl (Cuale: lacebook)
no






15



17. Neg|| u|t|m| tre mes|, con qua|e frequenza ha|:



1uLLl l glornl
o quasl
Almeno una volLa alla
seLLlmana
Almeno una volLa al
mese
Almeno una volLa negll
ulLlml 3 mesl
Mal


leLLo un llbro
non scolasLlco

guardaLo un fllm
al clnema

vlslLaLo una
mosLra/un
museo

asslsLlLo a uno
speLLacolo
LeaLrale

asslsLlLo a un
concerLo dl
muslca pop,
rock, eLc.

asslsLlLo a un
concerLo dl
muslca classlca

asslsLlLo a una
manlfesLazlone
sporLlva

frequenLaLo
dlscoLeche

AlLro (speclflcare) __________________________________________________________________



Intervista 5 Sergio

Luogo e data dellintervista: Roma, 18 Maggio 2010

Durata: 0,47 h.

Intervistatrice: Vera DAntonio

Osservatrice: Alessandra Maffei

Informazioni sociografiche dell'intervistato

1) Sesso: M

2) Et: 36

3) Comune di Residenza: Roma

4) Titolo di Studio: Diploma Liceo Scientifico

5) Professione: Consulente informatico

Note dellosservatore

L'intervista ha luogo a casa della fidanzata dell'intervistato, alle ore 21 del 18/05/2010. L'ambiente
una cucina con un tavolo appoggiato al muro, intorno al quale siedono la ricercatrice, l'intervistato e
l'osservatrice; la prima e il secondo siedono vicini, il secondo e la terza ai lati opposti del tavolo. Il
registratore sul tavolo, sgombro ad eccezione di un pacchetto di sigarette.
L'intervistato rivolto verso la ricercatrice e si protrae verso di lei, appoggiando le braccia e
incrociando le mani sul tavolo. In corrispondenza delle risposte pi lunghe, l'intervistato si appoggia
per qualche minuto allo schienale della sedia. Nella prima parte dell'intervista la casa silenziosa,
ma l'arrivo in cucina della fidanzata, che si ferma a fumare per qualche minuto affacciata al balcone
collocato dall'altra parte della cucina e alle spalle dell'intervistato, rischia di far vacillare la sua
attenzione. L'intervistato sereno, affabile, pronto nella risposta. Talvolta cerca lo sguardo
dell'osservatrice, per cercare reazioni e conferme rispetto alle sue affermazioni sulla serie.












1

R. Ciao Sergio. Grazie mille per la tua disponibilit a farti intervistare. Come ti ho gi accennato
quando ci siamo contattati, io sto facendo questa intervista per lUniversit. Infatti sto studiando le
audience di Lost ed in quanto pubblico di Lost quindi persona che guarda Lost che ti contatto.
Prima di iniziare volevo chiederti di dirmi qualcosa di te, quindi cosa fai, di cosa ti occupi, cosa ti
piace, insomma chi sei in poche parole

I. Allora..io ho 36 anni faccio il consulente informatico mmm mi piacciono molto il cinema in
primis e anche i telefilm e uno dei motivi per cui mi sono avvicinato a Lost anche questo e e
niente, questo in poche parole.

R. Hai detto mi piacciono molto i telefilm. Quali generi segui in televisione o cmq quali sono i
generi televisivi che, appunto, guardi abitualmente

I. S, per quanto riguarda i telefilm diciamo un po tutti, dal - diciamo dal comico tipo Scrubs al
fantascientifico tipo Battlestar Galattica insomma - svariati generi, polizieschi eccetera. Non ho un
genere preferito. Anche i film, di conseguenza, il cinema, la stessa cosa, insomma, tutti i generi mi
piacciono

R. Altre cose che guardi?

I. In televisione?

R. S!

I. Mah, in televisione - poche cose, non mi piace molto appunto a eccezione di film e telefilm.- no

R. Quindi principalmente telefilm e film. E li guardi soltanto in televisione oppure utilizzi anche
altre piattaforme?

I. Beh uso molto il computer perch per i telefilm se vuoi stare {ride}aggiornato per forza cos
s, diciamo pi che altro il computer e vabb poi sky eccetera eccetera i vari satellitari e digitali
terrestri

R. Hai sempre preferito le serie televisive come genere, i telefilm, diciamo, tra gli altri generi?

I. S s s s

R. E le guardi con un certa regolarit oppure quando ti capita, in momenti prestabiliti...

I. Beh adesso che c la comodit comunque del computer che uno pu comunque scaricare, magari
registrare e farsi prestare, diciamo, preferisco scegliermi il periodo adatto magari quando sono
meno impegnato per vari motivi e vedo pi puntate insieme in modo di vedere tutto insieme anche
perch secondo me aspettare da una settimana allaltra la programmazione che offrono loro poi
magari perdi pure qualche cosa quindi magari meglio (pausa lunga) non nascondo il fatto che
alcuni telefilm li ho anche rivisti dopo la fine magari, ecco, questi un po pi complicati tipo Lost
stesso, cos, per capire alcune cose, quindi...

R. Parliamo di Lost. Mi hai detto che grazie al tuo amore per i telefilm ti sei cos avvicinato a Lost.

I. S

2

R. Quindi raccontami, Come ti sei avvicinato a Lost?

I. Beh comunque sapevo che in America aveva avuto, insomma, la prima serie discreto successo,
insomma, era una serie complessa, era una cosa abbastanza nuova, lidea cos, insomma, tanto si
sapeva gi dallinizio la storia dellisola eccetera, una cosa un po diversa dalle altre, e poi questo
alone di mistero mi ha appassionato sempre di pi seguendo anche su internet i vari giochi che
erano che erano nati con la prima serie in America, insomma stato un crescendo e mi ha
interessato molto e ho cominciato a seguirlo.

R. Hai detto un sacco di cose interessanti. Adesso andiamo ad indagarle in profondit tutte quante.
Hai detto si sapeva che era una serie complessa. Come lo hai saputo, quindi cos la cosa che ti
ha fatto avvicinare, in che modo hai avuto il primo contatto con Lost?

I. Lessi, mi ricordo, un articolo, non mi ricordo su che rivista, che parlava di questo telefilm che
sarebbe arrivato poi dopo qualche mese in Italia e dava un po qualche anticipazione e quindi,
niente, decisi di seguirlo gi da l, insomma. Poi la prima serie la vidi trasmessa dalla Rai, mi
sembra, no, la prima?

R. Su Rai Due.

I. S, su Rai Due! Dopo quella poi uno ovvio si fa prendere da -.aspettare sei, sette mesi per
vedere... allora ho cominciato magari a seguirla coi sottotitoli in italiano, non conoscendo benissimo
linglese, quindi anche a scaricare, a vedere, seguire i forum e tramite i forum mi sono appassionato
ancora di pi, con tutti i vari giochi, Dharma Iniziativa, liniziativa Dharma eccetera eccetera.

R. Quindi la prima serie hai seguito gli appuntamenti della Rai?

I. Si, quelli canonici, quindi s, aspettavo {ride} ogni settimana

R. Le altre? Raccontami un po con che frequenza le hai viste

I. S! gi dalla seconda mi sono fatto dare dei cd da un mio amico, un altro patito che si era gi
scaricato tutto nel cd tutti i titoli, e anche s, la seconda, la terza, cos le ho viste. In televisione solo
la prima

R. Quindi o dvd prestati dagli amici oppure li hai scaricati

I. S come ti ho detto prima ne ho riviste qualcuna anche in televisione, adesso per esempio la Rai in
tarda sera fa vedere la prima stagione quindi ogni tanto ci capito quando non ho sonno, cos,
unocchiata gliela do

R. A che sei arrivato?

I. Sto alla prima puntata della sesta serie. Ce le ho gi tutte ma le voglio veder tutte insieme, anche
perch dalla quarta diventato sempre pi complicato stargli dietro quindi cercher di vederle tutte
insieme

R. Ce le ho gi tutte vuol dire che le hai gi scaricate tutte?

I. S s

3

R. La prima serie lhai sicuramente vista in italiano, perch lhai vista in Rai. Le altre hai preferito
vederle in italiano o con i sottotitoli in lingua originale?

I. Non avendo mai visto una serie con i sottotitoli avevo un po di titubanza ma devo dire che
preferisco la lingua originale perch la lingua originale degli attori d molto, caratterizza molto i
personaggi e secondo me qualche personaggio stato doppiato pure male

R. Chi per esempio?

I. Per esempio c Mister Eko che ha una voce tutta particolare, molto cavernosa, che rispecchia il
personaggio suo. Per la storia che aveva gli hanno dato una voce normalissima, banale, secondo me,
eh! oppure alcuni mi dicono, io purtroppo non conoscendo linglese non lo so , ma so che alcuni
personaggi hanno dei dialetti che proprio...non so, tipo laustraliano eccetera - secondo me meglio
sentirli in lingua originale

R. Tranne per quanto riguarda la prima serie, che rispettavi lappuntamento classico con la
televisione, le altre serie in che modo le hai viste, e in quanto tempo?

I. La seconda, preso dallentusiasmo, ne vedevo tipo quattro al giorni quindi nel giro nel giro di
un mesetto lho vista tutte. Le altre sono stato pi tranquillo, insomma quando avevo un po di
tempo e adesso come ti ho gi detto vorrei vederne il pi possibile insieme

R. Cosa ti ha spinto a continuare?

I. Beh cmq sia il fatto che c stata sempre la caratteristica loro che danno spiegazioni centellinate...
non se ne viene mai a capo, personaggi cambiano anche - il loro atteggiamento , il loro - i loro modi
di essere insomma sempre interessante. E poi la storia, insomma, la cosa pi interessante.
Voglio dire, da una storia ne escono milioni. E poi sti misteri .. Speriamo che abbiano la soluzione
alla fine

R. E pensi che la storia di Lost sia una storia complessa?

I. S molto complessa

R. Perch?

I. Beh allora fino a, diciamo, met terza serie pensavo - uno si era fatto un po unidea, no? Poi,
secondo me, una mia personalissima opinione, non disprezzando perch comunque, - secondo me
hanno un po esagerato, si cominciato un po a... posso anche dire lisola che si sposta nel tempo,
realt parallele, futuro passato, teorie quantistiche alquanto strane...un po esagerato, secondo me.
Comunque.- mantiene sempre linteresse vivo

R. Prima parlavamo di personaggi quindi di storie piuttosto particolari e paravamo anche di
misteri... vero che Lost un serie ricca di misteri, simbologie, leggi scientifiche..Te ne ricordi
qualcuno?

I. Ma, guarda, io sono un patito delle civilt antiche quindi archeologia misteriosa, queste cose qua,
quindi, c un riferimento allEgitto sicuramente, gi quello interessante. Per quanto riguarda la
fisica, ste cose, sono completamente ignorante, per leggendo i forum ho letto che hanno un po
esagerato nel senso che dicono cose non tanto...veritiere, mi sembra di aver letto. E, niente, quindi
s, i riferimenti allEgitto, quello mi interessa. Quindi niente, diciamo quando vidi la statua quella
4

stata una bella sorpresa insomma - Diciamo che se avevo unidea di non vederlo pi quello stato
quello che mi ha mandato un po avanti, che mi ha fatto dire vediamo che succede.

R. Hai mai avuto un cedimento?

I. S, alla fine della terza ero un po, un po deluso, tra virgolette. Ma non tanto per la struttura
della serie, cio uno aspetta questa soluzione che non arriva. Poi sembra tutto un po- caotico,
sembra come se anche loro non sapessero cio facessero le puntate un po cos. Si svegliavano la
mattina, gli veniva in mente sta cose, ce la metto, e quindi aspettavo dei collegamenti, e ancora
non sono arrivati per molte cose, vediamo se, vediamo la fine.

R. E in particolare cos che non ti aveva convinto alla fine della terza serie?

I. Beh cmq non se ne veniva a capo, nascevano nuove problematiche, nuovi misteri, nuove storie
sembrava infinito insomma

R. Quindi quasi unansia delle risposte, la seccatura di aspettare?

I. S s, un complicare anche un po troppo le storie

R. In effetti sappiamo che gli sceneggiatori di Lost aprono delle storie, talvolta le chiudono,
talvolta le lasciano aperte. Tu vuoi raccontarmi magari qualcuna di queste situazioni aperte?

I. Beh rimangono dei misteri tipo la figura del padre di Jack che ancora non stata spiegata bene,
cio la figura prima che morisse, insomma. Da quando morto poi riappare a pi persona...e non
si capito bene chi sia, se sia un fantasma o se c...La figura di Jacob adesso si comincia a capire
per fino diciamo, da quando apparso nella capanna...unaltra figura confusionaria, diciamo, la
figura di Robert, mmmm lo spagnolo...

R. Richard

I. Richard! Richard! la figura di Richard! Adesso s capito, poi gli altri se stavano gi
sullisola..insomma...un paio di cose.

R. Prima parlavi spesso di un forum, hai citato un forum

I. S s s.

R. C tutto un mondo che va al di l della visione di Lost fatto di forum, eccetera

S s.

R. Mi racconti lesperienza con questo mondo extra-Lost quindi cosa conosci e cosa frequanti.
Anche di un videogioco mi parlavi prima....

I. S, allora per quanto riguarda i giochi so che in America stata una malattia. Lasciavano indizi o
addirittura costruivano dei siti finti ad esempio so che c il sito dellOceanic, che non esiste, stato
creato ad arte, sembra quasi una cosa vera, e insomma lasciavano questo indizi per andare avanti, e
insomma, questi giochi che poi erano un po la spiegazione della Dharma, no? Perch la Dharma
labbiamo conosciuta mi sembra dalla 4 in poi? Insomma proprio la struttura. Prima non la
conoscevamo proprio bene. E gi da l si iniziava a vedere qualcosa, tipo dei filmati, in questi
5

forum, che non vedevi in Lost, esperimenti... Ecco, la Dharma stata la cosa...perch mi sembra
che la prima cosa che ho sentito che girava sul forum fu questa cosa dello squalo, uno squalo che
girava in acqua marchiato Dharma. una frequenza di una frazione di secondo che uno a occhio
nudo non avrebbe mai visto. Sulla pinna dello squalo cera un tatuaggio Dharma. Io non me ne sarei
mai accorto. Questi pazzi del forum se ne erano accorti e quindi... postavano sul forum e questa
cosa accresceva la... il mistero di Lost.

R. E in che momento della visione eri quando hai partecipato a questi giochi?

I. Proprio alla fine della prima.

R. Non la sapevo la storia dello squalo. interessante!

I. S s. E quello stata la prima cosa che mi ha spinto...una cosa che mi ha fatto interessare.

R. E ancora non cera la Dharma allepoca

Si, cera un po la botola.

R. E altri giochi che hai fatto, a parte questo?

I. No, altri no.

R. E invece i forum di cui mi parlavi?

I. Forum ce nerano abbastanza...per poi cominciarono ad essere pieni di spoiler, avvisavano
sempre, per, sai com, stai l e...cade locchio. Ce nera uno che si chiamava Push the Button che
era italiano deve appunto cerano spoiler, screenshot, eccetera eccetera. Quello l lo seguivo, s, l
che ho trovato questa cosa dello squalo

R. Quindi seguivi prima il forum e poi grazie al forum hai conosciuto il gioco?

I. S s s s s

R. Ma lo seguivi e partecipavi anche in maniera attiva?

I. Al forum dici?

R. S

I. Uh - No

R. Leggevi

I. Leggevo

R. Facevi lo spione

I. lo spione, esatto, lo spione{ride}

R. Mi stavi dicendo, riguardo ai giochi?
6


I. No, pensavo ti riferissi ai giochi, se ero attivo ai giochi. No, era nato in America quindi noi
stavamo gi un anno in ritardo, gi molte cose erano chiuse quindi non era pi possibile giocare

R. Eh gi poi il gioco era in inglese

I. S e io in inglese sono in serie difficolt {ride}. Pensavo di non riuscire a seguire bene.

R. E altre cose sempre legate al mondo Lost al di l de forum e dei giochi?

I. Qui torno alla mia passione per i telefilm. Diciamo che anche strutturalmente mi piaciuto molto,
primo perch va beh, non c un protagonista ma sono tutti protagonisti, e poi proprio tecnicamente
credo che sia stata proprio la prima serie che ha adottato i flashforward, no? Cio far vedere prima
cosa succede nel futuro, e quella stata proprio una cosa che allinizio mi ha lasciato un po stupito,
insomma. S, mi piaciuta questa tecnica che hanno adottato, anche sotto questo punto di vista
devo dire che sono stati bravi, che hanno avuto una buona idea.

R. Ti capita mia di perderti in Lost?

I. No diciamo che riesco a seguire abbastanza... certo, mi capitato di darmi delle spiegazioni, poi
sbagliate, ma come tutti penso. Per perdermi proprio no.

R. E se hai dei vuoti, degli spazi vuoti , delle cose che non ti tornano, approfondisci oppure aspetti?

I. S, rivedo spesso puntate vecchie, questo per capire..

R. Magari una puntata non ti torna qualcosa, te la rivedi

I. S, me la rivedo, magari vedo puntate che hanno attinenza, o la puntata prima, o qualcosa che
successo in unaltra serie.

R. Quindi ti capita di rivedere puntate. Solo a questo scopo, per capire?

I. Tho detto prima, se le rifanno in televisione...cio, volontariamente quando ho questi vuoti,
queste cose, per se capita come adesso che le stanno dando in televisione su Rai Due le rivedo
volentieri

R. Per piacere?

I. S s

R. Conosci Lostpedia

I. S

R. Non ne usufruisci mai, non ti mai capitato?

I. S qualche volta s, per vedere qualche storia magari di qualche personaggio minore che mi ero un
po perso

7

R. Quindi magari se perdi degli aneddoti delle storie dei personaggi minori, dei pezzi, cmq vai a
integrare la tua conoscenza

I. S s , anche se sono talmente tanti che un po impossibile

R. Altre cose come Lostpedia le conosci?

I. No, tranne i forum che ti ho detto prima.

R. Sempre parlando del mondo di Lost, associ Lost a qualche prodotto culturale, ad esempio libri,
film, musica..

I. Beh ecco unaltra cosa interessante, carina degli autori, questo lho scoperto sempre tramite
forum perch da solo non sarei mai stato in grado, loro mettono molte citazioni di libri, quadri
eccetera, sempre i famosi screenshot di cui ti parlavo prima. Magari c un libro poggiato sul tavolo
vai a vedere ha attinenza magari con la storia, - ad esempio, se non mi sbaglio, non mi ricordo,
quando trovarono i due scheletri no? nella caverna {mi guarda interrogativo} ti ricordi? Guarda, la
caverna dove era morto Boone, che serie ? E la prima? Mi sa, trovano degli scheletri no? Okay, in
unaltra puntata c un libro, per non mi ricordo proprio dove, comunque sempre in un flashback,
o un flashforward, no mi sa un flaskback, in una casa di qualcuno, della trasvolatrice americana
famosissima adesso non mi viene il nome, scomparve a un certo punto, fu una delle prime
americane, donne, a trasvolare, e scomparve, e fanno riferimento che magari quello scheletro di
donna suo e ecco queste sono le cose di Lost che mi fanno impazzire

R. S, infatti il mondo Lost molte volte ti lancia, come dire, ti lancia degli ami, magari delle
suggestioni, che tu puoi capire non capire, far caso e non far caso, e scegliere di approfondire
oppure no. Mi fai qualche esempio di volte in ci ti capitato di raccogliere, come dire, questa?

I. Anche a scoppio ritardato, diciamo?

R. Certo certo, oppure qualche curiosit che ti ha suscitato..

I. Mi ricordo la scacchiera allinizio {colpo di tosse}con cui gioca Locke e Walter, il bianco e nero,
no? Poi torner con Jacob e luomo in nero. S queste cose sono proprio...e l ti fa capire che non
proprio tutto improvvisato, nel senso, una linea loro ce lhanno e quindi, s. Queste cose mi
interessano particolarmente. Sono state...bisogna capirle tutte e conoscerle tutte

R. E altre cusiosit?

I. S, sempre in riferimento a queste cose diciamo che quando uscirono i famosi numeri girva
sempre tramite forum eccetera che quelle fossero le coordinate che puntavano su un posto nel
Pacifico dove non c niente

R. Ed reale questa cosa? Davvero non c niente?

I. S s, se tu vai su google maps e metti punta l non...te lho che sono pazzi questi, veramente
hanno pensato ad un miliardo di cose, punta l e non c niente nel Pacifico

R. Ti ripongo la domanda di prima. Ti ricorda qualcosa Lost ad esempio un libro. Se Lost fosse un
libro che libro sarebbe, o una canzone..

8

I. Beh, ci sono tanti riferimenti, Robinson Crusoe, s, poi ce ne sono tanti..

R. E come mai proprio Robison Crusoe?

I. E beh lisola - loro sopravvissuti su unisola che si devono riadattare cercano di tornare
insomma alla loro realt, cercano di scappare, quindi cha unattinenza. E --

R. Prima mi dicevi anche che molte volte ti dai delle spiegazioni e poi aspetti di vedere se..

I. Beh s,come tutti, no?

R. Fai previsioni?

I. S

R. Che previsioni hai fatto? mi fai qualche esempio?

I. Proprio sulla serie? E guarda, sul finale non saprei dirti perch ne ho formulate tantissime e tutte
{ride} Eh! Eh! Possono essere tutte vere come possono essere tutte false. Quello che mi interessa a
me intanto , come dicevo prima, capire che il riferimento con il passato, cio lisola nellantichit,
quindi credo che la quindicesima puntata qualcosa abbia aiutato a capire, e ad esempio anche quella
famosa statua con le quattro dita, quello anche l spero che spieghino a chi appartiene, perch ste
quattro dita, l pu venire pure unidea magari che ne so mutazioni genetiche alieni, ste cose qua.
Vedremo, non lo so {sorride}

R. Quindi qualche spiegazione comunque te la dai

I. S s s, beh, quattro dita...

R. Quando vedi una puntata ti capita di fare previsioni sulla successiva o su quella storia, su che
traccia prender quella storia

I. Guarda, io quando finisce una puntata cerco di ricarburarla anche perch, hai visto com, una
puntata non lineare, vanno nel futuro, nel passato, analizzano un personaggio, ne analizzano un
altro,quindi cerco di fare un po di mente locale e capirci qualcosa. Poi dopo quando mi viene in
mente qualcosa cerco spiegazioni nelle puntate vecchie

R. E sono state pi volte disattese le tue previsioni o sono state pi le volte che ci hai azzeccato?

I. Mmmmm diciamo un 50%. S, diciamo di s

R. Quando finisce ne parli con qualcuno, senti il bisogno di parlarne con qualcuno

I. Guarda, purtroppo dei miei amici stretti o colleghi pochi lo seguono magari lo seguono in
maniera differente da me, quindi magari le puntate con coincidono. Con qualche collega mi
capitato magari sui casi pi eclatanti

R. A voce...

I. A voce

9

R. Oppure attraverso piattaforme particolari

I. No no, a voce

R. Quindi aspetti di vederlo e lo commentate

I. S s

R. Adesso se ti va ci addentriamo un po nella storia. Se arrivasse un marziano, e ti chiedesse di
raccontargli...

I. {ride} carina questa!

R. Dobbiamo fargli un breve riassunto di Lost. Che cosa saresti in grado di dirgli?

I. Qualcuno proprio alloscuro della storia. Ci sono svariati personaggi che sono su un volo,
stanno volando sul pacifico, a un certo punto questaereo precipita. Molti sopravvivono, altri
muoiono e si ritrovano su questisola, in apparenza disabitata, e cercando di adattarsi, e gi da l
vengono fuori diciamo le prime personalit. Cio c il leader, almeno un paio di leader vengono
subito fuori, quindi si capisce quali saranno diciamo almeno i personaggi pi importanti della serie,
e niente, poi da quel momento cominciano subito cose diciamo tra virgolette misteriose, mmmm,
non so, rumori strani dalla foresta, mostri, personaggi che non cerano poi ci sono, e da l un
susseguirsi di cose strane, fino poi addirittura al ritorno al ritorno nella vita reale, ai viaggi nel
tempo, figure non si sa demoniache o angeliche se... bah chi pu dirlo, speriamo che ce lo spiegano!
eh eh (ride) eccetera eccetera. Certo, spiegarlo in cinque minuti difficile

R. E c secondo te un filo conduttore?

I. S, secondo me s. Secondo me poi alla fine sempre il bene e il male. Il confronto, la lotta tra il
bene e il male. Alla fine sar quello.

R. Prima mi parlavi di due leader, a chi ti riferivi?

I. Allinizio escono subito fuori le personalit di Jack e Locke. Proprio allinizio s

R. Hai un personaggio preferito?

I. Guarda, a me piace molto Hugo, vabb tu mi dirai un personaggio molto semplice ma a me
piace molto perch proprio la mia filosofia di vita. Lui comunque affronta sempre le cose con
facilit, con tranquillit, col sorriso, e lui uno dei pochi di cui ci si pu fidare anche sullisola, d
sicurezza, insomma. E poi ...ecco, nel momento di pericolo, di disastro, come la loro situazione
immedesimandomi, Hugo secondo me una bella figura, non ha doppi fini pi puro.

R. C invece un personaggio che hai seguito con particolare attenzione fin dallinizio, la cui storia
magari ti ha colpito particolarmente

I. Beh, interessante sicuramente Locke, la storia di Locke molto interessante, forse per il fatto
che lui si capisce subito che , forse il primo mistero, proprio il primo in assoluto che ci fanno
vedere, che alla fine della prima puntata vedi subito che lui stava sulla sedie a rotelle per poi l
cammina, quindi gi da l capisci che non unisola normale e gi dalla prima serie insomma a che
fare con cose strane e s, la figura di Locke forse quella che pi cambia, per quanto mi riguarda,
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nel corso delle serie, anche quella un p pi enigmatica. Se io dovessi dare un giudizio su Locke non
saprei darlo, sinceramente..

R. In che senso?

I. E non lo so, Sai perch? Alle volte si comporta in maniera, diciamo, minore, altre volte
vigliacco, altre volte spietato... Diciamo mentre Jack, lo stesso Kate, diciamo i loro atteggiamenti
sono rimasti quelli. Locke secondo me cambia pi volte nel corso delle serie

R. Ti ricordi la storia di John Locke?

I. S

R. Me la racconti?

I. S, te la racconto da quando hanno fatto vedere lui da prima dellisola? Bene, lui era secondo me
una persona normale, che aveva sofferto molto per via del rapporto con il padre, e questo ha influito
sicuramente sulla sua vita, e c una sorta di riavvicinamente col padre da cui per sar tradito per
lennesima volta, quindi questa proprio la botta (ride) definitiva, e va a finire sulla sedie a rotelle,
appunto e cerca anche mi sembrea, non mi ricordo bene se tramite giochi di ruolo o cosa, di
vivere proprio unaltra..una realt parallela proprio per riscattarsi, e quello poi lo porter porpio ad
andare sul volo dell?oceanic perch lui va in Australia per fare tipo safari non proprio la parola
giusta per insomma per capirci, na cosa del genere, da cui viene scartato per motivi fisici e quindi
poi va a finire sullisola. E quindi pure allinizio questa sua conoscenza delle armi, del sapere,
diciamo, lui finge anche un po, insomma, di essere quello che non , poi in realt. Allinizio.
Secondo me

R. E una volta sullisola?

I. Una volta sullisola appunto fa diciamo che in questa sua parte immaginata nella realt viene
fuori perch poi lui diventa quello pratico di sopravvivenza, prova a fare il leader in
contrapposizione a Jack, e ci riesce pure perch poi riesce a fare molti adepti, e poi tradir. Verr
tradito, si fider di persona sbagliate, alla fine, insomma, quello che abbiamo visto alla fine della
quinta, allinzio della sesta [serie] ad essere lincarnazione delluomo nero, no?

R. E ci sono dei temi principali in Lost? quali sono?

I. Beh, diciamo che tutto basato sulle storie dei personaggi e tutti i personaggi hanno sofferto in
qualche modo, chi per un motivo, chi per un altro, quindi, infatti una delle teorie che mi ricordo
allinizio diceva che loro in realt loro fossero morti, poi stata smentita dagli autori, e che quello
fosse una sorta di purgatorio/inferno

R. Questa teoria sul forum lhai...

I. S s, ma devo dire la verit anche a me mi era venuta lidea che ...

R. E come lavevi captata questa teoria?

I. Beh vedevi nei loro flashback tutte persone che comunque avevano avuto dei problemi con la
vita, chi pi chi meno, chi aveva fatto anche delle cose pesanti, tipo uccidere e cos, quindi
sembrava una sorta di espiazione, no?, dei loro peccati su quellisola. E avevo trovato conferma su
11

dei forum, insomma, altra gente che pensava cos. Poi fu smentita dagli autori, diciamo. Se ci pensi,
almeno i primi personaggi vabb, Jack storie con la moglie, incidente eccetera, Locke storie col
padre, Sawyer vabb, truffaldino, Kate aveva ucciso il patrigno eccetera eccetera

R. Quindi mi dicevi, per prima cosa tutti sono accumunati da un tragico passato, da storie
drammatiche

I. Tant che ti viene da pensare meglio che stanno l e stanno nel mondo reale, no?

R. Altri temi, che possano in qualche modo percorrere tutta quanta la serie?

I. Beh, come ti dicevo prima il bene e il male, la scacchiera allinizio nero o bianco, eccetera
eccetera un tema ricorrente mah, altri non me ne vengono adesso. Ah! No scusa unaltra cosa.
lintreccio tra i personaggi, che poi scopri che avevano avuto rapporti prima. Quella unaltra cosa
interessante.

R. Prima mi hai detto che non hai fatto previsioni sullultima puntata, diciamo

I. No no, mi rifiuto! (ride)

R. Se ti chiedessi come pensi che finir la serie?

I. Mmmm sarebbe bello se magari vince il bene, tutti a casa, ma dubito andr cos quindi
sicuramente ci sar qualche sorpresa

R. Ascolta, proviamo in qualche modo a entrare nellisola, ti mai capitato di identificarti in
qualcuno dei personaggi?

I. Beh, diciamo ognuno ha dei lati che mi piacerebbe avere. Il carisma di Sawyer o Jack,
lintelligenza di Ben s diciamo forse...Jack sinceramente (sbuffa) boh non so, un po moscio,
non..

R. Come mai?

I. Mah un po troppo buono. Cio, se fai il leader fai il leader, devi essere pure capace di prendere
decisioni - che fanno male. Lui non lo vedo tanto per la quale. Sawyer un po troppo paraculo.
Boh, sinceramente non lo so, tho detto prima, Hugo, cos non faccio male a nessuno (ride).

R. Non hai mai avuto guardando Lost dei momenti in cui, in quella determinata occasione, dicevi
ah, ecco quello sono io oppure avrei fatto anchio cos, anchio avrei reagito cos

I. Beh comunque tutti i personaggi rappresentano il peggio del genere umano, no?, quindi situazioni
che tutti avremmo affrontato bene o male nella stessa maniera. Quindi, nel male, quasi tutti. Nel
bene non lo so sinceramente. Poi sono situazioni talmente atipiche che uno ci si dovrebbe trovare
in queste situazioni

R. Tipo che situazioni?

I. Beh comunque trovarsi su unisola, dover sopravvivere, fare quelle cose, insomma, quel tipo di
situazione. Sicuramente esce fuori il peggio, Ecco un altro libro, che c...mannaggia i titoli io non
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mi ricordo mai i titoli, Bambini che si ritrovano su unisola, si dividono in due fazioni.. Ha a che
fare con le mosche

R. Il Signore delle Mosche

I. Il Signore delle Mosche! Quello un libro che me lo ha ricordato. Lho letto da bambino, eh! E ci
stanno queste due fazioni di bambini, buoni, cattivi..

R. E ti mai capitato di emozionarti in Lost? Per emozioni intendo provare forti emozioni quindi
sia ridere, che piangere, sbottare, arrabbiarti

I. Guarda caratterialmente io proprio sono freddo diciamo, quindi difficile, per s, forse qualche
situazione...pi stupito, diciamo, pi che colpito in maniera proprio da commuovermi

R. Raccontami questa situazione! Quand che ti capitato di rimanere stupito?

I. Beh ma ci sono molti colpi di scena, quello quando si scopre che Claire, Claire? la sorella di
Jack, mmm che ne so mmm vab insomma su sto genere diciamo

R. E a volte capita che anche qualcunue contenuto televisivo o non televisivo una artita di calcio
magari capita di sbraitare, di dare suggerimenti...

I. S, spesso

R. per un gioco. Ti capita di inveire contro il video, di sbraitare di urlare?

I. Ma con Lost?

R. S

I. No, assolutamente. No no Sono sempre molto calmo. Elaboro tutto molto tranquillamente

R. E hai mai pensato, hai mai immaginato di essere sullisola?

I. S s

R. E raccontami! Ti sarebbe piaciuto innanzitutto stare sullisola?

I. Beh magari non con tutti i pericoli{ride}. Per darmi da fare, affrontare le situazioni come la
storia di Robinson Crusoe, beh quello mi sarebbe piaciuto molto, le situazioni al limite mi piacciono

R. Con chi avresti avuto affinit se ti fossi trovato...

I. Con Kate (ride) no scherzo!

R. (ridendo) con Kate perch...

I. una bella ragazza! Molto bella, s. E -- ma forse - forse con Jack. Perch comunque aveva
bisogno di consigli quindi glieli avrei saputi dare. No scherzo. No forse quello pi tranquillo tra
virgolette.

13

R. Nelleterna negoziazione della leadership tra i due personaggi di cui prlavamo prima [Jack e
Locke] da che parte ti saresti schierato tu?

I. Beh, col senno di poi - vab questa difficile perch allinizio l, non sapendo quello che sarebbe
successo - ripeto forse Jack un po pi razionale per ha questo problema che troppo buono.
Quindi forse mi sarei schierato con Locke, allinzio

R. Te ne saresti andato o saresti restato sullisola?

I. Avrei cercato dandar via, proprio per motivi di sopravvivenza, per pericolo proprio fisico

R. Allora poi perch tornano tutti quanti?

I. Beh quello s, quello penso che abbia a che fare con la storia che loro siano legato gi da prima,
cio siano stati segnati dalla nascita su quellisola, quindi c poco da fare. Quello il pezzo che
hanno fatto capire, credo sia uno delle poche cose, cio, non c modo di scappare. Cio il loro
destino era quello

R. E ti mai capitato invece di sognare lost

I. No

R. Ti capita di parlare con persone che guardano la stessa serie e quindi di citare alcune frasi...

I. Beh i primi tempi succedeva

R. Che cosa ad esempio?

I. Beh, coso, oppure parlare della puntata. Per i primi tempi, adesso meno

R. Conosci il gioco della torre? Quello l che dice: chi butteresti dalla torre?

I. S, come

R. Tu chi butteresti dallisola?

I. Tra tutti quanti? beh, forse Ben

R. Perch?

I. Beh comunque una delle persone che non sono chiare e lineari che nascondono cose che non mi
sono piaciute e quindi di conseguenza... vabb lui gioco forza doveva essere cos, per insomma
cio, bugiardo, deve andar via dallisola. poco affidabile.

R. In battuta finale, ti volevo chiedere qualcosa inerente la tua esperienza ormai giunta alla fine.
Nel senso tu segui Lost dallinizio... da quanti anni?

I. B dallinizio quindi 2004... 6 anni fa!

R. E ora si sta avvicinando alla fine. Innanzitutto volevo chiederti come la vedrai, con chi la vedrai,
quando la vedrai [la puntata finale]?
14


I. Guarda io, tranne qualche rara eccezione le ho sempre viste da solo le puntate, ma proprio di
qualsiasi cosa, perch, elaboro meglio. E - te lho detto, adesso cercher, quando le avr tutte, di
vederle tutte insieme quanto pi possibile e poi le ultime, credo siano due insieme come al solito, le
lascer alla fine ma non che sia... non che le vedr quel giorno, magari le vedr due tre giorni
dopo, non che sto a svegliarmi alle 6 di mattina. Non sono cos fan (ride)

R. Le guarderai con un po di ritardo..

I. S, un minimo

R. In lingua?

I. Beh queste sicuramente in lingua originale con sottotitoli

R. Mi hai fatto ricordare una cosa interessnate che hio dimenticato di chiederti. Con chi guardi
Lost, da solo o in compagnia?

I. Da solo

R. E qualche volta ti mai capitato in compagnia?

I. S magari s con amici, magari qualche puntata labbiamo vista insieme ma...preferisco da solo.
Magari il commento sulla scena va a coprire altre scene quindi preferisco da solo

R. E perch hai bisogno di stare da solo?

I. E perch sono pi concentrato, elaboro meglio, seguo meglio

R. E quelle volte che ti capitato di guardarlo in compgania, ti ricordi con chi eri?

I. S s ero con amici, fan anche loro - come me cio, non esagerati, ma

R. Pensi che la fine di Lost, lultima puntata, ti lascer una sorta di vuoto?

I. Sicuramente s, come tutte le cose, insomma. Vuoi perch inevitabile che ti lasci insoddisfatto,
perch sicuramente non finir come vorremmo, e poi perch vabb tutte le cose che finiscono (ride)
eh eh faccio il filosofo

R. Ti mancher lappuntamento?

I. No, quello no, non che poi cavevo il giorno fisso..

R. Cosa significa per te essere stato spettatore di Lost

I. Beh, comunque sai, sapere che stato un telefilm che in tutto il modo ha riscosso cos tanto
successo, cos tanto clamore, insomma, lho seguito, molte persone hanno mollato, io almeno sono
arrivato fino alla fine, insomma, che ne so, magari quando i miei nipotini, quando rifaranno le serie
come adesso fanno le serie degli anni 80, gli dir. io le ho viste tutte, dallinizio

R. Cosa ti mancher di pi?
15


I. Mmm mi mancher che non daranno risposte sicuramente a tutte le domande che ho e che quindi
rimarr cos. Poi ho gi letto che loro si trincereranno nel silenzio stampa quindi...quindi non
diranno nulla

R. Credi che la visione di Lost cambier o abbia gi cambiato in te la visione degli altri telefilm?

I. Beh sicuramente stata innovativa sotto alcuni punti di vista. Hanno provato a farne gia unaltra,
FlashForward, io ho provato a seguire una puntata ma niente a che vedere. Beh, si quindi diciamo
che difficilmente si ripeteranno, perch comunque sei stagioni sono tante, insomma! Tenere tutta sta
gente... linteresse di tutta sta gente vivo fino alla fine... sono stati bravi, insomma.

R. Lo guarderesti eventualmente uno spin-off, un Lost 7 the movie, il film di Lost?

I. Perch no

R. Vuoi aggiungere qualcosaltro?

I. No niente, ripeto, spero che - diano tutte le risposte alle domande che mi sono fatto ma so gi che
non sar cos...e niente

R. Ti ringrazio moltissimo

I. stato un piacere

16

Append|ce su| consum| cu|tura||

Med|amente con qua|e frequenza ved| |a tv?


1uLLl l glornl della seLLlmana
3-4 glornl alla seLLlmana
1-2 glornl alla seLLlmana
Meno dl una volLa a seLLlmana




In una g|ornata standard per quante ore med|amente ved| |a tv?

Meno dl 1 ora
ua 1 a 2 ore
ua 2 a 3 ore
ClLre 3 ore




V. 1| e|encher una ser|e d| cana|| te|ev|s|v|. uo| d|rm| con qua|e frequenza segu| quest| cana||
durante |a sett|mana:

Spesso oco er nu||a
( 1-2 volLe / seLL) (3-4 volLe / seLL)

8al1
8al2
8al3
8eLe4
Canale3
lLalla1
La7
Canall dl lnformazlone su
Sk? (SkyLg24 -ralnews24)

Canall dl lnLraLLenlmenLo
su Sk? (lox, eLc)

Canall dl clnema su Sk?
Canall dedlcaLl al ragazzl
su Sk? (Cx1, ulsney
Channel eLc)

Canall dl sporL su Sk?
AlLra 1v saLelllLare
Canall premlum del u11
17


In med|a |n una sett|mana tu segu|

Spesso oco er nu||a
(3-4 volLe / seLL) (1-2 volLe / seLL)


llcLlon Lv
CarLonl anlmaLl -
rogramml per ragazzl

1g
lllm
rogramml dl aLLuallLa -
ApprofondlmenLo

lnLraLLenlmenLo
SporL
1alk show
uocumenLarl
AlLro


In med|a con qua|e frequenza asco|t| |a rad|o |n una sett|mana?

lu volLe al glorno
1uLLl l glornl
3-4 glornl a seLLlmana
1-2 glornl a seLLlmana
Mal o quasl mal

ua|e]| staz|on| rad|ofon|che asco|t| con magg|ore frequenza?

1 ......
2 ......
3 ......

In med|a con qua|e frequenza |egg| un quot|d|ano |n una sett|mana?

1uLLl l glornl
3-4 glornl a seLLlmana
1-2 glornl a seLLlmana
Mal o quasl mal

ua|e testata |egg| p| d| frequente?

1 La 8epubbllca 2 ........ 3 .......

Legg| |a freepress?

Sl no
Se sl, quale LesLaLa: Leggo

18

Ut|||zz| |nternet?
Sl no

17. Se s|, con qua|e frequenza |o fa|?

1uLLl l glornl
3-4 glornl a seLLlmana
1-2 glornl a seLLlmana
Mal o quasl mal

18. Se s|, qua|| s|t| v|s|t| con magg|ore frequenza?

Cooqle
locebook
kepobbllco


19. Se s|, |o fa| per:




s| no

Cercare lnformazlonl

Leggere glornall on llne


Svago, dlverLlmenLo


CesLlone del rapporLl con gll
alLrl (forum, soclal neLwork
slLes, chaL)


Scarlcare maLerlall (vldeo, mp3)


Carlcare maLerlall (vldeo, mp3)


uLlllzzare e-commerce


glocare on llne




17. na| un prof||o su un soc|a| network?

Sl (Cuale: lacebook)
no









19

18. Neg|| u|t|m| tre mes|, con qua|e frequenza ha|:



1uLLl l glornl
o quasl
Almeno una volLa alla
seLLlmana
Almeno una volLa al
mese
Almeno una volLa negll
ulLlml 3 mesl
Mal


leLLo un llbro
non scolasLlco

guardaLo un fllm
al clnema

vlslLaLo una
mosLra/un
museo

asslsLlLo a uno
speLLacolo
LeaLrale

asslsLlLo a un
concerLo dl
muslca pop,
rock, eLc.

asslsLlLo a un
concerLo dl
muslca classlca

asslsLlLo a una
manlfesLazlone
sporLlva

frequenLaLo
dlscoLeche

AlLro (speclflcare) __________________________________________________________________


Intervista 6 Jessica

Luogo e data dellintervista: Roma, 28 Maggio 2010

Durata: 0,37 h.

Intervistatrice: Giorgia Losi

Osservatrice: Vera DAntonio

18. 18. 18. 18. Informazioni sociografiche dell'intervistato

1) Sesso: F

2) Et: 19

3) Comune di Residenza: Gubbio

4) Titolo di Studio: Diploma di Liceo Linguistico

5) Professione: Cameriera

19. 19. 19. 19. Note dellosservatore

Lintervista ha luogo nella cucina dellintervistata, seduti attorno ad un tavolo. Sono presenti soltanto
intervistata, intervistatrice e osservatrice. Lintervistatrice siede a capotavola cos come losservatrice.
Lintervistata si accomoda tra di loro, alla destra dellintervistatrice. Lintervistata rivolta con il
corpo verso lintervistatrice, rimane per tutta la durata del colloquio in una posizione molto rigida,
seduta composta sulla sedia, e giocherella tutto il tempo con il suo accendino o con il pacchetto di
sigarette. Indossa una felpa verde militare, jeans e scarpe da ginnastica. Le sue unghie sono smaltate
di un intenso azzurro, le sue braccia sono adornate da molti braccialetti e porta vari piercing sulla
faccia, sulla bocca e sulla lingua. Durante lintervista fuma due sigarette. La conversazione va avanti
con un po di difficolt, data la palese timidezza dellintervistata e la sua scarsa loquacit. Tutto
sommato, per, non intercorrono momenti di criticit o di rifiuto della risposta e lintervista viene
portata a termine in tutta tranquillit. Adoperiamo uno smartphone per registrare la conversazione,
posto al centro della tavola.











1

R. Vuoi presentarti un pochino?

I. Del tipo?

R. Non so, come ti chiami? Che fai nella vita?

I. Mi chiamo Jessica, tipo ho abbandonato l'universit... miseramente _ no vabb, poi lavoro, faccio
la cameriera

R. Quanti anni hai?

I. Quasi venti

R. E di dove sei?

I. Di Gubbio, in Umbria.

R. Allora, la nostra intervista incentrata sulla televisione quindi volevo chiederti quali sono i
programmi e i generi che guardi pi frequentemente in tv

I. Allora, cartoni animati tipo Griffith, Simpson, Futurama... o anche tipo qualche documentario su
National Geographic e tre quarti delle serie che trasmettono su Fox!

R. Quindi utilizzi SKY?

I. Si

R. Da quanto tempo hai questa abitudine di guardare tante serie?

I. Ma, saranno cinque anni pi o meno

R. E rispetto ai contenuti fai qualche tipo di selezione? Magari qualche genere che ti piace di pi

I. Ma, di solito comincio a guardare la prima puntata poi vedo se comunque mi pu interessare...
quindi non so guardo da CSI a Desperate Housewives

R. Ma quelle che poi scegli hanno delle caratteristiche particolari?

I. Ma no sinceramente, le guardo indipendentemente perch mi piacciono pi argomenti poi magari
s, mi baso su sulla scelta di com' il personaggio principale e allora magari le seguo di pi

R. Ma sono anche profondamente diverse tra loro? Anche a livello di genere e personaggi?

I. S.

R. Tra tutte queste serie noi parleremo di Lost, vorrei chiederti come sei arrivata a conoscerla

I. Per colpa di mia madre, praticamente aveva iniziato a guardarlo su Sky poi praticamente mi ha
costretta a guardarlo e poi mi sono un po' appassionata...

R. Ma l'hai visto dalla prima puntata?
2

I. No, la prima stagione a sprazzi la guardavo, perch non mi piaceva, mi sembrava noiosissima. Poi
dopo invece dalla seconda stagione alla terza ho cominciato a guardarlo sempre

R. Quindi poi hai ripreso la prima?

I. S, s

R. Quindi la prima volta che l'hai incontrato stato per via di tua mamma?

I. S, ma poi all'inizio non mi piaceva per niente

R. Ma ne avevi sentito parlare anche in giro?

I. Si, ne parlavano gli amici miei, qualcuno _ poi quando ho cominciato a guardarlo, tipo che loro
escono il mercoled o il luned che c' su Sky fanno: Ah, ma l'hai visto che successo? tipo...

R. E cos' che poi ti ha spinto a continuare?

I. La trama, poi perch pieno di flash, tipo che all'inizio ci sono tutti i flashback poi verso la terza e
la quarta serie ci sono tutti i flashforward e poi c' tutta un'altra cosa dei mondi paralleli quindi
bellissimo... mi piace da morire...

R. Quindi praticamente lo segui da 5 anni fa?

I. S

R. E l'hai seguito costantemente?

I. Mmm, no... tipo se c'era il luned non che rimanevo tutti i luned in casa a guardarlo, guardavo
poi le repliche o da internet mi riguardavo le puntate che avevo perso

R. In particolare andavi su siti di streaming o scaricavi le puntate?

I. No, streaming

R. Avendone la possibilit su Sky preferivi guardarlo in italiano o in inglese?

I. Ora c' con solo con i sottotitoli, infatti prima le guardavo in italiano, per adesso che c' lo
facevano con i sottotitoli, lo guardavo con i sottotitoli

R. Ho capito. Quindi grazie a Sky lo segui praticamente dopo poco che uscito negli Stati Uniti?

I. S perch comunque vedi prima le puntate

R. Nella tua fruizione ti mai capitato di tornare indietro, rivedere puntate, etc...?

I. Praticamente le guardavo comunque in fila come uscivano sulla televisione poi tipo qualche volta
se c'era una puntata che mi piaceva di pi la riguardavo due volte, o se c'era qualche passaggio che
non era chiarissimo me le riguardavo

R. L'hai seguito bene comunque! Ma ti capita anche con altre serie?
3

I. Mmm apparte i cartoni tipo i Simpson, no di solito no... non con tutte le serie _ l'unica altra serie
che mi riguardavo le puntate vecchie Dirt... non so se l'hai mai sentita...

R. No, di che cosa parlava?

I. Eh, si incentrava su una giornalista, una giornalista scandalistica solo di quella guardavo le
puntate vecchie

R. Come mai?

I. Perch mi piacevano gli episodi... ma era abbastanza semplice come trama

R. Invece con Lost diverso?

I. Lost, cio la capisci la trama per per capirla ancora meglio se guardi due volte qualche puntata
pi chiaro

R. interessante questa cosa perch non succede con tutti i telefilm

I. S

R. Quando lo guardi sei con tua mamma? Com' la tua visione tipo?

I. Divano e gelato! Con mia mamma

R. Quindi avete qualche rituale relativo alla visione?

I. S, pi che altro io pi che lei, quando guardo le serie televisive mangio tantissimo e poi quando mi
prendono ci devo avere la vaschetta da un kilo di gelato sotto e sigarette sono concentratissima

R. Dato che guardi tante serie, ti capita di andare a cercare qualche anticipazione magari su
internet?

I. No di solito no, tipo se perdo una puntata allora prima di guardarla mi leggo la trama per senn
no, non ci guardo avanti perch mi rovino la visione

R. Non ti mai capitato di incappare in qualche anticipazione?

I. No se vedo che un'anticipazione allora chiudo le pagine su internet, assolutamente!

R. Ho capito. Allora, ricordi qualche aneddoto particolare legato alla visione di Lost?

I. Tipo?

R. Non so...un aneddoto con tua mamma per esempio, prima di guardare Lost...

I. Ah si, una volta mi ha sbattuto fuori di casa mentre guardavamo Lost! Masticavo la cingomma
forte e le davo fastidio e non riusciva a vedere bene m'ha detto : Esci, e va via, vai sul bar e
lasciami in pace da sola a guardare Lost!

R. E tu te ne sei andata?
4

I. Si ho fatto Va bene, ciao

R. E Lost non l'hai guardato?

I. Sul bar perch ho SKY

R. Ah, bene. Prima hai detto che conosci delle persone che lo guardano, ne parli con loro delle
puntate?

I. S, ogni tanto si, cio tipo che su SKY ultimamente lo facevano il luned e il mercoled e c' un
amico mio che anche lui, poi c'ha i cofanetti quindi anche lui fissatissimo quindi tipo il luned che
vede le puntate nuove quando il marted esce ti racconta : Ma hai visto che successo quello...

R. E ti fa piacere parlare di Lost?

I. S, s perch alla fine comunque mi piace anche capire come la vedono gli altri comunque, quello
che pensano tipo del personaggio, magari a me Hugo mi sta simpaticissimo, a un altro gli sembra un
ciccione obeso e basta!

R. E se tu dovessi raccontarlo a qualcuno che non l'ha visto che diresti?

I. E' difficilissimo spiegare Lost! No, beh tipo che gli incomincio a raccontare la trama principale, lo
schianto dell'aereo, il progetto Dharma, comunque questo... poi gli comincio a spiegare che se poi
arriva ad un certo punto in cui ci sono comunque tipo universi paralleli, loro sono su un'isola ma in
realt non mai caduto l'aereo.

R. Quindi ti lanceresti in una descrizione generale di tutte le stagioni? E se proprio dovessi
descrivere la trama da dove inizieresti?

I. Dallo schianto aereo, quando si imbarcano tutti magari tipo comincerei, dato che il personaggio
che pi mi piace Hugo, quindi comincerei dal fatto che ha giocato alla lotteria e ha vinto

R. Ah, prenderesti la sua storia come inizio?

I. S, s

R. E secondo te il filo conduttore di tutta questa storia qual ?

I. La storia di Locke s, a me mi sembra, cio alla fine quello che ha avuto la parte fondamentale
comunque perch la nube poi si impossessata del corpo suo, poi ritornato in vita, e per merito suo
che morto Jacob _ anche se fondamentalmente potrebbe essere anche Jack per a me come
personaggio non mi mai piaciuto, non gli ho mai dato tanto peso

R. Quindi tu il filo conduttore lo vedi legato ad un personaggio?

I. S, pi che altro mi lego ai personaggi che mi piacciono di pi

R. E quello che hai seguito di pi chi ?

I. Hugo e Locke

5
R. E ti va di raccontarmi la sua storia pi o meno

I. Praticamente c'era un pazzo nel manicomio che diceva sempre gli stessi numeri, li ripetiva, quindi
un giorno Hugo ha deciso di giocarseli e ha vinto alla lotteria... da li diventato milionario e
praticamente il padre che era tipo scappato di casa si rifatto vivo, per da quando aveva vinto alla
lotteria iniziano a succedergli cose bruttissime, tipo che la casa che aveva regalato alla madre prende
fuoco, e quindi cio dopo una serie di avvenimenti bruttissimi che gli succedono dopo che ha vinto
alla lotteria decide di fare un viaggio in Australia per andare a parlare con uno degli amici di sto tipo
pazzo che diceva sempre i numeri che lui aveva giocato, e quando arriva in Australia praticamente,
lui si era suicidato per questo e la moglie gli dice che da quando anche loro erano venuti a
conoscenza dei numeri gli erano sempre successe cose bruttissime e quaindi si erano trasferiti in
mezzo al deserto in Australia e quando vuole tornare a Los Angeles dalla madre, per il suo
compleanno mi sembra, l'aereo cade sul Pacifico...e da li praticamente quello che cerca di tirare un
po' su il morale, fa sempre battute... fondamentalmente quello che cercava di tirare su il morale a
tutti

R. un personaggio fondamentale nella serie secondo te?

I. S, soprattutto alla fine perch ad un certo punto quando Jacob muore lui l'unico che continua a
vederlo e quindi tipo che ne so, una delle ultime puntate accompagna Jack al faro e fa scoprire delle
cose comunque

R. Quindi chiave nella storia?

I. S, per questo collegamento tra Jacob e gli altri

R. Come sai la serie ricca di riferimenti a simboli, miti, leggi scientifiche, insomma... misteri che
circondano quest'isola... te ne ricordi qualcuno?

I. Ma tipo il fatto che all'inizio prendeva la febbre a tutti e non riuscivano a capire come mai poi era
venuto fuori che era la nube che faceva male alle persone... oppure che tipo Locke era paralitico e
come arriva sull'isola riesce a camminare... oppure tipo che Jin era sterile ma quando arriva sull'isola
comunque riesce a mettere incinta sua moglie... oppure tipo che all'inizio le donne sull'isola non
riuscivano a partorire o feti morti o comunque avevano aborti spontanei

R. Come mai ti hanno colpito proprio questi?

I. Sinceramente non lo so, sono quelli che mi sono pi rimasti impressi

R. Pensi sia complesso da seguire tutto ci?

I. Magari se uno guarda dall'inizio relativamente semplice per tipo anche se salti due puntate poi
difficilissimo riprendere il filo

R. Come mai pensi sia difficile?

I. Perch comunque ci sono tantissimi colpi di scena, persone che arrivano, persone che scompaiono,
tutti avvenimenti stranissimi, poi con il doppio, triplo tempo qualche volta comunque difficile

R. Qualche volta ti capitato di perderti, di smarrirti in questa trama?

6
I. S, s... tipo... fammi fare mente locale... Ah, quando praticamente riescono a tornare sull'isola, e
quando ci sono le persone che sono rimaste, quando ritornano c'era Claire che era diventata pazza e
non capivo mai perch, quello che le era successo?

R. E che hai fatto, hai riguardato, magari letto qualcosa?

I. S, magari se c'erano le puntate che mi ero persa qualche passaggio

R. Secondo te gli sceneggiatori hanno lasciato qualche cosa in sospeso?

I. Sicuramente ci sono, ma ora non ne ricordo in particolare

R. Prima mi hai detto che andavi a leggere qualche puntata se te l'eri persa... Dove trovi le
informazioni di solito?

I. Su internet, forum o proprio i siti di Lost, ovunque su internet li trovi, che sono divisi con le trame,
le puntate... non mi ricordo i nomi perch metto su Google poi bene o male li trovo

R. Ti mai capitato di fare previsioni, sviluppare teorie?

I. S, tipo quando Benjamin ha provato a uccidere Locke io gi all'inizio dicevo : Tanto prima o poi
l'ammazza!...

R. Ne parli con qualcuno poi?

I. Con mia madre qualche volta che ha tutte le sue teorie su come andr a finire... e con l'amico mio
quello fissatissimo

R. Ti capitato di commentare, scrivere post?

I. No, no

R. Tu l'hai gi vista finire la serie no?

I. No, mi manca l'ultima puntata

R. Bene, allora come pensi che finir?

I. Allora, mi hanno detto tutti che finisce malissimo, che sicuramente ci rimarr male... poi tipo
sicuramente muoiono quasi tutti, sono convinta di questa cosa, tanto deve morire pi gente!

R. Sei riuscita a non cercare informazioni, leggere anticipazioni?

I. S, me lo voglio guardare per bene

R. Aldil di quello che ti hanno detto tu che cosa ti aspetteresti da questo finale?

I. Mi aspetterei tipo che qualcuno riesce a tornare alla vita normale e tipo qualcuno rimane sull'isola e
muore

R. Come sei arrivata a questa ipotesi?

7
I. Ma, le preferenze mie, alcuni personaggi li salverei perch sono bei personaggi e dovrebbero
tornare a casa

R. Dimmi un po' ma tra questi personaggi di chi saresti amica? Oppure, chi salveresti e chi no?

I. Sayid, vabb Hugo, Benjamin assolutamente no! E poi... Kate no, non l'ho mai sopportata... poi la
moglie di Jin, Sun, s.

R. Ma tu che sei esperta di serie, sapresti dirmi se Lost ti fa venire in mente qualche altro telefilm?

I. Tipo adesso c' una serie che per non l'ho mai guardata sinceramente... Flashforward, che bene o
male, da quello che ho capito da trailer e pubblicit, riprende tanto la quarta stagione di Lost, sul fatto
comunque del vedere avanti e tutti gli avvenimenti strani e cose varie

R. Hai intenzione di guardarla questa serie?

I. No sinceramente, no

R. Come mai?

I. Boh, non mi ha ispirato granch!

R. E invece altri prodotti inerenti a Lost, a marchio Lost diciamo, ne conosci?

I. Si il gioco di ruolo ho visto, su internet ce ne sono parecchi, non ci ho mai giocato perch c'ho il
computer che non funziona un granch... per so che ne sono usciti tantissimi di giochi di ruolo
online... tipo ce n' uno che si chiama... adesso non mi ricordo il titolo ma comunque si basa sempre
sulla trama di Lost, dei personaggi

R. Oltre a questi videogiochi online hai trovato qualcos'altro su internet?

I. Beh si una volta avevo visto tutte delle pagine con i collegamenti tra i personaggi, gli attori, cio
ogni personaggio del telefilm comunque il nome studiato, sono tutti scienziati, filosofi... poi
Benjamin, la Bibbia...

R. Beh, ti porta comunque a conoscere cultura e letteratura no? Ti capita con altri telefilm?

I. Non lo so sinceramente perch non mi sono tanto bene informata su altri telefilm se c'era un
collegamento... ma su Lost era talmente particolare che sicuramente c'era qualcosa anche coi nomi

R. Ti piaciuta questa cosa?

I. S, perche alla fine poi riprende tipo Jane Austen e tante altre cose e quindi si...

R. E invece per quanto riguarda la vera storia, ti capita mai di emozionarti in qualche momento
della trama?

I. S, tipo quando c'era John Locke che si voleva impiccare, cio mi dispiaceva tantissimo

R. Hai mai pianto?

I. No, piangere no...
8

R. Altri tipi di emozioni, qualche scena particolare?

I. Quando Jack va al concerto del figlio che aveva la selezione del pianoforte... mi piaciuto
tantissimo, il rapporto tra padre e figlio, ripreso in quel momento, mi piaciuto un bel po'...

R. E' una cosa in cui ti identifichi o ti puoi rispecchiare?

I. No, no

R. Spesso capita che quando si guardano film, partite, quiz si parli e si interagisca con lo schermo, a
te mai capitato mentre guardavi Lost?

I. S, sempre, sempre con mia mamma ma lei pi silenziosa, pacata, tipo fa congetture su cosa potr
succedere due minuti dopo, e io invece : Non c'and, non lo f... Urlo abbastanza in quei momenti

R. Ti sei mai rispecchiata in qualche situazione, qualche storia dei personaggi?

I. S, tipo una delle tante, Jack con il rapporto con il padre che aveva all'inizio... il fatto che
comunque aveva tutto l'odio all'inizio per il padre, poi comunque comincia a riflettere, a pensarci
meglio, poi Jack lo fa anche nei confronti del figlio, cerca di cambiare un pochino...

R. Hai mai immaginato di essere sull'isola?

I. No!

R. Con chi saresti amica?

I. Alla fine dalla parte di Locke perch ha ucciso Jacob, se ne voleva andare e tutto quanto...

R. Ti mai capitato di sognare personaggi o situazioni di Lost?

I. No!

R. E invece citare battute dei personaggi magari con i tuoi amici?

I. Anche questo no!

R. Beh, si sta avvicinando la fine, pensi che ti mancher Lost?

I. S

R. Cosa in particolare?

I. Ma, l'isola, tutte le storie, tipo adesso bisogner comprare sicuramente il cofanetto e fare maratone!

R. Lo riguarderai?

I. S, assolutamente!

R. Sostituirai Lost con qualche altra serie?

9
I. Ultimamente guardo gli anime...

R. Infine, cosa ha significato per te essere spettatore di Lost?

I. Sinceramente a questa domanda non so rispondere...

R. Grazie mille!

I. Grazie a voi!





















10
Append|ce su| consum| cu|tura||

Med|amente con qua|e frequenza ved| |a tv?

1uLLl l glornl della seLLlmana
3-4 glornl alla seLLlmana
1-2 glornl alla seLLlmana
Meno dl una volLa a seLLlmana




In una g|ornata standard per quante ore med|amente ved| |a tv?

Meno dl 1 ora
ua 1 a 2 ore
ua 2 a 3 ore
ClLre 3 ore




VI. 1| e|encher una ser|e d| cana|| te|ev|s|v|. uo| d|rm| con qua|e frequenza segu| quest| cana||
durante |a sett|mana:

Spesso oco er nu||a
( 1-2 volLe / seLL) (3-4 volLe / seLL)

8al1
8al2
8al3
8eLe4
Canale3
lLalla1
La7
Canall dl lnformazlone su
Sk? (SkyLg24 -ralnews24)

Canall dl lnLraLLenlmenLo
su Sk? (lox, eLc)

Canall dl clnema su Sk?
Canall dedlcaLl al ragazzl
su Sk? (Cx1, ulsney
Channel eLc)

Canall dl sporL su Sk?
AlLra 1v saLelllLare
Canall premlum del u11
11

In med|a |n una sett|mana tu segu|

Spesso oco er nu||a
(3-4 volLe / seLL) (1-2 volLe / seLL)


llcLlon Lv
CarLonl anlmaLl -
rogramml per ragazzl

1g
lllm
rogramml dl aLLuallLa -
ApprofondlmenLo

lnLraLLenlmenLo
SporL
1alk show
uocumenLarl
AlLro


In med|a con qua|e frequenza asco|t| |a rad|o |n una sett|mana?

lu volLe al glorno
1uLLl l glornl
3-4 glornl a seLLlmana
1-2 glornl a seLLlmana
Mal o quasl mal

ua|e]| staz|on| rad|ofon|che asco|t| con magg|ore frequenza?

1 8adlo ClLLa luLura
2 ......
3 ......

In med|a con qua|e frequenza |egg| un quot|d|ano |n una sett|mana?

1uLLl l glornl
3-4 glornl a seLLlmana
1-2 glornl a seLLlmana
Mal o quasl mal

ua|e testata |egg| p| d| frequente?

1........ 2.......... 3.......

Legg| |a freepress?

Sl no
Se sl, quale LesLaLa......
12

Ut|||zz| |nternet?
Sl no

18. Se s|, con qua|e frequenza |o fa|?

1uLLl l glornl
3-4 glornl a seLLlmana
1-2 glornl a seLLlmana
Mal o quasl mal

19. Se s|, qua|| s|t| v|s|t| con magg|ore frequenza?

locebook
My5poce
MeqovlJeo


20. Se s|, |o fa| per:




s| no

Cercare lnformazlonl

Leggere glornall on llne


Svago, dlverLlmenLo


CesLlone del rapporLl con gll
alLrl (forum, soclal neLwork
slLes, chaL)


Scarlcare maLerlall (vldeo, mp3)


Carlcare maLerlall (vldeo, mp3)


uLlllzzare e-commerce


glocare on llne




18. na| un prof||o su un soc|a| network?

Sl (Cuale: lacebook e MySpace)
no






13



19. Neg|| u|t|m| tre mes|, con qua|e frequenza ha|:



1uLLl l glornl
o quasl
Almeno una volLa alla
seLLlmana
Almeno una volLa al
mese
Almeno una volLa negll
ulLlml 3 mesl
Mal


leLLo un llbro
non scolasLlco

guardaLo un fllm
al clnema

vlslLaLo una
mosLra/un
museo

asslsLlLo a uno
speLLacolo
LeaLrale

asslsLlLo a un
concerLo dl
muslca pop,
rock, eLc.

asslsLlLo a un
concerLo dl
muslca classlca

asslsLlLo a una
manlfesLazlone
sporLlva

frequenLaLo
dlscoLeche

AlLro (speclflcare) __________________________________________________________________
















Intervista 7 Francesco

Luogo e data dellintervista: Roma, 30 Maggio 2010

Durata: 0,57 h.

Intervistatrice: Alessandra Maffei

Osservatrice: Vera DAntonio

VI. Informazioni sociografiche dell'intervistato

1) Sesso: M

2) Et: 20

3) Comune di Residenza: Frosinone

4) Titolo di Studio: Diploma di media inferiore

5) Professione: Studente

VII. Note dellosservatore

Lintervista ha luogo nella cucina dellintervistatrice, seduti attorno ad un tavolo. Sono presenti
lintervistato, lintervistatrice, losservatrice e il fratello dellintervistatrice, che anche amico
dellintervistato. Questo siede a capotavola. Di fronte a lui vi losservatrice e alla sua sinistra
lintervistatrice. Lamico dellintervistato si accomoda su una sedia in una posizione defilata e un
po distante. Non interviene mai nella discussione, anzi sembra prenderne le distanze quando, a
pochi minuti dallinizio del colloquio, accende il suo riproduttore di musica portatile e indossa gli
auricolari. Dopo poco tempo, silenziosamente, va in unaltra camera. Lintervistato indossa una
polo marrone, jeans e scarpe da ginnastica. Fuma diverse sigarette. molto loquace, entusiasta e
concentrato sullargomento. Sembra del tutto a suo agio. Si rivolge quasi sempre allintervistatrice,
con il corpo protratto verso di lei. Gesticola animatamente e giocherella con laccendino. Il
registratore che adoperiamo posto al centro del tavolo.











R. Allora iniziamo un po' con te: quanti hai, di dove sei, cosa fai?

I. Ho vent'anni, studio, sono di Frosinone e faccio l'ultimo anno di liceo. Nel tempo libero studio,
gioco a calcetto con gli amici e mi diverto. Uso il computer, spesso e volentieri, e guardo Lost
{ride}!

R. In televisione guardi esclusivamente Lost?

I. In televisione guardo prevalentemente Fox, quindi Sky, la parabola, e come serie televisive s:
Lost e tante altre, Boris anche per dirti, quindi tutte le serie televisive della Fox.

R. In questo periodo, per esempio, cosa segui di pi?

I. In questo periodo Lost, i Simpson, i Griffin perch parliamo anche di queste, no?

R. Di tutto, anche se non strettamente una serie televisiva.

I. Guardo anche FlashForward, ma cos no, non so neanche ho visto un po' di puntate cos. Che
seguo seguo{ in difficolt}

R. Se non ti vengono in mente altri telefilm non c' problema, mi interessa sapere se guardi anche
programmi televisivi di altro genere.

I. David Letterman! Molto David Letterman, il programma I Soliti Idioti, quello di MTV, e Comedy
Central che un altro di quei canali, no? E in generale gli show comici, molti show comici.

R. Ti piace particolarmente il genere comico?

I. S, soprattutto.

R. Questi programmi, i telefilm di cui mi parlavi e gli altri, li vedi sempre in televisione o ti capita
anche di scaricarli, o comunque di vederli sul computer?

I. Quasi sempre in televisione. A volte scarico, ma raramente, giusto se a volte perdo una puntata
oppure mi so' perso parte della stagione cos.

R. Per il resto sempre televisione?

I. S, sempre in diretta.

R. Quindi sono queste pi o meno le cose che guardi in TV?

I. S s, sono queste.

R. E Lost?

I. E Lost!

R. Qual stato il tuo primo incontro con questa serie?

2
I. L'ho conosciuta tramite un amico, perch Lost iniziato mi sembra due anni, due anni e mezzo
fa, comunque tramite un mio amico, era l'inizio della prima stagione. Mi ricordo che mi disse C'
questa serie bellissima, che INTRIPPANTE, e io ho detto Vab, guardiamocela! e da l mi
sono chiuso! {ride}

R. Quindi sin dalla prima stagione?

I. S!

R. Qual stata la prima puntata che hai visto?

I. stata la prima puntata. Ho visto dalla prima all'ultima. Era la prima trasmissione in italiano di
Lost, perch il mio amico l'aveva vista in americano coi sottotitoli, poi quando la trasmisero su Fox
la prima volta, quando dissero Inizier Lost, io dalla prima puntata l'ho visto.

R. Quindi in italiano?

I. Certo, in italiano.

R. Sempre, anche nelle stagioni successive?

I. Quando l'ho scaricato, alcune volte, coi sottotitoli, oppure adesso che su Fox hanno fatto un po' di
puntate americane coi sottotitoli.

R. E ti piace, vederlo in inglese?

I. S, in inglese molto pi bello. Non lo capisco tutto, per lo preferisco, s s. un'altra cosa,
Lost, cio un sacco. Ci sono alcuni personaggi che se li vedi in italiano rendono la met di come
sono in inglese in americano.

R. Puoi farmi un esempio?

I. Tipo Locke! Locke in inglese un'altra cosa, in italiano sembra pi tipo la voce di un
vecchietto, che comunque fa il capo di tutti per un buontempone, mentre con la voce in inglese si
sente che uno che c'ha un certo spessore. Poi Sawyer, anche, s Sawyer un pochino, e poi il
cinese! Come si chiama il cinese? Jin! Jin, Jin.

R. Sei arrivato alla sesta stagione, adesso?

I. S, quindicesima puntata della sesta stagione.

R. Sei molto vicino alla

I. alla fine, s, mi mancano le ultime due puntate.

R. Come mai non le hai ancora viste?

I. Perch ho avuto degli esami qui a Roma e non ho avuto la parabola.

R. Come vedi il fatto che andata in onda l'ultima puntata e che ancora non l'hai vista, che non sai
ancora com' andata a finire?
3

I. che sto cercando di zittire tutti quelli che ne parlano intorno a me perch me lo voglio vedere da
solo. Sono ancora riuscito a mantenere il riserbo, non solo ancora nulla per fortuna, solo qualcuno
che ha detto Ma finito male ma non mi importa niente, m vediamo come finisce! Poi quella
cosa del film, che volevano farlo finire con un film anzich con una serie, anzi con una stagione, mi
piaceva per poi non l'hanno fatto. Lindelof voleva fare un film, no?

R. Davvero?

I. Per far finire per, diciamo, chiudere la serie, per l'hanno fatto con le puntate.

R. L'ultima puntata in effetti dura due ore e mezzo, come un film.

I. No, infatti, mi hanno detto che la puntata lunghissima.

R. E come la vivi?

I. Sto in ansia un pochetto, la voglio vedere!

R. Tra quanto la vedrai?

I. Tra due giorni, torno a Frosinone domani o dopodomani e poi, no va b di Lost soprattutto il
fatto che finita una puntata pagherei per vederne un'altra! Nel senso, quando finisce una puntata non
come qualsiasi fan di qualsiasi serie televisiva che comunque freme per il continuo della serie,
per Lost ti lascia proprio quell'amaro in bocca che dici: No adesso chiss come andr, chiss
come cavolo si svolgono le cose!.

R. Guardi ogni puntata seguendo la trasmissione televisiva su Fox, con cadenza settimanale?

I. S! Cio ecco, capitato alcune volte che non ho resistito e ho scaricato, per da buon fan
soprattutto ho aspettato. Anche perch mi faceva salire un po' la tutti i mercoled sera, s s,
sparato l davanti!

R. E hai dei rituali legati a questo momento che aspetti tutta la settimana? Per esempio una
situazione o una compagnia particolare

I. L'importante che capisca tutto. Ci pu anche essere una folla, basta che io capisca qualsiasi
parola, anche perch l un secondo, tutti i flashback e cose. Perdi una frase o un pensiero ed
finita, devi andare indietro senn non capisci.

R. Ti mai capitato di rivedere una puntata?

I. S, un botto! {ride} S s perch quando le rimandavano comunque le rivedevo, proprio perch,
cio cos, proprio per piacere, per puro piacere. Tanto tutte quante le puntate girate, in cui
succede qualcosa di bello, di fenomenale, quindi qualsiasi cosa bella, qualsiasi puntata bella.

R. E ti capita mai di avere vicino a te dei compagni di visione?

I. No, no perch lo fanno verso le nove mezzo, le nove di sera e quindi sono sempre da solo in
camera, after dinner.

4
R. Dopo la puntata, invece, ti capita di confrontarti con persone che seguono Lost?

I. S, per non tanti, sono una cerchia piuttosto ristretta, sono due o tre amici che lo seguono come
lo seguo io: poi c' chi ne parla male, chi ne parla bene, che lo vede una volta proprio ogni mese,
cos che lo vedono come lo vedo io sono due o tre.

R. Ti capita mai, da solo o con i tuoi amici, di formulare teorie o ipotesi?

I. Prima. Adesso pi di tanto non si pu chiacchierare, ma nella seconda, terza, quarta stagione, le
ore cio, le ore no, si chiacchierava, ci si stava un po' a dire chiss e a fare delle ipotesi.

R. Avete mai scoperto di avere ragione?

I. S, in alcune cose s, per certe poi stravolte! Proprio, pensieri che dovevano essere come
dicevamo, stravolti proprio. Lost quello, che sfugge al controllo. Quando qualcuno magari ti
chiede, tu sei fan di un'altra serie molto pi banale e molto pi s, semplice, quando qualcuno ti
chiede di Lost oppure ne segue un'altra e poi vede una puntata di Lost e ti chiede Ma insomma DI
CHE PARLA? Qual il filo conduttore del serie? no.

R. Non ce la faresti a trovare il filo della serie?

I. Dovrei sta' due ore con te qua a parlare, cio s, cio cos semplicemente potrebbe essere detto
che c' un aereo caduto su un'isola deserta per c' troppo dietro. S, quella potrebbe esse una
trama proprio semplice semplice, per non po' esse spiegato cos. Ci vorrebbe troppo tempo, ci
vorrebbe un po': le generazioni di Altri, le generazioni di gente della Dharma, un macello. No,
troppe cose.

R. E se gli dovessi raccontare una sola cosa?

I. In che senso?

R. Come se dicessi a chi hai davanti: Ti racconto questo di Lost, cos che pi o meno capisci di
cosa parla la serie, anche se poi hai bisogno di vederla.

I. Racconterei di questa energia cosmica dell'isola, perch alla base di tutto c' questa
supernaturalit di questa isola, di questa straordinaria potenza che deriva dall'isola. Quella la
alla fine il filo conduttore, il motivo per cui tanta gente gira intorno all'isola. Parlano di quest'isola
che una cosa inventata, per c'ha tutte cose dietro, tutte quante motivazioni. Ci vuole un po', ci
vorrebbe tanto; poi magari se l'altro ti ascolta magari non ci vuole neanche tanto, se invece l'altro
vuole sapere cos, solo perch vuole essere informato anche lui, non possibile.

R. Lo stesso fatto che Lost non sia facile da raccontare in due parole, ti piace?

I. S s s, quello che mi ha ingrippato, che mi ha proprio messo 'sta voglia di Lost, il gusto
verso questa serie televisiva. Uno non si chiede troppo perch sa che comunque una cosa
inventata, per ormai ti hanno messo addosso quasi una un'idea di mistero proprio di tutta la
serie, che proprio un'invenzione geniale. Proprio dietro il fatto che dietro ogni cosa, ogni vita dei
personaggi, dietro ogni flashback, c' qualcosa da ricordare, c' qualcosa da sapere, c' qualcosa da
dire su ogni personaggio. Ogni personaggio importante per la storia, ha fatto qualcosa, apparso
nelle vite di altri prima che si conoscessero. tutto un trip, tutto un viaggio.

5
R. Un viaggio

I. S, un viaggio fighissimo. Un viaggio perduto.

R. In che senso perduto?

I. Nel senso di Lost, in senso letteralmente.

R. E ti capita mai di perderti, lungo questo viaggio perduto?

I. Eh no, a me capita di perdermi nella serie perch certe volte devo rimettere pur'io insieme in
pezzi e allora mi vado a rived la puntata perch senn perde tutto.

R. Su internet ti capita mai di andarci, per cercare notizie o spiegazioni quando ti senti perso?

I. No, quello no, da solo. Il viaggio solo mio, quindi critiche e cose no la mia la critica
personale, perch se me lo vedo perch piace a me, quindi mi devo darmi anch'io
un'interpetazione di come sono le cose. Cerco di definire un po' le cose che accadono, s, pure
arrivare a una conclusione: cio, di analizzare questi fatti che accadono nella serie e dire Va b
questi dove vogliono arrivare?. Magari in un determinato episodio della serie, no, dove succede
qualcosa che l'inizio di tante conseguenze, uno cerca di capire qual la fine, dove vogliono
arrivare con questo episodio; dove vogliono far iniziare questo episodio nel senso di fenomeno, di
evento e dove vogliono farlo finire.

R. E secondo te Lost dove vogliono farlo finire? Hai fatto previsioni?

I. Ora siamo arrivati alla conclus cio, ormai tutto ci che c'era da capire di grosso si capito.
Nel sesta serie soprattutto, va b chiaro, ma anche nella quinta si sono capite un sacco di cose,
tantissime. Scusa, tu che domanda mi hai fatto?

R. Ti avevo chiesto se avevi fatto previsioni sulla fine.

I. Ormai mi sono fatto un'idea della serie, so cosa volevano far capire gli autori, il motivo di tante
guerre, cose, uccisioni sull'isola, tutto quanto: quella fonte di energia, quest'isola misteriosa che tutti
cercavano di comandare, poi che ne so, c'erano il la voglia di sapere determinate cose te la
danno certi i flash che loro mettono negli episodi. Per esempio nella prima e nella seconda serie si
vede due o tre volte questa statua gigante, una gamba sola e un piede sola, posta sulla come si
dice sulla riva, sugli scogli e gi questa cosa ti imparanoia a livelli assurdi! E poi che ne so
l'orso polare, poi che ne so, il fumo nero, poi che so, quel reticolo di di ultrasuoni, che poi il fumo
lo integra, a cosa serviva.

R. Ti piacciono, questi punti lasciati in sospeso?

I. S, sono quelli, quelli mi mettono un sacco d'ansia. Che poi so' stati bravi perch hanno dato
spiegazioni di cose stagioni dopo, due o tre stagioni dopo hanno spiegato quelle cose che ci avevo
fatto vedere nelle prime serie. Bravi, bravissimi.

R. L'hanno fatto anche con i misteri di cui mi parlavi prima?

I. S s, per esempio la statua l'hanno spiegata nella quinta stagione, fatta vedere nella prima e nella
seconda e spiegata nella quinta. Il fumo nero l'hanno spiegato nella sesta stagione e l'hanno fatto
6
vedere nella terza o quarta, spiegato adesso, nell'ultima stagione. LA FONTE D'ENERGIA! Tutti
questi pozzi, questo magnetismo fortissimo che fa crollare gli aerei, l'hanno fatta vedere all'ultima
stagione, alla fine. Giustamente eh! Poi un'altra cosa si aspetta, fammi pensare: hanno fatto
vedere una fossa piena di corpi, e tipo l'hanno spiegata ma ci sono arrivati piano piano, stagione
dopo stagione hanno spiegato un pezzo di quella storia. Bello, poi dilazionato per bene.

R. Ti intriga il fatto che la risposta non arrivi subito?

I. S, quello che comunque cio, una serie che non tutti guardano. Non penso sia c'ha
comunque degli ascolti da record ma non come un Friends o come, per non d Beautifil dico eh
eh che ne so, Kyle XY. un po' una serie, non ti dico d'elite, ma non se la guardano tutti. Non
possono se ne possono interessare tutti. Un'altra cos tipo FlashForward, o una cosa del genere,
che pure quella m' piaciuta un pochino per non la sto guardando, oppure quell'altra cosa era 24
ore, un'altra serie un po' cos, simpatica, o senn quella l di quei diecimila, tipo era una cosa del
genere, si chiamava Diecimila di tutte quelle persone trasportate nel tempo, beh non mi ricordo
bene.

R. Secondo te cosa le rende queste serie pi d'lite?

I. Sono molto complesse, anche la bravura degli autori, anche a formarsi la loro nicchia di fan, di
cose non a fare una serie per tutti.

R. Secondo te gli autori di Lost ci sono riusciti, a non fare una serie per tutti?

I. S s, c' tanta gente che l'accann la lascia perdere perch troppo, cio, o dice No un casino,
no tutta una cavolata cio, insomma banalizzano, generalizzano, e poi magari non vedono la
serie o l'episodio. Chi la segue con costanza uno che appassionato in primis a questo tipo di
genere, e poi ai telefilm quelli l un po' pi impegnativi, cio meno anzich rilassarti quando vedi
una cosa, quando ne vedi un'altra invece ti, ti intrippi.

R. Guardando Lost non ci si rilassa?

I. Ma s, e poi sono degli stronzi, lo sai perch? Perch alla fine della puntata sparano quella cosa
Pam! Giuro su Dio li ammazzerei. pure quello che mi da un sacco d cio, non quello in s e
per s, ma tu sei cos senti quella canzoncina tu-tu-tu-tu pam! {fa il suono della sigla di Lost}
Bravissimi. No m me devo guard pure la prossima, porco giuda! Gli ho anche bestemmiato
addosso, eh, non ti preoccupare. Nel senso, mi hanno fatto veramente incavolare.

R. Ti capita di arrabbiarti per certe cose?

I. Ma s, ma s perch magari certe volte DOVEVANO far finire la puntata in un certo modo, invece
proprio per tirarti l'hanno stoppata prima.

R. Ti viene in mente qualche esempio?

I. Ma sono un sacco di puntate, se me lo dici tu me lo ricordo, ma senn 'spetta. Perch poi ho
avuto un periodo di stop, perch non l'hanno dato pi sulla Fox e quindi l'ho dovuto guardare io,
per tra la scuola e tutto c'ho avuto un buco tra la terza e la quinta.

R. Come mai?

7
I. Ho visto prima, seconda, terza, stagione della quarta ho visto tre o quattro puntate e poi non l'ho
vista pi, poi ho iniziato con la quinta. Per poi ho detto no alla quinta, ho ripreso la quarta e poi ho
finito tutto quanto.

R. Cos non ce la facevi?

I. No, cos no. C'erano alcune cose cio, il fatto che se tu ti perdi una cosa come cinque puntate,
che in un telefilm sono comunque tante e pu succedere qualsiasi cosa, pensa in un'intera stagione,
e poi senti le prime puntate della quinta stagione in cui dicono delle cose e tu stai l, ti chiedi E
questo quando successo?. Un macello, un casino! E devi andare per forza a riguardartele, senn
non ce la fai. Non ti stai appassionando, se non vuoi sapere tutto.

R. Certo. Ancora non abbiamo parlato dei personaggi

I. AH! Dimmi dimmi.

R. Qual il personaggi che ti ha colpito di pi, o i personaggi?

I. Mah, a me adesso mi sta colpendo molto il dottore. Perch c'ha 'sta voglia di rimane' sull'isola,
anche se non ho finito di vederle, e questo un grave gap, una grave mancanza. Per il dottore
comunque un po' protagonista, anche se poi a un certo punto mezzo scomparso, perch sono
arrivati nuovi personaggi. Infatti dalla prima alla sesta stagione si sono avvicendati un sacco di
attori che sono subentrati, in quantit assurda.

R. Ti piace?

I. S, una cosa fighissima di Lost, che mettono dentro nuovi personaggi e tutto quanto. Una cosa
che mi venuta in mente la dottoressa Rousseau, una cosa che magari senti e poi la dicono anni
dopo, ovvero il figlio avuto in comune con Ben il capo degli altri? Ben? S, Ben, no s s, Ben.
Lo spiegano tipo nella quarta puntata come come aveva avuto questa figlia, con chi ce l'aveva
avuta, la Rousseau come arrivata sull'isola, com'erano morti i suoi compagni tutto. Quello lo
spiegano un sacco di tempo dopo, e ti lascia senza fiato. Comunque parlavamo dei personaggi

R. S, mi parlavi di Jack

I. Jack mi piace tanto, perch c' dal primo episodio, uno dei protagonisti, uno di quelli che stanno
scritti sulla parete, sulla lista che vogliono gli altri. un po' pi il paladino, uno dei sani principi
che infatti ha avuto un sacco di crisi, c'ha avuto delle brutte situazioni. tutto un processo il suo,
quello che tramite l'isola cambiato. Anche Locke, che all'inizio era partito come il buono, cio a
me 'sta cosa m'ha stupito il fatto che ora il cattivo. Noi lui l'abbiamo visto dalla prima puntata,
quello che s' alzato dalla sedia a rotelle, proprio una conquista, un personaggione! Il fatto che
cambiato cos, pure questa una cosa fighissima! L'evoluzione sia in bene sia in male, ecco. Jack
sempre stato leader, poi da un certo punto non lo stato pi, e poi adesso non gli importa pi di
tanto dell'isola, gli importa pi di se stesso. Gli importa della sua missione personale sull'isola e
nella vita. Mi piace anche Sawyer, Sawyer il figo. Quello con la storia pi malsana per pi figa,
per anche lui uno che non necessario a tutte le vicende. Ho detto una cazzata: non che non
necessario, ma fine a se stesso, in fin dei conti. Come Kate. Mh m' piaciuto che arrivato Jin
con l'elicottero e tutti quanti, mi piaciuto che passato con loro. Poi, Sayid, pure quello pensavo
fosse un buono, mentre poi dopo tutti flashback si rivelato un mercenario, un torturatore poi
c'era stata 'sta conversione, poi subito dopo due episodi tornato un cattivissimo spietato agli ordini
di Locke che gli ha promesso di riportargli la moglie. diventato di nuovo il mercenario della
8
situazione e pure lui per un bel personaggio, uno di quelli tosti della situazione quando c'
lui a partecipare a qualche situazione si fa sentire, perch sempre come si dice, indispensabile.

R. una qualit importante, per te?

I. S s, moltissimo. Poi m' dispiaciuto molto che hanno fatto sparire subito il nero con il figlio
come si chiama Eric? Per esempio questo personaggio c'era stato tutta la prima stagione, poi
rapiscono il figlio e rapiscono lui, non si sa dove vanno a finire, e adesso lo fanno vedere a sprazzi.
Su tutte le stagioni, lo fanno vedere una o due volte. Poi una decisione strana; io vorrei sapere
anche la disponibilit degli attori per queste serie televisive. Cio, se hanno deciso di fare questo
cose perch un attore ha declinato, oppure se l'hanno cacciato e gli sarebbe servito in seguito ma
non tornato.

R. Ti sei fatto un'idea in proposito?

I. Secondo me il personaggio che eliminato stata Juliet. Quella che non sarebbe dovuta morire, pi
che altro. stato strano, perch lei c' stata poco una stagione, una stagione e mezzo, pi o meno.
Se noi parliamo di una trama, di una storia di questa serie, che deve andare in questo modo, quindi:
se la storia cos come l'hanno scritta e raccontata mi piace, se invece hanno dovuto cambiare
qualcosa in seguito a dei personaggi a degli attori che hanno rifiutato, mi piacerebbe saperlo.

R. Hai questa curiosit?

I. S. Va bene far scomparire gente cos se stato scritto per, senn vuol dire che hai dovuto
cambiare qualcosa, che hai dovuto cambiare tutta la storia.

R. Mi facevi l'esempio di Juliet

I. Perch lei stata poco e improvvisamente se n' andata! Poi, aspetta chi era ah mi venuta in
mente un'altra cosa, poi dico questa: c' questo equipaggio, no, i passeggeri del volo 815, ma sono
15 gli attori che recitano, gli altri sono comparse, ma non si sa cosa ci fa 'sta gente sulla spiaggia.
fortissima. Uno appassionato totalmente a questa cosa, per deve sapere tutto. Gli autori partono
volendo creare una cosa nuova, diversa, e per devono essere devono tenere l'impegno fino alla
fine. Per gli ascolti, o per altre cose, hanno tolto di mezzo alcuni personaggi. No, cos, una
curiosit mia.

R. Ma certo, molto interessante, e si lega moltissimo al modo in cui tu vedi Lost.

I. Anche perch cio, tu parli, io leggo qui scritto Il caso Lost. proprio un caso, una cosa strana,
altrimenti avresti parlato di altro. Visto che particolare, dev'essere corretto dall'inizio alla fine;
ormai una cosa per gli spettatori, per i fan.

R. E mai hai pensato di cercare la risposta a queste domande, per esempio tramite internet?

I. Mi sono visto due o tre interviste, due o tre speciali, dei due sceneggiatori, Lindelof e l'altro,
che raccontavano su Sky o sui canali di cinema, in cui davano speciali su Lost. Mi piacciono loro,
sono due personaggi strani, ma ricerche su Internet, magari pi letto su una rivista loro dichiarazioni
o pezzi su di loro. Su internet poco, per quando c'era qualcosa in tv lo guardo.

R. Quindi pi su televisione e giornali, quando ti capita.

9
I. S, quando li intervistavano o parlavano di loro in televisione li guardavo. Magari non tanti
speciali, ma due o tre s.

R. Diciamo che, s, Internet non la prima cosa che ti viene in mente.

I. No.

R. Bene Ti capita mai di collegare Lost, per quanto hai detto sia particolare e unico nel suo genere,
sia ad altri programmi televisivi o serie, sia a tutto quello che ti pu venire in mente che possa
essere

I. Diverso.

R. musica, libri

I. Diverso.

R. S, qualche collegamento, non solo per la sua unicit ma per un qualsiasi motivo. Se ti mai
capitato.

I. Mh

R. Per quello che mi hai detto dev'essere difficile, per te, collegare Lost a una qualcosa

I. Appunto! difficile perch diverso da tantissime altre cose. Per libri, un pochino Robinson
Crusoe, ma alla lontana. Alla lontanissima! Quello di Crusoe comunque un naufragio che poi
porta a vedere 'sto personaggio solo, che si crea una vita l, per c' questa idea di una parte
isolata del mondo, di essere dimenticati dal mondo, di essere sperduti, di dover contare sulle proprie
forze, di dover fare appunto squadra. Magari non so, boh non mi viene in mente niente!

R. Tranquillo, non c' problema, questa era una domanda complicata, per con la tua risposta il
collegamento c': l'idea della sopravvivenza, dei legami che crei

I. quello s. E poi no, niente.

R. Non ti preoccupare, davvero, la risposta gi ottima. Volevo chiederti: provi emozioni forti,
mentre guardi Lost?

I. S! Non ti dico che ho pianto, per mi sono dispiaciuto, s, emozioni forti.

R. Puoi farmi qualche esempio?

I. Tipo quando morta Juliet! Lei era un personaggio che mi piaceva, mi dispiaciuto un sacco. Poi
quando si ritrovarono padre e figlio, dopo tanto tempo, oppure proprio quando aprivano la porta
c'erano due guardie e dietro non c'era niente! Quando erano in quel villaggio.

R. E l, cos'hai provato?

I. E l ho pensato Geniale!, ero esaltato. E poi lo stupore, sempre, all'ordine del giorno.

R. Rabbia?
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I. S, un po' quando forzano le situazioni come ti dicevo prima. Un'emozione forte me l'ha data il
fatto che Daniel, lo scienziato, ritrova la mamma sull'isola che era compagna di quell'altro e lei
non sapeva chi fosse lui, perch doveva ancora nascere, doveva ancora pensare di fare un figlio,
quella era una cosa e poi l'ha ammazzato lei!

R. Le storie dei personaggi ti suscitano emozioni?

I. S, ma sai quante altre ce ne sarebbero? Jack e suo padre, suo padre che non l'ha mai apprezzato,
lui che era un medico affermato e un uomo di successo, e suo padre che era un ubriacone non l'ha
mai amato. Poi Kate, che ha dato fuoco alla casa con l'amante della madre, poi Claire e il figlio e
poi TANTO mi hai fatto venire in mente la scena della stazione specchio, dove muore dove
muore Charlie! stata un'emozione parecchio forte quella. E poi e poi, adesso, nelle ultime
puntate hanno fatto rivedere il pezzo della mano di Charlie!

R. L cos'hai pensato?

I. L stato forte, li m'ha fatto ride, sai quel ghignetto? 'Mazza, bel tocco. Proprio figo.

R. Emozioni forti ce ne sono state, si vede.

I. Sto pensando pure a cose pi recenti, ma mo' stiamo alla fine nell'ultima stagione si spiegano
tante cose e si spiegano un sacco di cose ma il succo, il grosso sta in tutte le altre stagioni. Si pu
parlare tanto dell'ultima stagione, ma si pu parlare TROPPO di tutte le altre! Ne sono successe
tante e questo l'epilogo. Io pensavo ne facessero altre due!

R. E come lo vivi, questo epilogo?

I. E niente, mi dispiace, mi dispiace parecchio. Volevo andare avanti, volevo non finisse mai! Sai,
come quando ti vedi un film e non ti piace il finale perch, insomma o volevi un buon finale poi
non ho visto il finale! Visto che si parla di una cosa che se t'appassiona t'appassiona tanto, puoi
parlarle finch vuoi ma alla fine devi sapere come hanno concluso. Io adesso c'ho tante belle cose
da dire su di loro, per magari dopodomani vedr il finale e sar furente!

R. Cosa vorresti da questa puntata finale?

I. Ancora due o tre risposte, anche perch quando arrivi alla quinta o all'inizio della sesta stagione
hai capito gi tutto. Anche perch se guardi cinque stagioni senza capire niente hai perso tempo! Si
gi capito molto, come giusto che sia ma mancano ancora delle cose. Vorrei sapere chi rimane
sull'isola, che fine fa l'isola, chi porta avanti questo atto di custodia dell'isola vorrei sapere perch
so' tornati tutto quel pezzo in cui sono tornati nel mondo civile mentre tanti sono rimasti vero
che c'hanno fatto vedere come tornati l hanno vissuto, per adesso che finito tutto vorrei sapere a
che vita tornano tutti i personaggi. Che fine faranno, chi rimarr l, cosa ci sar.

R. Ti mancher, anche considerato tutto quello che mi hai detto?

I. S, mi devo trovare subito un'altra serie, mi devo trovare un'altra occupazione! No, scherzo. Mi
devo trovare una serie ti ripiego, perch dopo di questa ci sar un vuoto. Prima quando uno sapeva
che ricominciava, era comunque eri contento! Ora invece finita, la mia serie preferita finita!
Purtroppo non ci sar pi.

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R. Cosa ha significato per te essere spettatore e fan di un telefilm come Lost?

I. Forse, uno che se le guarda tutte le serie, uno a cui piace questo genere, anche uno comunque
cio, a guardare Lost, non dico che m'atteggio per mi piace, e mi dispiace che non lo guarda tanta
gente. Cio, quanto sarebbe bello che tutti e quattro qua fossimo tutti e quattro fan, parlare tutti di
Lost per un'ora fregandocene del tempo. come Dio! Cio, l'interpretazione personale tutto, per
mettere tutte le cose in comune pure quello importante.

R. Sono poche le persone con cui riesci a confrontarti?

I. Sono pi quelle con cui non ho avuto niente da dire e con cui ho subito lasciato perdere il
discorso, che quelle con cui ho parlato anche solo dieci o venti minuti. M speriamo di conoscerle,
magari m che finita, magari Oh te lo vedi Lost?, Oh te lo vedi Lost?, Oh hai visto la
finale?.

R. Prima di chiudere vorrei tornare solo per un attimo ai personaggi. Ti far solo qualche
domanda.

I. Perfetto.

R. Ci sono stati momenti in cui ti sei immedesimato in uno o pi personaggi?

I. Cio, magari, ti dico: sono piaciuti dei personaggi perch mi sono rivisto in alcune scelte che
hanno fatto quello.

R. Ti va di farmi qualche esempio?

I. Che ne so quando per esempio, c'hai presente quella missione in cui vanno in quella stazione
dove c' quel personaggio che poi si metter a capo degli altri, anche sorpassando il dottore cinese
che era il padre di Jin? Come ha agito l Sawyer: era membro del progetto Dharma, e da solo si
creato una vita, entrato nella comunit, per poi l'ha subito tradita. Sono tornati gli amici e l'ha
subito tradita, l m' piaciuto un sacco. Ha sentito il ritorno del gruppo ed subito tornato con loro.

R. Avresti fatto la stessa cosa?

I. Quello m' piaciuto un sacco, quello proprio come avrei fatto io ha subito rinnegato queste
neo-amicizie con questi, che non li aveva mai amati forse, per si vede in alcuni episodi che lui dice
Io co' 'sta gente c'ho vissuto quattro anni, quindi c'ha avuto cose da condividere, per quando
sono tornati gli altri stato poi una storia fighissima, anche se non c'entra con la domanda che
m'hai fatto tu quando Locke viene trasportato l in mezzo al deserto, dove c' quella telecamera
che lo punta su e poi andr da Widmore, e si scoprira tutta quanta l'organizzazione di Widmore. Poi
quando muore e risorge, quando lo impicca Ben, quando il nero che gli stava dietro e faceva il suo
bodyguard, era il bodyguard di Widmore che diventa il bodyguard di Locke, quando lui muore ti
chiedi Chi cavolo l'ha ucciso questo se Widmore dovrebbe essere il capoccia di tutti?. Anche
quella una storia molto figa. Tutto il quadro di Locke molto figo, anche adesso che Jack gli ha
proposto l'operazione e non fa in tempo a finire che lui No, grazie, poi scopri la storia del padre
che l'ha messo sott che hanno fatto l'incidente col padre ed rimasto paralizzato, tutto quanto.

R. L'hai trovato coinvolgente?

12
I. Quella un sacco, quella un botto boh, proprio un trip! Era tanto che non ne parlavo con
qualcuno, ti giuro, per questo che parliamo e non mi vengono in mente tutti quanti perch non
ne parlo mai con nessuno!

R. Mi fa molto piacere, anche perch come vedi ricordo genera ricordo. Adesso immagina di essere
tu sull'isola: per chi avresti avuto pi simpatia, e con chi invece avresti avuto un po' di frizioni?

I. Carina come domanda! A pensarci adesso ti direi con Jin, sicuramente mi sarebbe piaciuto come
personaggio, con Hurley me la sarei spalleggiata, anche solo perch diceva sempre Coso. Questo
con i personaggi secondari, con i primari c'avrei avuto forse un po' di conflitto, anche perch a me
piace comunque essere centrale nelle vicende, quindi magari essendoci troppi personaggi non
avrei simpatizzato con Jack che era appunto il leader indiscusso, o con Locke, che va b, adesso
un dio quindi pi di tanto non sarebbe il caso.

R. Ti immagineresti ad avere dei confronti, dei conflitti con qualcuno?

I. S s, con loro con Sawyer subito! Tornando a prima m m'hai fatto venire in mente un'altra
cosa una scena che m'ha toccato i due signori, la coppia lei nero e lui bianco ma non mi ricordo
come si chiamano, che si perdono e si ritrovano, si perdono e si ritrovano! Anche Jin e Sun no,
per io il cinese non dicevo Jin! Miles dicevo, m'hai fatto proprio sbarellare! Miles mi sarebbe
piaciuto, no Jin no! Jin cinese, con lui non c'avrei parlato: parla cinese! No, con Miles un botto,
co' Jin no, spiccica du' parole e sta sempre appresso alla moglie! Milese, Hurley e forse Locke
avrebbe abbindolato pure me, magari, poi non so.

R. Qualche alleato te lo saresti fatto, mi sembra.

I. S s, per tutti i the Others mi sarebbero stati antipatici, da come mi sembrano tutti quanti una
spedizione fascista sull'isola! Organizzati, troppo organizzati. Anche il padre di Ben proprio un
colpo! Cio, il figlio che uccide il padre e tutta quanta la la spedizione, tutti quanti i partecipanti
alla spedizione con quel gas a ultrasuoni. No vab, non gas a ultrasuoni che ? Non so che era,
quella che a tutti quanti gli sanguinava il naso comunque gli Altri sicuramente no, erano tutti
quanti una razzaccia. Pi i naufraghi. E poi basta.

R. Per me perfetto cos. [lui fa segno di voler nuovamente parlare] Dimmi dimmi!

I. L'ultima cosa: la Rousseau! una grande, nel senso: un altro personaggio in cui mi riconosco,
avrei cercato di stare con lei e di conoscerla, perch una di quelle toste. la prima che arrivata
sull'isola, da sola, con i francesi, con un figlio avvincente.

R. Davvero. Beh, grazie!

I. Prego!









13











14
Append|ce su| consum| cu|tura||

Med|amente con qua|e frequenza ved| |a tv?


1uLLl l glornl della seLLlmana
3-4 glornl alla seLLlmana
1-2 glornl alla seLLlmana
Meno dl una volLa a seLLlmana




In una g|ornata standard per quante ore med|amente ved| |a tv?

Meno dl 1 ora
ua 1 a 2 ore
ua 2 a 3 ore
ClLre 3 ore




VII. 1| e|encher una ser|e d| cana|| te|ev|s|v|. uo| d|rm| con qua|e frequenza segu| quest| cana||
durante |a sett|mana:

Spesso oco er nu||a
( 1-2 volLe / seLL) (3-4 volLe / seLL)

8al1
8al2
8al3
8eLe4
Canale3
lLalla1
La7
Canall dl lnformazlone su
Sk? (SkyLg24 -ralnews24)

Canall dl lnLraLLenlmenLo
su Sk? (lox, eLc)

Canall dl clnema su Sk?
Canall dedlcaLl al ragazzl
su Sk? (Cx1, ulsney
Channel eLc)

Canall dl sporL su Sk?
AlLra 1v saLelllLare
15
Canall premlum del u11

In med|a |n una sett|mana tu segu|

Spesso oco er nu||a
(3-4 volLe / seLL) (1-2 volLe / seLL)


llcLlon Lv
CarLonl anlmaLl -
rogramml per ragazzl

1g
lllm
rogramml dl aLLuallLa -
ApprofondlmenLo

lnLraLLenlmenLo
SporL
1alk show
uocumenLarl
AlLro


In med|a con qua|e frequenza asco|t| |a rad|o |n una sett|mana?

lu volLe al glorno
1uLLl l glornl
3-4 glornl a seLLlmana
1-2 glornl a seLLlmana
Mal o quasl mal

ua|e]| staz|on| rad|ofon|che asco|t| con magg|ore frequenza?

1 8adlo Cnda 8ossa
2 ......
3 ......

In med|a con qua|e frequenza |egg| un quot|d|ano |n una sett|mana?

1uLLl l glornl
3-4 glornl a seLLlmana
1-2 glornl a seLLlmana
Mal o quasl mal

ua|e testata |egg| p| d| frequente?

1 La 8epubbllca 2 ........ 3 .......

Legg| |a freepress?

Sl no
16
Se sl, quale LesLaLa......

19. Ut|||zz| |nternet?
Sl no

20. Se s|, con qua|e frequenza |o fa|?

1uLLl l glornl
3-4 glornl a seLLlmana
1-2 glornl a seLLlmana
Mal o quasl mal

21. Se s|, qua|| s|t| v|s|t| con magg|ore frequenza?

locebook
oo1obe
lokepobbllco.lt


19. Se s|, |o fa| per:




s| no

Cercare lnformazlonl

Leggere glornall on llne


Svago, dlverLlmenLo


CesLlone del rapporLl con gll
alLrl (forum, soclal neLwork
slLes, chaL)


Scarlcare maLerlall (vldeo, mp3)


Carlcare maLerlall (vldeo, mp3)


uLlllzzare e-commerce


glocare on llne




20. na| un prof||o su un soc|a| network?

Sl (Cuale: lacebook)
no





17

20. 20. 20. 20. Neg|| u|t|m| tre mes|, con qua|e frequenza ha|:



1uLLl l glornl
o quasl
Almeno una volLa alla
seLLlmana
Almeno una volLa al
mese
Almeno una volLa negll
ulLlml 3 mesl
Mal


leLLo un llbro
non scolasLlco

guardaLo un fllm
al clnema

vlslLaLo una
mosLra/un
museo

asslsLlLo a uno
speLLacolo
LeaLrale

asslsLlLo a un
concerLo dl
muslca pop,
rock, eLc.

asslsLlLo a un
concerLo dl
muslca classlca

asslsLlLo a una
manlfesLazlone
sporLlva

frequenLaLo
dlscoLeche

AlLro (speclflcare) __________________________________________________________________



















Intervista 8 Corinna

Luogo e data dellintervista: Roma, 7 Giugno 2010

Durata: 0,53 h.

Intervistatrice: Vera DAntonio

Osservatrice: Alessandra Maffei

Informazioni sociografiche dell'intervistato

1) Sesso: F

2) Et: 21

3) Comune di Residenza: Brindisi

4) Titolo di Studio: Diploma Liceo Classico

5) Professione: Studentessa

Note dellosservatore

L'intervista ha luogo a casa dell'intervistata, alle ore 16 del 7/06/2010. L'intervistata seduta al
tavolo della sua cucina, piccola, silenziosa e illuminata dal sole: alla sua sinistra siede la
ricercatrice, alla sua destra l'osservatrice. Il registratore sul tavolo, insieme a ad alcuni fogli, tre
bicchieri e una tazzina da caff. L'intervistatrice indossa un'ampia maglietta bianca con una stampa
vintage e una gonna celeste con una stampa a fiorellini. Tiene le gambe accavallate e sia il suo
corpo che il suo sguardo sono totalmente rivolti verso l'intervistatrice. All'inizio perplessa, quasi
dubbiosa rispetto a ci in cui stata coinvolta, ma sin dalle prima domande acquista tranquillit e
scioltezza: si lascia andare all'ironia, gesticola e ride spesso.
1
R. Ciao Corinna grazie mille per la tua disponibilit a farti intervistare. Come gi ti ho anticipato,
ti contatto come pubblico di Lost, come persona che guarda e che segue Lost. Questa intervista ha
motivazioni universitarie, si svolge nellambito di un progetto universitario. Il nostro incontro
durer pi o meno unoretta e ti chiedo di poter registrare quello che mi dirai per non perdere
informazioni preziose. Ti far firmare una liberatoria per poter lavorare sulle informazioni che mi
darai ma non verranno utilizzati i tuoi dati n per scopi pubblicitari n promozionali. Prima di
cominciare volevo chiederti di parlarmi un po di te, quindi chi sei, che fai, che cosa ti interessa...

I. Allora - sono una studentessa universitaria fuori sede, studio filosofia e diciamo che guardo
abbastanza telefilm da - potermi, non lo so, definire forse una... patita? No patita troppo, dai,
{sorride} appassionata, dai, appassionata di telefilm. Lost lho snobbato un po allinizio, perch
tutti questa pubblicit attorno che cera, non lo so, magari vado a cercare qualche telefilm un po di
nicchia, anche di quelli non tradotti in italiano perch la traduzione pessima, poi mi sa che le
prime stagioni di Lost erano comunque non..erano..non avevo ancora il computer, non potevo
vederle in lingua originale e in lingua originale rendono molto di pi e quindi insomma stato un
po difficile seguirle e tutto quanto, poi sono arrivata qui [siamo nella casa dellintervistata, che
divide lappartamento con altre studentesse fuori sede come lei] e la mia coinquilina mi ha spinto a
provare a vederlo. Cho provato e via

R. Mi hai detto che segui quindi molti telefilm. Quali sono questi telefilm, anche un podi nicchia,
che segui?

I. Allora, guarda, magari ora sono diventati famosi quindi laffermazione di prima non tanto...
{ride} per mi piace Glee tantissimo oppure, che ne so, cera anche The Big Bang Theory che era
anche...e non lo so, ora sono tradotti in italiano, per, non lo so, parlando con la gente, anche con i
miei amici, loro ne li vedono tantissimo, non li seguono, non lo so, vedono quelli che vengono
trasmessi in fascia pomeridiana mmm insomma soap-opera cos oppure asp fammi pensare...no
vabb, Alla fine arriva Mamma non credo che possa essere di nicchia poi non mi piace neanche
tantissimo, - quale, quale altro? Ho visto per un periodo Community che forse il telefilm pi
sottovalutato nella storia dei telefilm, mmm poi aspetta fammi ricordate. Cos, guarda, ti dovrei
prendere un attimo la lista, aspetta, ah! Accidentally on Purpose, non so se la pronuncia esatta,
per mi piace tantissimo, perch conosco lattrice che la stessa che faceva Dharma&Greg. Non so
se la conosci, quella biondina, cos. Tra laltro ogni volta che penso a Dharma penso anche a Lost
quindi tutto si ricollega insomma! E poi..vabb ora non me ne vengono tantissimi in mente per
mmm ecco, non ho una memoria di lista cos, per pi o meno sono questi.

R. E come li segui?

I. Li seguo scaricandoli su internet

R. Tutti?

I. S

R. E il tuo rapporto con la televisione?

I. Zero! Zero, soltanto qualche volta in streaming Rai Tre... no, Rai Tre? Rai Due? Non lo so
nemmeno, sul computer vedo Che tempo che fa il sabato e la domenica.

R. Quindi se guardi la tv, la guardi dal computer
2

I. S - perch hanno monopolizzato un po tutto, non so se te ne sei accorta, del digitale e tutto
quanto, cos...

R. E al di l dei telefilm quali altri generi preferisci? Se non guardi telefilm cosaltro ti piace
vedere?

I. Umm allora, mi piacciono tanto le commedie francesi. Quelle commedie che si potrebbero anche
definire commedie per i colori vivaci, carini che hanno, per poi alla fine ci sono anche questa
sfumatura un po drammatica, tipo Il favoloso mondo di Amelie oppure Jeux denfant, che stato
tradotto malissimo in italiano con Amami se hai coraggio. Ah! Anche un bel film stato La classe,
uscito lanno scorso, bello, quello anche era francese, e tutti i film di Trouffou mi piacciono
tantissimo

R. Quindi o telefilm o film?

I. O telefilm o film, s

R. E quando scegli di guardare un telefilm, che tipo di telefilm preferisci? Cio c un genere
particolare che ti piace, o un personaggio particolare..?

I. Allora diciamo che devono decollare abbastanza subito perch non ho abbastanza pazienza per
aspettare uno due tre puntate perch decollino. - Se mi fanno aspettare troppo io perdo entusiasmo,
anche perch una puntata dura dai venti ai quaranta minuti. Avendo io anche una vita intorno
{ride}, un po difficile aspettare cos tanto. Quindi se mi prendono subito aspetto il pilot, le prime
due-tre puntate e poi via. Se no no. Quindi, s, in base o a consigli oppure andando in giro, leggo la
descrizione e via.

R. Grazie mille per queste prima puntate che mi hanno aiutato a conoscerti un po meglio. Adesso
ci addentriamo in Lost. Tu prima hai gi accennato a Lost dicendomi un sacco di cose interessanti
che vorrei approfondire. Tu prima mi parlavi di come hai scoperto Lost.. Parliamo proprio di
questo. Come hai scoperto Lost e come ti sei approcciata a lui?

I. Allora io ricordo che la prima volta che vidi o sentii parlare di Lost era lestate del primo anno
duniversit. Ero a casa di questa mia amica al mare e stavano trasmettendo forse o la quarta o la
quinta serie. E lei era tutta fomentata per questo telefilm e io pensavo ma che cos?. Mi ricordo
che usc Harley e qualcuno disse aah ecco il ciccione!. Io pensavo fosse una cosa molto
simpatica, un telefilm molto comico, e invece no. Poi mi traumatizzarono con tre stagioni in otto
minuti. Dissi no no no non posso vedere una cosa che crea cos tanta dipendenza.

R. Cos tre stagioni in otto minuti?

I. un filmato che c su Youtube che ti fa vedere tre stagioni di Lost in otto minuti, e una volta
visto ti crea dipendenza, e tu devi cominciarlo a vedere. Puoi anche restarne fuori da persona un po
pi razionale, io ne sono restata fuori per un po di anni. Poi il destino si ripresentato, e in questa
casa ho trovato la mia coinquilina che mi ha di nuovo parlato di Lost. Ho detto Va beh,
addentriamoci.

R. Quindi primo approccio, hai visto quasi di sfuggita una puntata, casualmente, con unamica...

I. S
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R. che lo guardava, che aveva la tv accesa in quel momento, quindi in tv.

I. S

R. Dopo di che? Sei venuta a vivere in questa casa dove hai incontrato persone che lo guardavano
e te ne hanno parlato. Che successo allora?

I. E che successo? Che mi hanno incuriosito cos tanto che ho detto.. Perch poi si parlava tanto di
questa ultima stagione, sentivo discorsi su si stanno accumulando teorie stranissime. Al che ho detto
va beh, dai, cos male non potr farmi. E invece...

R. Quindi hai cominciato dallinizio?

I. S s ho cominciato dallinizio e ho cominciato a vedere la prima, la seconda, la terza,
ricordandomi comunque il riassuntivo degli otto minuti che, tornassi indietro, forse non lo rivedrei
perch molte cose...forse avrei pi spalancato la bocca rivedendole. Ci sono scene che invece mi
sono un po rovinata con tutto ci.

R. E come le hai viste tutte questa stagioni?

I. In streaming oppure scaricandole sempre da internet.

R. Quindi mai in tv?

I. No mai, e come facevano, era gi passate.

R. E in che lingua le vedevi?

I. Allora, quando non avevo troppo sonno per restare sveglia a leggere i sottotitoli, le vedevo in
inglese, quando invece mi sembrava un po difficile leggere i sottotitoli, anche per la stanchezza
degli occhi e cos, le vedvo in italiano, Anche per creare un confronto tra doppiatore e lingua
originale

R. E come preferisci guardarle, in originale oppure con i sottotitoli?

I. In originale con i sottotitoli, dai! Comunque tutta unaltra emozione. Sentire Sawyer o John
Locke in lingua originale tuttaltro che in italiano. Va beh il problema di tutti i telefilm questo,
purtroppo.

R. Quindi sei stata una maratoneta?

I. Beh no, mi sono fermata...ho avuto il blocco della terza stagione, tantissimo quarta e quinta con
un po di fatica e poi per iniziare la sesta ho aspettato tantissimo anche perch era lultima e quindi
una volta finito che cosa avrei fatto? {ride} Finito quello che cosa avrei potuto vedere? Cio che
cosa, le pause tra uno studio e laltro, tra un esame, che cosa sarebbero state? E quindi...va beh.
{ride} Sto esagerando ovviamente, sto scherzando. Per ho aspettato veramente un bel po perch
volevo essere un po pi lucida, un po pi pronta per fare veramente il punto della situazione.
Infatti mi servito, eh?

R. La motivazione per cui tu hai avuto questo blocco alla terza serie?
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I. Perch, uhm linizio della quarta non mi piaciuto tanto. Cio quarta e quinta non mi sono
piaciute tantissimo. Infatti non me le ricordo nemmeno tantissimo bene. Ho come dei salti, dei salti,
dei vuoti, per cui per me quasi si potrebbe passare direttamente alla sesta. Ovviamente serva un filo
logico, per non mi hanno interessato pi di tanto. Non ricordo tantissime cose, forse perch le ho
viste anche un po di sfuggita, cos.

R. Dei vuoti che ti sei creata tu perch non ricordi alcune cose..

I. S s, perch non c stata continuit nello studio di Lost

R. oppure storie perch loro, gli sceneggiatori, sono riusciti ad aprire alcune storie, alcune
trame e non le hanno concluse

I. Anche anche! Perch..s, ma a Lost si aprono sempre storie e domande che non vengono chiuse.
Tipo ne stavo parlando anche ad Alessandra [coinquilina] di quellepisodio, che mi era rimasto in
testa perch mi aveva messo unangoscia pazzesca. Quellepisodio che cera quei due che..non mi
ricordo come si chiamano, erano due truffatori, forse nella prima, nella seconda o nella
terza...insomma, in una delle varie serie {sorride} dove loro venivano punti da questi ragni che
provocavano la paralisi e poi venivano seppelliti e si vedeva la scena finale di loro con gli occhi
aperti e loro che lanciavano la terra sui corpi. Quellepisodio non stato mai pi riaperto. Io dopo
sono venuta qua in cucina, ho chiesto ad Alessandra ma si riaprir? e lei no no, lepisodio pi
inuitle.... Per lansia che hanno creato?

R. Per non tutte le trame sono fine a se stesse, come nel caso che hai appena raccontato. Diciamo
che capita sia che lascino delle storie in sospeso, sia che le chiudano. A parte questo mi sai fare
altri esempi di cose che sono state lasciate in sospeso?

I. I numeri! I numeri, che forse era quello in cui, boh, pi speravo. Una sequenza matematica o una
spiegazione paradivina. Qualcosa del genere, invece non c stato nulla di spiegato di concreto, o
almeno forse io non lho capito. Cio, numeri messi a caso, che erano comuni a tutti, si ritrovavano,
per poi perch, per quale motivo? Come i 108 minuti. Perch proprio quei numeri? Secondo me
sono legati alla vita degli autori il che tutto personale, per dovrebbero farcelo noto cos noi...ci
mettiamo lanima in pace

R. A che sei arrivata con Lost? Lhai finito?

I. S s lho finito.

R. In quanto tempo hai visto tutto Lost?

I. Saranno stati mesi. Forse dalla sessione invernale di esami fino a questa. S, pi o meno. Dopo la
versione invernale. Da Marzo, pi o meno da Marzo.

R. Quindi sei riuscita a vedere la sesta serie quasi in contemporanea con la messa in onda
americana?

I. No, no quando loro erano alla sesta serie, io ancora non cero arrivata. Quando loro lavevano
finita, io dopo una settimana o due ho cominciato a vedere la sesta.

R. Sei stata velocissima
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I. E va b, s come si fa la sesta serie a non vederla tutta dun colpo{ride}

R. Guardi pi puntate luna dopo laltra?

I. E s perch mi lasciano in sospeso. Come fai a dormir dopo, se no?{ride}.No, scherzo, cos
sembro una psicopatica. Diciamo che ti tengono ben vivo quel...quallattesa che proprio cha
bisogno un telefilm per andare avanti e anche giusto che sia cos e non possibile fermarsi a una
puntata soltanto perch uno si mette il paletto di una puntata. Fino a quando ce la fai...ne vedi di
pi.

R. Avevi una ritualit legata alla visione di Lost?

I. No no era random

R. Un momento della giornata particolare?

I. Erano pi momento della giornata quando dovevi fare una pausa piacevole o..di qualsiasi tipo,
mettevo a scaricare una puntata di Lost o a vederla.

R. Ti mai capitato di rivedere delle puntate?

I. Alcune volte per sbaglio, perch magari le guardavo in streaming e non tenevo il conto, oppure
perch a volte le ricordavo. Magari perch era passato troppo tempo quindi volevo fare un
pochettino il punto della situazione, ripartire da prima .

R. Quando guardi Lost, cosa fai? Con chi sei?

I. Ma guarda preferisco stare da sola anche perch, vabb, di solito non mi mai capitata la
situazione di essere insieme quando guardo Lost, poi vabb in genere quando si va al cinema,
quando guardo queste cose che mi piacciono molto o che so che mi possono piacere molto mi
danno fastidio commenti esterni, voci esterne, fiori campo, che mi distolgono dalla concentrazione
oppure dal mio momento emotivo di scambio con il telefilm. E ho guardato purtroppo gli ultimi
minuti dellultima puntata dellultima serie con una persona che laveva gi guardato e purtroppo
non stato un bel momento, e quindi non lo rifar mai pi.

R. Quindi ci vuole concentrazione per guardare Lost?

I. No, no concentrazione, per magari quelle voci fuori campo, che ti dicono uh, questo lo stai
capendo e tu magari non stavi capendo, e vorresti che non ti svelassero niente, perch
inevitabilmente quando hai gi visto qualcosa ti viene di parlare, di dire..

R. E fai altre cose quando guardi Lost?

I. No. Diciamo che mi prende parecchio per fare altre cose. Certo, se mi squilla il telefono,
rispondo.

R. Ricerchi mai anticipazioni o spoiler su Lost?

I. No! assolutamente no! Lo rifuggo come la morte

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R. Per sapresti dove trovarli, volendo?

I. Beh, s, diciamo che anche non sapendo dove trovarli ti appaiono spoiler dovunque non avrei
proprio dovuto accendere il computer prima di vederela sesta serie, perch molte cose me le sono
rovinate.

R. Che cosa, per esempio?

I. Beh, per esempio ho visto unintervista di Evanageline Lilly, si chiama cos? Lattrice che fa
Kate, che andata al David Letterman Show e, va b, nella patetica intervista che gli hanno fatto a
cui lei ha risposto in modo altrettanto patetico {ride}ha svelato tra virgolette il finale della stgione
dicendo mmm allora ci sar Jack che aprir gli occhi, li chiuder e si accorger che stato tutto
un sogno. Cio, linterpretazione si accorger che stato tutto un sogno poi non era davvero
giusta per il finale era veramente quello! Forse era arrabbiata perch adesso non sa che fare senza
lavorare per Lost. Forse si lamentava proprio per quello {ride}

R. Gli spoiler li rifuggi, per magari i commenti con qualcuno, magari nel post visione?

I. S s s quelli li sto cercando disperatamente anche perch vorrei confrontare la mia visione con
linterpretazione che ancora non sono riuscita a darmi completamente con quella di qualcun altro.
Infatti anche ieri sono andata su un forum dove cera scritto che uno degli autori aveva spiegato un
po il finale dicendo che in realt non erano morti tutti come si poteva pensare alla fine quando
escono le due immagini dellaereo ma pi o meno tutto quello che era successo era vera, e infatti
questa cosa mia ha un po rassicurata. Fosse stato tutto falso, io avrei perso tempo

R. In che modo parli con queste persone con cui cerchi di confrontarti, faccia a faccia oppure...

I. Beh, se le trovo faccia a faccia lideale, lideale. Fortunatamente me le ritrovo nellambiente
di casa [indica con le mani lo spazio attorno a lei] e poi allesterno cerco o di creare altro adepti di
Lost e aspettare che vedano tutte le stagioni oppure c un mio amico del liceo che ci stato
parecchio attento alla visione di Lost per cui parlo anche con lui. Per sta a Bologna

R. Prima parlavamo di forum. Raccontami la tua esperienza con i forum di Lost.

I. Nulla, nulla, fino ad adesso nulla. Ora li stavo cercando soltanto per la fine. Perch purtroppo nei
forum anche solo nelle firme puoi trovare degli spoiler o vedere cose che non vorresti, quindi...

R. Quindi da poco che li frequenti?

I. S, da... forse da ieri? {ride}. Ma nemmeno frequentare... cercavo informazioni su Google e
venivo catapultata in questi forum

R. Che tipo di informazioni stavi ricercando?

I. La spiegazione del finale

R. Quindi fino alla fine tu non hai mai utilizzato i forum

I. No, assolutamante

R. E nemmeno mai scritto sui forum
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I. No, no, no. Ma non scriverei neanche di mio pugno

R. Lostpedia la conosci?

I. Eh, si ne ho sentito parlare. Una sorta di Wikipedia per Lost per non mi sono mai addentrata
perch anche l ci sono un sacco di spoiler, purtroppo. Ti pu cadere la mano da qualche parte...

R. E quando avevi quei vuoti di cui parlavamo, quando le cose non ti tornavano, quando ti sentivi
persa in Lost, che facevi?

I. Aspettavo la fine

R. Non hai mai cercato di colmare i tuoi vuoti in maniera alternativa se non...

I. Purtroppo, poich non ho visto le puntate in contemporanea n con la messa in onda americana n
con quella italiana, se fossi andata a cercare queste informazioni avrei avuto delle anticipazioni su
cose che non volevo sapere quindi ho detto va beh, aspetto la fine, mi sto calma calma e poi via

R. Quando pensi a Lost, ti vengono in mente altri prodotti culturali, quindi libri, fumetti, film?

I. Per analogia di questo ritorno, no so, prima c un presente poi c un ritorno... questi salti
temporali, a me verrebbe tipo in mente, che so, Star Wars. C prima seconda e terza e poi quarta e
quinta che passano allindietro, per oltre a questo credo che sia veramente abbastanza unico nel
suo genere oppure che comprenda cos tanti elementi culturali che forse sono gli altri a doversi
riferire a Lost, pi che Lost a doversi riferire agli altri. Cio, per me racchiude troppo per poter
trovare riferimenti

R. Prima hai detto una cosa molto simpatica, che Dharma&Greg [telefilm] ti fa pensare a Lost per
il nome della protagonista.

I. S s per il prodotto Dharma, ma anche che ne so quando vedo le band che producono i loro
bicchierini o le loro magliette con i loro loghi, a me viene in mente il progetto Dharma, questo
riproporre unicona, un logo, allinfinito, in modo cos omologato quasi da dare il mal di testa.

R. Invece conosci le altre iniziative extra-Lost ma sempre riguardanti il mondo di Lost quindi ad
esempio giochi, episodi per il cellulare, alternative reality game, riviste..

I. Conoscevo, ci arrivai per caso tramite questo mio amico di Bologna, un gioco da fare alla sesta
stagione dove potevi schierare le carte dei tuoi personaggi e vincevi in base alla loro uscita...che
cosa nerd!! {ride} Avevi i punti in base alla loro uscita nella puntata. Ovviamente i personaggi
principali valevano molto di pi, poi cerano quelli secondari, le comparse, e i personaggi morti,
che valevano pochissimo, per questa cosa non lho capita in quanto a Lost resuscitano le persone.
Tu potevi comprare le carte di alcuni personaggi e schierarli a quattro per volta o sei per volta nella
settimana nella puntata che doveva uscire, e decidevano i punti in base a ; primo personaggio che
usciva, personaggio principale, personaggio con una frase ad effetto, insomma, cerano vari criteri
per, ci ho giocato pochissimo.

R. E dove ci giocavi?

I. Era proprio un sito. Non ricordo lindirizzo del sito, perch ci ho giocato poco.
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R. E sei riuscita a giocarci pur non avendo visto la sesta serie?

I. E diciamo che era un po una scommessa, ci andavo un po a caso poi quando ho cominciato a
vedere il primo ho provato a schierare qualcosa, il primo nel senso dellepisodio 00 della sesta serie,
che non consideravo sesta serie. Quando ho visto il primo ho cominciato a schierare i personaggi.

R. E come facevi a sapere se avevi vinto oppure no, se ancora non stavi guardando la sesta serie?

I. Te lo diceva il computer. Ma in realt non costituiva spoiler.

R. Hai qualche aneddoto legato alla visione di Lost?

I. {Ride} Ce n uno un po simpatico. Una volta eravamo ad una cena con degli amici ed ero
fomentata molto perch avevo appena visto le prime tre serie e volevo creare altri adepti intorno a
me per poter parlare di Lost. Chiesi ad un ragazzo non troppo simpatico, insomma cera gi un po di
antipatia tra di noi, gli chiesi ma scusa, tu vedi Lost? e Lost vuol dire perduto, no? E il ragazzo mi
disse no, no, non lho visto e allora qualcuno sugger di sottofondo e appieniti che nel mio
dialetto vuol dire e va beh vatti a perdere. Questo suscit un po di ilarit, un episodio
simpatico.

R. Se venisse un marziano, quindi una persona che non conosce Lost per niente, e tu dovessi
raccontargli Lost in poche battute, cosa gli diresti?

I. Oddio, sarebbe difficilissimo. Diciamo che forse il telefilm pi importante degli anni Novanta,
che non si pu prescindere dalla sua visione per una qualsiasi conversazione in generale{sorride}, e
che racconta una storia che non si pu definire fantastica n reale, surreale, dai, surrealista. Oddio
non si pu descrivere, perch se poi faccio spoiler? Diciamo che ci sono queste persone che
approdano attraverso un incidente aereo su unisola e da qui... Per non si sa cosa succeder,
qualcosa che non mai stato visto nella vita reale, dai, direi questo, dai

R. C secondo te un filo conduttore?

I. Beh, c la visione del destino di Locke, per una sua visione personale Ci sono pi fili, dai,
perch forse ogni personaggio costituisce un filo a s stante, un processo di crescita. Forse. Cio in
tutti i telefilm comunque in tutti i film ci sono questi personaggi che crescono, maturano, arrivano a
una conclusione quindi, dai, si potrebbe dire che forse un processo dialettico dei vari personaggi
che approdano a una maturazione di s con vari scopi, confrontandosi con gli altri. Beh s perch
loro si negano, poi ci sono queste vite parallele dove si pu parlare anche di autocoscienza, di
negazione di s quando c Sawyer che diventa, per esempio poliziotto nellaltra vita, quella
lautocoscienza di Sawyer, quello che Saywer non ma che sarebbe potuto essere ma che alla fine
lo fa diventare quello che nella realt. Anche lui allinzio una persona assolutamente non lo so,
forse un po meschina, un po calcolatrice. Anche lo stesso Sayid per esempio, personaggio
buonissimo che per stato cattivo. Per noi non riusciamo a vederlo in veste di cattivo, ci ispira
comunque molta bont, fiducia. Io mi fiderei di Sayid, eppure... torturatore. C una sorta di
negazione di s, un confrontarsi con unaltra parte di s che poi... un s in potenza. Quello che
potevamo essere che poi non siamo stati ma che dentro di noi e ci fa essere comunque quello che
siamo.

R. Continuiamo a parlare di personaggi. Prima mi hai detto che ci sono personaggi principali e
secondari. Lost unopera corale, per vero che per qualunque spettatore possono esserci
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personaggi principali, personaggi che spiccano e personaggi che invece, nella nostra esperienza,
vengono lasciati in sordina

I. Beh, diciamo che il criterio per rendere principale un personaggio si basa sulla partecipazioni agli
episodi, sulla frequenza, quindi diciamo che questo. Anche perch non so se ci sono state proprio
delle scintille, che hanno acquistato un ruolo importante, cio non me ne vengono. I personaggi
principali per me sono Locke, che forse il personaggio principale, lisola per me, dai, Locke
lisola, poi c Jack, in quanto stato scelto dagli altri come leader, io personalmente non lavrei
mai scelto, Sawyer in quanto personaggio molto molto simpatico, diciamo che d quel tocco di
ironia al telefilm che se no acquisirebbe unatmosfera un po troppo cupa e pesante, poi c Ben,
insomma che forse la chiave di molte cose che vengono spiegate alla fine e no, Kate non un
personaggio principale

R. Perch non avresti mai scelto Jack come leader?

I. Ma perch mi sta molto antipatico, non lo so...Questo buonismo assurdo, non lo so...Io avrei
scelto senza dubbio Locke, non capisco perch tutti gli altri non lo facciano. Insomma, il pi
coraggioso. Poi gli altri non sanno... Io non capisco perch Locke non abbia detto che lui si era
rialzato dalla sedia a rotelle. Perch non lha detto subito? Cos tutti gli altri avrebbero capito gi da
subito che lui era speciale! E invece no! Per, dai, vai a capire tu...Forse stato meglio cos. Io
avrei scelto Locke, senza ombra di dubbio, come leader. Poi Jack non lo so...sai, tutti questi medici,
con la puzza sotto il naso, faccio tutto io, dico tutto io, sono bravo solo io.

R. Quando tu dici io avrei scelto Locke si capisce che tu ti sei pensata in qualche modo
sullisola. Ti sei quindi mai immaginata sullisola?

I. E b, dai!{ride}

R. Se fossi sullisola, allora, con chi ti relazioneresti?

I. Non lo so, non lo so questo. Non so se partirei da sola, allavventura, oppure ovviamente seguirei
loro, cos... Per credo che mi sarei scontrata molte volte sia con Kate che con Jack, che sono,
insomma, due personaggi che mi creano molta nausea.

R. Perch?

I. Non lo so, anche questo loro intreccio amoroso, non mi piace per niente. Non lo so... Non ci sta in
Lost tutto ci! Poi sarei stata una grande amica di Hurley, ci avrei giocato un sacco con lui, mi sarei
fatta prestare un libro da Sawyer, avrei seguito molto John Locke. Non mi sarei fidata di Ben,
assolutamente, anche se riconosco il suo potere nel raggirare le persone.

R. Ti sei immedesimata in situazioni che hai visto? Quelle volte in cui vedi qualcosa e pensi ah,
quello sembro io quella volta che oppure anchio avrei reagito cos.

I. Ehm..cio immedesimandomi nei personaggi? No, no, no

R. Non ti sei rispecchiata in un personaggio?

I. Oddio. Forse qualche volta, anche se mi duole dirlo, nella versione terrestre di Kate, quando
continua a scappare da queste situazioni un po difficili, diciamo che anchio a volte non mi sento
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subito di affrontare alcune situazioni, penso che sia umano, quindi tendo anche un po a scappare da
alcune cose che non mi va di affrontare subito. Solo questo.

R. Quindi a visione di Lost ti d anche modo di far riflessioni personali?

I. S, ma in ambito molto limitato, ora giusto perch mi hai fatto la domanda, perch se no non ci
avrei mai pensato

R. Non ti sono mai scaturite ulteriori riflessioni?

I. No, no. stata una cosa a parte.

R. E invece emozioni forti? Ad esempio, lurlo, il pianto la rabbia

I. Ecco, no, purtroppo sono abbastanza impassibile a tutto ci. Ne stavo parlando anche oggi a
pranzo e ieri quando mi dicevano che avevano pianto vedendo lultima stagione. Io, non lo so, ero
pi ansiosa di conoscere tutti i segreti che non venivano svelati piuttosto che capire qualcosa. Pi
che altro c stata delusione o non concordo con alcune scelte fatte dagli autori per ovviamente,
cio... chi, chi se ne frega di una studentessa di Roma. Per per esempio io non avrei mai fatto
incarnare il fumo nero in Locke, cio, secondo me stata proprio una svalutazione del personaggio
assurda che non poteva essere vera, soprattutto lattore che ha fatto Jacob, non lo so, caveva sta
faccia che non mi ispirava davvero molta intelligenza, mi sembrava in tontolone, un orsacchiotto,
cos. E per essere forse il padre dellisola non... no, non mi piaceva.

R. Come avresti voluto che finisse la serie?

I. Com finita! Com finita!

R. Quindi sei soddisfatta di come finita la serie?

I. Ma... era lunica fine possibile.

R. Volevi qualche altra spiegazione in pi?

I. Tipo i numeri. Per capisco che anche loro sono esseri umani e che si sono un attimo lasciato
prendere la mano e via.

R. Quindi pensi che gli sceneggiatori di Lost si siano in qualche modo un po persi anche loro
durante la creazione della serie?

I. Ma sicuramente. Leggevo su Wired lo scorso mese, un po da paraculi questa cosa, che loro
hanno detto finito Lost noi non parleremo mai pi di Lost. E grazie! Perch loro sapevano che
molto segreti non lo avrebbero svelati, e quindi hanno detto Eh, diciamo cos, la mettiamo sul
piano proprio della salute mentale cos non ci rompono pi. E invece no.

R. Quali sono questi segreti secondo te, oltre ai numeri?

I. Ma ci sono un sacco di cose non spiegate. Ad esempio, perch Hurley non dimagrisce come tutti
gli altri? Cio, come fanno a mantenere i muscoli tutti gli altri? Perch mangiando barrette e burro
darachidi come si fa? Soprattutto poi non mi stato chiaro perch Claire impazzisce alla sesta
serie... non capisco. Poi lassenza di balsamo nei capelli di Claire? Non la condivido. Perch Kate s
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e Claire no? Impazzisce e poi si fida di Locke sapendo che comunque qualcosa di malvagio. Boh,
non lo so, essendo una madre non ti dovresti mai avvicinare a qualcuno. Era un personaggio cos
buono. Non stato valorizzato fino alla fine, secondo me. Cio, io non l avrei mai fatta impazzire.

R. La serie ricca di riferimenti a mitologie, leggi scientifiche...

I. S, da cui per sono completamente avulsa.

R. ne ricordi qualcuno da raccontarmi?

I. Lunica cosa che so quella del magnetismo, della legge del magnetismo, che era considerata
anche nel Medioevo come qualcosa di magico poi invece si scoperto che era una legge scientifica.
Poi non lo so. Le leggi spazio-temporali non possono essere annoverate precisamente nelle leggi
fisiche normali. Poi che altro? No, ora non mi vengono...

R. Ma ti colpisce questo aspetto di mistero, in Lost?

I. B, s, quello che mi ha tenuto vivo linteresse fino alla fine. Per, insomma, diciamo che una
delle fondamentali componenti del telefilm, forse. Il fatto che poi escano sempre queste cose che
non vengono chiuse e che creano mistero. Cio secondo me anche quando ha iniziato a uscire sto
fumo nero, che non so come se lo sono sognati, non sapevano in realt che poi dietro ci avrebbero
creato tutta la storia di Jacob e tutto quanto. Una volta ho anche pensato e se avessero scritto prima
tutto il finale e poi tutto il resto? No, non possibile

R. Perch non possibile?

I. Perch cos tanto dispersivo [il finale] perch avrebbero dovuto chiudere prima tutti i punti alla
fine e poi non c stato. Cio, sembra che ci sia solo un filo e poi tanti rami conduttori che non,
cio, che non... vengono chiusi.

R. Per mi hai detto che un filo non cera.

I. vero. Per perch cerano i vari personaggi. Cio, se loro avessero cominciato dalla fine
sarebbe stato un processo quasi deduttivo e invece stato qualcosa di molto dispersivo che...dai,
andata cos! Si sono divertiti un sacco!

R. Quali sono i temi cardine in Lost?

I. Secondo me ci sono un sacco di valori morali, c proprio questo tema della solidariet,
delluomo che comunque in societ, dove... Non in societ, ritrovandosi con gli altri uomini, qua
siamo in uno stato brado e primitivo, riesce comunque a costruire una societ, delle leggi di
concordia, riesce, anche se non condividevo la scelta del capo, riesce a trovare un punto di
riferimento, qualcuno da seguire... Insomma, si creano queste dinamiche che comunque sono
comuni a tutti gli uomini non soltanto perch c la paura dello Stato che punisce ma proprio perch
forse dentro la natura delluomo, tutto ci. Questo senso comune, luomo come animale politico e
sociale. Altri temi... C anche luomo cattivo, la lealt che non si vede molto, luomo arrivista,
come pu essere larrivismo al potere di Ben, linvidia... Sono tutti questi valori sia positivi che
negativi delluomo che vengono dispiegati nelle sei stagioni in un modo eccelso, insomma. Anche
se poi questi personaggi non riesci a capire se li puoi odiare o li puoi amare, se si comportano bene
o si comportano male, un po appunto come sono gli uomini, e ti sa proprio di realt il telefilm,
proprio per questo.
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R. Qual la cosa che pi ti piace di Lost, allora, il motivo per cui lo hai sempre seguito?

I. Mi crea curiosit,. stato questo, volevo sapere come andava a finire, ma secondo me il punto su
cui si sono focalizzati, cio sapere come andava a finire, cio hanno fatto leva sulla naturale
curiosit umana. Dai, non penso che nessuno si sia immedesimato pi di tanto. Forse.

R. C un personaggio che hai seguito con maggiore attenzione fin dallinizio?

I. Sono due, sono John Locke e Hurley, perch gli altri, insomma, sono anche cose che possono
accadere nella vita reale di quasi tutti i giorni, no? pu capitare di incontrare un delinquente, un
truffatore o un medico, o una persona che si redime dal proprio passato perch non ci si rispecchia
pi, per, insomma, una persona paralizzata, che ha avuto un difficile rapporto col padre, che lha
buttato dallottavo piano di un palazzo, o una persona che vince al superenalotto e poi si ritrova
questi numeri maledetti in giro che parla... ah! cera anche quello che parlava con i morti, Miles,
cio queste cose cos, che rasentano la fantascienza, oppure non lo so, chi altro c? B ,c anche
Ben che un bel personaggione, cresciuto sullisola fin da piccolo che si ribellato al pade e tutto
quanto. Boh, non lo so, difficile, Per, dai questi tre. Locke, Hurley e Ben.

R. E chi il tuo personaggio preferito?

I. John Locke

R. Perch?

I. Perch lisola. proprio, cio, se dovessi dire, non lo so... lui che ci ha fatto capire fin
dallinizio che lisola era speciale, perch andava seguito il telefilm. Perch un uomo paraplegico si
alzato dalla sedia a rotelle! Dopo un po c stata anche lattesa di vedere lincontro tra Jin e Sun.
Dai, c anche un lato sentimentale.

R. Credi che sia una serie complessa da seguire?

I. Cavolo! Soprattutto ci deve essere molta molta costanza e un certo filo conduttore che,
insomma, non puoi vedere cos tra unestate e laltra.

R. E perch?

I. Perch aprono molti temi, alcuni non li richiudono, e tu devi comunque fare mente locale quando
li vedi riaperti devi ricordarti di quello che c stato. Ecco perch io consiglierei di vederla tutta di
un colpo.

R. Ti mai capitato di fare previsioni sullevolversi di una storia oppure su come sarebbe potuta
finire?

I. Ho pensato giusto a cosa poteva essere il fumo nero. Questa stata la cosa che mi ha pi
crucciato, perch sapevo che poi si sarebbe ricolto nella sesta. E ho pensato a qualche serie
matematica per i numeri. Stop. Per va b, quella per i numeri non ci sono ovviamente riuscita, non
lhanno spiegata neppure loro, quella del fumo nero non ricordo cosa avevo pensato, perch poi
quando ho visto che avevano fatto loro si completamente cancellato quello che... Per non avrei
mai pensato a una reincarnazione, alla storia di Jacob, il Male, il Bene. Sono ricaduti nella religione
in modo pesantissimo, con questa bilancia del Bene-Male che si ritrova in tutte le culture pure.
13

R. Quante volte ci hai preso, quante volte hai sbagliato?

I. Ma in realt io mi sono azzardata pochissime volte. Diciamo che la maggior parte delle cose che
mi hanno attirato di pi sono state svelate nella prima, seconda e terza, ad esempio chi erano gli
altri, perch erano l e tutto quanto, io avendo visto quel maledetto tre stagioni in otto minuti mi
sono rovinata tutto, ecco perch!

R. Ti mai capitato di condividere online materiali su Lost?

I. S s ma sempre qualcosa di umoristico con varie vignettine sotto c questa vignetta che fa la
similitudine tra Avatar e John Locke

R. Ti mai capitato di sognare lisola, o di essere sullisola?

I. No mai, questo purtroppo mai., no

R. Conosci il gioco della torre? Sei su una torre e puoi decidere di buttare qualcuno. Chi butteresti
dallisola?

I. Kate

R. Perch?

I. Non mio piace per niente, questo suo gioco cos, non mi piace. Butterei lei e poi tutti gli altri
personaggi che mi hanno fatto credere che ci fosse una storia dietro e poi invece non c stata, quei
due del ragno, anche Juliet non mi stava molto simpatica, ma forse lattrice di per s, perch
trovavo le sue facce molto plastiche, vero? Questo suo sorriso impostato. Poi non capivi mai se
era buona o cattiva.

R. Sai che quando qualcuno guarda qualcosa di molto emozionante pu capitare di interagire con
lo schermo, parlare, inveire, alzarsi dalla sedia... A te mai capitato?

I. No, questo no, ma non perch io non mi sia mai emozionata guardando Lost, ma perch ero, no,
davvero ero concentrata e non...

R. Quando per senti il bisogno di interagire, o di commentare dentro di te le cose che vedi, a chi ti
rivolgi? Ai personaggi, che compie lazione, o agli sceneggiatori, e ti chiedi ma perch gli hanno
fatto fare questo?

I. Questo difficile, perch nellultima stagione mi riferivo pi agli sceneggiatori, quando ho visto
le storie dispiegate in un certo modo, mentre prima mi rivolgevo ai personaggi ma soprattutto
dicevo ma chi gliele scrive le battute?.

R. Citi le battute con altre persone che seguono la serie?

I. E no perch conosco poche persone che seguono Lost con cui magari passo tanto tempo insieme,
quindi un po difficile.

R. Lost finito. Questesperienza giunta alla fine. Pensi che ti mancher?

14
I. B s

R. E che cosa ti mancher?
I. Mi mancher il fatto come quando conosci una persona e poi non la puoi pi rivedere. S,
chai qualcuno che parla di lei o di lui, per non la puoi pi rivedere. Cio, non si pu dire
nemmeno che sparita nel nulla, non chai pi riferimento a a, non si evolve pi. Una volta
terminati tutti gli argomenti dalla prima alla sesta seria poi non si potr pi parlare di Lost. vero
che forse non si smetter mai di parlare di Lost, per non lo so, mi mancher il fatto che fosse un
telefilm cos complesso. Non ce ne sono altri come lui, non c nessuno. un po come dire e
adesso cosa faccio?. Ho gi provato da oggi a cercare altri telefilm, per insomma nessuno regge il
confronto, n quella cagata di FlashForward... un insulto a Lost.

R. Cosa rendeva Lost cos unico?

I. La complessit del tutto. Poi mi piaceva questo lato un po sovrannaturale che caveva, questo
lato quasi magico, i personaggi che erano cos vivi, cos vicini, umani, sbagliavano, morivano, si
innamoravano.

R. Per quanto riguarda lappuntamento, non ti mancher?

Lappuntamento no perch no lo avevo. La pausa s perch non soq aunto tempo ci metter a
trovare qualcosa di sostitutivo alla sua altezza

R. infine ti volevo chiedere cosa ha significato per te essere stata spettatrice di Lost.

I. Ci sono due tipi di persone al mondo. Quelli che hanno guardato Lost e quelli che non hanno
guardato Lost. Entrate nella fascia delle persone che hanno guardato Lost e poter condividere tutto
il patema danimo che si creato intorno a questa serie, entrare a far parte di una grossa parte di
umanit. E comunque una parte fondamentale della cultura, anche se si tratta di un telefilm, negli
anni Novanta come si fa a non parlare di Lost come telefilm cardine...Cio non c stato nessuno
cos alla sua altezza..

R. Nel Duemila

I. S s, s, negli anni Duemila

R. Cosa ti ha lasciato Lost, in eredit?

I. Che tutto pu accadere, chiss!

R. E infine volevo sapere se pensi che essere stata spettatrice di Lost cambier il tuo atteggiamento
nei confronti delle altre serie?

I. Non particolarmente perch poi ognuno si pone in una maniera diversa con una serie diversa, gi
da come inizia, per magari avr tanta antipatia per quelle serie, come ti dicevo prima di
FlashForward, che cercano di imitare Lost. Puoi fare tutte le serie che vuoi, tu sceneggiatore di altro
telefilm, ma non cercare di imitare Lost. Anche se non sono stati chiusi tutti quei misteri, forse era
proprio nel progetto di Lost far parlare di s allinfinito non chiudendo mai tutti i misteri.

R. Grazie mille!

15
Append|ce su| consum| cu|tura||

Med|amente con qua|e frequenza ved| |a tv?


1uLLl l glornl della seLLlmana
3-4 glornl alla seLLlmana
1-2 glornl alla seLLlmana
Meno dl una volLa a seLLlmana




In una g|ornata standard per quante ore med|amente ved| |a tv?

Meno dl 1 ora
ua 1 a 2 ore
ua 2 a 3 ore
ClLre 3 ore




VIII. 1| e|encher una ser|e d| cana|| te|ev|s|v|. uo| d|rm| con qua|e frequenza segu| quest| cana||
durante |a sett|mana:

Spesso oco er nu||a
( 1-2 volLe / seLL) (3-4 volLe / seLL)

8al1
8al2
8al3
8eLe4
Canale3
lLalla1
La7
Canall dl lnformazlone su
Sk? (SkyLg24 -ralnews24)

Canall dl lnLraLLenlmenLo
su Sk? (lox, eLc)

Canall dl clnema su Sk?
Canall dedlcaLl al ragazzl
su Sk? (Cx1, ulsney
Channel eLc)

Canall dl sporL su Sk?
AlLra 1v saLelllLare
Canall premlum del u11
16

In med|a |n una sett|mana tu segu|

Spesso oco er nu||a
(3-4 volLe / seLL) (1-2 volLe / seLL)


llcLlon Lv
CarLonl anlmaLl -
rogramml per ragazzl

1g
lllm
rogramml dl aLLuallLa -
ApprofondlmenLo

lnLraLLenlmenLo
SporL
1alk show
uocumenLarl
AlLro


In med|a con qua|e frequenza asco|t| |a rad|o |n una sett|mana?

lu volLe al glorno
1uLLl l glornl
3-4 glornl a seLLlmana
1-2 glornl a seLLlmana
Mal o quasl mal

ua|e]| staz|on| rad|ofon|che asco|t| con magg|ore frequenza?

1 ......
2 ......
3 ......

In med|a con qua|e frequenza |egg| un quot|d|ano |n una sett|mana?

1uLLl l glornl
3-4 glornl a seLLlmana
1-2 glornl a seLLlmana
Mal o quasl mal

ua|e testata |egg| p| d| frequente?

1 La 8epubbllca 2 ........ 3 .......

Legg| |a freepress?

Sl no
Se sl, quale LesLaLa......

17
Ut|||zz| |nternet?
Sl no

20. Se s|, con qua|e frequenza |o fa|?

1uLLl l glornl
3-4 glornl a seLLlmana
1-2 glornl a seLLlmana
Mal o quasl mal

21. Se s|, qua|| s|t| v|s|t| con magg|ore frequenza?

1omblet..............
1wlttet.............
lotetoozlooole..............


22. Se s|, |o fa| per:




s| no

Cercare lnformazlonl

Leggere glornall on llne


Svago, dlverLlmenLo


CesLlone del rapporLl con gll
alLrl (forum, soclal neLwork
slLes, chaL)


Scarlcare maLerlall (vldeo, mp3)


Carlcare maLerlall (vldeo, mp3)


uLlllzzare e-commerce


glocare on llne




20. na| un prof||o su un soc|a| network?

Sl (Cuale: lacebook, 1wlLLer)
no









18
21. Neg|| u|t|m| tre mes|, con qua|e frequenza ha|:



1uLLl l glornl
o quasl
Almeno una volLa alla
seLLlmana
Almeno una volLa al
mese
Almeno una volLa negll
ulLlml 3 mesl
Mal


leLLo un llbro
non scolasLlco

guardaLo un fllm
al clnema

vlslLaLo una
mosLra/un
museo

asslsLlLo a uno
speLLacolo
LeaLrale

asslsLlLo a un
concerLo dl
muslca pop,
rock, eLc.

asslsLlLo a un
concerLo dl
muslca classlca

asslsLlLo a una
manlfesLazlone
sporLlva

frequenLaLo
dlscoLeche

AlLro (speclflcare) __________________________________________________________________




















19
Intervista 9 Federico

Luogo e data dellintervista: Roma, 7 Giugno 2010

Durata: 0,43 h.

Intervistatrice: Giorgia Losi

Osservatrice: Giorgia Losi

Informazioni sociografiche dell'intervistato

1) Sesso: M

2) Et: 23

3) Comune di Residenza: Roma

4) Titolo di Studio: Laurea in giurisprudenza

5) Professione: Praticante avvocato

Note dellosservatore

L'intervista ha luogo a casa dell'intervistato il giorno 7/06/2010 intorno alle 21.00. L'ambiente
tranquillo e accogliente, dalla finestra giungono le voci dei vicini e il rumore della televisione.
Anche noi abbiamo la televisione accesa ma a basso volume. Dopo un breve momento di
socializzazione, in cui l'intervistato ha preparato e servito un caff, l'intervista ha avuto inizio.
L'intervistato, dopo qualche minuto ha chiesto di poter scarabocchiare su un block-notes e ha poi
proseguito disegnando per tutto il colloquio. L'intervista stata interrotta solo da una telefonata ma
per il resto si svolta tranquillamente.


















1
R. Ciao Federico, come gi ti avevo anticipato questa una ricerca universitaria su Lost. Vuoi
prima presentarti un po'?

I. Ok, allora... sono Federico, ho 23 anni, sono laureato in giurisprudenza e sto facendo la pratica
forense a Roma, e... basta

R. Allora, volevo chiederti innanzitutto com' il tuo approccio nei confronti della televisione e cosa
preferisci guardare di solito...

I. Allora, guardo innanzitutto informazione, programmi appunto di informazione, dibattiti politi ma
anche su qualsiasi argomento, documentari, programmi di intrattenimento anche stupidi e sport,
sport, calcio, ciclismo, sci... dipende dalla stagione

R. Sempre in televisione?

I. S, si... a volte con il computer segue le dirette streaming di sport e guardo i video

R. Serie televisive ne segui?

I. Mah, raramente, perch poi non riesco a seguirle tutte, poi mi perdo le puntate... ultimamente
ecco, ho seguito Lost, per scaricando le puntante oppure in streaming... l'ho guardata in un periodo
condensato di tempo, non spalmato lungo i cinque anni, sei anni che durata la serie

R. Altre serie?

I. Altre serie no, ho guardato saltuariamente il Commissario Montalbano _ CSI, ah anche Poirot!

R. Quindi non guardi abitualmente serie?

I. Ma, no....dipende da quando mi capita, da quanto tempo ho, da che giorno vengono date in
televisione, oppure, per guardarle attraverso il computer mi baso sul suggerimento di amici

R. E come genere, caratteristiche e personaggi che tipi di serie ti attraggono di pi?

I. Mi piacciono i film d'azione, con trame allo stesso tempo interessanti ma non troppo pesanti

R. Ok, adesso entriamo nel vivo della chiaccherata... come hai conosciuto Lost?

I. Mah, la serie l'ho conosciuta un po' di tempo fa, agli inizi, qualche anno fa che cos'era? Per amici
che ne parlavano... per non mi sono mai, anche se l'argomento mi interessava - non ho mai
cominciato a guardarla frequentemente, ho guardato pezzetti di puntate ma non avevo proseguito

R. E poi cosa ti ha spinto a guardarla?

I. E poi me ne ero dimenticato dell'esistenza di Lost e poi niente, su consiglio di amici venuto
fuori l'argomento e ho guardato in streaming alcune puntate e poi ho proseguito

R. E quindi da quanto tempo le segui?

I. Saranno sei mesi


2
R. L'hai guardato costantemente o saltuariamente?

I. Mah, dipende dal tempo che avevo... ci son stati periodi che guardavo una puntata al giorno o
anche tre, e periodi che magari una settimana senza guardarne neanche una ma nel complesso ho
seguito con una certa regolarit la serie

R. Quindi ti sei guardato sei stagioni di seguito? Com' stato?

I. Eh, mi piaciuto... ho seguito bene la storia, non ci sono stati mai periodi in cui potevo
dimenticarmi le cose e quindi ho potuto ricostruire bene la storia

R. Preferisci guardarlo in lingua originale o in italiano?

I. Ma tendenzialmente in italiano, altrimenti mi distraggo con i sottottitoli

R. Di solito guardi pi puntate di seguito?

I. Ma, non troppe per massimo tre diciamo

R. E invece ne hai mai rivista qualcuna?

I. No, dei pezzi pi che altro...

R. Come mai?

I. Perch non mi ricordavo bene cos'era successo! Magari avevo interrotto per dieci giorni e al
momento di ricominciare a guardarla non mi ricordavo bene qualche episodio, quindi sempre
spezzoni

R. Facevi qualche altra cosa per cercare di ricordare?

I. Eh, leggevo le trame su internet, quelle delle puntate gi viste niente

R. Ricordi qualche sito?

I. S, Lostpedia

R. Ritorniamo su Lost, qual' il tuo tipo di visione? Dove sei quando lo guardi ecc...

I. Ma di solito mi metto tranquillo davanti al computer, e poi dura quaranta minuti, non richiede uno
sforzo particolare di dover stare fermi

R. E invece qualche aneddoto legato alla visione di Lost?

I. No, no, no... forse che le prime volte mi addormentavo sempre a met della puntata {ride} ma
perch ero stanco non perch non fosse interessante

R. Fai delle altre cose mentre guardi Lost?

I. Ma qualche volta si ma cercando di non distrarmi dallo schermo, tempi limitattisimi, trente
secondi o un minuto, magari mi distraggo

3

R. Sei da solo o in compagnia?

I. Da solo, sempre da solo

R. Ma poi ti capita di parlarne con qualcuno?

I. Si, mi capita, con amici, con la fidanzata no, mi capitato s... per interpretare degli episodi,
delle situazioni, episodi non chiari

R. Ma ti piace parlare di Lost?

I. Si, si, soprattutto agli inizi ero entusiasta di parlare con le persone che lo avevano gi visto, che
sono anche loro con la testa nella storia... come una volta che anni fa parlavano di una scena che poi
mi capitato di rivedere ultimamente e rivedendola mi venuto in mente di quella volta che ne
avevano parlato, cos, stato un flash

R. Ti ha fatto strano questa cosa?

I. S, s, mi ha sorpreso

R. Se dovessi raccontare Lost in poche battute a una persona che non lo conosce, cosa diresti?

I. Ma per invitarlo a guardare Lost o cos per descriverlo?

R. No, per raccontarlo...

I. Direi che non facile spiegare a uno che non ne sa niente... Puoi dire che alcune persone sono
cadute con un aereo su un'isola deserta, diciamo deserta, che poi si scoperto non essere cos
deserta, e hanno iniziato una serie di avventure che poi si sono ingrandite fino a descrivere una
storia complessissima, oppure a parlare di universi e realt parallelle, non facile spiegare a uno
che non ne sa niente, gli direi cos probabilmente magari non lo motiverei neanche tanto a
guardarlo...

R. No?

I. No, non lo so... magari se uno racconta le prime trame, i primi episodi pu invitare qualcuno a
guardarlo ma se poi si fa una descrizione troppo dettagliata poi sembra troppo complicato e magari
uno perde la voglia di iniziare a guardarlo da zero

R. Che elemento lo fa sembrare complicato?

I. Eh, che magari non lo so, dallo spostamento dell'isola in poi penso... quando proprio anche
magari circostanze che uno si poteva spiegare in maniera irreale, a queste circostanze si sono
aggiunte circostanze palesemente irreali, no?

R. Ma a tuo parere qual' il filo conduttore?

I. Secondo me, il filo conduttore l'isola... per un po banale dire cos, per secondo me s...
ammesso che ci sia un filo conduttore, l'isola s... perch chiaramente sono caduti sull'isola, ci
girano intorno... tant' {ride}

4

R. E c' un personaggio che hai seguito con particolare attenzione?

I. Seguito in che senso? Vabb che mi ha suscitato pi simpatia per esempio James, Sawyer... a
anche lo stesso Locke aveva una storia intrigante, poteva essere molto significativo, anche
Desmond, Desmond un personaggio che mi piaciuto diciamo, poi non so

R. E come mai proprio loro?

I. Ma, all'inizio Sawyer quello che probabilmente aveva la storia pi intrigante, insieme con
Kate... erano due fuggiaschi, l'omicidio da parte di Sawyer di quello che pensava essere il suo,
quello che gli aveva rovinato la vita uccidendo i suoi genitori... sono storie magari pi avvincenti
fin dall'inizio, quindi uno magari... almeno, io mi sono focalizzato sui personaggi poi andando
avanti eh, Locke che comunque ha assunto un ruolo da protagonista e poi anche il personaggio
Desmond che spuntato ad un certo punto, non c'era dall'inizio, ma era intrigante la sua storia, il
suo carattere

R. Cosa ti piaceva in particolare di loro?

I. Niente di... non lo so... sono personaggi anche pi imprevedibili... Jack alla fine poi il buono
della situazione, il saggio ma insicuro, un personaggio che magari c' molto spesso... come anche
c' spesso Sawyer, per, l per l... poi Sawyer ha delle espressioni, la gestualit, ma proprio anche il
personaggio interpretava: il ribelle, sempre ribelle, per un ribelle non fine a se stesso, un ribelle
pure costruttivo, e anche poi buono sotto sotto, quando era costretto ad esserlo...

R. Eh... poi sappiamo che questa serie ha molti riferimenti a simboli, miti, leggende...ne ricordi
qualcuno?

I. Ma, i numeri... a partire dall'isola deserta, a livello letterario vabb... comunque la storia dei
numeri era interessante per come nata, poi diciamo che si un persa... non stata pi tirata fuori,
morta improvvisamente... l'idea dello spostamento dell'isola, grafici, formule matematiche
strane... per questa la simbologia... invece come simbologia letteraria: l'isola deserta, i
personaggi che magari avevano le loro caratterizzazioni classiche, c'erano i buoni, i cattivi e poi le
varie sfumature dei personaggi: quello pi fragile, quello pi duro, quello pi saggio, quello pi
ingenuo, quello pi impulsivo, quello pi riflessivo... Magari la storia dei numeri non una
particolare combinazione e dopo un po' quando non servita pi l'hanno abbandonata... e la vicenda
degli universi paralleli poi...

R. Pensi che sia complessa da seguire come serie?

I. No! - Scorre abbastanza linerare... una volta che uno capisce il meccanismo dei flashback e dei
flash forward, quando uno capisce quel meccanismo poi la storia segue abbastanza lineare, nelle
ultime puntate, cio scusa... nelle ultime due serie, si complica un po' perch vengono sovrapposti i
due livelli temporali per diciamo che la storia ha sempre il suo filo e il tempo scorre in avanti, di
giorno in giorno, all'inizio soprattutto ma poi anche lungo tutto il corso della serie

R. Hai mai avuto la sensazioni di perderti in Lost?

I. Perdere la trama? O di perdermi io? No, di perdermi no... certo, quando ho detto che mi sono
riguardato certi episodi perch magari visti cos a volte ti disorienta... magari giusto perch si
sovrappongono troppo... troppi input e allora uno non riesce magari a distinguere bene le

5
situazioni... per riguardandole con un pochino pi di calma e a ragion veduta di quello che
successo dopo magari uno capisce meglio

R. E quale momento della storia era quando ti sei perso?

I. Non che mi sia perso, per per esempio quando hanno introdotto i flash future, flash forward, si
ho capito per magari nelle puntate successive c'erano momenti in cui, per esempio, fatte anche
apposta, non so quando Jin va all'ospedale per il bambino che sta nascendo ma in realt poi non il
suo _ sembra una storia e invece e ra quella parallela

R. Volevo chiederti: i produttori di Lost hanno volontariamente lasciato aperti alcuni punti della
trama mentre ne hanno chiusi altri dopo lunghi periodi... ne ricordi qualcuno?

I. Quello dei numeri, uno... poi alcuni tipo l'arrivo di Jacob sull'isola, la nascita della magia
dell'isola... qualcosa s, stato perso per strada, magari cose anche secondarie che non sono poi
state pi spiegate, perch magari non era neanche importante spiegarle... erano un po messe cos...
per non mi ricordo di preciso

R. Ti mai capitato di fare previsioni sullo sviluppo della trama?

I. Si, per mai troppo realizzate

R. No? Sono state disattese?

I. Mah, generalmente s, magari anche su singoli episodi...per esempio quando dovevano spegnere il
contatatore e dovevano mettere i numeri nel computer per non fare saltare la stazione Dharma, l
non avrei pensato che sarebbe finita cos

R. E cosa avevi pensato invece?

I. Non lo so, ma non cos! {ride}

R. Comunque, mi avevi gi detto prima che ti era capitato di andare a informarti su Lost in caso di
dubbi

I. S, s... questo stato importante per avere un'idea chiara della storia e non lasciare punti in
sospeso...

R. E secondo te, come finir la serie?

I. Eh, non lo so, sono alla fine! Non lo so...

R. Qualche ipotesi?

I. E non lo so perch ormai sono arrivato proprio agli sgoccioli... mi mancano tre puntate
praticamente, sta succedendo di tutto e di pi per non lo so, perlomeno penso di aver capito che
Locke, il fumo nero, comunque, il vero Locke non fa il bene dei sopravvissuti, dei protagonisti,
questo mi sembra che per ora sia abbastanza chiaro... per niente sicuro in Lost... perch poi la
trama pu cambiare, devono esserci degli avvenimenti imprevedibili, questo il bello della serie,
no?


6
R. Se pensi a Lost ti vengono in mente altri prodotti come libri, fumetti, musica, film...?

I. Mah, vabb il tema dell'isola, dei misteri... per esempio il Signore delle Mosche, il libro di
Golding, che all'inizio simile, almeno... me lo immaginavo cos leggendo il libro, proprio anche
l'ambientazione... il tema dei sopravvissuti...e _ Dieci piccoli indiani di Agatha Christie, anche se
non c'entra niente per... alcune scene di suspence... ma perch anche l un ambiente deserto,
intrighi, personaggi che si fanno un po' la guerra uno con l'altro... non si capisce bene chi sia buono
o chi sia cattiva... mi ha fatto venire in mente questi due racconti qui...cos alla lontana... perch poi
la trama di per s che io sappia.. almeno, cos lunga e complicata non mai adatta per un romanzo...
e poi serie televisive cos non ne avevo mai viste... cos articolate, cos lunghe, cos ricche di nuovi
colpi di scena, di nuovi personaggi anche...

R. Conosci altri prodotti a marchio Lost, ufficiali e non?

I. Il videogioco...non ci ho mai giocato per

R. E ti mai capitato di condividere online materiali su Lost ? Per esempio anche postare su blog
etc...

I. No, no

R. E di emozionarti guardando Lost?

I. Beh s, ci sono scene volutamente strappalacrime... come le separazioni, gli addii, le scomparse
dei personaggi... un elemento che presente e anche un po' imprescindibile, momenti in cui
bisogna anche un po' staccare dall'azione e fare vivere le storie tra i personaggi... fondamentalmente
son quelle che danno, che possono essere tristi o strappalacrime, oppure anche emozionanti in
positivo...

R. Spesso capita che quando si guarda una partita di calcio o un quiz in tv si interagisca con lo
schermo. Ti mai capitato con Lost ?

I. S, si... in simpatia, magari ho avuto reazioni di stupore di fronte a scene che non mi aspettavo che
evolvessero cos

R. Ti mai capitato di rispecchiarti in qualche personaggio di Lost?

I. No... no, rispecchiarmi no... non un personaggio in particolare, magari certe scelte... cio un
personaggio che ha agito nel modo in cui avrei agito io per... dovrei andare a prendere ogni scena e
prendere il personaggio che... anche Sawyer piuttosto che Locke all'inizio sono quelli che, ma anche
durante il corso della serie, sono quelli che hanno compiuto delle azioni che avrei compiuto io in
determinate circostanze...

R. E ti mai capitatato di trarre da queste relazioni tra i personaggi delle riflessioni personali?

I. Beh, s, per come riferimenti che ti da la storia che sono un po' tematiche ricorrenti, sono proprio
le fabule no? Come temi classici... magari a volte la giustizia che trionfa sull'ingiustizia, oppure la
saggezza che trionfa sulla furbizia, s, insegnamenti comunque banali

{l'intervista viene interrotta perch squilla il telefono}


7
R. Allora, stavamo parlando delle riflessioni personali...

I. S ecco, gli insegnamenti tipici delle storie classiche che si ripropongono in Lost come in altre
opere letterarie... libri ma anche film

R. Hai mai immaginato di essere sull'isola?

I. No! {ride}

R. Con chi potresti avere affinit tra i personaggi?

I. Con Sawyer, oppure... pi che altro con chi non avrei affinit forse... Hugo un personaggio
simpatico... gi per esempio Jack non proprio la persona con cui veramente avrei troppa affinit...
perch non mi sta molto simpatico...

R. E chi salveresti e chi no?

I. A che punto della storia?

R. Non so...

I. Adesso dove sono ci sono ancora tra disgraziati! {ride} No, c' Jack, Kate, Locke, Sawyer e
Hugo... non lo so... a questo punto eliminerei Sayid, perch ha preso una connotazione negativa,
non ragiona pi

R. Ti mai capitato di sognare personaggi o situazioni di Lost?

I. Sognare? No, no...

R. E di citare battute tipiche della serie?

I. No, perch essendo in lingua inglese, e io l'ho sempre guardato in italiano, il doppiaggio, anche se
fatto bene, magari non rende le battute o le espressioni idiomatiche che poi magari sono quelle che
ti potrebbero colpire di pi, quindi non so, non c' stato questa possibilit

R. Allora, si sta avvicinado la fine di Lost... pensi che ti mancher?

I. Penso che... eh si, mi mancher perch poi mi sono appassionato quindi sai, sapere che finisce,
vabb si... ti crea un piccolo vuoto

R. Cosa ti mancher in particolare?

I. Ma no, mi mancher la storia... che poi.. andare troppo oltre avrebbe significato complicare
troppo la storia al punto da apparire veramente irrealistica e non sucitare pi interesse perch troppo
palesemente inventata, artificiale

R. Ultima domanda, per te cosa ha significato essere spettatore di Lost?

I. Per me, niente, era uno sfizio che mi volevo togliere, sono contento perch un argomento che
ogni tanto viene fuori e allora fa piacere anche parlarne, essere partecipe... esssere pi informato...
comunque una bella storia... pu equivalere ad aver letto un bellissimo romanzo, una storia
lunga... molto articolata...

8

R. Ti ringrazio per il tuo prezioso contributo!


9
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3-4 glornl a seLLlmana
1-2 glornl a seLLlmana
Mal o quasl mal

ua|e]| staz|on| rad|ofon|che asco|t| con magg|ore frequenza?

1 8adlo 103
2 8adlo nosLalgla
3 8adlo lnconLro

In med|a con qua|e frequenza |egg| un quot|d|ano |n una sett|mana?

1uLLl l glornl
3-4 glornl a seLLlmana
1-2 glornl a seLLlmana
Mal o quasl mal

ua|e testata |egg| p| d| frequente?

1 ll Secoloxlx 2 ll Corrlere della Sera 3 La 8epubbllca

Legg| |a freepress?

Sl no
Se sl, quale LesLaLa: Leggo, ClLy


11
21. Ut|||zz| |nternet?
Sl no

22. Se s|, con qua|e frequenza |o fa|?

1uLLl l glornl
3-4 glornl a seLLlmana
1-2 glornl a seLLlmana
Mal o quasl mal

23. Se s|, qua|| s|t| v|s|t| con magg|ore frequenza?

5ltl Jl lofotmozlooe
5ltl pet lovoto
5oclol Netwotk e coltoto


21. Se s|, |o fa| per:



s| no

Cercare lnformazlonl

Leggere glornall on llne


Svago, dlverLlmenLo


CesLlone del rapporLl con gll
alLrl (forum, soclal neLwork
slLes, chaL)


Scarlcare maLerlall (vldeo,
mp3)


Carlcare maLerlall (vldeo,
mp3)


uLlllzzare e-commerce


glocare on llne




22. na| un prof||o su un soc|a| network?

Sl (Cuale: lacebook)
no








12


21. 21. 21. 21. Neg|| u|t|m| tre mes|, con qua|e frequenza ha|:



1uLLl l glornl
o quasl
Almeno una volLa alla
seLLlmana
Almeno una volLa
al mese
Almeno una volLa
negll ulLlml 3 mesl
Mal


leLLo un llbro
non scolasLlco

guardaLo un fllm
al clnema

vlslLaLo una
mosLra/un
museo

asslsLlLo a uno
speLLacolo
LeaLrale

asslsLlLo a un
concerLo dl
muslca pop,
rock, eLc.

asslsLlLo a un
concerLo dl
muslca classlca

asslsLlLo a una
manlfesLazlone
sporLlva

frequenLaLo
dlscoLeche

AlLro (speclflcare) __________________________________________________________________




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